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LEGNO
Caratteristiche, Propriet &
Impiego
21 Gennaio 2013
IL LEGNO: CLASSIFICAZIONE
PROVENIENZA
DUREZZA
Climi EUROPEI
pino, abete, quercia, faggio e acero
DURI
mogano, quercia, noce
Climi TROPICALI
ebano, mogano teak
TENERI
abete, pino, betulle, pioppo
BOTANICA
ESSENZA
abete
rosso
UTILIZZO
da COSTRUZIONE
da OPERA
da INDUSTRIA
IL LEGNO: CLASSIFICAZIONE
CLASSIFICAZIONE: PROVENIENZA
CLASSIFICAZIONE: DUREZZA
IL LEGNO: PROPRIET
Caratteristiche CHIMICO-FISICHE
Propriet MECCANICHE
Propriet TECNOLOGICHE
Peso specifico
Igroscopicit
Conducibilit termica
Conducibilit elettrica
Conducibilit acustica
Resistenza a flessione
Resistenza a trazione
Resistenza a compressione
Resistenza a torsione
Durezza
Flessibilit o curvabilit
Elasticit
Fendibilit
Pulibilit
STRUTTURA
ALBURNO
DURAME
MIDOLLO
SEZIONE TRASVERSALE
1) Struttura del legno a livello del tronco: legno giovanile e maturo (adulto)
legno giovanile
- legno nel suo primo anno di crescita
- situato nella zona centrale del tronco (in genere contenuto nel durame).
- legno dei primi 5-20 anelli daccrescimento di qualsiasi sezione trasversale di un fusto
- negli alberi giovani di specie a rapido accrescimento (elevata percentuale di legno giovanile) il
durame pu presentare caratteristiche inferiori rispetto allalburno
legno maturo
- legno a circa il ventesimo anno di crescita
- graduale miglioramento delle caratteristiche tra il quinto ed il ventesimo anno di crescita
- propriet meccaniche migliori: resistenza e rigidezza maggiori e ritiro assiale minore
Nelle Conifere, il legno giovanile si contraddistingue da quello maturo per le seguenti caratteristiche:
anelli di accrescimento pi ampi
minore massa volumica
resistenza e rigidezza inferiori del 50-70%
- struttura, disposizione, forma e grandezza dei tessuti o degli insiemi risultanti da diversi tipi
di cellule (da cui risulta laspetto di una specie legnosa)
- i vasi che conducono la linfa greggia (acqua e ioni minerali) sono, per la maggiore parte dei
legni, tanto grandi da essere visibili a livello macroscopico come pori, in sezione trasversale, o
come canali porosi, in sezione longitudinale
- al contrario, la struttura delle singole cellule pu essere osservata solo con un microscopio
densit maggiore
anelli di accrescimento pi sottili
modulo elastico e
resistenza meccanica pi elevati
et approssimativa dell'albero
numero di anelli di accrescimento
(ogni anello corrisponde ad un anno di vegetazione)
letta in una sezione trasversale posta in basso
LEGNO TARDIVO
LEGNO PRIMAVERILE
Curiosit
- negli alberi caducifogli delle regioni tropicali e subtropicali, in dipendenza dallalternarsi delle
stagioni secche e di quelle delle piogge, si formano anelli che non corrispondono pi
allaccrescimento annuale.
- nei sempreverdi delle foreste tropicali, caratterizzati da attivit vegetativa ininterrotta, non
essendoci la stagione fredda, lapparizione degli anelli quasi o del tutto assente.
dendrocronologia: scienza che definisce l'et di una pianta sulla base del numero degli anelli di
accrescimento, e riesce a ricostruirne, studiandone la conformazione (in particolare spessore e larghezza), la
storia e a risalire agli eventi climatici ed alle patologie subite
Raggi piccoli
80 160 240 m
non visibili a occhio nudo
CANALI RESINIFERI
- in alcune Conifere indigene (e.g. pino, abete rosso, larice, douglasia), visti in sezione trasversale, appaiono
come punti chiari o scuri, soprattutto nel legno tardivo
- influenzano la lavorabilit e lutilizzabilit del legno
TESSUTO CONDUTTORE
TESSUTO PARENCHIMATICO
o DI RISERVA
- PARETE SECONDARIA (S): segue sulla parete primaria, rappresenta la parte pi cospicua
della parete cellulare, costituita da tre strati concentrici (S1, S2 e S3). Si forma dopo
laccrescimento per distensione a ridosso della parete primaria, in senso centripeto per
apposizione di lamelle sovrapposte
STRATO S2
- importantissimo dal punto di vista strutturale
- il suo spessore rappresenta il 70-90% dello spessore totale della
parete cellulare
- le fibrille sono disposte a spirale, formando un angolo con lasse
della cellula (~ 45 nelle Conifere, ~ 10-20 nelle Latifoglie)
Componenti non
strutturali
componenti non strutturali (estrattivi e ceneri allinterno delle cavit e pareti cellulari) non
contribuiscono alle propriet meccaniche del legno, ma ne influenzano altre caratteristiche (e.g.
colore, durabilit naturale, peso specifico, resistenza ai funghi, bagnabilit, ritiro.)
disposte
Le fibrille elementari si uniscono fra loro dando luogo a filamenti piatti, detti
MICROFIBRILLE (circa 1000 molecole di cellulosa), le quali, a loro volta, si uniscono
formando le MACROFIBRILLE.
PECTINE: altre forme chimiche dellacido pectico (e.g. acido pectico metilato)
PECTATI di CALCIO e MAGNESIO: pi catene di acido pectico legate tra loro da Ca e Mg
Le microfibrille di cellulosa sono disposte le une vicine alle altre, ma non si legano tra loro. Le emicellulose e
le pectine sono molecole corte ramificate che interagiscono a formare ununica rete tridimensionale. Le
quantit relative delle varie componenti variano originando pareti flessibili o rigide, resistenti o deboli.
MATRICE: costituita da acqua, emicellulose, sostanze pectiche (o sali di acidi pectici, quali
pectati di Ca o Mg), proteine e lipidi, riempie gli interstizi del materiale fibrillare.
La sua composizione chimica varia tra specie diverse, tra cellule della stessa pianta e durante i
processi di crescita e differenziamento del tessuto.
PARETE PRIMARIA
1) MATERIALE FIBRILLARE: costituita da cellulosa nelle piante superiori e da chitina nei
funghi
2) MATRICE: costituita da H2O (70% del peso fresco), emicellulose, sostanze pectiche,
proteine e lipidi
GLICOPROTEINE di PARETE
proteine strutturali (ricche di amminoacidi quali serina, idrossiprolina e lisina che formano legami
covalenti con le emicellulose) alle quali si legano molecole di zuccheri, in particolare arabinosio
e galattosio.
2 PRINCIPALI CATEGORIE
1) ESTENSINE: favoriscono lestensibilit della parete
2) LECTINE: svolgono un ruolo importante nei processi di riconoscimento e compatibilit tra
le varie cellule (e.g. impollinazione e resistenza ai parassiti)
APPOSIZIONE: deposizione
lIMPERMEABILIZZAZIONE
1) Cutinizzazione
2) Cerificazione
3) Suberificazone
GELIFICAZIONE
sulla
parete
di
materiali
che
ne
aumentano
IL LEGNO: PREGI
- RINNOVABILE
- BIODEGRADABILE (e facilmente smaltibile)
- Bassa densit
- Elevato potere coibentante
- Buone caratteristiche meccaniche
-facilit di APPROVVIGIONAMENTO
-facilit di LAVORAZIONE
-facilit di RIPARAZIONE
-facilit di SOSTITUZIONE
-LEGGEREZZA (trasporto e posa in opera)
IL LEGNO: Limiti
IGROSCOPICIT: contenuto di umidit e
ambientali
VARIABILIT CARATTERISTICHE
MECCANICHE
tra un elemento e laltro
allinterno del singolo elemento
DIFFICOLT
di
STANDARDIZZAZIONE
Legname rotondo
(tondoni da costruzione)
legname semplicemente scortecciato
Legname squadrato
(Travi Uso Trieste, Uso Fiume, in massello)
elementi asciati e squadrati
FUNGHI
TERMITI
TARLI
CAPRICORNI delle case
ATTACCO DA FUNGHI
a livello del contatto diretto
del legno con la muratura
MASSICCIO
LAMELLARE
0 = 0.8 mm/min
0 = 0.7 mm/min
LATIFOGLIE
MASSICCIO
LAMELLARE
0 = 0.5 mm/min
0 = 0.5 mm/min
IGNIZIONE
FASE di CRESCITA
modello a due zone
COMPLETO SVILUPPO
modello a una zona
CLASSI di RESISTENZA
assegnate mediante procedure di CLASSIFICAZIONE basate su determinate CORRELAZIONI
tra PARAMETRI misurati e valori di RESISTENZA del legname.
CLASSIFICAZIONE a MACCHINA: sulla base del MODULO ELASTICO
CLASSIFICAZIONE VISIVA: sulla base di DIMENSIONE e POSIZIONE dei NODI
Cipollature
CIPOLLATURE
Crescita non regolare con distacco tra gli anelli di accrescimento causata da gelo o caldo eccessivi
TASCHE di RESINA
NODI
ECCENTRICIT del MIDOLLO
CURVATURE
- nelle immediate vicinanze dei nodi la fibratura cambia direzione, con conseguente
decadimento delle propriet meccaniche del materiale
effetti estetici indesiderati
difficolt di lavorazione del tronco
NODI CADENTI
- se il ramo era morto
- non si ha una buona adesione tra i tessuti
Tipologie di NODI:
a) a baffo, b) sul bordo, c) passante, d) di spigolo, e) sulla faccia, f) gruppo di nodi
nelle Latifoglie
nelle Latifoglie
dalla parte superiore del tronco o del ramo
(legno di trazione, non visibile ad occhio nudo)
in alberi cresciuti
su un pendio inclinato
LEGNO di COMPRESSIONE
- maggiore ampiezza locale degli anelli di accrescimento, ispessimento delle pareti cellulari,
maggiore percentuale di legno tardivo rispetto al legno normale e colore bruno
- contrasto tra legno primaverile e tardivo meno netto che nel legno maturo
- il legname contenente legno di compressione soggetto a deformazioni eccessive durante
lessiccazione e allo stato secco tende a rompersi in modo fragile
- problemi di incurvature a causa dellelevatezza anormale del ritiro in direzione longitudinale
- pu pregiudicare la resistenza a trazione ed a flessione del legno
MASSA VOLUMICA
LEGNO ANIDRO
0.3-1.0 g/cm3
densit maggiore
densit maggiore
Curve di adsorbimento e
desorbimento dacqua nel legno
Le curve a due flessi di adsorbimento e di desorbimento del legno (curve ueq a temperatura
costante) mostrano un fenomeno di isteresi nello scambio di vapore acqueo
UMIDITA
NORMALE del legno
40200
3035
Italia
12% (25 C, 65 %)
<18
15
Europa
centro-settentrionale
15% (15 C, 75 %)
12
912
celle rosa: condizioni favorevoli allattacco del legno da parte di funghi (da evitare per favorire la buona
conservazione del materiale nel tempo)
celle gialle: condizioni al limite della sicurezza.
N.B. Spostando il legno da un clima allaltro, lumidit tender a equilibrarsi alle mutate condizioni, anche dopo una lunga
stagionatura e anche se verniciato, con conseguenti rigonfiamenti e ritiri di cui si deve sempre tenere conto nella
progettazione.
mu m0
u=
100
m0
Direzione
volumiche differenziali
Intervallo (%)
ASSIALE
MINIME
0.2-0.6
RADIALE
INTERMEDIE
2-8
TANGENZIALE
MASSIME
4-11 %
(a volte fino a 17 )
VARIAZIONI
CONTENUTO di ACQUA nel legno
VARIAZIONI
VOLUME DIFFERENZIALI del LEGNO
METODI DIRETTI
METODI INDIRETTI
B) DIELETTRICO
(capacitivo)
STRUMENTI di MISURA
Misuratori elettrici di umidit (strumenti a mano)
IGROMETRI ELETTRICI
IGROMETRI CAPACITIVI
RESISTENZA ELETTRICA
RESISTENZA ELETTRICA
- influenzata dalla direzione di taglio, dalla specie legnosa e dalla temperatura del legno
- necessit di tabelle correttive allegate allo strumento di misura (o di interruttori propri dello
strumento per la selezione della specie legnosa e della temperatura)
intervallo di misura: a partire da circa il 5% di umidit
PRECISIONE
1.5% fino a circa il 22% di umidit
22.5% tra il 22% e lumidit di saturazione delle pareti cellulari
Superato il punto di saturazione, la dipendenza della resistenza elettrica dallumidit del legno molto ridotta
e lumidit non pu pi essere misurata con sufficiente affidabilit.
Propriet
TECNOLOGICHE
e MECCANICHE
PROVA
CURVABILIT
Deformabilit normale
(~1.6-2.0)
Deformabilit elevata
(~2.0-3.0)
NOCE
MOGANO
CASTAGNO
DOUGLAS
TEAK
ACERO
OLMO
LARICE
FAGIO
PIOPPO
ABETE
LECCIO
taglio e
effetti del ritiro
MOLTO DURI
DURI o
ABBASTANZA
DURI
MEDIAMENTE
DURI
TENERI
TENERISSIMI
EBANO
OLIVO
ACERO
FAGGIO
NOCE
LARICE
MOGANO
CASTAGNO
BETULLA
ABETE
ONTANO
TIGLIO
PIOPPO
BALSA
Data lelevata influenza della sua umidit, a livello internazionale stato concordato di riferire
le caratteristiche del legno a ben precisi valori di umidit (umidit normale del 12%).
B) LEGNO STRUTTURALE
- provini in dimensione d'uso, campionati all'interno di una popolazione statistica definita in
base alla destinazione finale del materiale e contenenti tutti i difetti caratteristici
- popolazione statistica non necessariamente limitata ad una sola specie legnosa (e.g. insieme di
segati appartenenti a pi specie, di data provenienza, classificati in base ad opportune regole)
- quando richiesta la determinazione della qualit del materiale e della sua conformit ad
una normativa di riferimento predeterminata.
TRAZIONE
ROTTURA
FRAGILE PER
SFILAMENTO
FIBRE
ft > fc
COMPRESSIONE:
ROTTURA DUTTILE
PER INSTABILITA
FIBRE
Temperatura (T)
- valore della temperatura: al suo aumentare la resistenza diminuisce
TEMPERATURA
RESISTENZA
UMIDIT
RESISTENZA
- MASSIME caratteristiche meccaniche del legno (ad eccezione della resilienza) allo STATO
ANIDRO
- MINIME caratteristiche meccaniche del legno allo STATO FRESCO
Es. per uno stesso pezzo
resistenza ad umidit normale = 100
resistenza allo stato anidro = 130190
resistenza allo stato fresco = 4060
Per ottenere risultati confrontabili, tutte le prove devono essere sempre effettuate su provini rigorosamente
equilibrati ad umidit normale. Data loggettiva difficolt di conseguire una tale condizione, nelle norme
viene prevista l'introduzione di opportuni coefficienti di correzione dei risultati di prova in base agli
scostamenti tra l'umidit effettiva del provino e l'umidit normale di riferimento.
DURATA
PERMANENTI
> 10 ANNI
di LUNGA DURATA
CARICHI
kmod
CLASSE di
SERVIZIO 1-2
CLASSE di
SERVIZIO 3
PESI PROPRI
0.60
0.50
6 MESI-10 ANNI
SOVRACCARICHI
DEPOSITI
0.70
0.55
di MEDIA DURATA
1 SETTIMANA-6
MESI
SOVRACCARICHI
di SERVIZIO
0.80
0.65
Di BREVE DURATA
< 1 SETTIMANA
NEVE e VENTO
0.90
0.70
ISTANTANEI
AZIONI
ECCEZIONALI
1.10
0.90
MODULO ELASTICO IN
DIREZIONE RADIALE
MODULO ELASTICO IN
DIREZIONE TRASVERSALE
legno di conifera
privo di difetti
LIMITI: ANISOTROPIA
LANISOTROPIA deriva dallORGANIZZAZIONE CELLULARE
trazione-ACCIAIO : 350 500 MPa
compressione-CALCESTRUZZO: 15 40 MPa
il legno risulta
- PIU RESISTENTE e PIU RIGIDO per
sollecitazioni
orientate
lungo
la
DIREZIONE dellASSE delle FIBRE
- per il legno la rottura a fatica dopo almeno un milione di cicli: si rompe per un carico unitario
pari a circa il 35% del carico di rottura a flessione statica.
RESISTENZA allUSURA
- importante per i materiali legnosi impiegati nelle pavimentazioni
- si determina con una macchina rotante a superficie fregante: dopo un numero fissato di giri si
misura la diminuzione di spessore del provino
- elevata per le essenze forti ad elevato peso specifico (e.g. quercia, bosso, robinia, noce,
eucalipto, ulivo, teak)
CARICHI di SICUREZZA
carichi che un dato elemento in legno pu sopportare in sicurezza
i.
se posto in opera in ambienti molto umidi, riduzione del carico di sicurezza di 1/3
stagionatura ad acqua: generalmente seguita dalla stagionatura naturale vera e propria. Consiste
nellimmergere il legno in acqua marina (acqua+sale) fredda per circa 15 giorni. L'acqua (per osmosi) si
sostituisce alla linfa e viene, successivamente, eliminata con essiccamento all'aria. Il legno senza linfa
praticamente inattaccabile dai tarli e l'immersione in acqua ne aumenta la durezza, il peso e la durata.
SEGATI
SFOGLIATI
TRANCIATI
COMPENSATO
formato da strati dispari (3, 5 o 7) di fogli di legno (MULTISTRATO), disposti alternando il
senso delle fibre e incollandoli.
- sfogliatura dei tronchi per ottenere i fogli di legno
- essiccamento dei fogli di legno
- spalmatura di colla dei fogli di legno
- sovrapposizione in vari strati con le direzioni di fibratura perpendicolari tra loro
- pressatura a freddo e poi a caldo
nel campo dellarredamento il compensato viene rivestito da un laminato plastico o da un
foglio di legno pregiato (piallaccio)
TRUCIOLATO (pannelli di fibre e truciolati)
ottenuto da incollaggio di fibre di legno o chips.
Dagli scarti di falegnameria si ricavano trucioli e segatura che opportunamente trattati con colla e
vapore ed opportunamente pressati, si ottengono i truciolati che impiallacciati con laminati
plastici o con fogli di legno pregiato, danno garanzia di solidit ed economicit nellindustria del
mobile.
MASONITE
agglomerato di frammenti di legno adatto per la sua leggerezza e flessibilit per realizzare lo
schienale degli armadi, il fondo dei cassetti
PRODUZIONE CONTEMPORANEA
LEGNO LAMELLARE
- incollaggio (con colle molto resistenti: caseina, urea-formolo, melanina-formaldeide, resorcinaformaldeide) di assi (LAMELLE) di legno di limitate larghezza e lunghezza
- pressatura (~0.8 MPa per 4-20 ore) a caldo (T= 20 C)
b= 10-24 cm
t= 3-4 cm
l= 400-500 cm
- molto sviluppato per realizzare strutture resistenti anche di grandissima estensione, quali travi,
montanti- elementi strutturali ad ampia flessibilit compositiva e formale
- buona validit estetica (archi anche a sezione variabile)
- impiegato in edifici dove necessario coprire grandi spazi senza pilastri
(e.g. impianti sportivi o per lo spettacolo), date le elevate capacita portanti
CHIODI
VITI
PERNI e BULLONI
LEGNO: RESTAURO
PRIMA FASE: DIAGNOSI del DEGRADO
1. ISPEZIONE VISIVA
- Identificazione della specie legnosa
- Valutazione della difettosit
- Valutazione del degrado strutturale (rotture, deformazioni eccessive)
- Individuazione del degrado biologico (attacchi da funghi e insetti)
2. ISPEZIONE STRUMENTALE
- Misure di umidit
- Tecniche dinamiche (velocit del suono e degli ultrasuoni, vibrazioni trasversali/longitudinali)
- Durezza superficiale
- Resistenza alla perforazione (trapani dinamometrici)
LEGNO: si presta allimpiego in zone a rischio sismico, soprattutto per edifici a destinazione
abitativa, perch in grado di deformarsi sotto lazione di terremoti senza subire danni, date le
caratteristiche di elasticit e resistente a trazione e compressione (al contrario di laterizio o
cemento)
in Giappone
- maggiore parte delle abitazioni realizzata interamente in legno
- solo grandi strutture costruite in cemento armato calcolato per
resistere a sismi di intensit distruttiva
http://www.youtube.com/watch?v=pI3tMQ20mzs
progetto "Sofie" (Istituto per la valorizzazione del legno e delle specie arboree del Cnr (Ivalsa) di San
Michele all'Adige (Trento)): test antisismico su una struttura costituita da pannelli lamellari di legno
massiccio di spessore variabile (530 cm) incollati a strati incrociati (simulazione terremoto di Kobe
(Giappone) del 1995, magnitudo 7,2 sulla scala Richter, oltre 6000 vittime)