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BERARDI/BOVOLENTA
FS= R/m
dove:
FS= R/m
BERARDI/BOVOLENTA
superficie di scorrimento
bi
lungo le basi:
lungo le interfacce:
Xi
Ui
Ei
Li
Ni
ai
TRi
Wi
Ubi
Ei+1
Ui+1
Xi+1
Zi
bi
i
Xi
Ui
Ei
Ni
ai
Ubi
Li
TRi
Wi
Ei+1
Ui+1
Xi+1
1. Metodo di Fellenius
Mi
Ri
TRi
cL + ( N U ) tan
F =
T
TMi = Wi sen i
N i = Wi cos i
Ipotesi:
TRi
Wi
Li
Ni
R i+1
Nota:
Mi
Ri
r TMi
r TRi
TRi
Ni
Ei
Xi
Wi
EB
RB
TRi
TMi
Ei = E Ai E Bi
X i = X Ai X Bi
TMi = Wi sen i
M
F=
M
2. Metodo di Bishop
Questo metodo rappresenta unevoluzione del
metodo di Fellenius.
Ipotesi:
TRi
XB
Wi
Li
Ni
XA
RA
EA
sen i tan
cos i +
F
F=
(Wi sen i )
Procedura
iterativa
Fc (corretto)
Ipotesi:
cL + ( N U ) tan
F=
(W sen )
tan i tan
m i = cos i 1 +
(W sen )
ove :
F=
cos
cos
tan
c
L
W
U
(
)
i
i
i
i
i
m
Fe (esatto)
Bishop not che per variazioni anche notevoli della distribuzione delle Xi il
coefficiente di sicurezza oscillava in un campo molto ristretto (pari all1%),
pertanto propose per i problemi tecnici, di trascurare le forze tangenziali
dinterfaccia. Il metodo prende il nome di Bishop semplificato.
Fe>FcFreale
Xi0
Ipotesi:
Metodo semplificato:
Metodo esatto: Fe
Imponendo:
A
EL
XL
UL
Ipotesi:
3. Metodo di Janbu
N
U
a
TR
ER
UR
Q
XR
hQ
ove :
F
n i =
Nel metodo di Janbu semplificato viene soddisfatto lequilibrio delle forze sia
in direzione verticale sia in direzione orizzontale e viene introdotto un fattore
di correzione empirico f0 che dipende dai parametri della resistenza al taglio e
dalla forma della curva di scivolamento (figura) e mediante il quale viene
moltiplicato un fattore di sicurezza F0 ottenuto assumendo per semplicit
XR=XL (nota: (n-1) condizioni).
In tale maniera si trova un valore corretto del fattore di sicurezza, detto
Fc; che differisce dal valore esatto, denominato Fe
1
f 0 cLi cos i + (Wi U i cos i ) tan
n i
i
Fc=f0 F0
F=
(Wi tan i )
Metodo di Janbu
T
x
p
x
E A EB + B
A' = c + ( p + t u ) tg x
tg tg
1+
A'
F
=
n =
A
n
1 + tg 2
F =
A = R x 1 + tg 2
B = Q + ( p + t ) x tg
p = z +q +
t=
dE 0
dQ
hq
dx
dx
T1 = E tg + he
A0 = c ' + ( p + t u ) tg x / n 0
A0
F0 =
E A E B + B0
B 0 = Q + ( p + t ) x tg
VEDERE ESERCIZIO
Con tali metodi vengono soddisfatti l'equilibrio delle forze in direzione verticale e in
direzione orizzontale e l'equilibrio dei momenti. Per rendere il problema
staticamente determinato si fa l'ipotesi che le forze di interazione tra i conci siano
tra loro legate dalla relazione X/E= f(x) nella quale f(x) una funzione arbitraria,
che definisce come varia la direzione della risultante delle forze di interazione nella
massa in scivolamento, e un fattore di scala, che esprime la percentuale della
funzione richiesta per soddisfare l'equilibrio delle forze e dei momenti.
Una volta scelta la funzione f(x) si determinano i coefficienti di sicurezza
corrispondenti all equilibrio dei momenti e all' equilibrio delle forze e il calcolo viene
ripetuto variando il fattore fino a quando Fm e Ff coincidono. Ovviamente sono
necessari giudizio ed esperienza nella scelta della funzione f(x), tenendo presente
che non ci pu essere trazione e quindi la posizione della linea di spinta deve essere
interna alla massa in scivolamento. Inoltre non pu essere superata la resistenza al
taglio a rottura. La scelta dipende principalmente dalla forma della superficie di
scivolamento, dalla variazione dei parametri della resistenza al taglio e dalla
pressione neutra lungo la superficie di scivolamento. Nell'ipotesi di superficie di
scivolamento circolare, il coefficiente di sicurezza relativa- mente insensibile alla
distribuzione delle forze di interazione.
ESEMPI