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Giovanni De Vita
Giovanni De Vita
IL BILANCIO DI ESERCIZIO
NELLE SOCIET DI CALCIO
PROFESSIONISTICHE
FEDERAZIONE
ITALIANA
GIUOCO CALCIO
LEGA
PROFESSIONISTI
SERIE C
PREMIO DI LAUREA
Artemio Franchi 1996
FONDAZIONE
ARTEMIO FRANCHI
IL BILANCIO DI ESERCIZIO
NELLE SOCIET DI CALCIO
PROFESSIONISTICHE
Tesi di laurea di:
GIOVANNI DE VITA
Relatore: MICHELE PIZZO
PRESENTAZIONE
di Giancarlo Abete
Allorquando la Fondazione Franchi dette vita - dintesa con la Lega
Professionisti Serie C - alla iniziativa delle borse di studio, ero Presidente della
Lega ed in quella veste, insieme a Mario Macalli ed a Vittorio Mormando, partecipai alla elaborazione di un progetto che presentava forti elementi di novit
costituendo una delle primissime occasioni in cui le componenti calcistiche istituzionali manifestavano attenzione ad un rapporto diverso con il mondo
dellUniversit, i giovani laureandi, le Fondazioni culturali.
Nella mia attuale qualit di Presidente della Fondazione Franchi - avendomi
lamico Bruno Grandi passato il testimone stante la crescita dei suoi impegni
internazionali - ho il piacere di dare continuit a questa iniziativa che la Lega di
Serie C ha continuato a sostenere consentendo di consolidare una presenza in un
segmento che sar sempre pi fondamentale nello sviluppo del giuoco del calcio. Le valenze socio-economico-giuridico-culturali divengono infatti sempre
pi significative ed impegnano tutti coloro che operano nel mondo dello sport a
dare alle stesse il risalto necessario.
Non ho avuto la possibilit di conoscere Artemio Franchi in vita. Ho quindi
cercato di interpretarLo da tifoso e attraverso le tante testimonianze e i tanti
scritti che Lo hanno riguardato.
Ho per la presunzione di ritenere che questa iniziativa - che lega lo sport,
ed in particolare il calcio, con i giovani ed il mondo universitario e che trova
realizzazione su tutto il territorio nazionale partendo da Firenze, Gli sarebbe
piaciuta.
E con questa presunzione - che diventata man mano anche una convinzione auguro alle Borse di Studio Artemio Franchi di crescere per segnare sempre
pi un solco profondo e positivo nel panorama sportivo italiano.
Alla Facolt di Economia di Firenze, al Comitato scientifico del Premio di
Laurea presieduto dal professor Barucci, e naturalmente alla Lega di Serie C e
al suo presidente Macalli, va il ringraziamento della Fondazione Franchi e della
famiglia Franchi per aver voluto contribuire ad onorare insieme Artemio
Franchi.
Dott. Giancarlo Abete
Presidente Fondazione Artemio Franchi
PRESENTAZIONE
di Mario Macalli
La Lega Professionisti Serie C con la seconda edizione del Premio di Laurea
Artemio Franchi vuole rinnovare il proprio impegno a favore dellapprofondimento e dello studio di tematiche di carattere giuridico ed economico relative
allattivit delle societ sportive, con una particolare attenzione alle societ calcistiche.
La costante e continua crescita dinteresse intorno al mondo del calcio, le
novit di carattere normativo che sempre con maggiore presenza vengono introdotte o proposte per la gestione delle societ calcistiche professionistiche, rendono prezioso il rapporto che si instaurato con il mondo accademico ed il confronto con chi studia queste tematiche con competenza tecnica, unitamente ad
un interesse per il calcio e per lo sport.
E giusto e doveroso che dal calcio, quale autorevole riferimento e traino dello
sport italiano nel mondo, partano delle iniziative di innovazione e di crescita,
foriere di positivi risultati per lintero movimento sportivo nazionale.
Voglio cogliere loccasione per ringraziare la Fondazione Artemio Franchi,
la Facolt di Economia dellUniversit di Firenze e la Commissione Scientifica
incaricata dellesame degli elaborati per la significativa collaborazione assicurata alliniziativa.
Ci nella convinzione che fare cultura attorno al fenomeno sportivo significa
anche assicurare un sostegno, sempre migliore in termini qualitativi, agli operatori ed ai dirigenti che offrono al calcio il loro contributo di impegno e professionalit.
Rag. Mario Macalli
Presidente della Lega Professionisti Serie C
PRESENTAZIONE
di Paolo Fanfani
Questa pregevole, nuova pubblicazione che costituisce ulteriore riconoscimento alla migliore tesi del secondo Premio di Laurea Artemio Franchi,
sollecita una riflessione sul recente passato e sul futuro prossimo dei rapporti
fra Cultura e Sport.
E ormai comprovato linteresse che i docenti, ma soprattutto gli studenti,
mostrano alla materia; le relazioni soggettive ed oggettive che caratterizzano
le vicende sportive coinvolgono direttamente od indirettamente molte discipline non solo giuridiche ed economiche (penso alla medicina sportiva ma
anche allingegneria ed allarchitettura degli impianti) tingendo le problematiche di quel tanto di particolare che costringe le discipline tradizionali ad
interessanti ed avvincenti variabili.
Di qui linteresse scientifico delle discipline tradizionali applicate allo
Sport.
Quanto agli studenti lesperienza ci dice che la loro curiosit se non
anche linteresse preciso, li spinge sempre di pi ad affrontare questi argomenti; le tesi che affluiscono alla segreteria del Premio di Laurea Artemio
Franchi, sempre pi numerose, stanno l a dimostrarlo.
Ed allora, pur mantenendo la qualificante esperienza del Premio di Laurea
A. Franchi, pensare ad es. ad un corso di laurea in diritto ed economia dello
sport non certo avveniristico e v da credere che le Universit italiane
accoglierebbero di buon grado le sollecitazioni che dovessero loro arrivare;
lo dimostrano quelle Universit che gi oggi hanno attivato corsi e scuole di
specializzazione nella materia.
Non v che compiacersi dunque per liniziativa a suo tempo concertata fra
la Lega Calcio di Serie C e la Fondazione Artemio Franchi alla quale la
Facolt economica dellUniversit di Firenze ha aderito con estremo interesse; ma forse i tempi sono maturi per iniziative di ancor maggiore impegno
culturale allo scopo di contribuire al miglioramento di questo mondo sportivo che merita di essere protetto e difeso in questa sua fase di irruente espansione nella societ moderna col rischio continuo di emarginare lo spirito ed i
principi decubertiani senza i quali, anche lo sport, diventa mero commercio.
Prof. Paolo Fanfani
Facolt di Economia Universit di Firenze
PRESENTAZIONE
di Vittorio Mormando
La tesi di laurea di Giovanni De Vita incentrata sul bilancio di esercizio nelle
societ di calcio professionistiche costituisce la pubblicazione della seconda
edizione del Premio di Laurea A. Franchi giunto, questanno, alla quarta edizione.
La collaborazione tra la Lega Professionisti Serie C, la Fondazione Artemio
Franchi e la Facolt di Economia dellUniversit di Firenze, stata particolarmente feconda ed ha consentito di acquisire una grande quantit di lavori nel
campo del diritto, economia e storia del fenomeno sportivo e del calcio in particolare.
La risposta da parte dei giovani che si interessano, a livello universitario, del
fenomeno sportivo si rivelata insperata.
Le tesi pervenute provengono dagli atenei di tutta Italia, segno che, nel mondo
accademico, il fenomeno sportivo viene visto positivamente come argomento di
studio, approfondimento e ricerca.
Il Diritto sportivo sta entrando ormai a pieno titolo nelle Universit e cresce il
numero dei docenti che aderiscono volentieri alle richieste dei laureandi per
lassegnazione di tesi su argomenti di interesse sportivo.
Il numero delle tesi concorrenti al premio, quindi, aumentato considerevolmente di anno in anno ed ha costretto la Commissione Esaminatrice ad un difficile lavoro di selezione per individuare quella vincitrice.
Gli elaborati, infatti, sono stati tutti di notevole livello ed hanno trattato argomenti di grande interesse ed attualit per il mondo sportivo; per un ristretto
numero di candidati selezionati, poi, vi stato un colloquio con la Commissione
presso la Facolt di Economia dellUniversit di Firenze. I candidati hanno
dimostrato tutti grande padronanza della materia trattata e capacit di esposizione e di sintesi rispetto alle difficili domande poste dai commissari chiaro sintomo di possesso di ampio bagaglio culturale.
La tesi di Giovanni De Vita risultata quella migliore e di maggiore attualit
rispetto ad altri lavori degni della massima considerazione, tanto da indurre la
Commissione ad assegnare la terza posizione ex- aequo a due concorrenti.
Giovanni De Vita, per, ha lavorato ancora sulla tesi, aggiornandola ed integrandola, per cui il libro che viene pubblicato molto di pi di una tesi di laurea
ed, a mio parere, pu essere considerato un vero e proprio breve trattato che
costituir strumento di lavoro utilissimo per tutti coloro che, a vario titolo, si
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PREFAZIONE
Gli aspetti economici della gestione di una societ di calcio hanno a lungo goduto di
attenzione solo marginale. Quando non erano del tutto disattesi, venivano considerati
subordinati al risultato sportivo e/o secondari rispetto ai benefici indiretti, sociali ed economici, creati. In pratica, si assisteva, fino a non poco tempo addietro, a realt gestite
secondo criteri prevalentemente tecnici, che al pi vedevano nellaspetto economico un
vincolo, un insieme di limiti alle scelte da compiere.
In alcuni casi, un simile atteggiamento traeva origine da comportamenti mecenateschi, nei quali prioritario era il risvolto ottenibile dallinvestitore, quasi sempre rappresentato da un unico soggetto, in termini di notoriet e di immagine. In altri, la convenienza dellinvestimento calcistico era rappresentata dalla cosiddetta redditivit allargata, cio dai benefici che ricadevano indirettamente sullattivit specifica del principale azionista.
Il generale deterioramento del contesto economico generale, i maggiori investimenti
richiesti dal settore calcistico e laggravarsi delle condizioni di squilibrio economicofinanziario di molte squadre hanno contribuito alla definitiva affermazione della consapevolezza che una societ di calcio, oltre che ente sportivo, costituisce unazienda, cio
unentit economica la cui sopravvivenza dipende dalla capacit di reintegrare autonomamente i costi sostenuti per lattivit con i ricavi conseguiti dalla stessa.
Il passaggio appena descritto investe molteplici aspetti: la crescente attenzione ai costi
ed alla razionalizzazione della gestione; lintroduzione di strumenti di programmazione
economica oltre che sportiva; il rilievo dato al marketing ed alla ricerca di nuove risorse
finanziarie; etc.. Non ultimo il peso via via maggiore assunto dal bilancio. Da strumento negletto, non di rado considerato un mero adempimento formale, esso diviene
mezzo di monitoraggio delle condizioni di equilibrio economico-finanziario e della
capacit della societ di proseguire la propria attivit. Come tale esso viene assunto,
oltre che dagli azionisti, anche dagli organismi federali come elemento di valutazione,
neutrale, oggettivo e attendibile. Da qui la necessit di un suo controllo, al fine di accertare la corretta rappresentazione dei fatti di gestione e della situazione economica.
Giovanni De Vita, giovane esemplare quanto a preparazione universitaria, rigore
morale ed impegno professionale, ha avuto il merito di cogliere il rilievo della tematica
e di offrirne un inquadramento rigoroso, completo e non privo di numerosi spunti interessanti. Il lavoro, infatti, si caratterizza per la sua capacit, in un contesto espositivo e
teorico ben definito, di approfondire alcuni aspetti di sicura complessit scientifica ed
operativa, offrendo soluzioni di estremo interesse.
Prof. Michele Pizzo
Docente di Metodologia e determinazione quantitativa
dAzienda. Universit degli Studi di Napoli, Federico II
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CAPITOLO I1
LA GESTIONE ECONOMICO-FINANZIARIA DELLE
SOCIETA CALCISTICHE PROFESSIONISTICHE
1. Lemersione del professionismo quale fattore di evoluzione delle
associazioni sportive verso lattivit dimpresa.
Lo sport si presenta quale fenomeno sociale che nato2 e si sviluppato
attraverso la creazione di gruppi associativi dal carattere pi o meno stabile per
lo svolgimento in comune dellattivit sportiva. Tale dato caratterizza sia la
pratica sportiva che necessita, gi nel momento tecnico-agonistico, di uno
svolgimento della medesima in forma associata, sia per la pratica sportiva in
cui la disciplina tecnica mostra il confronto tra le singole individualit3.
La rapida evoluzione delle modalit con le quali viene svolta lattivit
sportiva - da uniniziale carattere meramente ricreativo4 si passa, ben presto, ad
un carattere agonistico occasionale5 - esalta ancor di pi il momento
aggregativo del fenomeno sportivo, che viene definitivamento consacrato con
lancor pi rapida emersione dellagonismo a carattere programmatico,
caratterizzato dalla necessaria valutazione comparativa dei risultati sportivi6.
La progressiva prevalenza della finalit agonistica su quella ricreativa, si
pone come fattore causale di due importanti mutamenti nel fenomeno sportivo
associativo.
1
Le finalit delle federazioni sportive sono styrettamente collegate proprio alla nascita
dellagonismo a carattere programmatico: creare organismi a carattere non occasionale i cui
compiti consistono nellorganizzare competizioni, elaborare le regole tecniche, vigilare sul loro
rispetto, registrare i risultati delle gare, consentire la formazioni di graduatorie pi o meno stabili.
Per una rivalutazione della strruttura privatistica delle federazioni sportive nazionali cfr. Caprioli,
Lautonomia normativa delle federazioni sportive nazionali nel diritto privato, Napoli, 1997,
passim.
8
Lagonismo programmatico a carattere limitato si caratterizza per una graduatoria di risultati
sportivi che riguardano atleti appartenenti ad una cerchia pi o meno limitata. Nellagonismo
programmatico a caratter illimitato la graduatoria si pone invece a carattere assoluto, facendo
nascere esigenze organizzative a carattere molto pi complesso che hanno portato, poi, alla
nascita delle federazioni internazionali e, dunque, allorganizzazione sportiva mondiale.
9
Sul punto cfr. Verrusoli, op.cit., pag. 134 e segg..
P.L. MARZOLA, Sport professionistici di squadra e teoria dimpresa. Note economiche 5/6,
1984.
fessional team Sports
11
Per una pi approfondita analisi del contributo della dottrina, specie anglosassone, allo studio di
modelli economici applicabili allimpresa sportiva professionistica, si veda JONES C.H.,The
Economics of the National Hockey League Canadian Journal Economics, February 1969, n.1,
pp. 1-20; Demmert H.G. An economic analysis af the Pro Industry in the United States
Lexington Books, Lexington, Massachaussetts, 1973, pp.29ss.; Scottisch Journal of Political
Economy, June 1971; Wiseman N.C. The Economics of the Football The Lloyds Bank
Review, January 1977.
Crf. Fox A. Industrial Sociology and Industrial Relation. Royal Commission on trade unions
and employers; Association Research Paper, n.3, 1966.
In materia crf. Simon H.A. Decision Making in Economics American economic review,
1959, pp.253-83.
Crf. P.L. Marzola Lindustria del calcio, La Nuova Italia Scientifica, Roma, 1990.
A riguardo si veda F. Torneo, Amministrazione e bilancio delle societ calcistiche per azioni,
Pirola editore, Milano, 1986 p.7.
Daltra parte limposizione della forma giuridica delle societ per azioni si
inseriva in un pi vasto ambito di direttive poste dalle autorit governative
come condicio sine qua non per lerogazione del mutuo sportivo, nonch per la
concessione di agevolazioni tributarie. Imponendo la forma societaria, si voleva
altres rendere possibile lapplicazione di tutta una serie di disposizioni - in
particolare di quelle sulla formazione e pubblicit del bilancio21 - che avrebbero
assicurato unamministrazione pi trasparente e la possibilit di osservare
attraverso pi adeguati strumenti contabili le realt dellattivit sociale, onde
garantire un controllo pi incisivo da parte delle autorit sportive competenti22.
Nonostante larricchimento e la moltiplicazione delle fonti di introito lestensione dellattivit e delle competizioni internazionali, i diritti di ripresa
radiotelevisiva, le sponsorizzazioni - le societ calcistiche si trovano, agli inizi
degli anni ottanta, in una situazione di squilibrio gestionale definito
catastrofico nel rapporto finale di una ricerca sul risanamento economicofinanziario delle societ calcistiche, commissionata allinizio del 1981 dalla
F.I.G.C. ad un gruppo di esperti.
Per mascherare un disavanzo complessivo che pass dai 18 miliardi del 1972
agli 86 miliardi del 1980, le societ di serie A e B fecero ricorso a vari
espedienti contabili. Ai costi amministrativi e generali, agli oneri finanziari e
agli ammortamenti fecero fronte con contributi, provvidenze e proventi vari
nella misura del 36% (in sostanza somme conferite da presidenti, dirigenti ed
enti locali) ma, soprattutto, con le plusvalenze nette da cessione del patrimonio
calciatori23.
Un esempio valga a rendere lidea: per avere lattaccante X, la societ A cede
alla societ B il mediano Y e il difensore Z, senza alcun esborso di denaro. In
tal caso facile per le due societ A e B raggiungere unintesa, attribuendo alla
transazione un valore maggiorato rispetto al reale (es: quattro miliardi invece
che due) e conseguentemente ciascun contraente provvede a registrare in
contabilit le rispettive plusvalenze risultanti24. Si reso cos possibile,
realizzando contabilmente consistenti plusvalenze totalmente fittizie,
scongiurare, sotto il profilo giuridico-patrimoniale, la disintegrazione del
capitale, favorendone tuttavia il graduale annacquamento sotto il profilo
economico25.
Da non trascurare ancheil rilievo che, attraverso limposizione della struttura societaria, si
consente anche lapplicazione della disciplina in tema di responsabilit degli amministratori (artt.
2392-2395 c.c.).
Si veda in proposito anche linchiesta Per rattoppare il pallone, Il Mondo, 1981, oltre che A.
Grimaldi e C. Rapporto sulle attivit economiche delle societ di calcio, Policonsult editore,
dove si sottolinea come il fenomeno presenti effetti collaterali, dato che cos operando le societ
Il primo comma dellart. 3 della legge n. 91/1981 recita infatti che la prestazione a titolo
oneroso dellatleta, costituisce oggetto di contratto di lavoro subordinato, regolato dalle norme
contenute nella presente legge.
Sul punto cfr., amplius, Frattarolo, Lo sport nella giurisprudenza, Padova, 1979, pag. 367 e
segg..
Alle societ sportive professionistiche sono infatti dedicati gli articoli che vanno dal 10 al 13 del
Capo II.
Larticolo 22, secondo comma dello statuto-tipo, approvato dallassemblea dei Commissari
straordinari in data 16 dicembre 1966 ed imposto a tutte le societ interessate dalla riforma
federale, disponeva che lassemblea determiner la destinazione specifica degli eventuali utili di
bilancio nel quadro delle finalit di carattere sportivo perseguite dalla societ per la realizzazione
dellintento dei soci, i quali si propongono essenzialmente lo scopo di attuare, potenziandoli, tali
obiettivi sociali.
La disposizione trova il suo omologo nellart. 23, secondo comma dello statuto-tipo, che
disponeva che gli eventuali avanzi di gestione che residuassero allesito della liquidazione dopo
il rimborso ai soci del capitale dovranno essere devoluti a favore del fondo di assistenza del
C.O.N.I.-F.I.G.C..
Non si pu non notare come i controlli previsti dalla legge n.91/1981 abbiano natura diversa e
carattere pi penetrante rispetto a quelli previsti nello statuto-tipo allart. 19, quarto comma, il
quale disponeva che: le deliberazioni del consiglio di amministrazione o dellamministratore
unico relative: a)ad assunzioni di mutui, rilascio di fideiussioni, creazioni di scoperti di conto
corrente, nonch ad ogni altra operazione finanziaria che abbia leffetto di creare un debito a
carico della societ sia verso i terzi sia verso i propri soci; b)al rilascio di garanzie sui beni sociali
e allemissione di cambiali, acquisteranno efficacia solo se e quando interverr lapprovazione
degli organi
35
Non pu non sottolinearsi, sotto questo profilo, linnovazione prodotta dal disposto del secondo
comma dellart. 10 della legge n.91/1981 - che riconosce e legittima la presenza di utili nei bilanci
delle societ sportive - rispetto al secondo comma dellart. 22 dello Statuto- tipo che faceva
riferimento esclusivamente ad eventuali utili di bilancio, dove laggettivo appare sintomatico di
una tendenza che sottovalua la capacit lucrativa della stessa impresa sportiva.
10
36
Cfr. VOLPE PUTZOLU, Una legge per lo sport?, in Foro it., 1981, V, col. 311. Critico, sotto
questo profilo, della scelta legislativa anche MILLOZZA, Le societ sportive, in Le societ, 1984,
pag. 138.
37
In questo senso cfr. anche: C. MACR, Problemi della nuova disciplina dello sport
professionistico, in Riv. dir. civ., 1981, II, pag. 496 e segg.; VIDIRI, Societ sportive: natura e
disciplina, in Giur.it., 1987, V, col. 51.
38
Cfr. MARAS, Societ sportive e societ di diritto speciale, in Riv.societ, 1982, pag. 507.
39
Cfr. G. CATTURI, La contabilizzazione dellindennit di preparazione e promozione di calcio,
in Riv. cit. p. 423.
11
40
Si anzi sottolineato da parte di Fois, in Nuove leggi civili commentate, 1982, pag. 619, che
non solo non si pu affermare la redditivit del capitale investito nellimpresa sportiva ma si
deve addirittura parlare di perdita continua, in quanto il capitale versato , per i soci, fin
dallorigine improduttivo di interessi.
41
Cfr. MARAS, op. cit., pag. 501.
12
3. Dalla riforma della legge n. 91/1981 alla riforma operata con la legge
n. 586 del 18 novembre 1996.
La situazione di grave crisi economica che ha avvolto lo sport
professionistico in Italia a cavallo tra gli anni 80 e 90 aveva creato un
pressante movimento di opinione, a livello federale come a livello politico, che
aveva evidenziato lesigenza, non pi procrastinabile, di una riforma
dellassetto giuridico delle societ sportive professionistiche.
Gi nellautunno del 1994 la F.I.G.C. aveva costituito una commissione di
studi, presieduta dal Prof. Andrea Manzella, che, con il contributo della
segreteria federale, delle Leghe nazionali dilettanti e professionisti,
dellAssociazione Italiana Calciatori, aveva il compito di varare un progetto di
riforma da presentare in parlamento incentrato proprio sul riconoscimento della
finalit lucrativa soggettiva nelle societ sportive. Bench la situazione
economica e finanziaria dello sport professionistico fosse gi particolarmente
infelice, per un concreto varo legislativo della riforma erano nondimeno attesi
gli inevitabili tempi lunghi delle procedure parlamentari.
Una spinta inattesa ed improvvisa al processo di riforma si avuta attraverso
la pronuncia della Corte di Giustizia delle Comunit Europee42 avvenuta in data
15 dicembre 1995 (cd. sentenza Bosman). Attraverso questa ormai famosa
decisione, la Corte di Giustizia Europea ha sancito, alla luce dellart. 4843 del
Trattato di Roma, un duplice principio: sono contrarie al principio di libera
circolazione dei lavoratori nellambito comunitario le norme emanate da
federazioni sportive in forza delle quali un calciatore professionista, cittadino di
uno Stato membro, alla scadenza del contratto che lo vincola ad una societ pu
essere ingaggiato da societ di un altro Stato membro solo se questa ha versato
alla societ di provenienza unindennit di trasferimento, formazione e
promozione; la Corte ha altres stabilito la contrariet al suddetto principio
delle norme emanate dalle federazioni sportive in forza delle quali, nelle
partite che organizzano, le societ calcistiche possono schierare solo un numero
limitato di calciatori professionisti cittadini di altri Stati membri.
Approfondire il dibattito relativo alle conseguenze della sentenza Bosman
sarebbe operazione che trascenderebbe le finalit del presente lavoro. Ai nostri
fini appare tuttavia opportuno sottolineare come la pronuncia in attenzione
abbia abolito la necessit del versamento dellindennit di preparazione e
promozione soltanto per il trasferimento degli sportivi professionisti
(comunitari) nellambito della circolazione comunitaria, non incidendo in alcun
42
La sentenza, rubricata sotto la sigla C415/93, si pu leggere in Foro it., 1996, IV, 1, col.1 e
segg..
43
Che garantisce la libera circolazione dei lavoratori allinterno degli stati membri, nonch
labolizione di qualsiasi discriminazione, fondata sulla nazionalit, tra i lavoratori degli Stati
membri, per quanto riguarda limpiego, la retribuzione e le altre condizioni di lavoro.
13
44
14
Il D.L. n. 272 del 17 maggio 1996 non conosce la sua conversione in legge.
Data tuttavia la delicatezza dellassetto di interessi su cui la normativa incide se
ne rende necessaria la reiterazione attraverso un nuovo decreto legge (il n.383
del 22 luglio 1996), con il quale si riproduce quasi perfettamente47 il contenuto
normativo del precedente atto. Anche il D.L. n.383 non fu convertito in legge
dalle Camere: allo scadere dei sessanta giorni previsti dallart. 77 Cost. si resa
necessaria un ulteriore reiterazione del medesimo tenore, che avviene a mezzo
del D.L. n. 485 del 20 settembre 1996. A differenza di quanto per avvenne con
il D.L. n. 383 del 22 luglio 1996 - che si limit a recepire pressocch
integralmente le disposizioni del precedente D.L. n. 272/1996 - il nuovo decreto
legge incide non soltanto sulla disciplina degli articoli 6, 15 e 16 della legge
n.91/1981, ma anche sulla normativa che specificamente disciplina lassetto
giuridico delle societ sportive.
Recependo le istanze che si erano manifestate non soltanto tra gli studiosi del
fenomeno e che ormai si erano fatte pressanti anche a livello federale, con il
D.L. n. 485/1996 il legislatore ha abrogato il secondo comma dellart. 10, che,
come evidenziato supra, obbligava le societ al reinvestimento degli utili
realizzati per il perseguimento esclusivo dellattivit sportiva.
Ma lintervento riformatore operato in sede di decretazione durgenza non si
arrestato qui.
E stato imposto a tutte le societ sportive professionistiche, in deroga a
quanto stabilito dallart. 2488 c.c., che obbligatoria la nomina del collegio
sindacale per le societ sportive costituite in forma di societ a responsabilit
limitata in ogni caso48, anche quando il capitale sociale inferiore ai 200
milioni di lire.
Inoltre, per favorire lo svilupparsi di unazionariato popolare sulla scia di
analoghe esperienze straniere49, alla fine dellarticolo 10 viene aggiunto un
nuovo comma attraverso il quale si dispone che in deroga alla normativa
vigente50, non costituisce sollecitazione del pubblico risparmio il
collocamento di azioni e di altri valori mobiliari effettuato dalle societ
sportive professionistiche tra persone fisiche o giuridiche per importi unitari
non superiori a dieci milioni di lire.
Ma loperazione di riforma investe anche i profili funzionali e patologici
delle societ sportive. Viene infatti riformato lart. 1251 della legge n.91/1981
47
15
che, come si visto, disciplinava i controlli federali sulla gestione e sugli atti di
gestione delle fattispecie in esame e le cui disposizioni, sotto il profilo
giuridico, avevano creato non pochi travagli interpretativi agli studiosi della
materia: sotto il profilo della conciliabilit tra controlli federali e controllo
giudiziale ex art. 2409 c.c.52 e sotto il profilo della validit, nellordinamento
statale, degli atti delle societ sportive compiuti in assenza dellapprovazione
federale stabilita dallabrogata formulazione dellart. 1253. La nuova
formulazione legislativa della disposizione recepisce la tesi, auspicata dalla
dottrina prevalente, che limita allambito sportivo lincidenza degli atti di
controllo compiuti dalla federazione.
Nella nuova formulazione dellart. 1354, da un lato si elimina la possibilit
per la Federazione di chiedere allautorit giudiziaria la messa in liquidazione
della societ sportiva, dallaltro si recepisce lorientamento ormai dominante in
garantire il regolare svolgimento dei campionati sportivi, le societ di cui allarticolo 10 sono
sottoposte a controlli sulla gestione amministrativa, al fine di verificarne lequilibrio finanziario,
da parte delle federazioni sportive nazionali, per delega del C.O.N.I., secondo modalit e principi
da questa approvati. E da sottolineare inoltre che in sede di conversione il testo dellart. 12
stato riscritto, senza tuttavia modificarne il contenuto, tranne nella parte in cui prevede la
rilevanza non soltanto dei controlli (non pi riferiti esclusivamente alla gestione
amministrativa) stabiliti dalle Federazioni sportive, ma anche dei conseguenti provvedimenti
da queste stabiliti. Il testo definitivo dellart. 12 infatti il seguente: Al solo scopo di garantire
il regolare svolgimento dei campionati sportivi, le societ di cui allarticolo 10 sono sottoposte,
al fine di verificarne lequilibrio finanziario, ai controlli ed ai conseguenti provvedimenti stabiliti
dalle federazioni sportive, per delega del CONI, secondo modalit e principi da questo
approvati.
52
Per la tesi dellincompatibilit si sono schierati VITTORIA, Le societ sportive tra controlli
federali e controlli giudiziari, in Contratto e impresa, 1985, passim, e DABORMIDA, Il controllo
giudiziario negli enti di diritto speciale o soggetti a controllo di tipo pubblico: in particolare
dellapplicabilit dellart. 2409 c.c. alle societ sportive, in Giur.comm., 1988, II, pag. 480. Per la
tesi della conciliabilit si tuttavia schierata la dottrina ampiamente prevalente (per tutti: cfr.
FOIS, op.cit., pag. 646 e seg., VIDIRI, op. cit., col. 61 e segg.) oltre che la giurisprudenza di merito
(cfr., tra gli altri: Trib. Napoli, 20.5.1986. in Foro it., 1987, I, col. 1604 e segg.; Trib. Taranto,
4.12.1984, in Foro it., 1985, I, col. 3187).
53
Per la tesi dellinefficacia si espressa la sola VITTORIA, op. cit., pag. 819 e segg. La dottrina
ampiamente prevalente (cfr. per tutti VOLPE PUTZOLU, Le societ sportive, in Le societ di diritto
speciale, dal Trattato sulle societ per azioni a cura di Colombo e Portale, 1992, pag. 334 e
segg.) ha invece affermato la rilevanza dei controlli ex art. 12 esclusivamente nellambito
dellordinamento sportivo.
54
Che, nella nuova formulazione rubricato Potere di denuncia al tribunale, cos recita: Le
federazioni sportive nazionali possono procedere, nei confronti delle societ di cui allarticolo
10, alla denuncia di cui allarticolo 2409 del codice civile. E da sottolineare inoltre come
labrogazione della vecchia disciplina dellart. 13 modifichi anche il trattamento riservato ad
eventuali voci di attivo che residuassero al momento della liquidazione della societ: mentre sotto
la disciplina abrogata non poteva essere rimborsato ai soci che non il valore nominale delle azioni
o quote possedute (ed ogni eventuale residuo attivo veniva versato al C.O.N.I.), nella nuova
disciplina sparisce qualsiasi tipo di limitazione, coerentemente, del resto, con laffermazione della
finalit lucrativa soggettiva operata attraverso la soppressione del secondo comma dellart. 10.
16
Nella formulazione del codice civile i legittimati attivi alla richiesta della procedura sono i soci
che rappresentano il decimo del capitale sociale ed il pubblico ministero: in assenza di una
specifica legittimazione, prima della modifica legislativa operata attraverso il D.L. n.485/1996,
alla Federazione spettava dunque un mero potere di denuncia allufficio del P.M. dei fatti che
legittimano laccensione della procedura.
56
Cfr. art. 2 del D.L. n. 485/1996.
57
Soppresso ad opera del D.L. n. 485/1996 (art. 4, comma primo, lett. b)), che, come pi volte
specificato, nella sua originaria stesura postulava lassenza della finalit lucrative nelle societ
sportive.
58
Cfr. VOLPE PUTZOLU, Le societ sportive, cit.,pag. 318.
17
18
CAPITOLO II
IL SIGNIFICATO DEL CAPITALE E DEL REDDITO
NELLE SOCIETA CALCISTICHE
19
63
65
AMADUZZI A., G. PALLONE., I Bilanci desercizio nelle imprese, UTET, Torino, 1986.
66
Cfr. F. RANALLI, Sulle capacit informative delle strutture di bilancio, Cedam Padova, 1984,
p.7 e ss.
20
69
Cfr. C. CARAMIELLO, Indici di bilancio, Strumenti di gestione aziendale, IPSOA Milano 1986,
p.12.
70
F. MANNI, OP.cit., p.44.
21
22
N.C. WISEMAN, The economics of football The Lloyds Bank Review, Gennaio 1977, p.28 e
ss.
73
74
IBIDEM, p.49.
IBIDEM, p.55.
75
76
23
24
78
25
26
84
85
86
IBIDEM, p.425.
IBIDEM, p.426.
F. MANNI, cit. p.52.
27
88
Si tratta di una voce tipica delle societ calcistiche il cui significato gestionale e trattamento
contabile verr, in dettaglio, ripreso successivamente.
89
90
28
91
92
IBIDEM, p.60.
93
Nel primo caso la cedente percepisce un compenso definito sulla base di una libera
contrattazione lucrando una plus o minusvalenza sulla differenza tra valore contabile del
calciatore e suo valore di cessione.
Nel secondo caso il provento si configura come indennit di preparazione e promozione.
94
29
96
IBIDEM, p.64.
30
97
98
31
CAPITOLO III
IL BILANCIO DESERCIZIO NELLE SOCIETA DI
CALCIO:
LIMITI E PROSPETTIVE
1.Le esigenze informative e la IV Direttiva
Il bilancio delle societ calcistiche la cerniera che collega gli aspetti
economici, finanziari e tecnici della gestione del calcio-spettacolo99.
Il decreto legislativo 9 Aprile 1991 n.127 ha introdotto in Italia le direttive
comunitarie n.78\660 e 83\349 in materia societaria relative ai conti annuali e
consolidati100.
Con la nuova normativa il bilancio desercizio meglio regolato dalla legge
anche riguardo alle finalit ed ai postulati.
Esso formato da tre documenti:
-stato patrimoniale;
- conto economico;
- nota integrativa.
il tutto deve essere accompagnato dalla relazione sulla gestione.
La redazione deve ispirarsi ai fondamentali principi101 della chiarezza, verit
e correttezza.
Queste regole si ricollegano ad unaltra nozione che forse potrebbe
comprenderle tutte assieme, ossia quella della cosiddetta intellegibilit dei conti
annuali della societ, requisito questo che si connette, a sua volta, alla
potenziale illimitatezza della platea di destinatari del bilancio desercizio.
Infatti, riguardo le esigenze informative sulle squadre di calcio, bisogna
ricordare come le squadre professionistiche sono sempre state considerate delle
99
100
Sul punto si vedano: F. DEZZANI, Il nuovo bilancio desercizio, Milano, Giuffr, 1993; M.
CATTANEO, MANZONETTO, Il bilancio desercizio, profili teorici e istituzionali degli anni novanta,
Milano, Etas libri, 1992; R. CARAMEL, le nuove norme sul bilancio: commento al Dlgs. 9 Aprile
1991, n. 127, dattuazione della IV e VII Direttiva CEE, Milano, 1991, Il Sole 24 Ore; F.
PEZZANI, Il bilancio desercizio nellinformativa esterna dimpresa, Milano, Giuffr, 1993; F.
SUPERTI FURGA, Il bilancio desercizio italiano secondo la normativa europea, Giuffr, Milano,
1991; F. DEZZANI, P.PISONI, L. PUDDU, Il bilancio e la IV Direttiva CEE, Giuffr, Milano, 1992;
A. BISASCHI, Informativa di bilancio, evoluzione e tendenze in atto, Giuffr, Milano, 1992.
101
Cfr. G. FERRERO, I complementari principi della chiarezza, della verit e della
correttezza nella redazione del bilancio desercizio, Giuffr, Milano, 1991; E. PERRONE, Il
sistema tedesco dei principi contabile e la IV Direttiva CEE, Padova, Cedam,1990.
32
33
63.
34
G. FIGOLI, A. GRIMALDI, C. SPOSITO, Come si gestisce una societ sportiva. Edizione Il Sole
24 ore, p.244.
105
G. RUSCONI cit. p.75. Lautore sottolinea la necessit di precisare un punto importante <<La
Figc un organo di un ente pubblico e non eessa stessa un ente autonomo. Ci si tova dinanzi ad
una emanazione di un ente pubblico che in grado di fissare (con poteri di fatto simili a quelli
della legge) non solo principi e regole di controllo interno, ma addirittura un preciso e dettagliato
piano dei conti unificato, che dovrebbe approfondire ed allargare i minimi del Codice Civile.
Il rischio grosso di una simile impostazione di gravare la Federazione Italiana Gioco
calcio di un onere troppo pesante per le seguenti ragioni:
1) un ufficio di un ente pubblico non necessariamente cos libero da influenze esterne come pu
esserlo il legislatore che deve rendere conto del suo operato allopinione pubblica nella sua
generalit a livello politico e non solo ad un gruppo di societ ed affiliati:
2) lesigenza di presentare il mondo del calcio come un unico centro dinteressi pu spingere la
Figc a porsi pi come uno stakeolder particolare, con i suoi specifici obiettivi informativi,
piuttosto che come portavoce di tutti gli stakeolder.
Le importanti esigenze di controllo cui la Federazione giustamente tenuta possono infatti
prediligere nel piano tipo laspetto del controllo interno, che cosa differente rispetto alla
finalit dellinformazione minima a terzi.
Quanto qui affermato riguarda il principio di redazione del piano dei conti per il bilancio
desercizio e non il controllo cui la federazione tenuta. Ponendo allesempio delle banche, la
banca dItalia controlla i bilanci degli istituti di credito ma lo Stato che ha emanato la legge sui
bilanci bancari>>.
35
Art. 12: Norme di controllo e sulla responsabilit delle federazioni sportive nazionali <<Le
societ sportive di cui alla presente legge sono sottoposte allapprovazione ed ai controlli sulla
gestione da parte delle federazioni sportive nazionali cui sono affiliate, per delega del CONI e
secondo le modalit approvate dal CONI.
Tutte le deliberazioni concernenti esposizioni finanziarie, acquisto o vendita dei beni immobili, o
comunque, tutti gli atti di straordinaria amministrazione, sono soggetti ad approvazione da parte
delle federazioni sportive nazionali cui sono affiliate...>>
107
Si tratta di un documento per lattuazione delle disposizioni contenute nel Dlg. 9/4/1991 n.127
per le societ di calcio denominato Il bilancio desercizio e il nuovo statuto tipo delle societ
calcistiche a cura della Commissione adeguamento piano dei conti e struttura del bilancio alla IV
e VII Direttiva CEE nominata dal Consiglio Federale, Roma, Ottobre, 1993.
36
37
38
110
R. Caramel, Coopers & Librand, Il Sole 24 Ore Libri,,Milano 1996, pag 353
39
40
113
114
41
le norme che regolano tale istituto impongono alla stessa di versare, con
cadenza mensile, quanto dovuto per il titolo ad apposito Ente ( Fondo di
Accantonamento delle Indennit Fine Carriera degli Allenatori e dei Giocatori
di calcio) che gestisce il rapporto con i calciatori e gli allenatori.
I debiti nel passivo vanno evidenziati con separata indicazione, per ciascuna
voce, degli importi esigibili oltre lesercizio successivo115.
Tra i ratei e risconti definiti dal comma V dellart.2424 bis c.c. possono
essere iscritte soltanto quote di costi e proventi, comuni a due o pi esercizi,
lentit dei quali varia in ragione del tempo.
Poich lart.86 delle NOIF prevede che i debiti infruttiferi e postergati verso i
soci e i versamenti a capitale infruttifero non vengono considerati ai fini
dellindebitamento per la determinazione del parametro ricavi/indebitamento, la
raccomandazione quella di collocare dette voci a completamento del
patrimonio netto rappresentando le stesse mezzi propri della societ116.
E a questo punto importante porre in evidenza quelli che sono i significati
gestionali delle voci tipiche dei bilanci delle societ di calcio.
116
IBIDEM, p.28.
42
PASSIVO
A) PATRIMONIO NETTO
Capitale
II Riserva da sovrapprezzo azioni
Azionisti c/futuro aumento capitale
III) Riserve di rivalutazione
IV) Riserva legale
Riserva per azioni proprie in port.
VI) Riserve statutarie
VII) Altre riserve
-Riserve facoltative
-Contributi in c/capitale per di
investimenti
Riserva per utili non distribuiti
ex art. 2423/2426 c.c.)
VII) Utili (perdite) portati a nuovo
9) Altre immobilizzazioni
Totale
1)
43
44
Aggio su prestiti
Totale passivo
CONTI DORDINE
Cauzioni amministratori
Beni della societ presso terzi
Beni di terzi presso la societ
Impegni per beni da ricevere
Impegni per beni da consegnare
Rischi per garanzie prestate a terzi
a) fidejussioni
-a favore di imprese
-a favore di imprese collegate
-a favore di imprese controllanti
-a favore di terzi
b) avalli
-a favore di imprese controllate
-a favore di imprese collegate
-a favore di controllanti
-a favore di terzi
c) altre garanzie personali
-a favore di imprese controllate
-a favore di imprese collegate
-a favore di imprese controllanti
-a favore di terzi
d) garanzie reali
-a favore di imprese controllate
-a favore di imprese collegate
-a favore di controllanti
-a favore di terzi
III
119
IBIDEM, p.39.
F. MANNI, cit. p.19.
F. TORNEO, cit. p.29.
120
Nellaffermare il principio del libero esercizio dello sport in tutte le sue forme, la L.91/81
identifica il professionismo sportivo nellattivit svolta a titolo oneroso e con carattere di
contuinit nellambito delle discipiline regolamentate dal Coni e nel rispetto dellordinamento
generale vigente.
Le prestazioni a titolo oneroso costituiscono oggetto di contratto di lavoro subordinato
(art.2). Ci significa che lattivit dilettantistica resta esclusa da ogni forma retributiva, mentre le
prestazioni del limitato impegno professionale, ancorch a carattere oneroso, sono regolate da
contratti di lavoro autonomo, la cui struttura non si addice alle peculiari esigenze organizzative
delle sport calcistico nazionale.
45
circa
la
natura
dellIndennit
di
Sebbene, in recepimento della ormai nota sentenza Bosman lart.1 del D.L.
485/96 - convertito nella L.586/96 - abbia definitivamente impedito alle societ
titolari dellultimo contratto professionistico la percezione dellindennit di
preparazione e promozione in caso di passaggio del calciatore, con contratto
scaduto, ad altra compagine sociale, appare utile esporre alcune considerazioni
sulle modalit di calcolo e sul significato di un parametro che ha caratterizzato
per anni il sistema dei trasferimenti del calcio italiano.
Nel caso di trasferimento di un calciatore professionista da una societ ad
unaltra, con contratto scaduto, lart.97 NOIF prevedeva infatti il pagamento di:
121
46
124
125
Circa il concetto di <<Capitale umano>> si veda G. ZANDA, M. LACCHINI in La stima del
valore del capitale umano ai fini della valutazione dazienda, RIREA, 1989, p.304 e ss.
126
G. CATTURI, cit. p.432.
Inoltre nella nota, lAutore pone in evidenza come non possibile apprezzare in termini
quantitativi il miglioramento del livello tecnico-atletico di un giocatore n, quindi, apprezzare il
montante del costo sostenuto a tale titolo della societ che lo ha ingaggiato pure il fatto esiste
inequivocabilmente e lindennit percepita al momento del trasferimento del giocatore pu
47
Questa indennit chiamata allo stesso modo sia per il primo passaggio da
formazioni dilettantistiche, sia nelleventuale trasferimento di un campione da
un club professionistico ad un altro.
Sul piano contabile ci appare di difficile accettazione poich sembra un
controsenso considerare alla stessa stregua lndennit del settore
professionistico , per un calciatore che gi possiede un notevole bagaglio di
cognizioni e di esperienze tecniche e che indotto a stipulare un nuovo
contratto esclusivamente per conseguire vantaggi economici pi che di
carriera127.
In effetti la presenza dellI.P.P.128 tra giocatori affermati di squadre
professionistiche appare pi vicina alla precedente logica del vincolo sportivo
che non alla semplice cessione del contratto.
Il parametro base era cos rappresentato dalla media degli emolumenti globali
lordi corrisposti dalla societ nelle due ultime stagioni sportive ovvero, in caso
di contratto annuale, nellultima stagione, oggettivamente determinati e
derivanti da contratti o accordi depositati presso la lega di competenza.
Il coefficiente era diversificato a seconda dellet anagrafica del calciatore al
momento in cui si stipulava il nuovo contratto e a seconda della categoria di
appartenenza della societ con la quale il calciatore aveva in corso il precedente
contratto, nonch di quella con la quale il calciatore stipulava il nuovo
contratto.
Lautomatismo dellI.P.P. poteva essre interpretato come un modo per
svincolare questultima dal calcio mercato , ma non si dimentichi che lIPP
era comunque oggetto di contrattazione. Infatti limporto dellindennit non
doveva essere superiore a quello determinato secondo il meccanismo
precedente ma poteva essere comunque ridotto con accordo scritto tra le due
societ o tra il giocatore e la societ per la quale questi era tesserato.
Questo tipo di osservazione, secondo alcuni129, rendeva lI.P.P. tra club
professionistici simile per molti aspetti allacquisto dei vecchi diritti alle
48
prestazioni sportive il che appariva tra laltro in contrasto con la logica dello
svincolo.
Quanto su esposto ha indotto inoltre numerosi club, specie di serie superiore,
a considerare lI.P.P. potenzialmente ricavabile come una sorta di valore
residuo netto, da sottrarre al processo di ammortamento sebbene ci non
risultasse in armonia con limpostazione della Federazione e di gran parte degli
esperti contabili.
Sono state paventate alcune possibili soluzioni130 circa la natura contabile
dellIndennit di preparazione e promozione
Cos per la societ che la riceveva erano possibili tre casi:
1) valutare lI.P.P. come ricavo caratteristico contrapposto ai costi
capitalizzati sostenuti per preparare i giocatori;
2) reputare lI.P.P. come qualsiasi ricavo straordinario;
3) considerare lI.P.P. come una plusvalenza sulla compravendita del
giocatore.
Nel primo caso appariva difficle imputare lI.P.P. ai costi di preparzione di
un campione che era gi stato acquistato sportivamente maturo. In particolare
appariva assai arduo separare in questo caso i posti di preparazione ( non si pu
parlare certo di promozione!) dai normali componenti negativi di reddito
attinenti alla gestione della squadra.
Una ulteriore difficolt nellaccettazione di tale tesi poteva riscontrarsi nella
natura di massimo dei valori fissati nella tabella federale. Secondo una simile
impostazione, infatti, considerando il valore massimo dellIndennit di
preparazione promozione corrispondente, per presunzione contabile,
alleffettivo consumo dei fattori produttivi per la preparazione, sorgeva
comunque il problema di registrare un componente straordinario negativo di
reddito tutte le volte che si incassava una cifra inferiore al massimo tabellare.
In conseguenza di quanto affermato si deve riconoscere che lI.P.P.,
contrariamente alla sua stessa definizione, non era un ricavo che copriva costi
passati di gestione, ma un ricavo per lo pi straordinario, tant che in caso di
bassa quotazione sul mercato lI.P.P. poteva essere ridotta fino a zero.
Tuttavia anche linterpretazione di questa indennit come un ricavo
straordinario qualsiasi poteva contrastare con lottica di conduzione aziendale
dei manager di alcuni team minori che cercavano di gestire il parco giocatori
in modo da riequilibrare i propri conti, risultando quindi abituali fornitori di
indennizzo. Ad un presidente previdente baster incrementare da 300 a 400 milioni lingaggio del
calciatore in questione per aver diritto ad un indennizzo di 4 miliardi e 800 milioni (400x12).
Come dire che, con un costo addizionale di 100 milioni, ci si assicura unentrata molto pi
addizionale di 1 miliardo e 200 milioni.
P.L. MARZOLA, cit. p.65-66.
130
Rusconi, cit. pag.331.
49
calciatori dei team maggiori. Non possibile per distinguere a priori queste
squadre da quelle che ottenevano lI.P.P. occasionalmente.
Apparirebbe cos lipotesi che equipara lI.P.P. alle plusvalenze da cessione
del contratto la pi adatta ad esprimere in termini economico-aziendali questo
tipo di ricavo.
Una simile impostazione sembra tanto pi valida se si considera che le norme
federali e gli aspetti contabili portano le societ ad accantonare quote di
ammortamento esattamente corrispondenti alla durata del contratto, facendo s
che al momento della riscossione dellI.P.P. il giocatore fosse completamente
ammortizzato.
Questa natura similare dellIPP alle plusvalenze sui contratti non comportava
la loro assoluta identit contabile 131in quanto le plusvalenze da cessione
contratti non sono legati a nessun tetto massimo132.
Appare, infine, quanto meno discutibile fondare la differenza tra le
plusvalenze di cessione e lindennit di preparazione e promozione sulla diversa
competenza temporale dei componenti di reddito.
Secondo una simile impostazione, mentre lI.P.P. configurava un compenente
positivo di reddito imputabile interamente allesercizio in cui percepito,
secondo alcuni, la plusvalenza di cessione configurerebbe un ricavo di
competenza dellesercizio in cui viene percepito solo se tale cessione si verifica
lanno precedente la scadenza dei termini contrattuali133.
Pertanto, qualora la cessione avvenisse due o pi anni prima della scadenza
del contratto, il compenso percepito dalla cedente assumerebbe carattere di
ricavo anticipato pluriennale dando vita ad un elemento passivo del patrimonio
societario.
Secondo tale tesi quel valore dovrebbe quindi essere oggetto di
ammortamento finanziario per la durata residuale del contratto medesimo, in
modo da farla apparire pro-quota tra i profitti di cui al conto economico.
La definizione della plusvalenza di cessione come fonte di risconto passivo
si baserebbe sulla considerazione, solo astrattamente accettabile, che tale ricavo
si calcola a fronte del trasferimento del diritto a beneficiare delle prestazioni
sportive per un periodo pluriennale e si collegherebbe al procedimento seguito
dalla societ che acquista il contratto per rilevare in contabilit il prezzo pagato
a tale titolo. Quel costo, come si visto, risulta infatti capitalizzato tra le attivit
patrimoniali e sottoposto allammortamento per gli anni ancora da trascorrere
fino alla risoluzione definitiva del contratto.
131
IBIDEM, p.330.
132
Prescindendo comunque dal problema del diverso trattamento fiscale delle sopravvenienze
rispetto alle plusvalenze.
133
G. RUSCONI, cit. p.331.
50
51
D altro canto, la Corte ha rigettato i motivi fatti valere nelle parti resistenti e dai governi
intervenienti volti ad ottenere la non applicazione dellart.48 alla fattispecie, vale a dire:
a) La maggior parte dei clubs europei non hanno carattere di impresa poich lattivit economica
portata avanti da essa insignificante; la Corte ha obbiettato che per lapplicazione dellart.48
e delle altre disposizioni relative alla libera circolazione dei lavoratori non necessario che il
datore di lavoro abbia la qualifica di impresa, dato che lunico elemento che si richiede
lesistenza di un rapporto lavorativo o la volont di stabilirne uno.
b) Le norme in termini di trasferimenti disciplinano pi che le relazioni lavorative tra clubs e
calciatori, le relazioni economiche tra club; la Corte ha rigettato questo motivo di
inapplicazione dellart.48 evidenziando che, sebbene in principio tali norme disciplinino
rapporti tra clubs, i suoi effetti si fanno sentire sulle possibilit che hanno i giocatori
comunitari di accedere ad un impiego in clubs stabiliti in altri Stati membri.
c) La necessit di rispettare lautonomia del movimento sportivo a causa della specificit del
mondo dello sport, della difficolt di distinguere gli aspetti economici da quelli sportivi nel
calcio e delle conseguenze nocive che avrebbe lapplicazione dellart.48 allorganizzazione
del calcio nel suo insieme; la Corte ha respinto questo argomento osservando che la pretesa
difficolt di separare gli aspetti sportivi da quelli economici dello sport non pu farsi valere
per escludere una intera attivit sportiva dallambito di applicazione del Trattato, dato che,
come sostenne nella sentenza Don / Mantero, tale restrizione della sfera da applicazione delle
disposizioni Trattato deve essere mantenuta rigorosamente entro i limiti del suo specifico
oggetto. La Corte ha respinto altres largomento secondo cui le eventuali conseguenze
derivanti dallapplicazione di una disposizione del Trattato a un certo settore (nella specie, lo
sport professionistico) potrebbero giustificare linapplicabilit.
d) Lobbligo della Comunit di rispettare le diversit nazionali e regionali delle culture degli
Stati membri in virt dellart. 128.1 del Trattato CE, precetto in cui bisogna includere lo sport
date le analogie che presenta con la cultura; la Corte ha rifiutato anche questo argomento
poich, a suo parere, la questione sollevata dalla giurisdizione nazionale non si riferiva alle
condizioni di esercizio delle competenze comunitarie di carattere limitato, come quelle
fondate sullart. 128.1, ma alla portata di una libert fondamentale del mercato interno.
e) Il rispetto della libert di associazione delle federazioni sportive; secondo la Corte , bench la
libert di associazione rientri nei diritti fondamentali protetti dallordinamento comunitario,
non si pu considerare che le norme della UEFA e delle federazioni nazionali esaminate in
questo caso siano necessarie per garantire lesercizio di questa libert da parte di tali
associazioni, dei clubs o dei giocatori o che le stesse siano una conseguenza ineluttabile di tale
libert.
f) Il rispetto del principio di sussidiariet, come interpretato dal governo tedesco, nel senso cio
che le autorit pubbliche, specie le comunitarie, devono limitarsi a quanto strettamente
52
53
140
C.f.r. M. Orlandi, Ostacoli alla libera circolazione dei lavoratori e numero massimo di
stranieri in una squadra: osservazioni in margine della sentenza Bosman, in Giustizia Civile,
1996, I, p.635: In effetti, se nel caso Bosman la Corte di Giustizia non avesse disposto
lapplicabilit ex nunc della sentenza, si sarebbe determinata una situazione nella quale le squadre
che hanno acquistato o ceduto ad altre squadre europee giocatori giunti alla fine del contratto, si
sarebbero trovati i bilanci sconvolti da crediti divenuti senza causa e da debiti che non avrebbero
pi dovuto onorare.
141
Art. 6 L. 91/81 Cessato, comunque, un rapporto contrattuale, latleta professionista libero
di stipulare un nuovo contratto. In tal caso, le Federazioni Sportive Nazionali possono stabilire il
versamento da parte della societ firmataria del nuovo contratto alla societ sportiva titolare del
precedente contratto di una indennit di preparazione e di promozione dellatleta professionista,
da determinare secondo coefficienti e parametri fissati dalla stessa federazione in relazione alla
natura ed alle esigenze dei singoli sport.
Nel caso di primo contratto, lindennit prevista dal comma precedente pu essere dovuta alla
societ o alla associazione sportiva presso la quale latleta ha svolto la sua ultima attivit
dielettantistica.
Alla societ o allassociazione sportiva che, in virt di un tesseramento dilettantistico o giovanile,
ha provveduto alladdestramento tecnico dellatleta, viene riconosciuto il diritto di stipulare il
primo contratto professionistico con lo stesso atleta. Tale diritto pu essere esercitato in pendenza
del precedente tesseramento, nei tempi con le modalit stabilite dalle diverse federazioni sportive
in relazione allet degli atleti e alle caratteristiche dei singoli.
La indennit di preparazione e di promozione dovr essere reinvestita, anche dalle societ o
associazioni che svolgono attivit dilettantistica, nel perseguimento di fini sportivi.
Art. 1 D.L. 485/96 1.Larticolo6 della legge 23 Marzo 1981, n. 91 sostituito dal seguente:
<<Art. 6 (Premio di addestramento e formazione tecnica). - Nel caso di primo contratto deve
essere stabilito dalle Federazioni sportive nazionali un premio di addestramento e formazione
tecnica in favore della societ od associazione sportiva presso la quale latleta ha svolto la sua
ultima attivit dilettantistica o giovanile
2. Alla societ od alla associazione sportiva che, in virt di tesseramento dilettantistico o
giovanile, ha provveduto alladdestramento e formazione tecnica dellatleta, viene riconosciuto il
diritto di stipulare il primo contratto professionistico con lo stesso atleta. Tale diritto pu essere
esercitato in pendenza del precedente tesseramento, nei tempi e con le modalit stabilite dalle
54
55
56
149
150
151
57
Art. 99 N.O.I.F.: Lndennit pu essere maggiorata del 5% per ogni stagione di tesseramento
federale del giocatore presso la societ della Lega nazionale dilettanti, limitatamente al termine
della stagione sportiva in cui il medesimo ha compiuto anagraficamente il 21 anno di et.
153
La societ non possiede il calciatore ma il diritto di utilizzare la sua opera, F. MANNI, cit.
p.31.
58
salvo rare eccezioni pu affermarsi che le aliquote mediamente applicate sono in effetti
risultate sempre inferiori ai massimali stabiliti con la predetta circolare ministeriale.
Tenuto conto del fatto che il vincolo che legava il calciatore alla societ era a tempo
indeterminato si aveva ragione nel procedere al progressivo ammortamento del costo iscritto in
contabilit con adeguate poste in conto economico proporzionali alla presunta vita operativa
(Tribunale di Roma 12 Luglio 1972, in Giur. Merito 1974, I, p.198.
Questultimo problema di carattere generale, trovava nel caso specifico dellatleta professionista
problemi applicativi assai complessi data levidente difficolt di determinare con oggettivit quale
sarebbe stata la vita operativa di un atleta, essendo vasta lalea di eventi in grado di alternarne
la durata e modificarne sensibilimente il valore di carico.
Va peraltro notato che tale problema - obsoleto per le societ che esercitano lo sport
professionistico - rimane di attualit per le associazioni sportive dilettantistiche, in quanto per esse
sussiste, con il tesseramento, il vincolo sportivo.
59
155
Occorre considerare due ipotesi relative a questi super-ammortamenti calcolati nel periodo di
transizione:
a) prima del vincolo lammortamento stato calcolato seguendo certi principi e lo svincolo ha
introdotto una improvvisa riduzione della vita utile del cespite.
In questo caso il miglior ammortamento degli anni di transizione viene a coprire un
imprevedibile (sul piano del bilancio) evento negativo che appare pi vicino alla sopravvenienza
passiva o comunque ad un costo di carattere straordinario;
b) lammortamento stato volutamente sottovalutato per politiche di bilancio. Lo svincolo
evidenzia anche una situazione di sottovalutazione dei costi gi esistenti nella realt.
Qui lammortamento degli anni di transizione si suddivide in tre parti: ammortamento ordinario
(legato alleffettivo utilizzo di quegli anni), sopravvenienze passive (quote legate al carattere
imprevedibile dello svincolo) e minusvalenze (per le quote legate a politiche di bilancio), dal
momento che non pi possibile influire sui bilnaci passati. G. RUSCONI, cit. p.81.
156
Bisogna inoltre considerare che - come pi volte si detto - lart. 6 della legge 91/81 obbliga
solo al rispetto del valore massimo e le due societ possono accordarsi per valori inferiori.
Non questo un caso infrequente, specialmente quando il giocatore ha gi raggiunto una certa et,
oppure quando le sue prestazioni nel precedente campionato sono state inferiori alle aspettative od
infine quando lo stipendio percepito, e che vuole mantenere, giudicato elevato per le possibilit
della nuova squadra. Per tutti questi motivi, e considerando anche la possibilit di infortuni che
possono limitare il valore delle prestazioni professionali di un giocatore, aleatorio determinare
quale sar limporto che una societ di calcio effettivamente percepir come lindennit al
termine del rapporto contrattuale con un suo giocatore e pertanto, in ossequio al principio della
60
61
costanti per lintera durata del contratto economico che vincola il calciatore alla
societ cessionaria del diritto.
Lesercizio di decorrenza dellammortamento quello in cui avvenuto il
tesseramento del calciatore160.
Nel caso in cui nel corso del contratto le parti concordino il prolungamento di
detto contratto, la parte non ancora ammortizzata del costo del diritto potr
essere ammortizzata in relazione alla nuova durata del contratto. La societ
proceder quindi a redigere un nuovo piano di ammortamento a rate costanti
che terr conto del costo ancora da ammortizzare e della nuova durata del
contratto economico.
Qualora, allo scadere del contratto, lammortamento non sia stato
correttamente effettuato e si pervenga alla cessione del diritto, la societ
cedente rileva un sopravvenienza passiva pari al valore delle quote di
ammortamento non effettuate161.
Se la risoluzione del contratto avviene per cause non imputabili alle parti e
che rendono il calciatore non idoneo al proseguimento dellattivit sportiva
nessun ricavo sar indicato.
Quindi se un incidente dovesse ridurre la performance di un calciatore, a
fronte dellonere che residua dallammortamento praticato negli esercizi
precedenti, potr figurare solo leventuale indennizzo assicurativo162.
4.1.5.Gli effetti contabili del decreto spalmaperdite. Ipotesi applicative
Pur in presenza di rigide norme in ordine agli ammortamento dei diritti
pluriennali delle prestazioni dei giocatori163, prima della entrata in vigore delle
disposizioni introdotte con il D.L. 272/96, D.L. 383/96 e da ultimo con il D.L.
485/96 convertito nella L.586/96, le societ professionistiche seguivano tre
criteri per la determinazione delle quote di ammortamento dei diritti stessi 164
a) ammortamento dellintero costo sostenuto per lacquisizione del diritto
pluriennale alle prestazioni dei calciatori, in base alla durata del contratto.
160
Su tale disposizione non si concorda in riferimento ai contratti preliminari che, a pena di nullit
vanno depositati entro il 30 Giugno. Nel caso in oggetto, rispettando alla lettera la disposizione
federale dovrebbero imputarsi alla stagione che si conclude quote di ammortamento relative a
calciatori le cui prestazioni possono disporsi solo a partire dalla stagione successiva.
161
Si veda in proposito, per gli esercizi 1995/96, 1996/97 e 1997/98 le disposizioni agevolative
previste dal D.L. 485/96, noto anche come decreto spalmeperdite, le cui fattispecie applicative,
cos come definite dagli organi federali, sono esposte nel paragrafo che segue.
162
F. MANNI, cit. p.106.
163
Raccomandazione n. 2 Documento FIGC citato ed in dettaglio Capitolo III pargrafo 4.1.4
164
Documento FIGC, Lega Professionisti Serie C, del 15 Ottobre 1996 che riporta lesito
dellincontro informale avvenuto a Milano il 3 Ottobre 1996 tra tecnici della F.I.G.C., L.N.P. e
L.P.S.C.
62
64
data del 15 Maggio 1996, fermo restando lobbligo del controllo da parte di
ciascuna Federazione sportiva ai sensi dellart. 12.
Bilancio al 30 Giugno 1996
Caso A
La societ ha effettuato insufficienti ammortamenti, il contratto economico
del calciatore scade il 30 Giugno 1997.
In ipotesi che:
_il costo di acquisizione del contratto del calciatore sia di lire 18 miliardi;
_la durata del contratto sia di 3 anni (1994/95, 1995/96, 1996/97);
_gli ammortamenti iscritti nel Bilancio al 30.06.1195. (1994/95) siano di 4
miliardi, in quanto il procedimento adottato quello di cui al sub b,
considerando limporto dellindennit di preparazione e promozione pari a 6
miliardi;
_il diritto pluriennale alle prestazioni calciatori, residuo, indicato in bilancio
al 30 Giugno 1995, sia di 14 miliardi;
_lindennit di preparazione e promozione, alla scadenza del contratto,
determinata ai sensi dellart. 98 N.O.I.F., e certificata dalla federazione
competente, sia di 8 miliardi;
_il costo non ammortizzato dei diritti pluriennali alle prestazioni calciatori sia
di 2 miliardi.
Lammortamento del diritto pluriennale alle prestazioni calciatori, pertanto,
stato calcolato su 12 miliardi, in relazione alla durata del contratto. Cio il
valore di 12 miliardi era frazionato sulla durata del contratto di tre anni. La
quota annuale di ammortamento era di 4 miliardi (cio 12 miliardi:3 anni= 4
miliardi).
Alla scadenza del contratto con il giocatore, la societ avrebbe ancora iscritto
nel proprio stato patrimoniale il diritto pluriennale alle prestazioni del
calciatore, non ammortizzato, di 6 miliardi, che avrebbe dovuto essere
compensato dal provento relativo allindennit di preparzione e promozione
corrisposta dalla societ cessionaria del nuovo contratto con il giocatore, ai
sensi dellarticolo 6, comma 1, della legge 23 Marzo 1981, n. 91.
Con labolizione di detta indennit, la societ viene a trovarsi nella situazione
di non poter pi recuperare il costo non ammortizzato dei singoli giocatori alla
scadenza del contratto. Conseguentemente, il valore del costo non ammortizzato
dei singoli giocatori, avrebbe dovuto essere imputato al conto economico come
costo di esercizio derivante da insufficienti ammortamenti effettuati negli
esercizi precedenti.
Al fine di evitare laggravamento del risultato economico al 30 Giuigno
1996, il legislatore consentirebbe di scorporare dai Diritti pluriennali alle
prestazioni calciatori, lammontare del costo non ammortizzato dei singoli
giocatori, in questa ipotesi pari a 6 miliardi, sino alla concorrenza del valore
65
Stato Patrimoniale
....................
B) IMMOBILIZZAZIONI
....................
....................
III)Immateriali
66
4
6
Conto Economico
A) Valore della produzione
..................
B) Costi della produzione
..................
10) Ammortamenti e svalutazioni
Diritti pluriennali alle prestazioni
calciatori
.....................
Le scritture contabili sono le seguenti:
Indennit di preparazione e promozione
art. 3 D.L. 485/96
30.06/1996
a iritti pluriennali alle prestazioni
calciatori
L 6 mld
30.06.1996
aDiritti pluriennali alle prestazioni
calciatori
L. 4 mld
AVERE
18
4
67
Indennit di preparzione
e promozione art.3 D.L.485/96
Totale dare
18
Saldo conto
Totale avere
4
14
68
Stato Patrimoniale
A) Patrimonio netto
..................
B) IMMOBILIZZAZIONI
..................
..................
ex art.3 DL 485/96
II) Immateriali
- Diritti pluriennali alle prestazioni calciatori
- Indennit di preparazione e
//
69
Conto Economico
A) Valore della produzione
..................
B) Costi della produzione
..................
10) Ammortamenti e svalutazioni
- Diritti pluriennali alle prestazioni calciatori
.................
Le scritture sono le seguenti:
30.06.1996
Indennit di preparazione e promozione Fondo ripianamento perdite ex art.
3
ex art. 3 D.L. 485/96
a D.L. 485/96
L.9 mld
30.06.1996
70
10
Avere
Ammortamento S.S. 94/95
Ammortamenti e svalutazioni
S.S. 95/96
8
Totale dare
10
10
Totale avere
Saldo conto
//
Stato Patrimoniale
71
...................
B) IMMOBILIZZAZIONI
...................
perdite
VII)
Fondo
ripianamento
ex art.3 DL 485/96
9
II) Immateriali
- Diritti pluriennali alle
prestazioni calciatori
- Indennit di preparazione e
promozione art.3 D.L. 485/96
//
9
Conto Economico
A) Valore della produzione
...................
B) Costi della produzione
..................
10) Ammortamenti e svalutazioni
- Diritti pluriennali alle prestazioni calciatori
6,7
.................
Le scritture sono le seguenti:
30.06.1996
Indennit di preparazione e promozione Fondo ripianamento perdite ex art. 3
ex art. 3 D.L. 485/96
a
D.L. 485/96
L.9 mld
30.06.1996
Ammortamenti e svalutazioni Diritti
72
calciatori
L. 6,7 mld
10
Avere
Ammortamento S.S. 94/95
3,3
Ammortamenti e svalutazioni
S.S. 95/96
6,7
Totale dare
10
Totale avere
10
Saldo conto
//
Stato Patrimoniale
.................
B) IMMOBILIZZAZIONI
.................
..................
II) Immateriali
- Diritti pluriennali alle
prestazioni calciatori
- Indennit di preparazione e
promozione art.3 D.L. 485/96
6
8
.................
Le scritture contabili sono le seguenti:
75
30.06.1996
Indennit di preparazione e promozione
ex art. 3 D.L. 485/96
a
Totale dare
Avere
18
18
Ammortamenti e svalutazioni
S.S. 95/96
Totale avere
12
Saldo conto
76
167
77
78
4.3.
79
Infatti mentre lacquisizione del diritto alle prestazioni sportive del calciatore
configura, senza dubbio, per la societ cessionaria una posta a carattere
pluriennale che produce i sui effetti per tutto larco temporale in cui il giocatore
svolge la sua attivit presso la societ acquirente, il diritto di partecipazione
assume veste ben diversa.
Cos mentre il diritto alle prestazioni del calciatore ha natura patrimoniale ed
identifica un bene immateriale rilevato del conto diritti pluriennali prestazioni
calciatori, il diritto di partecipazione ha anchesso, per la societ cessionaria del
diritto di partecipazione (prima cedente del diritto alle prestazioni sportive),
natura patrimoniale ma rappresenta una attivit finanziaria da includere
nellattivo, nella categoria delle Immobilizzazioni Finanziarie.
Per la societ cedente il diritto di partecipazione (prima cessionaria del
diritto alle prestazioni sportive) la predetta cessione comporta liscrizione di
una passivit finanziaria da collocarsi nel passivo dello Stato Patrimoniale, nella
categoria Debiti, sotto la voce Debiti per Compartecipazione ex art. 102-bis
N.O.I.F..
Il diritto di partecipazione deve essere espresso nel contratto e deve essere
limitato agli effetti patrimoniali conseguenti al diritto di partecipazione.
Infatti la societ cessionaria che ha in precedenza ceduto, in corso di
contratto, il diritto alle prestazioni del calciatore ha perso ogni diritto nei
confronti del calciatore, sia riguarda alle sue prestazioni sia riguardo alla
titolarit del tesseramento.
La partecipazione quindi limitata ai risultati di un affare in comune con la
societ titolare dei diritti sportivi relativamente alla cessione da parte di
questultima di detti diritti a terzi.
La societ compartecipante ha cos solo il diritto a partecipare al 50% delle
somme incassate ma deve sottoscrivere unitamente al calciatore latto di
cessione o latto di risoluzione consensuale del contratto con il calciatore;
inoltre essa pu diventare cessionaria del diritto alle prestazioni del calciatore
nel caso di mancata cessione e di ricorso alle buste con lofferta pi elevata
delle parti interessate alla partecipazione.
Si in presenza quindi di un vero e proprio contratto di associazione in
partecipazione il cui oggetto limitato ad una ripartizione del risultato futuro
tra le parti, non di natura economica ma di natura patrimoniale.
Il titolo giuridico che consente lappostazione nello Stato patrimoniale sia per
il cedente sia per il cessionario del diritto di partecipazione rappresentato
dal contratto ed il momento temporale in cui deve avvenire liscrizione
identificato nella sottoscrizione del contratto.
80
4.3.1Effetti patrimoniali
La societ titolare del diritto alle prestazioni proprietaria del 100% dei
diritti e quindi del patrimonio legato agli stessi.
- La societ che ha ceduto i diritti alle prestazioni del calciatore ha eliminato
dal suo patrimonio il valore del diritto rilevando eventuali plus-minusvalenze ad
iscrivendo nellattivo patrimoniale le somme pagate per il diritto alla
partecipazione che mantiene fino allo scadere dellaccordo.
4.3.2Effetti finanziari
- La societ titolare del diritto alle prestazioni paga, tramite Lega, alla societ
cedente lintero costo del diritto pi lIVA ed incassa, sempre tramite Lega,
limporto corrispondente alla quota di partecipazione ceduta.
- La societ che ha ceduto diritti alle prestazioni incassa, tramite Lega, il
corrispettivo della cessione pi IVA e paga, tramite Lega, limporto
corrispondente alla quota di partecipazione acquisita. Trattandosi infatti di
partecipazione finanziaria, questultimo corrispettivo non deve essere
assoggettato ad IVA; ai sensi dellart.2 DPR 633/72 il contratto non genera
materia imponibile.
4.3.3Effetti economici
- La societ acquirente dei diritti alle prestazioni del calciatore rileva nel
proprio conto economico per ogni esercizio come componenti negativi gli
ammortamenti (calcolati sul costo secondo la durata del contratto) ed i costi di
gestione del contratto (stipendi, premi, rimborsi spese, assicurazioni etc.).
Nel caso di cessione del contratto ad altre societ o, per effetto delle buste, la
societ di provenienza del calciatore, rilever sullintero costo di acquisizione al
81
4.3.4Un esempio
Un esempio pu certamente rendere pi chiaro il trattamento contabile del
fenomeno delle compartecipazioni:
La societ Alfa acquista dalla societ Beta, nellesercizio n, il diritto alle
prestazioni del calciatore Tizio per 1.500.000.000 + IVA stipulando con lo
stesso un contratto quadriennale.
Contestualmente la societ Beta, attraverso la stipula di un distinto ed
opportuno contratto, acquista dalla societ Alfa un diritto di compartecipazione
ex art.102 bis per 750.000.000 durata un anno.
Nellesercizio successivo, n+1, una terza societ acquista il diritto alle
prestazioni del calciatore versando, tramite Lega, 1.800.000.000.
Lega c/trasferimenti
1680
1500
180
Diversi 2391
Diritti plurien.prestaz
giocatori
Plusvalenze su realizzo
Erario c/Iva
1500
675
216
Lega c/trasferimenti
900
750
Oneri da compartecipaz.
150
per risoluzione accordo di partecipazione e rilevazione quota utile
partecipante
Diversi 1680
luglio n
Lega c/trasferimenti
750
Lega c/trasferimenti a
Diversi 900
750
173
85
4.5Crediti
Tra le voci che compongono lattivo circolante di una societ calcistica, il
peso
maggiore in termini quantitativi, senza dubbio rappresentato dai crediti.
Nella nuova impostazione fornita dal Dlg.127/91 in recepimento della IV
Direttiva CEE, per i crediti ed i debiti, necessaria la separata indicazione degli
importi esigibili oltre lesercizio successivo.
La voce crediti verso clienti fa riferimento essenzialmente alle operazioni
di compravendita dei giocatori effettuate con altre societ calcistiche italiane
ed estere.
Tuttavia mentre il costo sostenuto per usufruire delle prestazioni di un
giocatore straniero viene corrisposto direttamente alla societ estera,
controparte nel precedente rapporto con il giocatore, le operazioni di
trasferimento e di cessioni di contratto tra affiliate alla F.I.G.C., sono regolate
tramite conti accentrati presso la Leghe di competenza che fungono, alluopo,
174
175
176
86
177
IBIDEM, p.110.
178
Si pensi allo sfasamento esistente, per esempio, tra la vendita per contanti degli abbonamenti e
lerogazione successiva dello spettacolo calcistico.
87
4.6Patrimonio Netto
Il patrimonio netto deve essere rappresentato con conti raggruppati e separati
dalle passivit nella specifica sezione denominata Patrimonio netto.
180
182
88
183
Lart. 86 NOIF detta le norme per il controllo amministrativo delle societ professionistiche.
184
89
e di finanziarsi con mezzi solo apparentemente di terzi (in questo caso tra
laltro possibile dedurre eventuali interessi passivi dal reddito imponibile).
Nel caso delle aziende calcistiche la ragione invece assai diversa, perch
queste societ di solito assorbono, nel lungo periodo, pi risorse finanziarie di
quanto ne generino. Nella realt, si visto che, i vantaggi indiretti connessi alla
presidenza di un club calcistico (in certi casi accettabili anche da un
superficialmente inspiegabile aumento di valori dei pacchetti azionari di
controllo rispetto al capitale sociale recuperabile in caso di liquidazione) fanno
s che i crediti postergati non siano un puro regalo mecenatico al gioco del
calcio185.
Allo stato attuale, le imprese calcistiche per continuare ad esistere
necessitano di continue ricapitalizzazioni volte ad annullare i negativi effetti
della gestione186. La mancata disponibilit degli azionisti a ripianare le perdite
conduce o alla scomparsa dellimpresa dal mercato o alla sua continuazione in
capo ad una nuova compagine proprietaria.
Questultima soluzione pare essere la normalit per le societ sportive che
militano nei campionati di serie A e B187.
185
186
<<Cresce linvestimento delle societ di calcio per assicurarsi gli assi del pallone.
Nella stagione terminata il 30 Giugno 1992, il diritto pluriennale alle prestazioni giocatori, cio il
valore di acquisizione, ha superato gli 864 miliardi solo per la serie A.
Un incremento del 25,7% rispetto alla stagione precedente, destinato ad incrementarsi
ulteriormente: gli assegni staccati durante lultima campagna trasferimenti di Luglio non sono,
infatti, contabilizzati nei bilanci al 30 Giugno scorso. Dunque facile ipotizzare per lesercizio in
corso il superamento di quota mille miliardi.
Una cifra enorme la cui conseguenza il massiccio ricorso allindebitamento con il rischio di
mandare in tilt le societ pi deboli, quelle che non sono in grado di apportare mezzi per il
ripianamento delle perdite.
Basti pensare che nel solo 1991-92 in serie A sono state necessarie ricapitalizzazioni per 85
miliardi.
Le perdite per la serie A, nella scorsa stagione hanno superato i 70 miliardi: la gestione sportiva in
realt, stata negativa per 188 miliardi ma i 118 miliardi di saldo positivo tra plusvalenze e
minusvalenze hanno in parte graziato il risultato finale>>.
PAOLA BOTTELLI, Calciatori: dribbling in bilancio, in Il Sole 24 Ore, 8 Marzo 1993.
187
90
4.8.Debiti
Nelleconomia della quasi totalit delle squadre di calcio, lindebitamento
sicuramente la principale fonte di finanziamento durevole189.
I debiti che una societ affiliata alla FIGC pu assumere sono classificati, in :
a) Debiti ricorrenti per la gestione ordinaria
b) Debiti sorti per far fronte ad operzioni straordinarie eccezionali.
Tra i primi si ricomprendono tutti i debiti sorti nellambito di operazioni che
rientrano nellattivit caratteristica della societ ed in particolare i debiti verso i
fornitori di beni e servizi, il personale (tesserati e non tesserati), verso lErario e
verso gli Istituti Previdenziali per le partite correnti. Detti debiti non
188
Piano dei conti e struttura del bilancio, p. 100. Documento redatto a cura della FIGC Roma,
Agosto 1992.
189
<< Corsa allindebitamento, continui aumenti di capitale per ripianare le perdite, crollo degli
incassi, sono queste le premesse di una crisi senza precedenti del calcio italiano.
Come per leconomia anche per lo sport pi popolare i problemi finanziari si incrociano con le
inchieste giudiziarie.
Il deficit del calcio italiano stato alimentato con gli stessi sistemi di Tangentopoli come, la
bancanota fraudolenta, il falso in bilancio, i pagamenti clandestini estero su estero, le fatturazioni
fittizie e le frodi fiscali.
Nellultimo anno il livello di indebitamento accumulato dalle 18 formazioni oggi in serie A, ha
raggiunto la cifra di 581 miliardi, circa il 47% in pi rispetto alla stagione precedente.
Sulla base delle regole emanate dalla Federcalcio perfino grandi club come Milan e Juventus
potrebbero non possedere i requisiti di bilancio per continuare ad operare come compratori sul
calcio mercato>>.
Bilanci presi a calci GIUSEPPE SARCINA e GIANFRANCO TURANO, Il Mondo, 21 Marzo 1994.
91
190
191
Lart. 89 N.O.I.F. dopo aver ripreso nel primo comma alla lettera lobbligo espresso nellart.
12 L.91/81, specifica nel secondo comma che << non sono soggette ad esame istruttorio formale,
ai fini del rilascio dellapprovazione da parte della F.I.G.C. , le deliberazioni delle societ
concernenti esposizioni finanziarie che non determino una flessione del parametro al di sotto del
valore minimo tre del rapporto ricavi/indebitamento>>.
192
92
Nel dettare, con il pi volte citato D.L. 485/96 - le disposizioni urgenti per
la societ professionistiche - arricchite dalle preziose modifiche apportate in
sede di conversione dalla L.586/96 - il legislatore ha inteso riformare il ruolo
dei controlli nelle societ sportive professionistiche. Pertanto con la nuova
formulazione dellart.12 della L.91/81193 gli organi di controllo delle
Federazioni sportive, ed in particolare per la F.I.G.C. la CO.VI.SO.C. ,
dovranno limitarsi a verificare lequilibrio finanziario della societ affiliate al
solo fine di garantire il regolare svolgimento dei campionati sportivi. Viene
meno pertanto, con le disposizioni in esame, lobbligo del preventivo vaglio da
parte degli organi federali di controllo per quelle operazioni che potevano
comportare, per le societ calcistiche, esposizioni finanziarie particolarmente
gravose.
Nei debiti verso altri finanziatori sono compresi i versamenti effettuati dai
soci in conto capitale infruttifero, in conto anticipazioni temporanee, in conto
finanziamenti postergati ed infruttiferi. Anche in questo caso la rilevanza
contabile di dette operazioni subordinata al rispetto di un preciso iter dettato
da un pi generale principio di trasparenza della gestione. Tali versamenti
infatti, assumono rilevanza rispetto alla societ solo se risultano eseguiti presso
un istituto di credito su conti intestati alla societ stessa. Nellipotesi, poi, di
versamenti da parte dei soci di somme a copertura di perdite, tali versamenti
dovranno essre effettuati mediante utilizzo di c/c bancario presso Istituto di
Credito in rapporto con la societ194.
La struttura della categoria dei debiti, nel passivo patrimoniale di una societ
calcistica, pu risultare pi dettagliata, per le pi volte menzionate esigenze di
chiarezza espositiva imposte dal dettato civilistico, rispetto allimpostazione
contenuta nel Dlgs.127/91. Cos possono evidenziarsi eventuali debiti per
compartecipazioni, debiti verso enti settore specifico e debiti verso tifosi.
Come evidenziato in un precedente paragrafo il diritto di partecipazione
assume veste ben diversa rispetto allacquisizione del diritto alle prestazioni
sportive. Cosi per la societ acquirente il diritto alle prestazioni, il corrispettivo
incassato per la cessione del diritto di compartecipazione configura una posta
patrimoniale passiva che produrra effetti reddituali solo al momento della
cessione del diritto ad altra compagine o della risoluzione della
193
Cfr. D.L. 485/96art. 4, c.2, cos come modificato dalla L.586/96 al solo scopo di garantire il
regolare svolgimento dei campionati sportivi, le societ di cui allart.10 sono sottoposte al fine di
verificarne lequilibrio finanziario, ai controlli ed ai conseguenti provvedimenti stabiliti dalle
federazioni sportive, per delega del CONI secondo le modalit ed i principi da questo approvati
194
IBIDEM. Si tratta della Raccomandazione contabile n. 10 in cui si specifica anche che i
versamenti in conto capitale devono essre sottoposti ad imposta di registro dell1%. Il titolo degli
altri versamenti e leventuale fruttuosit devono risultare da documento scritto.
93
94
- in altre imprese
- da compratecipazioni ex art. 102 bis NOIF
16) Altri proventi finanziari
a) da crediti iscritti nelle immobilizzazioni
- verso imprese controllate
- verso imprese collegate
- verso controllanti
- verso terzi
b) da titoli iscritti nelle immobilizzazioni
che non costituiscono partecipazioni
c) da titoli iscritti nellattivo circolante
che non costituiscono partecipazioni
d) proventi diversi dai precedenti
- da imprese controllate
- da imprese collegate
- da controllanti
- da terzi
- da compartecipazioni ex art. 102 bis NOIF
17) Interessi ed altri oneri finanziari
- verso imprese controllate
- verso imprese collegate
- verso altri
- da compartecipazioni ex art. 102 bis NOIF
Totale (15+16-17)
(D) RETTIFICHE DI VALORE DI ATTIVITA
FINANZIARIE
18) Rivalutazioni
a) di partecipazioni
b) di immob. finanziarie che non
costituiscono partecipazioni
c) di titoli iscritti nellattivo circolante
che non costituiscono partecipazioni
19) Svalutazioni
a) di partecipazioni
b) di immob. finanziarie che non
costituiscono partecipazioni
c) di titoli iscritti nellattivo
che non costituiscono partecipazioni
Totale delle rettifiche (18-19)
96
97
198
199
200
<<Al momento della sua istituzione il tributo era commisurato al prezzo del biglietto e veniva
calcolato applicando una serie di aliquote progressive che variavano da un minimo del 4% ad un
massimo del 25% per i prezzi di importo superiore a 8.000 veniva appilcata unaliquota
proporzionale del 50%.
Dopo ripetuti adeguamenti, il D.l. 13/2/87 n. 23, unific nella misura del 4%, laliquota
dellimposta sugli spettacoli sportivi.
Il beneficio delle societ calcistiche, in special modo per i grandi club, fu notevole. Ci nonstante,
il prezzo dei biglietti sospinto dalla dilatazione dei costi di gestione, continu ad aumentare>, F.
Manni, cit. pag.27.
Dal 1 Gennaio 1991, laliquota dellimposta sugli spettacoli stata elevata all8%. F. MANNI, cit.
p. 27.
<< ... ma per le societ di provincia e dei centri minori, che dispongono di un pubblico di scarsa
affluenza numerica e di minore capacit di reddito, lagevolazione fiscale destinata a produrre
effetti economici e collaterali addirittura irrilevanti>>.
F. TORNEO, Lo sconto fiscale al calcio non salva le societ deboli, Il Sole 24 Ore, 28 Febbraio
1987.
Attualmente laliquota unica fissata nel 9% cos adeguata dallart.63, 2 c. del D.L. 30 Agosto
1993, n.331, convertito nella Legge 29 Ottobre 1993, n.427.
98
Per esempio al giugno 1992, i sostenitori del Milan avevano gi sottoscritto 73.000 tessere per
assistere alle partite del campionato successivo.
Se si tiene conto che questa liquidit viene di solito girata allIstituto italiano di Investimento e
Finanziamento Spa, nel gruppo la banca Fininvest, che assicura un tasso dell1% possibile trarre
immediatamente le conseguenze in termini di benefici finanziari.
202
99
5.1.2Incrementi di immobilizzazioni
capitalizzazione costi vivaio
per
lavori
interni
203
100
204
205
206
101
per il concorso e percepiscono nel loro insieme (serie A, B, e C,) solo il 5,5%
circa delle entrate delle schedine207.
Per quanto attiene alla composizione dei Rica vi da sponsorizzazione e dei
proventi televisivi, si tratta senza dubbio della voce pi consistente tra i
componenti positivi del reddito dopo i ricavi delle vendite e delle prestazioni208.
Nei primi rientrano le somme corrisposte dallo sponsor ufficiale, da altri
eventuali sponsor, come gli sponsor tecnici ed i fornitri ufficiali. Alcune
peculiarit 209 di rilevazione sono connesse alla contabilizzazione di tali ricavi.
Infatti, considerata la normalit delloperazione di abbinamento tra la societ
calcistica e limpresa industriale o mercantile o di servizi, grazie anche alle
norme federali in materia, tale ricavo ha perso la caratteristica di provento
straordinario.
Il titolo giuridico che consente lappostazione nel conto economico del ricavo
il contratto di abbinamento o sponsorizzazione che deve risultare da atto
scritto con data certa. Il momento temporale dellappostazione contabile del
ricavo rappresentato dalla riscossione di quanto pattuito o dallemissione della
fattura.
Ai fini della partecipazione del ricavo al risultato dellesercizio per
necessario tener conto della competenza temporale che legata a quanto
convenuto contrattualmente. Quindi alla data di chiusura dellesercizio sar
necessario effettuare una verifica per accertare la competenza del ricavo sia nel
caso di avvenuta contabilizzazione sia nel caso contrario.
Il contratto di abbinamento o sponsorizzazione pu presentarsi in forme
diverse. Le raccomandazioni contabili della F.I.G.C. ne hanno fissato i criteri
per la rilevazione contabile. In particolare:
1) Contratto per un anno a corrispettivo fisso.
E il caso pi semplice. La contabilizzazione del corrispettivo avviene per
lintero importo in Avere del conto Ricavi da sponsorizzazione allatto di
207
La Legge istituita dal CONI allart. 4 afferma: << Il CONI provvede al conseguimento dei suoi
fini con contributi dello Stato e di altri enti, con erogazioni e lasciti da parte di privati, con il
provento del tesseramento deglki scritti e con i ricavati delle manifestazioni sportive>>.
Tale disposizione per quanto concerne il finanziamento del CONI con il contributo dello Stato
rimasta finora morta. Le funzioni si sono addirittura invertite: infatti il CONI, tramite il
Totocalcio, a finanziare, oltre allo sport, anche lo Stato.
P.L. MARZOLA, Lindustria del calcio, cit. p. 132.
208
Per comprendere le motivazioni che spingono agli sponsor ad accaparrarsi i team di maggiore
prestigio e ad erogare somme apparentementi stellari, si veda Solo il calcio dribbla la fuga dello
sponsor, PAOLA BOTTELLI, Il Sole 24 Ore, 11 Agosto 1993.
209
102
5.1.4Altri ricavi
Si tratta di una voce residuale di eterogenea composizione e spesso di
notevole entit nel cui ambito confluiscono proventi di differente natura. Nel
210
IBIDEM, p. 82.
103
piano dei conti redatto dalla F.I.G.C. e da questa imposto alle societ, rientrano
in questa voce tutti i proventi non specificamente classificabili altrove.
E possibile rinvenire dai Ricavi vendite materiale vario ai Canoni di
locazione beni sociali, dal Rimborso spese ammnistrative alle
Sopravvenienze attive, dai Proventi enti federali non classificabili altrove
agli Indennizzi sinistri e ai Proventi da enti assicurativi che in molti casi
assumono, nella composizione di questo paniere di proventi, il peso relativo
maggiore211.
In tale voce riepilogativa rientrano altres le imposte forfetizzate ed in
particolare i 2/3 dellI.V.A. sulle operazioni attive diverse dai trasferimenti dei
calciatori ed 1/10 dellI.V.A. sulle operazioni di pubblicit e sponsorizzazione.
5.2.1Per Servizi
Anche in questo caso si in presenza di una categoria molto ampia. Per
consistenza, dopo le spese per il personale e gli ammortamenti del diritto alle
prestazioni sportive, certamente la voce di maggior peso allinterno dei costi
della produzione.
Si tratta di una categoria molta ampia che accoglie a titolo esemplificativo
voci di costo come: compensi sanitari, spese per il pensionato, osservazione
prove calciatori, spese specifiche per preparazione e compensi globali annui
calciatori squadre minori.
Tra i conti pi rilevanti che sono compresi in questa voce possibile
rinvenire:
a) Compensi per lavoro autonomo.
E anche possibile che un calciatore stipuli un contratto di collaborazione
coordinata e continuativa senza vincoli di subordinazione ma normalmente
questa voce non riguarda gli atleti, ma consulenti o personale tecnico.
b) Costi per vitto, alloggio e locomozione.
211
Piano dei conti e struttura del bilancio. Documento F.I.G.C., cit. p. 53.
104
5.2.3Per il personale
La voce pi rilevante rappresentata dai salari e dagli stipendi dei calciatori.
Si tratta di un componente di reddito fondamentale che rende le squadre di
calcio definibili come imprese ad alta intensit di lavoro, anche se non sul
piano del numero occupati, ma su quello dellincidenza della quota del costo del
lavoro sul totale dei costi.
212
105
213
A. Tron, Il bilancio nelle societ di calcio, Summa 80, Aprile 1994, pag.27.
C. Teodori, cit. 126.
215
G. RUSCONI, cit. p. 131.
214
106
5.2.4Ammortamenti e Svalutazioni
La Federazione, nella raccomandazione contabile n.10, ha indicato una serie
di criteri precisi per procedere alla determinazione delle quote di
ammortamento. Queste infatti rappresentano, visti gli elevatissimi importi
sostenuti dalle societ per acquisire il diritto alle prestazioni dei giocatori e la
breve durata dei contratti, uno dei principali componenti negativi del risultato
economico di esercizio.
Daltra parte importante ricordare come in passato, in assenza di una
precisa regolamentazione della materia, proprio attraverso ladozione di criteri
elastici e quindi di comodo nella ripartizione di costi pluriennali si sia spesso
giunti allindividuazione di redditi fittizi ed al conseguente annacquamento
della ricchezza patrimoniale aziendale218.
Mentre per lammortamento dei Diritti pluriennali prestazioni giocatori e
della Capitalizzazione costi vivaio la federazione indica regole specifiche trattandosi di voci caratteristiche ed esclusive delle societ calcistiche - per
lammortamento delle altre immobilizzazioni materiali ed immateriali la
F.I.G.C. fa espresso riferimento alle norme vigenti in materia219.
216
107
Cos, a proposito dei criteri di valutazione il punto 2 del nuvo articolo 2426,
sottolinea come il costo delle immobilizzazioni materiali ed immateriali, la
cui utilizzazione limitata nel tempo deve essere sistematicamente
ammortizzato in ogni esercizio in relazione con la loro residua possibilit di
utilizzazione.
Lavverbio sistematicamente mira ad evitare che gli ammortamenti
vengono accelerati o rallentati nei vari esercizi a seconda della convenienza,
anzich essere effettuati in conformit a piani. Lavverbio sta per ad indicare
che lammortamento deve essere operato in conformit di un piano prestabilito
ma anche che il piano debba essere impostato in modo che lammortamento sia
effettuato per importi costanti. Essendo tuttavia possibile che i piani di
ammortamento mutino per il mutare dei piani aziendali di utilizzazione dei
cespiti si consentita la modificazione di criteri e coefficienti applicati per la
strutturazione originaria del piano, imponendo per la motivazione nella nota
integrativa220. E utile ricordare, inoltre, che la norma richiede in modo esplicito
che gli ammortamenti vengano effettuati per tutte le immobilizzazioni con
durata limitata nel tempo. rimangono quindi esclusi dallammortamento solo i
cespiti di durata illimitata quali i terreni.
In effetti non sono molte le societ calcistiche alle prese con problemi di
ammortamento delle immobilizzazioni tecniche essendo queste spesso di entit
non rilevante (nel consolidato delle serie A le immobilizzazioni tecniche e gli
altri oneri pluriennali rappresentano solo il 6% del Patrimonio netto giocatori) e
avvalendosi le 221societ in molti casi di strutture prese in affitto.
Per quanto riguarda invece le voci tipiche del bilancio di una societ
calcistica importante ricordare che lammortamento della Capitalizzazione
costi vivaio deve essere ripartito nei cinque esercizi a decorrere da quello
della capitalizzazione e che lammortamento del costo Diritto plurinnali alle
prestazioni calciatori deve essere determinato in modo sistematico nel periodo
in cui la societ trae beneficio dalle prestazioni del calciatore e quindi in quote
costanti in relazione al contratto economico stipulato con lo stesso. Nel caso,
poi, di prolungamento del contratto economico con il calciatore potr essere
predisposto un nuovo piano di ammortamento del costo non ancora
ammortizzato che terr conto della durata del nuovo contratto222.
108
109
223
Nel calcio costi in pressing. PAOLA BOTTELLI, Il Sole 24 Ore, 22 Marzo 1993.
G. RUSCONI, cit. p. 338.
225
Doc. F.I.G.C., cit. p. 68. Raccomandazione n. 6.
226
Per quanto riguarda la qualificazione giuridica delleventuale differenza positiva o negativa
realizzata al momento della cessazione del contratto importante notare che: con Risoluzione n.
9/655-83 del 20 Ottobre 1983, il Ministero ha precisato che la plusvalenza realizzata in occasione
della cessione del vincolo sportivo non pu essere accantonata ai sensi dellart. 54 del D.P.R. n.
597 per i seguenti motivi:
1. dallart. 3, primo comma, e dallart. 15, ultimo comma, della legge 23 Marzo 1981, n. 91,
recante la disciplina dei rapporti tra societ e sportivi professionisti, si desume che il rapporto
giuridico, intercorrente tra il calciatore professionista e la societ calcistica, configurabile
come rapporto di lavoro subordinato;
2. il vincolo sportivo si identifica, pertanto, con lobbligazione di un facere, consistente nella
prestazione dellattivit agonistica del calciatore;
3. la cessione di tale vincolo integra la rinucia al reddito ad una prestazione di servizio e
configura un negozio inquadrabile nello schema dei rapporti di credito;
4. se il vincolo in questione si identifica con unobbligazione si deve escludere che:
a) lattivit delluomo possa venire assunta a categoria di beni materiali;
224
110
Per analogia con lI.P.P si ritiene far rientrare tra i proventi straordinari anche
i premi di addestramento e formazione tecnica ex art. 1 D.L.485/96
Sebbene possa sorgere qualche problema sul piano della competenza
economica, trattandosi di ricavi che sorgono in relazione a costi sostenuti per lo
pi in esercizi passati, la Federazione sottolinea la necessit per la societ
percepiente, dellimputazione globale nella stagione il cui trasferimento
avviene.
111
Ibidem, pag.176.
112
R. Caramel, Il Bilancio delle Imprese, Coopers & Libran, Il Sole 24 Ore, Milano 1996.
C. Teodori, cit. pag.177.
113
fissati e ci con riferimento, tanto al costo del lavoro lordo complessivo, quanto
ai singoli contratti economici231.
E necessario indicare nei conti dordine anche le eventuali opzioni e
controopzioni acquisite e/o concesse in relazione alle operazione di
trasferimento a titolo temporaneo dei diritti alle prestazioni dei calciatori.
Si ritiene, infine, che possano rientrare in questa categoria anche gli impegni
assunti nei confronti della squadra in relazione al raggiungimento di determinati
obiettivi e i premi di valorizzazione connessi alutilizzo di giovani calciatori.
f) Ripartizione dei ricavi (punto 10)
Nelle imprese calcistiche la ripartizione dei ricavi sempre da intendersi
come significativa. Peculiare la conoscenza della suddivisione per tipologia di
evento sportivo (campionato, coppa Italia, coppe internazionali, altre gare) e
della quota-parte derivante da abbonamenti. E opportuno provvedere all
separata menzione ricavi per cessione temporanea con riferimento ai singoli
calciatori ceduti ed alle societ cessionarie.
Utile la separata elencazione dei costi del vivaio, di gestione e di struttura,
opportunamente capitalizzati. Al fine di ottimizzare la capacit informativa
della Nota, pu procedersi alla indicazione, allinterno della voce Contributi in
conto esercizio, dei Contributi da Lega, dei contributi straordinari da Enti
Federali e degli Altri Contributi ed allinterno della voce Sponsorizzazioni e
proventi vari, dei ricavi connessi allo sponsor ufficiale, alle altre
sponsorizzazioni ed ai proventi televisivi.
g) Composizione dei proventi ed oneri straordinari (punto 13)
E sempre basilare lindicazione (anche se limporto non fosse apprezzabile)
delle plusvalenze e delle minusvalenze derivanti dalla cessione dei diritti
sportivi. Appare utile alluopo, menzionare distintamente per ogni singolo
231
Si veda il document L.P.S.C datato 12 Agosto 1996 ed il C.U. n.156 del 12/06/96.
Il budget tipo del costo del lavoro lordo attualmente il seguente:
- serie C1 1.900 milioni
- serie C2 900 milioni.
Per eccedenze fino al 35% del budget tipo, fidejussione del 35%;
dal 36% al 70% del budget tipo fidejussione del 45% delleccedenza;
oltre il 70% del budget tipo, fidejussione del 60%.
Per quanto concerne i singoli contratti economici che superino limporto previsto di L. 120
milioni per le societ di C1 e di L.75 milioni per le societ di C2, gli stessi devono essere garantiti
da fidejussione bancaria calcolata secondo i seguenti scaglioni:
- per il primo 35% fidejussione suppletiva del 35%;
- per splafonamenti compresi tra il 36% e il 70% fidejussione suppletiva pari al 45%;
- per splafonamenti oltre il 70% fidejussione suppletiva del 60%.
Infine per i contratti economici superiori a L.300 milioni per le sciet di C1 ed a L.175 milioni per
le societ di C2, dovr essere presentata garanzia fidejussoria per lintera differenza risultante fra
il contratto economico portato a ratifica ed il tetto massimo per contratto.
114
232
115
234
116
CAPITOLO IV
ANALISI DI BILANCIO
1.Introduzione allanalisi di bilancio
Il bilancio desercizio assume il compito di fornire informazioni sullassetto
patrimoniale, economico e finanziario dellimpresa in esercizio del suo
evolversi nel tempo238. Esso volto a soddisfare esigenze conoscitive di diversi
soggetti interni ed esterni in cui interessi confluiscono nellimpresa, quali la
direzione aziendale, i detentori del capitale di rischio, i creditori, il personale
dipendente, lamministrazione finanziaria dello Stato, terzi vari239.
237
117
118
Sulla unicit del bilancio desercizio si vedano: M. CATTANEO, Il bilancio di esercizio nelle
imprese. Finalit e strutture, ETAS, Milano, 1979, p. 22 e ss.; F. SUPERTI FURGA, Le valutazioni
di bilancio, ISEDI, Milano 1978, p. 6; A. MATACENA, p. 53 e ss.; G. CAVAZZONI, Lanalisi dei
dati di bilancio. Contributo per lapprezzamento delle situazioni dimpresa, Libreria Universitaria
Editrice Venezia, 1984, p. 13 e ss.; F. RANALLI, Il bilancio di esercizio, CLUA, Pescara, 1988, p.
12 e ss., Sulla capacit informativa delle strutture di bilancio, CEDAM, Padova, 1984, p. 7 e ss..
248
VERGARA C., Le rielaborazioni del bilancio desercizio per le analisi economico-finanziarie.
Applicazioni allo schema previsto dal Dlgs. 9/4/1991 n. 127, p. 14; Giuffr, Milano.
249
Liberta contenute comunque nei limiti costituiti dal rispetto delle indicazioni contenute nel
Dlgs. 127/91.
119
120
Cfr. G. MOLTENI, Analisi di bilancio e dignosi strategica, ETAS LIBRI, Milano, 1990, p. 53. Il
problema comunque si pone fino ad un certo punto per le societ calcistiche che nella maggior
parte dei casi chiudono lesercizio in perdita.
253
Cfr. G. BRUNI, tendenze evolutive della financial e della managerial accounting nella dottrina
contabile am,ericana. AA. VV., Scritti di Economia Aziendale per Egidio Giannessi, Pacini, Pisa,
p.202.
254
C. CARAMIELLO, cit. p. 17.
255
G. RUSCONI, cit. p. 153.
121
122
finanziariedimpresa, ETAS LIBRI, Milano 1991, p. 5; della stessa opera si veda a p. 20 e ss. V.
CODA, criteri e scopi di riclassificazione della situazione patrimoniale; C. DE VECCHI, Analisi di
bilancio, Giappichelli, Torino, 1989;
F. LIZZA, La riclassificazione di bilancio, Ancona, 1989; L. MARCHI, Lanalisi economicofinanziaria del profilo strategico, Giappichelli, Torino, 1990.
261
Si veda in proposito G. RUSCONI, cit. p. 188.
123
Costi plur.prest.gioc.
Riserva legale
- Fondo ripartiz. - Perdita deserc.
Immob.tecniche nette
Immobili
Immobilizz.tecniche
Mobili e arredi
- Fondo ammort.
TOTALE IMPIEGHI
(=capitale investito)
TOTALE FONTI
(=capitale acquisito)
124
125
Delle quattro formulazioni del conto economico contenute negli artt. 23-26
della IV Direttiva C.E., il Dlgs. 127/91 ha adottato ...., quella con costi
classificati per natura, a forma espositiva scalare (art.23), pi idonea di quella
dellart.25 (a costi classificati per destinazione) a recepire ulteriori suddivisioni
gi presenti nella disciplina vigente ed a a consentire collegamenti e
correlazioni con lo stato patrimoniale265.
Da una prima lettura dello schema si pu immediatamente notare come esso
ha finito per dare maggiore rilievo ad una tradizione consolidata nel nostro
paese, anche in relazione al problema della scissione di alcuni costi che
connesso con luso del prospetto per destinazione. Inoltre il discorso appare
centrato pi sulla dicotomia gestione ordinaria/straordinaria che in quella tra
gestione caratteristica e non caratteristica.
Le ragioni che inducono i legislatori alla scelta delluno o dellaltro criterio
di riclassificazione del conto economico sono spesso legate alle culture
contabili dei vari paesi. Cos il raggruppamento dei costi nella configurazione a
costo del venduto tipicamente da collegarsi alla concezione anglosassone
del reddito che strettamente centrata su ci che si vende e d quindi
particolare importanza al costo del venduto, sganciandolo dai costi (pur tipico
- caratteristici ) amministrativo -generali.
Diversa invece limpostazione germanica dove limpresa non mai vista
come un puro e semplice agente del mercato, ma si sottolinea invece anche il
significato dellazienda come generatore di ricchezza complessiva. La
tradizione tedesca sottolinea soprattutto che il fenomeno dellimpresa si compie
in modo rilevante anche con la produzione e non solo con la vendita.
Il motivo di fondo che induce la teoria economico-aziendale classica a
rifiutare la ripartizione per destinazione ed a proporre quella per natura sta
quindi in qualcosa che a monte della pur rilevante dialettica produzionevendita: si tratta della visione unitaria sistematica e sinergica della gestione.
Limpresa vista come una complessa realt unitario-sistematica che si misura
sinergicamente con il mercato e da ci consegue che non possibile
selezionare fette di costi da contrapporre a fette di ricavi.
Inevitabile la considerazione che tutte le riclassificazioni vanno prese con
la dovuta cautela in relazione allunit dellimpresa. per ora va evidenziato, per
una prima approssimazione, che quella che pi si allontana dalla visione
zappiana proprio la riclassificazione per destinazione, poich essa spezza
non solo il continuum dei costi nel suo insieme, ma anche i singoli costi cos
come sono originari ( appuntoper natura) dalle variazioni finanziarie.
265
126
prestazioni
266
127
128
129
130
c) Gestioni atipiche
Allarea atipica vanni riferiti i proventi e gli oneri rispettivamente conseguiti
e sostenuti, in relazione ad attivit che, se pur ricorrenti, sono tuttavia
collaterali, accessorie 277 (ma non straordinarie) e, comunque, non essenziali per
lo svolgimento dellattivit cosiddetta caratteristica dellazienda278. Si pensi ai
fitti attivi per immobili civili in unumpresa industriale279.
In questo contesto si possono fare rientrare quei proventi vari, ordinari ma
non tipici, che nello schema di legge delegata vengono inseriti nel valore della
produzione.
Il contrasto con il modello proposto dallo schema di legge delegata dovuto
al fatto che questultimo non ruota sulla dicotomia fra gestione caratteristica e
non, ma su quella fra gestione orinaria e straordinaria. Non cos possibile
parlare di proventi o costi atipici (cio non caratteristici), ma non straordinari
(non essendo legati ad eventi eccezionali od anomali)280.
276
131
d) Gestione straordinaria
Pu riguardare tanto larea operativa quanto quella dellesercizio di
attivit atipiche; si traduce in operazioni non ricorrenti produttive di effetti,
positivi e negativi, il cui isolamento soddisfa lesigenza di non alterare il
significato dei risultati propri della gestione ordinaria, sia essa operativa o
atipica282.
Cos, la gestione straordinaria comprenderebbe le plusvalenze e
minusvalenze derivanti dal realizzo di mezzi durevoli, che nelle societ
calcistiche si identificano prevalentemente nei diritti all prestazioni dei
calciatori, le rettifiche a costi e ricavi rilevati in precedenti esercizi ed altri
componenti di reddito dovuti a fatti del tutto occasionali. Anche questi valori
vengono esclusi dal calcolo del risultato operativo globale in quanto sono
considerati come componenti non strettamente imputabili alla produzione del
periodo, e comunque come fattori di disturbo ai fini del giudizio sul variabile
andamento economico della gestione283.
La valutazione della convenienza o meno, di far rientrare le plusminusvalenze da cessione dei diritti alle prestazioni dei giocatori allinterno
dellarea straordinaria verr in seguito ripresa; per ora importante considerare
che la relazione al decreto legislativo di attuazione della IV e VII direttiva
(art.7) chiarisce che laggettivo straordinari riferito a proventi ed oneri non
allude alla eccezionalit o alla anormalit dellevento, bens alla estraneit della
fonte del provento o dellonere, allattivit ordinaria284.
identificare la gestione caratteristica con quella ordinaria, non lasciando cos spazio per la
considerazione di valori atipici, ma ordinari.
.
281
G. Basile, M. Brunelli, G. Cazzulo. Le societ di calcio professionistiche. aspetti civilistici,
fiscali e gestionali, pag.151. Buffetti Editore, Roma 1997.
282
G. FERRERO, F. DEZZANI, cit. p. 238.
283
O. PAGANELLI, cit. p. 28.
284
Il nuovo bilancio desercizio nella normativa fiscale. Seconda edizione G. BUFFETTI, M.
PIAZZA, R. RIZZARDI, Editrice Il Sole 24 Ore, Milano, 1993.
132
e) Gestione fiscale285
La gestione fiscale riguarda il reddito netto desercizio. Si tratta solo di
considerare il peso delle imposte sui risultati netti aziendali. In realt si
parlato di gestione fiscale solo per ragioni di simmetria espositiva, poich
lazienda presa nella sua globalit non pu gestire voci come le aliquote delle
imposte286.
Potrebbero porsi ulteriori classificazioni del Conto Economico che
presentano tuttavia, se applicate alle societ calcistiche, limiti segnaletici
notevoli287.
285
Per quanto attiene agli aspetti fiscali delle societ sportive, si vedano esaustivamente A.
Giovanardi, Aspetti fiscali delle societ ed associazioni sportive, premio di laurea Artemio
Franchi 1995; Edmondo Caira, Societ ed Associazioni sportive, Pirola, Milano 1995.
286
G. RUSCONI, cit. p. 172.
287
Si veda sul punto in modo approfondito G. RUSCONI, cit. p. 179-186.
Cos le riclassificazioni a valore aggiunto servono pi per avere importanti informazioni
accessorie che per fornire ai lettori del bilancio desercizio notizie su come limpresa si comporta
in relazione al raggiungimento degli equilibri economico-finanziari; queste ultime informazioni
sono meglkio ottenibili dal conto economico funazionale a costo del venduto.
Va altres ricordato ancora che la riclassificazione qui considerata appare inidonea a rappresentare
il contributo sociale dei club calcistici, poich una larga parte del valore aggiunto legata al costo
delle prestazioni dei calciatori.
Infatti la crescita dei costi delle prestazioni dei calciatori legata alla considerazione del
contributo di questi ultimi allo spettacolo. Non si deve per dimenticare che certe enormi spinte al
rialzo dei prezzi, anche di giocatori non fuoriclasse, sono dovute ad altri fattori come:
1. il carattere monopolistico del limite massimo ai calciatori stranieri (tetto che forse utile sul
piano degli interessi dello sport italiano ma che certo non serve a rendere pi concorrenziali i
prezzi di taluni contratti);
2. linteresse di taluni gruppi economico-istituzionali a battere la concorrenza di immagine di
altri;
3. il desiderio di alcuni manager e presidenti a farsi un nome anche per dare spazio ai loro
interessi personali di immagine imprenditoriale e politica.
Il contributo sociale delle squadre di calcio quindi molto pi correttamente valutabile
considerando anche quei risultati indotti ed indiretti che il valore aggiunto di un singolo bilancio
aziendale non pu esprimere.
Le plusvalenze e le sopravvenienze troverebbero talvolta scomoda la loro collocazione fuori
dal valore aggiunto, poich esistono societ calcistiche, soprattutto minori, che perseguono
stabilmente una politica gestionale volta al conseguimento di plusvalenze effettive non meramente
contabili.
Per quanto riguarda invece la riclassificazione del conto economico a margine di contribuzione,
occorre precisare che essa appare indeguata e poco utile per il bilancio desercizio, e questo vale
sia per i club calcistici che per le imprese industriali e commerciali.
Le ragioni espresse in modo sintetico sono le seguenti:
1. il grado di variabilit dei costi non legato univocamente al tipo di costo, ma in funzione di
un insieme di circostanze e degli scopi informativi. Si potrebbero del resto citare numerosi
esempi e sottolineare che non esistono solo costi strettamente variabili, ma anche
semivariabili e semifissi, la cui identificazione va molto al di l del contenuto informativo
richiesto al bilancio desercizio;
133
134
289
135
136
293
G. BRUNETTI, V. CODA, F. FAVOTTO, Analisi, previsioni, simulazioni economico-finanziarie
di imprese. ETAS LIBRI, Milano, 1989, p. 1.
137
294
138
295
296
139
299
140
G. RUSCONI, p. 200.
Tale tesi condivisa anche da G. FIGOLI, A. GRIMALDI, C. SPOSITO, cit. p. 253, Si ritenuto
di coinsiderare il saldo dei proventi e degli oneri delle cessioni dei calciatori nella gestione
ordinaria poich appare evidente come la compravendita dei calciatori non possa configurarsi
come evento straordinario, ma anzi faccia parte integrante dellattivit ordinaria delle societ di
calcio a tal punto che stato addirittura ipotizzato da alcuni autori di considerare tale voci, tra i
componenti operativi del reddito.
Tale interpretazione non da condividere appieno in quanto se vero che per talune societ
minori, tese soprattutto alla valorizzazione del vivaio, la cessione di calciatori pi promettenti pu
rappresentare la principale motivazione dellattivit, ci sembrerebbe di esasperare tale limitata
realt estendendola alluniverso del settore calcistico.
303
141
Inoltre la componente esaminata assume tale valore in senso assoluto e offre tali limitate
possibilit di controllo da parte dellanalista che inserirla nella gestione operativa avrebbe
equivalso a inficiare notevolmente la significativit e il valore dellanalisi svolta.
304
Cfr. G. RUSCONI, cit. p. 201.
305
Si vedano in proposito le riclassificazioni proposte da MONFROGLIO e GRIMALDI, cit. p. 58 e
ss., e pp. 257 e ss..
Cfr. G. RUSCONI, cit. p. 203.
306
G. RUSCONI, cit. p. 340.
307
142
Sulla base di quanto sino ad ora considerato si propone per i team calcistici
la seguente struttura riclassificata del conto economico308;
143
144
(Imposte e tasse)
Ricavi Netti Gare
Ricavi cessione temporanea giocatori
Proventi pubblicitari, concessioni e sponsorizzazioni
Ricavi Gestione Sportiva
Costo giocatori e tecnici
Quota ripartizione diritto prestazioni giocatori
Lavoro autonomo
Vitto, alloggio, locomozione
Esecuzione gare
Costo acqusizione temporanea giocatori
Costi generali attivit sportiva
Ammortamenti
Ammortamenti costi settore giovanile
(Capitalizzazione costi settore giovanile)
Costi Gestione sportiva
REDDITO OPERATIVO GESTIONE SPORTIVA
Provvidenze e contributi
Proventi diversi
(Spese generali di amministrazione)
(Spese di pubblicit)
(Costo del personale)
(Ammortamenti oneri pluriennali)
(Altri ammortamenti)
REDDITO OPERATIVO GESTIONE CARATTERISTICA
Interessi attivi bancari
Proventi immobiliari
Dividendi
Rsultato Gestione Accessorie
REDDITO OPERATIVO AZIENDALE
Plusvalenze cessioni diritti prestazioni calciatori
(Minusvalenze cessioni diritti prestazioni calciatori)
REDDITO OPERATIVO AZIENDALE 2 LIVELLO
145
Interessi passivi
Altri oneri finanziari
REDDITO ANTE COMPONENTI
(GESTIONE ORDINARIA)
STRAORDINARI
IMPOSTE
311
146
3.3.7. Conclusioni
Si sottolinea ancora una volta, e le considerazioni precedenti lo confermano,
che il criterio di riclassificazione del Conto Economico che meglio si addice
alle societ calcistiche quello a costo del venduto.
La diversa provenienza dei proventi e degli oneri che caratterizzano le
gestioni suddette implica la necessit di una suddivisione in aree dellattivit
aziendale. Infatti, se pur vero che lindividuazione dei risultati parziali, a rigor
di logica, contrasta con la visione unitaria e sinergica della gestione aziendale,
al contempo non pu negarsi che proprio levidenziazione dei diversi strati del
reddito consente di meglio comprendere le logiche che hanno ispirato la
conduzione calcistica aprendo anche spazio a valutazioni sulla ripetibilit e
quindi sulla forza del reddito conseguito.
E necessario a questo punto considerare come, con il conto economico
diviso in aree, si pu comprendere, nel processo di formazione del reddito
netto, il peso relativo di ciascuna delle aree costituenti la gestione. Si pu
procedere meglio allinterpretazione del reddito, cio alla comprensione delle
componenti che hanno contribuito alla sua formazione. Non sufficiente infatti
la conoscenza dellaltezza del reddito; necessario conoscere altres la forza
del reddito, cio la capacit che il rediito ha in s di riprodursi per un tempo
soddisfacente.
Cos un alto utile di esercizio che deve la sua altezza a componenti positivi
straordinari, ha bassa forza di reddito; un reddito pi basso del precedente che
deve la sua esistenza a componenti positivi ordinari, ha sicuramente una forza
di reddito maggiore, poich ha in s la capacit di riprodursi313.
312
313
147
Cfr. D. AMODEO, Ragioneria generale delle imprese, Giannini, Napoli, 1987, p. 740 e ss.
148
315
149
316
150
Non di rado per, proprio per la loro attitudine a chiarire aspetti delle gestioni
illustrati a volte troppo oscuramente dai semplici valori assoluti di bilancio319, i
quozienti permettono di scoprire pi agevolmente alcune delle politiche attuate
nei bilanci ufficiali, -ed questo un aspetto non irrilevante nelle societ
calcistiche - rendendo cos pi proficua lazione dellanalista esterno320.
Sullutilizzazione delle analisi di bilancio allo scopo di esercitare una funzione di controllo,
cfr. R.L. GRINAKER, B.B. BAN, Auditing, the examination of financial statements, R. Irwin,
Honewood, Illinlois, 1965, p. 440 e ss.
320
Cfr. V.CODA, G.BRUNETTI, M. BARBATO BERGAMINI, cit. p. 4.
321
C. TEODORI, cit. p. 231.232.
151
152
153
conseguenza della loro natura no profit, appaiono pi utili gli indici collegati
alla solidit finanziaria e patrimoniale che quelli di redditivit. Occorre
precisare che lobiettivo di gestione delle societ professionistiche di calcio
condiziona la rilevanza dei diversi indici anche ai fini della programmazione e
del controllo.
Lobiettivo esplicito dei team calcistici quello di essere pi allaltezza
possibile sul piano sportivo, sia pure sotto il vincolo di una gestione
sufficientemente solida328. La questione in realt assai complessa e ci rende
difficile la traduzione dei reali obiettivi strategici della societ in grandezze
monetarie specifiche: questo vale soprattutto per i club inseriti in holding.
Il problema che nei team calcistici il reddito netto pu s essere positivo,
ma in ogni caso non questa la variabile fondamentale che incide sulle
decisioni strategiche.
Un reddito netto negativo la regola nelle societ di calcio e la conseguenza
di ci non pu che essere una notevole perdita di importanza del modello base,
che vorrebbe essere lespressione di come si raggiunge un livello soddisfacente
di redditivit sul capitale proprio grazie al concorso di: redditivit del fatturato,
rotazione delle attivit e solvibilit finanziaria329.
Sotto il profilo economico, le analisi di bilancio - in quanto analisi
reddituali - investono, come ovvio, la redditivit della gestione, nelle sue
relazioni con la varia e mutevole capacit remunerativa del flusso di ricavi330.
Ai fini dellanalisi economica, non soltanto di bilancio, non sufficiente
constatare se il reddito netto dellesercizio positivo o negativo e se, in caso di
utile, ha o non ha sufficiente capienza come base remunerativa entro od oltre i
limiti delle esigenze proprie dellesercizio considerato. Al riguardo, infatti
anche necessario analizzarne la varia origine.
In questi termini, ha indubbio rilievo lindividuazione del contributo
attribuibile, agli effetti indicati, da un lato alla gestione caratteristica,
dallaltro alla gestione atipica ed a quella straordinaria.
Emerge cos la necessit di indagare sulla varia capienza del risultato
operativo e sulle molteplici relazioni che possono sussistere tra questo risultato
e quello netto331. Ne segue che i giudizi sulla situazione economica
dellimpresa, se da un lato coincidono con quelli sulla redditivit della gestione,
dallaltro non riescono significativi quando ignorino il peso assunto in termini
di capacit di reddito dalla gestione caratteristica.
328
329
IBIDEM, p. 283.
Cfr. G. FERRERO, F. DEZZANI, cit. p. 263.
331
IBIDEM, p. 264.
330
154
In altri termini, una situazione economica, per essere soddisfacente, deve per
lo pi ancorarsi, nel breve ma soprattutto nel lungo periodo, alle condizioni
proprie della redditivit operativa.
La reddditivit del capitale investito (Return on investment in lingua
inglese, in simboli ROI332) espressa dal quoziente
Reddito operativo
-----------------------Capitale investito
in cui il numeratore indica il risultato operativo globale, costituito dal
risultato operativo caratteristico e dai proventi netti degli investimenti accessori,
ed il denominatore il capitale complessivo acquisito e investito.
Il quoziente cos ottenuto esprime il rendimento economico dellintero
capitale impiegato a prescindere dalla sua provenienza (capitale proprio e
capitale di credito) e costituisce un indicatore assai valido per valutare
lefficienza economica della gestione caratteristica e degli investimenti
accessori insieme considerati 333.
Tuttavia la scelta del denominatore particolarmente critica nelle societ di
calcio334 a causa dei tempi della campagna acquisti, che prende ufficialmente
avvio dopo la chiusura del periodo amministrativo. In tal modo necessario
riflettere sul capitale investito pi coerente con il valore di reddito operativo
posto al numeratore. In termini generali, le alternative sono tre:
1) capitale investito allinizio del periodo;
2) capitale investito medio nel periodo;
3) capitale investito a fine periodo.
Nel modello concettuale qui preso a riferimento, il capitale investito da
utilizzare sarebbe liniziale, in quanto logicamente inseribile in uno schema
di analisi della capacit di autofinanziamento. Tuttavia, seguendo tale
impostazione generale, si otterrebbe un indice dal significato economico assai
dubbio, in quanto al denominatore non sarebbero considerati gli investimenti in
capitale umano che per hanno apportato la loro utilit nellesercizio,
contribuendo alla determinazione del reddito operativo.
La scelta del valore medio risulta di specie compromissoria poich, seppur
finalizzata a ridurre lincertezza insita nei valori estremi utilizzati per calcolarlo,
332
155
336
Ibidem, pag.134
156
337
157
340
158
159
160
351
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164
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167
376
168
379
169
170
cura di
171
172
386
173
Si parla di confino per le societ che non hanno i numeri n per la prima, n per la seconda
fascia.
Cfr. Il calciatore, Marzo 1993, p.7.
388
Si vedano le pagine precedenti del seguente lavoro.
174
capitale proprio, una favorevole leva finanziaria. Si tratta tuttavia di una ipotesi
molto remota per le societ calcistiche dove spesso la redditivit operativa
assume valori negativi389.
2) I ricavi operativi da usare per il calcolo del parametro coincidono
praticamente con quelli usati per la riclassificazione dei bilanci (gare pi
abbonamenti, sponsorizzazioni, RAI e TV, pubblicit, commercializzazioni,
contributi con le sole eccezioni derivanti dalluso del valore lordo delle gare,
anzich del netto). Tale dato appare incomprensibilmente gonfiato - rispetto alla
reale capacit di produrre ricavi - di circa il 15% in quanto non discutibile che
i diritti erariali, i contributi per la Lega e le percentuali per la squadra ospite
vadano scomputati dalle entrate390.
3) Pu apparire non condivisibile lesclusione dalla composizione del
numeratore dei ricavi connessi al prestito dei giocatori. Tale dato, seppur di
ridotte dimensioni, rappresenta un ricavo di tipo operativo.
4) Sorgono dubbi interpretativi sulla dizione debiti e impegni verso terzi di
qualsiasi natura... impiegata nellart. 86, comma 6 per definire la composizione
del denominatore del parametro. Secondo alcuni391 infatti si tratterebbe di
considerare unicamente la categoria dei debiti indicata alla lettera D del nuovo
schema di bilancio previsto dal D.lgs 127/91. Cos facendo sorgerebbero
difficolt ai fini della misura del parametro connesse alla contabilizzazione
della operazione di riscossione anticipata di abbonamenti annuali e pluriennali.
5) Il parametro cos determinato ha certamente il pregio di essere di facile e
obiettiva determinazione, riferendosi a valori di bilancio non facilmente
manovrabili, come nel caso del precedente rapporto tra Patrimonio Calciatori
e Mezzi propri (50% per la serie A, 60% per la serie B, e 70-80% per la serie
C): in quel caso tutte le perplessit esposte sullobiettiva determinazione del
patrimonio calciatori e dei relativi ammortamenti, rendono di difficile
attuazione lesatta determinazione del parametro e lapplicazione delle relative
sanzioni. Daltra parte il nuovo parametro offre certamente una visione parziale
dello stato delle societ di calcio, visione che mette in qualche modo in
relazione la capacit di produrre fatturato con la struttura finanziaria dello Stato
patrimoniale, ma che non pu certo sintetizzare da solo lequilibrio gestionale
.
Pertanto certamente da lodare lo sforzo della CO.VI.SO.C. di creare un
trasparente metro di valutazione, ma ne appare auspicabile una pi ampia
articolazione, per meglio valutare lesatta condizione di salute delle societ392.
389
175
Una prima soluzione potrebbe pertanto essere quella di proporre una serie di
indici a supporto del parametro in questione.
Cos appare particolarmente utile ai fini della programmazione, oltre che sul
piano del controllo consuntivo, il rapporto ricavi della gestione sportiva / costi
della gestione sportiva. Potrebbe pertanto imporsi un determinato valore maggiore dellunit - come misura limite del rapporto. In tal modo si
garantirebbe una copertura minima degli oneri relativi allattivit tipica di una
societ calcistica - e cio allallestimento dello spettacolo sportivo - limitando la
programmazione delle societ al sistematico realizzo di plusvalenze da
alienazioni come normale strumento per il recupero dello squilibrio, sorto tra
costi e ricavi, gi a livello della gestione sportiva.
Un ulteriore indice, che pi che come vincolo pu essere proposto come
regola di una sana gestione calcistica, il rapporto il Fondo ripartizione diritti
prestazioni giocatori / Costo dacquisizione contratti (Patrimonio lordo
giocatori). Fissando un elevato valore dellindice, come limite da rispettare,
meno dirompente il danno che pu derivare alla societ se per qualsiasi
motivo (si pensi agli infortuni o al non infrequente cattivo inserimento di un
calciatore nellorganico di una squadra) non pi possibile far conto sulle
prestazioni di alcuni atleti.
Il parametro in questione, che consente di conoscere sia il valore della
percentuale di costi dei diritti gi ammortizzata, sia levoluzione che
questultima voce avr nei successivi esercizi, rappresenterebbe un ulteriore
freno alle spese incontrollate della campagna acquisti. Tuttavia la significativit
di questultimo indice aumenterebbe sensibilmente se il dato che ne scaturisce
fosse oppotunamente integrato dal confronto tra il valore netto patrimonio
giocatori e la massa dei ricavi, operativi e non,storicamente realizzati e
prospetticamente realizzabili dallimpresa. Si tratterebbe chiaramente di
procedere da un lato, allopportuna ripartizione per competenza del costo
relativo al patrimonio giocatori non ancora ammortizzato - parametro
dimputazione potrebbe essere in tal senso la durata media dei contratti con i
calciatori tesserati - dallaltro di effettuare le necessarie stime al fine di
verificare la ripetibilit dei ricavi conseguiti e la capacit della societ stessa di
produrne di nuovi, congetturandone opportunamente, in entrambi i casi, gli
importi.
Appaiono evidenti, in conclusione, le difficolt connesse al recepimento di
un nuovo sistema di parametri. Tuttavia si auspica che una revisione della
normativa in materia393 opportunamente integrata proprio da unevoluzione
393
- Com la salute del calcio? - <<Cattiva>> - Ha una ricetta per rimediare a questa situazione?
- <<Ridurre i compensi dei calciatori, diminuire i costi, trovare nel calcio una nuova forma di
capitalismo imprenditoriale>> - Come? - <<Bisogna modificare la legge. Le societ di calcio
devono avere scopo di lucro, dobbiamo avvicinarci allesperienza inglese e spagnola con
176
199.
L.mil...
L.mil...
L.mil...
L.mil...
L.mil...
L.mil...
L.mil...
lallargamento della base azionaria come garanzia di salute e di efficienza>> - E per il futuro? <<Al 20 Luglio erano tra 50 e 60 le squadre che non potevano essere iscritte. Con fatica abbiamo
fatto sanare numerose situazioni. In un futuro prossimo ci sar la certificazione di bilancio ad
opera di societ di analisi finanziaria. Anche il problema Irpef potr essere risolto>>.
Intervista a VICTOR UCKMAR, presidente della Covisoc. Debiti e pallone. Parla il
fiscalista. SERGIO GAVARDI, La Gazzetta dello Sport, 18 Agosto 1994.
177
L.mil...
EFFETTI PASSIVI
L.mil...
L.mil...
DEBITI TRIBUTARI
L.mil...
-correnti
-oltre i due mesi
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L.mil...
L.mil...
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L.mil...
L.mil...
ALTRI DEBITI
L.mil...
-Debiti v/societ di factoring
-Societ calcistiche estere
-Altri debiti (escluse compartecipazioni art.102 bis NOIF)
L.mil...
L.mil...
L.mil...
L.mil...
178
L.mil...
Contributi da Lega
L.mil...
L.mil...
L.mil...
L.mil...
L.mil...
L.mil..
RICAVI RETTIFICATI
L.mil...
RAPPORTO RICAVI/INDEBITAMENTO
Il legale rappresentante
.........................
L.mil...
RICAVIL.
MIL...
INDEBITAMENTO
L.MIL....
Il collegio sindacale
....................
....................
....................
179
Totale ricavi
(escluse rettifiche)
L.mil...
L.mil...
Partite escluse:
RICAVI CESSIONE TEMPORANEA GIOCATORI
L.mil...
L.mil...
CONTRIBUTI DA PRIVATI
L.mil...
L.mil...
L.mil...
L.mil...
L.mil...
NOTE
............................................................................................................................
................................................................................................................................
....................................
DATA ..........
Il legale rappresentante
............
Il collegio sindacale
........................
........................
........................
5.
394
Sullargomento si vedano:
T. BIANCHI, La finanza aziendale, Milano 1974;
G. BRUYER, Analisi della dinamica finanziaria dellimpresa, Milano 1980;
180
181
rappresentato, dato che le diverse nozioni di fondo sono state elaborate per
diversi scopi di conoscenza. Le nozioni di fondo che trovano una pi larga
applicazione nella prassi amministrativa sono le seguenti:
A) risorse finanziarie totali;
B) capitale circolante netto;
C) cassa399.
Mentre lanalisi dei flussi di cassa prende in esame soltanto le entrate e le
uscite monetarie, lanalisi dei flussi di capitale circolante netto esamina anche le
variazioni dei crediti e dei debiti correnti, nonch delle giacenze di magazzino e
dei titoli facilmente negoziabili. Sotto il profilo dellattendibilit dei valori
esprimenti i flussi finanziari, opportuno sottolineare che mentre sui flussi di
cassa non influisce alcun valore di stima o di congettura, sui flussi di capitale
circolante netto e sui flussi di risorse finanziarie totali influiscono le stime e le
congetture che caratterizzano la formazione del bilancio desercizio400.
Per quanto riguarda la scelta relativa al rendiconto finanziario da adottare
necessario sottolineare che essa funzione di varie circostanze prime fra tutte la
natura dellattivit svolta dallimpresa ed il genere di informazione che si
vogliono ottenere401.
Nella maggior parte dei casi il rendiconto finanziario si impernia sul concetto
di risorse come Capitale Circolante Netto402. La spiccata preferenza per tale
399
400
Passivo corrente:
Banche
Debiti per sponsorizzazioni
Dipendenti e tesserati
Istituti previdenziali e sicurezza sociale
Fornitori
Acconti
Altri debiti - settore specifico
Altri debiti gestione caratteristica corrente
182
Si consideri il seguente schema di riclassificazione del conto economico a ricavi e costo del
venduto:
Ricavi netti
Costo del venduto
reddito operativo gestione caratteristica
Risultati gestioni complementari/accessorie
Reddito operativo aziendale
Oneri finanziari
Reddito lordo di competenza
Componenti straordinari
Reddito prima delle imposte
Imposte
Reddito netto
Se si ipotizza che grandezza finanziaria di riferimento il capitale circolante netto: si tratta di
determinare il flusso prodotto da una particolare gestione. la scelta fondamentale consiste,
dunque, nel determinare la gestione di riferimento. le alternative sono di seguito esposte.
a) flusso prodotto dalla gestione caratteristica: elemento di partenza il reddito
operativo della gestione caratteristica, al quale vengono sommati i costi non finanziari/monetari.
nel rendiconto finanziario si introducono, come fonti/impieghi autonomi i seguenti elementi: i
risultati delle gestioni complementari/accessorie; gli oneri finanziari; le imposte.
b) Flusso prodotto dalla gestione aziendale: elemento di partenza il reddito operativo
della gestione aziendale. nel rendiconto finanziario determinanti autonome sono le seguenti: oneri
finanziari; imposte.
c) Flusso prodotto dalla gestione ordinaria (di esercizio): elemento di partenza il
reddito di competenza. Nel rendiconto finanziario si individueranno, come elemento autonomo,
le imposte.
d) Flusso prodotto dalla gestione reddituale: elemento di partenza il reddito netto. Nel
rendiconto finanziario non compariranno
elementi derivanti dal conto economico e
finanziariamente rilevanti, poich tutti ricompresi nel flusso.
Come sopra evidenziato, la scelta in oggetto porta a differenti gradi di analiticit del
rendiconto finanziario per quanto attiene le determinati di specie reddituale: tale grado tende a
diminuire al passaggio dal flusso di cui sub a) a quello di cui sub d9, poich le singole
determinanti sono comprese nel flusso medesimo,
Tornando alle societ di calcio, si scritto che gestione di riferimento la caratteristica.
tale scelta deriva dalle seguenti considerazioni:
essa risulta fondamentale per comprendere limpattto finanziario di una gestione che dal
punto di vista reddituale si presenta raramente soddisfacente.
183
184
Anno x Annox-1
.......... ...........
.....
.....
.....
........... ..........
185
immobilizzazioni
............ .........
...
(............) . ........
Dinvest. immobilizz.
.......... -immateriali ............
.......... -materiali
............
.......... -finanziarie
............ .........
............
............
...........
186
411
C.Teodori, pag.218-219.
Cfr. G. RUSCONI, cit. p. 239.
413
Si veda in proposito Calciatori, dribbling in bilancio, PAOLA BOTTELLI, cit. in Il Sole 24
Ore, dove si mostra la suddivisione percentuale delle ricapitalizzazioni nelle societ
professionistiche degli ultimi due campionati.
412
187
414
Si ricorda che i debiti infruttiferi e postergati verso soci non sono considerati dalla F.I.G.C.
debiti ai fini del calcolo del rapporto ricavi/indebitamento.
188
CODIFICA
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A
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AI
AI
AI
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AVI
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AV
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AVIII
AVIII
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B
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C
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2
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200
2000
MUTUI PASSIVI
MUTUI PASSIVI IPOTECARI
MUTUI PASSIVI NON GARANTITI
MUTUI PER FIDI
MUTUI ICCRI
DEBITI VERSO BANCHE
BANCA .......................
BANCA .......................
BANCA .......................
BANCA .......................
BANCA .......................
ACCETTAZIONI BANCARIE
......................................
DEBITI VERSO ALTRI FINANZIATORI
SOCI - VERSAMENTI A CAPITALE INFRUTTIFERO
SOCI C/ANTICIPAZIONI TEMPORANEE
FRUTTIFERE
INFRUTTIFERE
SOCI C/FINANZIAMENTI POSTERGATI ED INFRUTTIFERI
DEPOSITI E CAUZIONI RICEVUTE
PRESTITI A CONDIZIONI PARTICOLARI
VERSAMENTI A COPERTURA PERDITE
FISCALMENTE NON TASSATI
ALTRI PRESTITI
DEBITI COLLEGATI A PARTECIPAZIONI
DEBITI VERSO IMPRESE CONTROLLATE
DEBITI VERSO IMPRESE COLLEGATE
DEBITI VERSO IMPRESE CONTROLLANTI
DEBITI VERSO ALTRE IMPRESE
IMMOBILIZZAZIONI
IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI
COSTI D'IMPIANTO E DI AMPLIAMENTO
COSTI D'IMPIANTO E DI AMPLIAMENTO
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D4
D4
D4
D4
D4
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D13
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221
TERRENI E FABBRICATI
TERRENI
IMMOBILI CIVILI
IMMOBILI SPECIFICI
FONDI AMMORTAMENTO TERRENI E FABBRICATI
FONDI SVALUTAZIONE TERRENI E FABBRICATI
IMPIANTI E MACCHINARIO
IMPIANTI TECNICI SPECIFICI
IMPIANTI TECNICI GENERICI
MACCHINARIO
FONDI AMMORTAMENTO IMPIANTI E MACCHINARIO
FONDI SVALUTAZIONE IMPIANTI E MACCHINARIO
ATTREZZATURE DIVERSE
ATTREZZATURE DIVERSE
ATTREZZATURE
FONDI AMMORTAMENTO ATTREZZATURE
FONDI SVALUTAZIONE ATTREZZATURE
ALTRI BENI
AUTOMEZZI
AUTOVEICOLI DA TRASPORTO
AUTOVETTURE
MEZZI DI TRASPORTO INTERNI
MACCHINE UFFICIO ELETTRICHE ED ELETTRONICHE
MOBILI E ARREDI
FONDO AMMORTAMENTO ALTRI BENI
FONDO SVALUTAZIONE ALTRI BENI
IMMOBILIZZAZIONI IN CORSO E ACCONTI
IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI IN CORSO
ANTICIPI E ACCONTI SU ACQUISTO IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI
FONDI SVALUTAZIONE IMMOBILIZZAZIONI IN CORSO E ACCONTI
IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE
PARTECIPAZIONI IN IMPRESE CONTROLLATE
PARTECIPAZIONI IN IMPRESE COLLEGATE
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BII5
BII5
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3
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BIII3
BIII4
(-)
C
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CI1
(-)
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CI4
(-)
CI5
CI
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CI1
CI1
CI1
CODIFICA
3103
3109
311
3110
3119
4
40
400
4000
4001
40010
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4002
4003
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4006
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41
410
411
412
42
420
4200
4201
4202
42020
42021
42022
42023
42024
4203
42030
CANCELLERIA E STAMPATI
FONDI SVALUTAZIONE MATERIE DI CONSUMO
PRODOTTI FINITI E MERCI
MERCI
FONDI SVALUTAZIONE
CREDITI E DEBITI CORRENTI
CREDITI
CREDITI VERSO TERZI
DEBITORI ORDINARI
DEBITORI PER CONTRATTI O TRANSAZIONI STIPULATE
NAZIONALI
ESTERI
CREDITI CAMBIARI
CREDITI IN CONTENZIOSO
DEBITORI PER RICAVI O CORRISPETTIVI CONTRATTUALI DA FATTURARE
FONDO RISCHI CAMBI SU CREDITI
FONDO SVALUTAZIONE CREDITI
CREDITI VERSO SOCIETA' DI GRUPPO
CREDITI VERSO IMPRESE CONTROLLATE
CREDITI VERSO IMPRESE COLLEGATE
CREDITI VERSO CONTROLLANTI
CREDITI VERSO ALTRI
CREDITI VERSO ALTRI
FORNITORI - CONTI DEBITORI
PERSONALE - ANTICIPI E ACCONTI
ERARIO - CREDITI PER IMPOSTE DIRETTE A RIMBORSO
IRPEG A RIMBORSO
ILOR A RIMBORSO
IRPEG E ILOR VERSATE A NORMA ART. D.P.R. 29 SETTEMBRE 1973 N. 602
IVA A RIMBORSO
ERARIO - CREDITI PER INTERESSI
ERARIO - CREDITI PER IMPOSTE DA COMPUTARE NELLE DICHIARAZIONI SUCCESSIVE
IRPEG DA COMPUTARE IN DIMINUZIONE
Pagina 7
CI1
(-)
CI4
CI4
(-)
CII
CII
CII1
CII1
CII1
CII1
CII1
CII1
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CII1
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CII5
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CII5
CII5
CII5
CII5
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CII5
CII5
CII5
CODIFICA
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42032
4204
4205
422
4220
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43
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4301
431
44
440
4400
44000
44001
4401
4402
442
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443
44300
44301
45
450
4500
4501
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45012
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CII5
CII5
CII5
CII5
CII5
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CII5
D
D1
D1
D1
D2
D
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D6
D6
D6
D6
D6
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D5
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D
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D11
D11
CODIFICA
45014
4502
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452
4520
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4522
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454
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D16
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D16
CODIFICA
45434
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5
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50001
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5001
5002
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51
510
511
512
513
6
60
LEGA C/CAMPIONATI
LEGA C/TRASFERIMENTI
FIGC C/MUTUO EX BNL
SOCIETA' CALCISTICHE
SIAE
OBBLIGAZIONI CONTO INTERESSI
ALTRI VALORI PASSIVI
RATEI E RISCONTI PASSIVI
RATEI PASSIVI
RISCONTI PASSIVI
AGGIO SU PRESTITI
LIQUIDITA'
DISPONIBILITA' LIQUIDE
CONTI CORRENTI BANCARI E POSTALI
BANCHE C/C E C/C POSTALE
BANCHE C/C IN LIRE
BANCHE C/C IN VALUTA
C/C POSTALE
BANCHE C/INDISPONIBILI
BANCHEVALORI ALL'INCASSO
CORRISPONDENTI CONTO CORRENTE
ASSEGNI
ASSEGNI IN LIRE ITALIANE
ASSEGNI IN VALUTE ESTERE
DENARO E VALORI IN CASSA
CASSA PRINCIPALE
ATTIVITA' FINANZIARIE CHE NON COSTITUISCONO IMMOBILIZZAZIONI
PARTECIPAZIONI IN IMPRESE CONTROLLATE
PARTECIPAZIONI IN IMPRESE COLLEGATE
ALTRE IMPRESE
ALTRI TITOLI
CONTI ACCESI AI COSTI
COSTI PER SERVIZI E ACQUISTI
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D16
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E
E1
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E2
CIV
CIV
CIV1
CIV1
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CIV1
CIV2
CIV2
CIV2
CIV3
CIV3
CIII
CIII1
CIII2
CIII3
CIII5
B
B
CODIFICA
600
6000
6001
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60113 601121
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B7
CODIFICA
6013
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601300
601301
60131
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B7
B14A
B14A
CODIFICA
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B14A
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B14B
B14B
B14B
B14B
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B14B
B14B
B14B
B14C
CODIFICA
60170
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60175
6018
60180
60181
60182
6019
60190
60191
60192
GARE CAMPIONATO
601700 PRIMA SQUADRA
601701 SQUADRE MINORI
GARE COPPA ITALIA
GARE COPPE INTERNAZIONALI
601720 PRIMA SQUADRA
601721 SQUADRE MINORI
GARE AMICHEVOLI NAZIONALI
601730 PRIMA SQUADRA
601731 SQUADRE MINORI
GARE AMICHEVOLI INTERNAZIONALI
601740 PRIMA SQUADRA
601741 SQUADRE MINORI
TORNEI NAZIONALI ED INTERNAZIONALI
601750 PRIMA SQUADRA
601751 SQUADRE MINORI
ASSICURATIVE E PREVIDENZIALI
ASSICURAZIONE INFORTUNI
601800 ASSICURAZIONE PRIMA SQUADRA
601801 ASSICURAZIONE SQUADRE MINORI
ASSICURAZIONE PATRIMONIO CALCIATORI
601810 ASSICURAZIONE PATRIMONIO PRIMA SQUADRA
601811 ASSICURAZIONE PATRIMONIO SQUADRE MINORI
ALTRE ASSICURAZIONI
601820 ASSICURAZIONE FURTI
601821 ASICURAZIONE INCENDI
601822 ASSICURAZIONI RESPONSABILITA' CIVILE
601823 ASSICURAZIONI AUTOMEZZI SOCIALI
601824 ASSICURAZIONI ALTRI RISCHI
AMMINISTRATIVE - PUBBLICTARIE E GENERALI
CANCELLERIA E STAMPATI
POSTELEGRAFICHE
SPESE PER LOCALI - SERVIZI
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B14C
B14C
B14C
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B
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CODIFICA
601920
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601950
601951
601952
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60196
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601962
60197
601970
601971
601972
601973
601974
601975
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601977
601978
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602
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6021
6022
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603
AFFITTI PASSIVI
CANONI LUCE
CANONI DIVERSI
RISCALDAMENTO
CANONI FINANZIARI
PUBBLICAZIONI - ABBONAMENTI
COMPENSI A TERZI
COMPENSI AMMINISTRATORI
COMEPENSI COLLEGIO SINDACALE
COMPENSI CONSULENTI ESTERNI
COMPENSI ALTRI LAVORATORI AUTONOMI
ONERI STRAORDINARI
FIGC
LEGA CALCIO
ALTRI ENTI
PUBBLICITA' E PROPAGANDA
SPESE DI RAPPRESENTANZA
TELEVISIONE
PERIODICI - QUOTIDIANI
CARTELLONISTICA
MANIFESTAZIONI ESTERNE
TRASFERTE - VIAGGI
PROMOZIONALI
OMAGGI E REGALIE
ALTRE NON CLASSIFICATE
MANUTENZIONI E RIPARAZIONI
DIVERSE
COSTI PER SERVIZI DI GODIMENTO DI BENI DI TERZI
LOCAZIONI OPERATIVE
LOCAZIONI FINANZIARIE IMMOBILIARE
LOCAZIONI FINANZIARIE MOBILIARI
LOCAZIONI FINANZIARIE PER ALTRI TITOLI
VARIAZIONI DELLE RIMANENZE DEI BENI DI CONSUMO
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B8
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61100
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61110
RIMANENZE INIZIALI
RIMANENZE FINALI
COSTI PER IL PERSONALE
SALARI E STIPENDI
SALARI E STIPENDI PER TESSERATI
COMPENSO CONTRATTUALE TITOLARI E RISERVE
TESSERATI PRIMA SQUADRA
TESSERATI SQUADRE MINORI
PREMI INDIVIDUALI CONTRATTUALI
TESSERATI PRIMA SQUADRA
TESSERATI SQUADRE MINORI
PREMI COLLETTIVI RENDIMENTO
TESSERATI PRIMA SQUADRA
TESSERATI SQUADRE MINORI
PREMI EXTRA CAMPIONATO
TESSERATI PRIMA SQUADRA
TESSERATI SQUADRE MINORI
COMPENSI E PREMI ALLENATORI, ISTRUTTORI E TECNICI
CORRISPETTIVI PER PRIMA SQUADRA
CORRISPETTIVI PER SQUADRE MINORI
CORRISPETTIVI COMUNI
ALTRI SALARI
TECNICI E OSSERVATORI
PERSONALE SANITARIO - MASSAGGIATORI
PERSONALE DIRETTIVO
ALTRI STIPENDIATI
ALTRI SALARIATI
ONERI SOCIALI
ENPALS
PRIMA SQUADRA
SQUADRE MINORI
INPS
CALCIATORI PRIMA SQUADRA
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B11
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B9
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632434
632435
632436
632437
53224
632440
ALTRI RISCHI
ALTRI ACCANTONAMENTI
ONERI DIVERSI DI GESTIONE
ONERI TRIBUTARI INDIRETTI DELL'ESERCIZIO
IVA NON RECUPERABILE
IMPOSTA DI REGISTRO E BOLLO
TASSE CONCESSIONI GOVERNATIVE
IMPOSTE COMUNALI
SOPRAVVENIENZE PASSIVE
PERDITE SU CREDITI
INSUSSISTENZE DELL'ATTIVO
ONERI PRECEDENTI ESERCIZI
ALTRE
PERDITE SU CAMBI
PERDITE VARIE D'ESERCIZIO
PERCENTUALI - AMMENDE - TASSE DIVERSE
PERCENTUALE COMUNE/ENTE PUBBLICO PER AFFITTO
PERCENTUALE FONDO LEGA
PERCENTUALE SQUADRE OSPITI
PROFESSIONISTICO NAZIONALI
PROFESSIONISTICO ESTERI
SQUADRE MINORI
AMMENDE - MULTE GARE
CAMPIONATO
COPPA ITALIA
COPPE INTERNAZIONALI
GARE SQUADRE MINORI
AMICHEVOLI
ALTRE MULTE SOCIETARIE
TASSE RICORSI
ALTRI ONERI LEGA/FIGC
IMPOSTE E TASSE SUGLI INCASSI
CAMPIONATO
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6605
661
6610
COPPA ITALIA
COPPE INTERNAZIONALI
AMICHEVOLI
SQUADRE MINORI
STRAORDINARIE
DIVERSE
INTERESSI ED ALTRI ONERI FINANZIARI
INTERESSI E ONERI FINANZIARI VERSO IMPRESE CONTROLLATE
INTERESSI E ONERI FINANZIARI VERSO IMPRESE COLLEGATE
INTERESSI E ONERI FINANZIARI VERSO CONTROLLANTI
INTERESSI E ONERI FINANZIARI VERSO TERZI
INTERESSI PASSIVI
INTERESSI PASSIVI VERSO BANCHE
INTERESSI PASSIVI C/C DI CORRISPONDENZA
INTERESSI PASSIVI VERSO SOCI
INTERESSI PASSIVI VERSO OBBLIGAZIONISTI
INTERESSI PASSIVI VERSO ALTRI
ONERI DI COMPARTECIPAZIONI EX ART. 102 BIS NOIF
RETTIFICHE DI VALORE DI ATTIVITA' FINANZIARIE
SVALUTAZIONI DI PARTECIPAZIONI
SVALUTAZIONI FINANZIARIE CHE NON COSTITUISCONO PARTECIPAZIONI
SVALUTAZIONI DI TITOLI ISCRITTI NELL'ATTIVO CIRCOLANTE
CHE NON COSTITUISCONO PARTECIPAZIONI
ONERI STRAORDINARI
MINUSVALENZE DA ALIENAZIONI
PERDITE SU ALIENAZIONI BENI IMMATERIALI
MINUSVALENZE DA ALIENAZIONI IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI
MINUSVALENZE DA ALIENAZIONI PARTECIPAZIONI
MINUSVALENZE DA ALIENAZIONI TITOLI
MINUSVALENZE DA CESSIONE DIRITTI PLURIENNALI PRESTAZIONI CALCIATORI
ALTRE MINUSVALENZE DA ALIENAZIONI
IMPOSTE RELATIVE AD ESERCIZI PRECEDENTI
ONERI TRIBUTARI DIRETTI ESERCIZI PRECEDENTI
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B14D
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CODIFICA
6611
662
6620
6621
67
670
6700
6701
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67019
671
6710
6711
67110
672
6720
6721
7
70
700
7000
70000
700000
700001
70001
700010
700011
70002
70003
700020
700021
70004
70005
Pagina 21
E21B
E21C
E21C
E21C
22
22
22
22
22
24
24
24
24
25
25
25
A
A
A1
A1
A1
A1
A1
A1
A1
A1
A1
A1
A1
A1
A1
A1
CODIFICA
70006
7001
70010
70011
701
7010
7011
702
7020
7021
7022
70220
70221
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7024
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703
7030
70300
70301
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70312
7032
Pagina 22
A1
A1
A1
A5A
A5A
A5A
A5A
A5A
A4
A4
A4
A5B
A5B
A5B
A5B
A5B
A5B
A5B
A5B
A5B
A5B
A5B
A5B
A
A5E
A5E
A5E
A5E
A5E
A5E
A5E
A5E
A5E
CODIFICA
7033
7034
70340
70341
70342
70343
70344
70345
70346
70347
7035
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70351
70352
70353
70354
7036
7037
71
710
711
712
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722
723
7230
72300
72301
72302
72303
72304
Pagina 23
A5E
A5E
A5E
A5E
A5E
A5E
A5E
A5E
A5E
A5E
A5D
A5D
A5D
A5D
A5D
A5D
A5C
A5E
C15
C15A
C15B
C15C
C16
C16A
C16B
C16C
C16D
C16D
C16D
C16D
C16D
C16D
C16D
CODIFICA
72305
72306
72307
72308
73
730
731
732
74
740
7400
7401
741
7410
7411
75
750
751
8
80
81
82
9
90
91
92
93
94
95
950
951
952
Pagina 24
C16D
C16D
C16D
C16D
D18
D18A
D18B
D18C
E20
E20A
E20A
E20A
E20B
E20B
E20B
A5E
A5E
A5E
26
CODIFICA
953
96
960
961
962
963
97
970
971
972
973
98
980
980
GARANZIE REALI
GARANZIE PRESTATE DA TERZI
FIDEJUSSIONI
AVALLI
ALTRE GARANZIE PERSONALI
GARANZIE REALI
OPZIONI PER DIRITTI PRESTAZIONI
OPZIONE A TERZI CESSIONE DIRITTI PRESTAZIONI CALCIATORI
TERZI C/OPZIONI CESSIONE DIRITTI PRESTAZIONI CALCIATORI
OPZIONI DA TERZI ACQUISTI DIRITTI PRESTAZIONI CALCIATORI
TERZI C/OPZIONI ACQUISTI PRESTAZIONI CALCIATORI
CANONI LEASING
CANONI DI LEASING DA SCADERE
TERZI PER CANONI DI LEASING A SCADERE
Pagina 25
NUOVO TESTO
VECCHIO TESTO
CAPO I
CAPO I
SPORT PROFESSIONISTICO
SPORT PROFESSIONISTICO
Art. 1
Art. 1
Attivit sportiva
Attivit sportiva
Art. 2
Art. 2
Professionismo sportivo
Professionismo sportivo
Art. 3
Art. 3
La prestazione a titolo oneroso dellatleta costituisce oggetto di contratto di lavoro subordinato, regolato dalle norme contenute nella presente legge.
Essa costituisce, tuttavia, oggetto di contratto di
lavoro autonomo quando ricorra almeno uno dei
seguenti requisiti:
a) lattivit sia svolta nellambito di una singola
manifestazione sportiva o di pi manifestazioni tra
loro collegate in un breve periodo di tempo;
b) latleta non sia contrattualmente vincolato per
ci che riguarda la frequenza a sedute di preparazione od allenamento;
c) la prestazione che oggetto del contratto, pur
avendo carattere continuativo, non superi otto ore
settimanali oppure cinque giorni ogni mese ovvero
trenta giorni ogni anno.
La prestazione a titolo oneroso dellatleta costituisce oggetto di contratto di lavoro subordinato, regolato dalle norme contenute nella presente legge.
Essa costituisce, tuttavia, oggetto di contratto di
lavoro autonomo quando ricorra almeno uno dei
seguenti requisiti:
a) lattivit sia svolta nellambito di una singola
manifestazione sportiva o di pi manifestazioni tra
loro collegate in un breve periodo di tempo;
b) latleta non sia contrattualmente vincolato per
ci che riguarda la frequenza a sedute di preparazione od allenamento;
c) la prestazione che oggetto del contratto, pur
avendo carattere continuativo, non superi otto ore
settimanali oppure cinque giorni ogni mese ovvero
trenta giorni ogni anno.
Art. 4
Art. 4
201
Le eventuali clausole contenenti deroghe peggiorative sono sostituite di diritto da quelle del contratto
tipo.
Nel contratto individuale dovr essere prevista la
clausola contenete lobbligo dello sportivo al rispetto
delle istruzioni tecniche e delle prescrizioni impartite
per il conseguimento degli scopi agonistici.
Nello stesso contratto potr essere prevista una
clausola compromissoria con la quale le controversie
concernenti lattuazione del contratto e insorte fra la
societ sportiva e lo sportivo sono deferite ad un collegio arbitrale. La stessa clausola dovr contenere la
nomina degli arbitri oppure stabilire il numero degli
arbitri e il modo di nominarli.
Il contratto non pu contenere clausole di non concorrenza o, comunque, limitative della libert professionale dello sportivo per il periodo successivo alla
risoluzione del contratto stesso ne pu essere integrato, durante lo svolgimento del rapporto, con tali pattuizioni.
Le federazioni sportiva nazionali possono prevedere la costituzione di un fondo gestito da rappresentanti delle societ e degli sportivi per la corresponsione della indennit di anzianit al termine dellattivit
sportiva a norma dellarticolo 2123 del codice civile.
Ai contratti di cui al presente articolo non si applicano comunque le norme contenute negli articoli 4,
5, 13, 18, 33, 34, della legge 20 maggio 1970, n.300,
e negli articoli 1, 2, 3, 5, 6, 7, 8, della legge 15 luglio
1966, n.604.
Ai contratti di lavoro a termine non si applicano la
norme della legge 18 aprile 1962, n.230.
Larticolo 7 della legge 20 maggio 1970, n.300 non
si applica alle sanzioni disciplinari irrogate dalle
federazioni sportive nazionali.
Le eventuali clausole contenenti deroghe peggiorative sono sostituite di diritto da quelle del contratto
tipo.
Nel contratto individuale dovr essere prevista la
clausola contenete lobbligo dello sportivo al rispetto
delle istruzioni tecniche e delle prescrizioni impartite
per il conseguimento degli scopi agonistici.
Nello stesso contratto potr essere prevista una
clausola compromissoria con la quale le controversie
concernenti lattuazione del contratto e insorte fra la
societ sportiva e lo sportivo sono deferite ad un collegio arbitrale. La stassa clausola dovr contenere la
nomina degli arbitri oppure stabilire il numero degli
arbitri e il modo di nominarli.
Il contratto non pu contenere clausole di non concorrenza o, comunque, limitative della libert professionale dello sportivo per il periodo successivo alla
risoluzione del contratto stesso n pu essere integrato, durante lo svolgimento del rapporto, con tali pattuizioni.
Le federazioni sportiva nazionali possono prevedere la costituzione di un fondo gestito da rappresentanti delle societ e degli sportivi per la corresponsione della indennit di anzianit al termine dellattivit
sportiva a norma dellarticolo 2123 del codice civile.
Ai contratti di cui al presente articolo non si applicano comunque le norme contenute negli articoli 4,
5, 13, 18, 33, 34, della legge 20 maggio 1970, n.300,
e negli articoli 1, 2, 3, 5, 6, 7, 8, della legge 15 luglio
1966, n.604.
Ai contratti di lavoro a termine non si applicano la
norme della legge 18 aprile 1962, n.230.
Larticolo 7 della legge 20 maggio 1970, n.300 non
si applica alle sanzioni disciplinari irrogate dalle
federazioni sportive nazionali.
Art.5
Art.5
Art.6
Art.6
202
Art. 7
Art. 7
Tutela sanitaria
Tutela sanitaria
Art. 8
Art. 8
203
Art. 9
Art. 9
Trattamento pensionistico
Trattamento pensionistico
CAPO II
CAPO II
Art. 10
Art. 10
Costituzione e affiliazione
Costituzione e affiliazione
204
ta.
Latto costitutivo deve prevedere che gli utili siano
interamente reinvestiti nella societ per il perseguimento della attivit sportiva.
Prima di procedere al deposito dellatto costitutivo,
a norma dellarticolo 2330 del codice civile, la
societ deve ottenere laffiliazione da una o da pi
federazioni sportive nazionali riconosciute dal CONI.
Gli effetti derivanti dallaffiliazione restano sospesi
fino alladempimento degli obblighi di cui allarticolo 11.
Latto costitutivo pu sottoporre a speciali condizioni lalienazione delle azioni delle quote.
Laffiliazione pu essere revocata dalla federazione
sportiva nazionale per gravi infrazioni allordinamento sportivo.
La revoca dellaffiliazione determina linibizione
dello svolgimento dellattivit sportiva.
Avverso le decisioni della federazione sportiva
nazionale ammesso ricorso alla giunta esecutiva
del CONI, che si pronuncia entro sessanta giorni dal
ricevimento del ricorso.
Art. 11
Art. 11
Art. 12
Art. 12
205
Art. 13
Art. 13
Le federazioni sportive nazionali possono procedere, nei confronti delle societ di cui allart. 10, alla
denuncia di cui allart. 2409 del codice civile.
La federazione sportiva nazionale, per gravi irregolarit di gestione, pu richiedere al tribunale, con
motivato ricorso, la messa in liquidazione della
societ a norma di un liquidatore.
Compiuta la liquidazione, i liquidatori devono redigere il bilancio finale a norma dellarticolo 2453 del
codice civile, indicando la parte spettante, in misura
non superiore al loro valore nominale, a ciascun
azione o quota nella divisione dellattivo. Il residuo
attivo viene assegnato al CONI.
Art. 14
Art. 14
Capo III
Capo III
Art. 15
Art. 15
Trattamento tributario
Trattamento tributario
206
Capo IV
Capo IV
Art. 16
Art. 16
207
Art. 17
Trasformazioni delle societ
e decorrenza degli articoli 3, 4 e 5
Art. 17
Trasformazioni delle societ
e decorrenza degli articoli 3, 4 e 5
Art. 18
Applicazione della legge 8 luglio 1977,
n. 406, agli organi del CONI
Art. 18
Applicazione della legge 8 luglio 1977,
n. 406, agli organi del CONI
Nei confronti dei memebri degli organi di amministrazione del CONI per i quali prevista la designazione elettiva, si apllica larticolo unico della legge 8
luglio 1977, n. 406, ancorch siano nominati con
decreto ministeriale.
La presente legge, munita del sigillo dello Stato,
sar inserita nella Raccolta ufficiale delle leggi e dei
decreti della repubblica italiana. E fatto obbligo a
chiunque spetti di osservarla e di farla osservare
come legge dello Stato.
Nei confronti dei membri degli organi di amministrazione del CONI per i quali prevista la designazione elettiva, si apllica larticolo unico della legge 8
luglio 1977, n. 406, ancorch siano nominati con
decreto ministeriale.
La presente legge, munita del sigillo dello Stato,
sar inserita nella Raccolta uffciale delle leggi e dei
decreti della Repubblica italiana. E fatto obbligo a
chiunque spetti di osservarla e di farla osservare
come legge dello Stato.
208
NUOVO TESTO
VECCHIO TESTO
TITOLO I
TITOLO I
Norme generali
Norme generali
CAPO I
CAPO I
Art.1
Art.1
Art.2
Art.2
Art.3
Art.3
La societ ha per oggetto esclusivo lesercizio di attivit sportive e in particolare la formazione, la preparazione e la gestione di squadre di calcio nonch la promozione e lorganizzazione di gare, tornei e ogni altra attivit calcistica in genere nel quadro, con le finalit e con
losservanza delle norme e delle direttive della
Federazione Italiana Giuoco Calcio e dei suoi Organi.
Il presente statuto non potr comunque derogare dalle
norme degli statuti e dei regolamenti federali in quanto
contenenti disposizioni specificatamente inerenti alla
organizzazione delle societ affiliate ovvero alla gestione delle stesse.
In caso di riscontrata difformit, le norme confliggenti
con quelle degli statuti e dei regolamenti federali come
sopra individuate si avranno per non apposte.
Per lattuazione delloggetto sociale sopra riportato e
per la realizzazione degli scopi precisati nei commi precedenti, la societ potr:
a) compiere ogni operazione di carattere mobiliare,
immobiliare e finanziario che fosse ritenuta utile, necessaria e pertinente;
b) promuovere e pubblicizzare la sua attivit e la sua
immagine utilizzando modelli, disegni ed emblemi,
direttamente o a mezzo terzi.
Art. 4
Art. 4
CAPO II
Capitale
CAPO II
Capitale
Art. 5
Art. 5
209
Art. 6
Art. 6
Le azioni non possono essere trasferite senza il gradimento del Consiglio di amministrazione con deliberazione a maggioranza assoluta, salvo che il trasferimento avvenga tra i soci o per successione a causa
di morte.
Ove il consiglio di amministrazione neghi motivamente il gradimento a un eventuale nuovo intestatario di azioni, rifiutando lannotazione dellacquisto
sul libro soci, dovr simultaneamente indicare lacquirente di suo gradimento che acquister le azioni,
al loro valore nominale.
Anche nel caso di aumenti del capitale sociale, per
le azioni inoptate si apllicano le disposizioni del
comma precedente.
Se la societ amministrata da un Amministratore
Unico il gradimento, la designazione e la determinazione delle condizioni e delle modalit di cui ai precedenti commi vengono espressi dallAssemblea
Ordinaria appositamente convocata.
Le azioni non possono essere trasferite senza il gradimento del Consiglio di amministrazione con deliberazione a maggioranza assoluta, salvo che il trasferimento avvenga tra i soci o per successione a causa
di morte.
Ove il consiglio di amministrazione neghi motivamente il gradimento a un eventuale nuovo intestatario di azioni, rifiutando lannotazione dellacquisto
sul libro soci, dovr simultaneamente indicare lacquirente di suo gradimento che acquister le azioni,
al loro valore nominale.
Anche nel caso di aumenti del capitale sociale, per
le azioni inoptate si applicano le disposizioni del
comma precedente.
Se la societ amministrata da un Amministratore
Unico il gradimento, la designazione e la determinazione delle condizioni e delle modalit di cui ai precedenti commi vengono espressi dallAssemblea
Ordinaria appositamente convocata.
Art. 7
Art. 7
Art. 8
Art. 8
I pagamenti sulle azioni verranno richiesti ai sottoscrittori con lettera raccomandata secondo le modalit stabilite dal Consiglio dAmministrazione o
dallAmministratore Unico.
I pagamenti sulle azioni verranno richiesti ai sottoscrittori con lettera raccomandata secondo le modalit stabilite dal Consiglio dAmministrazione o
dallAmministratore Unico.
210
TITOLO II
TITOLO II
CAPO I
Organi statutari
Assemblea
CAPO I
Organi statutari
Assemblea
Art. 9
Art. 9
Art.10
Art.10
Art. 11
Art. 11
Lassemblea convocata mediante avviso di convocazione contenente lindicazione del giorno, dellora e del luogo delladunanza nonch delle materie
da trattare.
Lavviso deve essere pubblicato sulla Gazzetta
Ufficiale della Repubblica Italiana non meno di quindici giorni prima di quello fissato per ladunanza.
Lo stesso avviso dovr essere inviato entro il predetto termine, per posta raccomandata, a ciascun
azionista, allindirizzo indicato sul libro soci, oppure
dovr essere pubblicato, nello stesso termine, su un
quotidiano preferibilmente sportivo a larga diffusione.
Lavviso potr anche contenere lindicazione del
giorno, ora e luogo delleventuale adunanza in seconda convocazione.
Lassemblea convocata mediante avviso di convocazione contenente lindicazione del giorno, dellora e del luogo delladunanza nonch delle materie
da trattare.
Lavviso deve essere pubblicato sulla Gazzetta
Ufficiale della Repubblica Italiana non meno di quindici giorni prima di quello fissato per ladunanza.
Lo stesso avviso dovr essere inviato entro il predetto termine, per posta raccomandata, a ciascun
azionista, allindirizzo indicato sul libro soci, oppure
dovr essere pubblicato, nello stesso termine, su un
quotidiano preferibilmente sportivo a larga diffusione.
Lavviso potr anche contenere lindicazione del
giorno, ora e luogo delleventuale adunanza in seconda convocazione.
Art. 12
Art. 12
Art. 13
Art. 13
211
Art. 14
Art. 14
Capo II
Capo II
Amministratori
Amministratori
Art. 15
Art. 15
Art. 16
Art. 16
Art. 17
Art. 17
212
Art. 18
Art. 18
Il Consiglio sar validamente riunito con la presenza della maggioranza assoluta degli Amministratori
in carica e deliberer validamente con voto favorevole della maggioranza dei presenti.
Il Consiglio sar validamente riunito con la presenza della maggioranza assoluta degli Amministratori
in carica e deliberer validamente con voto favorevole della maggioranza dei presenti.
Art. 19
Art. 19
Art. 20
Art. 20
Il potere di rappresentare la societ davanti ai terzi e in giudizio, nonch quello di firmare in nome della societ, spetta
allAmministratore Unico o al Presidente o, in caso di sua
assenza o impedimento a un Vice Presidente, e, disgiuntamente, a uno degli Amministratori Delegati, se nominati.
Tuttavia il Consiglio dAmministrazione pu attribuire i
suddetti poteri ad altri Amministratori, Direttori, Procuratori
e Dirigenti che ne useranno nei limiti stabiliti dal Consiglio
stesso.
Il potere di rappresentare la societ davanti ai terzi e in giudizio, nonch quello di firmare in nome della societ, spetta
allAmministratore Unico o al Presidente o, in caso di sua
ssenza o impedimento a un Vice Presidente, e, disgiuntamente, a uno degli Amministratori Delegati, se nominati.
Tuttavia il Consiglio dAmministrazione pu attribuire i
suddetti poteri ad altri Amministratori, Direttori, Procuratori
e Dirigenti che ne useranno nei limiti stabiliti dal Consiglio stesso.
213
Capo III
Capo III
Sindaci
Sindaci
Art. 21
Art. 21
Capo IV
Capo IV
Bilancio
Bilancio
Art. 22
Art. 22
Capo V
Capo V
Liquidazione e scioglimento
Liquidazione e scioglimento
Art. 23
Art. 23
214
Emana
il seguente decreto-legge
Art.1
1. Lart. 6 della legge 23 marzo 1981, n.91 sostituito dal seguente:
Art.6 (Premio di addestramento e formazione tecnica).
1. Nel caso di primo contratto deve essere stabilito
dalle federazioni sportive nazionali un premio di
addestramento e formazione tecnica in favore della
societ od associazione sportiva presso la quale latleta ha svolto la sua ultima attivit dilettantistica o
giovanile.
2. Alla societ od alla associazione sportiva che, in
virt di tesseramento dilettantistico o giovanile, ha
provveduto alladdestramento e formazione tecnica
dellatleta, viene riconosciuto il diritto di stipulare il
primo contratto porfessionistico con lo stesso atleta.
tale diritto pu essere esercitato in pendenza del precedente tesseramento, nei tempi e con le modalit
stabilite dalle diverse Federazioni sportive nazionali
in relazione allet degli atleti ed alle caratteristiche
delle singole discipline sportive.
3. Il premio di addestramento e formazione tecnica
dovr essere reinvestito, dalle societ od associazioni
che svolgono attivit dilettantistica o giovanile, nel
perseguimento di fini sportivi.
Art. 2
1. Il quarto comma dellart.15 della legge 23 marzo
1981, n.91 sostituito dal seguente:
Le somme versate a titolo di premio di addestramento e formazione tecnica, ai sensi dellarticolo 6,
sono equiparate alle operazioni esenti dallimposta
sul valore aggiunto ai sensi dellarticolo 10 del
decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre
1972, n.633
Art. 3
1. Allart. 16 della legge 23 marzo 1981, n.91, sono
aggiunti, in fine, i seguenti commi:
Le societ sportive previste dalla presente legge
possono iscrivere nel proprio bilancio tra le componenti attive, in apposito conto, un importo massimo
pari al valore delle indennit di preparazione promozione maturate alla data del 30 giugno 1996, in base
ad una apposita certificazione rilasciata dalla
Federazione sportiva competente conforme alla normativa in vigore.
Le societ che si avvalgono delle facolt di cui al
comma precedente debbono procedere ad ogni effetto allammortamento del valore iscritto entro tre anni
a decorrere dalla data del 15 maggio 1996, fermo
restando lobbligo del controllo da parte di ciascuna
Federazione sportiva ai sensi dellart.12.
Le societ appartenenti a Federazioni sportive che
abbiano introdotto nei rispettivi ordinamenti il settore professionistico in epoca successiva alla data di
entrata in vigore della presente legge, oltre che avvalersi della facolt prevista dal secondo comma, possono altres provvedere ad un ammortamento delle
immobilizzazioni, iscritte in sede di trasformazione o
di prima applicazione del vincolo di cui al primo
comma, entro un periodo non superiore a tre anni, a
decorrere dalla data del 15 maggio 1996.
Art.4
1. Allarticolo 10 della legge 23 marzo 1981, n.81,
sono apportate le seguenti modificazioni:
a) al primo comma aggiunto, in fine, il seguente
periodo:
In deroga allarticolo 2488 del codice civile in
ogni caso obbligatoria, per le societ professionistiche, la nomina del collegio sindacale;
b) il secondo comma sostituito dal seguente:
Latto costitutivo deve prevedere che la societ
possa svolgere esclusivamente attivit sportive ed
attivit ad esse connesse o strumentali;
b-bis) dopo il secondo comma inserito il seguente:
Latto costitutivo deve prevedere che una quota
parte degli utili, non inferiore al 10 per cento, sia
destinata a scuole giovanili di addestramento e formazione tecnico-sportiva;
a) (soppressa dalla legge di conversione).
2. Larticolo 12 della legge 23 marzo 1981, n91,
sostituito dal seguente:
Art.12 (Garanzia per il regolare svolgimento dei
215
Art.5
1. Il presente decreto entra in vigore il giorno stesso della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale
della Repubblica Italiana e sar presentato alle
Camere per la conversione in legge.
Il presente decreto, munito del sigillo di Stato, sar
inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi
della Repubblica italiana. E fatto obbligo a chiunque
spetti di osservarlo e di farlo osservare.
216
TABELLA A/1
SOCIETA'
ANCONA
ASCOLI
ATALANTA
BARI
BOLOGNA
BRESCIA
CAGLIARI
CESENA
CREMONESE
FIORENTINA
FOGGIA
GENOA
INTERNAZIONALE
JUVENTUS
LAZIO
LECCE
MILAN
NAPOLI
PADOVA
PARMA
PESCARA
PIACENZA
PISA
REGGIANA
ROMA
SAMPDORIA
TORINO
UDINESE
VERONA
VICENZA
TOTALI
MEDIA-GARA
1990-91
1991-92
1992-93
1993-94
1994-95
1995-96
108.638
179.168
322.062
195.910
112.748
187.695
235.666
179.351
181.580
152.170
149.844
283.948
376.259
291.404
349.447
261.067
138.829
186.679
138.405
174.850
180.207
134.953
258.330
262.617
322.038
160.926
241.519
136.618
299.710
143.869
320.218
320.918
390.622
66.910
296.034
77.550
81.702
71.019
68.406
239.235
153.174
266.767
100.881
112.855
132.845
95.322
142.573
256.046
191.988
240.452
112.960
147.847
445.782
77.159
79.832
108.638
112.748
153.498
267.070
195.910
110.887
157.297
153.174
119.670
182.855
146.016
158.370
289.156
213.685
287.186
187.014
177.696
327.994
97.661
72.777
68.406
95.812
119.357
52.427
303.182
122.195
156.260
130.493
167.162
79.832
294.329
69.603
162.058
98.207
112.028
171.121
67.015
93.758
251.318
250.654
264.630
95.403
140.611
143.233
284.275
109.219
69.623
248.436
364.570
86.103
59.608
293.273
141.577
226.333
82.081
119.357
361.437
184.699
202.608
294.645
105.168
158.173
306.728
118.668
171.977
142.892
52.223
319.732
127.037
153.262
119.319
52.630
308.775
100.012
139.999
MEDIA ANNUALE
108.638
112.748
767.490
1.068.280
195.910
221.773
943.779
153.174
478.681
914.275
584.063
791.850
1.734.936
1.282.109
1.723.118
374.027
1.066.173
1.967.962
195.322
436.661
68.406
191.624
119.357
104.853
1.819.090
733.167
937.558
391.479
167.162
79.832
120.395
216.223
109.543
TOTALE SESSENALE
227.773
97.583
111.539
129.268
167.162
4.189.600
3.707.479
3.135.497
2.937.826
2.944.280
2.818.815
19.733.497
3.288.916
13.692
12.116
10.247
9.601
9.622
9.212
64.489
10.748
Pagina 1
TABELLA A/2
SOCIETA'
ANCONA
ASCOLI
ATALANTA
BARI
BOLOGNA
BRESCIA
CAGLIARI
CESENA
CREMONESE
FIORENTINA
FOGGIA
GENOA
INTERNAZIONALE
JUVENTUS
LAZIO
LECCE
MILAN
NAPOLI
PADOVA
PARMA
PESCARA
PIACENZA
PISA
REGGIANA
ROMA
SAMPDORIA
TORINO
UDINESE
VERONA
VICENZA
TOTALI
1990-91
1991-92
1992-93
1993-94
1994-95
1995-96
5.455
8.290
13.186
10.066
12.861
4.818
15.061
14.500
32.814
25.973
15.816
2.883
69.322
41.676
13.444
4.558
9.200
21.934
13.773
2.755
20.203
11.870
23.125
33.588
36.384
20.556
9.426
4.888
12.959
14.401
11.684
2.797
25.006
19.767
27.496
37.406
30.269
58.991
25.215
71.895
41.186
16.747
19.615
12.364
13.861
18.005
34.403
33.227
36.005
5.750
57.012
13.372
20.826
12.000
5.455
4.558
10.706
14.717
10.066
5.794
11.943
4.818
2.789
22.864
11.931
18.320
30.611
33.288
28.135
4.317
58.636
26.885
8.998
18.400
12.364
8.015
6.586
10.548
33.433
22.446
18.290
10.369
13.176
12.000
364.231
2.233.130
372.188
12.213
13.603
6.700
7.909
12.471
2.600
24.336
10.062
16.202
25.740
33.122
33.149
3.004
29.712
48.234
20.857
8.364
19.541
46.360
19.005
9.632
20.225
29.622
33.618
33.013
7.814
6.586
22.309
20.474
22.072
34.277
25.186
26.060
32.264
23.876
16.798
11.823
10.306
33.808
23.144
17.115
11.145
10.789
38.193
21.667
13.970
39.748
20.330
13.723
8.138
13.176
352.151
397.598
402.493
365.076
351.581
Pagina 2
MEDIA ANNUALE
5.455
4.558
53.530
58.869
10.066
11.588
71.657
4.818
11.156
114.318
35.793
91.599
183.663
199.730
168.808
8.633
351.814
161.311
17.996
110.398
12.364
16.029
6.586
21.095
200.599
134.677
109.738
31.106
13.176
12.000
10.146
8.215
TOTALE SESSENALE
TABELLA A/3
SOCIETA'
ANCONA
ASCOLI
ATALANTA
BARI
BOLOGNA
BRESCIA
CAGLIARI
CESENA
CREMONESE
FIORENTINA
FOGGIA
GENOA
INTERNAZIONALE
JUVENTUS
LAZIO
LECCE
MILAN
NAPOLI
PADOVA
PARMA
PESCARA
PIACENZA
PISA
REGGIANA
ROMA
SAMPDORIA
TORINO
UDINESE
VERONA
VICENZA
TOTALI
MEDIA-GARA
1990-91
1991-92
1992-93
1993-94
1994-95
1995-96
201.373
320.098
546.224
367.032
190.234
344.095
608.544
339.593
415.721
235.266
370.147
530.448
934.097
732.945
618.319
310.078
1.317.303
895.171
185.240
518.301
381.997
528.078
829.326
881.145
671.490
586.028
241.519
472.657
767.142
779.771
834.791
1.323.765
819.277
1.289.125
996.196
306.098
366.401
404.474
278.594
457.872
235.080
522.804
345.698
311.483
180.394
330.959
448.658
840.897
756.847
852.537
210.710
1.117.051
673.106
431.201
283.832
201.373
190.234
335.500
517.263
367.032
209.385
360.325
235.080
167.083
571.536
397.515
469.807
809.535
779.587
765.476
260.394
1.174.502
785.042
250.627
385.571
278.594
232.059
231.319
231.734
871.546
503.779
467.184
306.760
391.154
283.832
328.016
447.474
183.503
296.511
310.214
156.228
584.833
238.069
369.192
688.898
813.728
828.163
146.471
645.715
963.211
638.844
251.407
401.820
1.036.556
687.655
249.847
403.433
796.847
713.083
787.554
214.919
231.319
740.690
532.757
577.832
877.354
533.330
601.193
855.216
524.560
457.543
343.883
227.425
894.468
520.485
444.217
308.784
236.043
958.056
468.351
377.489
MEDIA ANNUALE
201.373
190.234
1.677.500
2.069.053
367.032
418.769
2.161.948
235.080
668.333
2.857.681
1.192.544
2.349.033
4.857.207
4.677.519
4.592.854
520.788
7.047.011
4.710.249
501.254
2.313.427
278.594
464.117
231.319
463.468
5.229.273
3.022.676
2.803.104
920.281
391.154
283.832
466.811
249.198
TOTALE SESSENALE
903.489
443.193
344.830
267.614
391.154
10.176.167
10.466.645
9.977.878
9.144.118
8.921.157
9.010.742
57.696.707
9.616.118
33.255
34.205
32.607
29.883
29.154
29.447
188.551
31.425
Pagina 3
TABELLA A/4
SERIE A: INCASSI LORDI PER VENDITA DI BIGLIETTI NEL SESSENNIO DAL 1990-91 AL 1995-96
SOCIETA'
ANCONA
ASCOLI
ATALANTA
BARI
BOLOGNA
BRESCIA
CAGLIARI
CESENA
CREMONESE
FIORENTINA
FOGGIA
GENOA
INTERNAZIONALE
JUVENTUS
LAZIO
LECCE
MILAN
NAPOLI
PADOVA
PARMA
PESCARA
PIACENZA
PISA
REGGIANA
ROMA
SAMPDORIA
TORINO
UDINESE
VERONA
VICENZA
TOTALI
MEDIA-GARA
1990-91
1991-92
1992-93
1993-94
1994-95
1995-96
3.859.625.000
3.391.452.000
7.712.130.000
5.616.530.700
6.605.845.000
3.408.240.000
6.863.969.400
7.563.927.000
12.963.110.000
10.476.697.000
11.298.484.000
4.597.081.000
4.492.448.000
6.254.588.770
2.844.987.000
2.769.319.000
4.041.099.000
5.996.256.000
4.712.765.000
5.281.830.000
5.122.754.000
4.513.195.000
2.944.080.000
6.346.617.326
6.170.512.000
4.860.097.500
8.593.492.000
10.601.574.500
10.431.870.000
7.014.683.662
8.069.200.500
4.563.129.500
11.206.727.000
5.859.161.000
12.842.018.000
10.543.933.000
13.644.607.200
4.546.160.000
9.400.585.000
2.681.347.000
2.657.005.000
2.943.728.000
2.731.330.000
3.102.045.000
3.751.020.000
4.097.125.000
4.476.750.000
10.202.650.500
6.807.174.692
10.264.890.000
3.361.142.000
7.124.231.000
13.053.170.000
3.211.205.000
4.061.325.000
3.859.625.000
2.769.319.000
3.727.739.600
6.633.208.250
5.616.530.700
3.981.586.000
4.445.023.167
3.408.240.000
3.110.620.500
6.882.987.178
5.243.848.125
4.946.459.800
10.593.679.917
8.146.892.537
10.741.435.167
3.979.111.500
7.484.326.833
10.365.707.328
4.354.371.500
2.853.731.500
2.943.728.000
3.398.405.500
3.567.460.000
2.368.847.500
11.402.731.833
4.434.740.833
4.784.966.667
5.069.484.279
3.867.896.000
4.061.325.000
3.762.052.000
5.195.428.000
2.840.418.000
4.145.256.000
3.021.968.000
2.926.314.000
7.270.144.000
2.638.555.000
3.268.395.000
9.353.751.500
9.741.538.361
10.005.186.000
2.821.068.000
6.919.521.500
11.242.348.500
5.395.209.670
9.606.163.000
6.631.214.000
8.355.279.000
4.836.330.000
2.927.075.000
11.567.975.000
11.486.014.000
3.872.413.000
2.800.770.000
2.926.876.000
3.567.460.000
10.676.396.000
6.437.480.000
6.180.447.000
11.054.938.000
4.413.885.000
4.739.477.000
11.372.960.000
4.237.495.000
5.294.893.000
5.826.406.838
2.439.410.000
11.906.195.000
4.804.825.000
4.313.365.000
3.725.774.000
2.298.285.000
13.186.866.000
3.495.585.000
4.502.995.000
MEDIA ANNUALE
3.859.625.000
2.769.319.000
18.638.698.000
26.532.833.000
5.616.530.700
7.963.172.000
26.670.139.000
3.408.240.000
12.442.482.000
34.414.935.888
20.975.392.500
24.732.299.000
63.562.079.500
48.881.355.223
64.448.611.000
7.958.223.000
44.905.961.000
62.194.243.970
8.708.743.000
17.122.389.000
2.943.728.000
6.796.811.000
3.567.460.000
4.737.695.000
68.416.391.000
26.608.445.000
28.709.800.000
15.208.452.838
3.867.896.000
4.061.325.000
7.629.019.000
3.869.935.000
TOTALE SESSENALE
10.219.036.000
3.219.175.000
3.678.623.000
5.656.272.000
3.867.896.000
120.951.272.870
118.982.830.526
114.042.491.500
103.242.237.192
106.052.205.861
107.452.237.670
670.723.275.619
111.787.212.603
395.265.598
388.832.779
372.687.881
337.392.932
346.575.836
351.151.103
2.191.906.129
365.317.688
Pagina 4
TABELLA A/5
SERIE A: INCASSI LORDI PER ABBONAMENTI NEL SESSENNIO DAL 19900-91 AL 1995-96
SOCIETA'
ANCONA
ASCOLI
ATALANTA
BARI
BOLOGNA
BRESCIA
CAGLIARI
CESENA
CREMONESE
FIORENTINA
FOGGIA
GENOA
INTERNAZIONALE
JUVENTUS
LAZIO
LECCE
MILAN
NAPOLI
PADOVA
PARMA
PESCARA
PIACENZA
PISA
REGGIANA
ROMA
SAMPDORIA
TORINO
UDINESE
VERONA
VICENZA
TOTALI
MEDIA-GARA
1990-91
1991-92
1992-93
1993-94
1994-95
1995-96
3.370.795.000
3.930.872.000
6.743.450.000
4.840.875.000
4.691.050.000
2.014.360.000
8.339.200.000
4.156.270.000
14.718.581.000
12.985.890.000
7.891.770.000
1.514.359.000
30.486.550.000
16.037.283.000
8.846.910.000
1.352.430.000
5.187.910.000
9.919.400.000
5.277.200.000
2.457.510.000
13.622.000.000
5.381.810.000
7.853.600.000
16.452.630.000
13.206.670.000
9.697.010.000
5.023.770.000
2.807.940.000
5.703.300.000
5.374.375.000
4.993.732.000
2.221.050.000
15.442.950.000
6.706.618.000
13.856.280.000
15.106.220.000
13.676.430.000
26.959.200.000
9.916.855.000
34.189.000.000
13.263.430.000
10.420.670.000
12.820.690.000
6.368.555.000
6.375.210.000
6.136.030.000
17.543.950.000
12.878.280.000
16.405.150.000
1.916.930.000
26.683.556.000
5.179.175.000
13.883.000.000
6.811.060.000
3.370.795.000
1.352.430.000
5.028.252.400
6.364.775.000
4.840.875.000
2.810.314.000
4.800.359.500
2.014.360.000
2.188.052.500
13.566.498.000
5.447.036.667
5.992.117.600
15.037.288.500
12.967.716.667
13.976.910.000
1.715.644.500
27.521.492.667
9.558.109.667
4.895.705.000
12.121.657.167
6.368.555.000
5.456.100.000
3.304.510.000
7.514.452.500
13.831.022.333
7.922.845.800
7.100.484.167
5.517.711.667
4.273.830.000
6.811.060.000
5.624.335.000
4.764.800.000
2.812.688.000
3.318.450.000
4.818.425.000
2.039.500.000
13.941.135.000
4.584.090.000
5.108.070.000
13.122.820.000
10.524.860.000
18.140.850.000
2.034.150.000
16.487.205.000
24.170.565.000
6.754.295.000
4.971.010.000
13.169.000.000
22.640.085.000
6.197.620.000
4.820.400.000
13.589.673.000
14.529.470.000
13.104.380.000
18.050.250.000
5.254.520.000
3.304.510.000
8.810.179.000
6.661.360.000
9.084.850.000
15.084.841.000
9.101.900.000
9.366.650.000
13.430.616.000
8.351.430.000
7.321.305.000
6.314.000.000
7.694.750.000
14.396.940.000
8.118.960.000
5.506.550.000
5.156.300.000
7.334.155.000
14.761.750.000
7.746.964.800
5.459.900.000
MEDIA ANNUALE
3.370.795.000
1.352.430.000
25.141.262.000
25.459.100.000
4.840.875.000
5.620.628.000
28.802.157.000
2.014.360.000
8.752.210.000
67.832.490.000
16.341.110.000
29.960.588.000
90.223.731.000
77.806.300.000
83.861.460.000
3.431.289.000
165.128.956.000
57.348.658.000
9.791.410.000
72.729.943.000
6.368.555.000
10.912.200.000
3.304.510.000
15.028.905.000
82.986.134.000
47.537.074.800
42.602.905.000
16.553.135.000
4.273.830.000
6.811.060.000
4.031.450.000
5.657.680.000
TOTALE SESSENALE
16.501.808.000
7.556.460.000
5.863.650.000
5.082.835.000
4.273.830.000
155.058.319.000
175.532.116.000
183.753.329.000
166.121.618.000
161.991.552.800
173.731.126.000
1.016.188.060.800
169.364.676.800
506.726.533
573.634.366
600.501.075
542.881.105
529.384.159
567.748.778
3.320.876.016
553.479.336
Pagina 5
TABELLA A/6
SERIE A: INCASSI LORDI (BIGLIETTI + ABBONAMENTI ) NEL SESSENNIO DAL 19900-91 AL 1995-96
SOCIETA'
ANCONA
ASCOLI
ATALANTA
BARI
BOLOGNA
BRESCIA
CAGLIARI
CESENA
CREMONESE
FIORENTINA
FOGGIA
GENOA
INTERNAZIONALE
JUVENTUS
LAZIO
LECCE
MILAN
NAPOLI
PADOVA
PARMA
PESCARA
PIACENZA
PISA
REGGIANA
ROMA
SAMPDORIA
TORINO
UDINESE
VERONA
VICENZA
TOTALI
MEDIA-GARA
1990-91
1991-92
1992-93
1993-94
1994-95
1995-96
7.230.420.000
7.322.324.000
14.455.580.000
10.457.405.700
11.296.895.000
5.422.600.000
15.203.169.400
11.720.197.000
27.681.691.000
23.462.587.000
19.190.254.000
6.111.440.000
34.978.998.000
22.291.871.770
11.691.897.000
4.121.749.000
9.229.009.000
15.915.656.000
9.736.535.000
10.559.030.000
7.930.694.000
10.216.495.000
5.401.590.000
19.968.617.326
11.552.322.000
12.713.697.500
25.046.122.000
23.808.244.500
20.128.880.000
22.457.633.662
8.069.200.500
11.269.747.500
25.063.007.000
20.965.381.000
26.518.448.000
37.503.133.000
23.561.462.200
38.735.160.000
22.664.015.000
13.102.017.000
15.477.695.000
9.312.283.000
8.105.705.000
8.095.777.000
5.972.070.000
10.472.335.000
10.612.780.000
27.746.600.500
19.685.454.692
26.670.040.000
5.278.072.000
33.807.787.000
18.232.345.000
17.094.205.000
10.872.385.000
7.230.420.000
4.121.749.000
8.755.992.000
12.997.983.250
10.457.405.700
6.791.900.000
9.245.382.667
5.422.600.000
5.298.673.000
20.449.485.178
9.329.125.625
10.938.577.400
25.630.968.417
21.114.609.204
24.718.345.167
5.694.756.000
35.005.819.500
19.923.816.995
9.250.076.500
14.975.388.667
9.312.283.000
8.854.505.500
6.871.970.000
9.883.300.000
25.233.754.167
12.357.586.633
11.885.450.833
10.587.195.946
8.141.726.000
10.872.385.000
1.686.911.336.419
381.353.231.349
9.386.387.000
9.960.228.000
5.653.106.000
7.463.706.000
7.840.393.000
4.965.814.000
21.211.279.000
7.222.645.000
8.376.465.000
22.476.571.500
20.266.398.361
28.146.036.000
4.855.218.000
23.406.726.500
30.801.779.000
15.109.574.000
9.807.340.000
16.096.075.000
34.208.060.000
17.683.634.000
8.692.813.000
16.390.443.000
25.771.818.500
18.499.589.670
27.656.413.000
8.181.396.000
6.871.970.000
19.486.575.000
13.098.840.000
15.265.297.000
26.139.779.000
13.515.785.000
14.106.127.000
24.803.576.000
12.588.925.000
12.616.198.000
12.140.406.838
10.134.160.000
26.303.135.000
12.923.785.000
9.819.915.000
8.882.074.000
9.632.440.000
27.948.616.000
11.242.549.800
9.962.895.000
26.720.844.000
10.775.635.000
9.542.273.000
10.739.107.000
8.141.726.000
276.009.591.870
294.514.946.526
297.795.820.500
269.363.855.192
268.043.758.661
281.183.363.670
901.992.130
962.467.146
973.188.956
880.274.037
875.959.996
918.899.881
Pagina 6
MEDIA ANNUALE
7.230.420.000
4.121.749.000
43.779.960.000
51.991.933.000
10.457.405.700
13.583.800.000
55.472.296.000
5.422.600.000
21.194.692.000
102.247.425.888
37.316.502.500
54.692.887.000
153.785.810.500
126.687.655.223
148.310.071.000
11.389.512.000
210.034.917.000
119.542.901.970
18.500.153.000
89.852.332.000
9.312.283.000
17.709.011.000
6.871.970.000
19.766.600.000
151.402.525.000
74.145.519.800
71.312.705.000
31.761.587.838
8.141.726.000
10.872.385.000
11.660.469.000
9.527.615.000
TOTALE SESSENALE
918.797.024
TABELLA B/1
SOCIETA'
ACIREALE
ANCONA
ASCOLI
ATALANTA
AVELLINO
BARI
BARLETTA
BOLOGNA
BRESCIA
CASERTANA
CESENA
CHIEVO
COMO
COSENZA
CREMONESE
FIDELIS ANDRIA
FIORENTINA
FOGGIA
GENOA
H. VERONA
LECCE
LUCCHESE
MESSINA
MODENA
MONZA
PADOVA
PALERMO
PERUGIA
PESCARA
PIACENZA
PISA
PISTOIESE
RAVENNA
REGGIANA
REGGINA
SALERNITANA
SPAL
TARANTO
TERNANA
TRIESTINA
UDINESE
VENEZIA
VERONA
VICENZA
TOTALI
MEDIA-GARA
1990-91
1991-92
93.173
99.487
168.074
68.286
57.064
1992-93
1993-94
1994-95
32.816
72.292
48.093
115.182
1995-96
72.433
41.948
78.830
64.572
122.547
273.096
66.452
136.914
179.060
78.648
94.563
67.052
91.736
114.946
107.530
173.103
190.530
46.711
106.909
139.484
79.342
114.044
177.546
157.927
113.098
58.503
94.523
61.904
178.380
67.823
71.322
37.517
88.380
37.440
147.324
83.866
73.844
70.431
45.252
46.250
77.700
189.215
81.398
114.479
83.614
146.433
127.208
140.876
51.769
95.695
75.942
119.537
252.685
173.658
53.650
68.594
186.071
44.939
67.727
38.094
149.400
42.452
74.537
23.273
141.931
228.040
163.910
66.726
47.236
48.906
58.726
156.727
88.405
123.376
65.698
58.891
280.452
148.612
87.012
58.137
73.099
56.805
100.707
105.431
79.007
124.721
99.569
74.520
59.487
103.717
2.079.799
5.743
128.464
216.844
101.697
101.676
2.354.957
6.197
71.324
66.121
190.652
91.161
59.755
62.292
76.240
68.374
57.223
80.835
73.789
74.547
34.267
93.631
119.485
37.940
128.982
1.829.813
4.815
2.045.143
5.382
1.651.477
4.346
1.959.151
5.156
Pagina 7
TOTALE SESSENALE
MEDIA ANNUALE
74.764
506.932
284.585
115.182
191.802
395.643
67.052
491.647
497.828
46.711
451.984
145.166
37.517
703.753
220.628
203.099
178.380
193.574
77.700
189.215
375.853
338.175
210.174
301.820
61.367
557.301
917.904
237.017
675.164
186.074
173.967
73.099
56.805
425.216
171.552
486.503
91.161
233.844
62.292
59.487
279.961
307.346
371.822
193.274
37.382
101.386
71.146
115.182
63.934
197.822
67.052
163.882
124.457
46.711
90.397
72.583
37.517
117.292
110.314
50.775
178.380
96.787
77.700
189.215
125.284
56.363
105.087
75.455
30.684
139.325
229.476
118.509
135.033
62.025
57.989
73.099
56.805
106.304
85.776
162.168
91.161
77.948
62.292
59.487
93.320
61.469
92.956
96.637
11.920.340
31.369
1.986.723
5.228
TABELLA B/2
SOCIETA'
1990-91
1991-92
1992-93
ACIREALE
ANCONA
ASCOLI
ATALANTA
AVELLINO
BARI
BARLETTA
BOLOGNA
BRESCIA
CASERTANA
CESENA
CHIEVO
COMO
COSENZA
CREMONESE
FIDELIS ANDRIA
FIORENTINA
FOGGIA
GENOA
H. VERONA
LECCE
LUCCHESE
MESSINA
MODENA
MONZA
PADOVA
PALERMO
PERUGIA
PESCARA
PIACENZA
PISA
PISTOIESE
RAVENNA
REGGIANA
REGGINA
SALERNITANA
SPAL
TARANTO
TERNANA
TRIESTINA
UDINESE
VENEZIA
VERONA
VICENZA
TOTALI
1.020
2.118
890
5.965
5.635
1993-94
1994-95
1995-96
1.614
1.505
1.477
3.300
1.650
1.617
2.893
1.643
2.259
2.101
9.073
4.863
2.020
7.062
7.479
9.073
16.287
6.883
1.101
21.383
6.341
5.183
7.786
1.816
1.765
9.131
2.454
9.301
17.610
13.092
7.140
5.284
5.693
15.442
2.852
4.956
2.779
6.952
15.454
10.616
14.196
8.746
9.748
1.535
2.567
12.969
5.805
28.486
6.600
8.364
1.559
2.591
24.248
10.469
26.901
11.967
1.766
1.870
9.073
5.429
3.442
1.101
7.128
1.585
5.183
1.557
908
1.765
1.522
1.227
2.325
17.610
6.546
7.140
5.284
1.898
2.574
1.426
1.239
1.390
1.738
3.864
5.308
4.732
2.915
3.249
1.535
2.567
3.242
2.903
9.495
6.600
2.788
1.559
2.591
8.083
2.094
6.725
5.984
400.966
66.828
4.687
8.976
1.770
5.183
1.761
4.170
1.584
1.340
1.586
1.015
949
2.596
1.636
8.237
1.596
2.080
2.018
17.610
1.602
582
1.765
1.476
2.778
7.442
1.499
1.234
1.804
1.909
5.650
7.140
5.284
3.037
1.499
1.265
1.609
4.152
1.596
3.274
1.353
1.427
1.963
4.678
7.263
2.403
3.458
2.079
3.062
1.148
1.461
1.483
2.083
3.501
2.571
1.116
1.318
1.897
3.162
2.018
1.607
4.904
6.013
1.891
2.710
4.603
2.781
4.260
2.789
1.535
2.567
2.310
1.916
14.255
2.979
2.298
4.301
2.591
6.758
68.634
2.719
7.502
9.664
1.729
71.889
MEDIA ANNUALE
1.823
1.101
895
TOTALE SESSENALE
4.961
3.889
6.729
6.600
1.765
1.559
1.998
8.562
1.414
6.668
6.453
7.826
2.617
5.088
5.514
2.711
6.583
54.814
63.018
70.462
72.149
Pagina 8
TABELLA B/3
SOCIETA'
1990-91
1991-92
1992-93
ACIREALE
ANCONA
112.553
ASCOLI
ATALANTA
AVELLINO
BARI
BARLETTA
BOLOGNA
BRESCIA
CASERTANA
CESENA
CHIEVO
COMO
COSENZA
CREMONESE
FIDELIS ANDRIA
FIORENTINA
FOGGIA
GENOA
H. VERONA
LECCE
LUCCHESE
MESSINA
MODENA
MONZA
PADOVA
PALERMO
PERUGIA
PESCARA
PIACENZA
PISA
PISTOIESE
RAVENNA
REGGIANA
REGGINA
SALERNITANA
SPAL
TARANTO
TERNANA
TRIESTINA
UDINESE
VENEZIA
VERONA
VICENZA
139.729
TOTALI
MEDIA-GARA
181.621
1993-94
1994-95
76.585
60.879
133.797
115.213
103.156
95.789
88.012
287.569
214.944
311.476
184.984
164.129
1995-96
94.563
155.505
87.971
108.741
145.612
136.125
343.647
224.160
145.188
140.368
218.714
109.438
139.504
207.680
177.212
131.129
107.827
125.607
335.563
108.972
176.434
100.246
512.970
98.261
82.380
71.052
116.424
104.707
90.222
81.523
288.722
112.347
97.290
153.600
213.360
289.611
139.101
142.960
107.649
177.004
206.096
171.200
113.975
121.402
103.055
156.834
341.567
311.655
99.307
134.296
225.572
103.117
89.539
65.853
177.577
91.301
95.741
48.315
177.974
288.118
163.910
106.303
113.755
87.248
89.259
249.903
202.652
123.376
146.638
94.820
331.942
236.069
139.851
111.128
102.264
105.578
144.597
141.835
349.852
143.231
108.716
232.119
3.383.845
8.905
181.322
180.125
156.239
216.561
93.290
91.913
359.382
285.313
134.527
3.720.848
9.792
165.583
140.012
318.503
114.202
231.052
84.089
207.527
196.396
223.241
83.990
190.303
224.251
89.449
254.059
2.871.279
7.556
3.242.485
8.533
2.990.255
7.869
3.329.982
8.763
Pagina 9
TOTALE SESSENALE
MEDIA ANNUALE
137.464
68.732
641.110
160.278
426.686
287.569
501.255
526.420
87.971
897.924
618.307
145.188
599.918
179.670
71.052
877.242
267.254
379.818
512.970
442.322
213.360
289.611
484.020
631.573
264.362
395.984
114.168
689.389
1.211.530
438.721
944.888
352.248
359.179
102.264
105.578
671.627
281.847
1.027.737
216.561
392.760
91.913
108.716
740.673
506.257
882.941
420.647
106.672
287.569
167.085
263.210
87.971
299.308
154.577
145.188
119.984
89.835
71.052
146.207
133.627
94.955
512.970
221.161
213.360
289.611
161.340
105.262
132.181
98.996
57.084
172.347
302.883
219.361
314.963
117.416
119.726
102.264
105.578
167.907
140.924
342.579
216.561
130.920
91.913
108.716
246.891
101.251
220.735
210.324
19.538.694
51.418
7.621.474
8.570
TABELLA B/4
SERIE B: INCASSI LORDI PER VENDITA DI BIGLIETTI NEL SESSENNIO DAL 1990-91 AL 1995-96
SOCIETA'
1990-91
1991-92
ANCONA
1.258.461.000
2.836.792.000
ASCOLI
1.438.837.000
1992-93
ACIREALE
ATALANTA
AVELLINO
BARI
BARLETTA
BOLOGNA
BRESCIA
CASERTANA
CESENA
CHIEVO
COMO
COSENZA
CREMONESE
FIDELIS ANDRIA
FIORENTINA
FOGGIA
GENOA
H. VERONA
LECCE
LUCCHESE
MESSINA
MODENA
MONZA
PADOVA
PALERMO
PERUGIA
PESCARA
PIACENZA
PISA
PISTOIESE
RAVENNA
REGGIANA
REGGINA
SALERNITANA
SPAL
TARANTO
TERNANA
TRIESTINA
UDINESE
VENEZIA
VERONA
VICENZA
TOTALI
MEDIA-GARA
1.300.582.000
1993-94
1994-95
1995-96
1.550.340.240
835.297.000
601.934.285
1.437.231.285
718.615.643
1.536.410.000
8.596.258.240
1.719.251.648
1.118.515.000
878.694.000
4.736.628.000
1.184.157.000
2.315.355.000
3.587.994.700
6.811.439.972
900.966.000
11.174.818.980
10.681.401.000
1.068.840.000
8.043.052.000
2.175.465.000
664.103.000
12.291.474.000
3.811.634.500
3.939.169.900
3.865.322.500
3.420.722.822
1.892.280.000
2.732.762.000
5.839.390.500
9.584.198.000
3.726.264.000
5.969.504.764
1.065.378.500
11.411.653.500
16.319.148.000
6.031.623.000
11.840.271.000
4.593.860.000
3.909.711.000
1.568.575.000
1.243.317.000
10.322.789.000
3.278.516.000
12.338.526.700
2.038.573.868
3.378.435.264
1.275.265.000
843.204.000
6.431.898.000
6.623.792.000
7.515.946.000
4.644.569.460
2.315.355.000
1.195.998.233
3.405.719.986
900.966.000
3.724.939.660
2.670.350.250
1.068.840.000
1.608.610.400
1.087.732.500
664.103.000
2.048.579.000
1.905.817.250
984.792.475
3.865.322.500
1.710.361.411
1.892.280.000
2.732.762.000
1.946.463.500
1.597.366.333
1.863.132.000
1.492.376.191
532.689.250
2.852.913.375
4.079.787.000
3.015.811.500
2.368.054.200
1.531.286.667
1.303.237.000
1.568.575.000
1.243.317.000
2.580.697.250
1.639.258.000
4.112.842.233
2.038.573.868
1.126.145.088
1.275.265.000
843.204.000
2.143.966.000
1.324.758.400
1.878.986.500
2.322.284.370
235.941.328.455
620.898.233
39.323.554.742
103.483.039
2.315.355.000
861.469.700
1.823.307.000
3.858.043.000
3.702.650.000
1.068.840.000
1.758.942.000
2.779.337.000
1.321.772.000
2.042.047.000
3.053.169.000
3.272.476.000
2.193.020.000
1.162.889.900
1.728.253.500
1.532.090.500
1.618.614.500
1.620.714.000
4.658.959.972
4.537.438.980
1.633.415.000
3.522.029.000
1.251.456.000
3.865.322.500
1.214.811.000
1.078.797.000
664.103.000
1.490.376.000
1.705.480.000
1.096.668.000
755.742.000
769.082.000
2.383.508.000
1.215.109.000
1.037.214.822
1.892.280.000
2.732.762.000
2.612.397.000
2.148.888.000
1.647.806.500
2.588.805.500
1.943.984.000
2.080.673.000
1.429.372.000
1.577.376.000
1.654.739.000
2.348.902.000
4.216.093.000
3.591.658.000
1.153.477.000
1.618.500.000
3.207.428.000
1.294.025.000
1.453.776.764
648.374.500
3.030.970.000
1.272.523.000
1.213.182.500
417.004.000
3.442.976.000
4.048.752.000
2.497.485.000
1.681.823.000
1.103.020.000
551.289.500
1.358.451.000
2.837.199.000
2.112.008.000
1.900.516.000
1.758.560.000
1.617.430.000
5.217.104.000
3.919.615.000
1.906.628.000
1.188.191.000
1.568.575.000
1.243.317.000
2.056.671.000
2.010.606.000
2.042.421.700
1.389.505.264
843.204.000
2.230.547.000
36.309.192.964
95.550.508
2.905.541.000
3.321.422.000
1.051.291.000
2.038.573.868
937.639.000
1.275.265.000
5.304.311.000
2.335.510.000
2.272.427.000
45.375.464.700
119.409.118
MEDIA ANNUALE
1.414.255.000
1.105.811.000
900.966.000
2.152.480.000
TOTALE SESSENALE
2.039.155.000
1.267.910.000
4.991.794.000
1.705.161.000
1.336.148.000
1.295.773.000
1.622.472.000
1.763.123.460
1.865.841.000
755.769.000
1.860.946.000
2.881.446.000
594.662.000
2.696.380.000
37.216.183.032
97.937.324
40.440.933.932
106.423.510
33.722.558.785
88.743.576
42.876.995.042
112.834.197
Pagina 10
TABELLA B/5
SERIE B: INCASSI LORDI PER ABBONAMENTI NEL SESSENNIO DAL 1990-91 AL 1995-96
SOCIETA'
1990-91
1991-92
1992-93
ACIREALE
ANCONA
533.340.000
ASCOLI
504.810.000
469.430.000
443.180.000
1993-94
BARI
BARLETTA
BOLOGNA
BRESCIA
CASERTANA
CESENA
CHIEVO
COMO
COSENZA
CREMONESE
FIDELIS ANDRIA
FIORENTINA
FOGGIA
GENOA
H. VERONA
LECCE
LUCCHESE
MESSINA
MODENA
MONZA
PADOVA
PALERMO
PERUGIA
PESCARA
PIACENZA
PISA
PISTOIESE
RAVENNA
REGGIANA
REGGINA
SALERNITANA
SPAL
TARANTO
TERNANA
TRIESTINA
UDINESE
VENEZIA
VERONA
VICENZA
TOTALI
MEDIA-GARA
1.472.390.000
1995-96
594.900.000
1.358.400.000
679.200.000
673.710.000
2.664.925.000
666.231.250
424.080.000
489.510.000
1.861.580.000
465.395.000
3.608.495.000
3.608.495.000
3.608.495.000
4.550.340.000
1.516.780.000
3.432.450.000
349.950.000
8.317.108.000
2.246.427.000
1.428.740.000
2.813.970.000
333.210.000
457.970.000
3.777.975.000
1.688.220.000
3.325.461.000
9.139.140.000
4.012.170.000
1.828.430.000
1.559.723.000
1.605.909.000
5.080.790.000
1.063.745.000
2.702.290.000
616.751.000
3.146.245.000
7.194.015.500
4.149.490.000
3.682.940.000
4.142.980.000
3.721.050.000
532.540.000
782.700.000
5.876.795.000
1.792.040.000
8.191.742.500
2.144.210.000
2.444.070.000
579.490.000
755.580.000
7.403.061.000
3.507.230.000
6.045.515.000
3.597.572.000
1.716.225.000
349.950.000
2.772.369.333
561.606.750
1.428.740.000
562.794.000
166.605.000
457.970.000
629.662.500
844.110.000
831.365.250
9.139.140.000
2.006.085.000
1.828.430.000
1.559.723.000
535.303.000
846.798.333
531.872.500
675.572.500
308.375.500
786.561.250
1.798.503.875
2.074.745.000
1.227.646.667
1.380.993.333
1.240.350.000
532.540.000
782.700.000
1.469.198.750
896.020.000
2.730.580.833
2.144.210.000
814.690.000
579.490.000
755.580.000
2.467.687.000
701.446.000
1.511.378.750
1.798.786.000
139.513.435.000
367.140.618
23.252.239.167
61.190.103
1.728.450.000
1.005.050.000
349.950.000
392.180.000
569.230.000
954.780.000
3.281.913.000
696.190.000
1.428.740.000
700.530.000
1.521.265.000
575.060.000
483.540.000
865.940.000
579.445.000
733.440.000
976.710.000
704.000.000
3.513.930.000
433.365.000
724.692.000
768.525.000
9.139.140.000
531.950.000
162.230.000
457.970.000
487.380.000
522.890.000
170.980.000
905.316.000
674.910.000
1.921.670.000
571.980.000
2.090.500.000
1.828.430.000
1.559.723.000
743.650.000
563.850.000
639.590.000
761.670.000
1.212.350.000
632.430.000
936.310.000
499.895.000
801.200.000
915.520.000
2.182.350.000
1.777.430.000
799.740.000
1.441.400.000
557.706.000
1.105.140.000
681.200.000
267.905.000
662.620.000
938.900.000
1.317.450.000
954.460.000
580.300.000
348.846.000
806.435.000
1.655.055.000
415.773.000
624.830.000
2.121.998.000
2.351.980.000
716.400.000
1.234.612.500
1.797.510.000
693.160.000
2.404.340.000
962.200.000
532.540.000
782.700.000
1.054.280.000
699.000.000
3.444.550.000
783.970.000
755.580.000
2.059.940.000
20.976.503.000
55.201.324
1.259.420.000
1.242.135.000
1.066.990.000
2.144.210.000
593.110.000
579.490.000
2.521.300.000
2.962.000.000
686.730.000
24.753.658.000
65.141.205
MEDIA ANNUALE
763.500.000
1.349.500.000
2.427.400.000
TOTALE SESSENALE
988.445.000
ATALANTA
AVELLINO
1994-95
2.320.960.000
1.093.040.000
2.225.892.500
842.230.000
2.094.560.000
573.040.000
1.476.480.000
1.930.880.000
2.381.121.000
737.510.000
1.126.630.000
1.666.692.000
667.720.000
1.347.845.000
20.283.156.000
53.376.726
25.071.368.000
65.977.284
24.263.635.000
63.851.671
24.165.115.000
63.592.408
Pagina 11
TABELLA B/6
SERIE B: INCASSI LORDI ( BIGLIETTI + ABBONAMENTI ) NEL SESSENNIO DAL 1990-91 AL 1995-96
SOCIETA'
1990-91
1991-92
ANCONA
1.791.801.000
3.306.222.000
ASCOLI
1.943.647.000
1992-93
ACIREALE
1.743.762.000
1993-94
1994-95
1.598.797.000
1.196.834.285
2.402.700.000
2.210.120.000
1.542.595.000
1.368.204.000
ATALANTA
AVELLINO
BARI
BARLETTA
BOLOGNA
BRESCIA
CASERTANA
CESENA
CHIEVO
COMO
COSENZA
CREMONESE
FIDELIS ANDRIA
FIORENTINA
FOGGIA
GENOA
H. VERONA
LECCE
LUCCHESE
MESSINA
MODENA
MONZA
PADOVA
PALERMO
PERUGIA
PESCARA
PIACENZA
PISA
PISTOIESE
RAVENNA
REGGIANA
REGGINA
SALERNITANA
SPAL
TARANTO
TERNANA
TRIESTINA
UDINESE
VENEZIA
VERONA
VICENZA
TOTALI
MEDIA-GARA
1995-96
2.795.631.285
1.550.340.240
5.923.850.000
2.578.201.000
2.210.969.700
3.349.164.000
4.579.880.000
5.664.009.972
1.250.916.000
2.215.487.000
2.101.320.500
2.573.394.500
7.139.956.000
4.398.840.000
2.497.580.000
2.459.472.000
4.300.602.000
1.896.832.000
2.525.587.000
3.919.109.000
3.851.921.000
2.926.460.000
2.139.599.900
2.432.253.500
8.051.368.980
2.066.780.000
4.246.721.000
2.019.981.000
13.004.462.500
1.746.761.000
1.241.027.000
1.122.073.000
1.977.756.000
2.228.370.000
1.267.648.000
1.661.058.000
1.443.992.000
4.305.178.000
1.787.089.000
3.127.714.822
3.720.710.000
4.292.485.000
3.356.047.000
2.712.738.000
2.287.396.500
3.350.475.500
3.156.334.000
2.713.103.000
2.365.682.000
2.077.271.000
2.455.939.000
3.264.422.000
6.398.443.000
5.369.088.000
1.953.217.000
3.059.900.000
3.765.134.000
2.399.165.000
2.134.976.764
916.279.500
3.693.590.000
2.226.983.000
1.793.482.500
765.850.000
4.249.411.000
5.703.807.000
2.497.485.000
2.620.723.000
2.420.470.000
967.062.500
1.983.281.000
4.959.197.000
4.463.988.000
1.900.516.000
4.162.900.000
2.333.830.000
6.451.716.500
5.717.125.000
2.599.788.000
2.150.391.000
2.101.115.000
2.026.017.000
3.110.951.000
2.709.606.000
5.486.971.700
2.173.475.264
1.598.784.000
4.290.487.000
57.285.695.964
150.751.831
4.164.961.000
4.563.557.000
2.118.281.000
4.182.783.868
1.530.749.000
1.854.755.000
7.825.611.000
5.297.510.000
2.959.157.000
70.129.122.700
184.550.323
4.360.115.000
2.360.950.000
7.217.686.500
2.547.391.000
3.430.708.000
1.868.813.000
3.098.952.000
3.694.003.460
4.246.962.000
1.493.279.000
2.987.576.000
4.548.138.000
1.262.382.000
4.044.225.000
57.499.339.032
151.314.050
65.512.301.932
172.400.795
57.986.193.785
152.595.247
67.042.110.042
176.426.605
Pagina 12
TOTALE SESSENALE
MEDIA ANNUALE
1.397.815.643
11.261.183.240
2.252.236.648
6.598.208.000
1.649.552.000
5.923.850.000
5.923.850.000
8.138.334.700
2.712.778.233
10.243.889.972
1.250.916.000
19.491.926.980
12.927.828.000
2.497.580.000
10.857.022.000
2.508.675.000
1.122.073.000
16.069.449.000
5.499.854.500
7.264.630.900
13.004.462.500
7.432.892.822
3.720.710.000
4.292.485.000
7.445.299.500
14.664.988.000
4.790.009.000
8.671.794.764
1.682.129.500
14.557.898.500
23.513.163.500
10.181.113.000
15.523.211.000
8.736.840.000
7.630.761.000
2.101.115.000
2.026.017.000
16.199.584.000
5.070.556.000
20.530.269.200
4.182.783.868
5.822.505.264
1.854.755.000
1.598.784.000
13.834.959.000
10.131.022.000
13.561.461.000
8.242.141.460
5.121.944.986
1.250.916.000
6.497.308.993
3.231.957.000
2.497.580.000
2.171.404.400
1.254.337.500
1.122.073.000
2.678.241.500
2.749.927.250
1.816.157.725
13.004.462.500
3.716.446.411
3.720.710.000
4.292.485.000
2.481.766.500
2.444.164.667
2.395.004.500
2.167.948.691
841.064.750
3.639.474.625
5.878.290.875
5.090.556.500
3.104.642.200
2.912.280.000
2.543.587.000
2.101.150.000
2.026.017.000
4.049.896.000
2.535.278.000
6.843.423.067
4.182.783.868
1.940.835.088
1.854.755.000
1.598.784.000
4.611.653.000
2.026.204.400
3.390.365.250
4.121.070.730
375.454.763.455
988.038.851
62.575.793.909
164.673.142
1.400.000
1.200.000
1.000.000
800.000
600.000
400.000
200.000
ANCONA
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1.400.000
1.200.000
1.000.000
800.000
600.000
400.000
200.000
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TORINO
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1992-93
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1.400.000
1.200.000
1.000.000
800.000
600.000
400.000
200.000
ANCONA
ASCOLI
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1994-95
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600.000
550.000
500.000
450.000
400.000
350.000
300.000
250.000
200.000
150.000
100.000
50.000
ACIREALE
ANCONA
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BARI
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BOLOGNA
BRESCIA
CASERTANA
CESENA
CHIEVO
COMO
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CREMONESE
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FIORENTINA
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1990-91
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600.000
550.000
500.000
450.000
400.000
350.000
300.000
250.000
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150.000
100.000
50.000
ACIREALE
ANCONA
ASCOLI
ATALANTA
AVELLINO
BARI
BARLETTA
BOLOGNA
BRESCIA
CASERTANA
CESENA
CHIEVO
COMO
COSENZA
CREMONESE
FIDELIS ANDRIA
FIORENTINA
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LECCE
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PIACENZA
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RAVENNA
REGGIANA
REGGINA
SALERNITANA
SPAL
TARANTO
TERNANA
TRIESTINA
UDINESE
VENEZIA
VERONA
VICENZA
1992-93
1993-94
600.000
550.000
500.000
450.000
400.000
350.000
300.000
250.000
200.000
150.000
100.000
50.000
ACIREALE
ANCONA
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BARI
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COMO
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CREMONESE
FIDELIS ANDRIA
FIORENTINA
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GENOA
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PALERMO
PERUGIA
PESCARA
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PISTOIESE
RAVENNA
REGGIANA
REGGINA
SALERNITANA
SPAL
TARANTO
TERNANA
TRIESTINA
UDINESE
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VERONA
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1994-95
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BARI
BOLOGNA
BRESCIA
CAGLIARI
CESENA
CREMONESE
FIORENTINA
FOGGIA
GENOA
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MILAN
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PESCARA
PIACENZA
PISA
REGGIANA
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SAMPDORIA
TORINO
UDINESE
VERONA
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40.000.000.000
35.000.000.000
30.000.000.000
25.000.000.000
20.000.000.000
15.000.000.000
10.000.000.000
5.000.000.000
ANCONA
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ATALANTA
1990-91
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BARI
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CESENA
CREMONESE
FIORENTINA
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LECCE
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PARMA
PESCARA
PIACENZA
PISA
REGGIANA
ROMA
SAMPDORIA
TORINO
UDINESE
VERONA
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40.000.000.000
35.000.000.000
30.000.000.000
25.000.000.000
20.000.000.000
15.000.000.000
10.000.000.000
5.000.000.000
ANCONA
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ATALANTA
1992-93
1993-94
BOLOGNA
BRESCIA
CAGLIARI
CESENA
CREMONESE
FIORENTINA
FOGGIA
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JUVENTUS
LAZIO
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INTERNAZIONALE
LECCE
MILAN
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PADOVA
PARMA
PESCARA
PIACENZA
PISA
REGGIANA
ROMA
SAMPDORIA
TORINO
UDINESE
VERONA
VICENZA
40.000.000.000
BARI
35.000.000.000
30.000.000.000
25.000.000.000
20.000.000.000
15.000.000.000
10.000.000.000
5.000.000.000
ANCONA
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ATALANTA
1994-95
1995-96
13.500.000.000
12.000.000.000
10.500.000.000
9.000.000.000
7.500.000.000
6.000.000.000
4.500.000.000
3.000.000.000
1.500.000.000
ACIREALE
ANCONA
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BARI
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BOLOGNA
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RAVENNA
REGGIANA
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UDINESE
VENEZIA
VERONA
VICENZA
1990-91
1991-92
13.500.000.000
12.000.000.000
10.500.000.000
9.000.000.000
7.500.000.000
6.000.000.000
4.500.000.000
3.000.000.000
1.500.000.000
ACIREALE
ANCONA
ASCOLI
ATALANTA
AVELLINO
BARI
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BOLOGNA
BRESCIA
CASERTANA
CESENA
CHIEVO
COMO
COSENZA
CREMONESE
FIDELIS ANDRIA
FIORENTINA
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GENOA
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LECCE
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MONZA
PADOVA
PALERMO
PERUGIA
PESCARA
PIACENZA
PISA
PISTOIESE
RAVENNA
REGGIANA
REGGINA
SALERNITANA
SPAL
TARANTO
TERNANA
TRIESTINA
UDINESE
VENEZIA
VERONA
VICENZA
1992-93
1993-94
13.500.000.000
12.000.000.000
10.500.000.000
9.000.000.000
7.500.000.000
6.000.000.000
4.500.000.000
3.000.000.000
1.500.000.000
ACIREALE
ANCONA
ASCOLI
ATALANTA
AVELLINO
BARI
BARLETTA
BOLOGNA
BRESCIA
CASERTANA
CESENA
CHIEVO
COMO
COSENZA
CREMONESE
FIDELIS ANDRIA
FIORENTINA
FOGGIA
Pagina 24
GENOA
H. VERONA
LECCE
LUCCHESE
MESSINA
MODENA
MONZA
PADOVA
PALERMO
PERUGIA
PESCARA
PIACENZA
PISA
PISTOIESE
RAVENNA
REGGIANA
REGGINA
SALERNITANA
SPAL
TARANTO
TERNANA
TRIESTINA
UDINESE
VENEZIA
VERONA
VICENZA
1994-95
1995-96
SERIE: C1
GIRONE:A
ALESSANDRIA
PAGANTI
SPETTATORI
QUOTA ABBONAMENTI
INCASSO
SPETTATORI
INCASSO
TOTALE GENERALE
SPETTATORI
INCASSO
PERCENT.
SPETTATORI
PERCENT.
INCASSO
34.605
720.610.000
8.313
105.176.994
42.918
825.786.994
7,08
3.564
80.802.000
3.077
83.569.994
6.641
164.371.994
1,10
1,62
BRESCELLO
14.995
309.313.000
1.819
43.539.992
16.814
352.852.992
2,78
3,48
CARPI
20.011
413.085.000
3.536
85.409.989
23.547
498.494.989
3,89
4,92
CARRARESE
15.483
276.415.000
10.336
189.789.989
25.819
466.204.989
4,26
4,60
COMO
16.460
295.465.000
23.834
194.249.990
40.294
489.714.990
6,65
4,83
6.494
132.985.000
4.216
60.919.993
10.710
193.904.993
1,77
1,91
MODENA
31.861
652.110.000
12.784
287.640.000
44.645
939.750.000
7,37
9,27
MONTEVARCHI
12.420
246.055.000
9.282
146.219.992
21.702
392.274.992
3,58
3,87
MONZA
10.333
167.216.000
16.847
123.763.995
27.180
290.979.995
4,49
2,87
NOVARA
25.329
453.270.000
11.067
126.419.990
36.396
579.689.990
6,01
5,72
PISTOIESE
33.192
595.775.000
6.885
132.919.991
40.077
728.694.991
6,62
7,19
PRATO
34.803
390.611.000
14.705
112.614.987
49.508
503.225.987
8,17
4,96
9.341
166.875.000
12.121
156.449.997
21.462
323.324.997
3,54
3,19
SIENA
25.042
483.490.000
3.400
64.260.000
28.442
547.750.000
4,69
5,40
SPAL
36.509
632.911.000
32.725
579.079.993
69.234
1.211.990.993
11,43
11,95
SPEZIA
14.522
246.586.000
33.490
293.099.992
48.012
539.685.992
7,93
5,32
TREVISO
39.899
876.058.000
12.529
215.449.993
52.428
1.091.507.993
8,65
10,76
384.863
7.139.632.000
220.966
3.000.575.871
605.829
10.140.207.871
100
100
ALZANO VIRESCIT
FIORENZUOLA
SARONNO
TOTALI
70.000
60.000
50.000
40.000
30.000
20.000
10.000
ALESSANDRIA
ALZANO VIRESCIT
BRESCELLO
CARPI
COMO
FIORENZUOLA
MODENA
MONZA
NOVARA
ALESSANDRIA
PISTOIESE
ALZANO VIRESCIT
PRATO
BRESCELLO
SARONNO
CARPI
SIENA
CARRARESE
FIORENZUOLA
MODENA
MONTEVARCHI
MONZA
NOVARA
PISTOIESE
PRATO
SARONNO
SIENA
SPAL
SPEZIA
TREVISO
COMO
SPAL
SPEZIA
TREVISO
1.200.000.000
1.050.000.000
900.000.000
750.000.000
600.000.000
450.000.000
300.000.000
150.000.000
MONTEVARCHI
CARRARESE
PAGANTI
SPETTATORI
QUOTA ABBONAMENTI
INCASSO
SPETTATORI
INCASSO
TOTALE GENERALE
SPETTATORI
INCASSO
PERCENT.
SPETTATORI
PERCENT.
INCASSO
ACIREALE
23.195
353.390.000
14.807
177.009.984
38.002
530.399.984
5,10
ANCONA
63.814
984.334.000
3.621
50.799.995
67.435
1.035.133.995
9,20
8,80
ASCOLI
39.242
598.996.000
29.716
353.749.991
68.958
952.745.991
9,30
8,10
ATLETICO CAT.
19.840
372.500.000
5.066
72.149.989
24.906
444.649.989
3,30
3,80
AVELLINO
19.989
383.520.000
53.074
601.999.988
73.063
985.519.988
9,80
8,40
AVEZZANO
19.917
389.633.000
11.968
215.099.997
31.885
604.732.997
4,30
5,20
CASARANO
13.955
247.728.000
11.135
124.279.996
25.090
372.007.996
3,40
3,20
FERMANA
25.885
543.777.000
10.965
286.999.984
36.850
830.776.984
5,00
7,10
F.ANDRIA
23.332
444.786.000
49.011
413.639.988
72.343
858.425.988
9,70
7,30
GIULIANOVA
33.778
744.538.000
5.185
84.239.998
38.963
828.777.998
5,20
7,10
8.685
190.751.000
3.570
90.999.997
12.255
281.750.997
1,60
2,40
ISCHIA ISOL.
12.863
196.566.000
8.279
97.499.998
21.142
294.065.998
2,80
2,50
JUVE STABIA
25.093
434.476.000
16.473
307.020.000
41.566
741.496.000
5,60
6,30
LODIGIANI
7.587
127.129.000
8.534
53.686.986
16.121
180.815.986
2,20
1,50
NOCERINA
28.101
633.000.000
39.712
575.649.988
67.813
1.208.649.988
9,10
10,30
SAVOIA
20.975
345.829.000
22.746
207.799.993
43.721
553.628.993
5,90
4,70
SORA
25.197
382.475.000
7.922
129.072.500
33.119
511.547.500
4,50
4,40
TRAPANI
22.019
353.829.000
8.772
144.129.995
30.791
497.958.995
4,10
4,30
433.467
7.727.257.000
310.556
3.985.829.367
744.023
11.713.086.367
100
100
GUALDO
TOTALI
4,50
80.000
70.000
60.000
50.000
40.000
30.000
20.000
10.000
ACIREALE
ANCONA
ASCOLI
ATLETICO CAT.
AVEZZANO
CASARANO
FERMANA
GIULIANOVA
GUALDO
ACIREALE
ISCHIA ISOL.
ANCONA
JUVE STABIA
ASCOLI
LODIGIANI
ATLETICO CAT.
NOCERINA
AVELLINO
SAVOIA
CASARANO
FERMANA
F.ANDRIA
GIULIANOVA
GUALDO
ISCHIA ISOL.
JUVE STABIA
LODIGIANI
NOCERINA
SAVOIA
SORA
TRAPANI
AVEZZANO
SORA
TRAPANI
1.200.000.000
1.050.000.000
900.000.000
750.000.000
600.000.000
450.000.000
300.000.000
150.000.000
F.ANDRIA
AVELLINO
PAGANTI
SPETTATORI
QUOTA ABBONAMENTI
INCASSO
SPETTATORI
TOTALE GENERALE
INCASSO
SPETTATORI
INCASSO
PERCENT.
SPETTATORI
PERCENT.
INCASSO
CITTADELLA
3.643
65.410.000
1.207
22.399.999
4.850
87.809.999
2,10
CREMAPERGO
7.040
106.610.000
7.040
106.610.000
3,00
3,40
13.223
214.381.000
10.421
101.034.995
23.644
315.415.995
10,20
10,00
LECCO
2,80
LEFFE
1.980
35.120.000
3.553
75.749.994
5.533
110.869.994
2,40
3,50
LUMEZZANE
6.213
126.489.000
5.321
61.030.000
11.534
187.519.000
5,00
5,90
MESTRE
7.615
107.887.000
3.213
75.449.995
10.828
183.336.995
4,70
5,80
OLBIA
5.942
108.960.000
3.655
68.329.987
9.597
177.289.987
4,10
5,60
OSPITALETTO
3.389
48.690.000
1.292
12.689.990
4.681
61.379.990
2,00
1,90
9.992
149.795.000
3.094
40.569.990
13.086
190.364.990
5,60
6,00
12.429
204.714.000
9.571
118.269.986
22.000
322.983.986
9,50
10,20
PAVIA
PRO PATRIA
PRO SESTO
4.660
79.110.000
13.974
98.499.989
18.634
177.609.989
8,00
5,60
PRO VERCEL
13.252
201.635.000
3.961
39.459.992
17.213
241.094.992
7,40
7,60
SASSARI
12.095
154.668.000
3.468
67.599.990
15.563
222.267.990
6,70
7,00
SOLBIATESE
4.534
74.295.000
1.836
14.359.985
6.370
88.654.985
2,70
2,80
TEMPIO
2.913
67.369.000
5.236
102.549.984
8.149
169.918.984
3,50
5,40
VALDAGNO
2.082
32.320.000
4.692
23.274.989
6.774
55.594.989
2,90
1,80
VARESE
VOGHERA
TOTALI
6.844
67.930.000
19.839
85.479.995
26.683
153.409.995
11,50
4,80
12.374
187.214.000
8.041
125.939.995
20.415
313.153.995
8,80
9,90
130.220
2.032.597.000
102.374
1.132.689.855
232.594
3.165.286.855
100
100
70.000
60.000
50.000
40.000
30.000
20.000
10.000
CITTADELLA
CREMAPERGO
LECCO
LEFFE
MESTRE
OLBIA
OSPITALETTO
PRO PATRIA
PRO SESTO
CREMAPERGO
PRO VERCEL
LECCO
SASSARI
LEFFE
SOLBIATESE
TEMPIO
LUMEZZANE
VALDAGNO
MESTRE
OSPITALETTO
PAVIA
PRO PATRIA
PRO SESTO
PRO VERCEL
SASSARI
SOLBIATESE
TEMPIO
VALDAGNO
VARESE
VOGHERA
OLBIA
VARESE
VOGHERA
1.200.000.000
1.050.000.000
900.000.000
750.000.000
600.000.000
450.000.000
300.000.000
150.000.000
PAVIA
LUMEZZANE
AREZZO
PAGANTI
SPETTATORI
QUOTA ABBONAMENTI
INCASSO
SPETTATORI
INCASSO
TOTALE GENERALE
SPETTATORI
INCASSO
PERCENT.
SPETTATORI
PERCENT.
INCASSO
28.604
493.864.000
6.749
119.699.992
35.353
613.563.992
6,00
5.025
86.136.000
1.564
31.799.996
6.589
117.935.996
1,10
1,40
17.017
301.911.000
5.678
74.939.995
22.695
376.850.995
3,90
4,40
FORLI'
7.912
155.295.000
18.462
47.349.998
26.374
202.644.998
4,50
2,30
GIORGIONE
6.654
116.480.000
2.499
28.779.997
9.153
145.259.997
1,60
1,70
IPERZOLA
4.077
75.640.000
697
11.999.994
4.774
87.639.994
0,80
1,00
LIVORNO
76.649
1.368.293.000
11.033
140.479.993
87.682
1.508.772.993
15,00
17,40
MACERATESE
20.684
358.937.000
6.936
98.339.985
27.620
457.276.985
4,70
5,30
MASSESE
9.050
133.142.000
1.445
15.834.990
10.495
148.976.990
1,80
1,70
M. PONSACCO
4.533
73.502.000
1.751
25.899.993
6.284
99.401.993
1,10
1,10
55.115
1.078.725.000
20.859
270.064.992
75.974
1.348.789.992
13,00
15,60
PONTEDERA
9.078
182.500.000
4.573
78.289.998
13.651
260.789.998
2,30
3,00
RIMINI
9.531
172.410.000
9.741
168.354.995
19.272
340.764.995
3,30
3,90
SAN DONA'
8.542
170.232.000
2.346
56.319.997
10.888
226.551.997
1,90
2,60
85.096
1.272.486.000
27.506
256.479.986
112.602
1.528.965.986
19,20
17,70
BARACCA L.
FANO
PISA
TERNANA
7,10
TOLENTINO
4.228
90.975.000
7.412
107.199.994
11.640
198.174.994
2,00
2,30
TRIESTINA
11.251
190.949.000
74.970
522.129.993
86.221
713.078.993
14,70
8,10
VIS PESARO
10.966
188.240.000
7.514
93.369.984
18.480
281.609.984
3,20
3,20
374.012
6.509.717.000
211.735
2.147.334.872
585.747
8.657.051.872
100
100
TOTALI
TRIESTINA
TOLENTINO
TERNANA
SAN DONA'
RIMINI
PONTEDERA
PISA
M. PONSACCO
MASSESE
TRIESTINA
TOLENTINO
TERNANA
SAN DONA'
RIMINI
PONTEDERA
PISA
M. PONSACCO
MASSESE
MACERATESE
LIVORNO
IPERZOLA
GIORGIONE
FORLI'
FANO
BARACCA L.
AREZZO
MACERATESE
LIVORNO
IPERZOLA
GIORGIONE
FORLI'
FANO
BARACCA L.
AREZZO
PAGANTI
SPETTATORI
QUOTA ABBONAMENTI
INCASSO
SPETTATORI
TOTALE GENERALE
INCASSO
SPETTATORI
INCASSO
PERCENT.
SPETTATORI
PERCENT.
INCASSO
ALBANOVA
5.258
61.495.000
3.995
70.499.986
9.253
131.994.986
1,71
1,85
ALTAMURA
5.094
52.975.000
5.094
52.975.000
0,94
0,74
BATTIPAGLIESE
14.656
221.922.000
8.398
59.160.000
23.054
281.082.000
4,25
3,94
BENEVENTO
33.595
557.928.000
19.771
214.669.999
53.366
772.597.999
9,84
10,83
BISCEGLIE
10.916
107.680.000
1.156
22.249.991
12.072
129.929.991
2,22
1,82
CASERTANA
12.343
133.460.000
7.429
87.189.991
19.772
220.649.991
3,64
3,09
CASTROVILL.
11.245
172.025.000
4.182
55.849.998
15.427
227.874.998
2,84
3,19
CATANIA
72.734
1.084.894.000
5.729
68.709.988
78.463
1.153.603.988
14,46
16,17
CATANZARO
78.417
1.341.685.000
16.711
189.040.000
95.128
1.530.725.000
17,53
21,45
CHIETI
10.877
137.467.000
10.877
137.467.000
2,00
1,93
FROSINONE
13.604
222.475.000
2.856
37.319.998
16.460
259.794.998
3,03
3,64
JUVET. GELA
16.280
293.595.000
10.846
210.539.985
27.126
504.134.985
5,00
7,07
MARSALA
22.456
264.365.000
8.840
113.459.989
31.296
377.824.989
5,77
5,30
7.618
104.585.000
5.797
74.719.998
13.415
179.304.998
2,47
2,51
75.208
292.047.000
561
16.339.992
75.769
308.386.992
13,96
4,32
TERAMO
17.347
247.290.000
5.678
87.599.997
23.025
334.889.997
4,24
4,69
TURRIS
10.165
175.460.000
3.519
48.999.984
13.684
224.459.984
2,52
3,15
VITERBESE
15.909
247.308.000
3.417
59.719.997
19.326
307.027.997
3,56
4,30
433.722
5.718.656.000
108.885
1.416.069.893
542.607
7.134.725.893
100
100
MATERA
TARANTO
TOTALI
VITERBESE
TURRIS
TERAMO
TARANTO
MATERA
MARSALA
JUVET. GELA
FROSINONE
CHIETI
CATANZARO
VITERBESE
TURRIS
TERAMO
TARANTO
MATERA
MARSALA
JUVET. GELA
FROSINONE
CHIETI
CATANZARO
CATANIA
CASTROVILL.
CASERTANA
BISCEGLIE
BENEVENTO
BATTIPAGLIESE
ALTAMURA
ALBANOVA
CATANIA
CASTROVILL.
CASERTANA
BISCEGLIE
BENEVENTO
BATTIPAGLIESE
ALTAMURA
ALBANOVA
Totale incassi
C2-C
17%
Totale incassi
C1-A
25%
Totale incassi
C2-B
21%
10.140.207.871
Spettat. C1A
11.713.086.367
Spettat. C1B
744.023
3.165.286.855
Spettat. C2A
232.594
8.657.051.872
Spettat. C2B
585.747
7.134.725.893
Spettat. C2C
542.607
Totale Incassi
40.810.358.858
Totale
Totale incassi
C2-A
8%
Totale incassi
C1-B
29%
605.829
2.710.800
Spettatori
Spettat. C2C
20%
Spettat. C2B
22%
Spettat. C2A
9%
Spettat. C1A
22%
Spettat. C1B
27%
Totale C2-C
18%
Totale C1-A
24%
DATI STATISTICI SERIE C/1 E C/2 Compreso Play off e Play out PERCENTUALE INCASSI E SPETTATORI
Serie e Gironi
Incassi
C1-A Campionato
C1-a Play off-Play-out
Totale C1-A
C1-B Campionato
C1-B Play off-Play-out
Totale C1-B
C2-A Campionato
C2-A Play off-Play-out
Totale C2-A
C2-B Campionato
C2-B Play off-Play-out
Totale C2-B
C2-C Campionato
C2-C Play off-Play-out
Totale C2-C
Spettatori
10.140.207.871
605.829
645.450.000
29.819
10.785.657.871
635.648
11.713.086.367
744.023
1.043.615.000
52.256
12.756.701.367
796.279
3.165.286.855
232.594
333.728.000
17.231
3.499.014.855
249.825
8.657.051.872
585.747
658.516.000
31.790
9.315.567.872
617.537
7.134.725.893
542.607
818.565.000
52.205
7.953.290.893
594.812
44.310.232.858
2.894.101
Totale C2-B
21%
Totale C1-B
29%
Totale C2-A
8%
Totale C2-C
21%
Totale C2-B
21%
Totale C1-A
22%
Totale C2-A
9%
Totale C1-B
27%
ATTIVO
SOCIETA'
IMMATERIALI
CAPITALIZZ.
ALTRE
TOTALE
IMMOBILIZZAZ.
IMMOBILIZZ.
FINANZIARIE
MATERIALI
CREDITI VS/
ALTRE
ATALANTA BERG.SPA
19.333
BARI SPA
CAGLIARI CALCIO SPA
CREMONESE S.P.A.
3.961
53
21.645
1.301
22.946
223
52
23.314
45
23.360
2.034
873
8.471
2.272
20.628
68.974
1.497
24.770
124.622
287
8.471
INTERNAZ.MILANO SPA
96.988
JUVENTUS SPA
51.056
PADOVA SPA
2.862
9.932
1.950
61.933
109
28.720
CREDITI
VERSO
CONTROLL.
20.584
48.345
LAZIO SPA
CONTROLL.
145
FIORENTINA SPA
1.106
CREDITI
VERSO SOCI
IN LIRE MILIONI
CORRENTI
VERSO
TOTALE
ALTRI
RATEI E
CASSA E
RISCONTI
BANCHE
ALTRE
ATTIVITA'
ATTIVI
13.477
13.477
160
3.501
1.481
21.552
21.552
190
19.007
19.007
458
1.700
4.934
4.934
150
28
257
22.665
22.665
269
2.442
609
11.323
60.780
60.780
2.397
8.026
51.344
1.025
5.071
27.362
27.362
727
22.284
11.883
435
2.914
4.739
4.739
119
4.714
90.764
283
3.464
303
7.621
7.924
358
624
949
1.200
5.031
2.265
37
7.333
3.134
178
2.303
2.303
75
3.216
116.579
967
16.323
133.871
838
3.723
197
13.029
13.227
4.606
1.224
11.262
769
485
12.517
92
17
400
7.504
7.905
15
10
ROMA SPA
38.134
3.619
38
41.792
12.342
4.449
14.199
14.199
63
1.971
SAMPDORIA SPA
27.849
2.847
30.697
704
1.677
13.597
13.597
161
11.569
17.231
598
21.872
1.163
4.717
23.879
23.879
667
8.838
12.535
12.539
573
2.129
8.837
8.837
134
337
NAPOLI
26.500
162
26.842
282
7.028
54.059
54.059
43
3.021
MILAN
78.551
939
79.491
13.908
2.290
22.295
22.295
934
1.535
2.819
TOTALI
674.697
97.338
789.910
45.383
341.846
342.748
11.534
75.034
5.536
PARMA SPA
4.042
180
17.874
50.223
Pagina 1
949
901
ATTIVO
SOCIETA'
IMMATERIALI
CAPITALIZZ.
ALTRE
TOTALE
IMMOBILIZZAZ.
IMMOBILIZZ.
FINANZIARIE
MATERIALI
CREDITI VS/
ALTRE
2.709
AVELLINO SPA
2.153
BRESCAI SPA
7.752
2.598
CESENA SPA
2.355
1.705
16
572
4.905
414
8.704
LUCCHESE SRL
CREDITI
IN LIRE MILIONI
CREDITI
VERSO SOCI
CONTROLLATE
VERSO
CORRENTI
VERSO
CONTROLL.
TOTALE
ALTRI
RATEI E
CASSA E
RISCONTI
BANCHE
ATTIVI
2.719
935
14
6.756
6.756
65
1.926
1.399
3.552
89
549
1.360
1.360
130
1.070
12.121
1.290
23
11.339
11.339
2.602
108
738
738
807
74
4.135
295
12
3.013
3.013
12
12.530
13.119
1.336
37
13.953
13.953
12
5.333
106
20
13.141
13.141
44
4.645
5.811
14.515
982
117
6.921
6.921
372
120
61
1.051
195
26
5.445
5.445
14
433
15.936
213
301
2.076
2.076
938
4.369
3.141
77
980
15.215
721
7.779
550
6.620
14.949
21
60
1.535
1.535
30
566
REGGIANA SPA
6.658
1.679
7.619
15.956
334
6.079
10.841
10.841
332
383
1.750
3.709
5.459
2.748
7.255
7.255
SALERNITANA SPA
2.483
144
3.080
293
6.704
906
7.611
168
21
1.072
1.840
1.584
4.497
351
3.097
872
3.970
243
527
158
245
542
946
32
21
3.667
81
PERUGIA SPA
PISTOIESE SPA
452
3.645
14.427
327
1.069
15.824
348
TOTALI
95.168
13.762
42.120
151.051
10.179
7
14
818
210
18
7.818
Pagina 2
3.359
832
ALTRE
ATTIVITA'
22
31
113
695
709
34
2.360
4.278
4.278
58
14
5.205
6.023
802
732
4.700
4.700
23
1.066
4.053
4.053
180
8.691
8.691
51
54
3.211
3.211
40
1.565
27
115.216
116.049
2.825
16.161
176
ATTIVO
SOCIETA'
IMMATERIALI
CAPITALIZZ.
ALTRE
TOTALE
IMMOBILIZZAZ.
IMMOBILIZZ.
FINANZIARIE
MATERIALI
CREDITI VS/
ALTRE
CARRARESE SRL
CONTROLLATE
VERSO
VERSO
CONTROLL.
TOTALE
ALTRI
RATEI E
CASSA E
RISCONTI
BANCHE
ALTRE
ATTIVITA'
ATTIVI
581
33
1.968
112
2.458
2.458
211
25
141
28
838
838
30
18
21
146
146
678
1.300
77
620
620
50
429
504
445
916
916
22
292
564
856
34
16
844
2.072
1.501
1.534
185
8.793
49
745
21
325
67
828
476
82
147
147
5.247
44
87
30
2.456
2.456
45
85
540
540
95
18
1.472
1.472
14
207
514
1.013
1.481
668
74
1.299
1.299
216
916
916
3.724
2.214
38
5.976
121
1.991
1.991
22
215
42
730
730
980
309
1.441
112
10
1.836
1.836
22
MASSESE SRL
192
MODENA FC SPA
150
696
5.247
7.310
VERSO SOCI
CORRENTI
115
IN LIRE MILIONI
CREDITI
1.354
CREDITI
766
14
MONZA SPA
2.436
1.353
65
3.855
1.693
175
2.958
2.958
536
47
237
1.409
1.652
19
43
4.821
4.821
163
281
1.938
1.945
22
491
491
233
RAVENNA SPA
2.965
171
89
3.226
308
13
1.787
1.787
126
38
SPAL SPA
2.004
1.251
897
4.153
139
381
2.118
2.118
77
90
50
189
329
30
880
880
38
85
144
27
18
191
54
574
574
SIENA SPA
986
1.400
84
2.075
118
847
847
296
SORA SRL
345
20
142
507
17
667
667
30
CASARANO SPA
671
912
107
13
281
948
1.229
40
182
30
253
40
131
104
311
547
53
193
243
435
36
ALESSANDRIA SRL
330
220
39
298
LEFFE SRL
TRAPANI CALC. SPA
241
1
22
375
375
35
1.866
30
422
100
184
184
94
280
1.317
1.317
12
490
103
40
613
613
16
116
14
22
495
430
430
38
10
173
725
75
22
362
362
349
349 -
733
733
379
21
359
26
1.350
76
563
573
1.136
139
542
542
13
NOCERINA SRL
27
179
209
45
1.078
1.078
18
97
11
127
13
434
434
28.624
14.802
7.697
51.123
6.649
43.756
43.756
TOTALI
51
1.866
877
473
10
17
PRATO SPA
SARONNO SRL
13
3.793
Pagina 3
461
18
2
44
94
30
9
1.764
2.418
121
ATTIVO
SOCIETA'
IMMATERIALI
CAPITALIZZ.
ALTRE
TOTALE
IMMOBILIZZAZ.
IMMOBILIZZ.
FINANZIARIE
MATERIALI
CREDITI VS/
ALTRE
TOTALI
6
54
824
54
64
79
32
130
1
26
6
137
294
62
1.106
23
288
29
134
343
78
1
1
88
1.021
1.450
157
353
81
149
401
213
254
4
656
348
43
211
169
309
176
66
212
30
16
284
51
185
215
82
15
244
121
215
15
276
20
25
36
13
241
45
259
605
144
122
265
374
201
195
319
202
218
212
108
16
323
51
470
244
85
206
244
151
133
198
164
276
149
126
573
158
281
284
358
874
107
2
88
34
25
4
81
87
49
45
6
12
476
80
11
12
24
114
20
55
6
38
15
13
14
61
33
62
120
30
9
11
67
71
53
283
14
49
4
18
19
3.420
12.392
2.402
146
10
25
5
53
24
38
181
33
213
29
3
9
118
133
198
148
128
54
248
21
40
114
52
268
4.782
47
288
123
124
47
4.190
VERSO
TOTALE
ALTRI
1.350
5
6
1
10
36
67
1
9
11
220
3
50
1
CORRENTI
VERSO
CONTROLL.
10
25
71
VERSO SOCI
4
16
22
14
6
163
201
IN LIRE MILIONI
CREDITI
CONTROLLATE
81
266
142
CREDITI
26
58
2
7
270
24
1
3
RATEI E
CASSA E
RISCONTI
BANCHE
ATTIVI
121
287
178
682
346
1.963
475
348
1.719
174
223
390
398
99
324
563
419
585
295
536
311
185
268
730
234
248
66
349
321
462
152
257
201
363
524
120
108
200
164
323
889
133
794
81
200
121
287
178
682
346
1.963
475
348
1.719
174
223
390
398
99
324
563
419
585
295
536
311
185
268
730
234
248
66
349
321
462
152
257
201
363
524
120
108
200
164
323
889
133
794
81
200
172
107
20.533
20.533
928
82
22
22
2
3
30
10
41
1
31
464
Pagina 4
1.726
27
65
9
5
181
22
30
14
20
10
1
85
78
9
13
59
1
1
4
75
1
5
1
1
22
5
22
1
10
124
5
69
604
14
100
22
20
96
64
4
57
36
13
90
3
3
22
17
64
ALTRE
ATTIVITA'
1
196
99
365
22
27
55
3
200
53
9
105
8
33
2.498
521
PASSIVO
SOCIETA'
PATRIMONIO
CAPITALE
ATALANTA BERG.SPA
NETTO
RIS.+UTILI
RISULTATO
NETTO
FONDI PER
OBBLIGAZIONI
ONERI
E MUTUI PASS.
DEBITI VS/
ALTRI FINANZ.
IN LIRE MILIONI
DEB. DA PARTECIPAZIONI
VERSO
VERSO
DEBITI
ALTRI DEBITI
TRIBUTARI
V/ENTI PREV.
RATEI/RISCPASSIVI
14.062 -
142 -
2.686
11.232
978
2.043
123
25.144
8.445 -
1.011 -
1.234
6.199
547
9.975
5.901
1.364
72
21.772
87
2.000 -
662
6.366
7.704
3.806
2.336
2.278
79
30.706
521
159 -
25
414
210
FIORENTINA SPA
24.000
13.098
10.902
2.368
80.640
5 -
21.061
59.584
2.754
JUVENTUS SPA
20.800 -
4.497 -
13.995
2.307
2.436
41.484
1.000 -
33
3.210
4.177
708
74
41.000 -
12.324
164
28.839
1.885
600 -
468
DEBITI
BARI SPA
CREMONESE S.P.A.
1.800
BANCHE
11.117
104
13.750
28.956
40.516
3.036
6.365 -
337
9.063
1.100
30.000 -
1.261 -
3.617
25.120
667
7.642
7.200 15.000
7.000 -
1.292
862 -
61
5.969
736
1.260
2.813
13.048
1.670
4.790
1.930
6.924
11.993
12.065
14.391 -
1.701 -
2.820
9.869
18.039
1.000
1.440 -
2.167
273
7.149
NAPOLI
5.950 -
37.951
5.484
11.076
1.391
44.360 -
6.068
5.535
265
206.115
73.739
38.417
MILAN
48.000 -
9.708 -
TOTALI
324.125 -
64.469 -
53.540
17.586
82
918
54
2.986
163
9.089
2.163
92
39.812
238
153
4.286
258
98.987
12.778
15.102
86
10
1.960
35.838
32.000
2.300
2.004
1.300
3.204
1.039
8.998
988
123.133
Pagina 1
21.151
74.370
1.428
2.121
284
43.992
2.438
111
18.471
24
3.178
239
26.662
43
1.044
20
4.901
109
3.625
128
66.440
18.028
1.389
44
11.088
68
5.477
112
14.521
3.197
1.701
164
30.043
140
531
90
20.110
453
1.540
82
12.897
325
6.332
1.088
44.049
704
50.000
396
17.099
296
55.272
476
144.519
11.600
59.535
3.345
567.863
53.891
PASSIVO
SOCIETA'
PATRIMONIO
CAPITALE
SOCIALE
RIS.+UTILI
RISULTATO
NETTO
_PERD.ES.PREC ESERCIZIO
200
AVELLINO SPA
500 -
BRESCAI SPA
NETTO
4.000 -
1.761 1.110
FONDI PER
OBBLIGAZIONI
ONERI
E MUTUI PASS.
BANCHE
DEBITI VS/
ALTRI FINANZ.
SPECIFICI
2.757
5.066
454
371
222
452
IN LIRE MILIONI
DEB. DA PARTECIPAZIONI
VERSO
VERSO
CONTROLL.
ALTRI
383
14.108
DEBITI
DEBITI
ALTRI DEBITI
TRIBUTARI
V/ENTI PREV.
RATEI/RISCPASSIVI
406
44
3.913
30
333
42
7.335
819
131
6.147
250
54
41
1.294
568
85
1.966
106
CESENA SPA
537
2.881 -
1.320
350
2.118
145
101
2.562
92
4.800
9.821 -
4.953
4.886
938
8.517
414
3.745
109
9.330
4.247
1.298
77
7.564
32
5.811 -
2.097
3.933
6.435
399
100
4.942
647
80
631
6.000
LUCCHESE SRL
1.620 -
PERUGIA SPA
5.000
583
13.937 -
525
354
604
221
2.240
738
1.469
151
31
10
18
142
466
12.656
355
11.589
3.089
35 -
235
3.495
469
3.518 -
1.589
3.706
SALERNITANA SPA
200
171
1.737
254
439
109
1.200 -
3.480 -
321
3.695
197
16
5.514
1.953
2.249
644
14
2.248
1.053
127
2.870
1.958
81
11.169
1.657
3.379
291
5.144
606
588
62
3.026
69
52
3.216
4.004
809
4.464
8
2
250 -
726
221
5.395
783
82
3.793
PISTOIESE SPA
300
2.839
816
646
3.008
204
1.166
1.835
79
TOTALI
668
4.720 -
66
160
4.400
11.879
1.052
38.335
36.074 -
16.015
34.279
1.529
4.314
33.109
29.479
Pagina 2
145
594
16.068
145
750
29.814
2.870
5.228
145
17.730
79
99.290
4.167
PASSIVO
SOCIETA'
PATRIMONIO
CAPITALE
SOCIALE
ACIREALE SRL
MONTEVARCHI SPA
CASTEL DI SANG. SRL
CARPI SRL
NETTO
RIS.+UTILI
RISULTATO
NETTO
_PERD.ES.PREC ESERCIZIO
FONDI PER
OBBLIGAZIONI
ONERI
E MUTUI PASS.
BANCHE
DEBITI VS/
ALTRI FINANZ.
SPECIFICI
20
1.048 -
1.063
57
300
58
241
54
20
714 -
863 -
129
796
11 -
799
29
462
IN LIRE MILIONI
DEB. DA PARTECIPAZIONI
VERSO
VERSO
CONTROLL.
ALTRI
216
206
260
DEBITI
DEBITI
TRIBUTARI
V/ENTI PREV.
555
18
29
496
22
13
250
54
409
200
96
103
131
1.376
200
564 -
549
214
16
100
2.136
1.518
287
613
197
2.323
2.095
241
55
2.525
407
3.200 -
975 -
88
1.575 -
87 -
1.493 -
2.000
337 -
1.755
2.180
31
33
173
38
72
173
307
315
83
3.022
157
38
1.587
51
6.912
650
735 -
40
1.344
13
192
48
838
200
1.037 -
830
406
214
1.700
628
258
8.024
536
180
7.562
998 -
MASSESE SRL
274
586 -
311
1.666 -
1.994
473
254
377
41
3.718
391
41
199
471
94
235
1.357
43
1.061
381
24
793
4.815
MODENA FC SPA
600
4 -
1.061
154
1.172
1.456
MONZA SPA
624
714 -
702
636
103
6.275
1.138
PRATO SPA
500
586 -
421
665
28
338
GUALDO SRL
LECCE SPA
RATEI/RISCPASSIVI
1.956
CARRARESE SRL
ALTRI DEBITI
300
800
15
500
1.010 -
1.531 -
20
1.642
10
22
518
58
RAVENNA SPA
3.000
2.887 -
5.927 -
40
134
251
58
4.348
748
SPAL SPA
3.000
675
111
20
465 -
818 -
332
1.138 -
761
76
162
37
43
91
SARONNO SRL
SAVOIA 1908 SRL
2.324
70
306 -
200
SORA SRL
153
235 -
216
171
CASARANO SPA
300
377 -
1.276 -
599
77
200
1.422 -
1.875 -
253
259
BRESCELLO SRL
290
FIORENZUOLA SRL
220
SIENA SPA
LODIGIANI SRL
TURRIS 1944 SRL
1.200 -
5 -
52
1.434
60
45
42
281
507
77
70
119
112
1.119
921
604
143
1.614
63
99
100
863
454
29
1.366
1.604
1.543
337
24
236
63
45
28
202
1.065
256
355
125
24
420
606 -
263
329
38
45
21
238
376
268
337
136
303
1.045
236
402 -
207
215
164
1.301 -
708
LEFFE SRL
220
622 -
620
222
800 -
237 -
160
402
200
922 -
1.263 -
141
47
103 -
542 -
191
1.200
160 -
1.483 -
123
12
30.462
14.973 -
5.806
5.976
TOTALI
52
58
492 -
225
821
131
20
NOCERINA SRL
4.062
713
100
ALESSANDRIA SRL
197
39.629
100
620
180
344
17
17
136
95
311
376
174
707
245
1.463
166
154
263
106
508
360
516
108
46
537
12.654
5.670
39.886
7.712
151
1.994
18.657
Pagina 3
9.303
2.427
11
PASSIVO
SOCIETA'
PATRIMONIO
CAPITALE
SOCIALE
TOTALI
20
291
400
100
400
2.000
56
250
99
400
180
20
250
95
2.000
100
404
400
250
300
100
120
200
300
600
50
700
99
220
50
40
670
20
200
29
20
100
28
20
60
900
24
500
480
795
600
14.940
NETTO
RIS.+UTILI
RISULTATO
NETTO
_PERD.ES.PREC ESERCIZIO
503
206
271
303
30
182
123
213
166 182 -
394
10
435 -
2.666 -
6
2.681
44
297
234
373
154
76
38
474
110
321
101
551
221
320
209
326
674
420
52
264
1.686
256
6
839
3
25
36
1.791
1.640
742
556
18.211
OBBLIGAZIONI
ONERI
E MUTUI PASS.
BANCHE
DEBITI VS/
330
444
112
202
369
1.827
67
36
98
171
169
598
250
68
681
28
42
185
123
154
23
81
190
219
76
51
272
150
33
159
286
31
141
147
383
1.666
36
22
407
65
847
12
1.291
155
52
34
604
47
6
47
81
4
ALTRI FINANZ.
360
2
227
2
128
113
229
102
3
430
IN LIRE MILIONI
DEB. DA PARTECIPAZIONI
SPECIFICI
FONDI PER
VERSO
VERSO
CONTROLL.
ALTRI
379
158
4
93
46
30
57
30
21
373
49
150
35
312
323
186
435
233
276
364
14
8
72
14
65
822
446
413
149
8
158
8
16
10
8
20
4
10
44
22
18
19
3
1
94
9
1
1.407
TRIBUTARI
V/ENTI PREV.
1.718
18
22
26
42
249
4.895
4.822
175
175
RATEI/RISCPASSIVI
2.939
2.709
7
1.048
25
2
678
51
5
31
28
24
75
17
186
44
61
33
615
37
23
32
11
16
11
11
117
18
5
35
12
13
195
20
18
93
86
20
372
16
11
24
10
12
121
22
268
138
85
66
83
450
166
112
64
9
390
51
10
100
151
143
45
104
22
104
423
463
32
8
13
240
25
34
111
270
102
133
449
166
109
296
207
149
182
79
546
212
66
748
374
250
652
245
394
316
92
256
370
272
205
299
329
136
374
133
207
214
195
871
382
169
473
104
381
533
297
1.535
241
453
396
10.864
4.451
14.886
93
16
ALTRI DEBITI
13
14
219
261
560
209
200
62
59
197
11
152
Pagina 4
DEBITI
21
6
126
17
1
80
28
20
7
247
26
DEBITI
1
23
2
34
25
9
25
4
1
69
1
1
3
154
1
31
22
47
3
3
9
10
56
13
570
CONTO ECONOMICO
SOCIETA'
RICAVI
ALTRI
DA GARE
RICAVI
AMMORT. E SVALUT.
TOTALE
IMMOBL.
DELLA
IN LIRE MILIONI
ONERI
RIVALUTAZIONI SVALUTAZIONI
MINUSVAL.
IMPOSTE
DELL'ESERC.
RISULTATO
DI
ESERCIZIO
ATALANTA BERG.SPA
14.779
15.972
30.752
6.607
230
14.859
10.790
540
2.296
1.837
1.032
-2686
BARI SPA
10.090
13.005
23.096
13.279
2.013
12.462
8.881
238
1.794
14.382
518
-1234
10.205
16.877
27.082
11.096
124
14.535
11.186
1.902
624
14.987
39
6.975
9.882
16.857
5.513
240
13.145
5.089
1.446
8.642
75
FIORENTINA SPA
31.514
20.490
52.004
15.799
180
30.019
22.716
569
2.109
10.052
4.700
-13098
INTERNAZ.MILANO SPA
32.933
71.663
104.597
38.032
852
44.936
43.047
825
4.039
18.547
14.122
-21061
JUVENTUS SPA
39.010
75.775
114.786
20.164
234
59.535
39.032
3.909
1.529
23.768
35.964
13.873
12.034
25.907
6.453
78
13.373
9.336
255
1.621
9.157
574
672
3210
LAZIO SPA
35.587
71.876
107.464
44.308
437
38.936
25.906
2.321
6.487
11.879
5.323
100
164
PADOVA SPA
10.691
12.208
22.900
7.533
226
10.875
8.869
230
24
4.613
551
-337
PARMA SPA
19.908
78.594
98.503
31.927
153
40.082
39.192
114
3.033
14.395
1.842
-3617
9.554
12.639
22.194
9.380
72
12.064
5.754
1.373
266
5.500
1.306
ROMA SPA
39.458
31.507
70.965
31.284
890
39.344
27.909
4.770
3.341
26.964
2.744
SAMPDORIA SPA
14.671
12.811
27.483
12.218
313
24.594
11.860
1.851
3.867
40.389
584
11.880
12.980
24.861
8.578
300
13.153
14.475
3.191
5.045
21.274
10.596
-2820
13.317
10.304
23.622
6.843
90
11.798
13.142
183
568
8.401
1.931
-2167
CREMONESE S.P.A.
198
NAPOLI
20.959
16.626
37.586
12.095
488
17.184
15.863
1.747
1.034
50.816
485
MILAN
44.861
77.780
122.641
33.606
1.131
84.780
55.808
7.577
3.300
6.759
2.710
380.274
573.034
292.369 -
85.103 -
TOTALI
953.308 -
314.725 -
8.059 -
496.083 -
368.864
31.602 -
42.431
Pagina 1
- -
198
6366
15
-25
-13995
161
61
-2813
9.361
5.045
6924
37951
-44360
15.356 -
53.540
CONTO ECONOMICO
SOCIETA'
RICAVI
ALTRI
DA GARE
RICAVI
AMMORT. E SVALUT.
TOTALE
IMMOBL.
DELLA
IN LIRE MILIONI
ONERI
RIVALUTAZIONI SVALUTAZIONI
MINUSVAL.
IMPOSTE
RISULTATO
DELL'ESERC.
DI
ESERCIZIO
2.277
9.922
12.199
2.600
55
5.796
7.747
95
21
7.695
1.011
AVELLINO SPA
4.976
7.769
12.745
1.618
25
5.365
4.325
40
97
331
2.139
BRESCAI SPA
2.744
11.529
14.273
8.631
738
7.754
6.389
607
1.537
11.833
1.651
1.771
8.394
10.166
1.030
26
5.911
3.017
304
1.628
1.560
CESENA SPA
2.895
10.740
13.635
2.580
115
8.032
5.513
1.226
990
1.322
2.298
8.745
11.043
1.389
82
5.256
12.371
3.701
5.204
6.238
2.517
11.625
14.143
5.091
131
10.320
7.548
2.666
1.007
11.172
2.071
4.553
8.977
13.531
4.457
12.831
5.525
555
9.764
2.000
LUCCHESE SRL
3.605
9.581
13.186
854
67
6.717
5.070
1.043
1.061
1.335
792
PERUGIA SPA
9.613
6.493
16.106
6.132
23
6.370
5.935
3.538
4.126
3.634
2.160
4.036
17.461
21.497
11.706
12
5.206
3.181
83
203
769
2.012
REGGIANA SPA
5.073
20.935
26.008
9.703
111
10.674
10.783
899
1.661
7.004
3.439
10.443
2.761
112
6.919
2.860
SALERNITANA SPA
8.301
12.629
20.930
2.314
70
6.956
10.112
221
30
454
54
32
1.081
1.511
121 -
4.953
1.701
109
-
2.097
1.469
397
604
18
7.158
1.358
235
3.652
2.702
1.589
181
1.209
649
1.906
10.188
12.095
1.199
43
6.735
2.882
164
640
55
1.011
9.224
11.326
20.551
1.990
125
6.531
8.048
14
193
10
1.003
2.073
11.687
13.760
4.505
87
9.304
4.365
888
3.967
344
PISTOIESE SPA
2.298
8.183
10.482
175
19
4.881
4.369
18
94
5.257
10.608
15.865
4.216
25
8.412
8.745
34
272
17.077
4.204
21.282
5.874
67
14.532
12.266
255
34
TOTALI
99.505
204.444
303.950 -
78.834 -
1.942 -
154.511 -
15.508 -
330
131.060
2.757
-
18.526
Pagina 2
- -
41
338
1.737
-
434
197
2.249
4
218
178
7.386
1.676
1.001
66
418
1.060
11.879
79.802 -
26.929 -
3.008
16.015
CONTO ECONOMICO
SOCIETA'
ACIREALE SRL
MONTEVARCHI SPA
CASTEL DI SANG. SRL
CARPI SRL
CARRARESE CALC. SRL
CALCIO CHIETI SRL
CALCIO COMO SPA
ASCOLI CALCIO 1898
EMPOLI FBC SPA
GUALDO SRL
ISCHIA ISOLAV. SRL
LECCE SPA
MASSESE SRL
MODENA FC SPA
MONZA SPA
PRATO SPA
PRO SESTO SRL
RAVENNA SPA
SPAL SPA
SARONNO SRL
SAVOIA 1908 SRL
SIENA SPA
SORA SRL
CASARANO CALCIO SPA
ATLETICO CATANIA SRL
BRESCELLO SRL
FIORENZUOLA 1922 SRL
LODIGIANI SRL
TURRIS 1944 SRL
ALESSANDRIA SRL
LEFFE SRL
TRAPANI CALCIO SPA
JUVE STABIA SRL
NOCERINA SRL
SPEZIA 1906 SRL
TOTALI
RICAVI
ALTRI
DA GARE
RICAVI
573
645
257
1.170
566
227
791
2.228
708
367
338
2.621
395
874
558
492
320
1.209
1.710
322
531
412
591
559
463
220
429
182
551
1.362
150
1.141
883
1.392
774
1.800
1.135
854
544
2.065
1.617
1.964
1.779
1.013
3.922
981
4.404
1.132
2.355
2.192
2.521
929
2.810
2.768
1.465
721
1.725
1.465
965
1.816
2.111
1.971
1.185
587
1.570
1.150
1.821
1.158
918
978
26.025
57.777
AMMORT. E SVALUT.
TOTALE
IMMOBL.
DELLA
IN LIRE MILIONI
ONERI
RIVALUTAZIONI SVALUTAZIONI
MINUSVAL.
IMPOSTE
RISULTATO
DELL'ESERC.
661
37
388
83
300
500
683
664
965
732
147
4.129
115
1.705
1.331
718
372
1.180
3.060
347
127
530
558
605
895
173
269
435
244
587
252
869
529
74
47
11
3
3
357
43
14
153
93
26
8
32
12
44
113
4
6
108
178
5
12
19
3
98
4
27
15
34
1
8
15
1
25
8
2
2.297
1.215
982
974
1.281
744
3.166
3.228
3.280
2.461
1.703
5.152
1.301
2.201
2.840
1.388
1.646
4.431
5.339
1.712
1.363
1.595
1.562
2.161
2.439
1.431
2.003
1.068
1.305
2.011
1.360
1.955
1.735
2.143
2.020
83.802 -
24.239 -
1.500 -
73.507 -
1.047
988
603
1.616
802
1.057
2.516
2.048
2.063
1.203
1.102
4.618
1.041
2.692
1.754
1.421
800
3.202
3.311
1.397
924
1.153
707
1.612
1.335
932
1.099
1.312
762
1.794
478
1.970
842
1.426
1.027
52.671
DI
ESERCIZIO
14
32
50
79
225
117
583
557
601
4
41
545
54
456
921
11
117
134
375
22
35
117
28
228
70
10
409
3
7
201
40
8
95
27
30
27
794
102
1.665
77
363
298
5
194
23
1.462
6
62
49
3
101
13
216
1
7
6
5.485 -
6.263
Pagina 3
1.845
722
90
1.695
17
13
3.914
1.475
2.054
2
979
275
247
2.279
3.732
116
5
315
4.207
986
190
1.228
588
2.125
671
180
1.627
1.272
1.064
296
235
2.062
1.250
283
38
307
92
852
168
108
63
90
142
8
381
77
34
283
182 90
-
1.063
58
863
7
96
549
88
1.493
2.095
40
830
8.024
586
1.666
702
421
1.531
5.927
2.324
818
1.138
162
216
1.276
1.875
58
131
263
207
1.301
620
160
1.263
542
1.483
37.542 -
7.913 -
273 -
39.629
266
486
600
134
1.210
133
76
224
13
37
600
206
113
117
111
2
281
130
CONTO ECONOMICO
SOCIETA'
TOTALI
IN LIRE MILIONI
431
1.138
642
931
1.089
1.156
865
1.407
1.410
578
1.284
207
2.134
524
810
1.128
966
1.318
715
1.175
909
1.038
703
354
340
975
1.151
1.558
851
867
1.347
508
640
971
1.154
601
430
741
687
377
551
1.004
940
697
609
1.355
25.388
41.289
978
1.320
762
1.226
1.906
1.903
1.375
1.929
1.561
970
1.945
1.940
2.407
614
1.500
1.363
1.049
1.488
819
1.489
1.338
1.377
821
1.386
1.875
1.161
1.547
1.912
1.600
954
1.488
1.334
924
1.401
1.588
1.129
1.245
1.957
2.234
1.832
2.549
1.337
1.719
1.006
1.485
1.554
85
115
28
66.678 -
6.010 -
89
640
116
178
5
116
26
351
219
30
464
7
208
101
123
118
153
11
107
107
77
4
147
102
64
111
164
135
24
72
68
78
43
92
247
80
246
88
123
206
140
280
4
5
1
51
4
32
14
6
8
3
53
5
7
4
112
3
1
3
12
13
10
33
2
13
1
9
18
8
79
3
7
1
3
1
966
789
683
966
1.375
1.271
976
752
1.101
734
680
864
1.172
442
2.246
721
863
1.096
809
910
777
872
805
982
803
810
1.277
1.103
664
855
914
844
937
720
1.176
2.232
867
1.299
1.356
809
929
754
1.504
1.734
1.236
1.080
1.429 -
46.774 -
27
683
23
4
15
16
28
13
68
655
757
306
571
909
1.244
463
1.209
952
581
1.242
1.072
1.096
771
1.272
851
597
498
545
960
562
829
626
547
997
413
963
899
764
492
657
1.029
566
593
567
467
574
686
1.419
841
1.276
596
1.688
677
850
776
36.928
37
278
118
1
109
961
1.167
119
80
1.228
93
10
209
122
35
125
450
420
30
331
500
281
338
294
145
42
34
14
48
20
12
36
42
48
5
12
188
23
8
425
40
39
24
7
60
68
17
3
3
4
622
162
36
60
16
2
3
19
5
2
24
3
21
104
80
15
17
71
32
16
9
18
29
28
42
33
8
65
32
3
33
17
8
2
13
4
4
5
32
1.064 -
1.882
Pagina 4
11
10
394
10
435
1 6 4
-
6
2.681
28
297
234
373
154
76
38
474
110
321
101
551
221
320
209
326
674
420
52
264
1.686
256
6
839
3
25
36
1.791
1.640
742
556
14 -
18.211
96
1
49
221
25
92
40
89
129
20
13
357
4
112
6
70
21
105
280
76
16
57
1.114
9
273
78
1.130
6
127
2
139
39
2
856
11.543 -
503
206
271
303
30
182
123
213
29
498
53
26
12
501
1
343
391
92
31
80
734
1
RISULTATO
DI
ESERCIZIO
4.441 -
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