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Malattie pi comuni in

Betta splendens: cause,


diagnosi e cura

Roberto Silverii

Indice
Cenni di anatomia di Betta
splendens
Semeiotica: anamnesi ed esame
obiettivo
Problemi derivanti da errato
mantenimento di Betta splendens
Patologie: cause, effetti e
trattamenti
Eutanasia

Anatomia di Betta splendens

Anatomia di Betta splendens

Terminologia anatomica sulle direzioni

Cenni di anatomia di Betta splendens


Labirinto: la caratteristica che contraddistingue tutte le
specie della famiglia Osphronemidae (meglio conosciute come
Labirintidi). E un organo accessorio per la respirazione: ai
Labirintidi infatti possibile grazie a questo diverticolo
branchiale respirare anche laria atmosferica; il labirinto
permette cos di sopravvivere anche in condizioni che per altri
pesci potrebbero essere fatali.
Linea laterale: organo di senso specifico dei pesci; costituito
da una serie di piccoli canali aperti superficialmente e a fondo
cieco. I pesci captano le vibrazioni che viaggiano nellacqua
grazie a dei recettori presenti sul fondo dei canali. Questi
recettori trasmettono le informazioni a nervi tributari del nervo
vago (X nervo cranico) .

Approccio alle
patologie e loro
diagnosi: semeiotica

Semeiotica: lo studio di tutti i segni e


sintomi esterni che si osservano in un
animale e che possono condurci alla
diagnosi di una determinata patologia.
Lanalisi semeiotica dellanimale si
compone di:
Anamnesi
Esame obiettivo

Anamnesi
Lanamnesi la storia dellanimale, ovvero
tutte quelle informazioni riguardanti la sua
vita (presente e passato), che dobbiamo
tenere in considerazione quando vogliamo
riconoscere una malattia che si manifesta
in vasca.

Anamnesi di cosa tenere conto?


Condizioni di mantenimento (litraggio e allestimento
della vasca ed eventuali coinquilini)
Valori fisico-chimici dellacqua (Temperatura,pH, GH,
KH, NO2, NO3, NH3, NH4+ )
Trattamenti in corso o effettuati in precedenza con
medicinali o altri prodotti chimici
Immissione di nuovi animali in vasca
Alimentazione
Stato fisiologico dellanimale (in accrescimento o in
riproduzione)
Precedenti malattie avute o particolare propensione
per una di esse

Esame obiettivo generale


E lesame a cui sottoponiamo il nostro animale
ogni qualvolta ne osserviamo il comportamento,
le abitudini e i segni esterni.
Alcuni segni sono tipici di alcune patologie,
mentre gli altri vanno presi in considerazione
insieme alle informazioni dellesame
anamnestico.

IMPORTANTISSIMA INTEGRAZIONE
TRA ANAMNESI ED ESAME
OBIETTIVO!!!!!

Esame obiettivo generale: cosa


osserviamo?

Costituzione e stato nutrizionale dellanimale


Sviluppo e integrit delle pinne
Presenza di macchie, lesioni o depigmentazioni
Atteggiamenti particolari (sfregarsi sugli arredi
della vasca, boccheggiare sotto il livello
dellacqua,nuotare in modo anomalo)
Reazione agli stimoli (fuga e attacco)
Respirazione
Funzioni organiche (lanimale mangia?
defeca?)

In animali come Betta splendens, essendo molto


difficoltoso procedere con delle analisi di laboratorio
per riconoscere una malattia, le uniche armi a
nostra disposizione per una corretta diagnosi o per
la conferma di un sospetto sono costituite dai due
esami prima descritti.

E IMPORTANTISSIMO OSSERVARE
CONTINUAMENTE LANIMALE E NON
FERMARSI MAI AI PRIMI SEGNI, MA
RACCOGLIERE SEMPRE IL MAGGIOR
NUMERO DI INFORMAZIONI POSSIBILI
CHE POSSANO AIUTARCI!

Problemi derivanti da errato mantenimento


in acquario di Betta splendens
Errato ambientamento dopo acquisto o
importazione e stress da temperatura
Ipossia
Avvelenamento da ammoniaca e influenza del
pH sulla stessa
Avvelenamento da nitriti
Errato allestimento della vasca

Errato ambientamento dopo acquisto o importazione


Quando acquistiamo un Betta sp. (ma questo discorso vale per
qualsiasi specie), rivolgendoci al nostro negoziante di fiducia o da un
allevatore privato, bene tenere conto delle condizioni chimicofisiche dellacqua in cui il pesce in questione viene tenuto.
Particolare importanza in questo senso rivestono la temperatura e il pH
dellacqua.
Perch?
Una variazione repentina e significativa di pH e/o
temperatura pu provocare linsorgenza di alcuni problemi o malattie,
tenendo conto anche dello stress a cui lanimale sottoposto durante
il trasporto, che ne abbassa considerevolmente le difese immunitarie.
Una variazione significativa (per significativa intendiamo 5-6 C) di
temperatura pu determinare linsorgenza di Ictioftiriasi (malattia dei
puntini bianchi).
Uno shock da variazione di pH (di 1-2 gradi di pH) in taluni casi pu

Come possiamo evitare questi


spiacevoli inconvenienti?
La soluzione semplice:
Basta ambientare i nuovi arrivati quando arrivano a casa.
Immettere il sacchetto chiuso in vasca per una mezzora
abbondante (in questo modo la temperatura dellacqua nel
sacchetto si eguaglier gradualmente a quella in vasca)
Aprire il sacchetto e versare ad intervalli di 10 minuti acqua
dellacquario (la quantit di un bicchiere) nel sacchetto.
Passati altri 30-40 minuti possiamo liberare i pesci in vasca,
certi di averli abituati ai nuovi valori, senza nessuno shock.

Ipossia
E la carenza, cronica o temporanea, di
Ossigeno in vasca, dovuta ad una diminuita o
mancata ossigenazione e/o allimmobilit della
superficie dellacqua
Sintomo caratteristico rappresentato dai pesci
che boccheggiano sotto il pelo dellacqua.
In realt una situazione che non si osserva
praticamente mai in Betta sp. in quanto, come
detto in precedenza, grazie al labirinto possono
respirare aria atmosferica.

Avvelenamento da ammoniaca
Lammoniaca presente nei nostri acquari in due forme:
ammoniaca propriamente detta (NH3), che anche la pi
tossica e ione ammonio (NH4+). Deriva dalle escrezioni di pesci
ed invertebrati in vasca, dai residui di cibo e dalla
decomposizione degli animali e delle piante morti.
In acquari maturi lammoniaca viene trasformata dai batteri
nitrificatori (Nitrosomonas sp.) in nitriti (NO2 ) e i nitriti a loro
volta vengono trasformati dai batteri nitratatori (Nitrobacter
sp.) in nitrati (NO3 ), il composto meno tossico, utilizzato
anche come nutrimento da piante e alghe.
Il pH, insieme alla temperatura, gioca un importante ruolo nella
tossicit dellammoniaca.
pH leggermente acidi e temperature pi basse infatti determinano
maggiore presenza di ione ammonio in vasca (quindi minore
tossicit), mentre al crescere della temperatura e del pH si
riscontra unaumentata concentrazione di ammoniaca in forma
NH

(da Fish Disease diagnosis and treatment di H. J. Noga)

Escrementi

Ossigeno

Nitriti
ona
m
so

ro
Nit

Ammoniaca
Residui di cibo

Ossigeno

Assorbiti dalle
piante
Piante e animali morti

Nitrobacter sp.

p.
s
s

Nitrati
Rimossi tramite
cambi parziali

Avvelenamento da ammoniaca
Il motivo per cui lammoniaca si accumula nei nostri acquari la
mancata trasformazione da parte dei batteri in nitriti.
Quali sono i motivi di questa mancata trasformazione?
Pesci inseriti subito dopo lallestimento, senza aspettare la
maturazione del filtro; pulizia della parte biologica del filtro, che
causa la perdita di parte dei batteri.
Filtro sottodimensionato alle dimensioni della vasca (solo parte
dellammoniaca viene trasformata) o mal funzionante.
Sovrappopolamento della vasca.
Grandi quantit di cibo non consumate, presenza di cadaveri e/
o piante in decomposizione.
Trattamenti con medicinali o composti chimici.

Avvelenamento da ammoniaca
Lintossicazione da ammoniaca non ha sintomi propri
particolari, quindi in presenza di
Ipereccitabilit (risposta eccessiva agli stimoli)
Mancata alimentazione da parte dei pesci
bene effettuare subito dei test dellacqua per accertarci che i
livelli di ammoniaca non siano superiori alla norma.

livello letale 1,00 mg/litro

NH3

livello subletale 0,5 mg/litro

Avvelenamento da ammoniaca
Come risolviamo una intossicazione da ammoniaca?
Cambi dacqua, dal 20 al 50%, giornalieri o
settimanali, a seconda dellentit della presenza di
ammoniaca in vasca.
Aggiunta di torba nel filtro che riduce gradualmente in
pH.
Aggiunta di batteri nel filtro.
Aggiunta di un filtro adeguato alla vasca o sostituzione
del vecchio con uno idoneo, seguito da maturazione.
Diminuire la densit della popolazione presente in
vasca.
Ridurre la somministrazione di cibo o interromperla
momentaneamente.

Avvelenamento da nitriti
I nitriti, composto intermedio tra lammoniaca e i
nitrati nelle reazioni condotte dai batteri presenti
nel filtro e in vasca, presentano spiccata tossicit
in quanto si legano sul sito di legame con
lOssigeno sullemoglobina. Si viene cos a formare
la metaemoglobina e viene impedito lo scambio
gassoso portando lanimale ad asfissia.
Per meglio comprendere, possiamo dire che
lavvelenamento da nitriti nei pesci simile, per
meccanismo di azione, a quello da monossido di
carbonio (CO) nelluomo.

Avvelenamento da nitriti
Come fanno i nitriti ad accumularsi in vasca?
Sistema di filtraggio insufficiente rispetto al volume dacqua
della vasca.
Sovrappopolamento
Pesci inseriti subito dopo lallestimento, senza aspettare la
maturazione del filtro; pulizia della parte biologica del filtro, che
causa la perdita di parte dei batteri.
Trattamenti con medicinali o composti chimici.

A peggiorare queste cause o a favorirne linsorgenza


pu esserci una condizione generale di stress
degli animali in vasca.

Avvelenamento da nitriti
Come riconosciamo un avvelenamento da nitriti?
Quali sono i sintomi?
I pesci in vasca presentano dispnea (difficolt di
respirazione) che li porta sempre ad accelerare gli atti
respiratori e a portarsi in superficie.
Questo comportamento pu essere accentuato da
unalta temperatura dellacqua o pu essere un
esclusivo sintomo di questultima.
ricorriamo ad una misurazione degli NO2 mediante
apposito test

Avvelenamento da nitriti
1,0 mg/litro o superiore

NO2

0,5 mg/litro

VALORE LETALE

VALORE SUBLETALE

0,1 mg/litro o inferiore VALORE NORMALE

Un avvelenamento da nitriti causa inoltre un


cambiamento di colore del sangue (da rosso vivo a
rosso brunastro e a marrone nei casi pi gravi), a cui
segue un cambiamento di colore delle branchie, che
possono scurirsi fino a diventare marroni.

Avvelenamento da nitriti
Trattamenti possibili
Cambio dacqua dal 20 al 50% immediato e in seguito cambi
giornalieri o settimanali, a seconda dellentit della presenza dei
nitriti in vasca.
Aggiunta di batteri nel filtro.
Aggiunta di un filtro adeguato alla vasca o sostituzione del
vecchio con uno pi idoneo, seguito da maturazione idonea.
Ridurre la temperatura, lentit delle somministrazioni di cibo e
la densit di popolazione dellacquario.
Nei casi pi gravi nellimmediato, oltre ad un massiccio cambio
dacqua, pu aiutare un bagno in acqua salata (10-15 g NaCl /
litro). Il cloro infatti entra in competizione con i nitriti per il
legame sul sito dellOssigeno sullemoglobina.

Andamento dellammoniaca e dei nitriti in una vasca se i


pesci vengono inseriti appena questa viene allestita
25
20
Nitriti

15

Ammoniaca

10
5

,5
47

,5
42

,5
37

,5
33

30

25

20

15

10

0
0

Ammoniaca e nitriti (mg/litro)

30

Tempo (giorni)

da Bower (1983)

Errato allestimento della vasca


Come pu lallestimento della vasca provocare disturbi
e/o patologie?
Scelta di materiali non idonei come alcune piante finte
o cocci di ceramica o pietre con bordi particolarmente
taglienti che possono provocare lesioni anche letali ai
pesci.
Scelta di inquilini non compatibili con Betta
splendens, come ciclidi (molto territoriali) pesci di
grandi dimensioni, Barbus (che tendono a mordere le
appariscenti code dei Betta) e comunque pesci che
non appartengono al biotopo dappartenenza dei
Betta.

Errato allestimento della vasca


Ruolo importante (anche se pu sembrare banale) riveste il
coperchio dellacquario. Se decidiamo di allevare Betta
sp., questo fondamentale per due semplici motivi:
I Betta sono ottimi saltatori; senza coperchio rischiamo di
ritrovare i nostri beniamini fuori dallacquario.
Come detto precedentemente, gli anabantidi respirano
laria atmosferica, quindi con una vasca scoperta la
temperatura dellaria sopra la superficie dellacqua sar di
molto inferiore a quella dellacqua stessa. Respirare aria
fredda pu provocare problemi nei betta, per questo
necessario un coperchio che favorisce il riscaldamento
dellaria tenendola a stretto contatto la massa dacqua.

Patologie: cause, effetti e trattamenti


In questo capitolo verranno descritte le
patologie che si riscontrano pi
frequentemente in Betta splendens in
acquario, le loro cause, i sintomi e i
trattamenti possibili

Ictioftiriasi o malattia dei puntini


bianchi
LIctioftiriasi una delle malattie pi conosciute in
ambito acquariofilo ed causata da una
infestazione da parte del protozoo ciliato
Ichthyophthirius multifiliis.
Il ciclo del parassita prevede solo il pesce come
ospite, sul quale il parassita in forma di teronte si
incista a livello di epidermide, branchie e pinne
(formando i caratteristici puntini bianchi). Si
trasforma poi in trofonte e si accresce nutrendosi
del sangue e dei tessuti dellanimale.

Ictioftiriasi
Terminato il periodo di accrescimento, il parassita
incistato, ora in forma di tomonte, si sgancia
dallospite, terminando sul fondo della vasca dove
si moltiplica enormemente (un tomonte pu
generare oltre 1500 tomiti). I tomiti, una volta rotta
la cisti e liberatisi nellacqua si trasformano in
teronti, divenendo allungati e provvisti di ciglia che
permettono loro di muoversi liberamente e di
parassitare altri animali, riprendendo il ciclo.

Ictioftiriasi
Il ciclo del parassita pu avere diversa durata a seconda
della temperatura presente in vasca.
Loptimum di temperatura per Ichthyophthirius multifiliis
tra i 24 e i 26C. A questo range di temperatura il
parassita completa il suo ciclo vitale entro una
settimana. Pi scende la temperatura, pi il parassita
impiega a completare il proprio ciclo (10 giorni a 15C,
un mese circa a 10C).

Ictioftiriasi
Ichthyophthirius multifiliis pu arrivare nelle nostre vasche grazie
ad un nuovo acquisto immesso senza quarantena
(lIctioftiriasi nelle prime fasi, ovvero prima della comparsa dei
puntini bianchi non facilmente riconoscibile) o essere gi
presente in vasca, senza aver mai dato problemi.
Cosa scatena linfestazione da parte di Ichthyophthirius multifiliis?

Forti sbalzi di temperatura a cui i pesci sono sottoposti (es.


quando ambientiamo troppo in fretta un nuovo arrivato)
Condizioni dellacqua non ottimali

Questi due fattori provocano forte stress allanimale e un


conseguente abbassamento delle difese immunitarie che lo
debilita e favorisce lattacco da parte del parassita.

Ictioftiriasi
Quali sono i sintomi utili alla diagnosi?
Puntini bianchi presenti sulla cute, sulle pinne e sulle branchie
(meno visibili). I puntini bianchi (che ricordiamo essere il
parassita incistato) sono un segno patognomonico
(caratteristico) di questa malattia.
Pesci che si sfregano sugli arredi della vasca (i parassiti
incistati sulla pelle sono molto fastidiosi e cos i pesci tentano di
liberarsene)
Pesci con difficolt respiratorie quali respiro affannato o
accelerato (le lesioni provocate dai parassiti sulle branchie,
quando cicatrizzano, diminuiscono la superficie utile agli scambi
gassosi)

Ictioftiriasi - Trattamento
Alzare gradatamente la temperatura della vasca fino a 30C o
oltre per almeno una decina di giorni (il parassita a questa
temperatura non pu completare il ciclo)
Bagni in acqua salata alla concentrazione di 20g/litro
Queste due soluzioni possono rivelarsi utili in caso di infestazioni
blande o negli stadi iniziali della malattia; nel caso di
infestazioni gravi o in uno stadio avanzato possiamo ricorrere a
Bagni in formalina (200mg per litro) della durata di circa unora
La formalina va utilizzata solo in ambienti adatti: un composto
molto tossico e cancerogeno, evitarne linalamento dei fumi,
lingestione e il contatto con mucose o ferite!

Ictioftiriasi - Trattamento
Trattamento della vasca con verde malachite o medicinali a
base di questo composto.
La soluzione si prepara con verde malachite e acqua in
proporzione 10 mg/1l.
6 ml di questa soluzione bastano a trattare una vasca da 100 l.
Il trattamento deve durare 3-5 giorni per essere sicuri di
uccidere il parassita in tutti i suoi stadi.
Fondamentale luso di un areatore in vasca durante il trattamento
e un cambio dacqua del 20-50% e linserimento di carbone
attivo nel filtro per 48 ore una volta che questo terminato.

Oodinium
(malattia del velluto, malattia della ruggine,
malattia della polvere doro)
Loodinium provocata da due specie di protozoi flagellati
appartenenti al genere Piscinoodinium: P. pillulare diffuso in
Europa e P. limneticum presente in nord America.
Il ciclo vitale molto simile a quello di Ichthyophthirius multifiliis
visto in precedenza. Le uniche differenze riguardano la
temperatura ottimale a cui il parassita compie il suo ciclo vitale e i
tempi di completamento di questultimo.
Il range ottimale di temperatura per Piscinoodinium tra i 24 e i
27C (temperatura alla quale si trova la maggior parte dei nostri
acquari) al quale il parassita compie il suo ciclo in un tempo che
va dai 10 ai 14 giorni.

Oodinium
Piscinoodinium sp. svolge la sua azione parassitaria pi
violentemente nei pesci giovani, mentre gli adulti si
dimostrano pi resistenti.
Linfestazione colpisce prima le branchie, poi pelle e
pinne e nei casi pi gravi anche gli occhi. Il parassita
si ancora alle cellule dellospite e si nutre,
distruggendole. In questo modo causa infiammazioni
croniche, emorragie e necrosi dei tessuti.
Lorganismo animale prova a reagire a questa
infestazione producendo maggiori quantit di muco e
rigenerando gli epiteli.

Oodinium
Quali sono i sintomi?
Presenza di puntini bianchi sulle branchie (difficilmente
visibili), sulla cute e sulle pinne (facilmente riconoscibile
rispetto allictioftiriasi in quanto i puntini sono pi piccoli e
molto pi numerosi)
Presenza di una patina giallastra che ricopre tutto il pesce
(da cui prende il nome di malattia del velluto o della ruggine
o della polvere doro) dovuta alla reazione del pesce
allinfestazione
La patina, lucente, pi facilmente visibile se osservata
controluce
Dispnea (difficolt nella respirazione) dovuta allinfestazione
delle branchie e alla reazione che genera nuovo epitelio in
maniera non ordinata, riducendo cos la superficie di
scambio gassoso.

Oodinium
Come combatterla?
Il trattamento deve essere tempestivo in quanto pur non
determinando morte in breve tempo (1-2 settimane per i
giovani, anche mesi per gli adulti) la malattia tende a debilitare
molto i pesci che quindi risponderanno molto meno
efficacemente ai medicinali.
Aumentare la temperatura sui 27-28C (velocizza il ciclo del
parassita). D. Untergasser riporta che mantenere la
temperatura sui 33-34C riduce linfestazione, ma non tutti i
pesci dacquario tollerano queste temperature
Bagni prolungati in soluzione di acqua e NaCl (sale da cucina):
circa 1g di sale per litro dacqua (un cucchiaino raso per 10 litri)

Oodinium
Trattamento con solfato di rame che per si dimostrato
essere tossico in acqua tenera e acida
Medicinali commerciali specifici contro Oodinium
Il trattamento deve durare allincirca una settimana per essere
sicuri di colpire il parassita in ogni suo stadio ed evitare cos la
ricomparsa della malattia dopo pochi giorni.

Ricordiamo sempre di utilizzare un areatore per ossigenare


lacqua durante i trattamenti con medicinali (alta temperatura e
composti chimici riducono la disponibilit di ossigeno) e una
volta terminati di effettuare un cambio dacqua del 20-50% e di
inserire del carbone attivo nel filtro per 48 ore.

Malattia colonnare
La malattia colonnare una infezione di origine
batterica dovuta principalmente al batterio
Flexibacter columnaris, ma pu essere
provocata anche da altri batteri (Cytophaga
sp., Flavobacterium sp., Sporocytophaga
sp. e Myxobacterium sp.).
Viene spesso confusa con una micosi in quanto
uno dei sintomi di questa malattia
rappresentato dalle pinne o dalla pelle dei nostri
pesci su cui appaiono delle zone biancastre
che ricordano un ammuffimento.

Malattia colonnare
Flexibacter columnaris pu essere presente sui nostri
pesci e nelle nostre vasche da sempre, senza causare
alcuna patologia. Non appena il pesce sar debilitato per
una qualsiasi causa e le sue difese immunitarie di
conseguenza si abbasseranno, la malattia si manifester.
Quali sono i fattori predisponenti?

Temperatura dellacqua alta (25-30C)


Elevata durezza dellacqua
Lesioni o ferite sulla cute, pinne o branchie del pesce
Condizioni non ottimali dellacqua (nitriti ed ammoniaca
elevati)

Malattia colonnare
La malattia colonnare uninfezione che colpisce in primo luogo la
cute, le branchie e le pinne del pesce, per interessare poi
lintero organismo.
Quali sono i sintomi che ci aiutano a riconoscerla?
Presenza di placche di colore biancastro e talvolta con margini
arrossati su testa, corpo e pinne (fin rot). Le pinne arrivano a
perdere completamente la membrana e rimangono solo i raggi
Le lesioni si trasformano nel giro di una giornata in ulcere di
colore giallo-arancio
Le branchie , quando interessate, vengono attaccate a
cominciare dalla parte pi distale e la loro necrosi procede in
senso distoprossimale (dalla parte pi esterna alla base)

Aspetto di Colisa lalia affetto da malattia colonnare


(notare la lesione presente sulla fronte e sotto la bocca)

Malattia colonnare
Se agiamo tempestivamente contro questa malattia, prima che
linfezione diventi sistemica, possiamo ottenere buoni risultati.
Abbassare la temperatura fino a circa 20C (diminuisce la
patogenicit di F. columnaris),il pH sotto 7 e il KH sotto 5
Bagni prolungati in soluzioni di acqua e permanganato di
potassio. 5 mg di permanganato di potassio/ litro dacqua.
Immergere il pesce in questa soluzione per un tempo compreso
tra i 30 e i 60 minuti.
Trattamento con solfato di rame che non verr descritto in
quanto composto molto tossico che pu provocare, se dosato
male, la morte del pesce
Medicinali commerciali antibatterici

Corrosione delle pinne


La corrosione delle pinne (in inglese fin rot) una
delle malattie pi ricorrenti nelle variet pi
selezionate di Betta splendens come Halfmoon,
Doubletail e Crowntail.
Pu essere causata da varie specie di batteri o funghi:
Questi patogeni tendono ad attaccare le pinne dei
Betta (principalmente la caudale e la anale, ma nei
casi pi gravi possono infettare anche la p. dorsale,
le p. ventrali e le p. pettorali) dal margine pi distale
procedendo poi in direzione del corpo.
E una malattia piuttosto gestibile ma, se non viene
curata, larrivo e linfezione dei batteri sul corpo
dellanimale pu risultare letale!

Corrosione delle pinne


Il riconoscimento di questa malattia
piuttosto semplice: le pinne appaiono
sfilacciate ed possibile trovarne sul
fondo della vasca alcuni brandelli.
Lanimale appare inoltre depresso, apatico,
nuota poco, tende a stazionare sul fondo
o in superficie, mangia meno e tende a
dimagrire.

Corrosione delle pinne


Da cosa causata?
Le cattive condizioni ambientali sono sicuramente il fattore pi
predisponente a questa malattia:
Alti livelli di ammoniaca, nitriti o nitrati
Livelli di pH troppo basici (soprattutto per pesci importati
dallAsia, dove i pesci vengono tenuti in acque scure, ricche
di acidi umici e tannini)
Eventuali coinquilini della vasca che tendono a stressare
Betta splendens
Tutti questi fattori stressano molto lanimale, abbassandone le
difese immunitarie e rendendolo molto vulnerabile allattacco
dei batteri e dei funghi.

Corrosione delle pinne


PREVENZIONE
E sicuramente laspetto pi importante riguardo questa malattia
Frequenti cambi dacqua se la vasca non dispone di filtraggio,
in caso contrario cambi dacqua regolari
Aggiunta nel filtro di torba o di un pezzo di foglia di ketapang
(mandorlo asiatico) essiccata: rilascia tannini e acidi umici che
hanno propriet battericida e acidificante
Aggiunta di sale nellacqua in bassa concentrazione: 0,5 g/l
IMPORTANTE: prima di iniziare un trattamento necessario
ristabilire in vasca le condizioni ottimali per la vita dellanimale

Foglia di Terminalia catappa (Ketapang) o


mandorlo indiano essiccata

Una foglia basta per oltre 100 litri dacqua, quindi possiamo inserirne dei
piccoli pezzi nelle nostre vaschette

Aspetto di un Betta splendens var. Halfmoon colpito


da una grave batteriosi delle pinne

Corrosione delle pinne


Nella foto precedente notare:
Aspetto caratteristico delle pinne corrose
Come la batteriosi abbia coinvolto anche le
pinne dorsale, ventrali e pettorali
Dimagrimento dellanimale

Idropisia ed esoftalmo
I termini idropisia ed esoftalmo non si riferiscono a due
specifiche patologie bens a due sintomi che possiamo
osservare in numerose infezioni batteriche sistemiche.
Con idropisia si intende descrivere un gonfiore (che in pochi
giorni pu divenire molto pronunciato) a livello
addominale, dovuto allaccumulo di liquido negli organi
interni che si accompagna, negli stadi finali della specifica
patologia, ad un sollevamento delle squame su tutto il
corpo e in particolar modo nella zona del gonfiore.
Con esoftalmo invece ci riferiamo ad una situazione in cui i
bulbi oculari sporgono fuori delle orbite (occhi sporgenti).

Idropisia ed esoftalmo
Riconoscere questi due sintomi in Betta sp. (e in
tutte le altre specie di pesci dacquario) di
estrema facilit.
Purtroppo questi ci indicano solo una generica
infezione batterica sistemica (ovvero
riguardante gli organi interni) e non ci
permettono di individuare con precisione
lagente patogeno responsabile rendendo
quindi difficile la scelta di un trattamento
idoneo.

Idropisia ed esoftalmo - cura


La buona riuscita della cura pi probabile se la malattia viene
individuata nei primi stadi. In caso contrario le probabilit si
riducono notevolmente.
Nel caso in cui notiamo questi sintomi nei nostri pesci, dobbiamo
intervenire con un trattamento a base di antibiotici a largo
spettro:
Nifurpirinol 1-2 mg/l per bagni di 30 minuti/giorno
0,10 mg/l per bagni prolungati di 3-5 giorni
Tetracicline 50 mg/l per bagni di 1-3 giorni
Esistono medicinali veterinari con questi composti come base
formulati appositamente per pesci.

Micosi
Col termine micosi ci riferiamo alla presenza sul corpo dei
nostri animali di particolari specie di funghi appartenenti
ai generi Saprolegnia, Achlya e Dictyuchus.
Le spore di questi funghi sono sempre presenti nellacqua
dei nostri acquari; normalmente il pesce riesce a
difendersi da solo tramite il proprio sistema immunitario
ed impedire cos la proliferazione delle spore sul proprio
corpo.
Spesso per accade che sul corpo dellanimale sia
presente una lesione o uninfezione batterica: in questo
caso alle spore risulter pi facile attaccarsi in queste
zone e proliferare.

Micosi
Come riconosciamo una micosi?
La diagnosi anche in questo caso piuttosto
semplice: i funghi infatti sono facilmente visibili
ad occhio nudo. Sul corpo del pesce appaiono
zone sulle quali sembra esserci un batuffolo di
cotone o della muffa.
Le micosi interne invece sono estremamente rare
e difficilissime da curare e da diagnosticare, in
quanto non presentano sintomi esterni.

Micosi
Come curiamo una micosi esterna?
Se la malattia viene diagnosticata nei suoi primi
stadi e linfezione piuttosto blanda si pu
ricorrere a dei bagni in una soluzione di acqua
e sale da cucina: 20g NaCl/litro per 30 minuti.
Nel caso in cui il bagno con acqua e sale non sia
stato sufficiente o se linfezione in uno stadio
avanzato dobbiamo ricorrere ad un trattamento
a base di blu di metilene o verde malachite.

Micosi
Blu di metilene: la soluzione si prepara sciogliendo 1-3 g di blu di
metilene in 1litro dacqua. Di questa soluzione vanno
somministrati in vasca 0,50 ml/litro dacqua dellacquario.
Trattare per 3 giorni.
Alla fine del trattamento cambiare il 50% dellacqua e filtrare per
48 ore con carbone attivo.
Verde malachite: la soluzione si prepara sciogliendo 1-2 mg di
verde malachite in un litro dacqua (2 mg nel caso in cui il pH
sia di 7,5-8).
Si faccia un bagno separato di 30-60 minuti in una vasca con
0,25ml della soluzione precedentemente preparata per litro
dacqua della vaschetta. Se si volesse trattare tutta la vasca, si
consiglia una quantit 10 volte inferiore di soluzione (0,025 ml/l)
Finito il trattamento, si proceda come per il blu di metilene.

PREVENZIONE
Un aspetto importantissimo riguardante tutte le malattie
descritte in questo capitolo la prevenzione!
prevenzione
Come gi detto infatti batteri, funghi, parassiti e virus
sono sempre presenti nelle nostre vasche. In
condizioni ottimali e in assenza di stress i nostri pesci
riescono a rispondere autonomamente grazie al
proprio sistema immunitario agli attacchi di questi
patogeni.
Ma nel caso in cui il pesce sia sottoposto a stress o in
cui le condizioni di allevamento non siano ottimali
lanimale, debilitato, non riuscendo a rispondere
tramite il proprio sistema immunitario, si ammala.

PREVENZIONE
Principali fonti di stress
Valori dellacqua non ottimali (in particolare
ammoniaca e nitriti alti)
Sbalzi di temperatura o pH
Sovrappopolamento della vasca
Presenza di coinquilini non compatibili
Presenza di altri pesci malati
Evitando queste fonti di stress, possiamo diminuire
molto il rischio che i nostri pesci contraggano malattie.

Eutanasia
Tralasciamo tutte le questioni etiche che
questa pratica inevitabilmente comporta.
In alcuni casi, quando cio ogni trattamento
farmacologico non si rivelato utile, nel caso
in cui la malattia sia in uno stadio molto
avanzato e il nostro pesce mostri grandi
segni di sofferenza, sarebbe opportuna la
soppressione dellanimale.

Eutanasia
Quali sono i metodi raccomandati? (ovvero i metodi con cui
lanimale muore senza soffrire)
Aggiungere 30g di bicarbonato di sodio per litro dacqua in una
vaschetta. Mescolare fino a quando la polvere non si
completamente sciolta e in seguito inserire lanimale.
Lasciare il pesce ancora per 10 minuti dopo che
smette di respirare (H.J. Noga)
Incisione nucale: praticare una incisione con un bisturi o una
lama ben affilata a livello della nuca provoca morte immediata
Aggiungere 10-15 gocce di estratto di chiodi di garofano in una
vaschetta contenente lanimale in un litro dacqua

Lavoro realizzato da

Roberto Silverii
Allevatore di Betta splendens
Studente di Medicina Veterinaria presso la facolt di Bologna
Membro dellAssociazione Acquariofili Abruzzese
Per qualsiasi informazione o chiarimento

robertoslash84@hotmail.com
roberto.silverii@studio.unibo.it
Roberto Silverii - Tutti i diritti riservati. E vietata la
riproduzione anche parziale senza lautorizzazione dellautore.

Grazie per la
cortese
attenzione!

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