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ACQUE TERMALI A MILANO OGGI?

Molti penseranno che impossibile, invece no: acque calde sono cos abbondanti nell'Est di Milano cha a Linate si sta
progettando di utilizzarle per riscaldare le piste dell'aeroporto. Comunque, "termale", pi sottilmente, significa
"energetico", particolarmente capace di trasmutare tutto ci con cui viene in contatto. E acque energetiche ci sono nella
nostra citt del cui sottosuolo tanto poco, invero, conosciamo: appartengono a luoghi dotati di vibrazioni speciali? Luoghi
di sacralit antica? Forse. Possiamo utilizzarle per il benessere nostro e della citt? Certo. Noi della cooperativa "Milano
Nuova" stiamo ricercando da molti anni queste acque di salute fisica e psichica ed abbiamo compreso che fonti di tal
genere esistono numerosissime nel mondo ed anche qui. Per esempio, a Nord della citt, nella Chiesa Bassa di S. Maria
alla Fontana c' una grande pietra antica con 11 fori da cui sgorga ancora un'acqua che stata considerata terapeutica nei
secoli. Noi l'abbiamo a lungo analizzata, anzi, le abbiamo analizzate, visto che sono 11 acque diverse Fenomeno assai
affascinante, come tutto ci che riguarda l'acqua, peraltro. In questo breve fascicolo cerchiamo di comunicarvi, assieme
alla nostra meraviglia, anche lo stato attuale delle nostre ricerche sulla fontana di S. Maria, all'interno di ricerche pi
vaste, a cui qua si accenna soltanto, sulle acque della citt intera. Si tratta di contributi modesti e competenti insieme:
qualche cenno storico su Milano e su S. Maria alla Fonte in particolare, una riflessione abbastanza ampia sui luoghi "ad
alta energia" del pianeta e sulle loro forme, un rapido excursus sull'aspetto sonoro del mondo vibratorio e sulle virt
risanataci del canto, qualche pagina di medicina energetica che introduce una riflessione biologica sulle possibilit
terapeutiche delle 11 acque della fonte, la relazione delle analisi fisico-chimico-energetiche delle stesse acque ed, infine,
un pensiero conclusivo. Che da una sempre maggiore consapevolezza dell'immenso valore dell'acqua sgorghi in tutti noi
la volont di avvicinarsi nuovamente alle fonti che possono dare salute a noi stessi ed alla nostra citt.

LE TERME A MILANO
di Manetta Borasio
Milano e S. Maria alla Fontana: la storia parallela di due centri di forza, i loro
rapporti e le influenze intercorrenti tra loro.
C'era una volta, molto, molto tempo fa, quando il luogo dove
oggi camminiamo su lunghe strade d'asfalto era una palude
ricca di vita, allora, c'era, in un avvallamento dolcemente
circolare dell'ampia pianura, una fonte, anzi, ben undici fonti,
ma di quelle fonti specia-lissime che qua e l nel pianeta ci
donano salute e felicit.
Oggi c' ancora e continua a far fluire le sue acque che nei
millenni hanno portato equilibrio alla mente e vigore al corpo
a tutti coloro che ne hanno ascoltato il richiamo... Attorno
per non c' pi foresta, gli uccelli non riempiono pi dei loro
canti l'aria dai mille profumi, c' solo un piccolo giardino che
ancora segno di un tempo, un giardino digradante verso la
fonte.
Oggi l'acqua sgorga da una grande pietra eretta al centro di un
edificio, bellissimo, che stato chiuso da vetrate e cancelli e
per accedervi bisogna pazientare molto oppure avere molta
fortuna. Sopra, stata costruita una chiesa: S. MARIA alla
FONTANA. Maria, la madre sempre generosa delle sue grazie
ai figli, ha privilegiato nel tempo questo luogo particolare, ma,
pi ampiamente, ha mostrato di amare tutto il territorio in cui
noi oggi viviamo.
MEDIOLANUM nella lingua celtica che si parlava qui prima della dominazione romana significa "luogo di mezzo",
"centro di perfezione", "santuario centrale". In Europa ci sono almeno sessanta localit' dallo stesso nome e sono tutti
"luoghi alti" cio vibranti a livelli energetici particolarissimi. Ovunque, l'acqua che veicola l'energia del luogo, anzi
possiamo dire che l'acqua madre di questi luoghi in modo emozionalmente percepibile: sgorga, si impaluda, fluisce,
intride ogni cosa cantando. Soprattutto qui, noi ci accorgiamo della potenza vitale dell'acqua e ne percepiamo il mistero...
Ci piace spesso provare a riportare alla coscienza memorie vecchie di millenni e rivedere la pianura con gli occhi di
allora: l'acqua abbondantissima generava una vegetazione lussureggiante, grandi alberi, piante acqua-tiche, essenze
odorose (ricordate il biancospino?) e il mondo animale non era da meno. E poi chiss quante ondine e nereidi e folletti...
Luogo sacro alla madre ci apparve. Allora, si onoravano le fonti, soprattutto certe fonti in cui si potevano compiere rituali
di guarigione. Cercando in siti che non sono stati "profanati" (per esempio, cementati) si trovano ancora i doni che
portavamo, doni di invocazione, doni di ringraziamento, segni che oltrepassano i normali limiti di comunicazione,
messaggi tra mondi. Il luogo sacro serve proprio a questo, laboratorio energetico dalla grande potenzialit' di
trasmutazione. Mediolanum cos, certo, noi oggi fatichiamo ad accorgercene, ma se solo cerchiamo di conoscere il
territorio in cui viviamo, scopriamo, per esempio, che Milano davvero un centro, un magnete: attira la acque che ha
intorno, il sottosuolo degrada verso il punto centrale...
Milano piace. Ancora oggi, malgrado tutte le violenze che le vengono fatte, bellissima e viva. Piacque ai Celti, piacque
molto anche ai Romani che l'abbellirono a modo loro e le diedero grande importanza, ma molto di pi l'am Ambrogio
che intu la forma energetica potenziale della futura grande citt e cur il suo manifestarsi in pietre e mattoni e marmi di
grandi edifici sacri. Ariberto fu metropolita grande in politica quanto in valore spirituale proprio per affermare con forza
la particolarit di Milano. E non l'am forse Bernardo che venne nelle paludi a sud della citt a fondare le sue abbazie per
depurare e riutilizzare le acque provenienti da Milano nelle marcite, permettendo il fiorire dell'agricoltura?
Abbiamo sempre letto volentieri la descrizione della Milano del 1200 di Bonvesin de la Riva perch ci riporta alla
memoria una citt ricca, bella e soprattutto allegra, vitale, tutta fluida d'acque, pozzi, sorgenti, canali, ruscelli... davvero
uno spazio speciale! Noi uomini abbiamo sempre cercato i luoghi ricchi di risorse energetiche per ogni nostra necessit,
sia materiale che spirituale; in prossimit di tali luoghi, scavando, troviamo insediamenti stratificati di culture sempre pi
arcaiche. Come avviene ancora oggi in quelle parti del mondo in cui l'uomo vive tuttora di raccolta e di caccia (cos come
si viveva noi qua alcuni millenni orsono) chi sceglie (sceglieva) il sito in cui accamparsi il sapiente del gruppo, colui
che sa. La raffinatissima sensibilit di questi esseri permette loro di percepire le energie sottili, l'anima dei luoghi, la
forma, agli altri invisibile, delle grandi entit di cui vivono, la possibilit straordinaria che essi offrono all'uomo di
realizzare davvero il suo s facendosi ponte tra terra e cielo, tra le acque di sotto e le acque di sopra.

Mediolanum cosi' fu scelta da qualche antico nostro antenato che indic le acque in cui rigenerarsi ed i boschi da
venerare, di quali frutti cibarsi e quali offrire agli dei, su quale altura accamparsi, quale altra lasciare agli spiriti degli
elementi per non turbare il delicatissimo equilibrio tra i mondi. Zona sacra fu fin d'allora l'attuale piazza Duomo, ricca di
fonti purissime, e sacre furono molte altre fonti disseminate all'intorno su di una spirale sempre pi ampia. I Romani
utilizzarono alcune di queste acque in grandi stabilimenti termali, i primi cristiani ne fecero fonti battesimali, alcuni
protomartiri onorarono col loro sangue sacrificale le acque di antica sacralit, intorno alle quali la Madre, gi prima, ma
certamente nel IV sec. venne invocata con il nome di Maria, la generatrice del Cristo risorto. Fu Ambrogio che battagli
per fortificare nei suoi contemporanei la consapevolezza della potenza salva-trice della Acquamadre, della Madre Vergine
senza tempo: egli cur in particolare la costruzione di un grande edificio ottagonale proprio l dove da sempre si venerava
una fonte di purezza infinita. Oggi ne possiamo ancora vedere la base e la vasca sotto il sagrato del Duomo: l'acqua non
fluisce, pi, ma pulsa ancora, pi in basso, pronta a ridonarsi a noi tutti.
Di certo Ambrogio rinsald energicamente molti altri luoghi particolari della sua/nostra citt, invece non stato trovato
alcun documento provante la sua conoscenza della fonte che oggi chiamiamo di Santa Maria alla Fontana. Eppure, chiss,
forse la conobbe, perch egli era uomo molto sapiente, spesso frequentava i boschi al nord della citt, a nevicate in pieno
agosto poteva aver assistito in certi luoghi a lui cari, per esempio a Roma il 5 agosto 352, e, tra di essi, anche alla fonte a
settentrione di S. Sempliciano, che forse gi allora era dedicata a Santa Maria della neve, come lo ancora oggi visto che
la gran festa della Parrocchia proprio il 5 agosto. Solo in luoghi di energie davvero particolari possibile che nevichi a
mezzestate, luoghi di "passaggio", di "conversione", sacri insieme al femminile, all'acqua, ed al maschile, alla luce, al
fuoco. Anche nella pi anticamente onorata zona dell'attuale Duomo, troviamo, in Santa Teda, una cappella dedicata a S.
Maria della neve (c' un documento del 1389 in cui si cita una festa al 5 agosto in tale sito).
Come nella zona sacra del Nord Milano l'apparizione della neve e, forse, della Vergine Maria, avvenne in luoghi dedicati
poi ciclicamente a S. Maria Nascente / S. Maria Assunta (assunzione = rinascita), luoghi in cui possibile che l'uomo
partorisca da se stesso il proprio s, l'uomo nuovo, l'uomo consapevole. Cosa abbiamo sempre cercato nelle fonti sacre?
Solo la salute fisica? L'uomo, pi o meno consciamente, sa che l'acqua pi di ogni altra manifestazione assorbe e
comunica energia. L'acqua assorbe ogni impurit, anche quelle mentali, lava, scioglie, scarica, ma, contemporaneamente,
dona la vibrazione di ciclo e terra che forma il potenziale energetico dei luoghi sacri, ci permette di entrare profondamente
in contatto con lo spirito che, in noi e fuori di noi, tutto unifica nell'amore. Ci accorgiamo, cos, di essere. Percepiamo, in
un lampo di luce, chi siamo e cosa ci compete qui ed ora e, nel cuore, non vi pu essere maggiore felicit. Ecco perch
siamo sempre corsi a frotte per la via Comasina, fuori dalle mura verso il nord e abbiamo sognato e cantato in quei boschi
portando offerte di frutta e fiori e ci che di pi caro avevamo. Carlo d'Amboise, vicer di Luigi XII, and alla fonte ad
impetrar grazie proprio perch essa era ben nota nei secoli. Certo, allora, egli pot vedere nel bosco solo un modesto
sacello vicino all'acqua benedetta e, intorno, polle piccole e grandi ove ci si poteva immergere per essere risanati.
Allora era ancora ben viva nei cuori la consapevolezza delle virt tera-peutiche dell'acqua, perci ci si accostava con un
atteggiamento spirituale di totale fiducia, di grande gioia, di comunanza profonda. Oggi stiamo faticosamente
riappropriandoci di tale modo di essere, perch negli ultimi secoli la mente dell'uomo ha seguito vie lontane dal cuore e il
livello medio di coscienza di s nel tutto si abbassato. Allora, invece, tale fu la riconoscenza per la magia sottilissima
del luogo nel vicer che egli, entusiasta, ne parl agli amici fidati progettando di arricchire il sito con il contributo
migliore possibile di ogni arte e, forse, trov proprio in Leonardo le orecchie pi' attente.
Di Leonardo ben noto l'amore per l'acqua, madre del mondo, perci spontaneo immaginarcelo pronto a disegnare,
inventare, dar forma manifesta alla potenzialit del luogo, alla sua eccezionale energia. Poi, probabilmente, egli non segu
i lavori, ma nulla vieta di poter attribuire a lui l'idea del Santuario che oggi ancora ci affascina, cos aereo e luminoso.
Allora doveva essere bellissimo tanto era il verde in cui era immerso, tanti erano gli uccelli che vi si posavano cantando,
tante erano le persone che passeggiavano sotto i portici e si bagnavano nella piscina. Erano gli inizi del 1500. A met del
secolo i Padri Minimi di S. Francesco da Paola trasformarono il santuario agreste in monastero. Ed ecco che le folle
vennero ad abbeverarsi non solo alle fonti, ma anche alle labbra di questi uomini pii che onoravano il luogo. I
pellegrinaggi erano molto frequenti lungo tutto il corso dell'anno, specialmente in occasione delle quattro grandi feste di
Maria, che corrispondevano alle antiche feste della Madre, le feste luni-solari di mezze-state, l'Assunzione, mezzautunno,
la Nativit, mezzinverno, la Purificazione, mezza primavera, l'Annunciazione. Talmente frequenti che i Padri Minimi
decisero di costruire una chiesa sopra l'edificio leonardesco. Richino padre progett nel 1600 un tempio (ne conserviamo
la pianta) la cui forma permane nel cuore, per cos dire, della chiesa attuale: fin d'allora due rampe di scale conducevano
dal livello superiore a quello della fonte e dei chiostri. Nel 1632, da poco terminata l'edificazione, si sistem dalla citt al
santuario addirittura un viale su cui possiamo immaginarci numerosissime le processioni dei devoti. Nel frattempo, i Padri
si erano fatti fare un progetto di convento assai grande: evidentemente erano davvero tanti; il convento, per, non venne
costruito perch, poco dopo, decisero di trasferirsi nel centro di Milano.
Alla Fontana rimasero sempre meno monaci col passare degli anni, anche quando la Chiesa Superiore venne eretta in
Parrocchia nel Natale del 1787. Le folle non andavano pi' al Santuario numerose come nei decenni precedenti ed ancor
pi si diradarono dopo la rivoluzione in Francia. Il Convento della Fontana nel 1797 fu requisito per farne un ospedale per
soldati rognosi, nel 1798 fu soppresso, nel 1799 gli edifici furono affittati ad un certo Fortin che vi tenne un deposito di
bovini, tre o quattrocento capi, che disturbarono la quiete del luogo a tal punto da provocare una inchiesta. Certo non era

pi il sito di un tempo, per ancora i due sacerdoti rimasti ricevevano molte persone che cercavano aiuto. La situazione si
aggrav assai nel 1860 quando la ferrovia tagli il viale d'accesso da Milano alla Fontana, diradando ulteriormente i
pellegrinaggi, che cessarono quasi del tutto nel 1877, quando, il 2 maggio, un incendio divampato in uno stabile in cui si
lavorava catrame, provoc un grave inquinamento del terreno, obbligando le autorit a chiudere la Fonte.
Venne allora scavato un pozzo artesiano per attingere acqua dal profondo ed l'acqua che ancor oggi beviamo nella
Chiesa Bassa; per fino a pochi decenni orsono essa zampillava come una fontana da un unico ugello. Nel 1956,
riordinando la Chiesa Bassa per volont del Parroco Bernasconi, si reper l'antica pietra dagli undici fori da cui sgorgano
ora nuovamente le acque salutari. Oggi Milano ha di nuovo bisogno della potenza trasmutatrice della nostra fonte: occorre
infatti un aiuto forte al nostro pensiero perch ridiventi retto, positivo, progettuale. Apparentemente si immiserita la
sorgente d'acqua, ma, in verit, il nostro pensare che divenuto modesto, abbiamo dimenticato l'immensit del tutto,
sembriamo inseguire ben piccole cose. La citt, grande cuore pulsante e trasmutante, organismo vivo di una vitalit che
certamente non riusciremo a spegnere, ci chiede oggi di essere di nuovo amata come un tempo. Cos troveremo, con
intelligenza, la volont di riassestare il malfatto, disinquinare, decementificare, lasciar respirare, lasciar fluire. L'acqua che
fluisce nell'aria e nella luce assorbe ogni tossicit e comunica benessere, salute psichica, armonia ecologica davvero.
L'acqua di luce depura l'acqua, la terra, l'aria, vivifica, rende fiorente e profumata la citt e, nella citt, rende allegri ed
operosi noi tutti. Progettiamo allora di riaprire a tutti il Santuario antico della Madre perch tutti, di nuovo, vi possano
accorrere e cerchiamo il modo di usarne l'acqua non solo per noi stessi ma per la citt intera.

Figura 1- Da Portai Comasina si arrivava, per un sentiero largo poche braccia, alla sorgente della Fontana...

Figura 2 - Forse cos si presentava, un giorno, "la Fontana", la localit denominata in questo modo per la presenza della
chiesa sopra alla "Fonte miracolosa".

Figura 3 - dintorni de "la Fontana" erano campi coltivati; le merci erano trasportate sui canali.

Figura 4 - ...e non sarebbe bello riattivare il sistema di canali e di navigli per
poter raggiungere, ancora, questa bella localit e, ancora, beneficiare di
questa acqua?

Figura 6 - Quando si attivano le forze dei Spunti (A-la fonte, B- la linea delle sorgive, C- la statua del Cristo) si forma
una "vela" di luce bianca che ruota, elevandosi fino alla sommit della piramide: l scocca la scintilla, il Fuoco cosmico,
che permette di distribuire nell'intorno la grande potenzialit positiva di questo complesso energetico.

LUOGHI ALTI,
LUOGHI SACRI,
FORZE PIRAMIDALI
di Gigi Capriolo
1 chakram del Pianeta Terra,
i chakram di Milano: loro forma e loro forza
nei confronti dell' uomo e dell' intorno.
Pensare a Milano, o ad un'altra citt o ad un altro qualsiasi luogo,
vuoi dire pensare ad un organismo vivente: palpitante ritmicamente
di una vita formata dall'uomo, ma anche dagli animali, dalle piante,
dalle case, dai fiumi, dalle condutture (elettriche e idriche, ecc.), dai
campanili e dalle antenne, dai pozzi e dalle gallerie sotterranee, dalla
terra stessa tutta che forma quel luogo. Tutto ci che esiste in un
posto serve alla sua composizione energetica e, come in un grande
corpo vibrante, ne determina la potenzialit.
Tutta l'energia dell'uomo amministrata e retta da una serie di
centri, di punti energetici situati in prossimit di ghiandole
endocrine, che regolano un insieme di linee di forza che formano un
corpo, chiamato Aura, del tutto simile a quello fisico, e che va da
qualche centimetro sotto a qualche centimetro sopra l'epidermide.
Questi centri, che in Oriente vengono chiamati Chakram, sono
formati dalla compensazione delle energie delle singole parti di un
corpo e dai relativi aspetti pi sottili di questo. Seguendo la teoria
che nel microcosmo si riflette tutto quello che nel macrocosmo,
possibile ipotizzare-asserire che in un corpo-vivente-uomo esiste
tutto quello che presente in un corpo-vivente-citt, o territorio, o
regione, o pianeta, o, finalmente, cosmo. La citt di Milano ,
quindi, il grande "corpo" cui ci riferiamo: anch'essa tutta
attraversata da linee energetiche che ne formano l'aura. Questo corpo
energetico, duttile e plasmabile, riceve continue possibilit di
cambiamento dalle presenze (umane e non) che si addensano nella
citt e che creano quelle conformazioni-chakram, che potremmo
suggerire legati a elementi specifici e rappresentativi della citt.
Il Centro della Testa, il Loto, pu essere assimilato al
Castello Sforzesco.
Il Centro della Fronte, il terzo occhio, all'aereoporto
Forlanini.
Il Centro della Gola, o faringeo, a S. Maria delle
Grazie.
Il Centro del Cuore, o cardiaco, al Duomo, o meglio
ancora al Battistero di S. Giovanni che si trovava tra la
chiesa di S. Teda e quella di S. Maria Nascente.
Il Centro Solare, o del diaframma, a S. Maria alla
Fontana.
Il Centro Ombelicale, o centro Ha-ra, alla Darsena.
Il Centro Sacrale, o Kundalini, all'abbazia di
Chiaravalle.

Ma tutti questi chakram si avvalgono della forza e dell'energia che altri centri, pi piccoli, inviano loro, corroborandoli e
completandoli. Questi centri si addensano e portano il
loro contributo lungo linee di forza che producono un
ulteriore innalzamento del grande volume energetico
che si formato su questo luogo, su questa citt. Tutto
concorre ad un moto continuo di ascesa, come a
formare una grande punta energetica, un'antenna che
svetta verso il Ciclo a richiamare le cosmiche energie
che di l giungono.
Questa antenna funge da ricevitore e da trasmettitore:
richiama le energie, le coagula nel luogo ove si
trasmutano e si condensano, poi le riemette, come
addolcite, umanizzate, nell'intorno. La sua funzione ,
s, quella di ricevere per gli abitanti e gli appartenenti a
questo luogo, ma anche quella di portare un'onda
positivizzante tutt'in-torno. Milano ha, ed ha sempre
avuto, questa funzione di richiamo e di espansione e,
nei millenni, la vediamo sempre all'opera in queste due
direzioni, sul piano fisico e su quelli pi sottili. La sua
funzione quella dell'Amore. "Milan cunt el coeur in
man" sempre stata l'accattivante espressione che la
rappresenta.
La citt stessa, le sue case ed i suoi corsi d'acqua,
hanno sempre avuto l'aspetto di un grande cuore, puro e
purificato dalle acque limpide che ne attorniavano il
centro e che portavano linfa alla sua vita di mediatrice
terrena dell'Amore, che, in Terra, l'uomo doveva
trasmettere al suo prossimo, agli animali, ai vegetali, ai
minerali. Per mezzo della sua coscienza e conoscenza,
l'uomo sapeva come rapportarsi a tutto ci che gli era
intorno e l'attuale "scoperta" dell'ecologia era il modo
di vivere di un uomo che, abitando qui, viveva
respirando l'aria impregnata di scintille di Luce
d'Amore.
Milano sempre stata un Luogo Alto. Vengono
chiamati Luoghi Alti, perch alta l'energia che vi presente. Questi luoghi sovraintendono alle attivit, alle funzioni,
alle ricezioni dal sovrannaturale al naturale. Essi formano una condensazione energetica, un volume di Luce che si unisce,
si commistiona, forma una possibilit di Bene che il Padre ha voluto per la Terra. All'interno di questi Luoghi Alti
esistono concentrazioni energetiche che collaborano all'innalzamento degli stessi ed anche essi possono chiamarsi Luoghi
Alti. S. Maria della Fontana un Luogo Alto ed stato voluto e risvegliato dal l'Energia Femminile, che la Vergine, ed
stato risvegliato proprio in questo punto, in un certo momento storico perch doveva dare un certo tipo di aiuto
all'umanit. Cos come tutti gli altri punti hanno sempre avuto un momento storico in cui risvegliarsi, delle persone che,
esattamente, si trovavano in "quel" punto, in "quel" momento e l'aiuto non era per un ristretto numero di persone che
avevano avuto la fortuna di assistervi, ma era un aiuto all'umanit.
Per fare un esempio pi conosciuto, sempre nell'ambito della nostra religione, il fenomeno Lourdes: avvenuto nel 1848,
quando occorreva veramente la purificazione delle genti. Poi c' stato Fatima, gi una presa di coscienza, gi un
risvegliare l'uomo che stava andando verso la materia. Gli ultimi secoli di questo secondo millennio si sono dimostrati
come i pi materiali della nostra storia: siamo andati sulla Luna, abbiamo scoperto cose incredibili, ma ci siamo sempre
pi legati all'uomo, alla Terra, alle cose che potevamo toccare con le nostre mani. E ci siamo staccati da Dio!
Molti scienziati si vantano di essere atei! E questo ci dovrebbe far pensare. Quanto l'uomo pi sicuro di s stesso e pi
"crede" di non aver bisogno di nulla. Portare luce non vuoi dire credere in Dio. Lucifero ce l'ha gi insegnato!

LE ACQUE DI S. MARIA ALLA FONTANA


TABELLA 1. Risultati delle analisi chimico fisiche di acque a sette frequenze (acque madri) e delle stesse diluite (3 gocce in
un litro).

LUOGHI

PH

REDOX
(mv)

CONDUCIBILIT
(us/cm)

S. MARIA ALLA FONTANA


7FSMF

7,73
8,09

+ 242,3 +
232,5

588
515

MEDJUGORJE
7FMJ

8,03
7,54

+ 234,4 +
246,5

301
764

OROPA
7FOP

7,78
7,73

+ 229,6 +
255,0

475
552

ACQUA NATURALE DI MILANO


(usata anche per la diluizione)

7,40

+ 256,5

571

S. DAMIANO
7FSD

7,95
7,71

+ 242,8 +
250,8

361
566

MONTICHIARI
7FMT

7,63
7,68

+ 244,7 +
253,1

525
567

LOURDES
7FL

8,15
7,54

+ 238,6 +
251,6

326
563

LE ACQUE DI S. MARIA ALLA FONTANA

TABELLA 2. Disposizione delle fonti di S. Maria alla Fontana


N. 1

AG

44A

Terra polarizzata

N. 2

AG

58

Terra elettrica

N. 3

AG

B25

Terra magnetica

N. 4

BF

44A

Acqua polarizzata

N. 5

BF

58

Acqua elettrica

N. 6

BF

B25

Acqua magnetica

N. 7

CE

44A

Aria polarizzata

N. 8

CE

58

Aria elettrica

N. 9

CE

B25

Aria magnetica

N.

10

44A

Fuoco polarizzato

N.

11

58

Fuoco elettrico

TABELLA 3. Sequenza delle fonti prospicenti il boschetto in localit Fontanelle di Montichiari (Acque lunari).
N. 1

AG

44A

Terra polarizzata

N. 2

AG

58

Terra elettrica

N. 3

AG

B25

Terra magnetica

N. 4

BF

44A

Acqua polarizzata

N. 5

BF

58

Acqua elettrica

N. 6

BF

B25

Acqua magnetica

N. 7

CE

44A

Aria polarizzata

N. 8

CE

58

Aria elettrica

N. 9

CE

B25

Aria magnetica

N. 10

44A

Fuoco polarizzato

N. 11

58

Fuoco elettrico

N. 12

B25

Fuoco magnetico

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