Religione, tra processo di morte e processo di vita
(al di qua e al di l di Totem e Tab)
Ancona Leonardo E' generalmente noto che S. Freud ebbe sempre un marcato interesse per i fenomeni e i processi psichici legati alla Religione, che ne accenn ripetutamente nei suoi scritti e che dedic pi lavori a uesto tema. !er uanto riguarda l'interesse di uesto "ongresso #nterna$ionale, sembra indicato riferirsi oltre che al saggio del %&'( )*otem e *ab), anche ad altri due. #l primo + uello del %&,-, il pi breve di tutti ma probabilmente il pi conosciuto di tutti, nel uale si stabilisce una correla$ione, rogrammaticamente ridu$ionista, fra atti ossessivi e comportamento religioso. #n uesto scritto, )A$ioni ossessive e pratiche religiose) Freud ini$ia col descrivere le cerimonie del nevrotico ossessivo e a confrontarle con uelle proprie del comportamento religioso, il pregare, l'inchinarsi, l'inginocchiarsi. in ambedue uesti tratti egli riscontra un senso di compulsione interiore e una pi o meno vaga apprensione che se la cerimonia venga tralasciata ne verr/ una puni$ione, o una disgra$ia. Le differen$e tra i due comportamenti, e cio+ il fatto che gli atti ossessivi sono strettamente privati, in special modo all'ini$io della malattia, mentre gli atti religiosi sono pubblici, e il fatto che i primi hanno un contenuto banale e insensato, i secondi si riferiscono invece a idee di enorme importan$a, alla indagine psicoanalitica non trovano conferma. anche ogni atto ossessivo simboleggia atteggiamenti di grande importan$a e tratta di cose di rilievo. Essi promanano infatti da sentimenti di colpa e di paura e mirano ad arginare determinate tenta$ioni0 insieme al castigo proveniente dall'avervi ceduto. "orrelativamente, in Religione + la voce della coscien$a che gioca lo stesso ruolo censorio, con la sottolineatura che n+ nel primo n+ nel secondo caso la fonte del rimprovero + in alcun modo riconosciuta. 1ella nevrosi ossessiva, aggiunge Freud, gli impulsi che debbono essere arginati sono di natura sessuale0 nella Religione pu essere cos2, ma pi tipicamente essi hanno natura egoistica o aggressiva, anti3sociale. #noltre la banalit/ riscontrata nella ossessivit/ si pu riscontrare anche in Religione, uando il cerimoniale diventa l'unico fine della devo$ione e ne sposta l'originale sublimit/. "ome conclusione del suo studio Freud afferm che la nevrosi ossessiva pu essere considerata come la contro3parte patologica della Religione, una religiosit/ individuale, mentre la Religione pu ritenersi una forma di nevrosi ossessiva, collettiva e universale. Fra gli epigoni di Freud si pu ricordare a uesto riguardo 4. Fenichel 5%&678 che, nel trattare il doppio fronte che ha l'#o ossessivo nei confronti del Super3#o, ha indicato in uesta ambivalen$a la fonte dei freuenti sintomi religiosi della nevrosi ossessiva. 9io a cui ci si sottomette ed a cui simultaneamente ci si ribella. E' infatti raro vedere una ossessivit/ sen$a tratti religiosi, ha sottolineato Fenichel, e si possono ritrovare conflitti ossessivi ad esempio tra fede e impulsi a bestemmiare, sia nelle persone devote che negli atei. #l secondo contributo di Freud centrato sul tema della Religione + )*otem e *ab) il processo cui si intitola uesto "ongresso #nterna$ionale. Anche in uesto saggio 5%&%'3%(8 la nevrosi ossessiva occupa un posto di primo ordine, in uanto nella prescri$ione del tab sono presenti, come nella ossessivit/, tenden$e ambi3 valenti, di desiderio di ualcosa di proibito e di contro3 desiderio verso la stessa cosa0 vi + inoltre una uguaglian$a sostan$iale tra divieto3tab :divieto morale in uanto la necessit/ di evitare )infe$ioni) nel toccare il tab o uella di espiare un contagio gi/ verificatosi, produce cerimonie assolutorie. Anche in uesto lavoro la nevrosi ossessiva risulta imparentata con la Religione, an$i se ne pu dire addirittura la caricatura. 1el testo il discorso si amplia poi indefinitamente perch+, innan$itutto, il processo diventa pregnante, con la afferma$ione che la religiosit/ prende radice nel )complesso paterno) e sorge dalla lunga miseria e dal continuo bisogno di assisten$a del bambino. ;ueste sono le parole con le uali Freud ha espresso la sua convin$ione. );uando il bambino crescendo vede che + destinato a rimanere sempre un bambino, che non potr/ mai fare a meno di prote$ione contro poten$e sovrane e sconosciute, allora presta a ueste i tratti della figura paterna, si crea gli dei, dei uali ha paura, che cerca di rendersi propi$ii ed ai uali attribuisce il compito di proteggerlo. "os2 la nostalgia che il bambino ha di suo padre coincide col bisogno di prote$ione, che egli sente a causa della debole$$a umana. E' la rea$ione difensiva del bambino al sentimento della sua debole$$a che caratteri$$a uella dell'adulto alla sua miseria. ed + precisamente uesta la rea$ione che genera la religione). #l riferimento a conflitto di Edipo consent2 infine a Freud il completamento della conce$ione nevrotica della Religione0 ci tramite l'assunto della viola$ione da parte di un clan primitivo di un tab paradigmatico, l'incesto, e delle sue estreme conseguen$e. la uccisione del capo3clan e la sua istitu$ione a totem, poi incorporato e reso sacro da chi lo aveva ucciso. 9ramma che Freud pens di ritrovare tal uale nella morte di "risto e nella sua Resurre$ione. La interpreta$ione psicoanalitica della Religione ha trovato nel lavoro del %&%' 3%( un suo fastigio, condensato nel principio di un rapporto di sudditan$a a 9io visto come vendicatore e terrifico0 e, fondata come era su dati al contempo psicologici e antropologici, la stessa interpreta$ione port Freud nel %&'- alla afferma$ione che nei confronti della )scien$a3verit/) la Religione dimostra di essere puramente una illusione, destinata a scomparire come nebbia al sole. #n uesto suo ter$o contributo, )#l futuro di una illusione), Freud difese appassionatamente il valore del canone scientifico, la cui assolute$$a non era stata ancora incrinata dall'impatto della ricerca col mondo della iper3complessit/, uno scontro che ha obbligato la Scien$a ad un profondo ri3dimensionamento col riconoscere relativit/ ad ogni sua scoperta. <a non + tanto uesto che in uesta sede interessa. #nteressa piuttosto lo sviluppo di uno spunto gi/ avan$ato nel saggio sulla !sicologia di =ruppo 5%&'%8, col uale Freud complet il suo disegno sulla natura nevrotica della Religione, col farne l'esito della proie$ione collettivi$$ata di parti infantili. Siamo ora in possesso di tutte le variabili necessarie per portare avanti il discorso. esse si riassumono nel fatto che secondo Freud la Religione + una manifesta$ione di nevrosi ossessiva, + una drammati$$a$ione a livello di collettivo di un processo Edipico tinteggiato di sangue, di morte e di atti riparativi0 ed + al contempo la affannosa ricerca di una figura genitoriale proteggente e reificata per proie$ione, da parte di un uomo3bambino che si trova immerso nel gorgo di minacce cosmiche. "osa possono dirci al proposito le conoscen$e sperimentali e cliniche che si sono verificate nel tempo, da uando Freud defin2 la sua conce$ione nevrotica della Religione> E in che modo il tema )*otem e *ab) sembra porsi oggi come il nucleo centrale di tutta la teoria e della sua evolu$ione> La prima rileva$ione che va fatta al proposito + che nella teori$$a$ione sopra riportata Freud fu volutamente ridu$ionista e par$iale. egli era infatti mosso dalla spinta ad anali$$are sino alle radici ci che la ricerca clinica gli dimostrava sul versante della sensualit/ inconscia, dell'Es, lasciando da parte ogni altra considera$ione0 secondo ueste sue parole, messe uasi a sigillo finale dell'intera opera sua. )L'inconscio + il vero e proprio psichico0 le sue ricerche hanno portato alla conoscen$a di caratteri finora insospettati dell'inconscio psichico e alla scoperta di alcune delle leggi che lo governano. "on tutto ci non + tuttavia detto che la ualit/ della coscien$a abbia perduto per noi il suo significato. 59i fatto8 essa resta la sola luce che nelle tenebre della vita psichica ci illumina e ci guida) 5%&(?8. Freud lasci pertanto da parte altre considera$ioni che su un altro versante stava mettendo contemporaneamente in luce e che davano della Religione una prospe$ione del tutto antipodica a uella che + stata riportata. Egli conobbe il valore della religiosit/ autentica, la ammir e dichiar che in alcun modo modo il suo contenuto poteva mettersi in contraddi$ione con la !sicoanalisi0 la uale, come disse in una corrisponden$a al suo interlocutore e amico !astore !fister, )in se stessa non + n+ religiosa n+ + il suo opposto, ma + uno strumento impar$iale che pu servire sia al clero che ai laici) 5&:':%&,&8. E ancora. )1on c'+ da temere che la !sicoanalisi, la uale ha scoperto per prima che gli atti e le forma$ioni psichiche sono invariabilmente sovradeterminati, si lasci indurre a far discendere da un'unica origine ualcosa di cos2 complesso come la Religione. Se essa, obbedendo alla unilateralit/ cui + obbligata, e che a dire il vero + doverosa, intende porre in luce una sola tra le fonti di uesta istitu$ione, non per uesto pretende di attribuirle caratteri di esclusivit/, n+ le assegna un posto di primo piano tra i fattori che concorrono a determinarla. Soltanto una sintesi fra le diverse sfere della ricerca + in grado di stabilire uale sia l'importan$a relativa da attribuire, nella genesi della religione, al meccanismo che vogliamo discutere ui. <a un lavoro come uesto supera i me$$i di cui lo psicoanalista dispone e va al di l/ dei suoi stessi propositi) 5%&%'3%(8. Ed ecco le afferma$ioni che ancora alla fine della sua vita Freud fece al proposito della Religione autentica. )E' inerente a tutto ci che ha a che fare con l'origine della Religione, anche di uella ebraica, ualcosa di grandioso di cui le nostre precedenti spiega$ioni non hanno dato ragione. 9eve concorrere un altro fattore, per il uale c'+ poco di analogo e nulla di simile, ualcosa di unico, ualcosa dello stesso ordine di grande$$a di ci che ne + scaturito, come appunto la Religione 5%&(?8. !er spiegare la ambiguit/ dimostrata da Freud sulla Religione possiamo anche fare ualche considera$ione propriamente psicoanalitica0 per tempo egli aveva stabilito che se + vero che nella evolu$ione biologica le fasi precedenti non sono conservate ma vengono assorbite in uelle successive, alle uali )hanno abbandonato la loro materia), nella evolu$ione psicologica si verifica tutto l'opposto. )Resta uindi assodato che soltanto nello psichico + possibile tale conserva$ione di tutti gli stadi anteriori accanto alla struttura$ione finale, e che non siamo in grado di raffigurare uesto fenomeno in termini visivi) 5%&'&8. !ertanto uanto + stato citato nei lavori del %&,-, del %&%'3%( e del %&'- si deve considerare come espressamente riferito al lato nevrotico, infantile del sentimento religioso, aspetto che permane ordinariamente in co3esisten$a con ogni suo ulteriore sviluppo non nevrotico e la realt/ clinica ci dice che ci + del tutto sostenibile. numerosi sono i credenti che, pur volendo vivere e praticare una religiosit/ autentica, offrono di uesta solo una manifesta$ione che origina dalla dinamica pulsionale dell'inconscio e come tale spinge a preghiere e cerimonie ripetute, rituali$$ate, costringenti0 confronta cio+ con un 9io vendicatore e giudice penale da una parte, simultaneamente e in modo paradossale, paterno e misericordioso dall'altra. @n 9io che comunue ispira pi terrore che amore ed + uindi fonte di atteggiamenti masochistici o sadici, o anche di una estremi$$ata ed acritica sollecitudine per gli altri, nella totale negligen$a di se stessi e dei propri inalienabili diritti3doveri. Altrettanti, e pi, sono numerosi i credenti che nella consapevole$$a di una vita dello spirito sostan$ialmente non dipendente da uella istintuale, rifiutano di essere considerati malati ossessivi0 essi sentono pi ripondente al vero la convin$ione di Freud a proposito della esisten$a di due tipi opposti di credenti, i primi riferentisi alla )essen$a) della Religione, )ad essa legati da un vincolo affettivo che non + difficile interpretare come Fede) e impermeabile alla psicoanalisi, gli altri invece identificabili come soggetti nevrotici3ossessivi e come tali suscettibili di trattamento psicoanalitico. Ecco le parole di Freud a uesto proposito. )1essun 5vero8 credente si lascer/ smarrire nella sua fede da uesti o da analoghi argomenti. @n credente ha col contenuto della religione legami di affe$ione. Esistono certamente innumerevoli altri individui che non sono credenti nel medesimo senso. 4bbediscono alle norme civili perch+ si fanno intimidire dalle minacce della religione e temono la religione finch+ devono considerarla parte della realt/ che li delimita. "ostoro si sbara$$ano della religione appena hanno la possibilit/ di non credere pi al suo valore di realt/, ma neanche su di essi le argomenta$ioni hanno un influsso. "essano di temere la religione uando notano che anche gli altri non la temono...) 5%&'-8. Sgombrato cos2 il campo da una pericolosa confusione semantica, + importante che la struttura nevrotico3ossessiva messa in eviden$a da Freud in atteggiamenti e comportamenti che si imparentano con la Religione, essendo peraltro distinti da essa per livello e per natura, e il fatto della possibile pubblici$$a$ione e contagio sociale degli stessi eventi, permette di spingere lo sguardo nella profondit/ di drammi atroci che possono affliggere la societ/, ammantandosi di )religiosit/). la contemporaneit/ ce ne d/ pi di un esempio in uei comportamenti che sono oggi raggruppati sotto il nome di #ntegrismo, Fanatismo e Fondamentalismo. E' indispensabile fare ricorso, al proposito, a uanto ci dicono le attuali conoscen$e psichiatriche e neurobiologiche proprio sul tema della ossessivit/. Le prime ci dicono che la situa$ione ossessivo3compulsiva + una manifesta$ione a livello di coscien$a di una serie concatenata di meccanismi difensivi, del tipo isolamento, ra$ionali$$a$ione, ideali$$a$ione, proie$ione e acting out. ;ueste difese si ergono contro pulsioni e conflitti inconsci di elevata intensit/, sono peraltro scarsissimamente risolutorie e nemmeno riescono a contenere l'ansiet/ di chi ne fa uso0 pertanto debbono essere continuamente ripetute. ;ui sta l'origine della loro )ritualit/). 9i fatto la psicoanalisi, che pure risulta rimedio specifico e generalmente risolutore delle nevrosi classiche, isteriche, fobiche, ansiose e depressive, e aiuto determinante delle sindromi schi$ofreniformi, border3line e psico3somatiche, si rivela ordinariamente impotente nei uadri sistemati$$ati e cronici di ossessivit/ compulsiva. Ai + peraltro da sottolineare che nemmeno la farmacoterapia, pur nel succedersi del ritrovamento di nuove molecole e originali modalit/ di loro somministra$ione, ha raggiunto un punto fermo al riguardo0 essa consente solo di ottenere una ridu$ione della intensit/ dei sintomi, approssimativamente calcolabile intorno al 6,37,B 5!igott et al.,%&&'8. La grave ossessione3compulsione + francamente incoercibile non solo da parte dei farmaci ma anche degli elettroschoc e delle forme alternative di trattamento convulsivante0 essa sembra essere influen$ata incisivamente soltanto dalla interru$ione neuro3chirurgica delle fibre pre3 frontali nel loro collegamento base3corteccia 5Cettle et al.%&?D8, e proprio in uesto fatto si pone l'interesse della nostra ricerca, ivi compresa uella psicoanalitica. L'approfondimento anatomo3fisiologico degli stati 4ssessivi3"ompulsivi non + infatti aberrante con la psicoanalisi, dal momento che lo stesso Freud, che pur rimandava l'origine di uesti disturbi a traumi sessuali subiti nella piccola infan$ia, ebbe la convin$ione che )la biologia + terra di illimitate possibilit/...noi non possiamo immaginare uali risposte potranno da essa raggiungerci in poche do$$ine di anni...esse potranno essere tali da soffiare via l'intera struttura artificiale delle nostre ipotesi) 5%&',80 il che non significa certo l'abbattimento della disciplina, ma solo la possibilit/ di farvi delle ipotesi migliori. #l ricorso alle discipline neurobiologiche ha di fatto consentito oggi di apprendere che i gangli della base cerebrale, e con loro il lobo frontale e la reciproca interconnessione, possono rivestire un ruolo fondamentale nella genesi dei disturbi ossessivo3compulsivi0 la chiamata in causa dei circuiti fronto3limbici giustifica d'altra parte la efficacia della psico3chirurgia nella terapia degli stati ossessivi3compulsivi. Le scoperte della neurobiologia a riguardo dei disturbi in parola risultano di fatto di straordinario interesse, in uanto i gangli della base in base ai dati desunti dalla !E* sono oggi considerati come depositari di )programmi motori innati) 5!ietrini et al. %&&%80 come tali essi potrebbero venire innescati, impropriamente, da stimoli partiti dalle aree inferiori del lobo frontale e pervenuti ai gangli stessi lungo vie serotoninergiche. #n tal modo, si pu ragionevolmente postulare che, originati da conflitti mentali come uelli descritti dalla psicoanalisi, i disturbi ossessivo3compulsivi si trasformino in messaggi trasmettitoriali fra i nuclei della base e i lobi cerebrali superiori, con riverbera$ioni continue a tipo di push3pull. Si possono ora integrare convenientemente uesti dati con uelli della teoria proposta da <acLean nel %&--. dalla stessa integra$ione vengono affascinanti deriva$ioni. L' Autore citato, in base alla istofluorescen$a e alla rileva$ione biochimica ha stabilito che il prosencefalo umano presenta tre forma$ioni distinte, che riflettono il rapporto che l'uomo ha con i rettili, con i mammiferi primitivi, e con uelli )recenti) fra i uali si trova lui stesso. #l cervello umano risulterebbe pertanto tripartito pur fun$ionando come una unit/, e a ogni parte corrisponderebbe una mentalit/ propria. una vera e propria )trinit/ cerebrale). Riferiamoci ora al fun$ionamento della parte inferiore del cervello, uella che si struttura soprattutto nel gruppo di gangli situato alla base del prosencefalo, corpo striato e nel globo pallido0 ad essa <acLean ha riportato fun$ioni come la imita$ione, la persevera$ione ritualistica e la ripeti$ione sterotipata dei movimenti. Si tratta di comportamenti rigidi, innati, che presiedono alla sopravviven$a fisica e che sarebbero stati un attributo dei rettili del periodo !ermiano e del *riassico0 per uesto <acLean ha chiamato rettiliana) o del )complesso R) uesta area del cervello. 4ra, secondo la teoria in parola le fun$ioni rettiliane sono presenti anche nel soggetto umano, costituendo un ter$o della fun$ione globale del cervello, in continua intera$ione con uelle del )cervello limbico), proprie dei mammiferi primitivi, e uelle della )neo3corteccia), propriamente umane. La teoria di <acLean ha sottolineato anche il fatto che nel soggetto umano per via della inter3a$ione con le altre aree della )trinit/) il modo di fun$ionare del )cervello rettiliano) + a tipo di Super3#o ancestrale, uello che lo stesso Freud ha descritto come una radice del Super3#o Edipico, 5%&('80 ed + un modo per il uale si sviluppano uniformit/ sociale, conformismo di gruppo, imita$ione politica, culturale e religiosa, nonch+ rigetto per tutto ci che non + uguale. "omportamenti sociali, tutti uesti, che risultano assolutamente incoercibili e impermeabili a ualsiasi tentativo di messa in discussione, spinti come essi sono da una vis a tergo inconscia particolarmente profonda che si intitola alla auto3conserva$ione, e alla difesa del territorio. 1el soggetto umano il )cervello rettiliano) sembra fornire cos2 le strutture portanti dei comportamenti istitu$ionali coattivi, cio+ le mode intellettuali, la obbedien$a alle tradi$ioni, le ideologie e uel fanatismo dottrinale che dispre$$a fino al tradimento i diritti di ualunue antagonista, nonch+ l'intolleran$a alle idee nuove. Si consideri ancora il fatto che la colloca$ione di ueste fun$ioni rettiliane alla base del cervello collima con il polo inferiore di uel push3pull al contempo psico3 e neuro3dinamico che, come si + prima considerato, pare caratteri$$are il mentismo ossessivo3compulsivo. 9a tutto uesto complesso si vede la facilit/ grandissima che i tratti ossessivo3compulsivi, che agiscono come fattori inuinanti della religiosit/ in generale e paradigmaticamente della religiosit/ ossessiva, trovino un rivestimento di comodo, an$i una vera propria radice, nei dinamismi fun$ionali di tipo )rettiliano)0 solo cos2 sembra possibile dare una soddisfacente spiega$ione della irriducibilit/, e resisten$a ad un pur minimo cambiamento, di uei comportamenti denotati come )religiosi) ma che di fatto sono avulsi da ualsiasi criterio di realismo umano e sociale. si tratta specificamente dei comportamenti che reali$$ano l'#ntegrismo, il Fanatismo e il Fondamentalismo e che ritroviamo immancabilmente in ogni )guerra di religione). E' in realt/ tristemente noto a chiunue il fatto che uesti processi, uando si rivestono di )sacro), raggiungono massimi di invasivit/ e di tracotan$a e che la loro contesta$ione + impermeabile alla contraddi$ione o a ualsiasi considera$ione logica0 + perch+ la loro radice + molto pi profonda di uanto di analogo si verifica sul piano politico3sociale, e ci li colloca negli strati pi inconsci e incontrollabili del fun$ionamento mentale. @n' ulteriore riflessione sembra possibile fare al riguardo. ueste devia$ioni, insieme psicologiche e socio3culturali, trovano modo di esprimersi meglio uando la religione di cui si rivestono ha un contenuto monoteista0 l'affondo teorico3sperimentale sulla patogenesi degli stati ossessivo3 compulsivi che + stato sopra delineato ci permette di comprendere uesto aspetto intrigante della religiosit/ distorta0 ci si pu fare riandando infatti col discorso all'ini$io, e cio+ agli albori della vita psichica, nel periodo pre3natale. "ome si + visto, in uesta fase l'insieme dei bisogni inconsci del soggetto trova soddisfa$ione3 prote$ione, oppure frustra$ione3persecu$ione, in un interlocutore che, poich+ i processi psichici hanno a uesto punto la dimensione dell'infinito, + vissuto come onnipotente e rivestito di sacro. *uttavia la vita psichica del piccolo e piccolissimo bambino non + ancora unificata , al punto che <elanie Clein ha denotato come stadio )schi$oide), sparpagliato, e )paranoide), proiettato, uello dei primi sette3otto mesi di vita0 ne deriva che a uesto punto la fantasia del bambino + abitata da tanti esseri onnipotenti che proteggono o minacciano in varia misura e propor$ione, a seconda delle vicissitudini della evolu$ione. fate e streghe, maghi e orchi, folletti e dEmoni, amici e nemici si agitano nella fantasia infantile, costituendo un complesso di esseri animati che nella prospettiva in cui ci siamo posti possiamo connotare come )politeistico). ;uando pi tardi la evolu$ione fisiologica comporta la unifica$ione, alla fine del primo anni di et/, ci implica anche la condensa$ione della struttura del bisogno. la posi$ione schi$o3paranoide trapassa in uella depressiva ed + proprio uesto evento che come + ben noto consente il proseguimento regolare dello sviluppo psichico, tramite sia la integra$ione delle parti gi/ sparpagliate, che la diminuita proie$ione di uelle sgradevoli. 9al )politeismo) si trapassa perci alla possibilit/ del )monoteismo) psichico, imperniato sulla figura paterna e materna. un processo che fonda una nuova identit/ fondata sulla alterit/ dia3 logica, sul uale poi evolve, tramite indottrinamento e:o op$ione personale, la possibilit/ della Religione autentica, cio+ lo sviluppo di un <onoteismo religioso che implica la riunifica$ione di tutti i viventi nella vita di uno stesso 9io. *uttavia, uando le vicissitudini del primitivo stato di frammenta$ione psichica si svolgono secondo la patologia, causa una eccessiva uantit/ di frustra$ioni subite, non solo si verificano le condi$ioni che hanno condotto Freud a descrivere la genesi della religiosit/ nevrotica0 ma ad un piano pi profondo, Fleiniano, ueste vicissitudini continuano a dipendere in modo significativo da dinamismi arcaici, uelli che abbiamo visto originare negli strati profondi, rettiliani, del cervello0 come tali, esse impediscono la unifica$ione depressiva, e la diminu$ione delle proie$ioni per cui il mondo del soggetto rimane pi o meno impoverito e popolato da nemici. Se poi il soggetto rimane nell'ambito di una certa normalit/, una unifica$ione si verifica ugualmente, ma si tratta ui di un processo difensivo, di natura intellettuale, conoscitiva, che non scioglie la dipenden$a dai dinamismi cerebrali )rettiliani), e che cio+ non + rinfor$ato dalla simultanea unifica$ione affettiva, per defini$ione carente. 4ra, l'ambito culturale relativo ad una Religione monoteista facilita grandemente uesto processo difensivo, promuovendo la istitu$ione, nel mondo interno e in uello esterno dei singoli soggetti, di un )monoteismo) patologico, spurio, che si collettivi$$a per proie$ione e che mira a dividere gli uomini in fedeli e infedeli, secondo una dicotomia che #ntegrismo e Fanatismo trasformano subito in lotta armata. Si ha cos2 il passaggio sul piano psicologico da un ))politeismo) ad un )monoteismo malato), alienato, che invece di derivare da un processo di natura fisiologica, depressiva, rimane arcaico, paranoideo, e si trasforma pertanto in perversione religiosa. #n un ambito culturale poiliteista viene al contrario a mancare una spinta alla unifica$ione psichica, e l'atteggiamento che ne deriva rimane frammentario, sen$a poter assurgere alla poten$a mortifera dell'integralismo:fanatismo. # processi di unifica$ione divengono in tal modo responsabili delle vicende pi assurde e disumane della c.d. civilt/, configurando di essa un uadro definitivamente patologico e di indefinita durata. il processo e la uccisione di "risto, le secolari persecu$ioni dei "ristiani nell'et/ imperiale di Roma nel nome dell'imperatore fatto dio e, rispettivamente, le "rociate del <edio3 Evo contro i )diversi) per Fede, i nefasti della Sacra #nuisi$ione del Rinascimento, l'anti3 sionismo e last but not least i misfatti dell'attuale )fondamentalismo) di tutti i generi, sono aspetti esemplari di ueste aliena$ioni individuali rese collettive nell'ambito di una religione monoteista, la cui contesta$ione e analisi critica risultano caratteristicamente impossibili. La gravit/ e la estensione di uesti fatti, la loro atrocit/, persevera$ione e assen$a di ogni logica, indica peraltro la necessit/ di precisare meglio i processi religioso3simili interpretati nei termini del )complesso paterno) 5*otem e *ab8. #n realt/ sembra evidente che, una volta portato e vissuto sul piano del grande gruppo, la dinamica che lo sottende eccede ormai lo stesso complesso, in uanto trasformata in ualcosa di pi profondo e di pi distruttivo del processo fobico3ossessivo di *otem e *ab, del uale conserva tuttavia il marchio di origine. la ripetitivit/. Si prospetta uindi la convenien$a di introdurre accanto al primo, e nel grande gruppo predominante su di esso, la considera$ione di un altro principio della religiosit/ nevrotica0 un )complesso materno), responsabile della struttura$ione di un processo di particolare profondit/ , che pu connotarsi col nome della 9ea Cal20 con l'intesa di considerare di uesta dea, oltre l'attributo della distru$ione e della morte, uelli simultanei che essa ha. della gentile$$a:belle$$a sotto il nome di !arvali e della prote$ione che esercita sui suoi devoti come 9urga, 5*he =rolier American !eople EncGclopedia, %&DD8. La 9ea Cal2 costituisce cos2 un altro modo, alternativo a uello di *otem e *ab, di struttura$ione della religione nevrotica, uesta volta di natura narcissistico3distruttiva 5narcissismo primario, conducente alla costitu$ione dell'#o ideale8. <odo che si rif/ alla istan$a materna, ricercata come ideale di sicure$$a, di belle$$a e di benessere da una parte, e sofferta simultaneamente come sottomissione for$ata, stritolamento e morte dall'altra, in un ibrido in cui l'aspetto positivo della belle$$a e sicure$$a )normali$$a) ogni disagio psichico ed + la causa responsabile delle formidabili resisten$e opposte al riconoscimento e all'abbandono, in psicoterapia, del )complesso materno). #n Religione tutto ci si configura sotto la forma di un rapporto ambiguo ed ambivalente, da una parte promettente e fascinoso, dall'altra coinvolgente e impietoso, verso la <adre "hiesa, le sue figure rappresentative, i suoi istituti e i suoi edifici sacri. 9esidero riportare ui un paio di vignette cliniche del dramma vissuto da alcuni miei pa$ienti nei termini del processo "hiesa:9ea Cal2. La prima + relativa al caso di un giovane, vissuto in un ambiente bigotto e conservatore, ipocrita e artefatto, nel uale la presen$a femminile 5madre e nonna8 era stata predomminante e invasiva. Si colloca a circa tre anni di et/ il primo ricorso traumatico del pa$iente. per protestare contro la madre, che per essere insegnante elementare era continuamente assente, egli aveva afferrato i suoi capelli tirandoli con for$a0 la puni$ione fu singolare e crudele. la madre si nascose e la nonna disse al nipotino che per il dispiacere che le aveva dato essa era morta. E per tutto il pomeriggio sino a tarda sera la madre rimase nascosta e il piccolo si sent2 schiacciato dalla colpa del matricidio... #n uesto clima di colpa, cresciuto col tempo per altri analoghi episodi, giunto alla adolescen$a il pa$iente si ammal di una nevrosi di ansia con fobie sociali0 situa$ione per la uale egli si sent2 prepotentemente spinto ad entrare in Seminario che gli apparve come luogo di privilegio e di elevato livello sociale 5rimedio alla sua abie$ione nei confronti di tutti8 e insieme di assolu$ione ed esalta$ione morale 5rimedio alla sua colpevole$$a8. #l rifugio nel seno della <adre "hiesa, sotteso peraltro da continue tensioni di disgusto e di ribellioni, nonch+ da paure per le pene eterne continuamente comminate nei confronti di possibili defe$ioni dalla vita consacrata, fin2 fortunosamente dopo 6 anni per il progressivo sfaldamento della vita psichica del soggetto0 del uale uesto fu un sogno, fatto a %D anni e riportato in psicoanalisi. la faccia di una donna bella, attraente e dalla voce invitante, che si tramutava improvvisamente in uella di una vecchia megera, terrifica e cattiva, una strega dalla risata macabra e rimbombante che gli diceva che per certo non sarebbe stato capace di sfuggirle... Lui le rispondeva che )non sarebbe diventato sua preda) e un mese dopo, era di Aenerd2 Santo, entr in Seminario, spintovi da una voca$ione specifica. salvare i preti deviantiH @na vera e propria contamina$ione fra bene e male, la fuga da una madre persecutrice e contemporaneamente desiderata, e il suo ritrovamento, pure ambivalente, nel Seminario. Si pu veder ui una paradigmatica personifica$ione della 9ea Cal2H @n altro pa$iente era vissuto sin dalla nascita in un clima di rigetto, per non essere stato voluto:aspettato dai genitori, una madre dai tratti psicotici sposata troppo giovane e che dopo il matrimonio non era uscita dalla sua casa, e morta prematuramente di tumore, un padre passivo e assente0 egli era stato in realt/ affidato sino a D3- anni alla nonna materna e uando la madre lo pretese per s+, si adoper strenuamente a )correggerlo, poich+ era stato vi$iato). ;uesto pa$iente fu indotto dalla morte della madre, che come nel primo caso era consciamente odiata e inconsciamente ricercata, ad entrare in Seminario. 9ove rimase, in una situa$ione innaturale e artefatta, tuttavia continuamente riproponentesi come ideale, per ben - anni... Anche uesto soggetto ne usc2, in stato di confusione e infirmato nella possibilit/ di rapportarsi agli altri e di applicarsi intellettualmente. Ed eccone un sogno paradigmatico. Aedeva la sua camera di raga$$o dal di fuori, perch+ ne mancava un lato, simultaneamente si trovava al suo interno0 la camera poteva allargarsi oppure restringersi e allungarsi, come gli spiegava il religioso che lo aveva assistito nella sua entrata in Seminario. E uando si restringeva diventava anche pi scura. #l pa$iente si inoltrava al suo interno e gradualmente la camera diventava sempre pi stretta e buia, sino a diventare piccola come le celle di "astel S. Angelo... La precisa$ione che in tutti i sogni del pa$iente il buio e lo stretto indicavano la vita di Seminario e di sacerdo$io, lo spa$io e il chiaro la vita al di fuori, e uella che la cella terminale del sogno era s2 un carcere ma anche un rifugio di straordinaria prote$ione 5dalla psicosi della madre, dalla inconsisten$a del padre8, e anche un utero materno, indicano chiaramente l'emergere del )complesso materno) del religioso, la 9ea Cal2H 9eve poi essere sottolineato il fatto che in ambedue i casi la strumentali$$a$ione seduttiva della <adonna risult clamorosa e determinante. @n complessso, uesto, di arduo scioglimento0 risulta infatti all'analisi che i legami che lo caratteri$$ano sono straordinariamente tenaci, oppongono resisten$e continuamente recidivanti, motivano i soggetti che ne soffrono a scelte di vita sbagliate, che invariabilmente nascondono e rivelano i tratti dell'attaccamento perdurante al passato, insieme terrifico e fascinoso. Ed ora una parola di conclusione. "on le considera$ioni svolte in uesto studio e con i suoi riferimenti clinici non si + certo voluto sferrare un attacco alla "hiesa e alla istitu$ione3Seminario. <a solo integrare il modello del processo *otem e *ab, paterno e di natura ossessivo3compulsivo, con uello 9ea Cal2, materno e di natura narcissistico3distruttiva. #ndicando del primo la terrifica facilit/ di scivolamento in sconvolgenti processi sociali di radicalismo, del secondo la subdola vischiosit/ che rende difficilissimo lo sganciamento del soggetto da una realt/ che pure la sua coscien$a giudica negativamente. 1onch+ la possibile trasforma$ione, tramite la collettivi$$a$ione, del primo processo nel secondo. L'uno e l'altro processo, esempi di trabocchetti mortali che si rivestono di orpello sacro, inuinando al contrario inevitabilmente il cammino verso la Fede, e che la indagine psicoanalitica ha la possibilit/ privilegiata di svelare, di esorci$$are, e di vanificare. )*otem und *ab 3!sGchoanalGse und Religion) , herausgegeben von <ario "onci und Francesco <archioro, <edia ',, Editrice, #mago Ricerche, Iol$ano, pp. %D%3%-6 1ota bibliografica S. Freud 5%&,-8, A$ioni ossessive e pratiche religiose, 4pere A, Ioringhieri *orino, %&-', (6%3(6&. 4. Fenichel 5%&678, *rattato di !sicoanalisi, Astrolabio, Roma, %&7,. S. Freud 5%&%'3%(8, *otem e *ab. alcune concordan$e nella vita psichica dei selvaggi e dei nevrotici, 4pere A##, cit., %&-7, -3%D6. S. Freud 5%&',8, Al di l/ del principio del piacere, 4pere #J, cit., %&--, %&(3'6&. S. Freud 5%&'%8, !sicologia delle masse e Analisi dell'#o, 4pere #J, cit., %&--, 'D%3((4. S. Freud 5%&'-8, L'avvenire di una illusione, 4pere J, cit., %&-?, 6(736?7. S. 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