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Elettrotecnica 1: Rocco Rizzo

Dipartimento di Ingegneria dellEnergia e dei Sistemi


CIRCUITI EQUIVALENTI DELLE
LINEE ELETTRICHE AEREE
Corso di Laurea in Ingegneria Elettrica slide 1 di 48
LE LINEE ELETTRICHE AEREE
Sistemi Trifase: linee elettriche
B(r )
B(r )
La presenza delle linee elettriche aeree complica lana-
lisi delle reti trifase perch il usso magnetico non pi
concentrato in una zona ben precisa dello spazio ma
diffuso in tutta la regione circostante un conduttore
percorso da corrente; in queste condizioni, per la riso-
luzione del problema fondamentale dellelettrotecnica,
necessario ricorrere al 2Principio di Kirchhoff nella
sua formulazione generalizzata:

v(t ) =
d
c
(t )
dt
;
Fortunatamente, in molti casi pratici, partendo da tale formulazione e sfruttando il principio
di equivalenza, possibile determinare opportuni circuiti equivalenti delle linee, in grado di
facilitare lanalisi delle reti trifase;
I modelli equivalenti delle linee elettriche dipendono da diversi fattori (lunghezza delle linee,
tensione di esercizio, frequenza, fattori ambientali, ecc. ecc.) e possono essere a parametri
concentrati (se : combinazione di bipoli elettrici classici) o a parametri distribuiti (se :
equazioni di Maxwell);
In questo corso ci limiteremo ad unanalisi semplicata del problema, rimandando ai corsi di
Sistemi Elettrici per lEnergia e di Elettrotecnica II per la trattazione di modelli approfonditi;
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Sistemi Trifase: linee elettriche
Per avere unidea della complessit della modellizzazione del problema, viene riportato in gura
un circuito equivalente completo a parametri concentrati (per unit di lunghezza) di una linea
elettrica (modello valido per < 240 250 km e 230 kV < V < 800 kV); in generale, i
principali fenomeni da considerare per la costruzione dei modelli di linee sono legati agli aspetti
dissipativi (perdite per effetto Joule) ed a quelli conservativi (energia nei campi elettro-magnetici);

r1
r2
r3
rn
1
2
3
o
o
m13
o
o
m12
o
o
m23
g1n c1n
g2n c2n
g3n c3n
g13 c13 g12 c12
g23 c23
I parametri r
1
, r
2
, r
3
, e r
n
rappresentano le resistenze delle fasi e del neutro;

1
,
2
,
3
, m
12
, m
23
, m
13
, sono le auto e mutue induttanze tra i conduttori della li-
nea; c
12
, c
23
, c
13
, c
1n
, c
2n
, c
3n
, sono le capacit tra i vari conduttori e/o verso terra;
g
12
, g
23
, g
13
, g
1n
, g
2n
, g
3n
, sono le conduttanze relative al mezzo dielettrico interposto tra i
conduttori; tali conduttanze tengono conto tra laltro delleffetto corona e delle correnti verso
massa che attraversano le superci degli isolatori; le correnti che ne derivano hanno andamento
non lineare e quindi difcilmente trattabile con i metodi di analisi classici;
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Sistemi Trifase: linee elettriche
Comunque, per linee corte (lunghezza inferiore a circa 40 50 km) con tensioni di esercizio
inferiori a circa 20 25 kV, i parametri trasversali g e c possono essere tranquillamente
trascurati; in questo modo una linea trifase pu essere rappresentata con i soli parametri
longitudinali di tipo resisitivo ed induttivo;

r1
r2
r3
rn
1
2
3
o
o
m13
o
o
m12
o
o
m23
Le resistenze r
1
, r
2
, r
3
, e r
n
per unit di lunghezza, trascurando per comodit leffetto pelle e
considerando conduttori cilindrici (pieni) di rame, si determinano con la classica formula:
r =

cu
S


1000
[/km];
Per ricavare i parametri induttivi,
1
,
2
,
3
, m
12
, m
23
, m
13
, , invece, necessario uno studio pi
approfondito che tenga conto dei ussi concatenati (2PdK generalizzato);
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Sistemi Trifase: linee elettriche
Prima di affrontare lo studio di una linea trifase aerea, richiamiamo brevemente alcuni concetti
di base; supponiamo di avere una linea bilare composta dal conduttore di andata e da quello
di ritorno della corrente; i due conduttori, di lunghezza unitaria, hanno raggio r e sono posti in
aria ad una distanza D (r ) luno dallaltro;
B(r )
B(r )

I
D
2r
Quando un conduttore attraversato dalla
corrente viene generato un campo magnetico,
coassiale con il conduttore stesso, il cui valore
pu essere ottenuto usando il Teorema di
Ampere:
_
c
H d =
_
S
J ds; a questo punto,
tenuto conto che siamo in aria (B =
0
H) e che
il conduttore di andata e quello di ritorno forma-
no una spira, possibile determinare il usso
concatenato con tale spira e, di conseguenza,
la sua induttanza:
L =
2
c
I
=

0

2

_
1
2
+ 2 ln
_
D
r
__
[Henry];
Ovviamente vale anche il contrario: nota linduttanza di una spira possibile determinare il
usso concatenato con la spira stessa quando questa percorsa da una pressata corrente:

c
=
1
2
L I [Weber ];
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Sistemi Trifase: linee elettriche
Prendiamo ora un tratto di una linea elettrica aerea trifase con 4 conduttori (paralleli) posti
arbitrariamente nello spazio; supponiamo che in 3 3

scorra la corrente I
3
; oltre al usso
concatenato con le spire che contengono il conduttore 3 3

, esiste anche un usso, prodotto


dalla I
3
, che si concatena con spire che non contengono tale conduttore;
1

1
2
3
4
B(r )

I
3
Poich la corrente di un condutto-
re torna indietro o tramite il neutro
(sistemi a 4 li), o tramite le altri
fasi (sistemi a 3 li), possibile
calcolare il usso concatenato
con una determinata supercie
considerando il sistema com-
posto da coppie di li e quindi
utilizzando la formula di una linea
bilare:
L
hk
=

0

2
_
1
2
+ 2 ln
_
D
hk
r
__

r
h
=r
k
or
L
hk
=

0

2
_
1
2
+ 2 ln
_
_
D
2
hk
r
h
r
k
_
_

r
h
=r
k
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Sistemi Trifase: linee elettriche a 3 li
Proviamo a ricavare un modello equivalente di una linea elettrica aerea corta a 3 li;
poich siamo interessati al modello della sola linea, per comodit di trattazione effettuiamo lo
studio supponendo i morsetti nali chiusi in cto-cto; inoltre, considerando che i sistemi trifase
sono alimentati con grandezze sinusoidali, useremo il metodo fasoriale e, pertanto, il 2PdK
generalizzato pu essere scritto nella forma:


V = j

c
;

V12
2

V32
1

1
2
3
1
2
3

I1

I2

I3



B



B
--------circuitazione e corrente---------------
-
- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - >

I1
--------circuitazione e corrente---------------
-
- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - >

I3
_

V
12
= (R
1
+ R
2
)

I
1
+ R
2

I
3
+ j

c12
;

V
32
= (R
3
+ R
2
)

I
3
+ R
2

I
1
+ j

c32
;
in cui

c12
e

c32
sono i ussi concatenati ri-
spettivamente con le spire formate dai condut-
tori 1 2 e 3 2; mentre: R
x
=
cu
/S;
tenendo conto delle varie correnti, essi valgono:

c12
=

112
+

212
+

312
;

c32
=

132
+

232
+

332
;
in cui i vari ussi sono da intendersi secondo la
seguente dizione:

xyz
il usso prodotto dalla corrente nel con-
duttore x che si concatena con la spira formata
dai conduttori y z;
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Sistemi Trifase: linee elettriche a 3 li
Vediamo ora come calcolare i ussi prodotti dalle singole correnti;

112
1
2
3

I
1
1
2
3
D
12
D
13
D
23
2r
2r
2r
Calcoliamo il usso

112
; che compone
il usso concatenato

c12
della prima
equazione; supponiamo

I
1
entrante ();
poich L =
2
c
I
, si ha:

112
=
1
2
L
12

I
1
con L
12
=

0

2
_
1
2
+ 2 ln
_
D
12
r
__
;
Il usso

112
, essendo relativo alla cor-
rente di maglia (corda)

I
1
ed alla spira coin-
cidente con la maglia a cui stata scritta la
1
a
equazione, detto usso proprio di ma-
glia e costituisce il riferimento positivo per
tutti i ussi; i ussi concatenati con la spira
1 2 e prodotti dalle altre correnti sono po-
sitivi se concordi con la direzione del usso

112
, negativi se discordi;
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Sistemi Trifase: linee elettriche a 3 li
Calcoliamo il usso

212
; supponiamo

I
2
entrante ();

212
1
2
3

I
2
1
2
3

212
=
1
2
L
12

I
2
con L
12
=

0

2
_
1
2
+ 2 ln
_
D
12
r
__
;
il segno negativo indica che la corrente

I
2
(entrante) crea un usso

212
discorde
con il usso proprio di maglia;
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Sistemi Trifase: linee elettriche a 3 li

312
1
2
3

I
3
1
2
3
Calcoliamo il usso

312
;
supponiamo

I
3
entrante ();

312
= (

313

323
)=
= (
1
2
L
13

I
3

1
2
L
23

I
3
);

312
=
1
2
(L
13
L
23
)

I
3
;
con:
L
13
=

0

2
_
1
2
+ 2 ln
_
D
13
r
__
;
L
23
=

0

2
_
1
2
+ 2 ln
_
D
23
r
__
;
il segno negativo indica che la
corrente

I
3
(entrante) crea un
usso

312
discorde con il
usso proprio di maglia;
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Sistemi Trifase: linee elettriche a 3 li

332
1
2
3

I
3
1
2
3
Passiamo alla seconda equa-
zione e calcoliamo il usso

332
; che compone il usso
concatenato

c32
della secon-
da equazione; supponiamo

I
3
entrante ();

332
=
1
2
L
23

I
3
con
L
23
=

0

2
_
1
2
+ 2 ln
_
D
23
r
__
;
Il usso

332
il usso pro-
prio di maglia relativo alla cor-
rente di maglia (corda)

I
3
ed al-
la spira coincidente con la ma-
glia a cui stata scritta la 2
a
equazione;
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Sistemi Trifase: linee elettriche a 3 li

232
1
2
3

I
2
1
2
3
Calcoliamo il usso

232
;
supponiamo

I
2
entrante ();

232
=
1
2
L
23

I
2
con
L
23
=

0

2
_
1
2
+ 2 ln
_
D
23
r
__
;
il segno negativo indica che la
corrente

I
2
(entrante) crea un
usso

232
discorde con il
usso proprio di maglia;
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Sistemi Trifase: linee elettriche a 3 li

132
1
2
3

I
1
1
2
3
Calcoliamo il usso

132
;
supponiamo

I
1
entrante ();

132
= (

113

112
)=
= (
1
2
L
13

I
1

1
2
L
12

I
1
);

132
=
1
2
(L
13
L
12
)

I
1
;
con:
L
13
=

0

2
_
1
2
+ 2 ln
_
D
13
r
__
;
L
12
=

0

2
_
1
2
+ 2 ln
_
D
12
r
__
;
il segno negativo indica che la
corrente

I
1
(entrante) crea un
usso

132
discorde con il
usso proprio di maglia;
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Sistemi Trifase: linee elettriche a 3 li
A questo punto sostituiamo i singoli ussi nelle equazioni alle maglie:
_
_
_
_
_
_
_

V
12
= (R
1
+ R
2
)

I
1
+ R
2

I
3
+ j
_
1
2
L
12

I
1

1
2
L
12

I
2

1
2
(L
13
L
23
)

I
3
_
;

V
32
= (R
3
+ R
2
)

I
3
+ R
2

I
1
+ j
_
1
2
L
23

I
3

1
2
L
23

I
2

1
2
(L
13
L
12
)

I
1
_
;
Sapendo che

I
2
= (

I
1
+

I
3
), dopo aver ordinato i vari termini, si ha:
_
_
_
_
_
_
_

V
12
= [R
1
+ R
2
+ j L
12
]

I
1
+
_
R
2
+ j
_
L
12
+ L
23
L
13
2
__

I
3
;

V
32
=
_
R
2
+ j
_
L
12
+ L
23
L
13
2
__

I
1
+ [R
2
+ R
3
+ j L
23
]

I
3
;

_

V
12
=

Z

11

I
1
+

Z

12

I
3
;

V
32
=

Z

21

I
1
+

Z

22

I
3
;

Z1

Z2

Z3
--------circuitazione-------
- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - >
<--------circuitazione-----
- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -

V12

V32
Se ora prendiamo un sistema di 3 impedenze

Z
1
,

Z
2
, e

Z
3
, con i
morsetti nali chiusi in corto circuito, si ha:
_

V
12
= (

Z
1
+

Z
2
)

I
1
+

Z
2

I
3
;

V
32
=

Z
2

I
1
+ (

Z
2
+

Z
3
)

I
3
;
da cui:

Z
1
= R
1
+ j
_
L
12
+L
13
L
23
2
_
;

Z
2
= R
2
+ j
_
L
12
+L
23
L
13
2
_
;

Z
3
= R
3
+ j
_
L
13
+L
23
L
12
2
_
;
Una linea elettrica a 3 li equivalente ad un sistema di 3 impedenze;
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Elettrotecnica 1: Sistemi Trifase Rocco Rizzo
Sistemi Trifase: linee elettriche a 3 li, caso particolare
Studiamo ora il caso particolare in cui i conduttori sono posti ai vertici di un triangolo equilatero;

112

212
1
2 3

I
1
1
2 3
D
12
= D D
13
= D
D
23
= D
2r
2r 2r

I
2
Il usso

112
, componente di quello
concatenato

c12
, non cambia:

112
=
1
2
L
12

I
1
con L
12
=

0

2
_
1
2
+ 2 ln
_
D
12
r
__
;
Anche il usso

212
, componente di
quello concatenato

c12
, non cambia:

212
=
1
2
L
12

I
2
con L
12
=

0

2
_
1
2
+ 2 ln
_
D
12
r
__
;
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Elettrotecnica 1: Sistemi Trifase Rocco Rizzo
Sistemi Trifase: linee elettriche a 3 li, caso particolare

312
1
2 3

I
3
1
2 3
Consideriamo ora il usso

312
;

312
= (

313

323
)=
1
2
(L
13
L
23
)

I
3
= 0;
infatti: D
13
= D
23
= D L
13
= L
23
;
L
13
=

0

2
_
1
2
+ 2 ln
_
D
r
__
;
L
23
=

0

2
_
1
2
+ 2 ln
_
D
r
__
;
Nel caso particolare, le correnti di linea che scorrono
nei conduttori diversi da quelli che formano la maglia
a cui si sta scrivendo lequazione non contribuiscono
al usso concatenato con quella maglia;
Con analoghi calcoli sui ussi che compongono il usso

c32
della 2
a
equazione, si ottiene:

332
=
1
2
L
23

I
3
;

232
=
1
2
L
23

I
2
;

132
= (

113

112
) =
1
2
(L
13
L
12
)

I
1
= 0;
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Elettrotecnica 1: Sistemi Trifase Rocco Rizzo
Sistemi Trifase: linee elettriche a 3 li, caso particolare
Sostituiamo ora i singoli ussi nelle equazioni alle maglie:
_
_
_
_
_
_
_

V
12
= (R
1
+ R
2
)

I
1
+ R
2

I
3
+ j
_
1
2
L
12

I
1

1
2
L
12

I
2
_
;

V
32
= (R
3
+ R
2
)

I
3
+ R
2

I
1
+ j
_
1
2
L
23

I
3

1
2
L
23

I
2
_
;
Sapendo che:

I
2
= (

I
1
+

I
3
), L
12
= L
23
= L
13
= L, e supponendo R
1
= R
2
= R
3
= R,
dopo aver ordinato i vari termini, si ha:
_
_
_
_
_
_
_

V
12
= (2R + j L)

I
1
+
_
R + j
L
2
_

I
3
;

V
32
=
_
R + j
L
2
_

I
1
+ (2R + j L)

I
3
;

_

V
12
= 2

I
1
+

Z

I
3
;

V
32
=

Z

I
1
+ 2

I
3
;

Z (R + j L/2)

Z (R + j L/2)

Z (R + j L/2)
--------circuitazione-------
- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - >
<--------circuitazione-----
- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -

V12

V32
Una linea elettrica a 3 li, con conduttori posti ai vertici di un triangolo equilatero, equivalente
ad un sistema di 3 impedenze uguali sulle 3 fasi.
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Elettrotecnica 1: Sistemi Trifase Rocco Rizzo
Sistemi Trifase: linee elettriche a 4 li
Passiamo ora al modello equivalente di una linea elettrica aerea corta a 4 li; anche in questo
caso effettuiamo lo studio supponendo i morsetti nali chiusi in cto-cto;

V1
n

V2

V3
1

1
2
3
n
1
2
3
n

I1

I2

I3
--------circuitazione e corrente ------------------
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - >

I
1
--------circuitazione e corrente -----------------
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - >

I
2
--------circuitazione e corrente ----------------
-
-
-
-
-
-
- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - >

I
3
_
_
_
_
_
_
_

V
1
= (R
1
+ R
n
)

I
1
+ R
n
(

I
2
+

I
3
) + j

c1n
;

V
2
= (R
2
+ R
n
)

I
2
+ R
n
(

I
1
+

I
3
) + j

c2n
;

V
3
= (R
3
+ R
n
)

I
3
+ R
n
(

I
1
+

I
2
) + j

c3n
;
in cui

c1n
,

c2n
e

c3n
sono i ussi concatenati
rispettivamente con le spire formate dai conduttori
1 n, 2 n e 3 n; mentre: R
x
=
cu
/S;
tenendo conto delle varie correnti, essi valgono:

c1n
=

11n
+

21n
+

31n
+

n1n
;

c2n
=

12n
+

22n
+

32n
+

n2n
;

c3n
=

13n
+

23n
+

33n
+

n3n
;
in cui i vari ussi sono da intendersi secondo la
seguente dizione:

xyz
il usso prodotto dalla corrente nel con-
duttore x che si concatena con la spira formata dai
conduttori y z;
Corso di Laurea in Ingegneria Elettrica slide 18 di 48
Elettrotecnica 1: Sistemi Trifase Rocco Rizzo
Sistemi Trifase: linee elettriche a 4 li
Calcoliamo i ussi prodotti dalle singole correnti (supposte tutte entranti ());

11n
1
2
3
n

I
1
1
2
3
D
12
D
13
D
23
D
2n
D
1n
D
3n
2r
2r
2r
2r

11n
=
1
2
L
1n

I
1
con L
1n
=

0

2
_
1
2
+ 2 ln
_
D
1n
r
__
;

11n
il usso proprio di maglia
e costituisce il riferimento positivo per
tutti i ussi;
Corso di Laurea in Ingegneria Elettrica slide 19 di 48
Elettrotecnica 1: Sistemi Trifase Rocco Rizzo
Sistemi Trifase: linee elettriche a 4 li

21n
1
2
3
n

I
2
1
2
3

21n
= (

22n

212
)=
=
1
2
L
2n

I
2

1
2
L
12

I
2
=
1
2
(L
2n
L
12
)

I
2
;
con: L
2n
=

0

2
_
1
2
+ 2 ln
_
D
2n
r
__
;
L
12
=

0

2
_
1
2
+ 2 ln
_
D
12
r
__
;
Corso di Laurea in Ingegneria Elettrica slide 20 di 48
Elettrotecnica 1: Sistemi Trifase Rocco Rizzo
Sistemi Trifase: linee elettriche a 4 li

31n
1
2
3
n

I
3
1
2
3

31n
= (

313

33n
)=
= (
1
2
L
13

I
3

1
2
L
3n

I
3
)=
=
1
2
(L
13
L
3n
)

I
3
;
con:
L
13
=

0

2
_
1
2
+ 2 ln
_
D
13
r
__
;
L
3n
=

0

2
_
1
2
+ 2 ln
_
D
3n
r
__
;
Corso di Laurea in Ingegneria Elettrica slide 21 di 48
Elettrotecnica 1: Sistemi Trifase Rocco Rizzo
Sistemi Trifase: linee elettriche a 4 li

n1n
1
2
3
n

I
n
1
2
3

n1n
=
1
2
L
1n

I
n
con L
1n
=

0

2
_
1
2
+ 2 ln
_
D
1n
r
__
;
Corso di Laurea in Ingegneria Elettrica slide 22 di 48
Elettrotecnica 1: Sistemi Trifase Rocco Rizzo
Sistemi Trifase: linee elettriche a 4 li
Riassumendo, i ussi che compongono il usso concatenato

c1n
valgono:

11n
=
1
2
L
1n

I
1
;

21n
=
1
2
(L
2n
L
12
)

I
2
;

31n
=
1
2
(L
3n
L
13
)

I
3
;

n1n
=
1
2
L
1n

I
n
;
sommando e sapendo che

I
n
= (

I
1
+

I
2
+

I
3
), si ha:

c1n
=
1
2
L
1n

I
1
+
1
2
(L
2n
L
12
)

I
2
+
1
2
(L
3n
L
13
)

I
3
+
1
2
L
1n
(

I
1
+

I
2
+

I
3
)= . . .
= L
1n

I
1
+
1
2
(L
1n
+ L
2n
L
12
)

I
2
+
1
2
(L
1n
+ L
3n
L
13
)

I
3
;
Con la stessa modalit possibile determinare i singoli ussi che compongono i ussi concate-
nati

c2n
e

c3n
presenti nelle rimanenti equazioni alle maglie; in particolare si ha:

12n
=
1
2
(L
1n
L
12
)

I
1
;

22n
=
1
2
L
2n

I
2
;

32n
=
1
2
(L
3n
L
23
)

I
3
;

n2n
=
1
2
L
2n

I
n
;

13n
=
1
2
(L
1n
L
13
)

I
1
;

23n
=
1
2
(L
2n
L
23
)

I
2
;

33n
=
1
2
L
3n

I
3
;

n3n
=
1
2
L
3n

I
n
;
da cui:
_
_
_
_
_
_
_

c2n
= L
2n

I
2
+
1
2
(L
1n
+ L
2n
L
12
)

I
1
+
1
2
(L
2n
+ L
3n
L
23
)

I
3
;

c3n
= L
3n

I
3
+
1
2
(L
1n
+ L
3n
L
13
)

I
1
+
1
2
(L
2n
+ L
3n
L
23
)

I
2
;
Corso di Laurea in Ingegneria Elettrica slide 23 di 48
Elettrotecnica 1: Sistemi Trifase Rocco Rizzo
Sistemi Trifase: linee elettriche a 4 li
Sostituendo i singoli ussi nelle equazioni alle maglie ed ordinando i termini, si ha:
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_

V
1
= (R
1
+ R
n
+ j L
1n
)

I
1
+
_
R
n
+ j
L
1n
+ L
2n
L
12
2
_

I
2
+
_
R
n
+ j
L
1n
+ L
3n
L
13
2
_

I
3
;

V
2
=
_
R
n
+ j
L
1n
+ L
2n
L
12
2
_

I
1
+ (R
2
+ R
n
+ j L
2n
)

I
2
+
_
R
n
+ j
L
2n
+ L
3n
L
23
2
_

I
3
;

V
3
=
_
R
n
+ j
L
1n
+ L
3n
L
13
2
_

I
1
+
_
R
n
+ j
L
2n
+ L
3n
L
23
2
_

I
2
+ (R
3
+ R
n
+ j L
3n
)

I
3
;
1

I
1
R

1
+

V
1
2

I
2
R

2
+

V
2
3

I
3
R

3
+

V
3
j L

1
j L

2
j L

3
j M

13
j M

12
j M

23
n
R

n
Una linea elettrica a 4 li
equivalente ad un sistema di
4 resistenze e 3 induttanze
mutuamente accoppiate;
Se ora inventiamo una rete con resistenze ed induttanze
mutuamente accoppiate (con i morsetti in cto-cto), si ha:
_
_
_
_
_
_
_
_
_

V
1
= (R

1
+ R

n
+ j L

1
)

I
1
+ (R

n
+ j M

12
)

I
2
+ (R

n
+ j M

13
)

I
3
;

V
2
= (R

n
+ j M

12
)

I
1
+ (R

2
+ R

n
+ j L

2
)

I
2
+ (R

n
+ j M

23
)

I
3
;

V
3
= (R

n
+ j M

13
)

I
1
+ (R

n
+ j M

23
)

I
2
+ (R

3
+ R

n
+ j L

3
)

I
3
;
da cui, eguagliandole con le equazioni della linea:
R

1
= R
1
, R

2
= R
2
, R

3
= R
3
, R

n
= R
n
,
L

1
= L
1n
, L

2
= L
2n
, L

3
= L
3n
,
M

12
=
L
1n
+L
2n
L
12
2
, M

23
=
L
2n
+L
3n
L
23
2
, M

13
=
L
1n
+L
3n
L
13
2
.
Corso di Laurea in Ingegneria Elettrica slide 24 di 48
Elettrotecnica 1: Sistemi Trifase Rocco Rizzo
Sistemi Trifase: linee elettriche a 4 li, caso particolare
Per il sistema a 4 li, il caso particolare consiste nellavere i conduttori ai vertici di un triangolo
equilatero ed il neutro posto nel baricentro di tale triangolo;
1
2 3
n
1
2 3
D D
D
D/

3
D/

3
D/

3
2r
2r 2r
2r
1

I
1
R
+

V
1
2

I
2
R
+

V
2
3

I
3
R
+

V
3
j L
t
/2
j L
t
/2
j L
t
/2
n
R
j (L L
t
/2)
In questo caso si ha: D
12
= D
23
= D
13
; e D
1n
= D
2n
= D
3n
;
da cui: L
12
= L
23
= L
13
= L

; e L
1n
= L
2n
= L
3n
= L;
che, sostituite nelle equazioni della linea, supponendo
R
1
= R
2
= R
3
= R
n
= R, portano a:
_
_
_
_
_
_
_

V
1
= (2R + j L)

I
1
+
_
R + j (L L

/2)
_

I
2
+
_
R + j (L L

/2)
_

I
3
;

V
2
=
_
R + j (L L

/2)
_

I
1
+ (2R + j L)

I
2
+
_
R + j (L L

/2)
_

I
3
;

V
3
=
_
R + j (L L

/2)
_

I
1
+
_
R + j (L L

/2)
_

I
2
+ (2R + j L)

I
3
;
Da queste equazioni possibile ricavare il circuito equivalente
riportato a lato, composto da un insieme di impedenze senza
mutuo accoppiamento.
Una linea con queste caratteristiche detta linea sicamen-
te simmetrica ed caratterizzata dallavere un sistema di
equazioni in cui, separatamente, sia le autoimpedenze che le
mutue impedenze sono uguali tra loro.
Corso di Laurea in Ingegneria Elettrica slide 25 di 48
Elettrotecnica 1: Sistemi Trifase Rocco Rizzo
Sistemi Trifase: sintesi modelli linee elettriche 3 li
1
2
3
1
2
3
D12
D23
D13
2r
2r
2r
1

I1
+

V12
2

I2

V32
3

I3

Z1
1
t
+

V
t
12
Z2
2
t

V
t
32
Z3
3
t

Z
1
= R
1
+ j
_
L
12
+L
13
L
23
2
_
;

Z
2
= R
2
+ j
_
L
12
+L
23
L
13
2
_
;

Z
3
= R
3
+ j
_
L
13
+L
23
L
12
2
_
;
R
h
=

S
h

h=1,2,3
; L
hk
=

0

2
_
1
2
+ 2 ln
_
D
hk
r
__
;
Conduttori disposti in ma-
niera arbitraria nello spa-
zio;
_
_
_
_
_
_
_

V
12
= [R
1
+ R
2
+ j L
12
]

I
1
+
_
R
2
+ j
_
L
12
+ L
23
L
13
2
__

I
3
+

V

12
;

V
32
=
_
R
2
+ j
_
L
12
+ L
23
L
13
2
__

I
1
+ [R
2
+ R
3
+ j L
23
]

I
3
+

V

32
;
1
2 3
1
2 3
D D
D
2r
2r
1

I1
+

V12
2

I2

V32
3

I3

Z
1
t
+

V
t
12
Z
2
t

V
t
32
Z
3
t

= R + j L/2;
R =

S
; L =

0

2
_
1
2
+ 2 ln
_
D
r
__
;
Linea sicamente simmetri-
ca (conduttori ai vertici di un
triangolo equilatero);
_
_
_
_
_
_
_

V
12
= (2R + j L)

I
1
+
_
R + j
L
2
_

I
3
+

V

12
;

V
32
=
_
R + j
L
2
_

I
1
+ (2R + j L)

I
3
+

V

32
;
Corso di Laurea in Ingegneria Elettrica slide 26 di 48
Elettrotecnica 1: Sistemi Trifase Rocco Rizzo
Sistemi Trifase: sintesi modelli linee elettriche 4 li
1
2
3
n
1
2
3
D12
D23
D13
D1n
D2n
D3n
2r
2r
2r
2r
1

I1
R

1
+

V1
2

I2
R

2
+

V2
3

I3
R

3
+

V3
j L

1
1
t
+

V
t
1
j L

2
2
t
+

V
t
2
j L

3
3
t
+

V
t
3
j M

13
j M

12
j M

23
n
R

n
n
t
R

x
= R
h
=

S
h

h=1,2,3,n
; L

x
= L
hn
[
h=1,2,3
;
M

12
=
L
1n
+L
2n
L
12
2
; M

23
=
L
2n
+L
3n
L
23
2
;
M

13
=
L
1n
+L
3n
L
13
2
;
L
hk
=

0

2
_
1
2
+ 2 ln
_
D
hk
r
__
;
Conduttori disposti in ma-
niera arbitraria nello spa-
zio;
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_

V
1
= (R
1
+ Rn + j L
1n
)

I
1
+
_
Rn + j
L
1n
+ L
2n
L
12
2
_

I
2
+
_
Rn + j
L
1n
+ L
3n
L
13
2
_

I
3
+

V

1
;

V
2
=
_
Rn + j
L
1n
+ L
2n
L
12
2
_

I
1
+ (R
2
+ Rn + j L
2n
)

I
2
+
_
Rn + j
L
2n
+ L
3n
L
23
2
_

I
3
+

V

3
;

V
3
=
_
Rn + j
L
1n
+ L
3n
L
13
2
_

I
1
+
_
Rn + j
L
2n
+ L
3n
L
23
2
_

I
2
+ (R
3
+ Rn + j L
3n
)

I
3
+

V

3
;
1
2 3
n
1
2 3
D D
D
D/

3
D/

3
D/

3
2r
2r 2r
2r
1

I1
R
+

V1
2

I2
R
+

V2
3

I3
R
+

V3
j L
t
/2
1
t
+

V
t
1
j L
t
/2
2
t
+

V
t
2
j L
t
/2
3
t
+

V
t
3
n
R
j (L L
t
/2)
n
t
R =

S
;
L =

0

2
_
1
2
+ 2 ln
_
D

3r
__
;
L

=

0

2
_
1
2
+ 2 ln
_
D
r
__
;
Linea sicamente simmetri-
ca (conduttori ai vertici di un
triangolo equilatero e neutro
nel baricentro);
_
_
_
_
_
_
_

V
1
= (2R + j L)

I
1
+
_
R + j (L L

/2)
_

I
2
+
_
R + j (L L

/2)
_

I
3
+

V

1
;

V
2
=
_
R + j (L L

/2)
_

I
1
+ (2R + j L)

I
2
+
_
R + j (L L

/2)
_

I
3
+

V

2
;

V
3
=
_
R + j (L L

/2)
_

I
1
+
_
R + j (L L

/2)
_

I
2
+ (2R + j L)

I
3
+

V

3
;
Corso di Laurea in Ingegneria Elettrica slide 27 di 48
Elettrotecnica 1: Sistemi Trifase Rocco Rizzo
Sistemi Trifase: Trasposizione delle linee elettriche
Poich non sempre possibile posizionare i conduttori ai vertici di un triangolo equilatero (con
eventuale neutro nel baricentro), per ottenere una linea sicamente simmetrica si ricorre alla
cosiddetta trasposizione; in pratica, (per una linea a 3 li di lunghezza ), si suddivide la linea in
3 tronchi uguali (/3) e, nel passaggio da un tronco ad un altro, i conduttori della linea vengono
scambiati ciclicamente di posto in modo da ottenere un sistema di impedenze equilibrato;
1 2 3
D
12
D
23

Z1
+

V12
+

V
t
12
Z2
+

V32
+

V
t
32
Z3

1
1
2
2
3
3
1 2 3
D
12
D
23

Z
+

V12
+

V
t
12
Z
+

V32
+

V
t
32
Z

3
Limpedenza di una linea trasposta si calcola usando la media geometrica delle distanze tra i
vari conduttori; in particolare, supponendo i conduttori di raggio uguale, si ha:

= R

+ j L/2 con L =

0

2
_
1
2
+ 2 ln
_
3

D
12
D
23
D
13
r
__
;
Corso di Laurea in Ingegneria Elettrica slide 28 di 48
Elettrotecnica 1: Sistemi Trifase Rocco Rizzo
Sistemi Trifase - Metodo delle Sequenze: introduzione
1
2
3
n
Carico
Trifase

V
1

V
2

V
3

=
_
_
_
_
_
_
_
_

Z
11

Z
12

Z
13

Z
21

Z
22

Z
23

Z
31

Z
32

Z
33
_
_
_
_
_
_
_
_

I
1

I
2

I
3

Z
11
,

Z
22
,

Z
33
: Auto-impedenze;

Z
12
,

Z
23
,

Z
31
:
Mutue-impedenze
ascendenti;

Z
21
,

Z
32
,

Z
13
:
Mutue-impedenze
discendenti;
Le principali tipologie di carichi sono:
1
Carichi generici con o senza mutui accoppiamenti;
2
Linee elettriche aeree;
3
Carichi rotanti (macchine elettriche);
In linea teorica gli elementi

Z
hk
della matrice
_
_
Z
_
_
descrittiva dei carichi sono diversi tra loro.
Nella pratica, invece, molto frequente il caso in cui le auto-impedenze

Z
11
=

Z
22
=

Z
33
=

Z
sono uguali tra loro; le mutue-impedenze ascendenti

Z
12
=

Z
23
=

Z
31
=

Z
ma
sono uguali tra
loro; e le mutue-impedenze discendenti

Z
21
=

Z
32
=

Z
13
=

Z
md
sono uguali tra loro;
I carichi elettrici con queste caratteristiche si dicono sicamente simmetrici (per esempio le mac-
chine elettriche lo sono per costruzione; le linee elettriche lo possono essere per costruzione
(conduttori ai vertici di un triangolo equilatero) o rese sicamente simmetriche per trasposizione);
Se poi accade che

Z
ma
=

Z
md
=

Z
m
il carico detto sicamente simmetrico e reciproco;
Corso di Laurea in Ingegneria Elettrica slide 29 di 48
Elettrotecnica 1: Sistemi Trifase Rocco Rizzo
Sistemi Trifase - Metodo delle Sequenze: introduzione
Lanalisi dei sistemi trifase sicamente simmetrici si pu semplicare usando la trasformata di
Fortescue detta anche Metodo dei componenti simmetrici o Metodo delle Sequenze;
DOMINIO DI
PARTENZA
(rete trifase originale
completa a 3 or 4 li)
DOMINIO
TRASFORMATO
(circuiti monofasi
di sequenza)
SOLUZIONE
DOMINIO
BASE
SOLUZIONE
DOMINIO
TRASFORMATO
Metodo matriciale su
circuiti trifase completi
Trasformata di
Fortescue
Operazioni fasoriali su
circuiti monofasi
Antitrasformazione
In pratica, con il Metodo delle Sequenze possiamo trasformare un sistema trifase (in generale
dissimmetrico a 3 o 4 li ma con carichi sicamente simmetrici), in un certo numero di circuiti
monofase di sequenza (nel dominio trasformato). Una volta ricavata la soluzione sui circuiti
monofase di sequenza, tramite unoperazione di antitrasformazione si trova la soluzione nel
dominio di partenza, vale a dire nel sistema trifase originale;
Se il sistema a 3 li i circuiti monofase di sequenza sono 2; se il sistema a 4 li i circuiti
monofase di sequenza sono 3;
Corso di Laurea in Ingegneria Elettrica slide 30 di 48
Elettrotecnica 1: Sistemi Trifase Rocco Rizzo
Sistemi Trifase - Teorema di Fortescue
Una qualsiasi terna di vettori sempre univocamente scomponibile nella somma di 3 terne sim-
metriche, rispettivamente di sequenza diretta, di sequenza inversa e di sequenza omopolare;
Terna diretta Terna inversa Terna omopolare

,
d

= (

,
d
,
2

,
d
,

,
d
);

,
i

= (

,
i
,

,
i
,
2

,
i
);

,
0

1
1
1

= (

,
0
,

,
0
,

,
0
);
asse reale
asse immag.
0

15
30
4
5

6
0

7
5

9
0

1
0
5

1
2
0
1
3
5
1 5 0
1 6 5
1 8 0

1 9 5
2 1 0

2
2
5

2
4
0

2
5
5

2
7
0

2
8
5

3
0
0
3
1
5
330
345

Ad

2
Ad


Ad
asse reale
asse immag.
0

15
30
4
5

6
0

7
5

9
0

1
0
5

1
2
0
1
3
5
1 5 0
1 6 5
1 8 0

1 9 5
2 1 0

2
2
5

2
4
0

2
5
5

2
7
0

2
8
5

3
0
0
3
1
5
330
345

Ai


Ai

2
Ai
asse reale
asse immag.
0

15
30
4
5

6
0

7
5

9
0

1
0
5

1
2
0
1
3
5
1 5 0
1 6 5
1 8 0

1 9 5
2 1 0

2
2
5

2
4
0

2
5
5

2
7
0

2
8
5

3
0
0
3
1
5
330
345

A0

A0

A0
le terne della scomposizione si dicono componenti simmetriche o componenti di sequenza
della terna di vettori originali;
Corso di Laurea in Ingegneria Elettrica slide 31 di 48
Elettrotecnica 1: Sistemi Trifase Rocco Rizzo
Sistemi Trifase - Metodo delle Sequenze
Usando il Teorema di Fortescue, scomponiamo la terna generica


A

nelle 3 terne di sequenza:


,
0


,
d


,
i

A
1

A
2

A
3

=

,
0

1
1
1

+

,
d

+

,
i

A
1

A
2

A
3

=
_
_
_
_
_
_
1 1 1
1
2

1
2
_
_
_
_
_
_

,
0

,
d

,
i

=
_
_
S
_
_

La matrice
_
_
S
_
_
=
_
_
_
_
_
_
1 1 1
1
2

1
2
_
_
_
_
_
_
detta Matrice di Fortescue o Matrice delle Sequenze;
Poich di solito nota la terna


A

, per ricavare le 3 terne di sequenza basta invertire la matrice:

=
_
_
S
_
_

_
_
S
_
_
1

=
_
_
S
_
_
1

_
_
S
_
_

=
_
_
S
_
_
1

con
_
_
S
_
_
1
=
1
3

_
_
_
_
_
_
1 1 1
1
2
1
2

_
_
_
_
_
_
matrice inversa
delle Sequenze;
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_

,
0
=
1
3
_

A
1
+

A
2
+

A
3
_
;

,
d
=
1
3
_

A
1
+

A
2
+
2

A
3
_
;

,
i
=
1
3
_

A
1
+
2

A
2
+

A
3
_
;
Corso di Laurea in Ingegneria Elettrica slide 32 di 48
Elettrotecnica 1: Sistemi Trifase Rocco Rizzo
Sistemi Trifase - Metodo delle Sequenze
Vediamo costruzione graca del Teorema di Fortescue; noti i vettori

A
1
,

A
2
, e

A
3
, ricaviamo per
via graca i vettori base

,
0
,

,
d
, e

,
i
che costituiscono le 3 terne componenti di sequenza;
asse reale
asse immag.
0

15

3
0
4
5

6
0

7
5

9
0

1
0
5

1
2
0

1
3
5
1
5
0
1 6 5

1 8 0

1 9 5
2
1
0

2
2
5

2
4
0

2
5
5

2
7
0

2
8
5

3
0
0

3
1
5
3
3
0
345


A
1

A
2

A
3

,
0

A
2

2
A
3

,
d

2
A
2

A
3

,
i

,
0
=
1
3
_

A
1
+

A
2
+

A
3
_
;

,
d
=
1
3
_

A
1
+

A
2
+
2
A
3
_
;

,
i
=
1
3
_

A
1
+
2
A
2
+

A
3
_
;
Corso di Laurea in Ingegneria Elettrica slide 33 di 48
Elettrotecnica 1: Sistemi Trifase Rocco Rizzo
Sistemi Trifase - Metodo delle Sequenze
Effettuiamo percorso inverso; noti i vettori base

,
0
,

,
d
, e

,
i
che costituiscono le 3 terne
componenti di sequenza, ricaviamo per via graca i vettori

A
1
,

A
2
, e

A
3
;
asse reale
asse immag.
0

15

3
0
4
5

6
0

7
5

9
0

1
0
5

1
2
0

1
3
5
1
5
0
1 6 5

1 8 0

1 9 5
2
1
0

2
2
5

2
4
0

2
5
5

2
7
0

2
8
5

3
0
0

3
1
5
3
3
0
345

A
0

A
d

2

A
d


A
d

A
i

2

A
i


A
i

A
1

A
2

A
3

A
1
=
_

,
0
+

,
d
+

,
i
_
;

A
2
=
_

,
0
+
2

,
d
+

,
i
_
;

A
3
=
_

,
0
+

,
d
+
2

,
i
_
;
Corso di Laurea in Ingegneria Elettrica slide 34 di 48
Elettrotecnica 1: Sistemi Trifase Rocco Rizzo
Sistemi Trifase - Metodo delle Sequenze: caratteristiche
Se la terna dei vettori

A
1
,

A
2
, e

A
3
pura si ha:

,
0
=
1
3

:
0
_

A
1
+

A
2
+

A
3
_
= 0;
Viceversa, si pu dire: condizione necessaria e sufciente perch una terna di vettori sia
pura che la sua componente omopolare sia nulla;
Se la terna (rappresentativa di tensioni) spuria, la componente omopolare pari alla
tensione tra il centro stella della terna ed il baricentro elettrico (

V
bn
=

V
1n
+

V
2n
+

V
3n
3
=

1
0
);
Grandezze concatenate: determiniamo ora le componenti di sequenza di 3 vettori concatenati

B
hk
, ai cui vertici convergono inniti vettori stellati

A
x
:
asse reale
asse immag.
0

15
30
4
5

6
0

7
5

9
0

1
0
5

1
2
0
1
3
5
1 5 0
1 6 5
1 8 0

1 9 5
2 1 0

2
2
5

2
4
0

2
5
5

2
7
0

2
8
5

3
0
0
3
1
5
330
345
1
2
3

B12

B23

B31

A1

A2

A3

n
t

A
t
1

A
t
2

A
t
3

n
tt

A
tt
1

A
tt
2

A
tt
3
_
_
_
_
_
_
_
_
_

B
12
=

A
1


A
2
=

A

2
= . . . ;

B
23
=

A
2


A
3
=

A

3
= . . . ;

B
31
=

A
3


A
1
=

A

1
= . . . ;
Corso di Laurea in Ingegneria Elettrica slide 35 di 48
Elettrotecnica 1: Sistemi Trifase Rocco Rizzo
Sistemi Trifase - Metodo delle Sequenze: caratteristiche
:

B
0
=
1
3

:
0
_

B
12
+

B
23
+

B
31
_
= 0;

B
0
= 0
:

B
d
=
1
3
_

B
12
+

B
23
+
2

B
31
_
=
1
3
_

A
1


A
2
+
_

A
2


A
3
_
+
2
_

A
3


A
1
__
= . . .
=
1
3
_

A
1
(1
2
) +

A
2
(1
2
) +
2

A
3
(1
2
)
_
= (1
2
)
1
3
_

A
1
+

A
2
+
2

A
3
_
= . . .
= (1
2
)

,
d
=

,
d
(
3
2
+ j

3
2
) =

3

,
d
(

3
2
+ j
1
2
)=

3

,
d
e
j

6


B
d
=

3

,
d
e
+j

6
:

B
i
=
1
3
_

B
12
+
2

B
23
+

B
31
_
=
1
3
_

A
1


A
2
+
2
_

A
2


A
3
_
+
_

A
3


A
1
__
= . . .
=
1
3
_

A
1
(1 ) +
2

A
2
(1 ) +

A
3
(1 )
_
= (1 )
1
3
_

A
1
+
2

A
2
+

A
3
_
= . . .
= (1 )

,
i
=

,
i
(
3
2
j

3
2
) =

3

,
i
(

3
2
j
1
2
)=

3

,
i
e
j

6


B
i
=

3

,
i
e
j

6
Ovviamente vale anche il passaggio inverso:

,
d
=

B
d

3
e
j

6
e

,
i
=

B
i

3
e
j

6
Corso di Laurea in Ingegneria Elettrica slide 36 di 48
Elettrotecnica 1: Sistemi Trifase Rocco Rizzo
Sistemi Trifase, Metodo delle Sequenze: applicazione ai sistemi a 4 li
1

I1
+

V1
2

I2
+

V2
3

I3
+

V3
+

V12
+

V23

V31
n
Prendiamo un sistema trifase generico a 4 li; le equazioni
descrittive del sistema, in termini di tensioni di fase, sono:

V
1

V
2

V
3

=
_
_
_
_
_
_
_
_

Z
11

Z
12

Z
13

Z
21

Z
22

Z
23

Z
31

Z
32

Z
33
_
_
_
_
_
_
_
_

I
1

I
2

I
3

=
_
_
Z
_
_

; (eq.1)
se applichiamo la trasformata di Fortescue alla terna delle tensioni e delle correnti, si ha:

=
_
_
S
_
_

; e

=
_
_
S
_
_

;
sostituendo in (eq.1) otteniamo:
_
_
S
_
_

=
_
_
Z
_
_

_
_
S
_
_

; molt. a dx e sx per
_
_
S
_
_
1
, si ha:
_
_
S
_
_
1

_
_
S
_
_

=
_
_
S
_
_
1

_
_
Z
_
_

_
_
S
_
_

; ponendo ora
_
_
S
_
_
1

_
_
Z
_
_

_
_
S
_
_
=
_
_
:
_
_
, si ha:

=
_
_
:
_
_

;
Equazioni descrittive di un
sistema trifase a 4 li nel
dominio delle sequenze;

1
0

1
d

1
i

=
_
_
_
_
_
_
_
_

:
00

:
0d

:
0i

:
d0

:
dd

:
di

:
i 0

:
id

:
ii
_
_
_
_
_
_
_
_

7
0

7
d

7
i

in cui:


1

il vettore contenente i
vettori base delle componenti di se-
quenza delle tensioni di fase;


7

il
vettore contenente i vettori base delle
componenti di sequenza delle corren-
ti di linea; e
_
_
:
_
_
la matrice delle
impedenze di sequenza del sistema;
Corso di Laurea in Ingegneria Elettrica slide 37 di 48
Elettrotecnica 1: Sistemi Trifase Rocco Rizzo
Sistemi Trifase, Metodo delle Sequenze: matrice


Z

Vediamo come composta la matrice


_
_
:
_
_
delle impedenze di sequenza del sistema:
_
_
:
_
_
=
_
_
_
_
_
_
_
_

:
00

:
0d

:
0i

:
d0

:
dd

:
di

:
i 0

:
id

:
ii
_
_
_
_
_
_
_
_
=
1
3
_
_
_
_
_
_
1 1 1
1
2
1
2

_
_
_
_
_
_

_
_
_
_
_
_
_
_

Z
11

Z
12

Z
13

Z
21

Z
22

Z
23

Z
31

Z
32

Z
33
_
_
_
_
_
_
_
_

_
_
_
_
_
_
1 1 1
1
2

1
2
_
_
_
_
_
_
=
=
1
3

_
(

Z
11
+

Z
22
+

Z
33
) + (

Z
12
+

Z
23
+

Z
31
) + (

Z
21
+

Z
32
+

Z
13
)
_


:
00
_
(

Z
11
+

Z
22
+
2

Z
33
) + (

Z
12
+

Z
23
+
2

Z
31
) + (

Z
21
+
2

Z
32
+

Z
13
)
_


:
d0
_
(

Z
11
+
2

Z
22
+

Z
33
) + (

Z
12
+
2

Z
23
+

Z
31
) + (
2

Z
21
+

Z
32
+

Z
13
)
_


:
i 0
_
(

Z
11
+
2

Z
22
+

Z
33
) + (
2

Z
12
+

Z
23
+

Z
31
) + (

Z
21
+
2

Z
32
+

Z
13
)
_


:
0d
_
(

Z
11
+

Z
22
+

Z
33
) + (
2

Z
12
+
2

Z
23
+
2

Z
31
) + (

Z
21
+

Z
32
+

Z
13
)
_


:
dd
_
(

Z
11
+

Z
22
+
2

Z
33
) + (
2

Z
12
+

Z
23
+

Z
31
) + (
2

Z
21
+

Z
32
+

Z
13
)
_


:
id

:
0i

_
(

Z
11
+

Z
22
+
2

Z
33
) + (

Z
12
+
2

Z
23
+

Z
31
) + (

Z
21
+

Z
32
+
2

Z
13
)
_

:
di

_
(

Z
11
+
2

Z
22
+

Z
33
) + (

Z
12
+

Z
23
+
2

Z
31
) + (

Z
21
+

Z
32
+
2

Z
13
)
_

:
ii

_
(

Z
11
+

Z
22
+

Z
33
) + (

Z
12
+

Z
23
+

Z
31
) + (
2

Z
21
+
2

Z
32
+
2

Z
13
)
_

Corso di Laurea in Ingegneria Elettrica slide 38 di 48


Elettrotecnica 1: Sistemi Trifase Rocco Rizzo
Sistemi Trifase, Metodo delle Sequenze: carichi particolari

1
0

1
d

1
i

=
_
_
_
_
_
_
_
_

:
00

:
0d

:
0i

:
d0

:
dd

:
di

:
i 0

:
id

:
ii
_
_
_
_
_
_
_
_

7
0

7
d

7
i

Riprendiamo le equazioni descrittive del sistema trifase nel


dominio delle sequenze. Nel caso generale in cui tutti i
termini della matrice sono diversi da zero (carichi gene-
rici) non c alcuna semplicazione rispetto al sistema di
equazioni nel dominio di partenza.
Se invece il sistema dei carichi sicamente simmetrico (o reso tale), poich valgono le seguenti
uguaglianze:

Z
11
=

Z
22
=

Z
33
=

Z (auto-impedenze uguali tra loro);

Z
12
=

Z
23
=

Z
31
=

Z
ma
(mutue-impedenze ascendenti uguali tra loro);

Z
21
=

Z
32
=

Z
13
=

Z
md
(mutue-impedenze
discendenti uguali tra loro), facile vericare che tutte le mutue-impedenze di sequenza della
matrice
_
_
:
_
_
sono nulle:

:
0d
=

:
0i
=

:
d0
=

:
di
=

:
i 0
=

:
id
= 0
e la matrice si riduce quindi ai soli termini sulla diagonale:
_
_
:
_
_
=
_
_
_
_
_
_
_
_

:
00
0 0
0

:
dd
0
0 0

:
ii
_
_
_
_
_
_
_
_
in cui:
_
_
_
_
_
_
_

:
00
=

Z +

Z
ma
+

Z
md
;

:
dd
=

Z +
2

Z
ma
+

Z
md
;

:
ii
=

Z +

Z
ma
+
2

Z
md
;
Se poi, oltre che sicamente simmetrici i carichi sono anche reciproci (

Z
ma
=

Z
md
=

Z
m
), gli
elementi sulla diagonale valgono:

:
00
=

Z + 2

Z
m
; e

:
dd
=

:
ii
=

Z

Z
m
;
Corso di Laurea in Ingegneria Elettrica slide 39 di 48
Elettrotecnica 1: Sistemi Trifase Rocco Rizzo
Sistemi Trifase, Metodo delle Sequenze: circ. monof. di sequenza

1
0

1
d

1
i

=
_
_
_
_
_
_
_
_

:
00
0 0
0

:
dd
0
0 0

:
ii
_
_
_
_
_
_
_
_

7
0

7
d

7
i

_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_

1
0
=

:
00


7
0

1
d
=

:
dd


7
d

1
i
=

:
ii


7
i

Poich le mutue-impedenze di
sequenza sono nulle, le equazio-
ni del sistema sono indipendenti
ed possibile trasformare il si-
stema trifase a 4 li originale in 3
circuiti monofase di sequenza.
Circuito di sequenza omopolare Circuito di sequenza diretta Circuito di sequenza inversa

1
0
=

:
00


7
0

1
d
=

:
dd


7
d

1
i
=

:
ii


7
i

V
0

I
0

Z
00


7
0
=

V
0

Z
00

V
d

I
d

Z
dd


7
d
=

V
d

Z
dd

V
i

I
i

Z
ii


7
i
=

V
i

Z
ii
Note le correnti

7
0
,

7
d
, e

7
i
nel dominio delle sequenze, tramite loperazione di antitrasforma-
zione si ricavano le correnti nel circuito trifase originale nel dominio di partenza:

=
_
_
S
_
_

;
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_

I
1
=
_

7
0
+

7
d
+

7
i
_
;

I
2
=
_

7
0
+
2

7
d
+

7
i
_
;

I
3
=
_

7
0
+

7
d
+
2

7
i
_
;
Per la potenza:

S
orig.
=

V
1

1
+

V
2

2
+

V
3

3
;
poich


7

=
_
_
S
_
_
1

=
_
_
S
_
_
1

S
seq
= 3
_

1
0

0
+

1
d


7

d
+

1
i


7

i
_
= P + jQ;

S
utt
seq
= 3 j
_

1
0


7
0
+

1
d


7
i
+

1
i


7
d
_
;!!!!
Corso di Laurea in Ingegneria Elettrica slide 40 di 48
Elettrotecnica 1: Sistemi Trifase Rocco Rizzo
Sistemi Trifase, Metodo delle Sequenze: sistemi a 3 li
I sistemi a 3 li sono visti come caso particolare di quelli a 4 li tenendo per conto che:

V
12
+

V
23
+

V
31
= 0 e

I
1
+

I
2
+

I
3
= 0;

1
0
=
1
3
(

V
12
+

V
23
+

V
31
) = 0 e

7
0
=
1
3
(

I
1
+

I
2
+

I
3
) = 0;
Inoltre si pu dimostrare che la componente omopolare delle tensioni di fase non inuenza le
tensioni di linea; infatti:
:

V
12
=

V
1


V
2
=
_

1
0
+

1
d
+

1
i
_

_

1
0
+
2

1
d
+

1
i
_
=

1
d
(1
2
) +

1
i
(1 );
:

V
23
=

V
2


V
3
=
_

1
0
+
2

1
d
+

1
i
_

_

1
0
+

1
d
+
2

1
i
_
=

1
d
(
2
) +

1
i
(
2
);
:

V
31
=

V
3


V
1
=
_

1
0
+

1
d
+
2

1
i
_

_

1
0
+

1
d
+

1
i
_
=

1
d
( 1) +

1
i
(
2
1);
A questo punto, adattando le equazioni per un sistema a 3 li, si ha:
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
(
(
(
(
(
(
(
(
(
(
(
(
(

1
0
=

:
00


7
0
+

:
0d


7
d
+

:
0i


7
i

1
d
=

:
d0

7
0

7
0
+

:
dd


7
d
+

:
di


7
i

1
i
=

:
i 0

7
0

7
0
+

:
id


7
d
+

:
ii


7
i

_
_
_

1
d
=

:
dd


7
d
+

:
di


7
i

1
i
=

:
id


7
d
+

:
ii


7
i
Corso di Laurea in Ingegneria Elettrica slide 41 di 48
Elettrotecnica 1: Sistemi Trifase Rocco Rizzo
Sistemi Trifase, Metodo delle Sequenze: sistemi a 3 li
Ricordando i legami tra le componenti di sequenza di linea e quelle di fase, si ha:
Carichi generici:
Carichi s. simm.:

Z
di
=

Z
id
= 0
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_

1
d
=

1
d

3
e
j

6
=

1
d
(1
2
)

1
i
=

1
i

3
e
j

6
=

1
i
(1 )

_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_

1
d
(1
2
)
=

:
dd


7
d
+

:
di


7
i

1
i
(1 )
=

:
id


7
d
+

:
ii


7
i

_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_

1
d
(1
2
)
=

:
dd


7
d

1
i
(1 )
=

:
ii


7
i
Dalle equazioni si vede che un sistema trifase a 3 li, con carichi sicamente simmetrici, pu
essere trasformato nel dominio delle sequenze in due circuiti monofase rispettivamente di se-
quenza diretta ed inversa:

V
d
(1
2
)

I
d

Z
dd


7
d
=

V
d
(1
2
)

Z
dd
;

V
i
(1 )

I
i

Z
ii


7
i
=

V
i
(1)

Z
ii
;
Note le correnti

7
d
e

7
i
nel dominio delle sequenze, antitrasformando si trovano le correnti

I
1
,

I
2
, e

I
3
nel sistema originale:

I
1
=
_

7
0
+

7
d
+

7
i
_
;

I
2
=
_

7
0
+
2

7
d
+

7
i
_
;

I
3
=
_

7
0
+

7
d
+
2

7
i
_
;
Corso di Laurea in Ingegneria Elettrica slide 42 di 48
Elettrotecnica 1: Sistemi Trifase Rocco Rizzo
Sistemi Trifase, Metodo delle Sequenze: trasformazione dei carichi
Per quanto riguarda i carichi, possibile ricavare sperimentalmente i valori delle impedenze
direttamente nel dominio delle sequenze; per esempio, se vogliamo ricavare limpedenza
di sequenza omopolare

:
00
, basta inviare nel sistema trifase 3 correnti uguali di sequenza
omopolare

7
0
e misurare la tensione omopolare

1
0
; il rapporto

1
0
/

7
0
=

:
00
fornisce limpe-
denza voluta; con analogo procedimento si possono ricavare tutti gli elementi della matrice
_
_
:
_
_
;
Se per conosciamo le impedenze di un carico nel sistema originale, basta applicare la tra-
sformazione
_
_
:
_
_
=
_
_
S
_
_
1

_
_
Z
_
_

_
_
S
_
_
per avere il valore delle impedenze nel dominio delle
sequenze; prendiamo un carico qualsiasi a 4 li, sicamente simmetrico e reciproco:
1

I1
+

V1
2

I2
+

V2
3

I3
+

V3

Zm

Zm

Zm
n

Zn
_
_
Z
orig.
_
_
=
_
_
_
_
_
_
_
_

Z +

Z
n

Z
m
+

Z
n

Z
m
+

Z
n

Z
m
+

Z
n

Z +

Z
n

Z
m
+

Z
n

Z
m
+

Z
n

Z
m
+

Z
n

Z +

Z
n
_
_
_
_
_
_
_
_

_
_
:
_
_
=
_
_
_
_
_
_
_
_

:
00
0 0
0

:
dd
0
0 0

:
ii
_
_
_
_
_
_
_
_
con:

:
00
=
1
3
_
3(

Z +

Z
n
) + 3(

Z
m
+

Z
n
) + 3(

Z
m
+

Z
n
)
_
= (

Z + 2

Z
m
+ 3

Z
n
)

:
dd
=
1
3
_
3(

Z +

Z
n
) + 3
2
(

Z
m
+

Z
n
) + 3(

Z
m
+

Z
n
)
_
= (

Z

Z
m
)

:
ii
=
1
3
_
3(

Z +

Z
n
) + 3(

Z
m
+

Z
n
) + 3
2
(

Z
m
+

Z
n
)
_
= (

Z

Z
m
)
Corso di Laurea in Ingegneria Elettrica slide 43 di 48
Elettrotecnica 1: Sistemi Trifase Rocco Rizzo
Sistemi Trifase, Metodo delle Sequenze: carichi particolari
Carico a a 4 li
con:

Z
m
= 0 e

Z
n
= 0
Carico a a 3 li (

Z
n
= ):
con:

Z
m
= 0
Carico a a 3 li:

Z
m
= 0 e

Z
n
=

Zm

Zm

Zm

Z
00
=

Z
dd
=

Z
ii
=

Z

Z
00
= (

Z +2

Z
m
+3

Z
n
) = (circ. aperto)

Z
dd
=

Z
ii
=

Z

Z
m

Z
00
= (

Z +2

Z
m
+3

Z
n
) = (circ. aperto)

Z
dd
=

Z
ii
=

Z
Per quanto riguarda le linee, sicamente simmetriche o rese tali per trasposizione, si ha:
Linea a 4 li Linea a 3 li
1
2 3
n
1
2 3
D D
D
D/

3
D/

3
D/

3
2r
2r 2r
2r
1

Z R + j L
t
/2
1
t
2

Z R + j L
t
/2
2
t
3

Z R + j L
t
/2
3
t
n

Zn Rn + j (L L
t
/2)
n
t
1
2 3
1
2 3
D D
D
2r
2r
1

Z R + j L/2
1
t
2

Z R + j L/2
2
t
3

Z R + j L/2
3
t

Z
00
=

Z

+ 3

Z
n
; e

Z
dd
=

Z
ii
=

Z

Z
00
=

Z
dd
=

Z
ii
=

Z

;
Corso di Laurea in Ingegneria Elettrica slide 44 di 48
Elettrotecnica 1: Sistemi Trifase Rocco Rizzo
Sistemi Trifase, Metodo delle Sequenze: analisi dei guasti (1)
Il metodo delle sequenza di estrema importanza per lanalisi dei guasti sui sistemi trifase ed in
particolare sulle linee; esistono diversi tipi di guasti ma i principali sono 4:
Guasto trifase a terra con impedenza di guasto (

Z
g
,= 0) o franco a terra (

Z
g
= 0);
Guasto monofase a terra con impedenza di guasto (

Z
g
,= 0) o franco a terra (

Z
g
= 0);
Guasto bifase senza contatto a terra;
Guasto bifase a terra con impedenza di guasto (

Z
g
,= 0) o franco a terra (

Z
g
= 0);
Analizzando le grandezze interessate dal guasto nel circuito trifase originale, possibile ricavare
una combinazione di collegamenti tra i circuiti di sequenza il cui studio ci permette di ottenere le
grandezze nel sistema orginale; partiamo dal guasto trifase a terra, il p semplice da analizzare:
1
2
3
1
t
2
t
3
t

Zg

Zg

Zg
Rete trifase orginale
Le impedenze di guasto sono viste come un carico
normale e pertanto basta studiare, separatamente,
i 3 circuiti monofase di sequenza; se il guasto
franco a terra si pone

Z
g
= 0 e si studiano i 3
circuiti di sequenza in corto-circuito;

I
0

Z
00


Z
g
Circuito
sequenza
omopolare

I
d

Z
dd


Z
g
Circuito
sequenza
diretta

I
i

Z
ii


Z
g
Circuito
sequenza
inversa
Corso di Laurea in Ingegneria Elettrica slide 45 di 48
Elettrotecnica 1: Sistemi Trifase Rocco Rizzo
Sistemi Trifase, Metodo delle Sequenze: analisi dei guasti (2)
Guasto monofase a terra (se franco, basta porre

Z
g
= 0);
1
2
3
1
t
2
t
3
t

I
tt
1

Zg

I
tt
2
0

I
tt
3
0

V
tt
1
Rete trifase orginale
Le relazioni sulle grandezze di guasto nel circuito origina-
le sono le seguenti:

I

2
= 0;

I

3
= 0;

V

1
=

Z
g

1
;
Trasformando le correnti, si ha:

2
=

7

0
+
2

7

d
+

i
= 0; (eq.1)

3
=

7

0
+

d
+
2

7

i
= 0; (eq.2)
________________________________
0 = 0 + (
2
)

7

d
(
2
)

7

i
;

7

d
=

7

i
;
sostituendo in (eq.1), si ha:

7

0
=

7

d
=

7

i
;
Trasformando la tensione

V

1
=

Z
g

1
ed usando la
relazione trovata sulle correnti, si ha:

0
+

1

d
+

1

i
=

Z
g
(

7

0
+

7

d
+

7

i
) = 3

Z
g

7

0
;
Le relazioni precedenti portano al seguente
collegamento tra i circuiti di sequenza:

I
tt
0


I
tt
d


I
tt
i
3

Z
g
+

V
tt
0
Circuito
sequenza
omopolare

I
tt
d
+

V
tt
d
Circuito
sequenza
diretta

I
tt
i
+

V
tt
i
Circuito
sequenza
inversa
Trovate le correnti

I

0
,

I

d
, e

I

i
nel domi-
nio delle sequenze, antitrasformando si rica-
vano le correnti nel circuito trifase originale in
condizioni di guasto.
Corso di Laurea in Ingegneria Elettrica slide 46 di 48
Elettrotecnica 1: Sistemi Trifase Rocco Rizzo
Sistemi Trifase, Metodo delle Sequenze: analisi dei guasti (3)
Guasto bifase senza contatto a terra (eventualmente

Z
g
= 0; );
1
2
3
1
t
2
t
3
t

I
tt
1
0

I
tt
2

I
tt
3

Zg
+

V
tt
23
Rete trifase orginale
Le relazioni sulle grandezze di guasto nel circuito origina-
le sono le seguenti:

I

1
= 0;

I

2
=

3
;

V

2


V

3
=

Z
g

3
;
Trasformando le correnti, si ha:

1
=

7

0
+

7

d
+

7

i
= 0;

2
=

7

0
+
2

7

d
+

i
;

3
=

d

2

7

i
;

0
= 0; e

7

d
=

i
;
Trasformando la tensione

V

2


V

3
=

Z
g

3
ed usando le
relazioni trovate sulle correnti, si ha:
(

1

0
+
2

1

d
+

1

i
) (

1

0
+

1

d
+
2

1

i
) = . . .
=

Z
g
(

7

0
+
2

7

d
+

i
);

d


1

i
=

Z
g

7

d
;
Le relazioni precedenti portano al seguente
collegamento tra i circuiti di sequenza:

I
tt
0
0
+

V
tt
0
Circuito
sequenza
omopolare

Z
g

I
tt
d

I
tt
i
+

V
tt
d
Circuito
sequenza
diretta

I
tt
i
+

V
tt
i
Circuito
sequenza
inversa
Trovate le correnti

I

d
, e

I

i
nel dominio
delle sequenze, antitrasformando si ricava-
no le correnti nel circuito trifase originale in
condizioni di guasto.
Corso di Laurea in Ingegneria Elettrica slide 47 di 48
Elettrotecnica 1: Sistemi Trifase Rocco Rizzo
Sistemi Trifase, Metodo delle Sequenze: analisi dei guasti (4)
Guasto bifase a terra (se franco:

Z
g
= 0);
1
2
3
1
t
2
t
3
t

I
tt
1
0

I
tt
2

I
tt
3
Zg
+

V
tt
2
=

V
tt
3
Rete trifase orginale
Le relazioni sulle grandezze di guasto nel circuito origina-
le sono le seguenti:

I

1
= 0;

V

2
=

V

3
;

V

2
=

Z
g
(

2
+

I

3
);
Trasformando la corrente, si ha:

1
=

7

0
+

7

d
+

7

i
= 0;

7

0
= (

7

d
+

7

i
);
Trasformando le tensioni, si ha:

2
=

1

0
+
2

1

d
+

1

i
;

3
=

1

0
+

1

d
+
2

1

i
;

d
=

1

i
;
Trasformando la tensione

V

2
=

Z
g
(

2
+

I

3
); ed usando
le relazioni trovate prima, si ha:

0


1

d
= 3

Z
g

7

0
;
Le relazioni precedenti portano al seguente
collegamento tra i circuiti di sequenza:

I
tt
0
3

Z
g
+

V
tt
0
Circuito
sequenza
omopolare

I
tt
d
+

V
tt
d
Circuito
sequenza
diretta

I
tt
i
+

V
tt
i
Circuito
sequenza
inversa
Trovate le correnti

I

0
,

I

d
, e

I

i
nel domi-
nio delle sequenze, antitrasformando si rica-
vano le correnti nel circuito trifase originale in
condizioni di guasto.
Corso di Laurea in Ingegneria Elettrica slide 48 di 48

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