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Anno IX
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Giornale di strada di Bologna fondato dai senza fissa dimora Offerta libera Pubblicazione periodica mensile Giugno - Luglio 2002
QUESTI OCCHI...
...Questi occhi vedono cose che non dovrebbero vedere mai e non
vedranno mai ciò che ogni bambino dovrebbe vedere nella sua infanzia e
nella vita da adulto. In molte parti del mondo le promesse di un futuro
migliore si infrangono sul marciapiede di una strada, in una lurida fogna
di una metropoli o in altri gironi infernali che possiamo immaginare su
questa terra. Abbiamo deciso di raccontare la storia dei bambini di strada
delle metropoli dell’Europa dell’Est perché sono pericolosamente simili
alle nostre e perchè sappiamo che nessuno dovrebbe lottare per soprav-
vivere in strada, tanto meno una giovane esistenza.
Gran parte del disagio infantile e adolescenziale, nel mondo, proviene
dalle condizioni di vita dei paesi in via di sviluppo, ma nei paesi industria-
lizzati l’orrore prende il volto del mercato del lavoro minorile e del sesso.
Il concorso si rivolge ad ogni persona che Il resoconto scritto e fotografi- La nostra festa del 25 maggio scorso è stata Nei giorni in cui si discutono i provvedi-
vive in condizioni di svantaggio ed intende co di un soggiorno nella galera un vero successo per tutti noi! Tante infatti menti del governo per impedire agli immi-
con il contributo partecipante dare voce a più bella del mondo: la libera sono le cose che dobbiamo imparare a fare grati di entrare nel nostro Paese, abbiamo
idee e proposte per identificare quali sono Università di Alcatraz di e vorremmo veramente riempire questo pensato di farci raccontare da loro le diffi-
i veri bisogni di chi non ha casa. Jacopo Fo. posto di gente che balla, canta e si diverte. coltà nel vivere dignitosamente in Italia.
PRODURRE QUESTO GIORNALE CI COSTA 0,52 EURO • QUELLO CHE DATE IN PIU’ E’ IL GUADAGNO DEL DIFFUSORE
qualsiasi richiesta di soldi al di là dell’ Offerta libera non è autorizzato
giugno-luglio duemiladue 1
se c o n d a
B a m b i n i d i s t r a d a
a cura di Eleonora Cavaliere e Massimiliano Salvatori ABUSI E VIOLENZE SUI NUOVI SCHIAVI
IL VENTO DELL’EST E BABY LAVORATORI
BAMBINI DI STRADA A BUCAREST Sono 250 milioni i minori tra i 5 e i 14 anni
sfruttati nel mondo, secondo i dati
Non hanno una famiglia, nè un posto dove alloggiare. Sono abbando- dell’Organizzazione internazionale del
nati da tutti e vivono sui marciapiedi, arrangiandosi con mille espe- lavoro. In Italia sono 350.000, secondo un
recente studio della CGIL. Centoventi
dienti. I ragazzi di strada, famosi anche con il nome portoghese di milioni a tempo pieno e 130 una parte della
meninos da rua, sono 90 milioni. Hanno un’età compresa general- giornata. La piaga dello sfruttamento mino-
mente tra gli 11 e i 15 anni e vivono per lo più nei Paesi del Terzo rile è profonda non solo nei paesi in via di
Mondo. Ma al fenomeno non sono estranei neppure i Paesi sviluppati. sviluppo, ma anche in quelli industrializzati,
con forme di violenza di solito più legate
L’emergenza infanzia scoppia nell’Europa 30% delle prostitute è minorenne, in alle nevrosi e alla delinquenza delle società
dell’est dopo il crollo dei regimi comuni- Russia i minori sono le principali vittime ricche: pedofilia, prostituzione, pornografia dente, immigrato clandestinamente, il lavora-
sti. Fino al 1989 la propaganda del sociali- del business miliardario fatto di night e traffico di organi. Il motivo principale degli tore è costretto a farsi aiutare dai figli, spesso
smo reale pubblicizzava l’immagine di club, bar e film porno messo in piedi dal abusi sui bambini è la povertà. Nel mondo, minori di 14 anni, per portare a termine la
bambini cresciuti in società attente ai loro crimine organizzato. Cresce poi la percen- sfruttamento e schiavismo infantile sono più commissione. I bimbi sono così costretti a
bisogni e alle loro aspettative. Con la tuale della criminalità giovanile: in gravi dove ci sono minoranze etniche che lavorare dalle 6 alle 10 ore al giorno senza
disgregazione dei muri ideologici, i mino- Lituania i ragazzi tra i 14 e i 29 anni com- vivono in stato di marginalità sociale e di essere pagati in lavori spesso faticosi come
ri sono state le prime vittime di una transi- mettono la metà dei crimini e si tratta povertà economica. Come gli albanesi in la raccolta dell’aglio. Quelli meno fortunati
zione economica selvaggia. La situazione soprattutto di crimini commessi da bande Grecia o in Italia, gli asiatici in Canada, i bir- sono invece direttamente arruolati dalla crimi-
varia da paese a paese con caratteristiche (soprattutto omicidi e rapine). In Polonia e mani in Thailandia, i neri e gli ispanici negli nalità, che non rifiuta mai nessuno, e vedono
comuni: in Albania, una delle nazioni più Bulgaria i 2/3 dei crimini sono commessi Stati Uniti, gli indios in Brasile. il loro futuro dipingersi di nero.
povere, l’emergenza riguarda soprattutto i da minorenni arruolati in gang metropoli- Questi bambini vengono sottoposti a lunghe Secondo uno studio recente pubblicato dal
bambini rapiti e venduti per traffici di tane; in Ucraina e Ungheria l’80% dei giornate di lavoro o abbandonati a loro stessi: Corriere della Sera i bambini lavoratori in
adozioni illegali. Nelle disastrate econo- ragazzi in carcere sono membri di bande. non di rado finiscono nella rete della crimina- Italia sarebbero circa 509.000. E la cifra
mie post comuniste, spesso le famiglie Anche nella Repubblica Ceca cresce il lità organizzata e del contrabbando, trovando riguarda solo i minori di 14 anni. Il dato va
non riescono a mantenere i bambini così malessere delle nuove generazioni e nel a loro volta rifugio nelle droghe e negli alluci- però preso con le molle poiché in questo
“parcheggiano” i loro figli in orfanotrofi, 1994 nella sola Russia si sono tolti la vita nogeni. Un ruolo importante nel determinare numero sono inclusi anche i bambini che
e proprio da qui i bambini fuggono e ini- 50 adolescenti su 100.000. lo stato dei minori sono la storia, la cultura e danno una mano anche per poche ore nell’at-
ziano la loro vita in strada. Quello che ancora dieci anni fa era quasi la religione di popoli. Un esempio è dato dalle tività produttiva dei propri genitori. L’80% ,
A Bucarest (Romania), oltre 5.000 bambi- impensabile ora è realtà: per le strade di bambine allontanate dalla scuola e mandate infatti, di questi lavoratori sono impiegati in
ni vivono nelle fogne, prostituendosi e Mosca, nelle stazioni ferroviarie e in a lavorare per portare soldi a casa, costrette famiglia e vi sono buone ragioni per non
sniffando “adela”, una colla a basso prez- metropolitana si incontrano piccoli mendi- inoltre a sottoporsi all’atroce tortura dell’infi- preoccuparsi di questa cifra. Quello che spa-
zo. Altra emergenza in Romania è quella canti, minori tossicodipendenti e vittime bulazione. venta è quel 20% che lavora per conto terzi.
dell’AIDS, che colpisce oltre 3.000 bam- dell’alcol. Non è possibile stabilire quanti Negli Stati Uniti, patria del neoliberismo, è Spesso sono ragazzi affidati ai parenti, ma
bini, costituendo il 60% dei malati di siano i bambini abbandonati che vivono facile pensare che la vita sia tutta rose e fiori. altre volte costoro costituiscono linfa vitale
AIDS europei. La diffusione del morbo nella capitale russa. A Mosca e dintorni si In realtà non è propriamente così. Alcune per le piccole o medie aziende. Il fenomeno è
HIV si è sviluppata a partire dal 1988, stimano dai 30 ai 60mila. Ufficialmente si realtà produttive statunitensi, soprattutto quel- particolarmente visibile nel Sud, ma anche
anno nel quale il governo di Nicolae calcolano in una percentuale che si aggira le degli stati del Sud, si reggono sullo sfrutta- nel “miracoloso” Nord-Est. Infine non sono
Ceausescu avviò una politica di trasfusio- intorno all’1% della popolazione con mento della manodopera immigrata, la quale facilmente conteggiabili i bimbi che hanno
ni sistematiche. Negli ospedali rumeni meno di 16 anni, cioè 35mila. Ma in realtà viene assunta senza garanzie, con salari bas- abbandonato la scuola e che sono stati assol-
venivano però usate sempre le stesse sirin- questa cifra va raddoppiata. Inoltre va sissimi e turni di lavoro massacranti. Tuttavia dati dalla mafia dalla camorra o dalla ‘ndran-
ghe: il contagio è rapidissimo, e ad oggi considerato il cosiddetto gruppo a rischio, il coltello dalla parte del manico ce l’hanno gli gheta per svolgere mansioni poco lecite.
sono 4.000 le vittime accertate. quella fascia cioè di bambini che a causa imprenditori, sicché, se il datore di lavoro www.grandinotizie.it/015/fatti_perche/004.htm
Nella federazione russa i bambini di stra- delle più diverse circostanze possono fug- incarica di un lavoro troppo oneroso il dipen-
da sono circa 1 milione (60.000 nella sola gire di casa o rimanere orfani. Le previ-
Mosca): a Budapest (Ungheria) sono tra i sioni sono nere: in un prossimo futuro ben
10.000 e i 12.500; 10.000 in Lettonia e 200mila bambini russi rischiano di essere
altrettanti in Lituania. In Estonia quasi il abbandonati. La tratta dei baby calciatori
Lo sport professionistico è da almeno vent’anni una grande industria globale.
In alcune discipline le società agiscono da vere e proprie multinazionali. La
INFANZIA NEL MONDO. logica imperante è la massimizzazione del profitto, cioè il raggiungimento della
vittoria a tutti i costi. In questo meccanismo gli atleti sono la materia prima, da
DATI DI BASE sfruttare in tempo. La giovane promessa deve diventare campione al più pre-
sto. Il calcio presenta uno degli esempi più allarmanti.
Nel mondo ci sono 2,1 miliardi di tre immaginiamo i limiti, anche tec- pesante per le giovani vite di que- Il primo allarme viene lanciato nel 1991 dal presidente della Federazione calci-
bambini, che rappresentano il 36% nici, di una rilevazione così globa- sto vecchio pianeta. stica africana: “Gli agenti saccheggiano l’Africa, rubano i bambini a volte anche
dell’intera popolazione del pianeta. le. Comunque negli anni si posso-
Ogni anno nascono circa 132 no notare alcuni migliora- di dieci anni, li portano in Italia e poi li abbandonano al loro destino”. Il sistema
milioni di bambini. Nel mondo 1 m e n t i è molto semplice. I talent scout italiani scovano giovanissimi calciatori e per
bambino su 4 vive in estrema sole trecentomila lire ne acquistano il cartellino. Convincere i ragazzi a partire
povertà: cioè per l’Italia è semplicissimo. Per molti di loro è la grande occasione per sfuggire
i n alla miseria e tentare il sogno. I minori non hanno nemmeno bisogno del per-
fami- messo di soggiorno. Basta un’autocertificazione che dichiari la residenza in
g l i e Italia. Una volta nel Belpaese, solo un’esigua minoranza di loro supera il provi-
c h e no. I bocciati rientrano in possesso del cartellino, ma non sanno più dove
soprav- andare. Nessuno si prende cura di loro. Sbandati, spesso senza una lira e
vivono senza conoscere l’italiano, finiscono a lavare i vetri delle auto ai semafori delle
c o n grandi città o sono vittime della criminalità. Il procuratore-talent scout ha al
meno di massimo perso qualche soldo. Basta indovinare un giocatore di medio livello in
un dollaro
un’infornata di brocchi per rifarsi ampiamente delle spese.
al giorno.
Un bambi- La tratta ha inizio nel 1991, quando il Torino acquista in Ghana tre giovanissimi
no su 12 signifi- calciatori a bassissimo prezzo. I tre sono presentati come futuri campioni, ma
m u o r e cativi: il lavoro minorile è dopo qualche anno di loro non si sa più nulla. L’investimento si rivela perdente,
prima di calato e l’accesso all’acqua ma le altre società lo prendono ad esempio. Nella stagione 1998/99 i tesserati
aver compiuto 5 anni, in gran parte è stato esteso a più unità; under 16 extracomunitari sono 5.308, dei quali 23 professionisti, tre “giovani di
per cause prevenibili. altri indicatori segnano un serie” (tesserati da società professionistiche ma senza contratto) e 5.282 dilet-
Ora immaginiamo di fare un grup- peggioramento delle condi- tanti, il 46 per cento dei quali ha meno di 12 anni. I minorenni over 16 sono
po campione di 100 bambini rap- zioni di vita alle soglie del 1.181, di cui soltanto 93 provenienti dall’Unione Europea. Dei 1.088 extraco-
presentativi della popolazione nuovo millennio: uno su munitari 512 sono africani, 324 provengono dai Balcani (Albania, Macedonia e
infantile mondiale e vediamone la tutti l’aumento delle nascite Jugoslavia) e 107 dal Sud America. Le cifre destano scandalo e nel settembre
rappresentazione in numeri, con non registrate all’anagrafe. 2000 i ministri Livia Turco e Giovanna Melandri mettono a punto con la
particolare attenzione ai mutamen- Purtroppo nel complesso Federazione italiana gioco calcio (Figc) un protocollo d’intesa per fermare gli
ti nel tempo, nel decennio fra il gli altri dati registrano una
1990 e il 2000. I dati della tabella stagnazione, nel tempo, di “scafisti del pallone”. Tutte le società affiliate alla Figc hanno l’obbligo di segna-
sono di massima, aggregati; inol- una situazione troppo lare la presenza del minore straniero non appena arriva in Italia per il provino.
Grandinotizie.it/3 gennaio 2002
2 giugno-luglio duemiladue
t e rza
Gente di strada
AL.MO.
Sono
incontra tante persone sulla veri e mi incan-
sua strada ...alcune decidono di apri- to a guadarla.
d i
re il proprio cuore e raccontare la Sulla strada, il ricordo più caro E’ come se
gra-
loro storia zia e intorno a
al di là della miseria. loro ci fosse
Sono stata scherza con il suo piccolo che ride
La mamma gioca con il suo bimbo un cerchio
una settimana in Sicilia, per la felice, perso nei suoi occhi : sono
con gioia e sa di renderlo felice. magico che
prima volta nella mia vita. Ho anco- occhi limpidi. E’ una mamma alle-
Non c’è nessun richiamo alla pietà li protegge :
ra gli occhi pieni di sole e di colori, gra ed affettuosa che vive di carità.
nei suoi gesti, nessun esibizionismo. ognuno è la
ma è una persona che mi lascia Quando le chiedo
dentro un ricordo dolcissimo di come si chiama è grande ricchez-
Al.Mo. e Tonino za dell’altro.
quella terra : la giovane rom minu- contenta e il suo
ta e bruna sta seduta all’ombra con bambino mi guar- Quando me ne vado
il suo bimbo in braccio. da curioso e mi lei mi saluta e dice : “ bella, buona
Per terra c’è una scodellina verde sorride. Sento il fortuna ! “
dove qualche passante butta una legame fortissimo La sua voce è affettuosa e sincera e
moneta. Lei non chiede niente ma di tenerezza che mi rimane dentro.
ringrazia tutti quelli che le offrono lega queste due Siracusa, maggio 2002
un po’ di aiuto. E’ piena di dignità e persone e le porta Silvia Martelli
Fuga ad ALCATRAZ!
Il nostro corso di giornalismo sociale va in trasferta alla Libera Università di Alcatraz. Ospiti di Jacopo Fo per
quattro giorni abbiamo scritto, nuotato, mangiato e abbiamo scoperto che siamo liberi.
Isabella
4 giugno-luglio duemiladue
quinta
...mai così in alto!!!
Fuga ad ALCATRAZ!
“Alcatraz è una prigione da cui
puoi uscire, ma non ti va. E’ un
posto un po’ tranquillo, un po’
incasinato dove le cose possono
essere prese sia sul serio che
come uno scherzo. I corsi di
yoga vengono chiamati demen-
ziali, forse perchè tutto ti viene
presentato in una cornice sem-
plice e alla portata di tutti,
come quelle cose che vengono
insegnate ai bambini sotto
forma di gioco e loro non si
accorgono del peso di imparar-
le.
Penso che questa sia stata la
differenza in cui siamo vissuti
per quattro giorni: la leggerezza
nel trascorrere le giornate che
passavano senza che ce ne
accorgessimo mentre noi
Un triste ritorno… facevamo un sacco di cose.”
M.M.
giugno-luglio duemiladue 5
se st a
2002
s t o
aggio
25 M ande
Lo Sceriffo,
abat zza Gr
o q u e s t o Merry-go-round
Gianluca Galliani
S Pia E senso è
LIV
e Cinci stato un
successo. La
festa e l’abbraccio degli
amici che sono venuti a
posto trovarci ci hanno fatto di
di gente che nuovo innamorare di que-
balla, canta e si diver- sta “piazza grande” in
te. E’ stato un trampolino di mezzo alla città. La stan-
lancio chezza è LIVE + ospiti
p e r volata via
testare in un atti-
l e mo ed è
nostre rimasta
capa- una gran
cità e le voglia di
nostre ricomin-
emo- ciare.
zioni. In
Cabaret: le Barnòs
6 giugno-luglio duemiladue
se t t i ma
giugno-luglio duemiladue 7
ottava
I principali punti della legge Bossi-Fini clandestino verrà intimato di lasciare il territorio entro 5 giorni.
-IMPRONTE DIGITALI: a ogni immigrato che entra in Italia con o
senza documenti verranno prese le impronte digitali per l’identifica- Centro di Permanenza Temporanea (CPT): luoghi atti ad “ospitare”
zione. clandestini in attesa di espulsione, quindi persone colpevoli di reato
-PERMESSO DI SOGGIORNO: verrà rilasciato solo in seguito alla amministrativo.
presentazione di un contratto di lavoro, il quale deve garantire che il Un CPT è strutturato come un carcere dove le persone sono rinchiu-
datore di lavoro possa alloggiare e pagare le spese di rimpatrio del se, che abbiano o meno precedenti penali alle spalle.
migrante al termine della sua mansione. Il migrante deve essere già in Le spese autorizzate per la costruzione e gestione dei cpt è di:
possesso di tale contratto al momento del suo arrivo in Italia. 12,39 milioni di euro per il 2002;
-FLUSSI DI INGRESSO: le quote dei lavoratori extracomunitari che 24,79 milioni di euro per il 2003;
potranno essere accettati in Italia verranno stabilite di anno in anno in 24,79 milioni di euro per il 2004.
base ai dati dell’effettiva richiesta di lavoro. **Sanatoria: legittimazione di uno stato di cose irregolare da parte
-ESPULSIONI: lo straniero senza permesso di soggiorno verrà espul- dell’autorità.
so per via amministrativa. Se privo di documenti sarà rinchiuso nei
Centri di Permanenza Temporanea* da 30 a 60 giorni, dopo i quali al
a cura di Giovanna Brutto
8 giugno-luglio duemiladue
nona
Migrare a Bologna
B a c h ir, v i ta da m i gr ante Tutti uguali nella povertà, si
dice, ma in realtà è vero il con-
Il colore della strada semplicemente un proble-
ma d’età. L’immigrazione da
“Vivo in Italia dal marzo del ’90, ho sempre lavorato, nei campi a trario. Per chi sta in strada quella zona è molto “giova-
Foggia per i primi cinque mesi, dopo a Bologna. Ho fatto di tutto:
conta anche il colore della pelle e il luogo di nascita. Se il ne”, si tratta soprattutto di ragazzi dai 18 ai 25 anni, molti
muratore, cromatore in officina, operaio ecc. Adesso vendo Piazza
numero dei senza fissa dimora a Bologna s’infoltisce, una addirittura arrivano in Italia ancora minorenni, senza
Grande, ma spero di trovare qualcos’altro presto.”
Bachir ha 42 anni, a Rabat, in Marocco, ha studiato economia e ragione è nell’intensificarsi dei flussi migratori che non esperienza di viaggi e di vita in un altro Paese. Non tro-
commercio per due anni, ma non è riuscito a trovare un buon lavo- trova un’adeguata risposta nell’accoglienza. Per avere le vando nessuna struttura in grado di accoglierli, si confron-
ro. Come per molti suoi connazionali, il viaggio in Italia è una idee più chiare su questo fenomeno abbiamo intervistato tano subito con la strada, con ciò che ne consegue: spac-
carta da giocare per provare a crearsi un futuro migliore, Fathì, tunisino con 13 anni d’esperienza come mediatore ciare è redditizio, così avviene il contatto con le droghe, il
“Per dodici anni a Bologna non mi è mai mancato un tetto. Nel ‘90 culturale, attualmente impiegato presso lo sportello socia- disagio, l’esclusione fanno il resto. Nessuno di loro arriva
c’è stata la sanatoria, quindi sono stato subito in regola col per- le delle opportunità. in Italia con questi problemi, è qui che diventano tossici.
messo di soggiorno e potevo avere un posto letto dal comune. Puoi spiegarci in cosa consiste la tua attività di Le persone che si rivolgono a noi vivono ai margini della
Certo, si trattava sempre di centri di prima accoglienza, come le ex mediatore culturale? vita sociale e senza alcun contatto con le istituzioni, basta
scuole del Pilastro, lo stabile di Via Guelfa o i prefabbricati di Via Il mio lavoro è fare da tramite fra immigrati e istituzioni, pensare che molti di loro non hanno saputo delle 4 sana-
Caprara. Questo è stato l’ultimo posto dove ho abitato, ho dovuto fornirgli le informazioni di base, indirizzarli verso uffici e torie negli ultimi 15 anni (la prima nell’87, poi nel ’90, ’96,
lasciarlo perché dovevo al comune troppi soldi.”
servizi, aiutarli a ’98), continuano a vivere in clandestinità per anni o per
E si, perché da qualche mese Bachir vive in strada; quella che
trovare un posto sempre.
sembrava la storia di un migrante che si avviava a una buona
sistemazione in Italia, subisce un’improvvisa sterzata. Una dove dormire, Com’è la vita in strada per un immigrato?
rissa con un connazionale e cominciano i guai di Bachir con mangiare, avere Sicuramente più rischiosa, rispetto a quella di un italiano
la giustizia italiana: perde il lavoro, non ha più soldi e deve vestiti puliti. Ai o comunitario. Questi ultimi, se vengono sorpresi dalla
pagare un avvocato che lo tiri fuori dai guai. “Vendere Piazza tossicodipen- polizia a dormire in stazione, dovranno svegliarsi e cam-
Grande mi fa guadagnare qualcosa, ma mi basta giusto per le denti forniamo biare posto, un immigrato invece sarà costretto ad esibire
spese legali.” Dopo le difficoltà economiche, quelle burocra- anche il meta- i documenti e se non è in regola rischia l’espulsione.È per
tiche: da quando si è sposato nel ’99 con una donna maroc- done e le cure questo che i senza casa extracomunitari, preferiscono
china, Bachir torna di tanto in tanto a Rabat, dato che da due necessarie, gra- occupare case abbandonate in periferia: oltre a ricostruire
anni c’è anche un bambino ad aspettarlo. Ma l’ultimo rientro zie alla unità le loro comunità d’origine, sono meno esposti ai controlli,
in Italia, pochi mesi fa, è decisamente poco piacevole. “La d’aiuto sul terri- possono continuare a stare in Italia e mantenere il loro
polizia ha ritirato il mio permesso di soggiorno, mi hanno
torio. lavoro.
dato in cambio un pacco di scartoffie che avrebbero dovuto
In questo tipo Essere in regola sta diventando sempre più difficile.
spiegarmi tutto. Io ho consegnato tutto all’avvocato e adesso
aspetto la decisione del Tar (Tribunale amministrativo regio- attività si rie- Cosa deve fare un immigrato per non avere problemi
nale).” Di sicuro per adesso c’è la vita in strada che secondo sce ad avere con la legge?
Bachir è sempre meglio che andare in una casa occupata. “ un quadro pre- Obbligatorio è avere una casa e un lavoro, solo così si ha
Molti extracomunitari vivono in case abbandonate, ma io pre- ciso della un permesso di soggiorno. La contraddizione nasce nel
ferisco la strada come i senza fissa dimora italiani ed europei, situazione in momento in cui per averlo, deve mostrare in questura un
mi sento più sicuro, devo badare solo a me stesso. Se vivi con strada. Quali contratto d’assunzione e questo vale sia per i rinnovi sia
altra gente corri più rischi: ti può capitare uno spacciatore e sono le comu- per i nuovi arrivati, diventa quindi inevitabile un periodo
poi la polizia non fa molta distinzione, porta via tutti.” Una vita nità più esposte al rischio di esclusione? d’illegalità in cui cercare lavoro. Inoltre, è necessario che
dura, ma Bachir non ha perso la speranza, se il Tar gli ridarà il suo Gli utenti a bassa soglia (con problemi più gravi ndr), sia il datore di lavoro a presentare in questura tutti docu-
permesso, conta di riavere un buon lavoro (si vedrebbe bene come sono quasi tutti idi lingua araba del Maghreb, pochissimi menti per l’assunzione, cosa che non accade facilmente.
tassista) e magari una casa dal comune, dove portare anche sua
albanesi o dell’ex-jugoslavia, uno solo viene dall’Iran. Tra Una situazione destinata a peggiorare con la legge Bossi-
moglie e il bambino. Prima di salutarci mi mostra una foto del suo
questi i tunisini sono i più numerosi e presentano i proble- Fini, che lega ancora più il soggiorno al contratto di lavo-
matrimonio e della squadra di calcio in cui militava, il Rabat, serie
B marocchina. I ricordi di una vita “normale” e l’impegno per una mi maggiori. Il 90% si rivolge a noi perché non ha né lavo- ro. È fatta apposta per produrre clandestini e tensioni tra
migliore in un nuovo Paese, nonostante chi lo governa cerca di ro né una casa e soprattutto non ha il permesso di sog- lavoratori italiani e immigrati: con la minaccia dell’espul-
impedirglielo in ogni modo. “Lo so, con la nuova legge sarà tutto giorno. Inoltre, sempre più numerosi sono i tossicodipen- sione questi sono più ricattabili e quindi più appetibili
più difficile.” denti: delle 205 persone che abbiamo assistito nel 2001, rispetto a chi può ancora far valere dei diritti.
Leonardo Tancredi 70-80 erano tossicodipendenti, mentre quasi tutti irregola- Per concludere, qual è secondo te la direzione da
ri. seguire per avere una maggiore tutela dei diritti degli
Come immigrati?
C o n la v a l i g i a a c c a n t o a l l e t t o
L’approccio al problema immigrazione è troppo spesso fondato su clichè quali la sicurezza o la presunta omogeneità le parti-
spieghi Ovviamente parlo della situazione bolognese e credo che
un passo fondamentale sia la costituzione di un coordina-
del fenomeno “immigrati”. In controtendenza si pone “Con la valigia accanto al letto: immigrati e casa a Bologna” il c o l a r i mento delle comunità presenti sul territorio. Esistono
libro/indagine pubblicato nel 2001 (Franco Angeli), a cura di Marìa Adriana Bernardotti, ricercatrice presso
l’Osservatorio Provinciale delle immigrazioni di Bologna. Il testo, nato dalla sinergia dell’Osservatorio Provinciale d i f f i - attualmente associazioni di immigrati e nel ’98 è nato un
delle immigrazioni con l’Isi (Istituzione dei Servizi per l’Immigrazione), testimonia l’assoluta necessità di trattare il coltà di forum, ma di fatto la loro attività è restata molto sterile.
tema immigrati “non solo come variabile economica […] ma anche nella sua dimensione sociale”. inseri- Secondo me, tutte le comunità più rappresentate,
Tale approccio vuole andare oltre la distinzione “noi/loro”, usando strumenti statistici nuovi, capaci di ottenere risul- m e n t o dovrebbero avere un’associazione di riferimento, e
tati più aderenti alla realtà sociale degli immigrati a Bologna. La novità consiste qui nella campionatura per “centri d e g l i dovrebbero riunirsi in un organo centrale che faccia da
di aggregazione”, cioè quei “luoghi d’incontro e ambienti di varia natura che favoriscono l’instaurarsi di una plura-
immi- intermediario con le istituzioni. In questo modo ci sarebbe
lità di rapporti con lo straniero presente sul territorio italiano.” Questo metodo permette di estendere le rilevazioni
del “campione” all’universo sempre più multiforme degli immigrati, individuando le peculiarità delle varie comunità g r a t i un maggiore scambio di informazioni e le esigenze di
(marocchina, senegalese, filippina, albanese ecc.), ma soprattutto gli aspetti psico-culturali che emergono dalla com- tunisi- entrambe le parti potrebbero incontrarsi più facilmente.
plessità generale. In tale contesto, il problema casa a Bologna diventa l’emblema della sconfitta politica del welfare ni? 051-523494 via del porto 15
abitativo all’italiana, non solo riguardo agli immigrati. Il calo di costruzioni di abitazioni ad uso privato e il conse- C r e d o L.T.
guente rincaro degli affitti, ha incontrato l’incapacità degli amministratori locali di intervenire coi propri mezzi, (edi- s i a
lizia pubblica da usare come ammortizzatore sociale). Il “lasciar fare al mercato” è diventato così l’ostacolo princi-
pale all’integrazione per i settori più deboli della popolazione, legittimando un atteggiamento d’emergenza nei con-
fronti dell’immigrazione e non solo.
La casa è un bisogno fondamentale non solo dal lato materiale: rappresenta uno spazio simbolico dove tentare di
creare un’integrazione ragionevole che passi anche per il ricongiungimento familiare e eviti il rischio del ghetto,
come in passato in altri Paesi europei (i “quartier d’exil” francesi). Ma tutto ciò a Bologna diventa un miraggio, con-
tinuando su questa linea. Se il disagio abitativo emerge infatti come causa a monte dell’esclusione sociale -dalla
ricerca condotta, il 10,8% è risultato vivere in situazioni precarie contro lo 0,4% nazionale del ’98, mentre il 18,2% è
ancorato a strutture d’accoglienza o alberghi, contro il 3% nazionale, (dati Censis)- ciò è dovuto al paradosso di una
città che offre molto lavoro, ma poche o mal messe abitazioni. Gli immigrati, non solo devono sopportare i ricatti
economici dei proprietari di casa, ma buona parte di loro deve affrontare la cattiva qualità delle abitazioni, l’eccessi-
va distanza dai posti di lavoro, (lo spostamento verso località meno costose ma isolate non favorisce certo la vita
partecipazione sociale e l’accesso ai servizi).
Il compito delle amministrazioni, a Bologna come altrove, dovrà essere dunque quello di proporre una serie di solu-
zioni appropriate alle particolari situazioni, che producano un reale inserimento. Ma ciò potrà avvenire, come dice
Giovanni Mottura nella prefazione, solo se cresce la consapevolezza della questione-casa come punto di partenza per
l’inserimento nella società.
Gianluca Ricciato
giugno-luglio duemiladue 9
d e c i ma
Incontri
Iene per un giorno
Enrico Lucci del programma TV Iene ospite a Piazza Grande
“Non esiste la libertà assoluta, esiste
uno spazio di azione indipendente
che può diventare sempre più ampio
facendosi apprezzare dal pubblico
per il proprio lavoro.” Enrico Lucci
ospite a Piazza Grande nell’ambito
del corso di giornalismo sociale
2002, ha espresso così la sua inter-
pretazione di informazione senza
padroni. Per due ore la Iena è stata
letteralmente assalita dalle domande
dei ragazzi del corso e di altre deci-
ne di curiosi (si trattava di un incon-
tro pubblico). A chi gli ha obbiettato
che il loro modello di informazione
è troppo spettacolare, Lucci ha
risposto che “ Molti giornalisti
“seri” ormai non fanno neanche più Giornale di strada di Bologna
domande, tendono solo il microfo- fondato dalle persone
no,la mia curiosità mi spinge ad anda- senza fissa dimora
re in fondo. Poi se in studio si canta e Registrato presso il Tribunale
si balla, non ci vedo niente di male.” di Bologna il 15/09/1995 n°6474
I fatti dicono che alle Iene ci si rivolge più che
alle forze dell’ordine e ai normali giornali. Proprietà:
Merito loro, ma indice preoccupante dello stato Associazione Amici di Piazza Grande
di istituzioni e informazione. Direttore responsabile:
Antonino Palaia
10 giugno-luglio duemiladue
u n d i c e si ma
giugno-luglio duemiladue 11
u l t i ma
NUMERI E INDIRIZZI UTILI A S S O C I A R S I
Associarsi a Piazza Grande è
ASCOLTO MANGIARE CURARSI una condizione di incontro tra la
società, le sue culture e le sue
necessità.
Servizio Sociale Adulti Via Sabatucci, 2 rice- Opera dei poveri delle Suore di S. Elisabetta, Poliambulatorio Biavati Strada Maggiore, 13
vimento Assistenti Sociali ed Educatori Via Nosadella 32 lun. - sab. dalle 8:30 alle 9:00 (ingresso da vicolo Alemagna 21) Tutti i giorni
Con sole £ 10.000 potete aderire
Professionali. Lunedì, Mercoledì, Venerdì, (colazione). dalle 17:30 alle 19:00 Bus 14-27 all’Associazione e diventare soci.
Sabato dalle 9:00 alle 13:00 Martedì e Giovedì Chiesa dei poveri, via Zamboni (colazione), tel. 051/226310,
051/226310 assistenza medica gratuita
dalle 14: alle 17:00 Bus 20 – 37 solo dom. ore 9:00 per i Senza Fissa Dimora.
Basta telefonare allo 051 342328,
tel. 051/245156 Antoniano, Via Guinizzelli, 3 ore 11:30 pran- Pronto Soccorso Sociale Quadrifoglio Via e lasciare i propri dati o fare un
Punto d’ascolto e indirizzo 1° binario stazione zo, bus 33, tel. 051/346756 Aperto a tutti Cabaletta, 5 aperta 24h/24h Struttura domicilia-
centrale dal Lunedì al Sabato 9:00 alle 12:00 e Parrocchia Cuore Immacolato, Via Mameli re a bassa soglia d’accesso per tossicodipen-
versamento sul c/c postale n.
dalle 15:00 alle 18:30 tel. 051/244044 5, dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 15:00 alle denti. Si accede tramite l’unità mobile. 25736406,intestato
Centro ascolto italiani Via S. Caterina, 8 18:00 (sportina cibo) tutti i giorni. Bus 13, Pronto Soccorso Sociale Pettirosso Via de
Lunedì, Martedì, Giovedì, Venerdì dalle 9:00 tel. 051/400201 Matuiani, 1 aperta 24h/24h Struttura domicilia-
all’Associazione Amici di Piazza
alle 11:30 Giovedì 14:00/16:00 Bus 20-32-33- Mensa della Fraternità Via S. Caterina 8 Tutti re a bassa soglia d’accesso per tossicodipen- Grande, specificando: “Adesione
37 tel. 051/6448186 i giorni alle 18:00 tel. 051/6448015 (si acce- denti. Si accede tramite l’unità mobile. associazione”
Primo Aiuto Dimissioni Carcere Centro G. de attraverso il centro d’ascolto italiani e il cen- Sokos presso poliambulatorio Montebello Via
Venezian Via Solforino, 7 Venerdì mattina tro d’ascolto stranieri). Montebello, 6 tel. 051/2869294 1° piano
tel. 051/582443 Parrocchia San Girolamo dell’Arcoveggio scala A Mercoledì dalle 17:00 alle 19:00
L.I.L.A. in caso di esito positivo Via Agucchi,
290/a Lunedì dalle 16:30 alle 20:00 Martedì al
Via Fioravanti 137 tutti i giorni sportina cibo
Bus 11/c tel. 051/356477
Sabato dalle 9:00 alle 11:00 (assistenza medica
gratuita per SFD e tossicodipendenti)
A B B O N A R S I
Venerdì dalle 10:30 alle 14:00 Bus 13-18-92 Parrocchia San Giuseppe Cottolengo Via Alcolisti Anonimi tel. 0335/820228 Gruppi Per abbonarvi fate un versamento
tel. 051/6347644 Marzabotto, 12 Giovedì dalle 16:00 alle 18:00 auto-aiuto
Casa Delle Donne per non subire violenza Bus 19-35-38 tel. 051/435119 (sportina cibo) Narcotici Anonimi tel. 051/6344342 Gruppi
sul c/c postale n. 25736406, inte-
Vicolo Borchetta, 10 (traversa di Strada Parrocchia Santa Maria della Misericordia auto-aiuto stato all'Associazione Amici di
Maggiore) dal Lunedì al Venerdì dalle 9:00 alle Piazza Porta di Castiglione, 4 Sabato alle 8:00 Croce Rossa Italiana Via del Cane, 9 Piazza Grande, specificando:
18:00 Bus 14-19-25-2. Tel. 051/265700 distribuzione numero per sportina genere ali- tel. 051/581858 dal Lunedì al Venerdì dalle
Centro di Aiuto per la Libertà dalla mentari dalle 9:30 alle 11:00, Bus 30-32-33 9:00 alle 11:00 Servizio Infermieristico su pre- "Abbonamento giornale".
Violenza Via dei Poeti, 4 Lunedì al Venerdì tel. 051/332755 sentazione di ricetta medica. Potete anche telefonare allo 051
dalle 9:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 19:00 Parrocchia Santa Maria Maddalena Via
tel. 051/2960721 Reperibilità notturna e Zamboni, 47 Tutti i giorni dalle 9:00 alle 12:00 342328 dalle 9.00 alle 12.00 alla
festivi 333-4721541 Per Donne. e dalle 17:00 alle 19:00 alimenti da cucinare Redazione del giornale.
Centro d’ascolto immigrati Via Rialto, 7/2 tel. 051/244060
Lunedì Giovedì Venerdì dalle 9:00 alle 11:00 Parrocchia Sacro Cuore Via Matteotti, 25 da Per i privati la quota di abbona-
Martedì dalle 15:00 alle 17:00 Navetta 50 Lunedì a Venerdì dalle 9:00 alle 12:00 e dalle
VESTIRSI mento è di 31€ (60.000£) annue.
tel. 051/235358 Stranieri 15:00 alle 17:30 sportina Bus 10-11-25-27-35
Sportello Sociale e delle Opportunità Via del tel. 051/364801 Per enti, biblioteche e associazio-
Porto, 15/b dal Lunedì al Sabato dalle 9:30 alle Parrocchia San Giuseppe lavoratore Via ni 51€ (100.000£)
16:30. Tel. 051/523494 Marziale, 7 Giovedì dalle 14:30 alle 17:30 Parrocchia S. Egidio Via S. Donato, 38 da
Telefono Viola (abusi in campo Psichiatrico) sportina cibo Bus 27 a b c 95-97-98 lun. a sab. dalle 9:00 alle 10:00 e dalle 16:00 Per l'estero 103€ (200.000£)
tutti i giorni feriali dalle 19:00 alle 21:00 tel. 051/322288 alle 17:00 (è richiesto un piccolo contributo
tel. 051/342000 Centro Diurno Via del Porto, 15/c Tutti i gior- economico per i vestiti) Bus 18-20-37-93
Servizio Immigrati, profughi e nomadi Solo ni dell’anno dalle 12:30 alle 18:00 (si accede tel. 051/244090
extracomunitari con permesso di soggiorno Via attraverso il Servizio Sociale Adulti). Opera San Domenico Piazza San Domenico
Drapperie, 6 Lunedì dalle 9:00 alle 13:00 Emergenza Freddo dalle 18:30 alle 19:15 5/2 Lunedì e Giovedì dalle 8:30 alle 11:00 Bus
Martedì e Giovedì dalle 15:00 alle 18:00 Link, dalle 19:30 alle 20:15 Montagnola. 13-11-86 tel. 051/226170
Sabato dalle 9:00 alle 13:00 tel. 051/6564611 Parrocchia San Giuseppe lavoratore Via
Associazione amici di piazza grande Via Marziale, 7 Giovedì dalle 14:30 alle 17:30 Bus
Antonio di Vincenzo, 26/f tel. 051/372223 27 a b c 95-97-98 tel. 051/322288
Avvocati di Strada, un gruppo appartamento, Parrocchia Santa Maria Assunta Via Emilio
inserimento lavorativo (Coop La Strada, Lab. Lepido, 58 Martedì dalle 14:30 alle 17:30 Bus
Via Libia) lavoro di sostegno (distribuzione 13-86 tel. 051/405741
giornale) Parrocchia Cuore Immacolato di Maria Via
Mameli, 5 Mercoledì dalle 9:00 alle 11:00 (è
richiesto un piccolo contributo economico) Bus
13 tel. 051/400201
LAVARSI DORMIRE Parrocchia San Giuseppe Cottolengo Via
Marzabotto, 12 tel. 051/435119 Giovedì dalle Le testate che aderiscono alla
16:00 alle 18:00 Bus 19-35-38 Federazione Giornali di Strada:
Chiesa San Girolamo dell’Arcoveggio Via
Centro San Petronio Via Santa Caterina, 8 Casa del riposo notturno Madre Teresa di Fioravanti, 137 Sabato dalle 16:00 alle 17:00
Max 25 persone. UOMINI STRANIERI Calcutta Viale Lenin, 20 aperto dalle 19:00 Bus 11/c tel. 051/356477 Fuori Binario:
Mercoledì dalle 15:00 alle 16:00 Martedì matti- alle 24:00 Bus 14-34-37 tel. 051/531742 Si Antoniano Via Guinizelli, 3 Escluso il Martedì
via Giano della Bella 22 - Firenze
na prenotazione UOMINI ITALIANI Venerdì accede dai servizi e dalla strada 19:00 – 20:00 dalle 9:00 alle 17:00 (è richiesto un piccolo
dalle 15:00 alle 16:00 Venerdì mattina prenota- Casa del riposo notturno Via Lombardia, 36 contributo economico) Bus 33 Telefono e Fax: 055 220 903
zione DONNE Martedì dalle 15:00 alle 16:00 aperto dalle 19:00 alle 24:00 Bus 27-36 tel. 051/346756
Venerdì mattina prenotazione.
tel 051/6448015 (distribuzione cambio inti-
tel. 051/493923 Si accede dalla strada 19:00
– 20:00
Parrocchia San Bartolomeo Via Beverara, 88
Mercoledì dalle 14:00 alle 18:00 Bus 11 Noi sulla Strada:
mo nuovo) Centro Beltrame (Servizio Sociale Adulti) Via tel. 051/6345431 via Cremonio 38 - Padova
Antoniano Via Guinizzelli, 3 dal Lunedì al Sabatucci, 2 aperto 24h/24h Bus 20-37 Telefono e Fax: 049 687 068
Sabato alle 12:30 Autobus 33 tel. 051/346756 tel. 051/245156 Si accede dai servizi
Casa del riposo notturno Via Carracci 69/2
LAVANDERIA
aperto dalle 20:00 alle 24:00 Si accede tramite Strada Viva:
lo Sportello sociale e delle opportunità. via Chisari 12 - Catania
Rifugio notturno della Solidarietà Via del
Gomito, 22/2 lun. – ven. 15:00 – 18:30 Opera Padre Marella Via del Lavoro, 13 dalle Telefono e Fax: 095 437 429
tel. 051/324285 Bus 25 (capolinea)
Lavanderie a gettoni Via S. Donato 4b/c; Via
9:00 alle 12:00 tel. 051/234345 ASSISTENZA
Saragozza 34°/b; Viale Oriani, 12; Via Petroni,
L’isola che non c’è Via Dell’industria aperta
24h/24h Bus 14 Si accede dalla strada pankabe-
LEGALE Piazza Grande
38; Via Corticella, 90; Via Saragozza, 41 stia e senza fissa dimora. via Libia 69 - Bologna
Rifugio Notturno della Solidarietà Via del Telefono 051 342 328
Associazione amici di piazza grande Via
Gomito, 22/2 aperto dal Lunedì al Venerdì
UNITA’ dalle 15:00 alle 23:00 Sabato dalle 17:00 alle
Antonio di Vincenzo 26/f Mercoledì e Venerdì Fax 051 372 223
D’AIUTO 23:00 Domenica dalle 19:00 alle 23:00 Bus 25
dalle 15:00 alle 17:00 Bus 25
tel. 051/372223
(capolinea) tel. 051/324285 Si accede dalla
strad
Rifugio Notturno della Solidarietà Via del
Distribuzione caffè, succhi, biscotti, scambio
Gomito, 22/2 1° e 3° Lunedì del mese dalle
siringhe, preservativi, relazione e aggancio
18:00 alle 19:30 tel. 051/324285
dalle 16:00 alle 17:45zona universitaria dalle
18:00 alle 19:00 zona stazione (inps) dalle
19:15 alle 20:15 Carracci.
12 giugno-luglio duemiladue