È luogo comune – specie degli ambienti di destra – dire che “la rovina dell’Italia sono i sindacati”. Ma di questa affermazione spesso non se ne comprende il vero senso, finendo per ripetere ciò alla tregua di una vuota filastrocca. Molti vedono in questa espressione – probabilmente a ragione… – una mancanza di rispetto verso i problemi delle classi operaie. Ma sarà davvero così? Il tema evidentemente non può esaurirsi in una mera questione di appartenenza politica, e questo lo si è ormai compreso fin troppo bene. Destra e sinistra non c’entrano! Il problema nasce a monte ed è ancora più profondo. L’ultima occasione di riflessione, in merito, ci viene proprio analizzando i fatti del giorno in relazione al caso “Alitalia”. Oggi, (Mercoledì 11 giugno 2014) alle 16,30, è previsto l’atteso incontro tra i ministri dei trasporti e lavoro Maurizio Lupi e Giuliano Poletti con i sindacati sugli esuberi nella compagnia aerea ormai “ex–nazionale”. All’incontro – apprendiamo – parteciperanno anche i segretari generali di CGIL, CISL, UIL e UGL e i rappresentati delle categorie. Sempre sugli esuberi, è stata avviata oggi – su un fronte analogo – la trattativa bilaterale tra l’azienda e sindacati: all’incontro, in programma alle 10,00 nella sede di Assaereo, l’a.d. di Alitalia Gabriele del Torchio ha illustrato formalmente i numeri del Piano di Etihad.
È luogo comune – specie degli ambienti di destra – dire che “la rovina dell’Italia sono i sindacati”. Ma di questa affermazione spesso non se ne comprende il vero senso, finendo per ripetere ciò alla tregua di una vuota filastrocca. Molti vedono in questa espressione – probabilmente a ragione… – una mancanza di rispetto verso i problemi delle classi operaie. Ma sarà davvero così? Il tema evidentemente non può esaurirsi in una mera questione di appartenenza politica, e questo lo si è ormai compreso fin troppo bene. Destra e sinistra non c’entrano! Il problema nasce a monte ed è ancora più profondo. L’ultima occasione di riflessione, in merito, ci viene proprio analizzando i fatti del giorno in relazione al caso “Alitalia”. Oggi, (Mercoledì 11 giugno 2014) alle 16,30, è previsto l’atteso incontro tra i ministri dei trasporti e lavoro Maurizio Lupi e Giuliano Poletti con i sindacati sugli esuberi nella compagnia aerea ormai “ex–nazionale”. All’incontro – apprendiamo – parteciperanno anche i segretari generali di CGIL, CISL, UIL e UGL e i rappresentati delle categorie. Sempre sugli esuberi, è stata avviata oggi – su un fronte analogo – la trattativa bilaterale tra l’azienda e sindacati: all’incontro, in programma alle 10,00 nella sede di Assaereo, l’a.d. di Alitalia Gabriele del Torchio ha illustrato formalmente i numeri del Piano di Etihad.
È luogo comune – specie degli ambienti di destra – dire che “la rovina dell’Italia sono i sindacati”. Ma di questa affermazione spesso non se ne comprende il vero senso, finendo per ripetere ciò alla tregua di una vuota filastrocca. Molti vedono in questa espressione – probabilmente a ragione… – una mancanza di rispetto verso i problemi delle classi operaie. Ma sarà davvero così? Il tema evidentemente non può esaurirsi in una mera questione di appartenenza politica, e questo lo si è ormai compreso fin troppo bene. Destra e sinistra non c’entrano! Il problema nasce a monte ed è ancora più profondo. L’ultima occasione di riflessione, in merito, ci viene proprio analizzando i fatti del giorno in relazione al caso “Alitalia”. Oggi, (Mercoledì 11 giugno 2014) alle 16,30, è previsto l’atteso incontro tra i ministri dei trasporti e lavoro Maurizio Lupi e Giuliano Poletti con i sindacati sugli esuberi nella compagnia aerea ormai “ex–nazionale”. All’incontro – apprendiamo – parteciperanno anche i segretari generali di CGIL, CISL, UIL e UGL e i rappresentati delle categorie. Sempre sugli esuberi, è stata avviata oggi – su un fronte analogo – la trattativa bilaterale tra l’azienda e sindacati: all’incontro, in programma alle 10,00 nella sede di Assaereo, l’a.d. di Alitalia Gabriele del Torchio ha illustrato formalmente i numeri del Piano di Etihad.
di Sergio Basile Dissertazioni su La Malattia del Plusvalore di Auriti e intorno al caso Alitalia e contestuale ruolo dei Sindacati Dissertazioni intorno al caso Alitalia e su La Malattia del Plusvalore di Giacinto Auriti e la Teoria del Plusvalore di Marx: ecco perch i sindacati oggi non fanno gli interessi degli Italiani Dissertazioni sul ruolo reale dei sindacati Intorno al caso Alitalia Roma di Sergio Basile luogo comune specie degli ambienti di destra dire che la rovina dellItalia sono i sindacati. Ma di questa affermazione spesso non se ne comprende il vero senso, finendo per ripetere ci alla tregua di una vuota filastrocca. Molti vedono in questa espressione probabilmente a ragione una mancanza di rispetto verso i problemi delle classi operaie. Ma sar davvero cos? Il tema evidentemente non pu esaurirsi in una mera questione di appartenenza politica, e questo lo si ormai compreso fin troppo bene. Destra e sinistra non centrano! Il problema nasce a monte ed ancora pi profondo. Lultima occasione di riflessione, in merito, ci viene proprio analizzando i fatti del giorno in relazione al caso Alitalia. Oggi, (Mercoled 11 giugno 2014) alle 16,30, previsto latteso incontro tra i ministri dei trasporti e lavoro Maurizio Lupi e Giuliano Poletti con i sindacati sugli esuberi nella compagnia aerea ormai exnazionale. Allincontro apprendiamo parteciperanno anche i segretari generali di CGIL, CISL, UIL e UGL e i rappresentati delle categorie. Sempre sugli esuberi, stata avviata oggi su un fronte analogo la trattativa bilaterale tra lazienda e sindacati: allincontro, in programma alle 10,00 nella sede di Assaereo, la.d. di Alitalia Gabriele del Torchio ha illustrato formalmente i numeri del Piano di Etihad. Alitalia, loutout di Lupi e il ruolo dei Sindacati In merito alla questione Alitalia, questi i termini nei quali si espresso Lupi nelle ultime ore: La scelta tra una prospettiva di crescita oppure la chiusura () i sindacati hanno dimostrato (in merito) grande responsabilit, sono sicuro che continueranno. Gli strumenti ci sono, nessuno si assumer la responsabilit di far fallire laccordo con Etihad. Il primo passo sar la presentazione del piano industriale. Dobbiamo giudicarlo insieme se occasione di rilancio. Se s, dobbiamo correre per chiudere laccordo. Dunque loutout palesato al netto dei fronzoli il seguente: tagli o chiusura!? Insomma un nuovo piccolo esercito di lavoratori destinato nel nome della crisi, della globalizzazione e della mancanza di risorse a restare a casa. Lennesimo sacrificio richiesto dal sistema usurocratico agli Italiani. Ma non sar ovviamente lultimo. Questa si ode da pi fronti la soluzione buona per tutti! Cos dicono! Nella dichiarazione di Lupi emerge suo malgrado una verit: la soluzione destinata sempre a scontentare qualcuna delle parti in lizza. Eppure le risorse esistenti nel mondo sono infinite, illimitate. C qualcosa che non torna! matematico! Legittimit Qual il ruolo dei sindacati? Ma dinanzi a ci, ci chiediamo: possiamo ancora parlare di legittimit allesistenza dei sindacati? Il loro principale obiettivo non dovrebbe essere almeno sulla carta quello di denunciare le frottole dette sulla crisi e salvare i lavoratori? O forse c qualcosa che ci sfugge? In questo ci viene incontro una magistrale analisi dellindimenticato Prof. Giacinto Auriti: colui che denunci al mondo la grande truffa della moneta debito portando in tribunale Carlo Azeglio Ciampi e Antonio Fazio, denunciando Bankitalia e Tesoro per induzione al suicidio, falso in bilancio e Truffa forte della consapevolezza raggiunta in merito alla questione usurocrazia in circa 40 anni di studi economici, giuridici e monetari. Marx, Sindacati e Plusvalore in Giacinto Auriti Nei corpi sociali sosteneva Auriti le idee sbagliate sono come le malattie del corpo umano. Marx, infatti, secondo il professore, con la teoria del plusvalore aveva s detto che il datore di lavoro (in linea di massima) sfruttava il lavoratore appropriandosi parassitariamente del reddito di capitale, ma non aveva raccontato la seconda parte della sia pur parziale verit: e cio che gli attori sociali e politici mai nella storia si sono posti trasversalmente agli interessi del sistema bancario. Da questa storica denuncia di Karl Marx nacque in tal senso il sindacato, per il filosofo tedesco strumento di rivoluzione, con lo scopo di rivendicare, sotto forma di aumento dei salari, il plusvalore. Errore di Marx nella Teoria del Plusvalore: premessa alla cinesizzazione Ma Auriti supera e smaschera Marx, delineando e denunciando lalibi funzionale agli interessi dello stesso capitalismo che paradossalmente il marxismo ha finito per incentivare. Ci denunciando lelemento che sfugge a Marx: il venir meno dellinteresse a contrarre da parte del datore di lavoro. Elemento, questo, che crea squilibrio e penalizza in ultima istanza lo stesso lavoratore. Nota Auriti in diversi suoi scritti: lerrore di questa teoria (teoria del plusvalore di Karl Marx) sta nel fatto che, ponendosi lipoteca morale sul plusvalore, viene meno nel datore di lavoro linteresse a contrarre, e si pongono cos le premesse per il lavoro senza contratto che, a ben guardare, altro non che il ritorno alla schiavit, realizzata nel capitalismo di Stato, con limposizione dautorit dellammontare dei compensi tipica dei regimi socialisti, nel capitalismo liberale con la flessibilit dei salari. Volendo attualizzare questo assunto al contesto lavorativo, sociale ed economico, odierno, possiamo sostenere che questa individuata da Auriti la premessa per la cinesizzazione delle societ, intesa come schiavit reale dovuta alla mancanza di regolamentazione indotta del lavoro. In un mondo dove aumentano gli orari di lavoro (diminuisce il tempo libero) e per contro diminuisce il valore dei salari e i crescono esponenzialmente i licenziamenti, in nome della flessibilit. Flessibilit Lavoratori e cittadini come bestie da allevamento In questottica Auriti paragona il trattamento riservato dal sistema nei confronti dei cittadini equivalente a quello riservato dagli allevatori nei confronti delle bestie da allevamento: Qui il salario, arbitrariamente ridotto dai vertici bancari con le spinte inflazionistiche (e nel nostro caso col venir meno dellinteresse a contrarre e con i licenziamenti facili nel nome della crisi e magari con la cassa integrazione, in nome della flessibilit) non pi un diritto e nemmeno unelemosina nota il professor Auriti ma come il dosaggio della quantit di mangime dato dallallevatore di bestiame secondo la regola dei massimo profitto. Ecco perch con lavvento della tanto auspicata (ed osannata) flessibilit salariale (da Monti, a Letta, a Renzi ed agli stessi compiacenti sindacati) larticolo 1 della Costituzione italiana stato sostanzialmente modificato nella nuova formula: LItalia una Repubblica fondata sullusura. Cos amava suo malgrado fotografare lattuale deriva economica e sociale il professore. La paralisi ed inutilit sostanziale dei sindacati Con lavvento dalla globalizzazione (che il marxismo ha paradossalmente facilitato senza mai denunciare i mali e le trappole della monetadebito e del sistema bancario moderno) con le regole liberiste imposte da un diritto societario assolutamente non garantista (vedi qui Modello Blackrock e Accentramento Mondiale La Profezia di Giacinto Auriti) e con lapertura dei confini alla libera concorrenza anche nel mercato dei lavoro, i sindacati hanno perso la loro legittimit ed il loro ruolo. Ecco perch lattuale contrattazione sindacale diventata una sorta di teatro dellassurdo. Ecco perch Auriti alla semplicistica e parziale rivendicazione marxista del plusvalore sostituisce la rivoluzionaria rivendicazione dei Valore indotto. La rivendicazione del Valore indotto Auriti capisce davvero il perch della paralisi del sistema sindacale, individuandone nella premessa monetaria la genesi ed indicandone i rimedi attraverso la definizione della propriet della moneta. Egli contrappone alla lotta tra datori di lavoro e proletari la propriet popolare della moneta allatto dellemissione come reddito di cittadinanza in attuazione peraltro del 2 comma dellart. 42 della Costituzione Italiana che sancisce laccesso alla propriet per tutti. Egli compie dunque quel miracolo celato alla maggioranza degli intellettuali (marxisti e non) e dei popoli: delegittima il falso alterco tra classi (osannato da Marx & company) per dividere strategicamente i popoli. Auriti in compenso sottolinea il reale alterco dialettico che dovrebbe nascere al fine di metter fine al disfacimento organizzato dei popoli e delle nazioni. Lindispensabilit di un reddito di cittadinanza emesso a credito Col reddito di cittadinanza emesso a credito, dunque si supererebbe facilmente la lotta infinita tra proletari e datori di lavoro. Con tale teoria viene meno il nocciolo dello stesso marxismo, ma anche dello stesso liberismo, che molti identificano (a ragione) come naturale conseguenza del primo. Questo indicato da Auriti il percorso ideale per sostituire allattuale (pseudo) democrazia usurocratica la democrazia reale, rafforzando (e non badate bene indebolendo) una volta per sempre come nota il professore la posizione del contraente pi debole. Questa soluzione liberatoria porta in s i canoni della vera giustizia, al di fuori di ogni ricatto. Il lavoratore cos come sostiene la Dottrina Sociale della Chiesa e come ammonisce Auriti in tal modo posto in condizione di poter accettare il contratto d lavoro in maniera libera e consapevole, e non perch stato costretto ad accettarlo per necessit. Moneta di popolo: Parti unite e non separate dal sistema Con queste semplici parole il professore avrebbe oggi liquidato il caso Alitalia e gli altri mille casi Alitalia pendenti nel nostro Paese, aprendo gli orizzonti ad una soluzione (lunica possibile) della storica controversia, senza spargimenti di sangue (intesi come licenziamenti e perdita del sangue della vita economica e sociale di un Paese, che evidentemente il lavoro): la differenza tra la rivendicazione del plusvalore e del valore indotto sta nel fatto che in quello le parti sono in conflitto per ripartire per altro un valore incerto a causa del normale rischio dimpresa; in questo le parti si uniscono per creare un valore nuovo, certo e di costo nullo, analogo a quello del francobollo dantiquariato creato per convenzione tra collezionisti. Questo valore nuovo si aggiunge al reddito di lavoro sia per il datore di lavoro che per il lavoratore. Quanto i sindacati e i politici impareranno la lezione? Evidentemente il giorno in cui la moneta sar di propriet del popolo e non delle massomafie internazionali che se ne sono appropriate illegittimamente (senza alcun titolo), confondendo poi le carte sul tavolo mediante un sapiente uso dellideologia, della politica e dei suoi falsi profeti.
Sergio Basile (Copyright 2014 Qui Europa) Partecipa al dibattito infounicz.europa@gmail.com