You are on page 1of 108

Anno V n.

9 - giugno/agosto 2009

Additivi Axim Italia


... per un calcestruzzo

fluido

lavorabile

Oggi la struttura tecnologica di Axim Italia offre alla tua azienda un


Centro Ricerche allavanguardia sui materiali da costruzione e un
Servizio di Assistenza Tecnica che conta su tecnici specializzati
presenti su tutto il territorio nazionale.
Grazie a SISTEMA , lofferta integrata di cemento e additivo,
frutto del lavoro di innovazione di Axim Italia e del rapporto
privilegiato con Italcementi, puoi ottenere i requisiti voluti
dal tuo calcestruzzo.
Axim Italia: il tuo partner tecnologico ideale.

Edizioni IMREADY

www.axim.it

Cover_9_2009_IMC_completa.indd 1

ASSOBETON
organo Ufficiale di ASSoBEton

Spedizione in abbonamento postale - Tabelle B - (Tassa riscossa) - autorizzazione rilasciata a IMREADY SRL - N. 881 del 06.02.08 della Direzione Generale PP.TT. della Rep. S. Marino

aeranti
ritardanti
disarmanti
espansivi
viscosizzanti
aggiunte
trattamenti superficiali

industrie manufatti cementizi

superfluidificanti
fluidificanti
coadiuvanti di pompaggio
impermeabilizzanti
acceleranti/antigelo
coadiuvanti di vibrazione

CONFINDUSTRIA

STUDI E RICERCHE

Resistenza a taglio delle connessioni trave-pilastro spinottate


nelle strutture prefabbricate

2009

SPECIALE

Isolamento ed efficienza energetica in prefabbricazione

NORMATIVE

Situazione normativa europea per gli inserti di fissaggio

SAIE

Programma SAIE ConCREtE 2009

ANNUARIO

Annuario del settore della prefabbricazione on-line:


nuove funzioni e utility

L'ASSOCIAZIONE

Assemblea Generale ordinaria ASSoBEton 2009

15-09-2009 15:14:45

ORU ZENITH

D A 4 0 A N N I D I A M O S L A N C I O A L L E D I L I Z I A
Le Officine Riunite - Udine S.p.A. Concrete Machinery Division
Via S. Caterina, 35 - 33030 Basaldella di Campoformido (UD)
Societ soggetta a direz. e coord. della IMER International S.p.A.
Tel. +39 0432 563911 - Fax +39 0432 562131 - E-mail: oru@oru.it

Cover_9_2009_IMC_completa.indd 2

Zenith prefabbr A4 1

www.imergroup.com

n IT02/0429c

26-01-2005 17:39:34
11-09-2009 11:05:41

Dynamon NRG & Dynamon SP


Soluzioni specifiche per lindustria della prefabbricazione

Sviluppo rapido

delle resistenze
meccaniche

Ottimizzazione

cicli produttivi
e drastica
riduzione dei cicli
di maturazione
Per risolvere le
problematiche tipiche della
prefabbricazione e per dare
un forte contributo
allinnovazione e allo
sviluppo del settore, Mapei
ha sviluppato i prodotti
delle gamme
DYNAMON NRG &
DYNAMON SP, specifici per
questo tipo di applicazioni
e particolarmente idonei
anche per il
confezionamento di
calcestruzzi
autocompattanti.

Editoriale IMC9.indd 1

8-09-2009 9:27:38

IDRAdivisioneCREATIVA

MARCATURA

loccasione per cercare insieme


lefficienza della produzione
ASSISTENZA-SPECIALIZZAZIONE-AGGIORNAMENTO
La nostra concezione di consulenza va oltre laffiancamento allAzienda, la
partnershipmirataallottimizzazionedelprocessodiproduzione.
I consulenti IDRABETON sono i professionisti di profilo pi alto nel settore dei
materiali per le costruzioni; la loro formazione, costante e approfondita, fa del
consulenteIDRABETONunvaloreaggiuntoperprestazioneepercontenuto.
IDRABETONvaoltrelaconsulenza;ilpartneridealepercostruireuncamminoche
portaallefficienza.
Per questo quattro associazioni di categoria e oltre 200 aziende ci hanno scelto.
Visitailsitowww.beconcrete.itpersapernedipi.

IDRA
tel.0549.909090-fax0549.909096-g.ponzi@idrabeton.com

Editoriale IMC9.indd 2

8-09-2009 9:27:39

IDRAdivisioneCREATIVA

COPREM SRL
Impianto a torre completo di due mescolatori contro-corrente della serie APOLLO.
Ciascun mescolatore equipaggiato con doppio invito di scarico, di cui uno a
servizio di due vagonetti aerei, che a loro volta alimentano cinque stazioni fisse e
due mobili per la produzione di calcestruzzo prefabbricato. Il secondo invito scarica allinterno di autobetoniere per la produzione di calcestruzzo preconfezionato.
Una soluzione progettata sulla base di specifiche richieste da parte del
cliente e al tempo stesso in grado di conferire flessibilit e versatilit
produttiva nel massimo rispetto dei pi elevati standard di qualit.

SKAKO Italia srl Via Discesa Galatina, 10 81024 Maddaloni (CE) Tel.: +39 0823 435998 Fax : +39 0823 203970
email : skako@skako.it www.skakoitalia.it

Editoriale IMC9.indd 3

8-09-2009 9:27:39

Editoriale

LEditoriale
del Presidente

Rispetto
delle regole
e lobby

per me un grande piacere, dopo che


a giugno lAssemblea di ASSOBETON
mi ha assegnato onore ed onere di
guidare lAssociazione, occupare periodicamente questo spazio della nostra bella
rivista Industrie Manufatti Cementizi.
Porgo a Voi, innanzitutto, il mio pi sincero
e caloroso saluto, sperando di avere lopportunit, nel corso del mio mandato, di
conoscere personalmente tutti.
Non posso esimermi inoltre, in questa occasione, dal ringraziare con grande affetto
e stima il mio predecessore Renzo Bullo
che mi ha consegnato unAssociazione
notevolmente cresciuta, grazie alle sue
competenze, al suo duro lavoro ed alla sua
grande dedizione.
Assumo la non semplice responsabilit di
guidare lAssociazione in un momento eccezionalmente complicato.
Il futuro che ci attende non sar facile,
certamente non lo sar per le imprese, ma
anche per lAssociazione stessa: i servizi che
dobbiamo erogare ed i fronti che dobbiamo presidiare, in un contesto concorrenziale sempre pi duro e spietato, crescono
di giorno in giorno e divengono sempre
pi complessi, mentre le risorse, gi limitate,
tenderanno certamente a diminuire.
Ci si presenta, quindi, un compito non

facile alla cui soluzione, per, concorrer


certamente la solidit finanziaria che la
nostra Associazione ha saputo costruirsi
nel corso della propria ultracinquantennale
esistenza ed in particolar modo negli ultimi
anni, attraverso iniziative che hanno evitato
laumento dei contributi associativi. Una
solidit finanziaria che potrebbe rivelarsi
molto utile per superare lattuale periodo
di crisi che tutti speriamo, ovviamente, duri
ancora per poco.
Dico di pi, sarebbe per me una grande
soddisfazione poter dimostrare, proprio in
momenti come questo, quanto sia importante e di grande valenza appartenere ad
unAssociazione che sappia interpretare i
bisogni delle imprese, che sappia tutelarne
gli interessi, ma anche contribuire concretamente ad indicare la via pi breve per
uscire da questa drammatica situazione.
Ma solo se tutti ci stringeremo intorno ad
ASSOBETON che riusciremo a sfruttare le
sue potenzialit e lautorevolezza che esprime il nostro logo.
Il programma che ho proposto allAssemblea, realizzato in stretta collaborazione
con i Colleghi Vicepresidenti ed il Direttore,
interamente pubblicato in questo numero
della rivista. Si tratta di un programma articolato e complesso che sar il mio costante
riferimento, come pure per le Sezioni di
ASSOBETON e per tutti gli Associati.
Solo se tutti avremo ben chiaro dove arrivare e come arrivarci, saremo in grado di
imprimere a tutto il convoglio quella velocit e quella forza di reazione di cui oggi
abbiamo un gran bisogno.
Due aspetti mi preme sottolineare in
questo mio primo editoriale. Il comune
denominatore delle nostre azioni e dei
rapporti personali ed aziendali non potr
prescindere dalla correttezza comporta9 - industrie manufatti cementizi

Editoriale IMC9.indd 4

8-09-2009 9:27:39

NUO

VA V
ERS
ION
E

La formula giusta dei tuoi progetti

Potenti strumenti di visualizzazione


Funzioni di modellazione intuitive
Gestione progetti di grandi dimensioni
Interoperabilit e progettazione in team
Output e disegni di alta qualit
mentale e dalletica nel condurre i nostri
affari. Il rispetto delle regole e delle leggi
vigenti che regolano la concorrenza nel
nostro business deve essere la base su cui
non possono esserci n discussioni e n
compromessi.
Non pu esistere alcun associazionismo se
non c rispetto e fiducia tra noi.
Lobby e comunicazione: sar la scommessa
su cui si giocher una parte importante delle capacit di sviluppare il nostro
comparto. Se sapremo crederci, investire
il nostro tempo e le nostre risorse e se
sapremo sviluppare efficacemente le nostre
relazioni, sia autonomamente sia allinterno
della complessa piramide organizzativa
confindustriale, potremo ottenere risultati
importanti.
Ne sono convinto e per questo, su tutto,
lavorer.
n

+
+
+
+
=

Tekla Structures 15

(Renzo Arletti)

Tekla Structures
il software BIM
(Building Information
Modeling) che affronta in
un unico flusso di lavoro lintero processo dallofferta,
preventivazione e progetto preliminare alla marcatura
automatica delle parti fino alla scheda di produzione e
alla costruzione.
Tekla Structures si completa con nuove funzioni per
la modellazione e la gestione, studiati per aumentare
lefficienza del flusso di lavoro.

Rivenditore esclusivo per lItalia

industrie manufatti cementizi - 9

Editoriale IMC9.indd 5

Viale Richard 1 - 20143 Milano


Tel. 02.891741 - Fax 02.89151600
info@harpaceas.it - www.harpaceas.it

8-09-2009 9:27:40

Anno V n. 9 - giugno/luglio 2009

ASSOBETON

industrie manufatti cementizi

organo Ufficiale di ASSoBEton

SOMMARIO

P
l

n. 9/2009

CONFINDUSTRIA

STUDI E RICERCHE

Resistenza a taglio delle connessioni trave-pilastro spinottate


nelle strutture prefabbricate

2009

SPECIALE

Isolamento ed efficienza energetica in prefabbricazione

NORMATIVE

Situazione normativa europea per gli inserti di fissaggio

SAIE

Programma SAIE ConCREtE 2009

ANNUARIO

Annuario del settore della prefabbricazione on-line:


nuove funzioni e utility

L'ASSOCIAZIONE

Assemblea Generale ordinaria ASSoBEton 2009

Industrie Manufatti Cementizi


Bimestrale - n. 9/2009
Propriet
Abes Srl
Societ di servizi di ASSOBETON
Via Giacomo Zanella, 36
20133 Milano
Tel. 02.70100168 Fax 02.7490140
info@assobeton.it
Direttore responsabile
Andrea Dari
Direttore editoriale
Maurizio Grandi

Leditoriale del Presidente

Il Commento del Direttore

di Renzo Arletti

di Maurizio Grandi

12 Studi e ricerche

Resistenza a taglio delle connessioni trave-pilastro spinottate

nelle strutture prefabbricate

di Vittorio Capozzi, Gennaro Magliulo e Gaetano Manfredi
26

Speciale isolamento ed efficienza energetica

in prefabbricazione
La politica per lefficienza energetica degli edifici

di Roberto Moneta

Segreteria editoriale
Alessandra Biloni

30 Linee guida generali per lutilizzo dei benefici della massa termica

del calcestruzzo nella costruzione di fabbricati

Federbeton

Segreteria di Redazione
Patrizia Ricci

46 Intervista a Enrico Dassori

Redazione
Stefania Alessandrini, Alessandra Biloni,
Andrea Dari, Marco Renzi, Patrizia Ricci,
Susanna Tontini
Strada Cardio, 4 47891 Galazzano RSM
Tel. 0549.941003 Fax 0549.909096
info@imready.it

49 Sviluppo economico ed eco-efficienza per le aree produttive



Indirizzi e strumenti operativi per le APEA

di Paola Gallo

Vendita pubblicit
IDRA sa
Strada Cardio, 4 47891 Galazzano RSM
Tel. 0549.909090 Fax 0549.909096
Editore
IMREADY srl
Strada Cardio, 4 47891 Galazzano RSM
Tel. 0549.941003
Fax 0549.909096
Stampa
Studiostampa sa
Servizio abbonamenti
IMREADY srl
Strada Cardio, 4 47891 Galazzano RSM
Tel. 0549.941003
Fax 0549.909096
Condizioni di abbonamento
Il prezzo di abbonamento per lanno 2009
(5 numeri) di 26.
Il prezzo di una copia di 10,50.
Il prezzo di una copia arretrata di 12,50.
Per informazioni: info@imready.it
Autorizzazione
Segreteria di Stato Affari Interni Prot. n. 73/75/2008 del
15/01/2008.
Copia depositata presso il Tribunale
della Rep. di San Marino

54

Tecnologie

di Alberto Dal Lago e Roberto Ragozzini

Normative

di Enrico Nusiner

Attualit

66

Saie

75

Annuario

Situazione normativa europea per gli inserti di fissaggio

64

Fissaggio dei pannelli prefabbricati alle strutture in zona sismica

62

makelab.it

ASSOBETON

Programma SAIE Concrete 2009

Annuario del settore della Prefabbricazione on-line: nuove funzioni


e utility

78 Assobeton

Assemblea Generale Ordinaria ASSOBETON 2009

8 anni in 8 minuti - Saluto del Presidente uscente Renzo Bullo

80 Relazione sullattivit 2008


92 Programma del Presidente Renzo Arletti per il biennio 2009-2011
100 Elenco Soci

Tutti i diritti riservati


vietata la riproduzione, anche parziale, del materiale pubblicato senza autorizzazione dellEditore. Le opinioni espresse negli articoli appartengono ai singoli autori, dei quali si rispetta la libert di giudizio, lasciandoli responsabili dei loro scritti.
Lautore garantisce la paternit dei contenuti inviati alleditore manlevando questultimo da ogni eventuale richiesta di risarcimento danni proveniente da terzi che dovessero rivendicare diritti su tali contenuti.

Sommario.IMC9.indd 6

11-09-2009 11:06:38

Sommario.IMC9.indd 7

CM

MY

CY CMY

15-09-2009 14:56:24

Editoriale

Il Commento
del Direttore

Farsi
riconoscere
in 100 vantaggi

SSOBETON ha superato il mezzo secolo di vita, ma la storia della prefabbricazione italiana ha un


inizio molto pi remoto. Abbiamo quindi
alle spalle una massiccia esperienza che ha
prodotto nel tempo la nascita di decine di
famiglie di manufatti realizzati industrialmente nei nostri stabilimenti.
Possiamo quindi affermare, senza timore
di essere smentiti, che i nostri prodotti
hanno incorporato, nel loro a volte pur
semplice ed elementare aspetto, avanzate
tecnologie e complesse innovazioni che li
hanno por tati alleccellenza sotto numerosi e diversificati punti di vista.
Ma per vincere la quotidiana battaglia sui
mercati tutto ci non sempre sufficiente,
se i nostri punti di forza non vengono
adeguatamente divulgati e compresi sia dal
grande pubblico - responsabile di coniare
luoghi comuni non sempre razionali o di
seguire consuetudini difficili da estirpare
- sia dagli addetti ai lavori che sono poi
coloro i quali prendono le decisioni che
tanto influiscono sul nostro destino.
Ebbene, credo che siamo tutti convinti del
fatto che il nostro compar to, pur continuando, in valore, ad essere il primo mercato dEuropa, raccolga meno consensi di
quelli a cui potrebbe legittimamente aspi-

rare, se paragoniamo le oggettive peculiarit dei nostri manufatti con quelle possedute da soluzioni e materiali differenti.
Sono cer to che esistano ampie aree di
scelte progettuali orientate verso soluzioni alternative ai nostri prodotti puramente
dettate da compor tamenti non razionali,
da tendenze istintive guidate dallimmaginario collettivo, dalladozione di consuetudini superate ma figlie di luoghi comuni
radicati che, onore al merito, altri compar ti hanno saputo affermare nel tempo
attraverso iniziative di comunicazioni mirate e/o di massa.
Insomma, ritengo che la prefabbricazione
abbia oggi il compito di uscire dallo stretto ambiente degli addetti ai lavori per
rivolgersi anche ad una platea pi vasta,
capace di influire, attraverso il proprio
sentiment ed il proprio coinvolgimento nel
pubblico dibattito, sulle scelte di architetti,
progettisti e stazioni appaltanti pubbliche
o private che siano.
Ledilizia industrializzata in calcestruzzo ha
moltissimi pregi che devono essere conosciuti: 100 ma ci siamo limitati
il numero di quelli che tutto il compar to
europeo ha censito attraverso un lavoro
transnazionale collegiale.
Questo lavoro prender molto presto la
forma di una pubblicazione tascabile rivolta sia al grande pubblico che al progettista, a quel pubblico sempre pi curioso
e che desidera essere informato su ci
che lo circonda perch sensibile ai temi
ambientali e di sostenibilit, ma anche al
progettista che cerca risposte tecniche, e
non solo, ai complessi problemi insiti in
un qualunque progetto edilizio ed infrastrutturale.
100 vantaggi tradotti in modo molto
semplice ed efficace in altrettanti slogan
9 - industrie manufatti cementizi

Commento.Direttore.9.indd 8

2-09-2009 16:42:42

Certificazione
e Qualit
i nostri pilastri portanti

e messaggi di facile comprensione che


mirano a dimostrare le ampie peculiarit
dei nostri prodotti sotto laspetto della
versatilit, dellaccuratezza realizzativa,
dellaffidabilit, dellaspetto architettonico, del risparmio energetico, della sostenibilit, della sicurezza dei cantieri e dei
lavoratori, della velocit di realizzazione e molto altro ancora. Aspetti noti o
meno noti, messi sotto i riflettori grazie
ad uniniziativa editoriale di ampia diffusione che speriamo possa contribuire,
sia a livello associativo che aziendale, alla
diffusione di unimmagine delledilizia industrializzata amica delluomo, dei lavoratori e dellambiente.
Il SAIE di Bologna del prossimo ottobre
sar la cornice ideale per presentare alla
stampa ed al mercato questa iniziativa intorno alla quale, gioved 29 ottobre 2009,
verr organizzato un convegno di approfondimento nel quale, siamo cer ti, sar
rappresentato tutto il mondo della prefabbricazione.
n

CERTIFICAZIONE
AMBIENTALE

CERTIFICAZIONE
SICUREZZA

CERTIFICAZIONE
SISTEMA QUALIT

ICMQ offre alle Aziende del


settore Costruzioni: servizi di
valutazione e certificazione di
Sistemi di Gestione e di Prodotto,
servizi di Ispezione e Verifica dei
Progetti, Marcatura CE e
Certificazione degli Edifici.

ICMQ Spa:
20124 Milano
via Gaetano De Castillia, 10
tel. 02.7015.081
fax 02.7015.0854
www.icmq.org
icmq@icmq.org

CERTIFICAZIONE
DEL PERSONALE

CERTIFICAZIONE
DI PRODOTTO

industrie manufatti cementizi - 9

Commento.Direttore.9.indd 9

SISTEMA
EDIF ICIO

graphic imprimatur

(Maurizio Grandi)

2-09-2009 16:42:43

Gli autori su questo numero

Alberto Dal Lago


DLC srl

Enrico Dassori
DICAT - Dipartimento di Ingegneria
delle Costruzioni, dellAmbiente
e del Territorio
Universit degli Studi di Genova
Presidente di ICMQ spa

Vittorio Capozzi
DIST - Dipartimento di Ingegneria Strutturale
Universit degli Studi di Napoli Federico II
vittorio.capozzi@unina.it

Paola Gallo
Dipartimento di Tecnologie dellArchitettura
e Design Pierluigi Spadolini
Facolt di Architettura
Universit degli Studi di Firenze
paola.gallo@unifi.it

Gaetano Manfredi
DIST - Dipartimento di Ingegneria Strutturale
Universit degli Studi di Napoli Federico II
gamanfre@unina.it

Roberto Moneta
Ministero dello Sviluppo Economico
Dipartimento energia - Segreteria tecnica

Enrico Nusiner
HALFEN DEHA srl

Roberto Ragozzini
RUREDIL spa
Presidente Gruppo Inserti
per Manufatti in Calcestruzzo

no

V
n.

9 giu

gn

o/lu

glio

20

09

Gennaro Magliulo
DIST - Dipartimento di Ingegneria Strutturale
Universit degli Studi di Napoli Federico II
gmagliul@unina.it

An

ASS

OBET

ON
org

an

o Uf
fic

ntizi

iale

di AS

So

on

ind

us

trie

ma

nu
fatti

ceme

BEt

20
09

CO

NFIND

UST

RIA

STU

Re
sis D
nelle tenI E R
struza a ICER
ttu tagli
CH
re
o
prefadelle E
EC
bbricconn
lam IALE
en
ate essio
to
ni tra
ed
effic
ve-p
ien
ilast
za
ro
ion TIV
en
spino
e no E
erge
rm
SA
tta
tica
ativa
te
Pr IE
in
ogra
pref
euro
mm
ab
pea
brica
a SA
per
AN
zio
IE
gli
Co
ne
ins
An NU
nC
AR
erti
RE
nu nuar
IO
di fis
tE
ove io
20
sa
funzdel se
09
ggio
ion tto
L'A
re
i e
utilit della
As SS
se
y
pref
mb OCIA
lea
ab
brica
Ge ZIO
N
ne
zio
rale E
ne
or
on
din
-lin
aria
e:
AS
So
BE
to
n 20
09

SP

Iso

NO
RM
az A

Situ

9 - industrie manufatti cementizi

Imp_Autori_IMC_9.indd 10

11-09-2009 11:10:38

nderstanding
Come gruppo condividiamo un unico logo. Come persone
ci riconosciamo nella ricchezza delle nostre differenze.

Imp_Autori_IMC_9.indd 11

11-09-2009 11:10:38

12

S t u d i

r i c e rc h e

Resistenza a taglio
delle connessioni
trave-pilastro
spinottate nelle
strutture prefabbricate
di Vittorio Capozzi, Gennaro Magliulo e Gaetano Manfredi
Lo scopo principale dello studio presentato nellarticolo di quantificare
i parametri caratteristici di comportamento sismico (in termini di duttilit,
resistenza e rigidezza) delle connessioni travepilastro correntemente
impiegate nelle strutture prefabbricate. Queste connessioni sono
tipicamente costituite da due barre di acciaio annegate nel pilastro
e nella trave o passanti la stessa o da altri dispositivi atti a garantire un
comportamento pressoch a cerniera nel piano verticale contenente
lasse della trave e un comportamento fisso nel piano verticale
ortogonale alla trave. Nellarticolo presente unanalisi parametrica
relativa alle formulazioni attualmente presenti in letteratura per la
valutazione della resistenza di tali connessioni. Tali formulazioni vanno
verificate mediante unaccurata campagna sperimentale, che in via
di esecuzione e che qui descritta. Sono presentati i set up delle prove
su collegamenti trave-pilastro caratterizzati dai tipici spinotti annegati
nel pilastro sia in assenza che in presenza di soletta collaborante.
Sono previsti test a taglio ed a flessione nella direzione longitudinale
della trave. La storia di carico sia monotona che ciclica; la prima
condotta fino allo spostamento ultimo, in modo da determinare in
maniera dettagliata la curva scheletro ed i livelli di spostamento in
corrispondenza dei quali condurre la prova ciclica.
1. INTRODUZIONE
Il principio della gerarchia delle resistenze uno dei concetti innovativi

delle nuove norme sismiche ed stato


pienamente assunto anche dalle recenti
normative italiane (OPCM 3431 2005,
9 - industrie manufatti cementizi

Imp_Studi_Ricerche_9.indd 12

2-09-2009 17:16:09

S t u d i

Norme Tecniche per le Costruzioni


2008). Esso finalizzato a garantire
linnesco dei meccanismi duttili responsabili della dissipazione energetica e la
protezione di quei meccanismi fragili
che possono compromettere lintegrit
strutturale durante lazione sismica.
La natura intrinseca delle strutture intelaiate in calcestruzzo gettato in opera
ha portato nel tempo allo sviluppo di
regole progettuali piuttosto consolidate, che sono rispondenti alle esigenze
sopra enunciate.
Differente il caso delle strutture prefabbricate in cemento armato, che, per
la loro specifica natura, si avvicinano
maggiormente alle strutture metalliche,
realizzate anchesse attraverso lassemblaggio di componenti distinti.
In effetti, in aggiunta alle indicazioni
generali riguardanti elementi ed impalcato, con i nuovi codici di progettazione
(Norme Tecniche per le Costruzioni
2008, CEN 2003a) aumentata lesigenza di conoscere le caratteristiche
meccaniche delle unioni; esse giocano,
infatti, un ruolo fondamentale nel progetto sismico.
Sono previste due tipologie di connessione: collegamenti posti lontano dalle
zone dove si attende la richiesta plastica
oppure collegamenti posti in corrispondenza di tali zone.
In questo ultimo caso, o al collegamento
assegnata una determinata sovraresistenza rispetto agli elementi adiacenti
oppure una grande duttilit.
La grande duttilit si ottiene solo nel
caso di connessioni umide (caratterizzate da un getto in opera).
Poich la risposta sismica di una struttura prefabbricata dipende fortemente
dal comportamento dei collegamenti,
chiaro che lapplicazione della gerarchia
delle resistenze a tale tipologia strutturale non pu prescindere dalla conoscenza delle caratteristiche meccaniche
degli stessi, sia monotone che cicliche.
Gli studi su tali caratteristiche, riferite
alle connessioni maggiormente diffuse

r i c e rch e

13

in Italia, sono pochi. In questo ambito, lo


studio del collegamento trave-pilastro
risulta di particolare importanza, perch
unisce due elementi primari nella resistenza allazione sismica degli edifici.
La realt costruttiva italiana presenta
diverse tipologie dello stesso, comunque
generalmente riconducibili ad ununione
caratterizzata da un appoggio in gomma
e da uno spinotto in acciaio (Figura 1);
questo annegato sia nella trave che
nel pilastro ed ha la principale funzione di resistere alle forze orizzontali,
impedendo la traslazione relativa fra gli
elementi e, quindi, la perdita dappoggio
della trave.
Attualmente la resistenza di tale collegamento calcolata con formule semplificate (CNR 10025, 1984), che non tengono conto di alcuni importanti parametri, quali, per esempio, il copriferro, la
direzione dellazione, linterferro. Inoltre,
quasi nessun rilievo dato alla duttilit
del collegamento ed alla sua rigidezza.
Daltra parte, importante sottolineare
che, sebbene negli ultimi anni a livello

Figura 1 Schema di connessione spinottata

industrie manufatti cementizi - 9

Imp_Studi_Ricerche_9.indd 13

2-09-2009 17:16:10

14

S t u d i

r i c e rc h e

internazionale si stiano conducendo


alcuni studi sul comportamento meccanico dei collegamenti trave-pilastro,
pochi di questi sono rivolti alla sopra
citata tipologia, di pi comune impiego in Italia (Vintzeleou & Tassios 1987,
Soroushian et al 1987a, b, c, Tsoukantas
& Tassios 1989, Dei Poli et al. 1992, Dei
Poli et al. 1993, El Debs et al. 2006,
Dotreppe et al. 2006, Fan & Lu 2008);
infatti, la bibliografia fornisce soprattutto
ar ticoli per la migliore comprensione
della risposta sismica della connessione prefabbricata trave-pilastro di nodi
monolitici (Ersoy & Tankut 1993, Restrepo et al. 1995, Alcocer et al. 2002, Khaloo & Parastesh 2003, Tuleasca & Cuciureanu 2006, Psycharis et al. 2006) o di
connessioni innovative poco utilizzate in
Italia (Pampanin 2001, Pampanin 2005,
Ma et al, 2006).
Quindi, in definitiva, non esistono ad oggi
studi specifici che consentano di definire
metodologie di calcolo di connessioni trave-pilastro spinottate adottate in
edifici prefabbricati ad un piano o a pi
piani e dettagli costruttivi che assicurino
i requisiti prestazionali richiesti.
Le conoscenze acquisite mediante le
progettate prove sperimentali e le analisi numeriche relative, verranno elaborate in modo da sviluppare procedure di
calcolo di organismi strutturali complessi e rendere disponibili linee guida per la
progettazione ottimale dei collegamenti
nel rispetto dei principi della gerarchia
delle resistenze.
ASSOBETON collabora alla fase sperimentale, in termini di fornitura di componenti.
2. ANALISI PARAMETRICA
DELLA RESISTENZA
DI PROGETTO DELLE
CONNESSIONI SPINOTTATE
Se si analizza la resistenza della connessione spinottata occorre considerare
due condizioni: 1) azione spinotto dovuta alla barra agente contro il nucleo di
calcestruzzo; 2) azione spinotto dovuta

alla barra agente contro il copriferro di


calcestruzzo. Nel primo caso il meccanismo duttile, dato che si ha la crisi
per contemporaneo snervamento dello
spinotto e schiacciamento del calcestruzzo, mentre nel secondo caso fragile, dovuto allo spacco (splitting) del
calcestruzzo.
Le formule per il calcolo della resistenza
della connessione spinottata sono fornite dalla CNR 10025 1984, da Vintzeleou
& Tassios 1987 e da Soroushian et al
1987a, b.
La formulazione della CNR la seguente:

(1)

dove c pari a 1.2; db il diametro della


barra; fcd la resistenza a compressione di progetto del calcestruzzo; fyd la
tensione di snervamento di progetto
dellacciaio.
Questa formula valida solo per eccentricit della forza di taglio minori di 0.5
db.
La teoria di Tassios e Vintzeleou fornisce
due espressioni della resistenza dipendenti dal segno della forza.
Quando la barra agisce contro il nucleo
di calcestruzzo, la resistenza della connessione pari a:

(2)
che simile alla precedente formulazione.
Gli autori forniscono inoltre una equazione per computare la resistenza a
taglio quando il carico eccentrico:

+
(3)
dove e leccentricit del carico (Figura
2); fy la tensione di snervamento dello
spinotto; fcc la resistenza media del
calcestruzzo sotto compressione monoassiale (nellanalisi parametrica, come in
tutte le espressioni considerate, stata
considerata la resistenza di calcolo).
9 - industrie manufatti cementizi

Imp_Studi_Ricerche_9.indd 14

2-09-2009 17:16:10

S t u d i

r i c e rch e

15

nella direzione della forza; fct la resistenza a trazione del calcestruzzo.


Invece, per piccoli valori di tale rapporto,
avviene lo spacco laterale (side splitting)
e la massima forza dello spinotto data
dallequazione:

(7)

Figura 2 Eccentricit nelle connessioni


spinottate

Tassios e Vintzeleou forniscono anche


la resistenza di progetto dello spinotto
quando la barra soggetta alla tensione
di trazione s:

(4)
dove fck la resistenza a compressione
caratteristica;

dove bct lampiezza netta della sezione


ortogonale alla direzione della forza.
La teoria di Soroushian et al. fornisce
anchessa due espressioni dipendenti dal
segno della forza.
Quando la barra agisce contro il nucleo
di calcestruzzo, la resistenza della connessione data dalla:

(8)
dove

.
Sotto azioni cicliche, gli autori suggeriscono la seguente espressione approssimata:

(5)

Kf il modulo di fondazione del calcestruzzo (271.7 MPa/mm); Es il modulo


di elasticit dello spinotto, pari a 2 x 105
MPa; fb la resistenza a compressione
del calcestruzzo;

Quando la barra agisce contro il copriferro di calcestruzzo e questo minore


di sei/nove volte il diametro della barra, il
meccanismo spinotto diviene un meccanismo calcestruzzo; possono aversi spaccature del calcestruzzo laterali o inferiori
(in termini anglosassoni side splitting
o bottom splitting rispettivamente) in
funzione del valore del rapporto tra il
copriferro laterale e quello nella direzione dellazione (inferiore).
Per grandi valori di tale rapporto si ha lo
spacco inferiore (bottom splitting) e la
resistenza della connessione vale:

(6)

la lunghezza

dove c il copriferro di calcestruzzo

della zona di calcestruzzo compresso;


langolo di inclinazione dello spinotto; f c la resistenza a compressione del
calcestruzzo; fy la tensione di snervamento dello spinotto; T la forza assiale
dello spinotto; Ty la forza assiale di
snervamento dello spinotto.
Questa formula considera la forza assiale
sulla barra e linclinazione della stessa
rispetto a quella di taglio.
Quando la barra spinge il copriferro di
calcestruzzo, la resistenza della connessione data da:

(9)

industrie manufatti cementizi - 9

Imp_Studi_Ricerche_9.indd 15

2-09-2009 17:16:10

16

S t u d i

r i c e rc h e

dove ft la resistenza a trazione del calcestruzzo; b la larghezza della trave;


la distanza del
punto di inflessione dalla superficie di

rottura; Ib il momento di inerzia dello


spinotto. La Figura 3 mostra la variazione
della resistenza della connessione spinottata al variare del diametro della barra
quando la forza spinge contro il nucleo
di calcestruzzo.
In condizioni di lavoro semplificate le

Figura 3 Variazione della resistenza della connessione spinottata al variare del diametro
della barra quando la forza spinge contro il nucleo di calcestruzzo

Figura 4 Variazione della resistenza della connessione spinottata al variare del diametro della
barra quando la forza spinge contro il nucleo di calcestruzzo e la barra sotto tensione di trazione
9 - industrie manufatti cementizi

Imp_Studi_Ricerche_9.indd 16

2-09-2009 17:16:11

S t u d i

curve di Tassios (e = 0), della CNR 10025


e di Souroushian forniscono valori simili.
Solo le formule di Tassios e Vintzeleou
considerano leccentricit del carico e i
carichi ciclici; la resistenza decresce incrementando leccentricit ed in presenza di
azioni cicliche (un decremento del 50%
si pu osservare nel caso e = 50 mm).
In Figura 4 mostrata la variazione della
resistenza della connessione spinottata al
variare del diametro della barra quando
la forza spinge contro il nucleo di calcestruzzo e la barra sottoposta a trazione (T = 0.3 Ty).
La CNR, a differenza di Tassios e Vintzeleou e Soroushian et al., non considera
la possibile presenza di tensione di trazione nella barra; per questa ragione la
curva relativa la stessa del precedente diagramma. Possiamo notare che la
forza assiale decrementa leggermente la
resistenza a taglio della barra per piccoli
diametri, mentre per grandi diametri il
decremento maggiore.
La variazione della resistenza della connessione spinottata al variare del diametro della barra, quando la forza spinge

r i c e rch e

17

contro il copriferro di calcestruzzo,


mostrata in Figura 5. Come gi scritto,
Tassios e Vintzeleou e Soroushian et al.
forniscono una espressione differente per
calcolare la resistenza della connessione
quando lo spinotto agisce contro il copriferro, a differenza della CNR che fornisce
ununica espressione. Tassios, a differenza
di Soroushian et al., fornisce due espressioni dipendenti dal valore del rapporto
tra copriferro laterale e inferiore.
La curva che rappresenta lo splitting side
di Tassios simile e quella di Soroushian
et al. Questi ultimi autori considerano
ai fini del calcolo della resistenza, anche
la presenza delle staffe, conseguentemente, dopo la rottura del copriferro, la
resistenza associata allo snervamento
delle staffe, come mostrato in Figura 5.
Nellanalisi parametrica stata considerata la presenza di una sola staffa a
due bracci in accordo con il modello di
Soroushian et al. 1987b.
Lespressione della CNR non considera il
meccanismo fragile e quindi la differenza
tra lazione spinotto agente contro il
nucleo e quella agente contro il copri-

Figura 5 Variazione della resistenza della connessione spinottata al variare del diametro
della barra quando la forza spinge contro il copriferro di calcestruzzo
industrie manufatti cementizi - 9

Imp_Studi_Ricerche_9.indd 17

2-09-2009 17:16:11

18

S t u d i

r i c e rc h e

Figura 6 Variazione della resistenza della connessione spinottata al variare del copriferro
inferiore per un fissato diametro della barra ( 26) quando la forza agisce contro il copriferro
oppure contro il nucleo di calcestruzzo

ferro, quindi essa sovrastima la resistenza


della connessione.
Le curve che mostrano la variazione
della resistenza della connessione spinottata al variare del copriferro inferiore per
un fissato diametro della barra ( 26)
quando la forza agisce contro il copriferro oppure contro il nucleo di calcestruzzo sono rappresentate in Figura 6.
Solo lequazione di Tassios (6) riferita allo
spacco inferiore fornisce una variazione
della resistenza al variare del copriferro.
Le altre equazioni non dipendono dal
copriferro.
Lanalisi parametrica mostra che non
esiste una formulazione che include tutti
i parametri che influenzano la resistenza
della connessione (copriferro, direzione
dellazione, distanza tra gli spinotti, azione
ciclica etc.).
Inoltre, le diverse espressioni conducono a risultati diversi: ci accade
evidentemente quando una espressione non tiene conto di un parametro
determinante.
Infine, non sono presenti in bibliografia
espressioni che forniscono duttilit e rigidezza della connessione in esame.

3. PROVE SPERIMENTALI
Al fine di ricavare i principali parametri che caratterizzano il comportamento sismico della connessione spinottata
(resistenza, duttilit, dissipazione, deformazione, degrado, danno) programmata una vasta campagna di prove presso il
laboratorio del Dipartimento di Ingegneria Strutturale di Napoli.
Le tipologie di collegamento trave-pilastro da testare sono due (Figura 7):
4 collegamento con spinotti metallici senza soletta collaborante (nodo
sommitale);
4 collegamento con spinotti metallici,
mensola tozza e soletta collaborante
(nodo intermedio).
La verifica sperimentale delle risorse di
duttilit di un elemento strutturale sotto
azioni alterne, quali quelle dovute ad un
terremoto, richiede unopportuna definizione della storia di carico.
Si previsto, per ogni collegamento da
sperimentare, di iniziare con una prova
monotona di tipo push-over per il rilievo
della curva costitutiva forza-spostamento (Figure 8(a), (b), (c)), da cui dedurre i
principali parametri di comportamento
9 - industrie manufatti cementizi

Imp_Studi_Ricerche_9.indd 18

2-09-2009 17:16:11

S t u d i

r i c e rch e

19

Figura 7 Collegamenti da testare

necessari alla corretta calibrazione delle


prove cicliche, quali il limite di primo
snervamento (dy - fy), il punto di massima
resistenza (dt - ft), il limite ultimo di rottura
(du - fu) ed il limite funzionale ammissibile
della deformazione (da - fa). Si pu avere
quindi un comportamento duttile caratterizzato da una grande deformazione
plastica (Figura 8(a)), un comportamento sovraresistente (Figura 8(c)) o uno
fragile senza deformazione plastica (Figura 8(b)). La prova effettuata secondo
la metodologia cosiddetta a controllo di
spostamento, ovvero si fissa una velocit
di deformazione e la macchina in grado
A

di regolare il valore assunto dal carico


per mantenere la velocit assegnata; ci
consente di descrivere il tratto di softening della curva di capacit.
Quindi si proceder con prove cicliche
sulla base di una storia di spostamenti
alterni via via crescenti, con incrementi
rapportati ad un limite definito mediante
le prove monotone, in modo da rilevare
con sufficiente precisione il degrado ciclico del collegamento fino al limite ultimo
di rottura.
Il comportamento ciclico viene rilevato
sperimentalmente con la storia di carico
descritta in Figura 9, dove sono previsti
C

Figura 8 Diagrammi costituitivi forza spostamento (a) duttile; (b) fragile; (c) sovraresistente
industrie manufatti cementizi - 9

Imp_Studi_Ricerche_9.indd 19

2-09-2009 17:16:12

20

S t u d i

r i c e rc h e

gruppi di tre cicli di eguale ampiezza che


si succedono via via con incrementi d
fino al limite ultimo o di fine prova.
Lampiezza del primo gruppo iniziale di
cicli assunta quale la minore fra d1 =
dy/4, d1 = da/4, d1 = dt/4 e d1 =
du/4; gli incrementi di ampiezza dei gruppi successivi sono assunti pari a d = d1
fino allo spostamento di collasso.
I test forniranno la relazione forza spostamento delle connessioni e, conseguentemente, la loro duttilit e capacit
dissipativa in termini di energia isteretica.

Figura 9 Percorso di carico delle prove cicliche

Tutti gli elementi in c.a. sono progettati in accordo allEurocodice 2 (CEN


2004), Eurocodice 8 (CEN 2003a) e
CNR 10025 (CNR 10025 1984); le indicazioni circa il progetto delle strutture
prefabbricate e la spaziatura tra le staffe
nei pilastri sono fornite da questa ultima
normativa.
Gli elementi in acciaio sono progettati
seguendo le indicazioni dellEurocodice
3 (CEN 2003b e c) e della CNR 10011
(CNR 10011 1988), mentre le verifiche
sullappoggio in neoprene sono effettuate in accordo alla CNR 10018 (CNR
10018 1999).
Il prototipo strumentato, per tutte
le prove, mediante trasduttori LVDT
opportunamente posizionati sul provino
al fine di consentire la precisa misura degli
spostamenti subiti dalla connessione nel
corso della prova; le deformazioni locali
e, conseguentemente, le tensioni sono
misurate attraverso lutilizzo di strain

gages posizionati sulle barre in acciaio e


sulle superfici di calcestruzzo.
Le letture degli strumenti sono rilevate
attraverso un sistema di centraline di
acquisizione dati di tipo Spide 8 ed elaborati con il software Catman Versione 3.0.
Nel caso di collegamento con spinotti
metallici senza soletta collaborante sono
progettate: 1) prove a taglio eseguite nel
piano dellasse longitudinale della trave;
2) prove a flessione. Queste ultime sono
condotte al fine di comprendere se,
quando la trave soggetta alle rotazioni
caratteristiche di eventi sismici di grande
intensit e considerando la corrente
pratica realizzativa, la libera rotazione
del nodo trovi nel pilastro interferenze
significative.
Il numero di prove previsto per la prima
tipologia di una prova monotona
(push-over) e di una quasi-statica ciclica;
due prove monotone, per i due segni
delle rotazioni, e una quasi statica-ciclica
sono invece programmate per la seconda tipologia di test.
Relativamente al collegamento con spinotti metallici e soletta collaborante
sono progettate solo prove a flessione.
Il numero di prove previsto per questa
tipologia : due prove monotone (pushover) per i due segni opposti della rotazione e due prove quasi-statiche cicliche.
3.1 Prova a taglio sul collegamento
senza soletta collaborante
Il prototipo (Figura 10) si compone di
tre elementi principali: due blocchi verticali laterali (rappresentanti i pilastri) con
dimensioni 60 cm x 60 cm ed altezza
100 cm e con una forma a T alla base
al fine di fissarli al piastrone del laboratorio; uno orizzontale (rappresentante
la trave) con dimensioni 60 cm x 60 cm
e di lunghezza 210 cm. Il collegamento
trave - pilastro realizzato sul solo blocco di sinistra per mezzo di due spinotti
26 e di un appoggio in neoprene di
spessore 1 cm; la funzione del pilastro di
destra semplicemente quella di fornire
lappoggio alla trave e, conseguentemen9 - industrie manufatti cementizi

Imp_Studi_Ricerche_9.indd 20

2-09-2009 17:16:12

S t u d i

r i c e rch e

21

Figura 10 Prova a taglio

te, su di esso si dispone un doppio strato


di teflon al fine di limitare al massimo
attriti indesiderati.
Tale prototipo sottoposto ad uno stato
di sollecitazione di taglio indotto da un
attuatore idraulico disposto in orizzontale, la cui portata massima di 500 kN,
e ad unazione verticale fornita mediante
un martinetto verticale vincolato ad una
barra metallica precompressa; questa
barra attraversa la trave in corrispondenza di unasola. Un sistema di ancoraggio
a slitta posizionato dallaltro lato della
barra metallica precompressa, che evita
vincoli indesiderati allo spostamento
della trave orizzontale. Questa azione
ver ticale si considera al fine di tener
conto anche dei carichi verticali agenti
sulla trave reale; essi attivano la componente attritiva calcestruzzo neoprene
che condiziona in maniera non trascurabile la resistenza iniziale alle azioni orizzontali della connessione.
Entrambi gli elementi ver ticali sono
bloccati a terra, in modo da non avere
scorrimenti ed oscillazioni rigide che
potrebbero inficiare i risultati della prova.
Il sistema di vincolo caratterizzato da

sezioni scatolari in acciaio opportunamente progettate, che sono collegate


al piastrone del laboratorio con barre
in acciaio precompresse; questa connessione progettata per essere basata
sulle forze di attrito al fine di evitare ogni
minimo spostamento della barra nel foro
del piastrone.
3.2 Prova a flessione
della connessione senza soletta
collaborante
Il prototipo (Figura 11) si compone di
due elementi principali: un blocco verticale di dimensioni 60 cm x 60 cm
ed altezza 280 cm (rappresentante il
pilastro), con forma a T alla base e mensola tozza; laltro elemento orizzontale
(rappresentante la trave) di dimensioni
60 cm x 60 cm e di lunghezza 190 cm
connesso a questa mensola tozza.
La connessione realizzata attraverso 2
spinotti M26 e una basetta di neoprene
di spessore 1 cm; le due barre differiscono dalla connessione precedentemente
descritta perch esse non sono affogate
nel getto del pilastro ma sono avvitate in
boccole annegate nel getto della men-

industrie manufatti cementizi - 9

Imp_Studi_Ricerche_9.indd 21

2-09-2009 17:16:14

22

S t u d i

r i c e rc h e

sola tozza. Lancoraggio delle barre, che


risultano filettate in testa, migliorato
dalla presenza di piastrine in acciaio serrate con dado e rondella.
La rotazione della connessione determinata dal carico verticale fornito da un
attuatore idraulico sullestremo libero
della trave.
Il pilastro bloccato al piastrone del
laboratorio dallo stesso sistema adottato
per la prova a taglio al fine di minimizzare
i costi delle prove. Lattuatore collegato
a terra, eliminando i costi del telaio di
contrasto.

Figura 11 Prova a flessione senza soletta collaborante

Figura 12 Prova a flessione con soletta collaborante

3.3 Prova a flessione


della connessione con soletta
collaborante
Il prototipo (Figura 12) lo stesso di
quello descritto al paragrafo 3.2 a meno
della presenza della soletta collaborante e di quattro barre orizzontali M12
inglobate nel getto di completamento.
Gli spinotti sono avvitati in boccole (HD
combi-anchor) preaccomodati nel getto
del pilastro.
4. CONCLUSIONI
La dettagliata ricerca bibliografica condotta ha fatto rilevare lacune nella conoscenza teorica e sperimentale delle
caratteristiche meccaniche, in particolare
in termini di comportamento isteretico,
dei collegamenti trave-pilastro spinottati
comunemente utilizzati in Italia ed in
altre parti del mondo.
Conseguentemente sono individuate le
tipologie di tali collegamenti pi comuni
sul territorio nazionale, anche in collaborazione con la principale associazione di
prefabbricatori italiani (ASSOBETON) e
sono progettati diversi gruppi di prove,
in modo da indagare, per ciascuno di essi,
il comportamento meccanico del collegamento soggetto ad una determinata
azione, in particolare taglio nella direzione dellasse della trave e flessione.
osservata una grande difficolt nel prevedere teoricamente lesito della prova
a causa della mancanza di formulazioni
9 - industrie manufatti cementizi

Imp_Studi_Ricerche_9.indd 22

2-09-2009 17:16:17

S t u d i

adeguate e delle differenze degli esiti


delle formulazioni presenti in bibliografia.
Tale inadeguatezza e le differenze riscontrate sono soprattutto dovute al fatto
che tali formulazioni trascurano nella
maggior parte dei casi dei parametri che
si rilevano fondamentali per il collegamento in condizioni ultime.
Sperimentalmente, invece, risultato
difficile assegnare il carico verticale che
la trave presenta in esercizio nella prova
a taglio e vincolare lelemento pilastro al
suolo, in modo che lo stesso non sia soggetto a spostamenti che inficino i risultati
della prova.
Al momento la fase progettuale termi-

r i c e rch e

23

nata ed iniziato lallestimento del set up


delle prove.
RINGRAZIAMENTI
Questo lavoro di ricerca stato in parte
finanziato dal Dipartimento della Protezione Civile, nellambito del progetto
di ricerca ReLUIS Linea 2, in parte dalla
Societ ABES, nellambito del progetto
di ricerca condotto con ASSOBETON
(Associazione Nazionale Industrie Manufatti Cementizi).
Gli autori ringraziano gli Ingg. Antonio
Fabozzi, Marco Mignogna e Crescenzo
Petrone per la collaborazione nel progetto delle prove sperimentali.
n

Bibliografia
Alcocer, S.M., Carranza, R., Perez-Navarrete, D., Martinez, R. 2002. Seismic test of beam-tocolumn connections in a precast concrete frame, PCI Journal, 6, 70-89.
CEN 2003a. Eurocode 8 prEN1998-1. 2003a. Design of structures for earthquake resistance Part 1: General rules, seismic actions and rules for buildings. Technical Committee
CEN/TC 250. Brussels, Belgium.
CEN 2003b. Eurocode 3 prEN1993-1-1. 2003b. Design of steel structures Part 1-1:
General rules and rules for buildings. Technical Committee CEN/TC 250. Brussels,
Belgium.
CEN 2003c. Eurocode 3 prEN1992-1-8. 2003c. Design of steel structures Part 1-8:
Design of joint. Technical Committee CEN/TC 250. Brussels, Belgium.
CEN 2004. Eurocode 2 EN1992-1-1. 2004. Design of concrete structures - Part 1-1:
General rules and rules for buildings. Technical Committee CEN/TC 250. Brussels,
Belgium.
CNR 10011. 1988. Costruzioni di acciaio: Istruzioni per il calcolo, lesecuzione, il collaudo e
la manutenzione. Bollettino Ufficiale. Norme tecniche, N.118, Roma, Italia.
CNR 10018 1999. Apparecchi di appoggio per le costruzioni, Bollettino Ufficiale, Norme
tecniche, anno XXIII, N.190, Roma, Italia.
CNR 10025. 1984. Istruzioni per il progetto, lesecuzione ed il controllo delle strutture
prefabbricate in conglomerato cementizio e per le strutture costruite con sistemi
industrializzati, Roma, Italia.
Dei Poli, S., Di Prisco, M., Gambarova P.G. 1992. Shear Response, deformations, and subgrade stiffness of a dowel bar embedded in concrete, ACI Structural Journal, 89.
Dei Poli, S., Di Prisco, M., Gambarova P.G. 1993. Cover and stirrup effects on the shear
response of dowel bar embedded in concrete, ACI Structural Journal, 90.

industrie manufatti cementizi - 9

Imp_Studi_Ricerche_9.indd 23

2-09-2009 17:16:17

24

S t u d i

r i c e rc h e

Dotreppe, J.C., Colinet, G., Kaiser, F. 2006. Influence of the deformability of connections in
the analysis of precast concrete frames. 2nd International Congress. June 5-8, Naples,
Italy.
El Debs, M.K., El Debs, A.L.H.C. and Miotto, A.M. 2006. Experimental analysis of beamto-column connection with semi-rigid behavior of precast concrete structures. 2nd
International Congress. June 5-8, Naples, Italy.
Ersoy, U. & Tankut, T. 1993. Precast concrete members with welded plate connections
under reversed cyclic loading, PCI Journal, 94-100.
Fan, L. & Lu, X. 2008. Investigation on seismic behavior of jointed precast concrete frame
structures. 14th World Conference on Earthquake Engineering. October 12-17, Beijing,
China.
Khaloo, A.R. & Parastesh, H. 2003. Cyclic loading of ductile precast concrete beam-column
connection, ACI Structural Journal, 100, 291-296.
Ma H., Li Z., Dong T., Zhou, X. 2006. Esperimental study on earthquake proof performance of precast prestressed beam to column concrete connection. 2nd International Congress. June 5-8, Naples, Italy.
Norme Tecniche per le Costruzioni 2008. DM 14/01/08, Gazzetta Ufficiale, Roma, Italia.
OPCM 3431 2005. Ulteriori modifiche ed integrazioni dellOPCM 3234 del 20.03.2003.
Dipartimento della Protezione Civile, Roma, Italia.
Pampanin, S. 2001. Innovative seismic connections for precast concrete buildings, Elite, 4,
79-85.
Pampanin, S. 2005. Emerging solutions for high seismic performance of precast/prestressed
concrete buildings, Journal of Advanced Concrete Technology. 3(2).
Psycharis, I.N., Mouzakis, H.P., Carydis, P.G. 2006. Experimental investigation of the seismic
behaviour of prefabricated RC structures. 2nd International Congress. June 5-8, Naples,
Italy.
Restrepo, J. I., Park, R., Buchnan, A. 1995. Tests on connections of earthquake resisting precast reinforced concrete perimeter frames of buildings, PCI Journal, 4, 44-61.
Soroushian, P., Obaseki, K., Rojas, M.C. and Sim, J 1987a. Analysis of dowel bar acting against
concrete core , ACI Structural Journal, 83.
Soroushian, P., Obaseki, K., Rojas, M.C. and Najm 1987b. Behaviour of bars in dowel action
against concrete cover, ACI Structural Journal, 84 .
Soroushian, P., Obaseki, K., Rojas, M.C. 1987c. Bearing strength and stiffness of concrete
under reinforcing bars, ACI Structural Journal, 84.
Tsoukantas, S. G. & Tassios,T.P. 1989. Shear connections between reinforced concrete linear
precast elements, PCI Journal.
Tuleasca, L. & Cuciureanu, A. 2006. Precast beams and column connected with cast in
place steel fibre concrete. 2nd International Congress. June 5-8, Naples, Italy.
Vintzeleou, E.N. & Tassios, T.P. 1987. Behavior of dowels under cyclic deformation, ACI
Structural Journal, 84, 18-30.

9 - industrie manufatti cementizi

Imp_Studi_Ricerche_9.indd 24

2-09-2009 17:16:17

Imp_Studi_Ricerche_9.indd 25

2-09-2009 17:16:17

26

S p e c i a l e

Isolamento
ed efficienza
energetica in
prefabbricazione
La politica per lefficienza
energetica degli edifici
di Roberto Moneta
Per il raggiungimento degli obiettivi del
pacchetto clima energia 2020, in tema di
efficienza energetica in edilizia, lazione
del Ministero dello Sviluppo Economico
(MSE) articolata su due linee: amministrativa e tecnologica.
La prima centrata sul coordinamento
e il raccordo dei diversi livelli di governo, in relazione alla concorrenza legislativa in materia, tra lo Stato e le Regioni,
alla semplificazione amministrativa e allo
snellimento delle procedure.
La linea tecnologica, descritta nel seguito,
si colloca, in modo strutturato, allinterno del Piano dazione nazionale sullefficienza energetica 2007-2016 attraverso:
la definizione di standard prestazionali;
la previsione di incentivi per chi supera

gli standard; la disponibilit di strumenti


finanziari; il confronto con le parti sociali;
la sensibilizzazione degli utenti finali; la
qualificazione degli operatori e dei servizi; il sostegno allinnovazione industriale;
il controllo pubblico; lesigenza di un approccio esemplare nel settore pubblico;
il monitoraggio applicativo con la predisposizione dei necessari adeguamenti.
Ricordiamo alcuni provvedimenti inerenti queste attivit emanati negli ultimi
anni:
4 decreto legislativo 19 agosto 2005,
n. 192, di recepimento della direttiva
2002/91/CE sullefficienza energetica
degli edifici;
4 decreto legislativo 9 novembre 2007,
n. 261, di recepimento della direttiva
9 - industrie manufatti cementizi

Imp.SPECIALE.9.indd 26

2-09-2009 17:42:26

S p e c i a l e

2005/32/CE sulla progettazione ecocompatibile dei prodotti che consumano energia;


4 decreto Ministeriale 21 dicembre
2007 certificati bianchi, di riordino
e potenziamento dello strumento di
promozione dellefficienza basato su
obblighi in capo a distributori di elettricit e gas;
4 legge Finanziaria 2007- 8 - 9 per lincentivazione della riqualificazione
energetica degli edifici;
4 decreto legislativo 30 maggio 2008,
n. 115, di recepimento della direttiva
2006/32/CE in tema di servizi energetici, che delinea un sistema organico di obiettivi, strumenti e regole per
lefficienza energetica e che istituisce
lAgenzia nazionale per lefficienza
energetica;
4 decreto Industria 2015 per il sostegno allinnovazione del sistema produttivo.
Il decreto legislativo 192/05 un quadro
di riferimento allinterno del quale le Regioni possono esplicare la propria azione
e valorizzare le loro specificit territoriali
e socio-economiche; come, peraltro, si
verificato in alcune realt. Lo stesso atto
prevede lemanazione di regolamenti attuativi e di un decreto che disciplini la
certificazione energetica degli edifici.
In attesa di tali emanazioni, il 192/05
norma la progettazione e la realizzazione delledificio e dellimpianto ai fini della
climatizzazione invernale, la certificazione energetica e la manutenzione e ispezione degli impianti di riscaldamento.
A oggi, stato completato liter preliminare (parere del CNR, del Consiglio
nazionale dei consumatori ed utenti,
dellENEA, intesa della Conferenza Unificata e parere del Consiglio di Stato)
per i primi provvedimenti attuativi del
decreto legislativo 192/05:
4 decreto del MSE di attuazione dellarticolo 6, comma 9 e dellarticolo 5,
comma 1, del decreto legislativo 19
agosto 2005, n. 192 (DM Linee guida
certificazione energetica).

27

4 DPR di attuazione dellarticolo 4,


comma 1, lettere a) e b), del decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192
(DPR Metodologie e requisiti);
4 DPR di attuazione dellarticolo 4,
comma 1, lettera c), del decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192 (DPR
Soggetti certificatori).
I tre provvedimenti, di concerto con i
Ministeri dellAmbiente e della Tutela del
Territorio e del Mare (MATTM) e del
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT), sono strettamente correlati.
Il DM Linee guida certificazione energetica, che fissa le procedure e le modalit
di esecuzione della certificazione energetica degli edifici, per essere pienamente operativo necessita dellemanazione
dei DPR di cui alle lettere b) e c), che
definiscono, rispettivamente, le metodologie per il calcolo della prestazione
energetica degli edifici e i requisiti dei
soggetti chiamati a realizzare la certificazione stessa.
Il DM Linee guida certificazione, come
anche i DPR citati, si applica, ai sensi
dellarticolo 17 (clausola di cedevolezza)
del 192/05, per le Regioni e le Province
autonome che non abbiano ancora provveduto ad adottare propri strumenti legislativi attuativi della direttiva 2002/91/
CE e comunque sino alla data di entrata
in vigore di questi. Nel disciplinare la materia, le Regioni e le Province autonome,
nel rispetto dei vincoli derivanti dallordinamento comunitario e dalla direttiva
2002/91/CE nonch dei principi fondamentali desumibili dal decreto legislativo
192/05, tengono conto anche degli elementi essenziali e di indirizzo contenuti
nei provvedimenti proposti.
Ai fini di una applicazione omogenea
della normativa, si prevede che le Regioni e le Province autonome, che abbiano
gi provveduto al recepimento della direttiva 2002/91/CE, adottino misure atte
a favorire un graduale ravvicinamento
dei propri strumenti regionali agli indirizzi nazionali.

industrie manufatti cementizi - 9

Imp.SPECIALE.9.indd 27

2-09-2009 17:42:26

28

S p e c i a l e

Con il DM Linee guida per la certificazione, ai sensi dellarticolo 5, comma 1


del decreto legislativo 192/05, in merito allattivazione di tutti i meccanismi di
raccordo, concertazione e cooperazione tra lo Stato e le Regioni, istituito
un Tavolo di confronto e coordinamento
con lobiettivo di monitoraggio, diffusione e omogeneizzazione delle procedure,
lo scambio di esperienze, la valutazione
dei costi di mercato e la formulazione di
proposte per ladeguamento delle normative vigenti.
Il DM Linee guida avvia la certificazione
per la prestazione energetica dei servizi
di riscaldamento invernale e di produzione di acqua calda sanitaria (energia
primaria) e, limitatamente a una valutazione della qualit dellinvolucro edilizio,
per la climatizzazione estiva.
Con la prossima disponibilit delle norme tecniche per il calcolo della prestazione energetica estiva delledificio si
proceder a un aggiornamento del DM
Linee guida, a valle dellemanazione del
regolamento finalizzato al contenimento
dei consumi energetici per la climatizzazione estiva e lilluminazione (terziario).
I provvedimenti giungono al termine
di un lavoro avviato nel 2005 che ha
visto una lunga fase di concertazione
con le Regioni e con tutti gli operatori
del settore.
IL DM linee guida, come gli altri atti,
molto atteso: dai cittadini (associazioni
dei consumatori), dai professionisti, dalle
imprese di costruzione, dai produttori di
materiali, di elementi costruttivi e degli
impianti incorporabili negli edifici nonch dagli artigiani.
Tutti i predetti soggetti auspicano una
applicazione uniforme o quanto meno
coerente in tutto il territorio nazionale.
In ogni caso, lefficacia dei provvedimenti nazionali e regionali si misurer,
congiuntamente alle altre azioni complementari e di supporto, sulla capacit
di sviluppare e consolidare nel Paese
una reale politica per la riqualificazione
energetica degli edifici esistenti. In que-

sto ambito devono essere concentrate


le energie e le risorse per raggiungere
risultati significativi.
A tali fini, sia in ambito europeo che
nazionale, un ruolo particolarmente significativo assegnato alla certificazione
energetica degli edifici. La certificazione
come fulcro di questa fase, quale strumento primario per perseguire con efficacia la riduzione dei consumi energetici
nel settore civile.
Lo stimolo alla realizzazione di interventi di adeguamento edilizio che deriva da
una maggiore diffusione della certificazione energetica ha effetti positivi anche
per lo sviluppo dellindustria delle costruzioni ed i livelli di efficienza energetica richiesti per i componenti degli edifici
e degli impianti possono rafforzare lindustria italiana del settore, favorendone
la competitivit sul mercato.
La certificazione come motore di
sviluppo

In merito allemanazione dei predetti


provvedimenti, la situazione la seguente.
Il DPR del 2 aprile 2009, n. 59 concernente le Metodologie e requisiti stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale
il 10 giugno u.s., il DM 26 giugno 2009
recante le Linee guida certificazione
energetica stato trasmesso alla Gazzetta Ufficiale e dovrebbe essere emanato entro il 15 luglio, mentre il DPR
concernente i Soggetti certificatori,
allattenzione della Presidenza del Consiglio dei Ministri per liscrizione a uno dei
prossimi ordini del giorno.
Le maggiori novit introdotte con il DPR
Metodologie e requisiti riguardano: il calcolo della prestazione energetica con le
norme UNI/TS 11300; i limiti di fabbisogno per il raffrescamento estivo dellinvolucro (introdotti per la prima volta);
lobbligo di contabilizzazione del calore
nel caso di ristrutturazione impiantistica; i limiti di coibentazione per gli edifici
dotati di impianti alimentati da biomasse
combustibili; la verifica della trasmittanza
periodica, in alternativa alla preesistente
9 - industrie manufatti cementizi

Imp.SPECIALE.9.indd 28

2-09-2009 17:42:26

S p e c i a l e

verifica della massa efficace, per il contenimento dei consumi energetici per
la climatizzazione estiva; la previsione
di requisiti di maggiore efficienza per gli
edifici pubblici.
In questo ambito si deve porre attenzione anche alla revisione della direttiva
2002/91/CE. Infatti, il testo approvato in
prima lettura dal Parlamento europeo
mette in evidenza aspetti molto dibattuti
anche nel nostro Paese. In particolare, in
questo schema viene rafforzato il ruolo
della certificazione energetica, enfatizzato il rispetto del rapporto costi-benefici
nella determinazione dei requisiti minimi
e delle raccomandazioni facenti parte
dellattestato di certificazione e sono
introdotti: requisiti minimi per le ristrutturazioni e la sostituzione di elementi e
componenti costruttivi, metodologie di
calcolo della prestazione definite a livello comunitario, il mutuo riconoscimento
degli esperti e obiettivi ambiziosi per i
nuovi edifici a emissioni 0.

29

Infine, si sottolinea il ruolo importante


che sta avendo, sia in termini di sensibilizzazione dei cittadini che di risultati
concreti, un piccolo provvedimento
quale la detrazione fiscale del 55%
delle spese sostenute per gli interventi di riqualificazione energetica. Infatti, si
evidenzia che dopo i primi due anni di
applicazione, 2007-08, sono stati realizzati interventi su circa 400.000 edifici ed
stato conseguito un risparmio annuo
di energia stimato in 2500 GWh.
Come ulteriori benefici, le medesime
disposizioni hanno contribuito a rivitalizzare il settore edile e le industrie
dei componenti (si pensi a un + 42%
di vendite di caldaie a condensazione nel 2007 e a un successivo + 46%
nel solo I semestre 2008), a produrre
un maggior gettito fiscale, correlato
dalla fatturazione dei lavori svolti, e
alla evidenziazione di redditi non dichiarati da imprese edili per circa 3
miliardi di euro.
n

Nota per il lettore


Segnaliamo che larticolo delling. Roberto Moneta pervenuto in redazione in data antecedente al 10 luglio 2009, giorno in cui sulla Gazzetta Ufficiale 158 stato pubblicato il
decreto dello Sviluppo economico sulla certificazione energetica degli edifici contenente le
Linee Guida Nazionali.
Dopo un lungo periodo di incertezza, il decreto porta a regime anche nelle Regioni che
non hanno ancora legiferato in materia, lattestato di certificazione energetica (Ace) in luogo
dellattestato di qualificazione energetica (Aqe), finora vigente nelle sole Regioni che hanno
disciplinato questa tematica.
Il provvedimento infatti, come dichiarato gi nellarticolo 1 del medesimo decreto, mira a
rendere omogenea, coordinata e immediatamente operativa la certificazione energetica
degli edifici su tutto il territorio nazionale, specificando allarticolo 3 che le disposizioni contenute nelle Linee Guida si applicano per le Regioni e Province autonome che non abbiano
ancora provveduto ad adottare propri strumenti di certificazione energetica degli edifici in
applicazione della direttiva 2002/91/CE e comunque sino alla data di entrata in vigore dei
predetti strumenti regionali di certificazione energetica degli edifici.
Per le altre, invece, la richiesta quella di adottare misure atte a favorire un graduale ravvicinamento dei propri strumenti regionali di certificazione energetica alle Linee Guida,
garantendo la coerenza dei propri provvedimenti con gli elementi essenziali del sistema di
certificazione definito allarticolo 4 del suddetto decreto.

industrie manufatti cementizi - 9

Imp.SPECIALE.9.indd 29

2-09-2009 17:42:27

30

S p e c i a l e

Linee guida generali


per lutilizzo dei benefici
della massa termica
del calcestruzzo nella
costruzione di fabbricati
MASSA TERMICA:
LINEE GUIDA SULLE BEST
PRACTICE PER LEDILIZIA
ABITATIVA
Nei climi caldi la massa termica del calcestruzzo e della muratura aiuta a fornire
un ambiente di vita confortevole, riducendo i problemi di surriscaldamento,
mentre nei climi freddi pu essere utilizzata per assorbire laccumulo termico
e ridurre la necessit di utilizzo di nuova
energia per riscaldare.
Essendo i requisiti base della progettazione non incompatibili tra loro per entrambe le stagioni, ledilizia nei climi pi temperati pu essere progettata in modo tale da
beneficiare al massimo dei vantaggi della
massa termica durante il ciclo annuale.
Per maggiori informazioni di dettaglio su
casi studio correlati ai benefici della massa
termica del calcestruzzo, potete visionare
le informazioni riportate al seguente indirizzo WEB: http://www.cembureau.eu/
default.asp?p=Case_studies01.asp.

Raffreddamento
Durante la stagione calda, la massa termica nel calcestruzzo e della muratura
edilizia assorbe il calore prodotto internamente, aiutando a stabilizzare la temperatura, mantenendo condizioni di vita
confortevoli. Tutto ci grazie allelevata
capacit termica della struttura del fabbricato che permette lassorbimento di
una grande quantit di calore con solo
un minimo incremento della temperatura interna delle pareti e dei pavimenti.
Cos risulta che la temperatura delle superfici resta inferiore a quella dellaria
nellambiente, per buona parte del giorno, permettendo cos un raffreddamento
sia di tipo radiante che convettivo degli
occupanti. La notte, il calore assorbito
dalle pareti e dai pavimenti rimosso
utilizzando laria relativamente fresca della notte utilizzata per ventilare ledificio,
permettendo al fabbricato di ripetere il
ciclo il giorno seguente. Il rischio di surriscaldamento pu essere ulteriormente

Figura 1 Illustrazione Concrete Centre.


9 - industrie manufatti cementizi

Imp.SPECIALE.9.indd 30

2-09-2009 17:42:27

S p e c i a l e

31

Figura 2 Illustrazione Concrete Centre.

ridotto collocando una tettoia sopra le


finestre che affacciano verso sud, per
ombreggiarle dal sole durante la parte
pi calda della giornata.
Questo naturalmente un approccio ben
consolidato per progettare nelle aree pi
calde dEuropa ma sta prendendo piede
anche in altre regioni dove limpatto dei
cambiamenti climatici sta iniziando a causare dei picchi nelle temperature estive.
Riscaldamento
Durante la stagione invernale la massa
termica pu essere utilizzata per ridurre lutilizzo di carburanti, permettendo ai
raggi solari, con basso angolo dincidenza, di risplendere nella stanza attraverso

le finestre esposte verso sud durante la


parte pi calda della giornata (lombreggiatura delle tettoie funziona solo durante il periodo estivo). Laccumulo termico assorbito dalla massa termica del
pavimento e delle pareti e poi rilasciato
lentamente durante la notte quando le
temperature scendono.
Questo ciclo di riscaldamento e raffreddamento simile a quello utilizzato durante lestate.
La differenza consiste nel fatto che laccumulo termico incoraggiato durante
la stagione fredda perch un calore utile e le finestre sono mantenute chiuse
durante la notte per minimizzare la perdita di calore.

Figura 3-4 Illustrazione Concrete Centre.


industrie manufatti cementizi - 9

Imp.SPECIALE.9.indd 31

2-09-2009 17:42:27

32

S p e c i a l e

LISTA DI CONTROLLO
PER UNA CORRETTA
PROGETTAZIONE DELLUSO
DEL CICLO ANNUALE
DELLA MASSA TERMICA
Orientamento
Labitazione deve essere orientata verso
sud, o con un angolo massimo di 30 rispetto al sud, per massimizzare laccumulo di calore durante la stagione fredda
e per semplificare lombreggiamento in
estate attraverso luso di tettoie, balconi
e tende.
Le finestre
Dove il riscaldamento rappresenta
laspetto pi importante da prendere in
considerazione, il requisito base quello
di utilizzare finestre relativamente ampie
nella parete esposta a sud e finestre relativamente piccole nella parete esposta
a nord (nel corso dellanno le finestre
esposte verso nord presentano una perdita netta di energia).
Larea delle vetrate esposte verso sud
deve essere dimensionata in modo tale
da tener conto di vari fattori, includendo anche le performance disolamento
del vetro, il livello della massa termica e
i requisiti generali per la progettazione
dellabitazione.
Finestre troppo larghe possono essere
controproducenti se la perdita di calore
durante le notti invernali supera la capacit di catturare laccumulo di calore durante il giorno. Possono poi determinare
un rischio di surriscaldamento durante
il periodo estivo. Come indicazione di
massima, le finestre devono essere pari
ad almeno il 15% dellarea del pavimento,
per garantire unadeguata illuminazione
diurna, e non superare il 40% dellarea
della facciata, se si vuole evitare uneccessiva perdita di calore1.
Si possono utilizzare superfici maggiori
se si utilizzano tripli vetri o vetri ad elevato isolamento termico.
Pur essendo preferibile avere ampie finestre posizionate sulla facciata rivol-

ta a sud, utile poter ottenere ancora


dei risparmi con unarea convenzionale
di lastra di vetro. Se le performance di
raffreddamento rappresentano laspetto
principale da tenere in considerazione, la
presenza di una superficie di finestre pi
modesta ridurr laccumulo termico; esse
dovranno avere comunque una dimensione tale da garantire unilluminazione
giornaliera adeguata.
Disposizione delle stanze
Per avere un ottimo riscaldamento passivo, le stanze maggiormente frequentate
devono essere previste nel lato esposto
a sud dellabitazione, cos da poter beneficiare al massimo dellaccumulo termico
ottenibile durante la stagione invernale.
Bagni, stanze di servizio, corridoi, depositi ecc. devono essere localizzati sul lato
esposto a nord dellabitazione.
Vista del cielo
Per massimizzare laccumulo termico durante la stagione invernale, la facciata rivolta verso sud deve avere una vista del
cielo relativamente aperta, per permettere alla radiazione solare, con basso angolo dincidenza, di poter entrare direttamente nelledificio senza interferenze da
parte delle ombre delle tettoie.
Per massimizzare la vista del cielo, si deve
evitare di avere edifici e strutture adiacenti che creino un angolo dostruzione
maggiore di circa 30 sopra lorizzonte:
ogni punto percentuale di incremento
dellostruzione sopra i 30 determina
allincirca un punto percentuale dincremento nelluso di energia2.
Nello sviluppo delle nuove abitazioni si
ha lopportunit migliore per poter ottimizzare al massimo la realizzazione della
pianta pi congeniale.
Accumulo termico indiretto
Dove la presenza di ostruzioni limita la
quantit di radiazione solare diretta che
pu essere catturata, un po di calore
pu essere ancora catturato attraverso
la radiazione diffusa e anche dalla radia9 - industrie manufatti cementizi

Imp.SPECIALE.9.indd 32

2-09-2009 17:42:27

S p e c i a l e

Figura 5 Illustrazione CIMbton.

zione riflessa dal terreno (specialmente


dalle pavimentazioni di colore chiaro)
cosi come dagli edifici adiacenti. sbagliato pensare che una progettazione solare passiva cerchi di massimizzare solo
il quantitativo di luce solare che entra
direttamente in un edificio.

33

Ombreggiamento
Una tettoia con una dimensione variabile tra 0,5 e 1,5 m (dipende dallaltezza
della finestra) in grado di ostacolare
lingresso dei raggi solari, con ampio angolo di incidenza, durante la parte pi
calda del periodo estivo. Durante la stagione invernale le tettoie non ostacolano lingresso dei raggi solari che hanno
un basso angolo dincidenza e che sono
cos in grado di risplendere direttamente dentro labitazione. Questa semplice
modalit di oscuramento non richiede
il controllo dellutente, ma non offre
gli ulteriori benefici che sono in grado
di fornire altri sistemi di oscuramento,
come ad esempio il controllo dellabbagliamento e laggiunta di isolamento
fornita dalle imposte nelle notti fredde.
Le tettoie possono tuttavia essere utilizzate in combinazione con altre forme di
oscuramento per ottimizzare le performance nellintero anno.
Massa termica e isolamento
Nella maggior parte delle zone climatiche
esistenti, la massa termica e lisolamento
sono entrambi dei fattori importanti per
ottimizzare le performance termiche di

Figura 6 Illustrazione CIMbton.


industrie manufatti cementizi - 9

Imp.SPECIALE.9.indd 33

2-09-2009 17:42:28

34

S p e c i a l e

un edificio. Il posizionamento della massa


termica in relazione allisolamento determina differenti possibili risposte e, per
quanto praticabile, la superficie interna
di pareti, pavimenti e soffitti costruiti con
materiali pesanti dovrebbe essere lasciata
termicamente esposta allassorbimento
del calore. Rifiniture interne, come pannelli di cartongesso o tappeti di grandi
dimensioni, possono agire come barriere al flusso di calore, agendo come uno
strato isolante.
Lideale sarebbe che lisolamento delle
pareti esterne fosse collocato dietro lo
strato interno di calcestruzzo (ad esempio, nellintercapedine).
Alcuni tipi di costruzioni di pareti in calcestruzzo possono utilizzare un isolamento interno in prossimit di una rottura
termica. Tuttavia un livello significativo di
massa termica pu ancora essere ottenuto allinterno di questi edifici se vengono utilizzate pavimentazioni di calcestruzzo. La regola base per massimizzare
leffetto della massa termica che, per
quanto praticabile, pavimentazioni e pareti in calcestruzzo devono essere termicamente esposte allinterno delledificio
utilizzando, ad esempio, sistemi di finitura
quali vernici, piastrelle e malte umide.
Nei climi caldi, dove lattenzione si focalizza nei confronti dei sistemi di raffreddamento, la massa termica ha anche
unaltra funzione: oltre al miglioramento
della capacit di assorbire calore dalle
fonti disponibili attraverso le finestre e
le fonti interne (come precedentemente
descritto), rallenta e riduce la conduzione del calore disponibile attraverso le
pareti esterne ed il tetto.
Le strutture pesanti sono particolarmente efficienti sotto questo aspetto.
Se gli aumenti di calore sono rallentati
in modo sufficiente, non si avvertiranno
fino alla sera/notte, quando il rischio di
surriscaldamento pu essere moderato e laria fresca notturna sufficiente a
compensare il lieve calore rilasciato dalle
superfici interne. Per sfruttare al massimo questo effetto, lobiettivo quello di

progettare la struttura per garantire un


tempo di sfasamento adeguato dei picchi
di temperatura.
Per le pareti esposte a est la scelta migliore generalmente quella di avere o
uno sfasamento molto corto o uno sfasamento molto lungo, tuttavia la seconda
opzione richiederebbe la realizzazione di
una parete molto spessa che non risulterebbe essere praticabile. Per le pareti
esposte a sud, uno sfasamento di circa
10-12 ore in grado di ritardare il calore di mezzogiorno sino alla tarda sera/
notte. Un ritardo similare o leggermente
inferiore (8 ore) richiesto anche per
le pareti esposte a ovest, dato che restano esposte solo poche ore prima del
tramonto. Le pareti esposte a nord non
richiedono uno sfasamento dato che il
riscaldamento solare minimo. Per i tetti
esposti al riscaldamento solare per tutta
la giornata, si richiede uno sfasamento
molto grande per ritardare la penetrazione del calore fino alla sera.
Per questa soluzione non spesso
perseguibile dato che richiederebbe la
costruzione di strutture molto pesanti,
cos lutilizzo di isolamenti addizionali
tipicamente la soluzione che viene pi
utilizzata3.
Ventilazione
Per avere ottime performance durante il
periodo estivo, le stanze devono essere
progettate per permettere una ventilazione incrociata, che particolarmente
efficiente per il raffreddamento notturno. Questo ottenuto posizionando delle finestre sui lati adiacenti di una stanza
per massimizzare il flusso daria.
Una ventilazione realizzata su un singolo
lato, dove laria entra e esce attraverso
una o pi finestre posizionate sulla stessa parete, meno efficiente ma ancora
adeguata per stanze piccole, specialmente quando la finestra garantisce unarea
libera piuttosto ampia quando aperta.
La velocit di ventilazione ottimale per
il raffreddamento notturno dipende dalle specifiche caratteristiche della dimo9 - industrie manufatti cementizi

Imp.SPECIALE.9.indd 34

2-09-2009 17:42:28

RS SISTEMA DI CONNESSIONE ANTISISMICA

BREVETTATO

SENZA PUNTELLAZIONI
GRANDI TOLLERANZE DI ACCOPPIAMENTO
REGOLAZIONE VERTICALE DELLA QUOTA DIMPOSTA
DUTTILIT E CONFINAMENTO
FONDAZIONE - PILASTRO
Assonometria del
Sistema di Connessione
di Continuit RS
tra pilastro e fondazione

ra, ma per avere il massimo effetto ci


dovrebbero essere fino a dieci ricambi
daria allora. Una velocit maggiore di ricambio daria pu migliorare la velocit
di raffreddamento, ma solo limitatamente. Questo per il fatto che la velocit di
raffreddamento dipende anche dal tempo in cui laria rimane a contatto con
la superficie interna delle pareti: ad una
velocit elevata di ricambio daria corrisponde un tempo minimo di contatto.
controLLi eseguiti dagLi occupanti
La strategia per i controlli basilari nelle
giornate calde prevede che le finestre
debbano rimanere chiuse per prevenire lingresso dellaria calda nella dimora
e che lombreggiamento debba essere utilizzato per limitare il riscaldamento diretto del sole. Il raffreddamento
realizzato dalla massa termica. Alla sera
quando la temperatura ambientale scende al di sotto di quella interna, le finestre
devono essere aperte per permettere
la ventilazione notturna ed il raffreddamento delledificio. Durante la stagione
invernale, le finestre sono tenute serrate,
con la ventilazione realizzata attraverso
bocchette di ventilazione o altre forme
di ventilazione di fondo controllata. Dove
possibile le imposte, gli avvolgibili, le tende e altri dispositivi devono essere utilizzati per cercare di ridurre le perdite di
calore notturne dalle finestre.
aspetto architettonico
Un giudizio comune errato sullutilizzo
della progettazione solare passiva e della
massa termica che generalmente questo porti, necessariamente, alla realizzazione di case di abitazione dallapparenza
non convenzionale e che non si integrano
nellambiente cittadino. Tuttavia questo
non risulta corretto e le caratteristiche
di questo tipo di progettazione possono
essere tranquillamente introdotte nella
progettazione dei normali range di volumi delle case senza importanti cambiamenti nellaspetto, nei costi e nella commerciabilit delledificio4.
industrie manufatti cementizi - 9

Imp.SPECIALE.9.indd 35

Sistema di Connessione
di Continuit RS

Manicotto
di Continuit

TRAVE - PILASTRO

Assonometria del
Sistema di Connessione
di Continuit RS
tra pilastro di campata e trave
(nodo doppio)

24050 Zanica (Bg) Italy Via Stezzano, 16 tel +39 035 671 746 fax +39 035 672 265
www.bsitaliagroup.com infobsitalia@styl-comp.it

2-09-2009 17:42:28

36

S p e c i a l e

MASSA TERMICA:
LINEE GUIDA SULLE BEST
PRACTICE PER GLI UFFICI
E LEDILIZIA COMMERCIALE
Lutilizzo del calcestruzzo per fornire
massa termica per gli uffici e ledilizia
commerciale un approccio ben consolidato per il raffreddamento passivo,
che pu anche migliorare le qualit
strutturali e visive delledificio.
La massa tipicamente fornita dalla soletta di calcestruzzo che avr un sistema
di ventilazione nel soffitto e/o sotto al
pavimento.
La soletta fornisce un grande bacino
per il calore in grado di neutralizzare
il relativamente elevato accumulo di
calore prodotto dalle apparecchiature,
dallilluminazione ecc.
Come per gli altri edifici con elevata
massa termica, lambiente interno risponde lentamente ai cambiamenti della temperatura ambientale, aiutando la
stabilizzazione delle condizioni durante
le stagioni calde.
A questo meccanismo contribuisce la
temperatura radiante, relativamente
bassa, del calcestruzzo esposto, che
aiuta a mantenere un ambiente di lavoro confortevole, permettendo di
tollerare temperature dellaria pi alte
che non sarebbe altrimenti possibile
sopportare.
Raffreddamento
Oltre alla riduzione dei picchi delle temperature ottenute attraverso lassorbimento dellaccumulo di calore, la massa
termica ritarda lemissione di calore del
suo carico fino a circa sei ore.
In un ambiente dufficio questo va particolarmente bene, dato che il picco di
temperatura si verifica nel tardo pomeriggio o alla sera, proprio quando gli occupanti hanno lasciato ledificio.
A questo punto il ciclo di riscaldamento si inver te con laccumulo del calore
solare for temente ridotto e una piccola quantit di calore generato da-

gli occupanti, dalle apparecchiature e


dallilluminazione.
Visto che la sera avanza, la diminuzione
della temperatura dellaria esterna rende la ventilazione notturna un mezzo efficiente per rimuovere il calore accumulato, cos il ciclo di raffreddamento pu
continuare anche il giorno seguente.
Riscaldamento
Il rapporto tra raffreddamento e riscaldamento tende ad essere elevato negli
uffici e negli edifici commerciali, a seguito
del significativo carico interno determinato dallilluminazione, dalle apparecchiature e dalle persone.
Questo fa s che le performance estive
della massa termica siano da tenere in
massima considerazione per questo tipo
di ambiente.
Lefficacia della progettazione passiva solare per il riscaldamento pu anche essere limitata dal modello di occupazione
dellambiente di ufficio, che tipicamente circoscritto alla giornata.
Tuttavia, il principio di progettazione
basilare pu essere utilizzato per massimizzare lilluminazione giornaliera, senza
incrementare troppo il rischio di surriscaldamento dovuto allirraggiamento
solare.
LISTA DI CONTROLLO
PER LA PROGETTAZIONE
DELLA MASSA TERMICA
IN UFFICI E EDIFICI
COMMERCIALI
Sistemi attivi e passivi
Per edifici ben ombreggiati e con bassa
occupazione, la combinazione della massa termica e della ventilazione naturale
attraverso le finestre pu essere sufficiente per garantire condizioni ambientali
interne confortevoli, evitando problemi di
surriscaldamento. Ambienti con maggiori
esigenze possono richiedere laggiunta di
ventilazione meccanica per incrementare
la capacit di raffreddamento e migliorare il controllo nel ciclo annuale. Questo
9 - industrie manufatti cementizi

Imp.SPECIALE.9.indd 36

2-09-2009 17:42:28

S p e c i a l e

Opzioni strutturali tipiche


per le pavimentazioni

Figura 7 Illustrazione CIMbton.

porta alla realizzazione di sistemi misti


che ottimizzano lutilizzo della ventilazione passiva e meccanica durante lanno. Unulteriore opzione disponibile lo
sfruttamento delle solette del pavimento
raffreddate ad acqua, conosciute anche
con il nome di calcestruzzo termo attivo,
che fornisce un approccio ibrido tale da
massimizzare le performance di raffreddamento che possono sfruttare anche le
risorse naturali dellacqua.
Per quegli ambienti dove non possibile
evitare lutilizzo dei sistemi convenzionali
di condizionamento, la massa termica pu
comunque rappresentare un sistema per
limitare in modo significativo i consumi

37

energetici, potendone spostare lutilizzo


durante le ore notturne, quando lenergia
consumata risulta essere meno costosa.
Spessore ottimale della soletta
Le solette del pavimento sono tipicamente il sistema per fornire la maggior
parte della massa termica di un edificio
e la possibilit di estendere il loro spessore pu migliorare le loro performance
di raffreddamento. La capacit di assorbimento del rumore e del carico sono
le caratteristiche attraverso le quali viene
determinato lo spessore di una soletta,
ma bisogna tenere in considerazione anche i seguenti aspetti:
4 generalmente accettato che il calore possa penetrare fino a 100 mm
allinterno del calcestruzzo durante
un semplice ciclo di 24 ore di riscaldamento e raffreddamento. Tuttavia, per
cicli pi lunghi come quelli che si verificano durante i prolungati periodi di
caldo estivo, una maggiore profondit
pu essere un vantaggio, dato che lincremento della capacit di assorbire
calore ritarda o elimina la saturazione
del calcestruzzo da parte del calore;
4 una soletta termicamente esposta
sulla superficie sia superiormente che
inferiormente (ad esempio un soffitto esposto e una ventilazione sotto il
pavimento) pu utilizzare uno spessore molto pi grande di 100 mm,
cos larea superficiale per il trasferimento del calore effettivamente
raddoppiata;
4 oltre a permettere al calore di fluire
verso e dalla parte superiore della
soletta, la ventilazione sotto il pavimento pu anche essere configurata
in modo tale da creare una turbolenza daria nei vuoti del pavimento, che
accresce la velocit di raffreddamento e permette al calore di penetrare
ulteriormente allinterno della parte
superiore della superficie;
4 soffitti profilati (come ad esempio soffitti a cassettoni, sagomati o a forma
donda) permettono un incremento

industrie manufatti cementizi - 9

Imp.SPECIALE.9.indd 37

2-09-2009 17:42:29

38

S p e c i a l e

dellarea superficiale che migliora il


trasferimento convettivo del calore,
incrementando le performance di raffreddamento totale.
Tenendo in considerazione i punti sopra
descritti, gli edifici con soffitti esposti e
una ventilazione sotto il pavimento, possono trarre vantaggio dalla massa termica disponibile nel calcestruzzo presente
in una soletta di spessore uguale o maggiore di 250 mm.
Controlli
Il raffreddamento notturno deve sfruttare al massimo il vantaggio derivante dalle
condizioni ambientali pur evitando un
eccessivo raffreddamento, che potrebbe causare disagio allinizio della giornata, con il conseguente risultato di dover
riscaldare lambiente. Un sistema misto
deve sfruttare al massimo la ventilazione
naturale in modo tale da ridurre al minimo lenergia utilizzata dai ventilatori. Per
raggiungere tali obiettivi, possono essere
utilizzate un certo numero di differenti
strategie di controllo con approcci diversi. Tuttavia, ricerche eseguite da BSRIA5 in
Inghilterra hanno mostrato che spesso
non necessario seguire una strategia
di controllo molto complessa. Unattenta
selezione del valore iniziale del settaggio
di controllo per iniziare il raffreddamento
notturno stata, infatti, identificata come
un fattore di grande importanza. Come
risultato del monitoraggio e delle ulteriori ricerche eseguite attraverso lutilizzo delle simulazioni al computer, BSRIA
raccomanda le seguenti strategie di raffreddamento sperimentate per il clima
inglese, che possono variare in funzione
del clima dove devono essere applicate:
4 selezionare una o pi combinazioni
dei seguenti criteri per iniziare il raffreddamento notturno:
4 picco di temperatura della zona (in
ogni zona) > 23 C;
4 media della temperatura giornaliera di zona (in ogni zona) > 22 C;
4 temperatura media esterna pomeridiana > 20 C;

4 temperatura della soletta >23 C.


4 Il raffreddamento notturno deve continuare fino al soddisfacimento delle
seguenti condizioni:
4 temperatura della zona (in ogni
zona) > della temperatura esterna
(pi una tolleranza per il recupero
del calore dei ventilatori se viene
utilizzata anche una ventilazione
meccanica);
4 temperatura della zona (in ogni
zona) > del valore di settaggio del
riscaldamento;
4 minima temperatura dellaria esterna > 12 C.
4 Il raffreddamento notturno deve essere potenzialmente disponibile:
4 giorni: sette per settimana;
4 orario: lintero periodo di non occupazione dello stabile;
4 sfasamento: se il raffreddamento
notturno operato per cinque
notti o pi, deve essere continuato
per ulteriori due notti dopo che la
temperatura esterna dellaria scende sotto il valore di settaggio del
controllo.
Luce del giorno
I soffitti con calcestruzzo esposto possono contribuire a garantire una buona
penetrazione della luce del giorno quando questa stata progettata allunisono
con la facciata.
Lobiettivo quello di massimizzare lilluminazione giornaliera dentro lo spazio
senza causare un eccessivo abbagliamento e riscaldamento solare. Una finestra
con una traversa alta permette alla luce
di essere riflessa dal soffitto viaggiando
lungo tutta la zona perimetrale.
Lutilizzo di soffitti profilati (ad esempio a
cassettoni) che corrono paralleli alla traiettoria della luce del giorno pu migliorare la penetrazione della stessa.
Le lastre possono anche essere leggermente angolate verso lalto in prossimit di atri o finestre per incrementarne il
risultato. Oltre a migliorare lilluminazio9 - industrie manufatti cementizi

Imp.SPECIALE.9.indd 38

2-09-2009 17:42:29

S p e c i a l e

ne giornaliera, le lastre sagomate possono contribuire positivamente allaspetto


visivo per la progettazione dellilluminazione, creando aree di contrasto che
aiutano a definire la geometria della
stanza. Idealmente si deve raggiungere
un coefficiente di riflessione superficiale
elevato, pari ad almeno il 70-80% e un
fattore di brillantezza non superiore al
10% per evitare che le lampade siano
visibili.
Una semplice tinteggiatura con unemulsione bianca un modo particolarmente
efficace per raggiungere lobiettivo e fornire una soluzione economica che stata largamente utilizzata. Unaltra opzione
quella di utilizzare del cemento bianco
nella miscela per ottenere una superficie
luminosa che generalmente non richiede
manutenzione.
Lutilizzo di un soffitto non tinteggiato
realizzato con cemento bianco richiede
lesecuzione di una gettata di elevato
standard per ottenere una finitura compatibile con una bella facciata.
Ombreggiatura
Gli avvolgibili interni intercettano ed assorbono la radiazione solare dopo che
entrata allinterno delledificio e dopo che
stata restituita una porzione significativa di questa dentro la stanza. Di conseguenza quando si utilizza questo metodo
come unico mezzo per lombreggiatura,
generalmente si fornisce unattenuazione
insufficiente del calore solare negli edifici
che utilizzano il raffreddamento passivo.
Idealmente lombreggiamento principale
deve essere realizzato allesterno per attenuare questo problema.
Gli sviluppi della recente tecnologia dei
vetri hanno permesso di applicare un rivestimento che in grado di separare
le lunghezze donda pi lunghe correlate
al riscaldamento solare dalle lunghezze
donda pi corte correlate alla luce del
visibile. Questo pu essere un beneficio;
tuttavia visto che esiste una larga sovrapposizione della lunghezza donda tra i
due aspetti, c un limite al modo con cui

39

questa tecnologia pu essere utilizzata


per minimizzare laumento del riscaldamento. I sistemi di ombreggiamento orizzontali posti sulla facciata esposta verso
sud lavorano molto bene nel periodo
estivo ma, dato che, di fatto, non sono
profondi, risultano meno efficaci in primavera e autunno, quando laltezza del
sole sullorizzonte minore.
Per tenere in considerazione questo
aspetto e fornire qualche controllo sullirraggiamento solare, una combinazione di
sistemi di ombreggiatura fissi esterni con
avvolgibili interni regolabili pu garantire
unottima soluzione.
Pianificazione del progetto
Le responsabilit tradizionali e i limiti
allinterno di un team di progetto possono essere messi in discussione in progetti
che sfruttano soluzioni con elevata massa
termica, come ad esempio lutilizzo dello
stratagemma di modificare le solette del
pavimento, rendendole non pi puro e
semplice elemento strutturale, ma qualcosa che abbia implicazioni su un range
di soluzioni progettuali quali lestetica, lilluminazione, lacustica e le performance
termiche.
Una riunione preliminare tra i membri
del team di progetto essenziale, se il
risultato deve essere il successo dellutilizzo di unelevata massa termica nel progetto, ed i termini dellaccordo devono
prevedere che:
4 debbano essere definiti e riconosciuti
i lavori addizionali necessari per ladozione di una strategia di raffreddamento passivo. Ad esempio, nel caso
di progetti che utilizzino unelevata
massa termica, necessario effettuare una valutazione di calcolo fluido
dinamico del progetto per garantire
la messa a punto del successivo monitoraggio alla consegna delledificio
completato;
4 mentre di solito c una chiara demarcazione di responsabilit tra larchitetto e gli ingegneri incaricati della
progettazione dei servizi delledificio,

industrie manufatti cementizi - 9

Imp.SPECIALE.9.indd 39

2-09-2009 17:42:30

40

S p e c i a l e

Figura 8 Illustrazioni riportate su questa


pagina: Liceo di Pic-Saint-Loup
Architetto: Pierre Tourre
Responsabile di progetto: Pierre Sanchis
Foto: Abbadie.

9 - industrie manufatti cementizi

Imp.SPECIALE.9.indd 40

2-09-2009 17:42:30

S p e c i a l e

negli edifici ad elevata massa termica


esiste una maggiore sovrapposizione
di responsabilit tra i ruoli delle parti
in causa e quindi una potenziale confusione sulle responsabilit;
4 al punto di vista degli ingegneri incaricati per la progettazione infrastrutturale e dei servizi delledificio sia dato
lo stesso peso di quello degli architetti per quanto riguarda gli argomenti
che possono influenzare le eventuali
performance dei sistemi di raffreddamento. Lopportunit di incrementare
la resa di raffreddamento sfruttando
la massa termica pu essere vanificata
dove a prevalere risultino essere solo
le considerazioni estetiche.
Dove contemplata lopzione di utilizzare la massa termica per il raffreddamento,
essenziale che questa costituisca parte
integrante delle direttive di progetto e
che le decisioni chiave riguardanti questo
aspetto siano prese senza indugio prima che venga intrapreso ogni lavoro di
progettazione architetturale di una certa
importanza.

41

SOLUZIONI COSTRUTTIVE
PER SOLAI:
Solette esposte con ventilazione
naturale

Le solette piane di calcestruzzo sono facili, veloci da costruire ed economiche


per lunghezze fino a circa 9 m (13 m
con post compressione). Rappresentano
anche il modo pi semplice per fornire
un alto grado di massa termica. Quando
sono utilizzate contemporaneamente ad
una ventilazione naturale ottenibile attraverso luso di finestre apribili, le solette
possono fornire un raffreddamento di
circa 15-20 W/m2.
Lincremento dellarea della superficie
per le solette profilate o a cassettoni migliora le performance termiche. Mentre
questa soluzione ha un minimo effetto
sul trasferimento del calore radiante, incrementa invece molto il trasferimento
di calore per via convettiva, giungendo
fin quasi a raddoppiare il valore come
evidenziato in alcuni esempi6. La capacit
di raffreddamento di una soletta sagoma-

Figura 9 Illustrazione Concrete Centre.


industrie manufatti cementizi - 9

Imp.SPECIALE.9.indd 41

2-09-2009 17:42:31

42

S p e c i a l e

ta si aggira tipicamente nellordine di 2025 W/m2. Oltre alle loro caratteristiche


estetiche, le solette sagomate aiutano a
massimizzare la penetrazione dellilluminazione diurna e forniscono una migliore
qualit nel controllo acustico.
I costi della cassaforma sono generalmente pi alti, ma il prefabbricato
unopzione che potenzialmente permette risparmi nei tempi di cantiere e
garantisce i benefici qualitativi che pu
offrire un getto eseguito in un ambiente
pi controllato.

ze di riallocazione degli spazi dufficio. Un


ulteriore beneficio di questa tecnica il
contatto diretto che si crea tra laria e
la parte superiore della soletta, che migliora lutilizzo della massa termica della
porzione superiore della soletta (vedi il
paragrafo sullo spessore ottimale della
soletta). Se utilizzata in combinazione
con un soffitto profilato, come avviene
abbastanza comunemente, la capacit
complessiva di raffreddamento generata
dalla soletta del pavimento sar dellordine di 25-35 W/m2.

Solette esposte con ventilazione

Solette alveolari esposte

meccanica sotto il pavimento

Le pavimentazioni rialzate sono considerate generalmente molto utili per gestire


agevolmente il cablaggio degli edifici adibiti ad ufficio e possono anche fornire
un utile mezzo per gestire la ventilazione
attraverso aperture sul pavimento. Questo ha il beneficio di ridurre linstallazione di condotti e permette alle bocchette
poste sul pavimento di essere facilmente
spostate per venire incontro alle esigen-

con ventilazione meccanica

I solai prefabbricati alveolari con ventilazione meccanica fornita attraverso gli


alveoli, permettono un trasferimento di
calore eccellente tra laria e il calcestruzzo, permettendo una capacit di raffreddamento fino a 40 W/m2. Sono eccellenti
anche i risultati che si riescono a raggiungere durante la stagione invernale.
Questo fa s che lutilizzo delle solette
alveolari per il riscaldamento ed il raf-

Figura 10 Illustrazione Concrete Centre.


9 - industrie manufatti cementizi

Imp.SPECIALE.9.indd 42

2-09-2009 17:42:31

S p e c i a l e

43

Figura 11 Illustrazione Concrete Centre.

freddamento dellambiente sia unottima


soluzione progettuale da adottare per
gestire il ciclo annuale. Questa tecnica
nata in Svezia, commercializzata con il
marchio TERMODECK ed stata utilizzata per la realizzazione di moltissimi
edifici che presentano un basso consumo denergia.
Solette esposte

con raffreddamento/riscaldamento
ad acqua

Lutilizzo dellacqua al posto dellaria per


raffreddare le solette del pavimento permette di raggiungere maggiori capacit
di raffreddamento attraverso il significativo incremento della velocit di trasferimento del calore. Nei casi in cui esistano
dubbi sullefficacia della durata della ventilazione notturna, le solette con raffreddamento ad acqua permettono di fornire
un contributo maggiormente prevedibile
che pu, se necessario, essere mantenuto attivo per tutte le 24 ore del giorno.
Il sistema tipicamente costituito da tubi
di polibutilene racchiusi nella soletta, circa 50 mm sotto la superficie, attraver-

so i quali lacqua fatta circolare ad una


temperatura di circa 14-20C durante
lestate e a 25-40C durante la stagione
invernale. La tecnologia applicabile sia
nelle gettate in sito sia nelle solette prefabbricate e pu fornire una capacit di
raffreddamento di circa 60-80 W/m2.
La velocit di risposta, utilizzando il raffreddamento con acqua, risulta relativamente veloce; servono circa tre minuti
nel cambio della temperatura del flusso
per avere un effetto percettibile sulla superficie della soletta. Questo sistema fornisce un livello di controllo non facilmente raggiungibile con altri sistemi. In pratica,
questo sistema assicura il mantenimento,
nella soletta, di un livello di temperatura
stabile, prevenendo la possibilit di un incremento fino al punto dove, altrimenti,
si pu verificare un surriscaldamento durante le condizioni di picco.
Differenti opzioni possono essere utilizzate per fornire acqua raffreddata, incluso il
raffreddamento meccanico, lutilizzo di una
sorgente di acqua naturale o una combinazione dei due sistemi. La temperatura
relativamente elevata dellacqua di raf-

industrie manufatti cementizi - 9

Imp.SPECIALE.9.indd 43

2-09-2009 17:42:31

44

S p e c i a l e

Figura 13 Illustrazione Concrete Centre.

freddamento (richiesta per evitare la formazione della condensazione) permette


lutilizzo di acqua proveniente da differenti
sorgenti come fiumi, laghi o pozzi.
Un raffreddamento meccanico pu anche essere utilizzato quando una sorgente naturale non sia unopzione perseguibile. Se la massa termica progettata per
ridurre il picco del carico di raffreddamento (che utilizzato per dimensionare
lo scambiatore refrigerante), si possono
ottenere risparmi di investimento attraverso un impianto di raffreddamento relativamente piccolo.
Solette esposte con travi
refrigerate

Negli anni recenti la combinazione di


travi refrigerate e soffitti di calcestruzzo
esposti divenuta una delle soluzioni pi
diffuse, utilizzata nei progetti delle nuove
costruzioni e in quelli di ristrutturazione.
In particolare le travi refrigerate multi
servizi hanno trovato il consenso di molti
architetti e clienti.
Questo pu essere largamente attribuito
alla semplificazione dei servizi localizzati
sul soffitto, utilizzando quello che essenzialmente un sistema impacchettato
che pu, se richiesto, evitare completamente la necessit di realizzare un soffitto sospeso. Unaltra caratteristica chiave

delle travi refrigerate la loro abilit di


collaborare con la struttura del fabbricato integrando il raffreddamento passivo
della massa termica.
Il valore massimo di raffreddamento
raggiungibile attraverso lutilizzo delle
travi refrigerate dellordine di 100160 W/m2, con lulteriore contributo del
raffreddamento fornito dalla massa termica delle solette e potenzialmente dal
sistema di ventilazione, anche se laria
condizionata.
La ventilazione essenzialmente approvvigionata separatamente, generalmente
utilizzando sia la ventilazione naturale sia
una modalit di sistema di miscelazione
sotto il pavimento. La trave opera tipicamente con acqua refrigerata o raffreddata tra i 14C e i 18C, offrendo la possibilit di utilizzare acqua proveniente da
differenti fonti come laghi e pozzi. Il raffreddamento passivo fornito dalla massa
termica realizzato, nel modo tradizionale, con le travi refrigerate utilizzate durante il giorno, per potenziare la capacit
globale di raffreddamento.
In alcune installazioni, specialmente quelle che utilizzano sorgenti dacqua naturale, opportuno utilizzare le travi anche
durante la notte durante la stagione pi
calda per potenziare il raffreddamento
notturno dovuto alla ventilazione.
9 - industrie manufatti cementizi

Imp.SPECIALE.9.indd 44

2-09-2009 17:42:32

S p e c i a l e

45

Figura 14 Illustrazione Concrete Centre.

Note in calce:
1
Thermal mass for Housing,The Concrete Centre, 2008
2
Edwards B. Rough Guide to Sustainability, 2nd Edition, RIBA Enterprises, 2005
3
Balaras C. Passive Cooling of Buildings, 1997
4
Planning for Passive Solar design, Energy
Efficiency Best Practice Program, Depart-

ment of Trade and Industry, produced by


BRECSU/BRE
5
Building Service and Research Association, Bracknell, England
6
Barnard N., Concannon P., Jaunzens
D., Modeling the performance of Thermal Mass, Information Paper IP6/01,
BRE, 2001
n

Traduzione e pubblicazione: FEDERBETON, 2009


Pubblicazione originale: European Concrete Platform ASBL
a cura di: Jean-Pierre Jacobs 1050 Brussels, Belgio
La European Concrete Platform dichiara che tutte le informazioni contenute nel
presente testo sono corrette e aggiornate al momento della sua pubblicazione e
sono riportate in buona fede.
La loro divulgazione non comporta alcuna responsabilit per i soci dellassociazione. Nonostante gli sforzi compiuti in tal senso, la European Concrete Platform non
garantisce lesattezza e lesaustivit delle informazioni. Eventuali errori, se segnalati,
saranno tempestivamente corretti.
Il presente testo riflette le opinioni degli autori e la European Concrete Platform non
si assume la responsabilit di quanto riportato. Tutte le indicazioni e le informazioni
fornite dalla European Concrete Platform sono destinate a coloro che sono in grado
di valutare il significato e i limiti del contenuto dellopera e di assumersi la responsabilit della loro applicazione pratica. Non si assume, pertanto, alcuna responsabilit
(neppure per casi di negligenza) per eventuali danni derivanti da tali indicazioni o
informazioni.
I lettori devono essere consapevoli del fatto che tutte le pubblicazioni edite dalla
European Concrete Platform sono soggette a revisione periodica e, pertanto, sono
tenuti ad accertare che la versione in loro possesso sia la pi recente.

industrie manufatti cementizi - 9

Imp.SPECIALE.9.indd 45

2-09-2009 17:42:32

46

S p e c i a l e

Intervista
a Enrico Dassori

Enrico Dassori

Qual lattuale situazione


della didattica a livello universitario in tema di risparmio
energetico? In altri termini, ritiene
che oggi lUniversit sia in grado di
formare tecnici sensibili allargomento e capaci di fornire un contributo concreto allindustria? Quali
sono attualmente i rapporti fra
industria e mondo accademico?
Il tema dellefficienza energetica ormai
un tema fondamentale anche per la formazione dei futuri professionisti che opereranno nel settore delle costruzioni. Di
conseguenza molti Corsi di Studio, in
genere afferenti alle Facolt di Ingegneria e
Architettura, hanno inserito nei loro piani
di studio corsi specifici sul tema, affrontando sia gli aspetti di isolamento termico
dei componenti sia, pi in generale, il cal-

colo del fabbisogno energetico delledificio nel suo complesso. Ovviamente


queste professionalit avranno bisogno di
esperienza sul campo per poter affinare
e sviluppare quelle conoscenze di base
acquisite in ambito accademico. Anche
ICMQ ha inserito nella sua struttura per
la certificazione degli edifici giovani laureati in Ingegneria Edile che hanno frequentato specifici corsi sulla fisica degli edifici
e che, a valle, hanno pianificato un piano
di formazione adeguato per integrare le
loro conoscenze con la pratica quotidiana. Capacit di analisi dei progetti, utilizzo
di strumenti software dedicati e corretta
gestione del processo certificativo sono i
capisaldi del sapere concreto. Per quanto
riguarda i rapporti tra industria e mondo
accademico, ritengo che possano essere
migliorati. Molto spesso lindustria non
ritiene opportuno utilizzare lUniversit
per lo sviluppo di applicazioni industriali,
cos come molto spesso lUniversit non
attrezzata per rispondere in tempi
celeri alle richieste di coloro che devono
stare sul mercato. Il problema strutturale, coinvolge molteplici aspetti e non
semplice trattarlo in modo esaustivo e
nello stesso tempo sintetico. Posso per
affermare che, in diversi Atenei, esistono
specifiche competenze e dotazioni di
laboratorio che potrebbero essere utilizzate proficuamente dallindustria: a volte
il problema consiste semplicemente nel
riuscire a mettere in contatto la domanda con lofferta.

In qualit di professionista
ed esperto del mondo delle
costruzioni, ritiene che il mercato sia sufficientemente pronto a
9 - industrie manufatti cementizi

Imp.SPECIALE.9.indd 46

2-09-2009 17:42:32

S p e c i a l e

recepire le possibilit offerte da


soluzioni performanti dal punto di
vista del risparmio energetico?
Non c molto da discutere se il mercato
sia pronto o meno a recepire soluzioni
performanti dal punto di vista energetico: ormai una necessit, vuoi introdotta
da disposti legislativi in molte regioni
dItalia, vuoi per una maggiore sensibilit
degli acquirenti al risparmio energetico
che si traduce direttamente in un risparmio economico. Non c scelta: la strada
imboccata e non si pu pi tornare
indietro. Il vero problema semmai quello di avere la garanzia che quanto viene
dichiarato dal costruttore, sia di edifici
che di componenti, sia poi la reale prestazione fornita. C molta confusione sul
mercato e anche strumenti che dovrebbero favorire la chiarezza si trasformano,
a volte, in generatori di errori. Ad esempio, la marcatura CE di un componente intesa come una certificazione di
prodotto a garanzia delle prestazioni: ci
non vero, anche se in alcune fasi vi
lintervento di un organismo notificato.
Cerco di spiegarmi meglio. Per la maggioranza dei prodotti da costruzione la
marcatura CE consiste in una semplice
autodichiarazione del produttore sulle
caratteristiche del proprio prodotto:
chiaro, in questo caso, che la marcatura
non pu essere intesa come una certificazione. E anche nel caso in cui intervenisse un organismo notificato che si limiti
ad una verifica annuale della conformit
del controllo di produzione in fabbrica
(il cosiddetto sistema 2+), cos come
prescritto dalle normative, nulla pu
essere garantito sulle reali prestazioni del
prodotto che sono determinate e dichiarate solo dal produttore, senza nessuna
verifica da parte dellorganismo notificato. Non tutti comprendono fino in fondo
questi meccanismi e per tanto danno
un significato errato alla marcatura CE,
confondendola con una certificazione
volontaria di prodotto che ha ben altro
grado di verifica e conseguentemente di
valore per lutilizzatore del prodotto. In

47

questultimo caso, per quanto ci riguarda,


la prestazione garantita dalle verifiche e
dalle prove effettuate da ICMQ che concede in licenza luso del proprio marchio
sul prodotto commercializzato.

Avete mai riscontrato problemi sul mercato causati da


dichiarazioni non veritiere,
anche in buona fede, da parte di
qualche produttore, per esempio
sul tema della prestazione energetica?
capitato di ricevere qualche reclamo
per aziende che hanno ottenuto la certificazione del controllo di produzione
in fabbrica e, a detta del concorrente,
dichiaravano dei valori, per esempio,
di trasmittanza termica poco veritieri.
Come ho spiegato in precedenza, in
questi casi non compito di ICMQ
entrare nel merito del valore dichiarato,
non avendo, tra laltro, neppure lautorit
per farlo. capitato in un caso che, per
fare chiarezza, anche nellinteresse del
produttore contestato, abbiamo effettuato delle prove sul prodotto, a nostre
spese, per eliminare ogni dubbio e far s
che venisse dichiarato un valore reale e
certo. Ci stato fatto perch ICMQ ha
tra i propri scopi anche quello di creare
trasparenza e chiarezza nel mercato
delle costruzioni. una prassi che non
per ripetibile in maniera incondizionata
perch insostenibile economicamente.
Il tema dei controlli sul mercato fondamentale perch tutto il sistema abbia
senso e porti realmente dei benefici al
settore. Purtroppo in Italia, al momento attuale, le pubbliche amministrazioni
competenti non hanno ancora attuato
quelle forme di controllo sul mercato
che sono previste dai disposti legislativi: ci auguriamo che tale lacuna venga
primo o poi colmata, anche perch il
nuovo Regolamento europeo 765/2008
prescrive in maniera precisa come deve
essere attuata la sorveglianza sul mercato da parte degli Stati Membri. Anche la

industrie manufatti cementizi - 9

Imp.SPECIALE.9.indd 47

2-09-2009 17:42:32

48

S p e c i a l e

vostra Associazione dovrebbe farsi parte


attiva perch tali controlli vengano finalmente attuati.

Quali sono le sue valutazioni


circa la maturit del settore
della certificazione rispetto
al tema di cui si tratta? Quali difficolt si incontrano oggi sul mercato, certificando questo tipo di
competenze delle imprese?
Sono convinto che il settore della certificazione nei prossimi anni dovr necessariamente crescere. C sempre pi
bisogno di attestazioni di terza par te
indipendente a garanzia della prestazione dei manufatti e dei prodotti immessi
sul mercato, cos come della verifica della
correttezza e completezza dei progetti.
Il problema per che il settore della
certificazione deve dimostrare anchesso
la necessaria affidabilit e maturit.
Ritengo che il servizio di certificazione,
per creare realmente valore aggiunto,
debba essere fornito da strutture estremamente competenti, oltrech imparziali
e indipendenti.
Molti organismi di cer tificazione presenti sul mercato sono oggi multisettoriali, ovvero coprono la totalit delle
categorie merceologiche, dallalimentare,
allautomobilistico, al terziario avanzato:
diventa difficile mantenere aggiornate
competenze specialistiche operando su
cos tanti fronti. Per questo ICMQ ha
fatto la scelta di rimanere settoriale nel
mondo delle costruzioni, sviluppando
anche servizi ad hoc per nicchie di settore che per possono svolgere un ruolo
importante nella crescita della qualit e
delle aziende operanti.
La maturit del settore della certificazione dovr anche passare da una fase di
riduzione del numero di organismi presenti sul mercato: molti sono di dimensioni estremamente ridotte e, a mio parere,
anche al di sotto di una minima massa
critica per sviluppare servizi e mantenere
un adeguato livello di innovazione.

Come vede levoluzione del


mercato delle costruzioni rispetto al problema del
risparmio energetico e, pi in
generale, della sostenibilit?
La parola sostenibilit sottintende aspetti
molto complessi: oggi forse un po inflazionata e confusa frequentemente con il
solo aspetto di risparmio energetico.
In effetti la sostenibilit include altre
forme di risparmio energetico, per
esempio lutilizzo della risorsa idrica, cos
come aspetti di benessere abitativo, quali
il comfort termico, lisolamento acustico,
il benessere da illuminazione naturale o
artificiale.
La sostenibilit deve anche fare i conti con
linquadramento urbanistico dellintervento edilizio, considerando per esempio
la raggiungibilit con mezzi pubblici.
Non pu poi prescindere dallutilizzo
di materiali ecocompatibili, ovvero il cui
impatto ambientale su tutto il ciclo di
vita del materiale stesso sia ridotto al
minimo.
Come si vede gli aspetti sono molteplici
e vanno affrontati ciascuno con lo strumento adatto. In ICMQ abbiamo investito molto negli ultimi anni in questo settore con lo sviluppo dello schema Sistema Edificio e ci sentiamo sicuramente
come uno dei soggetti che ha sviluppato
maggiori esperienze sul tema in Italia.
Possiamo offrire servizi di certificazione
ambientale per i singoli prodotti, certificazione degli edifici per i diversi requisiti
(acustica, risorsa idrica, etc.), cos come
certificazioni secondo schemi di sostenibilit ambientale riconosciuti dalla comunit internazionale, quale ad esempio
LEED.
Abbiamo investito tanto su questo fronte perch lo riteniamo strategico per gli
anni a venire.
Come dicevo prima, la strada tracciata e non si pu pi tornare indietro: le
esperienze di altri paesi pi evoluti di noi
su queste tematiche sono la dimostrazione pratica.
n
9 - industrie manufatti cementizi

Imp.SPECIALE.9.indd 48

2-09-2009 17:42:33

S p e c i a l e

49

Sviluppo economico
ed eco-efficienza per le aree
produttive
Indirizzi e strumenti operativi per le APEA

di Paola Gallo
Introduzione
La particolare caratteristica strutturale
del sistema produttivo italiano vede una
fortissima presenza di piccole e medie
imprese; tale caratteristica si presentata a volte come un limite invalicabile alla
crescita di competitivit e allo sviluppo
della performance; un primo spiraglio al
superamento di tale limite consiste nella
presa di coscienza da parte della politica industriale di non poter pi operare
con strumenti pensati ed indirizzati alle
piccole e medie imprese considerate
come singole.
Lobiettivo quindi quello di puntare alla realizzazione di reti che diano
espressione progettuale alle dinamiche
di un sistema territoriale; infatti sia le
funzioni di politica industriale che quelle della politica di sviluppo del territorio richiedono la messa a punto di un
meccanismo di governance dei sistemi
locali di tipo nuovo, da sperimentare e
da sviluppare attraverso un processo di
apprendimento istituzionale.
In questi ultimi anni, grazie al determinante impulso dellUnione Europea,
emersa la necessit di considerare gli
obiettivi di sviluppo delle imprese allinterno di un concetto di competitivit
nuovo che si esprime nella capacit di
uneconomia di garantire alla propria po-

polazione, su basi sostenibili, livelli di vita


elevati e in crescita e alti tassi di occupazione (Lisbona 2000).
Tutto ci ha posto le basi per un opportuno cambiamento nelle politiche
industriali: lo sviluppo sostenibile esige
il rispetto e la tutela ambientale, sociale
che nellinsieme devono comunque garantire la crescita economica.
Alla dimensione economica e sociale
dello sviluppo, lUnione Europea (Consiglio Europeo di Goteborg del 2001)
ha aggiunto in modo esplicito la componente ambientale come occasione
per migliorare il potenziale di innovazione tecnologica e degli investimenti che
possono cos generare occupazione e
ricchezza.
Negli ultimi difficili anni le imprese, per
reggere la sfida allinternazionalizzazione
dei mercati, hanno innovato i processi
organizzativi e produttivi ed i distretti
hanno allargato i confini ed allungato le
reti di relazione.
Sempre pi frequentemente le imprese
e le loro rappresentanze di fronte alle
nuove frontiere della competizione tecnologica ed internazionale hanno evidenziato che la propria competitivit
collegata anche a fattori di contesto e
territoriali: da qui la necessit di una politica di sistema che punti ad un approc-

industrie manufatti cementizi - 9

Imp.SPECIALE.9.indd 49

2-09-2009 17:42:33

50

S p e c i a l e

cio integrato dei soggetti e delle azioni.


Con il V Programma Quadro della Ricerca Europea la comunit scientifica ha
avviato un percorso impostato sulla introduzione delle tematiche di sostenibilit (di processo e/o di funzionamento)
nelle politiche industriali imponendo alle
singole imprese una normativa ambientale cogente e avviando la promozione
di molteplici tipologie di strumenti volontari orientati ai processi e/o ai prodotti ( EMAS ed Ecolabel).
Molte amministrazioni hanno colto
loccasione, interpretando le esigenze
di rinnovo dei sistemi e dei processi
produttivi, per creare un ambiente favorevole allo sviluppo delle imprese, ed
attuare nuove capacit innovative, centrate non solo e non tanto sulla qualit
del prodotto, ma anche sulla qualit del
territorio che lo genera.
Lattenzione si quindi focalizzata in
ambito europeo e nazionale su:
4 ristrutturazione dei distretti industriali;
4 implementazione dei cluster dimpresa per il rafforzamento della
capacit competitiva del sistema
delle imprese;
4 interazione tra logiche di sviluppo esogeno e logiche di sviluppo
endogeno.
Le aree industriali in espansione ed in
ristrutturazione rappresentano quindi
loccasione per diventare scenario di
una nuova generazione di aree produttive pensate in unottica ecologica; la
gestione ambientale dellarea industriale, infatti, sempre secondo le normative vigenti ed i regolamenti emanati in
merito, deve costituire un vantaggio per
le imprese a raggiungere una maggiore
sostenibilit nelle produzioni e manifestarsi con una maggiore qualit di vita
allinterno dellarea industriale e nel

territorio ove localizzata. Le soluzioni


sono quindi di natura complessa e devono tenere conto delle specificit del
territorio e del vissuto dellarea industriale in cui si applicano. In questi termini, lidentificazione dei territori dello
sviluppo costituisce un problema analitico, strategico e operativo di rilevanza
cruciale per la definizione delle politiche
di espansione.
In Italia, attraverso lassunzione delle prescrizioni della Legge Bassanini1 e
tramite lintroduzione nella legislazione
di alcune Regioni di regolamenti e strumenti che normano il riutilizzo del territorio, si punta al ripristino dei vuoti
industriali mirando allinsediamento di
aree produttive ecologicamente attrezzate, considerando per aree produttive
non solo quelle industriali, artigianali,
ma anche i centri commerciali, i mercati
generali, le piattaforme di smistamento
merci, ecc.
Questo appare come una possibile soluzione ad un duplice problema: da una
parte il recupero del territorio abbandonato ma che conserva al suo interno
delle potenzialit da sviluppare; dallaltra la creazione di un ambiente favorevole allo sviluppo e alla crescita economica del settore terziario ultimamente
vittima dellinternazionalizzazione dei
mercati.
Lapproccio al problema
Il tema delle Aree Produttive Ecologicamente Attrezzate introdotto in Italia dal
D.Lgs. n. 112/98 cosiddetto Decreto
Bassanini rimanda alle singole Regioni il compito di disciplinare la materia
ponendo per alcuni elementi di riferimento basilari:
4 le aree ecologicamente attrezzate
sono dotate delle infrastrutture e
dei sistemi necessari a garantire la

Il D.Lgs. n. 112/98 cosiddetto Decreto Bassanini che, allart. 26, indica: Le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano disciplinano, con proprie leggi, le aree industriali e le aree ecologicamente
attrezzate, dotate delle infrastrutture e dei sistemi necessari a garantire la tutela della salute, della
sicurezza e dellambiente.OMISSIS. introduce in Italia il tema delle Aree Produttive Ecologicamente
Attrezzate.
1

9 - industrie manufatti cementizi

Imp.SPECIALE.9.indd 50

2-09-2009 17:42:33

S p e c i a l e

tutela della salute, della sicurezza e


dellambiente;
4 le aree ecologicamente attrezzate
sono caratterizzate da forme di gestione unitaria delle infrastrutture e
dei servizi;
4 gli impianti produttivi localizzati nelle
aree ecologicamente attrezzate sono
esonerati dallacquisizione delle autorizzazioni concernenti la utilizzazione
dei servizi ivi presenti.
In questo panorama legislativo nazionale
i dettami legislativi regionali emanati fino
ad oggi2, hanno avuto lobiettivo generale di verificare lopportunit strategica
per la realizzazione e/o riqualificazione
di insediamenti produttivi ecologicamente attrezzati sui territori regionali
e definire cos un nuovo paesaggio antropico eco-sostenibile con il raggiungimento della qualit di inserimento ambientale delle infrastrutture. Lobiettivo
quindi, secondo tali premesse, definire
una metodologia innovativa per rigenerare e progettare aree industriali con
destinazione ad uso produttivo, con lo
scopo di convertire il processo di trasformazione da emergenza ambientale
ad opportunit di sviluppo nei territori.
Gli obiettivi specifici che le singole Regioni attualmente perseguono sono:
4 portare a sistema quello che le realt gi funzionanti (vedi alcuni casi
studio realizzati sul territorio nazionale) hanno prodotto, a partire dalla
lettura dei singoli specifici contesti e
attraverso processi successivi di decontestualizzazione, cercando di
costruire modelli replicabili per interventi in altre realt nazionali, non
solo per le elevate qualit tecniche
e costruttive degli interventi previsti,
ma soprattutto per ladozione di percorsi di partnership pubblico-privato
che danno un importante contribu-

51

to allinnovazione e al rafforzamento
dei sistemi territoriali;
4 qualificare le aree produttive ecologicamente attrezzate (le cos definite
APEA) caratterizzate da prestazioni
infrastrutturali e gestionali tali che,
una volta realizzate, possano consentire allinsieme delle organizzazioni
presenti nellarea una facile adesione ai processi di certificazione ambientale (vedi EMAS), in modo da
valorizzare con un riconoscimento
qualificante leccellenza ambientale
conseguita;
4 riaprire il dibattito per la costituzione
di laboratori operativi per la creazione di nuove configurazioni di parti
di citt oggi maggiormente prive di
margini di flessibilit, caratterizzate
per decenni da successive intensificazioni duso, monofunzionalit e
ghettizzazioni dello spazio;
4 individuare un unico modello di gestione per il riuso produttivo delle
aree produttive.
Gli indirizzi e gli strumenti operativi per le APEA
APEA, come acronimo che identifica le
Aree Produttive Ecologicamente Attrezzate, sintetizza un approccio alle
politiche ambientali e industriali che sta
assumendo unimportanza crescente
nellagenda delle Amministrazioni regionali, provinciali e locali. La definizione di
APEA ha fatto leva su unidea piuttosto
semplice sul piano operativo, gi radicata nel sistema produttivo italiano, per
sviluppare uninnovazione normativa
dalle notevoli potenzialit.
Nel decreto, le APEA sono definite
come aree attrezzate con un adeguato sistema di controllo degli inquinanti
e caratterizzate altres dalla presenza e
dalla gestione unitaria ed integrata di in-

Le Regioni che, ad oggi, hanno disciplinato il tema delle APEA secondo tale decreto sono ancora poche
(Abruzzo, Calabria, Emilia Romagna, Liguria, Marche, Puglia e Toscana); tra queste solo alcune (come Toscana, Emilia Romagna e Marche) hanno attivato una molteplicit di iniziative (condotto progetti sperimentali,
elaborato linee guida, erogato finanziamenti), mentre altre stanno ancora programmando le proprie strategie di sviluppo sul territorio.
2

industrie manufatti cementizi - 9

Imp.SPECIALE.9.indd 51

2-09-2009 17:42:33

52

S p e c i a l e

frastrutture e servizi idonei a garantire


la prevenzione dellinquinamento, la tutela della salute e della sicurezza e, pi
in generale, la riduzione delle pressioni
derivanti dalle attivit produttive sulle
risorse naturali (incluso luso efficiente
dellenergia).
Si tratta, in pratica, di promuovere la
realizzazione o la riconversione delle
cosiddette aree industriali (una modalit di aggregazione territoriale molto
diffusa in Italia), in modo tale che queste
siano pi compatibili possibili con lambiente naturale in cui sono localizzate.
Il decreto ha richiesto alle Regioni di
disciplinare con apposite leggi la creazione o la riqualificazione di APEA sul
proprio territorio, stabilendo i requisiti
per la pianificazione, progettazione, realizzazione e gestione di tali aree.
Lobiettivo principale delle APEA
quindi quello di coniugare la sostenibilit dello sviluppo produttivo con la
possibilit di migliorare la competitivit delle imprese; di fatto, la costituzione delle APEA rappresenta uno strumento normativo a disposizione delle
istituzioni regionali e locali per meglio
orientare la pianificazione territoriale e,
allo stesso tempo, unopportunit per
le imprese che scelgono di insediarsi al
loro interno. infatti previsto che le leggi regionali di recepimento del Decreto
Bassanini siano in grado di stimolare la
nascita di aree in grado di garantire elevati standard di qualit ambientale e disponibilit di servizi innovativi ed efficaci.
Questi servizi devono essere capaci di
generare vantaggi per le imprese insediate, quali ad esempio labbassamento
dei costi operativi ottenibile grazie alla
gestione comune degli aspetti ambientali (es. risparmio energetico o recupero della risorsa idrica), la semplificazione

amministrativa derivante dalla possibilit di utilizzare infrastrutture comuni (es.


depuratore collettivo) e di avvalersi di
autorizzazioni unificate, ladozione di
agevolazioni fiscali che premino la scelta
localizzativa (es. riduzione dellICI o degli oneri di urbanizzazione).
Molte Amministrazioni regionali hanno dimostrato di credere nellefficacia
dellapproccio delle APEA e negli ultimi anni hanno emanato provvedimenti mirati a disciplinare questo nuovo
strumento di governo del territorio e
ad incentivarne lo sviluppo3. Con leggi,
delibere o semplici linee-guida, hanno
stabilito quali siano le dotazioni infrastrutturali, impiantistiche e di servizi
che devono essere sviluppate dai soggetti che a livello territoriale intendono
farsi promotori della realizzazione di
unAPEA. In generale, la gestione sostenibile di Aree Produttive siffatte deve
tendere alla ricerca della cosiddetta
chiusura dei cicli di materia, acqua ed
energia e alla condivisione dei principali servizi ambientali. Limpostazione dei
requisiti per unAPEA che sostanzialmente stata condivisa dalle Regioni
che finora hanno elaborato indicazioni
in materia (con alcune differenze applicative), si articola in tre livelli di azione:
4 innanzitutto, la ricerca di prestazioni
di eccellenza nelle APEA che deve
necessariamente partire dal modo in
cui vengono concepiti gli spazi allinterno dellarea industriale, dalla progettazione delle reti tecnologiche e
viarie, dalla formulazione delle regole
che ne disciplinano lurbanizzazione;
4 il secondo livello di azione si focalizza sulla dimensione tecnica dellallestimento delle strutture dellarea (ad
es.:le strutture edilizie), e riguarda ad
esempio lapplicazione delle migliori

3
La Regione Marche ha emanato per prima con la LR n. 20 del 28/10/2003 un testo unico delle norme
in materia industriale, artigiana e dei servizi alla produzione come impegno regionale a promuovere la diffusione di aree produttive ecoefficienti, tradotta poi nel 2005 con lemanazione delle Linee guida, corredate
di casi pilota, per le Aree Produttive Eclogicamente Attrezzate; di seguito la Regione Emilia Romagna ha
emanato nel 2006 con delibera della Giunta Provinciale n407 del 21 novembre, anchessa un documento
di linee guida per la realizzazione delle APEA.

9 - industrie manufatti cementizi

Imp.SPECIALE.9.indd 52

2-09-2009 17:42:33

S p e c i a l e

tecniche disponibili sotto il profilo


ambientale (es. reti duali per quanto
riguarda il ciclo delle acque, lautoproduzione dellenergia, ecc.) ovvero la realizzazione di spazi e impianti
comuni anzich di singolo sito aziendale (ad es. aree di stoccaggio dei
rifiuti collettive, vasche di raccolta e
trattamento delle acque meteoriche
a servizio di pi imprese);
4 il terzo livello di azione prevede
lottimizzazione delle sinergie organizzative e gestionali attivabili tra le
diverse imprese insediate, nonch le
opportunit di gestione unitaria degli
spazi e degli impianti centralizzati (es.
attivazione di una borsa per il recupero dei rifiuti che preveda raccolta
differenziata porta a porta dei rifiuti, mobility management, energy management, ecc.). Proprio questultimo
livello rappresenta lelemento pi innovativo dellapproccio delle APEA e
si traduce nella richiesta di identificare un Gestore Unitario, soggetto
che pu costituire il vero motore del
processo di miglioramento ambientale, svolgendo un ruolo di promotore e/o gestore dei servizi ambientali
allinterno dellarea e rappresentando le imprese nei confronti di interlocutori esterni (anche attraverso
eventuali azioni di promozione della
sostenibilit dellarea e di marketing
territoriale).
CONCLUSIONI
Le APEA possono essere definite come
luogo dove si sperimentano ed attuano
azioni in forma partenariale, indirizzate
non solo al rispetto delle normative ma

53

pi in generale alla soddisfazione delle


esigenze ed aspettative ambientali delle imprese insediate e delle comunit
locali.
Non si tratta solo di dotare le imprese
di tecnologie avanzate, ma dintervenire
sullintero sito/area produttiva, investita
da un processo di qualificazione tecnologica ed ambientale mirante a garantire la prevenzione dallinquinamento
dellaria, dellacqua e del suolo, la tutela
della salute e della sicurezza, la gestione
dellintero ciclo dei rifiuti ecc.
Il concetto di area industriale come
luogo ambientale (oltre che di sviluppo economico e urbanistico) si sta
rapidamente affermando in Italia, come
testimoniato dalle pi recenti azioni regionali e provinciali che si propongono
di sviluppare le sintetiche indicazioni
normative sulle Aree Produttive Ecologicamente Attrezzate.
La stesura di Linee Guida e la redazione
di specifici regolamenti4, rappresentano
quindi un primo strumento informativo per gli operatori del settore, ossia
pianificatori e amministratori pubblici, le
imprese presenti nelle aree industriali,
i soggetti gestori e le associazioni che
forniscono consulenza sulle soluzioni
tecnico-gestionali.
Attraverso proposte pratiche e trasferimento dellesperienza si vuole, infatti,
perseguire lobiettivo di indurre ad una
gestione strategica ed operativa improntata al rispetto e alla tutela ambientale,
che deve comunque essere considerata
come un sistema in continua evoluzione
rinnovato dallintroduzione di innovazioni in campo tecnologico, di strumentazione urbanistica e di governance. n

4
La Regione Toscana, ad esempio, ha previsto allinterno del Macro-obiettivo E5 del PRAA (2007-2010)
la predisposizione di un Regolamento per lapplicazione della L.R. 61/2003 e delle relative Linee Guida.
Nella DGR del 06.08.07 n. 580 stato stabilito di sviluppare lapproccio APEA attivando un percorso di
consultazione con i principali portatori di interesse (soggetti gestori di aree industriali, Province, ecc.) mirato
a condividere lesperienza maturata dagli insediamenti produttivi pi avanzati in tema di gestione ambientale e a mettere a punto le Linee Guida previste dal PRAA. Il documento delle Linee Guida di prossima
emanazione, redatto da un Comitato Tecnico Scientifico nominato dalla Regione, raccoglie le misure da
adottare sia sul piano delle infrastrutture (conferimento rifiuti, impianti di depurazione, sistemi di produzione
da fonti di energia rinnovabile, ecc.) sia sul piano gestionale (organizzazione della logistica e della mobilit,
assistenza alle imprese, gestione unitaria dei servizi, ecc.).

industrie manufatti cementizi - 9

Imp.SPECIALE.9.indd 53

2-09-2009 17:42:33

54

Te c n o l o g i e

Fissaggio
dei pannelli
prefabbricati
alle strutture
in zona sismica
di Alberto Dal Lago e Roberto Ragozzini

Si sente lesigenza di rivedere gli attuali


criteri di fissaggio dei pannelli alla struttura prefabbricata in zone sismiche. Il
tema, oltre ad essere tragicamente attuale, presenta delle problematiche collegate ai nuovi codici di calcolo sismico
(nazionale ed europeo) che prevedono
una assenza di danni quando le strutture
subiscono degli spostamenti sotto sisma
che, calcolati agli stati limiti, sono di rilevante entit.

spessore totale, pesano in genere non


pi di 3,40 kN/m. Si applica il codice di
calcolo europeo EC8 e si considera che
il pannello sia un elemento non strutturale. Lazione sismica vale quindi:
Fa = Sa . p . a / qa
dove a = 1, qa = 2 (per pareti).

AZIONI SUI PANNELLI


Il vento
Si assume unazione caratteristica del
vento, espressa come pressione sul pannello, pari a 1,20 kN/m (pressione molto elevata). La pressione allo stato limite
vale 1,2 . 1,5 = 1,8 kN/m.
Tale pressione si traduce in unazione
che vale, sommando pressione esterna
con depressione interna: 1,8 . (0,8 + 0,2)
= 2,34 kN/m.

Per semplificare si assume TA / TI = 1

Il sisma
I pannelli industriali, qualunque sia il loro

S = . 1,35 .

= rapporto tra a g con valore


massimo 0,35
S = fattore di suolo = 1,35
z/h = massimo valore 1
TA = periodo vibrazione del pannello
TI = periodo vibrazione della struttura

= 7,425 .

9 - industrie manufatti cementizi

Imp.Tecnologia.9.indd 54

8-09-2009 9:51:48

Te c n o l o g i e

55

zona 1 = 3,7125 . 0,35 . 3,4 = 4,418 kN/m


zona 2 = 3,7125 . 0,25 . 3,4 = 3,156 kN/m
zona 3 = 3,7125 . 0,15 . 3,4 = 1,893 kN/m
zona 4 = 3,7125 . 0,05 . 3,4 = 0,631 kN/m
Il confronto con il vento (Va = 2,34 kN/
m) ci porta alla conclusione che il sisma
pi gravoso del vento per la zona 1 e
2, anche se bene subito chiarire che
lazione Fa unazione orizzontale che
va applicata al pannello a 360, mentre
il vento esercita una pressione sul pannello in direzione perpendicolare alla sua
superficie, e la depressione ha valori decisamente inferiori. Occorre anche precisare che nellEC8 non richiesta una
verifica sismica per azioni verticali.
Per quanto riguarda anche larmatura e i
collegamenti dei pannelli al telaio, lazione sismica, contrariamente al vento, agisce con la stessa intensit su entrambe
le superfici, sia esterna che interna, e
questo comporta sicuramente unarmatura simmetrica che per il vento non era
necessaria e un fissaggio meccanico che
blocchi il pannello sotto la spinta sismica
che tende a staccarlo dalla struttura, con
una forza decisamente maggiore di quella dovuta alla depressione.
Il pannello, sia che sia a taglio termico o
semplicemente alleggerito, non ha alcuna
difficolt ad essere progettato per resistere direttamente alle azioni sismiche
e occorre analizzare il comportamento
delle sue masse in relazione a quelle della struttura.
Per questo, occorre operare una distinzione tra i pannelli verticali, che appoggiano direttamente a terra sulla fondazione
e i pannelli orizzontali, che si fissano ai
pilastri.
COMPORTAMENTO SISMICO
DEI PANNELLI VERTICALI
Gli effetti sismici per unazione che nella stessa direzione del vento cio nella
direzione y, sono gi stati analizzati.

I bloccaggi alle fondazioni e i fissaggi sulla


gronda e sulla trave di banchina devono
essere dimensionati per la stessa forza
nelle 2 direzioni di spinta.
Sono quindi da evitare quegli attacchi
che tengono il pannello contro la struttura per preferire quegli attacchi che
trattengono il pannello senza farlo aderire alla struttura, attacchi che per il vento
sono dimensionati sulla pressione esterna, e che per il sisma dovranno essere
verificati anche per la direzione di spinta
verso lesterno.
Naturalmente, le masse dei pannelli agiscono a livello del fissaggio sulla struttura,
e per il sisma in direzione y il pannello
non oppone al movimento della struttura alcuna rigidezza.
Con un pannello di 12 m, largo 3,00 m, i
sistemi di fissaggio superiore (per esempio 2 su ogni pannello) sono sollecitati
da una forza allo stato limite che vale, al
massimo:
in zona 1:

= 39,76 kN ~ 40 kN

in zona 2:

= 28,40 kN ~ 30 kN

La precisazione delle diverse azioni per

industrie manufatti cementizi - 9

Imp.Tecnologia.9.indd 55

8-09-2009 9:51:48

56

Te c n o l o g i e

le 2 zone viene fatta perch uno standard operativo che tenga in conto la sola
zona I sarebbe molto dispendioso, visto
che la zona 1 relegata a zone specifiche
di ridotta estensione, mentre la zona II
sicuramente molto pi estesa.
Prendendo quindi il dimensionamento
per la zona II, possiamo anche essere garantiti per il vento, la cui massima azione
sicuramente inferiore e, nello stesso
tempo, per la zona 1, potremo mettere,
invece di 2 attacchi su 3 m, 3 attacchi.

normative sismiche. Lattacco che consente di vincolare i pannelli alla struttura


per la direzione y, e di consentire uno
spostamento della struttura in direzione
x di 20 cm, si pu individuare in un
ritegno che scorre dentro una guida, in
modo che i pannelli durante il sisma stiano fermi, mentre le struttura si sposta di
20 cm.
Nel disegno riportato un sistema di fissaggio del pannello che consente questo
movimento.

Ben diversa la valutazione delle rigidezze che offre una parete di pannelli
prefabbricati verticali per il sisma in direzione x.
Infatti, soprattutto per il blocco anche
dovuto al solo attrito che le fondazioni
offrono al pannello in direzione x, si pu
considerare che la parete, nonostante il
gioco dei giunti, sia molto rigida e non
abbia alcuna possibilit di seguire le deformazioni della struttura a cui i pannelli
sono vincolati.
In definitiva, occorre che la struttura prefabbricata possa muoversi, senza trovare
resistenza nei pannelli, le cui masse per
il sisma in direzione x non vanno tenute
in conto.
Gli spostamenti possibili possono essere valutati nellordine di 1520 cm cio
con escursioni calcolate allo stato limite
e gi contenute per rispettare la necessaria verifica di danno, imposta dalle nuove

Naturalmente, alla base, i pannelli devono essere trattenuti in direzione y, e


ci possibile sia predisponendo sulle
fondazioni un profilo che entra nella
femmina equivalente del pannello, sia lasciando una superficie liscia di appoggio,
ma prevedendo unarmatura di collegamento tra pannello e pavimento gettato
allinterno.

9 - industrie manufatti cementizi

Imp.Tecnologia.9.indd 56

8-09-2009 9:51:48

Colacem Ufficio Immagine Lorenzi comunicazione e pubblicit _ foto: phlus

I nostri valori
costruiscono il futuro

La nostra cultura di impresa frutto di valori condivisi,


un patrimonio che rappresenta la solidit dellazienda e il nostro impegno
per il futuro. Da sempre abbiamo scelto di salvaguardare lambiente, attraverso il
recupero e il riuso del territorio; di sviluppare le nostre idee investendo sulla ricerca
e sulla tecnologia; di instaurare rapporti di fiducia mantenendo una professionalit
costante e garantendo leccellenza dei nostri prodotti.
Colacem oggi una delle realt industriali pi importanti dItalia:
promuoviamo progresso e cultura aziendale, per la crescita delle nostre comunit.

Imp.Tecnologia.9.indd 57

8-09-2009 9:51:49

58

Te c n o l o g i e

COMPORTAMENTO SISMICO
DEI PANNELLI ORIZZONTALI
I pannelli orizzontali sono sostenuti dai
pilastri a cui si fissano solitamente in 4
punti:
4 collegamento ai 2 angoli superiori, in
grado di realizzare una cerniera (non
un carrello!);
4 2 sostegni allangolo inferiore in grado
di realizzare un carrello che sostiene il
pannello.
Con questo schema statico, il pannello

orizzontale per il sisma in direzione x non


costituisce irrigidimento, mentre occorre
tener conto del suo peso sismico nella
verifica del telaio prefabbricato in tutte le
2 direzioni.
Per il sisma in direzione y, occorre che il
pannello sia trattenuto dai 4 collegamenti
visti in precedenza.
Secondo la normativa sismica non occorre calcolare il sisma verticale, cio laumento di reazioni sui sostegni.
In genere si sceglie quindi il seguente sistema per realizzare i carrelli: alla base una
mensola metallica, esce dal pilastro e offre
al pannello una superficie su cui il pannello si appoggia. Tale superficie deve concedere una possibile escursione di 2,5 cm
in direzione x, stimando in tale misura la
massima deformazione del pilastro su 3
m di altezza.
Per il sisma in y si pu utilizzare una mensola con un piano inclinato, in modo cio

9 - industrie manufatti cementizi

Imp.Tecnologia.9.indd 58

8-09-2009 9:51:49

che la cerniera superiore impedisca al


pannello di sollevarsi sul piano inclinato e
di uscire dallappoggio.
Il pannello infatti, per sganciarsi dalla mensola che lo sostiene, dovrebbe
spostarsi in verticale, ma il movimento
non concesso dallattacco superiore
a cerniera.
COMPORTAMENTO SISMICO
DEI PANNELLI ORIZZONTALI
CHE SCARICANO IL LORO
PESO A TERRA INVECE CHE
SUI PILASTRI
In analogia con quanto visto per i pannelli
verticali, anche pi pannelli orizzontali sovrapposti possono scaricare il loro peso
a terra ed essere sismicamente svincolati dalla struttura, che si pu spostare rispetto ai pannelli fino a 20 cm. Anche

in questo caso il sisma in direzione x non


coinvolge la massa dei pannelli che sono
tenuti vincolati al pilastro per il sisma in
direzione y. Nel caso di pannelli orizzontali
industrie manufatti cementizi - 9

Imp.Tecnologia.9.indd 59

8-09-2009 9:51:53

60

Te c n o l o g i e

infilati tra i pilastri che scaricano a terra il


loro peso, il pannello di sopra deve poter
scorrere rispetto al pannello sottostante,
per seguire le deformazioni dei pilastri,
avendo un collegamento con 2 cerniere
nella parte superiore e 2 carrelli nella parte inferiore.
I pannelli infilati in una scanalatura nei pilastri devono quindi avere uno spazio di
almeno 3 cm affinch la parte inferiore
del pannello possa scorrere di tale entit
rispetto al pannello sottostante.
Il lato superiore di ogni pannello deve
essere vincolato al pilastro in fase di
montaggio, con un getto di calcestruzzo
o un profilo metallico che toglie i 3 cm di
gioco e che costringe il lembo superiore

del pannello a seguire lo spostamento


del pilastro.
Per consentire lo scorrimento tra i
pannelli, occorre prevedere vicino al
pilastro un apposito appoggio in teflon
che trasferisce i pesi dei pannelli fino in
fondazione.
La soluzione pi utilizzata per i pannelli
orizzontali infilati quella di adottare un
giunto a maschio e femmina che impedisca al lembo inferiore del pannello superiore, non trattenuto contro il pilastro,
di spostarsi per il sisma in direzione y e,
contemporaneamente, con apposito appoggio in teflon lasciare il margine di scorrimento del pannello superiore su quello
inferiore in direzione x.
n

9 - industrie manufatti cementizi

Imp.Tecnologia.9.indd 60

8-09-2009 9:51:54

Fissaggio dei pannelli prefabbricati alle strutture?

Per le zone sismiche


la soluzione

NE
O
I
VAZ UTA
O
ing
INN OpL
end

ASS

makelab.it

ent
Pat

ORIZZONTALI
11. Quale sistema di fissaggio concede che
i pannelli appoggiati a terra stiano fermi,
mentre la struttura si sposta fino a 20
cm sotto lazione orizzontale di un sisma
in direzione parallela alla superficie del
pannello?
13. Quale sistema di fissaggio sul bordo
superiore di un pannello orizzontale sostenuto
dalle mensole Girella e/o Tirella resiste allo
SLU fino a 40 kN in caso di sisma in direzione
perpendicolare al piano del pannello?

C ununica soluzione che vi consente il rispetto delle normative


sismiche sul collegamento alla struttura dei pannelli prefabbricati.
il sistema Fisis di Ruredil. In caso di sisma, Fisis garantisce
spostamenti relativi tra struttura e pannelli fino a 20 cm.
Fisis risponde ai requisiti dei fissaggi per pannelli in zone sismiche secondo NTC 2008
e la nuova normativa europea EC8.

VERTICALI
4. Quale sistema di fissaggio posto in sommit
dei pannelli verticali, per un sisma in direzione
parallela alla superficie dei pannelli, permette
lo spostamento relativo tra struttura e pannelli
fino a 20 cm?
5. Quale sistema di fissaggio resiste allo SLU
fino a 40 kN in caso di sisma in direzione
perpendicolare alla superficie del pannello?

Tecnologie e soluzioni
per ledilizia moderna

Imp.Tecnologia.9.indd 61

Ruredil S.p.A.
Via Buozzi 1- San Donato Milanese
Tel. +39 02 5276041
Fax +39 02 5272185
info@ruredil.it - www.ruredil.it

15-09-2009 14:57:05

62

N o r m a t i v e

Situazione normativa
europea per gli inserti
di fissaggio
di Enrico Nusiner

Chi in Italia si trova a progettare connessioni per strutture prefabbricate si


trova nella situazione di non disporre di
un riferimento normativo specifico.
Si fa naturalmente riferimento ai vari
decreti ministeriali in vigore per quanto
riguarda i criteri generali di progettazione, ma non vi nulla di preciso in merito
al dimensionamento di questi inserti.
Sopperisce a questa mancanza lesperienza dei prefabbricatori e la professionalit dei progettisti, unitamente al
supporto delle aziende che producono
questi sistemi.
In alcuni paesi europei sono presenti
delle linee guida nazionali che consentono di arrivare ad una certificazione
di prodotto specifica. Non si tratta di
vere e proprie norme, ma di una certificazione, a seguito di numerose prove
sperimentali, delle caratteristiche prestazionali dei singoli prodotti.
Da alcuni anni tuttavia qualcosa si mosso in ambito CEN (Comitato Europeo
di Normativa). Sotto il coordinamento
del Prof. Rolf Eligehausen, dellUniversit di Stoccarda, stato costituito un
gruppo di lavoro CEN TC 250/SC 2/
WG 2 con il mandato di stendere un
documento dal titolo Design of fastenings for use in concrete (Progettazione degli ancoraggi per applicazioni in
calcestruzzo).

Fanno parte di questo gruppo di lavoro


i rappresentanti di tutti i maggiori paesi europei. Si tratta di esponenti del
mondo accademico, professionale e
dellindustria. Per lItalia ha partecipato
un rappresentante del Gruppo Inserti
di ASSOBETON, incaricato dallUNI.
Questo gruppo ha lavorato intensamente per diversi anni ed ha prodotto
un documento identificato come prCEN/TS 1992-4-1, ora in fase di pubblicazione e di traduzione nelle varie lingue ufficiali del CEN. Al momento non
risulta disponibile una versione in lingua
italiana.
Si tratta, formalmente, di una Technical
Specification: questo significa che lo status del documento non quello di una
Euro Norma (EN). Tuttavia questione
di tempo e, dopo i necessari passaggi
ed approvazioni a livello degli enti normativi nazionali con probabilit questa
TS dovr assumere il livello EN. I tempi
tuttavia sono, come in tutti questi casi,
davvero lunghi: il processo di integrazione a livello europeo richiede certamente molti sforzi e, necessariamente,
alcuni compromessi.
Questa prTS di fatto un documento
che assiste la progettazione: allinterno
dellEurocodice 2 vi infatti un preciso
riferimento a questo testo. Il progettista
viene invitato a riferirsi a questo docu9 - industrie manufatti cementizi

Imp.Normative.9.indd 62

2-09-2009 17:55:15

N o r m a t i v e

mento quando deve dimensionare una


connessione tramite inserti.
Lo stesso gruppo di lavoro ha operato
nellambito del comitato tecnico che si
occupato della stesura dellEurocodice 2 (TC 250/SC 2). quindi da considerarsi come una specifica appendice
all EC2 che tratta in dettaglio di questi
argomenti. La prCEN/TS 1992-4-1
suddivisa in cinque parti distinte.
La prima parte contiene tutte le definizioni dei termini, i riferimenti progettuali generali e la definizione dei criteri
di sicurezza da applicare. Vengono dati
anche alcuni cenni in merito alla progettazione in zona sismica ed alla resistenza al fuoco.
Seguono poi altre quattro parti, che
riguardano ciascuna una famiglia di
prodotti che possono costituire lancoraggio vero e proprio. Si tratta di due
famiglie di prodotti cosiddetti preinstalled e di due famiglie di prodotti
post-installed.
Per pre-installed si intendono inserti
che vengono annegati nel calcestruzzo,
e che si trovano gi nel cassero al momento del getto del castruzzo. La parte
2 si occupa pertanto di piastre ancorate, mentre la parte 3 prende in considerazione i profili dotati di sistemi di
ancoraggio fissi (anchor channels).
Le altre due parti riguardano invece sistemi di ancoraggio al calcestruzzo che
vengono posti in opera in una fase successiva al getto e alla maturazione del
cls (post-installed). Parliamo dunque di
ancoraggi (o comunemente detti tasselli) di tipo meccanico parte 4 - e di
ancoraggi di tipo chimico parte 5.
Non vengono presi in considerazione
altri sistemi di fissaggio, in quanto non
esistono modelli sperimentali ed esperienze di prove sufficienti a giustificare
un approccio di questo tipo.
Ognuna di queste parti si occupa dei
modelli di calcolo relativi agli specifici
prodotti: in generale si tratta di definire
e calcolare il mecanismo di trasferimento delle sollecitazioni da un elemento

63

esterno al calcestruzzo, tramite gli inserti, allinterno del calcestruzzo e quindi alla struttura principale.
Vi da rilevare un importante dettaglio tecnico: in linea con lapproccio
degli EC, tutta la norma risulta applicabile solamente qualora per i singoli
prodotti siano disponibili i valori caratteristici dei parametri da inserire nelle
formule. Questi valori caratteristici devono tuttavia essere certificati tramite
una attestazione di prodotto rilasciata dallEOTA (European Organisation
for Technical Approvals). In alternativa
viene richiesta una specifica norma di
prodotto CEN, peraltro a tuttoggi n
disponibile n in previsione.
Questo significa che ogni produttore
dovr ottenere da uno degli organismi
nazionali appartenenti allEOTA (per
lItalia lICITE) una certificazione ad
hoc dei parametri caratteristici, prodotto per prodotto: ci comporta sottoporre i propri prodotti ad una serie
di test sperimentali eseguiti in conformit alle linee guida comuni europee
(ETAG).
Scopo ultimo di tutta questa complessa
procedura quello di fornire ai progettisti la certezza dei parametri che
andranno ad utilizzare nei loro calcoli. Si prevede che saranno, una volta a
regime, messi a disposizioni opportuni
programmi di calcolo dedicati, in quanto il calcolo e la verifica manuale di tutti
i possibili meccanismi resistenti risulterebbe complesso.
A conclusione di tutte queste considerazioni certamente si evince come, nonostante la complessit delle procedure, la strada della integrazione europea
sembra avviata.
opinione del Gruppo Inserti di ASSOBETON che questo servir da un lato
a dare una ulteriore garanzia ai professionisti ed ai prefabbricatori, dallaltro a
qualificare ulteriormente le aziende che
intendono lavorare con seriet per un
approccio professionale e scientifico
allargomento.
n

industrie manufatti cementizi - 9

Imp.Normative.9.indd 63

2-09-2009 17:55:15

64

A t t u a l i t
Le

strutture prefabbricate per ledilizia antisismica

LAquila, 14

luglio

2009

Si svolto a LAquila il convegno Le strutture prefabbricate per ledilizia antisismica


organizzato da ASSOBETON. Levento ha
riscosso grande successo di pubblico, formato
da progettisti, amministratori locali, esper ti
del settore e cittadini, con unaffluenza anche
superiore alle aspettative.
Ci ha confermato lesistenza di un for te
interesse intorno alla tematica delledilizia
industrializzata antisismica e alle proposte
che il compar to pu offrire nellambito della
ricostruzione delle aree interessate dal sisma
dello scorso aprile.
Con questo convegno, ASSOBETON ha
voluto contribuire al progresso tecnico con
lesame del compor tamento delle opere sul
campo e con lillustrazione delle conoscenze
pi recenti sullargomento dalla ricerca del
settore.
Lassise stata infatti loccasione per constatare lo stato di avanzamento dei lavori e
lefficienza della macchina organizzativa sia
dal lato dellemergenza (Protezione Civile)
che della ricostruzione. Par ticolare rilievo
stato infatti dato alla fluidit della procedura

di assegnazione e svolgimento delle opere. A


seguito del drammatico evento, fin dai primi
giorni, con la super visione di ReLUIS, sono
stati realizzati i rilievi sugli edifici della zona
interessata dal sisma ed stato attivato il
piano di ricostruzione. Nello stesso tempo
si aper to nel mondo scientifico un vivace
dibattito sugli effetti del sisma e sul comportamento di edifici e materiali da costruzione.
Durante il convegno stato analizzato il compor tamento dei manufatti cementizi in caso
di sisma, sia sulla base dei rilievi del recente
evento, sia sulla base delle diverse campagne
sperimentali sostenute da ASSOBETON negli
ultimi 15 anni.
Sono state infine illustrate le risposte che
ledilizia industrializzata in calcestruzzo pu
offrire in termini di qualit e di rapidit di
esecuzione, mettendone in evidenza le spiccate caratteristiche antisismiche.
Le relazioni presentate nel corso del
convegno sono disponibili nellArea
Studi ricerche e documentidel sito
web www.assobeton.it.
n

Andrea Bolondi, nuovo Presidente ERMCO


Andrea Bolondi, Vice Presidente dellATEC AP, il nuovo
Presidente
d e l l E R M C O,
lAssociazione
Europea del
Calcestr uzzo
Preconfezionato, ovvero
la feder azione
delle associazioni nazionali
che rappresentano lindustria
del calcestr uzzo i n E u r o p a .
Fondata nel 1967, ad ERMCO fanno riferimento 21 membri ufficiali (Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Israele, Nor vegia,

Olanda, Polonia, Por togallo, Regno Unito,


Repubblica Ceca, Slovacchia, Spagna, Svezia,
Svizzera, Turchia), 3 membri associati (Sud
America, Stati Uniti e India) e un membro
aggregato (Russia).
Andrea Bolondi, laurea in ingegneria civile,
lunga esperienza nel settore delle costr uzioni, nel 1987 viene nominato Direttore
Commerciale di Smae, produttore italiano di
argilla espansa, e nel 1993 Direttore Marketing di Unicem, il secondo produttore italiano di cemento.
Dal 1998 al 2004 stato Direttore della
Divisione Centro-Sud di Unical, societ italiana del calcestruzzo di Buzzi Unicem. Dal
2005 Direttore Processi ed Innovazione
di Unical.
Dal 2004 par tecipa alla vita associativa, dal
2006 Coordinatore di Progetto Concrete
e dal 2008 ricopre la carica di Vice Presidente dellAtecap, dopo essere stato anche
Presidente della Commissione Marketing. n
9 - industrie manufatti cementizi

Imp Attualita 9.indd 64

2-09-2009 18:03:06

A t t u a l i t

65

Il Nuovo Calcestruzzo
Nella quinta edizione del libro
sono presenti
tante novit, e
m o l t o i m p o rtanti, come si
addice a un libro
che, rispetto alle
precedenti edizioni, costantemente aggiornato ed ampliato per essere
sempre nuovo
nella presentazione degli argomenti che riguardano il calcestruzzo.
Il libro stato aggiornato alle ultime Norme

Tecniche per le Costruzioni (NTC) emanate


con DM del 14 Gennaio 2008.
La maggiore novit di queste NTC riguarda
le responsabilit legali dei vari operatori nel
settore delle costruzioni in calcestruzzo: Progettista, Direttore dei Lavori, Impresa, Produttore di calcestruzzo, Collaudatore.
Anche il software Easy & Quick, presente nel
CD allegato al libro, per elaborare le prescrizioni prestazionali, stato aggiornato e rivisitato per ladeguamento alle nuove NTC .
Il nuovo calcestruzzo
Mario Collepardi, Silvia Collepardi e Roberto Troli
Editore Grafiche Tintoretto, Villorba
Pagine 530
Prezzo e 65,00
n

industrie manufatti cementizi - 9

Imp Attualita 9.indd 65

2-09-2009 18:03:08

NUOVE CULTURE DEL COSTRUIRE


NUOVE
CULTURE
DEL
COSTRUIRE

Bologna, 28 - 31 ottobre 2009

09
SAIE
International
Building
Exhibition

Federbeton presenta
il programma
Bologna,

SAIE Concrete 2009


28 - 31 ottobre
2009

I 100 vantaggi delledilizia industrializzata in


calcestruzzo
Tre convegni dedicati alledilizia industrializzata in calcestruzzo e
ai professionisti del settore
Soluzioni Tecniche
per lArchitettura
e le Costruzioni

SALONE INTERNAZIONALE DELLEDILIZIA

gioved 29 ottobre 2009 - sala di collegamento tra i Padiglioni 25 e 26

Viale della Fiera, 20 - 40127 Bologna (Italia) - Tel. +39 051 282111 - Fax +39 051 6374013 - www.saie.bolognafiere.it - saie@bolognafiere.it

Il 29 ottobre ASSOBETON organizza al SAIE, con la collaborazione di Idra, tre convegni dedicati
ai professionisti con i quali saranno illustrate le soluzioni proposte dalledilizia industrializzata in
calcestruzzo.
Preview_SAIE_ottobre_ita_09.indd 1

27-10-2008 16:12:12

La giornata strutturata in tre moduli che presenteranno ciascuno in modo conciso un aspetto
specifico, affrontato da esperti del settore, con lobiettivo di fornire al professionista spunti e
strumenti veramente concreti.
I convegni si terranno nella sala di collegamento tra i Padiglioni 25 e 26.
Lingresso gratuito e tutti i partecipanti riceveranno una copia della pubblicazione 100 vantaggi
delledilizia industrializzata in calcestruzzo, presentata in anteprima al SAIE.

gioved 29 ottobre 2009, ore 10.45

Convegno di ingegneria strutturale


La moderna progettazione di opere in cls realizzate attraverso un processo
industrializzato
Apertura dei lavori
Relazioni:
La progettazione di strutture secondo le Nuove Norme Tecniche per le Costruzioni
Le connessioni tra elementi Soluzioni progettuali
Luso di software avanzati per una moderna progettazione delledilizia industrializzata

Imp_Annuario_9.indd 66

11-09-2009 11:12:23

gioved 29 ottobre 2009, ore 13.15

Convegno di architettura
Ledilizia industrializzata in cls al servizio di un nuovo design
Apertura dei lavori
Relazioni:
La residenza alle soglie del terzo millennio tra metafora intimistica ed utopia tecnologica
Edilizia industrializzata e design
Luso del software per una moderna progettazione architettonica con elementi prefabbricati

gioved 29 ottobre 2009, ore 15.30

Convegno sulla sostenibilit


Edilizia industrializzata in cls come sinonimo di eccellenza, sostenibilit ed
efficienza

in collaborazione con

Apertura dei lavori


Relazioni:
Sostenibilit: un valore da tradurre in termini concreti
Lo sviluppo della normativa nellambito della sostenibilit
La certificazione della sostenibilit di un edificio

Settori espositivi

Ingresso
NORD

14
15
16
18

Ingresso
CALZONI

20

19

42 22

21

44

29

Ingresso
MICHELINO

47

30

45
36

26

ArEA dEl CoStruIrE SoStEnIbIlE

Ingresso
COSTITUZIONE

Via dellEfficienza Energetica

CENTRO
SERVIZI

25

Via delluso Efficiente dellAcqua


49

31

32

48

14
15

18

33

35

16

20

19 42 22

21

47

44

29
30 45

Settori espositivi

Ingresso
MORO

36

26

Evento ASSOBETON

25

49

31

32

48

33
35

Pad. 26
Canalizzazione e trattamento delle acque
Pad. 14 - 15

Energia rinnovabile e tecnologie a basso

consumo per
Imp_Annuario_9.indd
67il costruire sostenibile

Pad. 19
Impermeabilizzazioni - Geotessili - Chimica
per edilizia - Isolanti termoacustici
Pad. 21

Pad. 31
Strumenti tecnici e attrezzature per prove,
controlli e misure
Pad. 33
Salone degli utensili e dei sistemi di fissaggio

11-09-2009 11:12:23

NUOVE CULTURE DEL COSTRUIRE


Bologna, 28 - 31 ottobre 2009

NUOVE
CULTURE
DEL
COSTRUIRE

09
SAIE
International
Building
Exhibition

Programma SAIE Concrete 2009


Bologna,
28 - 31 ottobre
2009 Servizi, Blocco D
mercoled 28 ottobre 2009, ore 11:00 - Sala Concerto, Centro
Convegno di apertura
Mercato e calcestruzzo armato: soluzioni e opportunit
Il convegno avr come scopo quello di fornire lanalisi del mercato del settore del calcestruzzo e del suo indotto.
In occasione del convegno verr distribuito il Terzo Rapporto CRESME - CONSULTA PER IL CALCESTRUZZO
su Il mercato del settore.
gioved 29 ottobre 2009, ore 10:30 - Sala Italia, Palazzo dei Congressi
La Conferenza di Architettura
Progettare in cemento armato: larchitettura seduttiva di UNstudio
Protagonista delledizione SAIE CONCRETE 2009 lUNSTUDIO
di Ben Van Berkel, il quale ha esperienze signiSoluzioni Tecniche
lArchitettura
ficative nel campo della progettazione in cemento armato.per
e le Costruzioni
SALONE INTERNAZIONALE DELLEDILIZIA
Viale della Fiera, 20 - 40127 Bologna (Italia) - Tel. +39 051 282111 - Fax +39 051 6374013 - www.saie.bolognafiere.it - saie@bolognafiere.it

gioved 29 ottobre 2009, ore 9:00 - Sala Melodia, Centro Servizi, Blocco B
Seminario Polistudio S.p.A.
La gestione dei rifiuti e dei sottoprodotti nella filiera del comparto edilizio, dalla cava alla produzione di cemento e calcestruzzo per finire alla gestione di un cantiere edile per lo sviluppo di un
sistema integrato che consenta di riutilizzare i rifiuti prodotti (o sottoprodotti) allinterno della
stessa filiera nellottica di uneco-sostenibilit ed eco-autonomia di settore.
Preview_SAIE_ottobre_ita_09.indd 1

27-10-2008 16:12:12

venerd 30 ottobre 2009, ore 9:30 - Sala Concerto, Centro Servizi, Blocco D
Convegno organizzato da ATECAP e ANCE
Norme Tecniche per le Costruzioni. + qualificazione nel costruire, + sicurezza delle strutture:
confronto fra committenti, progettisti e imprese
Il convegno riguarder lapplicazione delle nuove Norme Tecniche per le Costruzioni mettendo in evidenza il relativo ruolo fondamentale affinch vengano costruite opere sicure, in collaborazione con il C.S.LL.PP.
venerd 30 ottobre 2009, ore 10.30 - sala di collegamento tra i Padiglioni 25 e 26
Convegno organizzato da CONPAVIPER
La scelta del calcestruzzo per realizzare in sicurezza pavimenti industriali di qualit
Il progetto PAVICAL
venerd 30 ottobre 2009, ore 14:30 - Sala Bianca, Palazzo dei Congressi
Convegno organizzato da Progetto Concrete
Il Terremoto a LAquila - Diario di unesperienza per la ricostruzione
Obiettivo del convegno illustrare, nellambito del SAIE Concrete, lesperienza di Progetto Concrete a LAquila
nella realizzazione del Progetto CASE.

Imp_Annuario_9.indd 68

11-09-2009 11:12:23

Preview

09
SAIE
International
Building
Exhibition

NUOVE
CULTURE
DEL
COSTRUIRE
Bologna,
28 - 31 ottobre
2009

Soluzioni Tecniche
per lArchitettura
e le Costruzioni
SALONE INTERNAZIONALE DELLEDILIZIA
Viale della Fiera, 20 - 40127 Bologna (Italia) - Tel. +39 051 282111 - Fax +39 051 6374013 - www.saie.bolognafiere.it - saie@bolognafiere.it

Preview_SAIE_ottobre_ita_09.indd 1
Imp_Annuario_9.indd 69

27-10-2008 16:12:12
11-09-2009 11:12:24

LISTINO E FORMATI PUBBLICITARI


I PREZZI INDICATI SONO PER USCITA E IVA ESCLUSA

PIEDE
mm 210x80
1 uscita 1.200,00
2 uscite 1.050,00
3 uscite 900,00
4 uscite 750,00
5 uscite 600,00

COLONNA
mm 105x297
1 uscita 1.650,00
2 uscite 1.500,00
3 uscite 1.350,00
4 uscite 1.200,00
5 uscite 1.050,00

MEZZA PAGINA
mm 210x148
1 uscita 1.650,00
2 uscite 1.500,00
3 uscite 1.350,00
4 uscite 1.200,00
5 uscite 1.050,00

PAGINA INTERNA
mm 210x297
1 uscita 2.300,00
2 uscite 2.100,00
3 uscite 1.900,00
4 uscite 1.700,00
5 uscite 1.500,00

ULTERIORE PAGINA
INTERNA
(posizione sinistra)
mm 210x297
1 uscita 1.600,00
2 uscite 1.450,00
3 uscite 1.300,00
4 uscite 1.150,00
5 uscite 1.000,00

Posizioni privilegiate

PAGINA 2, 11 e
FRONTE 3 COPERTINA
mm 210x297
1 uscita 4.000,00
2 uscite 3.000,00
3 uscite 2.500,00
4 uscite 2.200,00
5 uscite 2.000,00

2 COPERTINA,
3 COPERTINA e PAGINA 3
mm 210x297
1 uscita 4.500,00
2 uscite 3.600,00
3 uscite 2.900,00
4 uscite 2.500,00
5 uscite 2.250,00

4 COPERTINA e PAGINA 1
mm 210x297
1 uscita 5.400,00
2 uscite 4.200,00
3 uscite 3.500,00
4 uscite 3.200,00
5 uscite 2.700,00

LISTINO SCHEDE PRODOTTO

A
B

Formati

Dati

Prezzi

A - 1/2 pagina

- Nome azienda e riferimenti


- Logo aziendale
- Descrizione 2 prodotti (1.200 caratteri spazi inclusi)
- 1 immagine

Pianificazione annuale pagina intera: OMAGGIO


Nessuna pianificazione annuale: 1.500,00

B - 1/4 pagina

- Nome azienda e riferimenti


- Logo aziendale
- Descrizione 1 prodotto (600 caratteri spazi inclusi)

Pianificazione annuale pagina intera o mezza


pagina: OMAGGIO
Nessuna pianificazione annuale: 700,00

Alle dimensioni sopra riportate vanno aggiunti 3 mm di abbondanza per ogni lato e crocini di registro

Imp_Annuario_9.indd 70

15-09-2009 15:13:03

Organo ufficiale di ASSOBETON

concessionaria pubblicit di

mediakit
2009/2010

Imp_Annuario_9.indd 71

15-09-2009 15:13:03

PROPRIET:
ABES srl
Societ di servizi di ASSOBETON

CASA EDITRICE:
IMREADY srl - www.imready.it

STRUTTURA:

Anno V n. 9 - giugno/luglio 2009

Direttore:
Maurizio Grandi
Segreteria Editoriale:
Alessandra Biloni
Segreteria di Redazione:
Patrizia Ricci
p.ricci@imready.it

ASSOBETON

industrie manufatti cementizi


Edizioni IMREADY

Spedizione in abbonamento postale - Tabelle B - (Tassa riscossa) - autorizzazione rilasciata a IMREADY SRL - N. 881 del 06.02.08 della Direzione Generale PP.TT. della Rep. S. Marino

Organo Ufficiale di ASSOBETON

2009

STUDI E RICERCHE

Resistenza a taglio delle connessioni trave-pilastro spinottate


nelle strutture prefabbricate

SPECIALE

Struttura della rivista


-

Editoriali Associazione
Approfondimenti su argomenti di primo piano
Articoli tecnici sul settore
Interviste al mondo accademico
Attualit del settore
Informazioni dalle Aziende
Notizie e informazioni dallAssociazione

Obiettivi
Contribuire alla crescita tecnico/economica delle Aziende e del mercato
Essere un punto di incontro e confronto per il settore
Costituire un riferimento per lo sviluppo normativo
Promuovere lo sviluppo associativo di ASSOBETON

Diffusione media

Isolamento ed efficienza energetica in prefabbricazione

NORMATIVE

Situazione normativa europea per gli inserti di fissaggio

ANNUARIO

Annuario del settore della prefabbricazione on-line:


nuove funzioni e utility

L'ASSOCIAZIONE

Assemblea Generale Ordinaria ASSOBETON 2009

Rivista destinata
in particolare alle
aziende del settore della
prefabbricazione
Articoli tecnici su tutti
gli argomenti del settore
6 numeri anno
Diffusione:
5.000 copie che
raggiungono tutti i
produttori di manufatti
cementizi

Imp_Annuario_9.indd 72

lOrgano Ufficiale di ASSOBETON (Associazione Nazionale Industrie Manufatti Cementizi).


La rivista si rivolge al settore della prefabbricazione per approfondire e dedicare il giusto spazio a tutto il comparto dei prodotti prefabbricati a base cementizia di ogni genere
e fattura, analizzandone e descrivendone ogni aspetto: dalla fase iniziale di studio delle
materie prime, alla lavorazione e produzione, fino alla realizzazione del manufatto e al
mantenimento della sua funzionalit operativa.
La realizzazione e la cura degli articoli sono il prodotto dellopera di professori, docenti
universitari, tecnici, tecnologi, ingegneri professionisti, che, analizzando le diverse tematiche trattate, permettono di dare uno sguardo a 360 comprensibile a tutti, anche
ai non addetti ai lavori.

CONFINDUSTRIA

INDUSTRIE MANUFATTI CEMENTIZI

5.000 copie a numero e tiratura aggiuntiva in occasione di eventi speciali,


quali FIERE e CONVEGNI:
- SAIE
- MADE expo
- Convegni tecnici del settore

Destinatari principali
- Produttori di prefabbricati
- Organi istituzionali (tecnici di Ministeri ed Enti Pubblici, Consiglio Superiore
LL.PP., ecc.)
- Ordini degli Ingegneri, degli Architetti, dei Geometri, nazionali e territoriali
- Principali Imprese Generali di Costruzioni e Studi di Ingegneria operanti nel settore
- Tecnici di laboratorio, tecnici delle imprese di costruzione, responsabili di cantiere
- Associazioni di categoria del settore delle costruzioni, nazionali e territoriali
- Professori di prima fascia, facolt e biblioteche universitarie del settore
- Aziende fornitrici del settore

Caratteristiche tecniche
-

Bimestrale
Formato: 210x297 mm
Rilegatura con bordo incollato
Quadricromia
Foliazione media per numero: 108 pagg.

15-09-2009 15:13:03

22

Editoriale

S t u di

ri c e rc he

LEditoriale
del Presidente

Rispetto
delle regole
e lobby

per me un grande piacere, dopo che


a giugno lAssemblea di ASSOBETON
mi ha assegnato onore ed onere di
guidare lAssociazione, occupare periodicamente questo spazio della nostra bella
rivista Industrie Manufatti Cementizi.
Porgo a Voi, innanzitutto, il mio pi sincero
e caloroso saluto, sperando di avere lopportunit, nel corso del mio mandato, di
conoscere personalmente tutti.
Non posso esimermi inoltre, in questa occasione, dal ringraziare con grande affetto
e stima il mio predecessore Renzo Bullo
che mi ha consegnato unAssociazione
notevolmente cresciuta, grazie alle sue
competenze, al suo duro lavoro ed alla sua
grande dedizione.
Assumo la non semplice responsabilit di
guidare lAssociazione in un momento eccezionalmente complicato.
Il futuro che ci attende non sar facile,
certamente non lo sar per le imprese, ma
anche per lAssociazione stessa: i servizi che
dobbiamo erogare ed i fronti che dobbiamo presidiare, in un contesto concorrenziale sempre pi duro e spietato, crescono
di giorno in giorno e divengono sempre
pi complessi, mentre le risorse, gi limitate,
tenderanno certamente a diminuire.
Ci si presenta, quindi, un compito non

facile alla cui soluzione, per, concorrer


certamente la solidit finanziaria che la
nostra Associazione ha saputo costruirsi
nel corso della propria ultracinquantennale
esistenza ed in particolar modo negli ultimi
anni, attraverso iniziative che hanno evitato
laumento dei contributi associativi. Una
solidit finanziaria che potrebbe rivelarsi
molto utile per superare lattuale periodo
di crisi che tutti speriamo, ovviamente, duri
ancora per poco.
Dico di pi, sarebbe per me una grande
soddisfazione poter dimostrare, proprio in
momenti come questo, quanto sia impor
importante e di grande valenza appartenere ad
unAssociazione che sappia interpretare i
bisogni delle imprese, che sappia tutelarne
gli interessi, ma anche contribuire concretamente ad indicare la via pi breve per
uscire da questa drammatica situazione.
Ma solo se tutti ci stringeremo intorno ad
ASSOBETON che riusciremo a sfruttare le
sue potenzialit e lautorevolezza che esprime il nostro logo.
Il programma che ho proposto allAssemblea, realizzato in stretta collaborazione
con i Colleghi Vicepresidenti ed il Direttore,
interamente pubblicato in questo numero
della rivista. Si tratta di un programma articolato e complesso che sar il mio costante
riferimento, come pure per le Sezioni di
ASSOBETON e per tutti gli Associati.
Solo se tutti avremo ben chiaro dove arrivare e come arrivarci, saremo in grado di
imprimere a tutto il convoglio quella velocit e quella forza di reazione di cui oggi
abbiamo un gran bisogno.
Due aspetti mi preme sottolineare in
questo mio primo editoriale. Il comune
denominatore delle nostre azioni e dei
rapporti personali ed aziendali non potr
prescindere dalla correttezza comporta-

Figura 4 Piastra di ancoraggio dellimpianto


di prova.

ni alla volta ed il martinetto viene fatto


agire perpendicolarmente alla gamba del
tegolo allaltezza dellala superiore.
4. PROVE PRELIMINARI
Come evidenziato in precedenza (vedi
par. 3.1) si rende necessaria lesecuzione
di prove preliminari per la corretta definizione della storia di carico. Le prove
preliminari vengono svolte utilizzando
una semplificazione geometrica degli
elementi. La Figura 9 mostra lassetto
che simula una connessione tegolo-trave
ruotata di 90. I due elementi laterali
pi sottili rappresentano le gambe del
tegolo, mentre il blocco centrale simula
la trave. La configurazione simmetrica si
resa necessaria per agevolare la sperimentazione.
Tutto il sistema posizionato su di una
trave in acciaio 2UPH300 ancorata al
pavimento. Gli elementi laterali sono collegati alla trave di base mediante barre
filettate F 38 mm bullonate alle estremit. Limpianto di prova stato studiato
per poter anche eseguire una prova
ciclica e per questo motivo sono stati
posizionati due martinetti contrapposti a
singolo effetto sotto e sopra lelemento
centrale.
Sono stati installati due tipi di trasduttori potenziometrici caratterizzati da
corse diverse. Le traslazioni del blocco
centrale sono monitorate da tre penny,
con una corsa da 150 mm, il primo dei

quali costituisce anche il controllo della


prova, eseguita appunto in controllo di
spostamento.
Per monitorare le traslazioni, le rotazioni e gli spostamenti fuori piano degli
angolari metallici, sono stati utilizzati dei
gefran,, con una corsa pari a 10 mm
(Figura 11).
4.1 Risultati della prima prova
I risultati ottenuti dalla prima prova preliminare non sono stati quelli attesi, ma
tale prova ha fornito comunque una
serie di informazioni utili per rivedere le
dimensioni di alcuni elementi.
In Figura 12 sono rappresentati i risultati
in termini di curve forza-spostamento
relative ai trasduttori posizionati sullelemento centrale. Dal loro esame si evidenzia, oltre alla fase iniziale con funzionamento ad attrito, un comportamento
elastico fragile.
Non si potuto apprezzare la duttilit
delle connessioni a causa della rottura
precoce del copriferro come mostrato
in Figura 13. In ogni caso anche gli elementi laterali strumentati hanno mostrato traslazioni sia nel piano sia fuori piano
(Figura 14) e per quelli non strumentati
stato comunque possibile rilevare visivamente tali spostamenti (Figura 15).
La presenza di unabbondante armatura,
capace di sostenere il carico ultimo della
prova, non ha impedito la formazione di
una macroscopica fessura con distacco del
bordo terminale dellelemento trave. Le
armature infatti sono entrate pienamente in funzione solo dopo la fessurazione. Solo la pretensione delle armature
avrebbe potuto evitare tale fessurazione. Gli angolari metallici hanno subito
delle contenute distorsioni (Figura 13)
mostrando di essere largamente sovradimensionati rispetto al resto, mentre
i bulloni passanti hanno subito vistose
piegature plastiche (Figura 14).
I tasselli sollecitati a taglio si sono inclinati
ed hanno provocato un allargamento del
foro di alloggio.
4.2 Osservazioni

9 - industrie manufatti cementizi

2 - industrie manufatti cementizi

S t u di

r i c e rc h e

23

Figura 5 Impianto per la prova ciclica longitudinale.

Figura 8 Impianto per la prova ciclica trasversale.

Figura 6 Particolare della connessione.

Figura 7 Dettagli di armatura del tegolo.

Nel corso della prova non si sono potute


determinare le caratteristiche di duttilit
dei dispositivi metallici.
E lesito cos come sopra descritto ha
posto lattenzione sui particolari costruttivi delle adiacenti parti in calcestruzzo
armato, che possono rappresentare il
punto debole della connessione.

Si fa notare come il cedimento della connessione pu essere determinato da:


4 rottura per taglio o flessione del bullone passante;
4 rottura per taglio dei tasselli;
4 rottura per distorsione degli angolari;
4 rottura per trazione dei bordi in
calcestruzzo degli elementi in c.a.
collegati.
Ai fini di un buon comportamento sismico della connessione opportuno indirizzare la rottura verso il meccanismo
pi duttile e questo pu essere individuato nella distorsione degli angolari
metallici.
Al fine di veicolare il meccanismo di
collasso si dunque deciso di apportare
delle modifiche allelemento metallico
a L. Quello utilizzato durante la prima
prova preliminare era un profilato commerciale L 100 x 8 (Figura 15) di esuberante resistenza e rigidezza. Per la ripetizione della prova si deciso di modificare tale elemento (Figura 16) portando lo
spessore da 8 a 5 mm, lo spigolo vivo
stato sostituito da un raggio di curvatura

industrie manufatti cementizi - 2

CALENDARIO USCITE 2009


Speciali

Fiere - Eventi

N. 10

Ottobre

Macchine per la prefabbricazione

SAIE 2009

N. 11

Dicembre

Architettura e Prefabbricazione

MADE expo 2010 - KLIMAhOUSE 2010

N. 12

Dicembre

Annuario 2009

CALENDARIO USCITE 2010


Speciali
N. 13
N. 14

Maggio

N. 15

Agosto

N. 16

Ottobre

N. 17

Dicembre

N. 18

Dicembre

CONCESSIONARIA ESCLUSIVA
PER LA PUBBLICIT:
IDRA sa
Tel. 0549.909090 - Fax 0549.909096
Email: info@idra.sm
FATTURAZIONE PUBBLICIT:
ABES Srl
Via Giacomo Zanella 36 - 20133 Milano

Imp_Annuario_9.indd 73

Fiere - Eventi

Marzo

SAIE 2010

Annuario 2010

INSERZIONI PUBBLICITARIE:
Il materiale pubblicitario deve essere
consegnato a:
IMREADY srl
Strada Cardio 4
47891 Galazzano - Repubblica di San Marino
Per maggiori informazioni:
Tel. 0549.941003
Email: commerciale@imready.it
La Direzione del volume si riserva di non
pubblicare materiale non conforme alla
propria linea editoriale

MATERIALE RICHIESTO:
- Cd con immagine in formato TIFF o PDF, in
quadricomia, con risoluzione di 300 dpi
- Prova di stampa a colori (prova di stampa
certificata, altrimenti non possibile
garantire la riuscita grafica dei colori)

15-09-2009 15:13:04

Annuario 2008:Layout 1 18/12/08 18:10 Pagina 284

Imp_Annuario_9.indd 74

11-09-2009 11:12:26

A n n u a r i o

75

Annuario del settore


della Prefabbricazione
on-line: nuove funzioni
e utility
LAnnuario del settore della Prefabbricazione ASSOBETON, consultabile
attraverso diversi indirizzi web (www.
annuarioprefabbricazione.com, www.
annuario-prefabbricazione.com o www.
annuario-prefabbricazione.it), rappresenta uno strumento semplice e dinamico con cui le aziende possono interfacciarsi direttamente per indagare il
mercato della Prefabbricazione.
A distanza di quattro anni dalla prima
edizione pubblicata in formato cartaceo,
il sito si via via arricchito di nuovi contenuti e utilit, che fanno dellAnnuario
ASSOBETON il pi impor tante strumento di comunicazione per lintero
settore.
Si tratta di un progetto importante, che
d visibilit a tutta la filiera delledilizia
industrializzata in calcestruzzo e costituisce un utile strumento di lavoro che facilita lincontro tra domanda ed offerta.
Sul sito sono presenti tutti i Prefabbricatori italiani e i principali Fornitori
del settore. Prefabbricatori e Fornitori
sono inseriti in due aree merceologiche
distinte allinterno delle quali possibile applicare diversi filtri di ricerca: per
ragione sociale, provincia e prodotto.
La ricerca visualizza i risultati in ordine
casuale, per non favorire nessuna azienda. Compaiono per prime le aziende
che hanno acquistato opzioni di evidenziazione. comunque possibile ordinare

i risultati della ricerca per ordine alfabetico delle ragioni sociali, per classe
di fatturato e per classe di numero di
addetti.
Le aziende associate ASSOBETON
sono identificate con il logo dellAssociazione.
Quindi, la versione web dellAnnuario del settore della Prefabbricazione
ASSOBETON non solo un sito di
consultazione, ma anche una vetrina
straordinaria dove le aziende possono
presentare le soluzioni pi allavanguardia, nonch i propri prodotti di punta.

industrie manufatti cementizi - 9

Imp_Annuario_9.indd 75

11-09-2009 11:12:27

76

A n n u a r i o

Prefabbricatori e Fornitori, collegandosi


al sito, possono registrare autonomamente i propri dati e, se decidono di
acquistare moduli aggiuntivi e personalizzazioni, possono effettuare il pagamento on-line. Dopo la prima registrazione, con USERNAME e PASSWORD,
sar possibile modificare i propri dati,
ampliare le informazioni, aggiungere
opzioni per migliorare la visibilit.
Le aziende gi presenti sullAnnuario
con una vecchia registrazione possono
decidere di rinnovare la scheda aziendale in scadenza; per questo motivo
stato attivato un servizio di mailing che
informa gli utenti attraverso un promemoria, avvisandoli, a distanza di 60, 30,
7 e 1 giorno, che la registrazione in
procinto di scadere.
Lazienda ha cos modo di accedere alla
propria area riservata e rinnovare la
registrazione, eventualmente aggiornando i dati aziendali, confermare o implementare la visibilit sul web.
Qualora la registrazione non fosse rinnovata, i dati saranno comunque archiviati allinterno del sistema.
Tra le novit presenti da questanno,
anche la pubblicazione in home-page
delle statistiche di visita, a partire dalla
data di pubblicazione ad oggi, con informazioni relative alla provenienza delle
visite (Italia o Paesi Esteri), al motore di
ricerca e alla parola chiave utilizzata per
raggiungere lAnnuario, alla frequenza
delle visite giornaliere, settimanali e
mensili.
In combinazione con questa nuova funzione stato attivato un ser vizio di
aggiornamento mail personalizzato per
ogni azienda registrata, con report mensile delle statistiche di visita della propria
pagina web.
Dunque OGNI AZIENDA, con un investimento molto limitato, pu sfruttare
al meglio questo diffuso strumento di
comunicazione e, attraverso un procedimento guidato, pu registrare, tenere
sempre aggiornati i propri dati, implementando la visibilit e con la comodit

di poter pagare le opzioni acquistate


direttamente on-line, attraverso PayPal.
Nel caso lAzienda desiderasse essere presente anche con il proprio logo sui banner
del sito e con uno spazio pubblicitario sul
documento cartaceo, occorre contattare
IDRA al numero 0549.909090 o allindirizzo di posta elettronica: commerciale@imready.it.
Infine, si ricorda che dalla data di registrazione o di rinnovo, lAzienda sar
presente sul sito per 365 giorni, nonch
sulla pubblicazione car tacea, che sar
stampata in oltre 5.000 copie e distribuita nel mese di dicembre 2009.
n

9 - industrie manufatti cementizi

Imp_Annuario_9.indd 76

11-09-2009 11:12:28

Imp_Annuario_9.indd 77

11-09-2009 11:12:28

lAssociazione

ASSOBETON

Imp_Assobeton_9.indd 78

Assemblea Generale
Ordinaria ASSOBETON 2009
Bologna, 24 giugno 2009, Savoia Hotel Regency

8 anni in 8 minuti
Saluto del Presidente uscente Renzo Bullo

Cari Colleghi e Amici,


per carattere non mi mai piaciuto volgere lo sguardo al passato; viceversa ho
sempre preferito indirizzarlo oltre lostacolo immediatamente successivo: solo
cos si possono tracciare nuove rotte e
si pongono le basi per costruire nuovi
progetti.
solo con questa determinata visione
e passione che ho cercato, insieme a
tutta la squadra (Vicepresidenti, Consiglio
Direttivo, Giunta e Associati) che in questi
lunghi anni mi ha affiancato e supportato,
di condurre ASSOBETON e, in generale, il mondo della prefabbricazione ad
essere una presenza costante e incisiva
nei sempre pi numerosi contesti in cui
ci si reso necessario o quanto meno
opportuno.

Tutto questo, come ben sappiamo, in


periodi certo non semplici dal punto di
vista economico-congiunturale e, ultimamente, purtroppo, anche dal punto
di vista strutturale. Non stato sempre
facile affrontare in modo coeso le nuove
problematiche che non sono mancate
e di certo non mancheranno; ciononostante, siamo sempre riusciti ad emergere rafforzati anche dalle situazioni pi
complesse e ci grazie, in particolare, alla
condivisione.
Sono fermamente convinto che la sfida
della rappresentanza sia una delle pi affascinanti e stimolanti: lonore e lonere di
sostenere le istanze del nostro comparto
in tutte le sedi, infatti, sono insieme la
croce e la delizia del ruolo cui chiamato
il Presidente di unAssociazione ed ASSOBETON non vi fa eccezione.
Le caratteristiche del nostro settore, lelevata frammentazione merceologica e la
fragilit di alcune realt imprenditoriali di
fronte alla attuale crisi economica hanno
reso e renderanno, nei mesi a venire,
ancora pi difficili, quantunque affascinanti,
i compiti della Presidenza.
ASSOBETON e il mondo delledilizia
industrializzata sono chiamati a battaglie importanti e cruciali per la stessa
sopravvivenza del comparto. Temi come
la Marcatura CE, le legislazioni, numerose
e recenti, del nostro settore e la sfida
9 - industrie manufatti cementizi

8-09-2009 9:39:22

l A s s o c i a z i o n e

sempre pi aspra con i nostri competitor


sono gi oggi allordine del giorno.
ASSOBETON stata in grado sino ad
oggi di adempiere alla propria missione
con seriet e capacit. Se lo ha fatto, per,
stato grazie ad un lavoro condiviso da
pi componenti.
Mi sia concesso, in tal senso, di ringraziare
lo staff dellAssociazione. Dal personale
dufficio, ai Segretari di Sezione, ingranaggi
infaticabili e appassionati che permettono
alla nostra realt di essere aggiornata,
competente ed efficiente in ogni istante.
Un sincero ringraziamento va anche ai
Presidenti delle Sezioni merceologiche di
ASSOBETON: la complessit organizzativa dellAssociazione non pu fare a meno
del loro ruolo attivo!
In questa direzione, sarebbe auspicabile
che i Presidenti di Sezione divenissero,
previa unopportuna modifica statutaria,
non solo invitati, ma membri di diritto del
Consiglio Direttivo di ASSOBETON.
La conseguente responsabilizzazione che
ne discenderebbe costituirebbe un argine
contro i rischi derivanti dalla frammentazione merceologica che caratterizza il
nostro comparto rispetto ad altri.
Un fattore, questo, che in qualche occasione ha rischiato di rappresentare una
debolezza per limmagine ed anche per
lincisivit dellazione di ASSOBETON.
Si tratta di un rischio latente che, tuttavia,
grazie al forte impegno di tutti, siamo fino
ad ora riusciti a neutralizzare.
Lascio la carica di Presidente dopo anni
complessi, ma con la consapevolezza di
aver ben operato insieme a tutti Voi, sempre animato dallonest intellettuale e
dalla passione per la nostra professione
che mi accompagna oggi esattamente
come il primo giorno.
Molto stato fatto, ma certamente molto
resta da fare.
Auguro pertanto ad ASSOBETON ed al
suo nuovo Presidente un futuro ricco di
risultati positivi.
A questi non far certo mancare il mio
appoggio ogni volta che sar richiesto;
come sempre, anche ora da Past-Presi-

79

dent, sar al fianco di tutti Voi per operare


al meglio affinch le sfide che stiamo
vivendo oggi possano diventare i nostri
successi di domani.
Conoscete bene i Colleghi che guideranno lAssociazione nel prossimo biennio.
Sono certo che la loro professionalit
e la capacit di interpretare le istanze
provenienti dallintero comparto saranno
due elementi fondamentali per accelerare la risalita dalla crisi, una volta che
questa si sar avviata a soluzione, evento
questultimo che, come gli esperti ci dicono, dovrebbe verificarsi nei prossimi mesi.
Un management forte e una Direzione
Generale competente sono i due pilastri essenziali per il successo della nostra
Associazione.
Queste due componenti sono oggi in
ASSOBETON quanto di meglio il nostro
mondo potrebbe auspicare.
A questo proposito permettetemi di ringraziare, in modo particolare, ling. Maurizio Grandi per lottimo lavoro svolto in
questi anni al mio fianco, lavoro che sono
cer to continuer a svolgere in modo
egregio per tutti noi alla guida esecutiva
della nostra particolare realt.
Avviandomi ora alla conclusione di questo mio breve saluto, mi corre lobbligo
di ricordare un punto tra i pi rilevanti
emersi in questi anni di Presidenza.
Questo richiamo vuole contemporaneamente essere unesortazione a non
abbandonare una delle scelte strategiche

industrie manufatti cementizi - 9

Imp_Assobeton_9.indd 79

8-09-2009 9:39:23

80

l A s s o c i a z i o n e

che, con tanta fatica e passione, abbiamo


deciso di sviluppare negli ultimi 4 anni: mi
riferisco alla COMUNICAZIONE.
Viviamo nella cosiddetta era digitale. La
rapidit con cui ci scambiamo informazioni ha raggiunto oramai livelli fino a pochi
anni fa davvero inimmaginabili. La capacit
di comunicare in modo efficace e su pi
livelli non pi soltanto unopportunit,
ma diventata una vera e propria necessit per una realt in rete come la nostra,
che deve poter operare con efficacia su
pi fronti, spesso anche distanti tra loro,
e con tempistiche sempre pi ristrette e
compresse.
Laver realizzato e pubblicato una nuova
rivista ufficiale e lAnnuario ASSOBETON
ci consentono ora di affermare di aver
dato una casa comunicativa a tutti gli
Associati.
Un ambiente familiare in cui poter presentare novit, prodotti, studi e ricerche.
Un punto di riferimento importantissimo
per chi opera ogni giorno in un mercato
sempre pi articolato e difficile.
Altres mi preme sottolineare limportanza di aver introdotto in ASSOBETON
unattivit come lOsservatorio previsionale.
Sono fermamente convinto, infatti, che
unAssociazione che vanta la rappresentanza nazionale e internazionale di un
siffatto settore non possa non disporre di
dati aggiornati sia sulla consistenza ed articolazione del mercato sia sullandamento
congiunturale.
Trattasi, quindi, di un progetto che ha una
spiccata valenza strategica nel tempo a
venire e che ritengo debba essere potenziato.
Lascio unAssociazione sana, attendibile e
dotata di maggiore autorevolezza e capacit di comunicare.
Come sapete il mio motto sempre
stato molti fatti, poche parole; spero
appunto di essere ricordato come il Presidente del fare.
Abbiamo alzato la voce, quando necessario, in Italia e in Europa, e siamo stati
in grado di portare proposte costruttive

ogni qualvolta stato richiesto il nostro


contributo.
Viviamo nellepoca dellimmagine e della
comunicazione, ma non dobbiamo confondere limmagine con il personalismo; le
persone passano, lAssociazione rimane.
Voi tutti siete consapevoli di come il sottoscritto, in tutti questi anni, abbia sempre
anteposto limmagine di ASSOBETON
alla propria; perch questo il compito di
un buon Presidente.
Forte di questa convinzione e della buona
salute dellAssociazione e del suo management, mi accingo, con soddisfazione per
i risultati fino ad ora raggiunti, a cedere il
testimone, non sempre facile, ad un Collega che gode di tutta la mia stima e godr
di tutto il mio appoggio.
Non mi resta che rinnovare il mio personale ringraziamento a ciascuno dei Colleghi con i quali in questi anni abbiamo
condiviso molte iniziative e augurare un
buon inizio al nostro nuovo Presidente.

(Renzo Bullo)

9 - industrie manufatti cementizi

Imp_Assobeton_9.indd 80

8-09-2009 9:39:24

l A s s o c i a z i o n e

81

Relazione sullattivit 2008


Rassegna dei principali temi che hanno
caratterizzato lattivit dellesercizio 2008
ASSOBETON OGGI
ASSOBETON , alla data attuale, composta da:
4 N 238 Soci Ordinari (erano 208
nel 2008, 211 nel 2007, 212 nel 2006
e 225 nel 2005), distribuiti come nel
prospetto 1;
4 N32 Soci Aggregati (erano 31 nel
2008, 30 nel 2007, 26 nel 2006 e 24
nel 2005).
Ricordo, inoltre, per meglio comprendere
la tabella di cui sopra, che una medesima
azienda, in base alle proprie attivit produttive dichiarate, pu fare parte di pi
di una Sezione Merceologica. Pertanto,
la somma delle aziende appartenenti alle
singole Sezioni superiore al numero
evidenziato degli Associati.
Come si nota, il trend negativo, che si
evince comparando i numeri dal 2005 in
avanti, si esaurito.
Ci a conferma delleccezionalit del
contesto di qualche anno fa in cui, bene
ricordarlo, la Giunta prese la decisione di
riordinare la politica contributiva
dellAssociazione disdettando tutti gli
storici accordi di doppio inquadramento (con dieci Associazioni Territoriali)
che avevano creato una inaccettabile
sperequazione contributiva tra i nostri
Associati.
Dal 1 luglio 2007 inoltre in vigore il cos
detto Patto Globale di Confindustria che offre consistenti agevolazioni a
tutte quelle imprese, totalmente esterne
al mondo confindustriale o appartenenti
ad una sola delle due componenti (Associazioni Territoriali o di Categoria), interessate a provare il servizio completo
offerto dal Sistema.

ORGANIZZAZIONE INTERNA
ASSOBETON
Tra le iniziative di carattere organizzativo,
da segnalare la prosecuzione sistematica degli incontri a cadenza quindicinale tra la Direzione ed i Segretari di Sezione al fine di migliorare la
circolazione delle informazioni e creare
un maggior coinvolgimento di tutto lo
staff sugli obiettivi definiti da Giunta e
Consiglio di ASSOBETON.
Questa iniziativa prevede di perseguire
un sempre miglior collegamento tra il
vertice dellAssociazione, le Sezioni e la
base associativa che, spesso solo attraverso la propria Sezione vive lAssociazione.
Da un punto di vista prettamente operativo, viene periodicamente aggiornato
lelenco dei temi ritenuti strategici
per il compar to, temi che sono stati
affidati individualmente allo staff tecnico
Sezione Blocchi e Pavimenti
Sezione Cabine
Sezione Manufatti in CLS Cellulare Autoclavato
Sezione Fibrocemento
Sezione Pali
Sezione Solai e Doppia Lastra
Sezione Strutture Prefabbricate
Sezione Traverse e Armamenti Ferroviari
Sezione Tubi per Fognature
Sezione Tubi per Acquedotti
Varie
Gruppo Inserti

2009

2008

2007

29
2
1
6
4
30
130
9
24
3
27
7

23
3
1
6
4
14
122
9
28
3
22
7

23
4
1
7
5
16
120
9
29
3
24
7

Prospetto 1 Composizione delle Sezioni/Gruppi ASSOBETON.

industrie manufatti cementizi - 9

Imp_Assobeton_9.indd 81

8-09-2009 9:39:24

82

l A s s o c i a z i o n e

di ASSOBETON: lelenco completo di


queste materie pubblicato sulla nostra
newsletter, al fine di rendere chiari e visibili agli Associati gli argomenti che lAssociazione segue con particolare attenzione ed i referenti a cui tutti possono
rivolgersi.
Un importante aspetto affrontato positivamente nel corso dellanno stato
quello relativo al consolidamento
del bilancio della societ di servizi
Abes Srl, sia da un punto di vista economico che da quello societario. stato studiato il progetto di aumento di capitale in
via gratuita mediante lutilizzo di riserve
e di modifica dello Statuto. Tutta questa
operazione stata preparata nellesercizio 2007 ma si conclusa formalmente
nei primi mesi del 2008.
In conclusione, lincremento delle voci
di ricavo (obiettivo ormai perseguito da
alcuni anni) ed una diversa ripartizione
dei costi con lAssociazione, ha permesso
di confermare, anche nel 2008, un risultato soddisfacente e coerente con gli scopi
della nostra societ di servizi.
OSSERVATORIO PREVISIONALE
Il 2008, secondo anno completo di
monitoraggio, stato un anno importante in quanto ha segnato il pieno raggiungimento degli obiettivi funzionali
dellOsservatorio e cio la possibilit di
comparazione dei dati tra periodi omogenei (trimestre su trimestre dellanno
precedente).
Nel corso dellanno, sono stati prodotti
quattro rapporti che hanno coinvolto
oltre cento imprese associate rappresentative, ci molto importante, di oltre il
60% del fatturato totale dei nostri Soci.
Sono assolutamente convinto che questo sia un progetto strategico per ASSOBETON, di cui dobbiamo andare tutti
molto fieri, e che vada ulteriormente
rafforzato investendo nuove e maggiori risorse per ottenere una fotografia
ed un monitoraggio del nostro settore
ampliato a dati che, purtroppo, ancora
mancano nel rilevamento.

COMUNICAZIONE
ISTITUZIONALE E DI
PRODOTTO
Par ticolare impegno stato profuso,
come ormai consuetudine, nellambito della comunicazione associativa.
Mi preme sempre sottolineare come a
questattivit vada assegnata una quota
non indifferente del lavoro complessivo
svolto dallAssociazione.
Il nostro Organo Ufficiale Industrie della
Prefabbricazione, lanciato in occasione dellAssemblea di Roma del 2004,
ha assunto una nuova veste
diventando
Industrie
Manufatti
Cementizi, titolo che
richiama puntualmente loggetto istituzio-nale della nostra
Associazione.
La rivista, dopo la
nostra decisione
di abbandonare la
par tner ship con
la Maggioli SpA,
oggi divenuta, senza
alcun esborso finanziario, di intera nostra
propriet.
LAnnuario della Prefabbricazione, nella sua versione cartacea e in
quella dinamica on-line, giunto
nel 2008 alla quar
quarta edizione, si
par imenti
dimostrato una
scelta molto
appropriata
per lo sviluppo
dellimmagine di
A S S O B E TO N .
Anche questo
prodotto editoriale stato acquisito in propriet
al 100% allinterno
del nuovo contrat9 - industrie manufatti cementizi

Imp_Assobeton_9.indd 82

8-09-2009 9:39:26

l A s s o c i a z i o n e

to pluriennale di collaborazione siglato


con IDRA SA (comproprietaria, sino
allanno scorso, di questa testata).
LAnnuario si anche rivelato uno strumento di promozione del prefabbricato nei confronti della committenza e,
parallelamente, di visibilit dei fornitori
(di impianti, servizi e materiali, che costituiscono la fonte di finanziamento unica
di questa iniziativa)
nei confronti dei
prefabbricatori.
Entrambe le ini
iniziative editoedito
riali, rivista ed
annuario, hanno
infine conferconfer
mato non solo
la capacit di
autofinanziarsi,
ma anche di
rappresentare uninteressante fonte
di ricavo che
potr e sar utilizzata, in
futuro, per attivit istituzionali quali, ad
esempio, la promozione dei nostri prodotti: un fronte, questo, su cui c ancora
molto da fare.
Il totale controllo dei nostri mezzi di
comunicazione, infine, ci ha permesso di
proporre con successo ai nostri sponsor
un pacchetto di ampio respiro distribuito tra presenze sulle nostre testate e
Congresso Nazionale.
Sul fronte del rapporto con i media, la
societ GWC World di Milano, che ha
iniziato la collaborazione con ASSOBETON nel settembre del 2005, ha completato il terzo anno di collaborazione,
anchesso ricco di attivit.
Il consuntivo del lavoro svolto cos sintetizzato: 134 uscite sulla stampa, di cui
105 istituzionali ed il resto relativo alle
attivit di Sezione.
Unattenzione particolare stata anche
dedicata alla Newsletter ASSOBETON che ha completato il secondo
anno da quando passata al formato

83

elettronico. Il sito internet (www.assobeton.it), infine, stato continuamente


aggiornato e migliorato per una sempre
maggior fruibilit e facilit di utilizzo da
parte degli Associati e dei visitatori interessati al nostro comparto.
Ricordiamo, a questo proposito, anche
lesistenza del sito internet della nostra
Federazione europea, BIBM (www.bibm.
eu), alla cui realizzazione ASSOBETON
ha contribuito.
CONTRATTO COLLETTIVO
NAZIONALE DI LAVORO
Il 2008 stato lanno della firma del
nostro contratto quadriennale, avvenuta
dopo un triennio di intenso e duro lavoro preparatorio speso per analizzare le
richieste sindacali di modifica dellattuale
inquadramento, richieste che la nostra
Associazione ha respinto, giudicandole
non convincenti.
PROGETTI FINANZIATI CON
CONTRIBUTI COMUNITARI
Un significativo successo tecnico, economico e di immagine a livello europeo rappresentato dallassegnazione
di un nuovo finanziamento comunitario
(Progetto Safecast), ottenuto partecipando al bando UE Research
for SME Association. Tale iniziativa,
del valore di 3 milioni di euro circa,
rappresenta un interessante progetto di
tipo sperimentale relativo allo studio del
comportamento sismico delle strutture
prefabbricate.
ASSOBETON stata il promotore e
lideatore di questo progetto che ci vede
capofila di un gruppo di 16 organismi
distribuiti in otto paesi (Italia, Spagna,
Portogallo, Germania, Slovenia, Grecia,
Belgio e Turchia) che, a vario titolo, lavoreranno congiuntamente per lottenimento di risultati di grande innovativit
ed impatto sulle nostre imprese.
Liter di presentazione e di approvazione
stato molto lungo ed ASSOBETON
giunta alla firma del contratto nellautunno del 2008.

industrie manufatti cementizi - 9

Imp_Assobeton_9.indd 83

8-09-2009 9:39:27

84

l A s s o c i a z i o n e

RAPPRESENTATIVIT VERSO
LESTERNO
Tra le iniziative a livello nazionale ed
internazionale nelle quali ASSOBETON
si particolarmente impegnata, desidero
ricordare:
F.IN.CO. - Federbeton
Le dimissioni di ASSOBETON da F.IN.
CO. hanno avuto come diretta conseguenza di giungere, nellestate del 2008,
alla creazione di una nuova Federazione
di settore (Federbeton).
Si tratta di uniniziativa che ha visto coinvolte sette Associazioni di categoria (ASSOBETON, AITEC, ATECAP, ASSOTRAFILRETI, SISMIC, UCOMESA e ASSIAD), in
cui la nostra Associazione ha avuto un
ruolo propulsivo di primo piano.
Il progetto in linea con quanto avvenuto o in procinto di avvenire in tutti i
maggiori paesi europei.
BIBM
proseguito nel 2008 limpegno di
ASSOBETON allinterno della nostra
Federazione europea, nellambito della
quale ho ricoperto per sei anni la carica
di Vicepresidente e membro dello Steering Committee.
Con il rinnovo delle cariche avvenuto
nellestate scorsa, non essendo pi il sottoscritto eleggibile per ragioni di Statuto,
Renzo Arletti stato nominato in rappresentanza dellItalia.
ASSOBETON inoltre
attivamente presente
allinterno della Com
Commissione Ambiente e
della Commissione
Tecnica.
La nostra Asso
Associazione, inoltre,
ha mantenuto la
responsabilit,
assunta nel 2006,
di gestire, in qualit di referente
europeo, il progetto NEPSI rela
rela-

tivo al cos detto Accordo di Dialogo


Sociale per la riduzione delle polveri di
silice respirabile allinterno degli ambienti
di lavoro.
Nel giugno del 2008, stato presentato il
primo rapporto europeo multisettoriale
sulla silice cristallina respirabile realizzato
in base allaccordo Industria Sindacati
(Social Dialogue Agreement), promosso
dalla Commissione Europea.
ALTRE INIZIATIVE SVOLTE
NEL CORSO DELLANNO
Nel corso dellanno sono state completate o lanciate altre iniziative che desidero ricordare:
4 il 2008 stato lanno del Congresso di
ASSOBETON giunto alla sua XIII edizione. La manifestazione, tra le diverse
attivit proposte, ha riservato, come
di consueto, spazio ad un evento pubblico il cui tema per il 2008 stato:
La prefabbricazione nella citt del
futuro;
4 ASSOBETON ha intensamente lavorato con la CCIAA di Milano per
giungere ad una revisione delle voci
relative ai manufatti prefabbricati inseriti nellAnnuario dei Prezzi Informativi
delle Opere Edili. Tale documento,
specifico della realt collegata alla sola
Provincia di Milano, , nella pratica, un
riferimento nazionale sia per quanto
riguarda le declaratorie dei prodotti
che per i prezzi ivi esposti;
4 nella seconda parte dellanno, ASSOBETON ha preso parte ai lavori di
un tavolo congiunto con il Ministero
delle Infrastrutture e dei Trasporti per
affrontare il tema dei regolamenti e
delle tariffe delle societ concessionarie per quanto concerne i trasporti
eccezionali;
4 laumento dei costi delle materie
prime verificatosi nel primo semestre dellanno e le successive prime
avvisaglie della crisi finanziaria ed economica del secondo semestre hanno
indotto lAssociazione ad avviare una
campagna di comunicazione sui mag9 - industrie manufatti cementizi

Imp_Assobeton_9.indd 84

8-09-2009 9:39:28

l A s s o c i a z i o n e

giori quotidiani al fine di allertare la


committenza sui pericoli di una persistente politica di acquisto al maggior ribasso. Contemporaneamente
ASSOBETON ha coraggiosamente
sposato la strategia del rigore per
quanto concerne il rispetto delle
norme e delle leggi vigenti, avviando
unattivit di sorveglianza sui cantieri
nazionali atta a scoraggiare comportamenti irregolari e lesivi della libera e
corretta concorrenza.
ATTIVIT DELLE SEZIONI
Nel 2008, non poche sono state le iniziative intraprese dalle Sezioni, con il supporto ed il coordinamento della struttura centrale di ASSOBETON.
SEZIONE BLOCCHI E PAVIMENTI
Le attivit hanno riguardato principalmente:
4 lavvio della campagna di prove sperimentali in collaborazione con il dipartimento DICATA dellUniversit di Brescia per la determinazione
della capacit filtrante di sei diverse
tipologie di pavimentazioni drenanti.
I risultati forniranno un indice di confronto relativo alle
diverse soluzioni e
assumeranno un
immediato valore
progettuale. Si va
valuteranno le se
seguenti tipologie
di materiale:
massello in
calcestruzzo standard
10x20;
massello in
calcestruzzo
con distanziatore;
massello in calcestruzzo
drenante;
grigliato erboso in calcestruzzo;
grigliato erboso in plastica;
prato;

85

4 la realizzazione, nei giorni 5 e 6 giugno, dellevento Fidenza Meeting. Il


meeting ha registrato 123 presenze
effettive, per un totale di 142 iscrizioni. Hanno partecipato progettisti,
amministratori pubblici, imprenditori
di settore, docenti e giornalisti. Lincontro ha permesso di mettere in
evidenza i vantaggi e le caratteristiche
del massello in calcestruzzo utilizzato
in contesti urbani. Hanno partecipato
importanti figure internazionali quali
Allan Dowson e Soenke Borgwardt;
4 il monitoraggio e lo sviluppo delle
norme tecniche sulle costruzioni in
muratura in ambito nazionale ed
europeo, con particolare riguardo ai
lavori della Commissione Ingegneria
Strutturale e le evoluzioni dellEurocodice n.6 (strutture in muratura);
4 il monitoraggio dellevoluzione della
normativa inerente il comportamento dei blocchi allazione del fuoco. A
livello europeo, il prof. Mauro Sassu
ha continuato la sua partecipazione
ai lavori del gruppo costituito per
lestensione dei risultati di prova a
pareti reali (EXAP) oltre a partecipare attivamente, insieme alling. Andreoli, al gruppo costituito a livello nazionale per la redazione degli annessi
nazionali allEC6 parte 1 e 2;
4 nellambito del Gruppo di Lavoro
Fuoco coordinato dalling. Andreoli,
sono continuati i lavori per la redazione del documento intitolato Linee
guida per la predisposizione del fascicolo tecnico sulla resistenza allincendio di elementi costruttivi in muratura
in attuazione del D.M.16.02.2007 art.
4 e allegato B punto 8;
4 il monitoraggio dellandamento del
mercato dei blocchi e masselli, attraverso lOsservatorio di Sezione;
4 la visibilit dei progetti realizzati con
blocchi e/o masselli in calcestruzzo
attraverso lhouse organ di Sezione.
Newstreet ha raggiunto il 5 anno
di pubblicazione e durante il 2008
sono stati pubblicati i numeri 9 e

industrie manufatti cementizi - 9

Imp_Assobeton_9.indd 85

8-09-2009 9:39:30

86

l A s s o c i a z i o n e

10, spediti, rispettivamente, a 7854


e 7863 abbonati. Il database abbonati dal 2007 si incrementato del
15% passando da 6893 a 7942 iscritti.
Nel 2008 stato realizzato un lavoro
di riconoscimento del database in
modo da poter quantificare ed identificare le diverse tipologie di figure
presenti.
SEZIONE FIBROCEMENTO
La attivit della Sezione Fibrocemento,
nel 2008, stata in parte ancora legata
alla realizzazione di quanto previsto dal
Progetto ULISSE 2, e cio:
4 stato ultimato il volume dal titolo Le coperture in lastre di fibrocemento edito da Il Sole 24 Ore,
proseguendo la distribuzione ai tecnici interessati nonch alle biblioteche universitarie della maggior parte
delle facolt scientifiche italiane.
Sono stati inviati, inoltre, i volumi a
tutti coloro (docenti, professionisti e
studenti) che ne hanno fatto richiesta
tramite lapposito sito;
4 sono stati valutati i risultati delle prove
di comportamento al fuoco di lastre
in fibrocemento, eseguite presso il
laboratorio LAPI di Prato, anche in
relazione ai chiarimenti contenuti nella
lettera ministeriale del 20/07/2007
relativa alla progettazione di elementi
strutturali resistenti al fuoco;
4 in data 1 gennaio 2008 diventata
obbligatoria la Marcatura CE delle
lastre ondulate in quanto rispondenti
alla norma UNI EN 494 + A3. Limportante novit contenuta in detta
norma che tutte le lastre ondulate
devono essere munite di rinforzi longitudinali per consentire una maggiore
sicurezza delle stesse. In base a ci,
tutte le aziende della Sezione si sono
adeguate a quanto richiesto dalla Marcatura CE;
4 in campo normativo nazionale proseguita lattivit di partecipazione ai
lavori della SC2 UNI - Coper ture
Discontinue, partecipando anche alla

redazione del manuale UNI relativo alla Qualifica del posatore. In


campo normativo europeo proseguita la partecipazione ai lavori del
CEN TC 128 SC4 in particolare per
quanto attiene la norma di prodotto
EN 494 + A3.
SEZIONE SOLAI E DOPPIA LASTRA
Lattivit svolta dalla Sezione nel corso
del 2008 si prevalentemente concentrata sulle seguenti iniziative:
4 conclusione delle prove su muri a
doppia lastra. Completando quanto
iniziato allinterno del Progetto Ulisse 2, stata conclusa la campagna di
prove sui muri a Doppia Lastra, condotte con lausilio del Politecnico di
Milano, cui ha fatto seguito la revisione della bozza definitiva del Manuale
della Doppia Lastra, aggiornata alle
nuove normative del settore;
4 redazione Manuale FPC e Procedure
per Marcatura CE elementi da parete.
Nel corso dellanno stato avviato e
completato il Manuale per il controllo della produzione in stabilimento
(FPC) degli elementi da parete (tra cui
rientrano, per la Sezione, gli elementi
a doppi lastra), ai sensi della norma
EN 14992. Annesse al manuale, sono
state realizzate n. 9 procedure relative alla gestione di tutto il processo
e dei controlli previsti dalla norma.
Tutta la documentazione, sotto forma
di documento generale personalizzabile, stato distribuito nel mese
di settembre alle aziende associate.
Si ricorda che la marcatura degli elementi da parete applicabile come
volontaria dal 1 gennaio 2008 e diverr cogente solo dal 1 maggio 2010:
diverse aziende della Sezione hanno
comunque gi provveduto alla marcatura;
4 partecipazione al Gruppo di Lavoro
n.5 Classificazione acustica degli edifici di UNI. La Sezione ha partecipato
attivamente al GL formatosi per lelaborazione di una norma riguardante
9 - industrie manufatti cementizi

Imp_Assobeton_9.indd 86

8-09-2009 9:39:30

l A s s o c i a z i o n e

la Classificazione acustica degli edifici.


Il Gruppo, che dovrebbe chiudere i
lavori a met 2009, si concentrato
sulla ricerca di una posizione tecnica
comune allinterno della Commissione Acustica, in merito al DPCM 5
dicembre 1997 sui requisiti acustici
passivi degli edifici. Obiettivo del GL
la ridefinizione dei requisiti acustici su base tecnica, che si concretizzi
nellelaborazione di una Norma che
verr in seguito sottoposta ai Ministeri
competenti (Ministero dellAmbiente
e Ministero delle Infrastrutture), auspicando una revisione della normativa
vigente (incompleta e disattesa);
4 opera di informazione/formazione
sulla Marcatura CE e modulistica
antincendio. stato affrontato il problema dellinformazione in merito alla
Marcatura CE e alla nuova modulistica antincendio, volta a diffondere
nel Mercato la consapevolezza dei
requisiti essenziali da soddisfare per
la vendita di prodotti prefabbricati.
Sono stati pubblicati articoli su riviste,
annunci su siti web ed inviate circolari
informative ad Ordini e Collegi professionali. Allinterno di questa iniziativa, si sono anche inserite segnalazioni
al Ministero di aziende inadempienti
rispetto alla Marcatura CE;
4 aggiornamento prezziario CCIAA
Milano. stata proposta alla Camera
di Commercio di Milano una revisione delle declaratorie comprendenti i
prodotti di pertinenza della Sezione,
che ha permesso di definire meglio
gli aspetti tecnici legati ai manufatti e
di introdurre nuove voci riguardanti i
solai;
4 SAIE Energia 2008. Insieme ad altre
Sezioni di ASSOBETON, la Sezione
Solai e Doppia Lastra ha partecipato alledizione 2008 di SAIE Energia
con lesposizione di alcune soluzioni conformi (finalizzate al risparmio
energetico) realizzate da unazienda
associata;
4 seminario sulle nuove disposizioni in

87

materia di sicurezza sul lavoro. Nel


mese di settembre stato organizzato un seminario sullimpatto delle
nuove disposizioni in materia di sicurezza sul lavoro, sulla responsabilit
penale delle societ/enti ai sensi del
D.Lgs. 231/01. Nellambito dellevento,
sono state anche trattate le modifiche
alla valutazione dei rischi nella gestione della prevenzione nei luoghi di
lavoro;
4 Progetto fuoco: prova al fuoco. stata
effettuata, presso i laboratori dellIstituto Giordano, la prova al fuoco per
la verifica dei dispositivi di sfiato in
polistirolo inseriti nei solai realizzati
con lastre tralicciate. I due campioni
di solaio provati hanno permesso di
verificare il comportamento di diverse
tipologie di sfiati e la prova ha confermato il funzionamento previsto in fase
previsionale. Copia del rapporto di
prova stato inviato a tutte le aziende
associate;
4 allargamento base associativa. Continuando quanto iniziato nel 2007,
proseguita lorganizzazione di incontri con potenziali associati, nellottica
dellallargamento della base associativa. Lattivit, estesa ed efficace, ha
permesso di incrementare il numero
degli aderenti alla Sezione, passato da
14 a 30;
4 lettura critica delle nuove Norme
Tecniche per le Costruzioni. A seguito
dellemanazione del DM 14.01.2008,
il Comitato Tecnico di Sezione ha
provveduto ad unattenta lettura
delle nuove Norme Tecniche per le
Costruzioni, volta a definire gli aspetti critici e rilevanti del nuovo testo.
Loccasione ha permesso alle aziende
di informarsi ed aggiornarsi in merito
alle novit inserite nella norma nazionale;
4 incontri preliminari per ladesione a
Progetto Concrete. La Sezione ha
valutato la possibilit di aderire a Progetto Concrete, avviando i primi contatti con i rappresentanti dello stesso

industrie manufatti cementizi - 9

Imp_Assobeton_9.indd 87

8-09-2009 9:39:30

88

l A s s o c i a z i o n e

per definire i criteri con cui diffondere


la cultura dei prodotti prefabbricati
attraverso incontri mirati.
SEZIONE TUBI A BASSA PRESSIONE
Nel corso del 2008 la Sezione ha concluso tutte le attivit previste nellambito
del Progetto interassociativo ULISSE,
il cui obiettivo era quello di favorire la
diffusione e lo sviluppo di una cultura del
calcestruzzo di qualit, e cio:
4 Ricerca Universit di Trento;
4 CD di calcolo;
4 DVD di Sezione.
Inoltre, nellambito del XIII Congresso
Nazionale di ASSOBETON, la Sezione
ha organizzato un evento sul tema: La
selezione dei materiali per leco design
ed il benchmarking ambientale.
Ricerca Universit di Trento
La Ricerca si focalizzata su due temi in
particolare.
4 RESISTENZA DEI CALCESTRUZZI
ALLE ACQUE AGGRESSIVE: OTTIMIZZAZIONI DELLA RESISTENZA ALLATTACCO CHIMICO DI
PRODOTTI PER IL TRASPORTO DI
LIQUAMI PER FOGNATURA.
Da questo primo tema disceso poi il
secondo:
4 OTTIMIZZAZIONE DELLA RESISTENZA ALLATTACCO CHIMICO
DI TUBAZIONI PER IL TRASPORTO
DELLE ACQUE REFLUE: STUDIO
DEL DEGRADO, DI RIVESTIMENTI
PER CONTRASTARLO.
Globalmente, nella ricerca sono state
studiate le possibili cause di attacco chimico che si producono allinterno delle
tubazioni per acque reflue nelle condizioni di usuale utilizzo. Sulla base di quanto
stato osservato, stato predisposto
un test accelerato allo scopo di valutare
la resistenza dei leganti idraulici e degli
aggregati usati per produrre il calcestruzzo destinato alla produzione delle
tubazioni.
I provini sui quali stata eseguita la
sperimentazione sono stati estratti

da tubazioni prodotte in stabilimento


mediante vibro-compressione; inoltre,
i provini appartengono a diversi calcestruzzi ciascuno preparato con diverso
tipo di legante ed aggregato. Lo stato di
degrado dei provini stato valutato in
base alle variazioni ponderali e dimensionali registrate a scadenza regolare. Al
fine di stabilire le modificazioni chimiche
subite dagli impasti, sono state eseguite
analisi microstrutturali e saggi di basicit
dei provini.
Lo studio ha evidenziato differenze di
comportamento fino a stabilire una graduatoria tra i tipi di impasto sottoposti a
prova.
CD di calcolo
Sewer 2007
un software plug-in
di Autocad
finalizzato
alla progettazione di reti
di fognatura
e consente
di eseguire in
modo semplice
e intuitivo progetti anche complessi. Grazie alla
cartografia aerofotogrammetrica
del territorio italiano, sar sufficiente scegliere la delimitazione dellarea di corrivazione e, senza
la necessit di nessunaltra descrizione
del luogo in cui si intende realizzare la
fognatura, sar possibile disegnare i tratti
della rete, ottenendo come documento
di output il disegno tecnico.
Il programma idoneo allutilizzo dei
moderni ed attuali sistemi di cui si avvale lerario catastale grazie allopzione
che consente di importare ed impiegare
direttamente le planimetrie informatizzate disponibili, oltre naturalmente a progetti realizzati in proprio, laddove non
esista ancora informatizzazione.
Facile da comprendere ed utilizzare, il
9 - industrie manufatti cementizi

Imp_Assobeton_9.indd 88

8-09-2009 9:39:31

l A s s o c i a z i o n e

software ricalca esattamente la metodologia e la sequenza di calcolo manuale,


rendendo ogni passaggio del progetto
estremamente semplice e lineare.
DVD di Sezione
Il DVD stato prodotto al fine di favorire
la conoscenza e lapplicazione di tubi in
calcestruzzo per fognature e, in generale,
per essere daiuto a tutti gli operatori
del settore per la realizzazione di opere
che assicurino funzionalit e durabilit nel
rispetto dellamdellam
biente. Questo
DVD pu essere
di grande aiuto
agli Associati
per far conocono
scere a progetproget
tisti ed impreimpre
se costruttrici
tutte le specispeci
ficit dei propro
dotti della
Sezione e,
non meno
impor tante, il corretto impiego dei
manufatti.
Mini evento di Sezione
XIII Congresso Nazionale ASSOBETON
In occasione del Congresso, la Sezione
Tubi a Bassa Pressione, seguendo limpulso europeo verso il green marketing,
ha deciso di focalizzare il proprio interesse sullimpatto ambientale dei propri
prodotti.
Il nuovo strumento, a disposizione delle
singole aziende, ma anche di Associazioni
di Categoria, per qualificare la prestazione
del prodotto attraverso una serie di indicatori di carattere ambientale la Dichiarazione Ambientale di Prodotto EPD
(Environmental Product Declarations).
LEPD un documento che permette
di comunicare informazioni oggettive,
confrontabili e credibili, relative alla prestazione ambientale di prodotti e servizi.
Tali informazioni hanno carattere esclusi-

89

vamente informativo.
Nonostante ci, la EPD deve essere
sviluppata utilizzando la Valutazione del
Ciclo di Vita LCA- come metodologia
per lidentificazione e la quantificazione
degli impatti ambientali. Lapplicazione
della LCA deve essere in accordo con
quanto previsto dalle norme della serie
ISO 14040, in modo da garantire loggettivit delle informazioni contenute nella
dichiarazione.
Inoltre tale dichiarazione applicabile
a tutti i prodotti o servizi indipendentemente dal loro uso o posizionamento nella catena produttiva, classificati in
gruppi ben definiti. La classificazione in
gruppi permette di effettuare confronti
tra prodotti o servizi funzionalmente
equivalenti.
A livello europeo, limportanza strategica
delladozione della metodologia LCA
come strumento di base e scientificamente adatto allidentificazione di aspetti
ambientali significativi espressa chiaramente allinterno del Libro Verde COM
2001/68/CE e della COM 2003/302/CE
sulla Politica Integrata dei Prodotti, ed
suggerita, almeno in maniera indiretta,
anche allinterno dei Regolamenti Europei: EMAS (761/2001/CE) ed Ecolabel
1980/2000/CE.
La Dichiarazione Ambientale di Prodotto potrebbe essere un chiaro messaggio
promozionale sullecocompatibilit dei
tubi in calcestruzzo ed un valido strumento attraverso il quale cercare di
contrastare la concorrenza dilagante,
anche a livello europeo, dei prodotti
alternativi.
A conclusione di questo resoconto
importante sottolineare che le attivit
sopra descritte hanno il comune obiettivo di sviluppare azioni di marketing volto
a contrastare lazione commerciale svolta
dai produttori di materiali alternativi al
calcestruzzo.
WG9
Si segnala lavvenuta pubblicazione, da
parte degli Enti normatori, delle revisioni
delle norme EN 1916 ed EN 1917, in

industrie manufatti cementizi - 9

Imp_Assobeton_9.indd 89

8-09-2009 9:39:31

90

l A s s o c i a z i o n e

accordo con le modifiche proposte dal


WG9 nel 2007 (pubblicate il 29 gennaio
2008) e di quelle proposte dal WG9
riunitosi il 3 aprile 2008 (pubblicate il 23
ottobre 2008). Il WG9 si inoltre riunito
l11 novembre 2008.
Nel corso dellanno, oltre alle revisioni delle norme di cui sopra, sono stati
trattati i temi della durabilit dei giunti
nelle tubazioni ovoidali, delle tolleranze
dei manufatti ed stata avviata la predisposizione una check-list per la verifica
dellimpatto ambientale delle tubazioni in
calcestruzzo.
TG1 del WG9
Il TG1 del WG9 ha proseguito la propria
attivit volta alla ricerca di un sistema di
calcolo della classe delle tubazioni per
evitare il numero piuttosto elevato di
test al vero sugli elementi oggetto delle
normative.
Il sistema di calcolo per le tubazioni non
armate stato individuato, per cui si
passati allo studio del sistema di calcolo
per lindividuazione della classe di una
tubazione armata.
SEZIONE TRAVERSE E ARMAMENTI
FERROVIARI
Lattivit dellanno si articolata come
segue:
4 incontri con i vertici ed i responsabili
delle Direzioni di RFI per discutere in
merito a programmi, investimenti e
strategie della societ;
4 prosieguo dei contatti con UNIFER
per il monitoraggio delle Euronorme di
settore;
4 par tecipazione alla definizione del
nuovo Accordo Quadro per interventi
di manutenzione allarmamento biennio 2008/2010.
SEZIONE STRUTTURE PREFABBRICATE
Numerose sono state le iniziative realizzate nel corso dellanno 2008:
4 grande attenzione stata dedicata
nellarco dellanno alle Norme Tecniche per le Costruzioni, pubblicate
in Gazzetta Ufficiale ad inizio anno

e obbligatorie dal mese di marzo


per gli edifici strategici e rilevanti.
Nel corso dellanno sono stati sottoposti al Consiglio Superiore
diversi quesiti, sia sulla par te tecnica che su quella procedurale.
Sono state inoltre trasmesse osservazioni alla bozza di Circolare esplicativa
della stessa norma;
4 nel mese di aprile stata organizzata
una giornata di studio sulle Norme
Tecniche;
4 sempre nel mese di aprile si svolta
lAssemblea che ha eletto il Presidente
e la Commissione Esecutiva di Sezione
per il successivo biennio;
4 a livello di Normativa Italiana, la Sezione ha partecipato ai lavori di diverse
Commissioni UNI fra le quali la Commissione Ingegneria Strutturale, diverse
sue sottocommissioni ed il Gruppo di
Lavoro dedicato ai Prefabbricati;
4 per quanto concerne la Normativa
Europea, la Sezione ha partecipato ai
lavori di diversi Gruppi CEN e gestito
la Segreteria dei Gruppi CEN/TC
229/WG1 e WG2 che si occupano
delle norme riguardanti i prodotti
prefabbricati strutturali e parzialmente strutturali;
4 la Sezione ha partecipato, attraverso
ling. Della Bella, ai lavori del Gruppo
europeo degli organismi notificati
per la Marcatura CE degli elementi
prefabbricati;
4 sono proseguiti i lavori della ricerca
sulle connessioni in zona sismica, finanziata dalla Sezione, che prevede prove
presso 5 diverse Universit;
4 stato ottenuto il finanziamento europeo al progetto denominato SAFECAST, sempre sullargomento connessioni in zona sismica, presentato da
ASSOBETON (leader del progetto)
insieme ad altri 15 partner di diversi
paesi;
4 sono stati attivati ed hanno avviato
lattivit nel corso dellanno i seguenti
Gruppi di Lavoro:
Linee Guida alla Progettazione di
9 - industrie manufatti cementizi

Imp_Assobeton_9.indd 90

8-09-2009 9:39:31

l A s s o c i a z i o n e

Strutture Prefabbricate integrazione con riferimento alla nuova


normativa sismica;
Comportamento energetico dei
pannelli;
Condizioni Generali dAppalto
laggiornamento del documento alla
luce delle nuove normative;
4 la Sezione ha assicurato il suo sostegno
economico a corsi Universitari sulle
Strutture Prefabbricate, in particolare
al corso di Strutture Prefabbricate
tenuto dal prof. Di Prisco presso il Politecnico di Milano, ed a cicli di seminari
tenuti dalling. Gasperi nellambito dei
corsi di Strutture Speciali e Ponti
presso lUniversit di Trento e presso
lUniversit di Parma;
4 nel corso dellanno sono state portate
a frequenza mensile le rilevazioni, effettuate su un campione di aziende, dei
dati che costituiscono lindice dei costi
di prefabbricazione;
4 revisione di declaratorie e prezzi nel
Prezziario delle Opere Edili edito dalla
CCIAA di Milano;
4 la Sezione ha partecipato alla manifestazione SAIEnergia.

4 la partecipazione alla manifestazione


SAIEnergia.

SEZIONE CALCESTRUZZO CELLULARE


Le principali attivit sono state:
4 lesame delle Norme Tecniche per le
Costruzioni, pubblicate in Gazzetta
Ufficiale ad inizio anno, e linvio di quesiti e osservazioni sul testo della norma
e sulla bozza di Circolare esplicativa;
4 linvio di osservazioni alla bozza di
Documento Nazionale per lapplicazione dellEurocodice 6;
4 la partecipazione ai lavori della Commissione UNI Murature;
4 la partecipazione ai lavori del Gruppo
costituito presso il Ministero dellinterno per lo studio delle Norme sulla
resistenza al fuoco delle murature
portanti;
4 linserimento dei blocchi in calcestruzzo aerato autoclavato nel Prezziario
delle Opere Edili edito dalla CCIAA di
Milano;

CONCLUSIONI
Spero di avervi fornito, come mio dovere,
un quadro aggiornato e completo sulle
numerose attivit svolte nellanno dalla
Nostra Associazione e spero anche che
questo quadro dimostri come lAssociazione sia pi che mai viva ed attiva sia sul
fronte interno che esterno.
Per tutto ci desidero pertanto indirizzare
un ringraziamento a tutti gli Associati ed
alla Struttura ASSOBETON per il supporto fornito nel corso dellanno.
Infine, un sentito ringraziamento va doverosamente rivolto ai membri del Consiglio
Direttivo e della Giunta, ai Delegati Regionali ed a tutti i Colleghi, Presidenti di Sezione e membri delle varie Commissioni che
hanno condiviso con il Presidente limpegno e le responsabilit della gestione. n

91

GRUPPO INSERTI PER MANUFATTI


IN CALCESTRUZZO
Nel corso del 2008 stata avviata lindagine statistica sul mercato degli inserti. I dati
raccolti tra alcune aziende del Gruppo
sono stati elaborati da un notaio ed in
seguito ridistribuiti alle aziende aderenti
alliniziativa.
continuata inoltre lattivit di stesura di
articoli tecnici da pubblicare sulla rivista
dellAssociazione. Gli argomenti trattati
sono stati i seguenti:
4 la sicurezza nel montaggio e nella movimentazione degli elementi prefabbricati in calcestruzzo;
4 la rispondenza alle prescrizioni delle
normative in materia di risparmio
energetico;
4 i sistemi per la realizzazione di pannelli a taglio termico prefabbricati in
calcestruzzo;
4 la rispondenza ai nuovi decreti sulla
resistenza al fuoco delle strutture in
c.a. e in c.a.p. (D.M. 16/02/07, D.M.
09/03/07, D.M. 09/05/07).

Renzo Bullo

industrie manufatti cementizi - 9

Imp_Assobeton_9.indd 91

8-09-2009 9:39:32

l A s s o c i a z i o n e

92

Programma del Presidente


Renzo Arletti per il biennio
2009-2011
Presidenza ASSOBETON biennio 2009-2011
LAssemblea Generale di Bologna del 24 giugno scorso ha
eletto Renzo Arletti quale Presidente di ASSOBETON per il
biennio 2009-2011. Il Presidente sar affiancato nel suo mandato da quattro Vicepresidenti: Renzo Bullo, Franco Maffezzoni, Gregorio Magnetti e Alberto Truzzi.
LA STRATEGIA DI ASSOBETON
Un programma di attivit Presidenziale
non pu che basarsi su una serie di principi
ed obiettivi condivisi che devono ispirare
ogni scelta presente e futura. importante quindi definire e condividere gli aspetti
classici su cui si basa il piano strategico di
qualsiasi organizzazione, e cio:
LA MISSIONE
Le finalit dellAssociazione.
Interpretare le necessit e rispondere
alle esigenze degli Associati, guidando il
comparto verso direttrici chiare e condivise che anticipino le tendenze a livello
nazionale ed europeo.
LA VISIONE
I risultati futuri a cui aspira lAssociazione,
ovvero cosa vuole essere lAssociazione tra
5-10 anni.
Diventare unAssociazione, forte ed autorevole, alla quale vengano riconosciute
rappresentanza, capacit propositive ed
equilibrio, tanto da riuscire ad imporre la
propria presenza ai tavoli dei decisori sui
temi che ci riguardano pi da vicino.
Non necessariamente ASSOBETON
deve diventare, in termini economici e
numerici, molto pi grande di quanto sia
ora. per indispensabile che i 30-50

operatori di maggior spicco che ancora


mancano allappello si accorgano dellimportanza di ASSOBETON e si avvicinino
allAssociazione. altrettanto importante,
inoltre, che la partecipazione diretta alla
vita associativa sia ampliata e non limitata,
come oggi purtroppo accade, a non pi
di un terzo degli Associati.
I VALORI
La bussola, interna allAssociazione, che
orienta tutte le attivit.
LAssociazione operer sempre tenendo
presenti i seguenti valori:
4 rispetto per lindividuo: siamo certi che
ogni individuo trattato con rispetto e
responsabilizzato dia il meglio di s;
4 frugalit: custodiamo e risparmiamo le
risorse dellAssociazione con la stessa
attenzione con cui trattiamo quelle
personali;
4 rappor ti con terzi: ci sforziamo di
essere trasparenti, amichevoli e cortesi nei rapporti, ma nello stesso tempo
chiari ed espliciti nelloperare allinterno di regole associative non violabili;
4 efficienza: trattiamo come urgente
tutto ci che ha a che fare con i nostri
Associati, assumendoci la responsabilit dei problemi che ci vengono posti
con lobiettivo di risolverli tempestivamente e con efficacia e con lo spirito
di generare sempre un beneficio non
solo individuale, ma da diffondere a
tutta la base associativa.
LO STILE DI GOVERNO
DELLASSOCIAZIONE
Lapproccio utilizzato dal Vertice dellAssociazione per gestire il processo decisionale
9 - industrie manufatti cementizi

Imp_Assobeton_9.indd 92

8-09-2009 9:39:32

l A s s o c i a z i o n e

ed affrontare situazioni complesse ed eventuali conflitti.


Il rispetto delle norme, delle leggi e dei
principi di un comportamento coerente deve costituire la base delle relazioni tra tutti gli Associati senza alcuna
distinzione.
ASSOBETON unAssociazione complessa che richiede una grande sensibilit
e pratica di governo.
noto che esistono conflitti tra prodotti diversi e tra aziende di dimensioni
molto diverse tra loro: quindi indispensabile muoversi con cautela per
verificare che le decisioni associative
siano sempre frutto della pi ampia
condivisione possibile.
Nello stesso tempo, sar necessario non
cadere vittime delle trappole dei veti
incrociati che non fanno bene alle aziende ed al settore nel suo complesso che
deve competere, innanzitutto, con prodotti e tecnologie alternative.
indispensabile, quindi, che gli Associati
si rendano disponibili ad accettare anche
soluzioni che, pur non esattamente corrispondenti agli interessi della propria
impresa, portino vantaggi allintero comparto nel medio lungo termine.
Sulla base di questi assunti, dellattuale
realt di ASSOBETON e della situazione congiunturale che stiamo vivendo
necessario avviare un programma di
breve - medio termine articolato sui
seguenti punti focali:
1. Mercato
2. Marketing
3. Lobby
4. Servizi agli Associati
5. Organizzazione
1. Mercato
Esercitare unazione dinformazione,
formazione e controllo nei confronti
degli Associati, finalizzata ad assicurare il
rispetto delle regole ed una marginalit economica consona agli impegni, alle responsabilit ed ai rischi assunti
dagli imprenditori.
Attivit da svolgere:

93

4 rivisitazione ed esigibilit applicativa del Codice di Comportamento con riferimento sia ai compor tamenti tra gli Associati, sia di
questi ultimi nei confronti dei fornitori, del proprio personale dipendente,
dei clienti, anche per bilanciare la
carenza di controlli da parte degli enti
preposti;
4 vigilanza mirata ad individuare e
scoraggiare i casi di violazione delle
normative e delle leggi (con particolare riferimento a quelle tecniche, della
sicurezza e del diritto del lavoro);
4 informazione sia verso linterno
dellAssociazione sia verso lesterno
sullandamento del mercato dal
punto di vista tecnico commerciale
(Osservatorio ASSOBETON);
4 promozione dello scambio di informazioni tra gli Associati ad integrare le informazioni che arrivano
dalle rispettive reti di vendita per la
corretta formulazione dei budget e
delle politiche commerciali;
4 promozione di una cultura economico-finanziaria finalizzata
a riproporzionare lofferta al
calo della domanda, condizione
essenziale per ottenere, almeno, una
marginalit minima di sostentamento.
2. Marketing
Promozione delluso delledilizia industrializzata ( da abbandonare il ter-

industrie manufatti cementizi - 9

Imp_Assobeton_9.indd 93

8-09-2009 9:39:32

94

l A s s o c i a z i o n e

attivamente e direttamente la diffusione dellutilizzo dei manufatti


a base cementizia;
4 definizione di uno slogan promozionale efficace e condiviso che
riassuma le peculiarit delledilizia
industrializzata e che tutti possano
utilizzare nelle proprie attivit commerciali (es.: edilizia industrializzata
= eccellenza per affidabilit, qualit,
prestazioni ed impatto ambientale).

mine prefabbricato, che ha assunto, con


il tempo, un significato che mortifica la
qualit e la tecnologia che esso, invece,
incorpora) in alternativa a prodotti e/o
tecnologie differenti.
Le attivit da svolgere sono principalmente riconducibili a:
4 identificazione punti di forza e di
debolezza del compar to (analisi
SWOT);
4 ideazione e predisposizione degli
strumenti di promozione;
4 informazione e formazione
rivolte a committenti, imprese,
progettisti;
4 promozione della edilizia industrializzata finalizzata a nuovi impieghi e
nuovi sbocchi (residenziale/social
housing, risparmio energetico e fonti
alternative, riciclaggio dei rifiuti e degli
scarti di lavorazione, ecc.);
4 creazione di rapporti stretti con Enti
fiera per supportare le azioni di cui
sopra e dare risalto e visibilit ai nostri
eventi;
4 partecipazione alla Commissione
Marketing del BIBM, utile vetrina
per allinearsi alle iniziative gi avviate a
livello europeo;
4 politica attiva per promuovere le
soluzioni di qualit rispetto alle
soluzioni che privilegiano la sola concorrenza basata sul prezzo finale;
4 incentivare gli Associati a promuovere

3. Lobby
Lattivit di lobby dovr essere articolata e si dovr svolgere in modo diretto
(attraverso la struttura di ASSOBETON
o attraverso contatti e relazioni coordinate degli Associati) o indiretto (tramite
Confindustria, Federbeton, Federcostruzioni, BIBM ed ECP, Istituti di Certificazione, o altri organismi quali UNI, AICAP,
CTE, ATE ecc.) per contare sempre di
pi negli ambiti politico-finanziari.
Considerato che la maggior parte dellattivit di lobby si svolge a Roma, il tema
di come migliorare sensibilmente la presenza costante, efficiente ed efficace di
ASSOBETON in quegli ambienti di
fondamentale importanza.
Attivit da svolgere:
4 stretta collaborazione con Federbeton con cui condividere gli obiettivi
prioritari di moralizzazione del settore delle costruzioni e rispetto delle
normative tecniche che la Federazione si data;
4 azioni di gestione dei rapporti con
i fornitori in modo da non subire
passivamente le politiche vessatorie
tipiche delle grandi imprese/grandi
gruppi industriali con cui quasi sempre
si interfaccia il nostro comparto;
4 ricerca di nuovi fornitori anche
esteri (importatori di cemento, produttori di acciaio armonico ecc.) con
canali commerciali privilegiati per gli
Associati, formando anche eventuali
consorzi dacquisto;
4 promuovere la creazione di un fronte
comune comportamentale nei
9 - industrie manufatti cementizi

Imp_Assobeton_9.indd 94

8-09-2009 9:39:33

confronti dei clienti con riferimento, ad esempio, allo schema del contratto dappalto da proporre, ai termini di pagamento, alle prestazioni/servizi
accessori forniti ed anche riguardo alla
fornitura o meno di certificati/attestati
e prestazioni professionali;
4 promuovere accordi con Ance per
determinare un codice di comportamento nei rapporti di subappalto con
imprese ad essa associate;
4 azioni di contrasto verso i sistemi
antagonisti (acciaio, legno, costruzioni in opera, ecc.) costituite da politiche di informazione comparativa,
messa a fuoco dei punti di debolezza
dei sistemi concorrenti, attivit normativa e di coinvolgimento di ministeri e uffici centrali di enti preposti (VV.
FF., ASL, ARPA, Regioni, ecc.);
4 azione, nei confronti di enti e ministeri, finalizzata allottenimento di
vantaggi competitivi, rispetto alle
problematiche tecniche relative a:
4 Sostenibilit: largomento che
in un prossimo futuro avr grandissimo impatto sulla nostra attivit e
sul nostro modo di progettare e
costruire. Potrebbe essere addirittura opportuno creare una specifica figura professionale in ASSOBETON per seguire questo argomento. questo il tema principale
trattato in ogni circostanza allinterno delle commissioni e gruppi
di lavoro del BIBM. LItalia, sino ad
ora, ha partecipato a questi lavori
in modo passivo, senza fornire contributi sostanziali alla discussione,
contributi che potrebbero nascere
solo da un impegno anche economico mediante studi, ricerche o
collaborazioni con Universit;
4 Ambiente, Salute e Sicurezza/Sostanze pericolose/smaltimento rifiuti e riciclo degli scarti
di produzione: argomento che pu
essere considerato sia una minaccia che unopportunit per il settore (il riciclo, in particolare);
industrie manufatti cementizi - 9

Imp_Assobeton_9.indd 95

8-09-2009 9:39:35

96

l A s s o c i a z i o n e

4 Energetica: la massa intrinseca


del calcestruzzo per noi un grande punto di forza per il risparmio
energetico;
4 Acustica: anche in questo caso, la
massa intrinseca del calcestruzzo
costituisce un vantaggio dal punto
di vista dellisolamento acustico;
4 Fuoco: la resistenza al fuoco
unaltra indiscussa peculiarit del
calcestruzzo, ma esistono problemi
di conflitto interno tra i nostri prodotti in termini di progettazione e
prestazioni dichiarate;
4 Codice Appalti OS 13:
unopportunit per cercare di fare
un po dordine tra le qualifiche
delle imprese di costruzione e
dei prefabbricatori e di favorire la
partecipazione agli appalti pubblici
dei nostri Associati, aprendo nuovi
mercati fino ad ora a noi preclusi;
4 Norme Tecniche per le
Costruzioni: unoppor tunit,
in quanto lapplicazione degli Eurocodici, a cui le norme tecniche si
ispirano, favoriscono luso del calcestruzzo rispetto ad altri materiali;
4 Trasporti eccezionali: principalmente una minaccia, in quanto

rischiamo di perdere alcuni dei privilegi ottenuti in passato. quindi


necessario instaurare alleanze forti
a difesa del nostro comparto;
4 Marcatura CE e Certificazione Sistema Qualit aziendale:
informazione e supporto agli Associati i cui feedback dovranno indirizzare le azioni conseguenti verso
Enti di certificazione e Ministeri
preposti.
Su questi argomenti lAssociazione deve
mantenere unattenzione costante e
garantire un processo trasparente di
formazione delle posizioni condivise tra
tutte le Sezioni.
4. Servizi
Diffusione di informazioni ed aggiornamenti agli Associati e svolgimento di
attivit di interesse comune.
Attivit da svolgere:
4 comunicazione sia Interna (Sito,
Newsletter, Circolari) che Esterna
(IMC, Annuario, Comunicati Stampa,
Congresso Biennale), con informazioni ed aggiornamenti su tutto ci che
riguarda i temi di interesse per la filiera del comparto (legale, attivit svolte,
congiuntura, sicurezza, certificazioni,
normative, ecc.);
4 effettuazione di analisi di mercato
attraverso cui reperire sia dati congiunturali sia la dimensione e le caratteristiche del Mercato dei manufatti
cementizi e della filiera del calcestruzzo (Osservatorio Federbeton);
4 consulenza legale, attraverso studi
esterni, sulle varie materie di filiera sia
per argomenti pi strutturali, identificati dagli organi associativi, sia per
argomenti pi specifici e particolari
sollevati dagli Associati;
4 marketing associativo: un aspetto che non pu essere dimenticato
e che va affrontato sia nel senso di
puntare ad un ampliamento della base
associativa che di fidelizzare la base
esistente. Il rapporto con gli Associati
9 - industrie manufatti cementizi

Imp_Assobeton_9.indd 96

8-09-2009 9:39:36

l A s s o c i a z i o n e

non pu essere trascurato allinterno di un piano bilanciato di sviluppo. A tale proposito, sarebbe molto
opportuno avviare anche unazione di
verifica verso linterno, mediante questionari e/o interviste, per appurare il
gradimento dellattivit dellAssociazione e per raccogliere suggerimenti
e proposte migliorative;
4 CCNL: essendo usciti da poco da
un rinnovo travagliato e difficoltoso,
a breve non sono previsti appuntamenti di grande rilievo. Sar opportuno, per, cominciare a preparare
la futura stagione dei rinnovi avvicinando i Cementieri che, in passato, hanno sempre fatto da apripista a tutte le negoziazioni. Mancando, ad oggi, ogni tipo di rappor to,
essi hanno sempre condizionato, a
nostro sfavore, la base di partenza
del nostro negoziato, in quanto un
settore capital intensive come quello
del cemento ha sempre dimostrato
meno attenzione, rispetto a noi, al
costo del lavoro. Dovremo quindi
fare in modo che in futuro si raggiunga una sinergia allinterno degli
accordi di Federbeton. Il sodalizio
con ANDIL, invece, potrebbe non
essere cos scontato, interessando
due produzioni concettualmente
diverse e due settori che, in un imminente futuro, andranno a scontrarsi
commercialmente sul mercato. Gli
accordi di II livello saranno un tema
da seguire, essendo uno dei capisaldi
del protocollo Confindustria Sindacato recentemente firmato. Sul
Fondo ARCO sar opportuno verificare la politica, sino ad ora sposata,
di guardare a questo strumento con
estrema cautela promozionale;
4 internazionalizzazione: su questo
tema, rispetto al quale ASSOBETON
ha operato con successo per alcuni
anni in passato, si potrebbe tornare
nel caso in cui, effettivamente, le esigenze degli Associati lo richiedessero.
La rete europea ed extra europea di

97

cui dispone ASSOBETON pu essere


messa a disposizione, qualora lo si
desideri;
4 progetti europei: il progetto triennale di ricerca Safecast, recentemente
acquisito, un esempio delle opportunit che possono essere create
dallAssociazione per gli Associati. Si
tratta per di attivit impegnative che
andranno misurate con attenzione
per non trovarci nelle condizioni di
dover sacrificare la principale missione
di ASSOBETON. Sono ovviamente
progetti da considerare positivi sia
sotto il profilo del ritorno di immagine, sotto laspetto tecnico e, qualche
volta, anche economico.
5. Organizzazione
Corretta gestione dei rapporti con gli
Associati, con gli organi associativi e con
la struttura.
Attivit da svolgere:
4 puntare alla massima efficienza
delloperato del comitato di
Presidenza attraverso un assiduo
confronto sulle strategie e sul raggiungimento degli obiettivi per assumere,
di volta in volta, decisioni sulle problematiche che si presenteranno;
4 prosecuzione del rafforzamento
dellattivit di Giunta e Consiglio
Direttivo, ricercando ambiti specifici
per attivare commissioni a cui delegare
attivit progettuali e gestionali;
4 coinvolgimento degli Associati
con una politica di comunicazione
efficiente ed attiva e costante ricerca
di feedback; attivismo dei responsabili
regionali;
4 intensificazione dellattivit delle Sezioni e della comunicazione tra Sezioni
con attivazione di tavoli specifici
su argomenti di comune interesse per
diverse famiglie di prodotto (fuoco,
energetica, normative ecc.);
4 la struttura operativa di ASSOBETON, costituita principalmente
dai funzionari e dai Segretari Tecnici
di Sezione, un patrimonio dellAsso-

industrie manufatti cementizi - 9

Imp_Assobeton_9.indd 97

8-09-2009 9:39:36

98

l A s s o c i a z i o n e

ciazione che va salvaguardato e valorizzato. I Presidenti di Sezione devono


contribuire con il Direttore alla loro
motivazione ed alla loro crescita
professionale, facendoli sentire protagonisti dello sviluppo del settore e
dellAssociazione stessa.
La revisione dello Statuto di ASSOBETON, inoltre, potrebbe essere opportuna per rendere la vita associativa pi
flessibile e meno onerosa.
Nuovi uffici: il problema del cambio
della sede di Milano un problema
non urgente, ma sul quale opportuno riflettere in una logica di sviluppo
dellAssociazione legato anche ad un
fattore dimmagine;
4 politica di bilancio e quote
associative: per quanto il successo

dellAssociazione non sar mai misurato con il risultato del proprio bilancio, la capacit di migliorare i servizi
e lefficienza facendo un limitato uso
dellincremento delle quote associative comunque un obiettivo da perseguire. Da questo punto di vista, i
rapporti con gli sponsor sono di vitale
importanza, tanto pi che un sano
ed equilibrato confronto con essi
anche foriero di crescita dellintero
settore. Su questo aspetto, il contributo degli Associati, che sono poi i clienti
dei nostri sponsor, pu essere determinante per ottenere una maggiore
disponibilit a supportare economicamente lAssociazione.
n
Renzo Arletti

Renzo Arletti, Amministratore Delegato e Direttore Generale di RDB SpA,


nato a Bolzano nel 1955, si laureato in Economia e Commercio presso lUniversit di Verona ed ha iniziato subito la propria carriera professionale nellambito della Finanza e Controllo nel Gruppo FIAMM, dove diventato dirigente a
trentanni, a seguito di un intenso percorso formativo.
entrato a far parte del Gruppo RDB SpA con la carica di Amministratore
Delegato nel novembre 2004 con la responsabilit della guida strategica, della
ristrutturazione e rilancio aziendale con lobiettivo, raggiunto il 19 giugno 2007, di
traghettare in Borsa la Societ.
Arletti ha dalla sua una lunga esperienza maturata in aziende industriali delle
quali ha guidato la crescita strategica prevalentemente per linee esterne con la
creazione di valore per gli azionisti attraverso linternazionalizzazione, la ristrutturazione e la quotazione in Borsa.
Dal 2002 stato Direttore Strategia&Sviluppo del Gruppo SACMI di Imola per
il quale ha curato la diversificazione nei settori Food e Plastica acquisendo e
consolidando in veste di Amministratore Delegato medie aziende in Emilia e
Lombardia.
Nello stesso periodo per conto del Gruppo SACMI ha curato e gestito lOPA su
Negri Bossi quotata sul segmento STAR guidandone in qualit di AD la crescita
attraverso acquisizioni, la ristrutturazione e il rilancio industriale in sinergia con il
Gruppo di controllo.
Dal 2000 stato AD del Gruppo Iris Ceramica SpA e ha gestito in veste di Presidente e AD di Graniti Fiandre SpA la quotazione in Borsa come prima matricola
del segmento STAR, sviluppandone linternazionalizzazione attraverso lo start-up
di due progetti produttivi in Germania e USA.
Dal 1990 al 2000 stato Presidente e AD del Gruppo Ceramiche Ricchetti SpA
gestendone la ristrutturazione industriale e linternazionalizzazione, portando il
fatturato da 30 milioni a 300 milioni e curandone la quotazione avvenuta nel
1995 alla Borsa di Milano.
9 - industrie manufatti cementizi

Imp_Assobeton_9.indd 98

8-09-2009 9:39:37

assobet

assobeton100teaser.indd 1
Imp_Assobeton_9.indd 99

20-07-2009 11:54:20
8-09-2009 9:39:37

ASSOBETON
Associati
Denominazione

Comune

Provincia

4P PREFABBRICATI SRL

CORTE FRANCA

BS

A. ZAMBETTI SRL

GORLE

BG

A.L.C.O.S. PRODUZIONI SRL

LIMBIATE

MI

A.V. STRUTTURE SPA

CALVENZANO

BG

ALFA SRL

PONTE SAN GIOVANNI

PG

ALTAN PREFABBRICATI SPA

RAMUSCELLO DI SESTO AL REGHENA

PN

ANTOLINI M.C.E. SRL

SAN SISTO

PG

ANTONIO BASSO PREFABBRICATI SRL

TREVISO

TV

AREA PREFABBRICATI SPA

S. ANTONINO DI CASALGRANDE

RE

AREA SPA

CORNAREDO

MI

B.C.M. LATERIZI SRL

FIESSO UMBERTIANO

RO

BARACLIT SPA

BIBBIENA STAZIONE

AR

BATTILANA PREFABBRICATI SPA

CORNEDO VICENTINO

VI

BETA MANUFATTI CONGLOMERATI SRL

SPIGNO SATURNIA

LT
RG

BETON 5 SRL

POZZALLO

BIANCO PREFABBRICATI SRL

MAZARA DEL VALLO

TP

BOLIS PREFABBRICATI SRL

ZOGNO

BG

BONETTI SPA

CASTENEDOLO

BS

BOTTA SRL

BRUSASCO

TO

C.A. COSTRUZIONI ANTONIOLI DI BORMIO SRL

LOVERO

SO

C.A.P.P.A. SRL

S. NICOL A TORDINO

TE

C.C.G. QUERZOLI SCRL

FORL

FC

C.E.I.S. TRADING SRL

PERGINE

TN

C.M.C. SRL

MADONE

BG

C.P.C. COSTRUZIONE PREF. CEMENTO SPA

CARINI

PA

CANOVA SPA

FIORENZUOLA DARDA

PC

CAPPELLARI SRL

POGGIO RUSCO

MN

CAPRESE SRL

SERRAVALLE PO

MN

CASITALIA SPA

SPINADESCO

CR

CASTAGNA SRL

LEGNANO

MI

CAV. CESTARO GUSTAVO SRL

PREGANZIOL

TV

CE.MA. CEMENTMANUFATTI SRL

FRZ. QUINTANO-CASTELLI CALEPIO

BG

CEMBRIT SPA

POGGIO RENATICO

FE

CEMENTAL SPA

GENOLA

CN

CEMENTUBI SPA

GRUGLIASCO

TO

CLC SRL

CARMIGNANO DI BRENTA

PD

CO.CE. SRL

PRATO SESIA

NO

CO.I.MA. PREFABBRICATI SRL

TRANI

BA

CO.MA.C. SRL

CALTANISSETTA

CL

CODELFA SPA

TORTONA

AL

COOPERATIVA PRECASA SCRL

FIUMICELLO

UD

COOPSETTE SCRL

CADELBOSCO SOPRA

RE

COPREM SRL

BOTTANUCO

BG

COSTRUZIONI GENERALI BASSO CAV. ANGELO SPA

POSTIOMA DI PAESE

TV

CREZZA SRL

GORDONA

SO

CSP PREFABBRICATI SPA

GHISALBA

BG

9 - industrie manufatti cementizi

Imp.Assobeton.Elenco.Soci.indd 100

8-09-2009 9:47:20

Associati
Denominazione

Comune

Provincia

D.M.P. DALLA MORA PREFABBRICATI SRL

MUSILE DI PIAVE

VE

DUEGI PREFABBRICATI SRL

FOSSANO

CN

E.MA. PREFABBRICATI DI MASCAZZINI G. & C. SAS

BUSCATE

MI

ECOCEM SRL

OSIO SOTTO

BG

EDIL LECA SPA

VALVASONE

PN

EDILBLOK SPA

CASTELLI CALEPIO

BG

EDILCEMENTO SPA

GUBBIO

PG

EDILFIBRO SPA

ARENA PO

PV

EDILGORI PRECOMPRESSI SRL

TERNI

TR

EDILKAP PREFABBRICATI SPA

BARGE

CN

EDIL-PREFABBRICATI SRL

MISTERBIANCO

CT

EDILSOLAI SPA

CESENA

FC

EDILTRAVET SRL

CERRIONE

BI

EDILTUBI SPA

TROFARELLO

TO

EDIMO PREFABBRICATI SRL

POGGIO PICENZE

AQ

EFFEGI SPA

FERENTINO

FR

ESSE SOLAI SRL

VIVARO DI DUEVILLE

VI

EUGANEA PRECOMPRESSI SPA

TORRI DI QUARTESOLO

VI

EUROBETON SRL

SALORNO

BZ

EUROCAP SRL

CASTELLETTO MONFERRATO

AL

EUROPENTA SPA

TREZZANO SUL NAVIGLIO

MI

F.LLI ANELLI DI ANELLI ALVARO-BRUNO-ALBERTO E C. SNC

SANTARCANGELO DI ROMAGNA

RN

F.LLI MUNARETTO DI GIUSEPPE DIV. SUMMANIA B. SRL

ZAN

VI

F.LLI VINCI SRL

SANLURI

CA

F.M.C. PREFABBRICATI SRL

VIGEVANO

PV

FAVARO1 SPA

ZERO BRANCO

TV

FERRARI B.K. SPA

LUGO DI GREZZANA

VR

FERRARINI SPA

VERONA

VR

FIBROTUBI SRL

BAGNOLO IN PIANO

RE

FORNACE CALANDRA SRL

OTTIGLIO MONFERRATO

AL

G.E.D. SRL

PIEVESESTINA-CESENA

FC

GARBIN PREFABBRICATI SRL

COSTABISSARA

VI

GARDONI SRL

PANDINO

CR

GAZEBO SPA

GATTEO

FC

GENERALE PREFABBRICATI SPA

ELLERA

PG

GERMANI FRATELLI SNC

CASALMAGGIORE

CR

GIORNI OSCAR DI GIORNI MASSIMO & C. SNC

SANSEPOLCRO

AR

GRUPPO CENTRO NORD SPA

BELFIORE

VR

GRUPPO CI.VA. SPA

IVREA

TO

GRUPPO EFFE 2 SPA

ISOLA VICENTINA

VI

GUERRINI PREFABBRICATI SPA

SANTHI

VC

I.CI.ENNE. SRL

AREZZO

AR

I.CO.B. SPA

CATANIA

CT

I.L.C.E.A. SPA

ROVIGO

RO

I.L.CE.V. SPA

CAVARZERE

VE

I.R.A.DEL. COSTRUZIONI SRL

GUIDIZZOLO

MN

ICEP SPA

MOLITERNO

PZ

IL CANTIERE SRL

FIUME VENETO

PN

IMPRESA PIZZAROTTI & C. SPA

PARMA

PR

IMPRESA TRE COLLI SPA

CARROSIO

AL

IN.PR.EDIL SRL

MASSERANO

INDUSTRIE CEVIP SPA

ROMA

BI
RM

INPES PREFABBRICATI SPA

TITO

PZ

IPA PRECAST SPA

CALCINATE

BG

IPIEMME SPA

ALIFE

CE

ITALBLOK DI BERVICATO IURI & C. SAS

CAIVANO

NA

ITALCABINE SRL

ISOLA RIZZA

VR

industrie manufatti cementizi - 9

Imp.Assobeton.Elenco.Soci.indd 101

8-09-2009 9:47:20

Associati
Denominazione

Comune

Provincia

ITALSLEEPERS SPA

CATANIA

CT

ITER - COOP.VA RAVENNATE SCARL

LUGO

RA

LA CEMENTIFERA DI VEZZOLI M. & C. SNC

PONTOGLIO

BS

LANDINI SPA

CASTELNOVO SOTTO

RE

LECA SISTEMI SPA

RUBBIANO DI FORNOVO - SOLIGNANO

PR

LODOVICHI DOMENICO SPA

CHIUSI SCALO

SI

LOMBARDA PREFABBRICATI SPA

MONTICHIARI

BS

LOMBARDA PREFABBRICATI SRL

SAN BENEDETTO PO

MN

LOMBARDA SPA

OSIO SOTTO

BG

LPM SPA

Mondov

CN

M.C.M. MANUF. CEMENTIZI MONTICONE SPA

ASTI

AT

M.G. PREFABBRICATI SRL

CASTELVERDE

CR

MA.CE.VI. SRL

CIVITELLA IN VAL DI CHIANA

AR

MABO PREFABBRICATI SPA

BIBBIENA STAZIONE

AR

MAGNETTI BUILDING SPA

CARVICO

BG

MAGNETTI SPA

PALAZZAGO

BG

MANINI PREFABBRICATI SPA

SANTA MARIA ANGELI - ASSISI

PG

MARGARITELLI SPA

TORGIANO

PG

MARTINI PREFABBRICATI SPA

MEDOLE

MN

MC PREFABBRICATI SRL

CARDANO AL CAMPO

VA

MC-MANINI PREFABBRICATI SPA

SOMAGLIA

LO

MCN SRL

PONTE BUGGIANESE

PT

MODULPAV SRL

ALATRI

FR

MOLINARO MANUFATTI SRL

SAN DANIELE DEL FRIULI

UD

MORETTA PREFABBRICATI DI MORETTA G. & C. SNC

LOVERO VALTELLINO

SO

MORETTI PREFABBRICATI SRL

ERBUSCO

BS

MOSER CESARE MANUFATTI IN CEMENTO SRL

ZAMBANA

TN

MOZZO PREFABBRICATI SRL

SANTA MARIA DI ZEVIO

VR

MUSILLI SPA

SAN VITTORE DEL LAZIO

FR

NICO VELO SPA

FONTANIVA

PD

NUOVA ITL - ITALCONSULT LAVORI SPA

TARANTO

TA

NUOVA SUPERSOLAIO SPA

LONATO

BS

NUOVA TESI SYSTEM SRL

CASALE SUL SILE

TV

OPERE IDRICHE SPA

ROMA

RM

PAC - PREFABBRICATI ACCIAIO CEMENTO SRL

FARA VICENTINO

PADANA PANNELLI SPA

ACQUANEGRA SUL CHIESE

MN

VI

PAMA PREFABBRICATI SPA

REZZATO

BS

PANNELLI SPA

VEROLANUOVA

BS

PAVER COSTRUZIONI SPA

PIACENZA

PC

PAVIBLOK SRL

SPECCHIA

LE

PICCA PREFABBRICATI SPA

LATINA - BORGO S. MICHELE

LT

PINTO GEOM. CESIDIO & C. SAS

CASTELLANA GROTTE

BA

PIRCHER SPA

CITTIGLIO

VA

PIZZUTI PRECOMPRESSI SRL

CROTONE

KR

PIZZUTI PREFABBRICATI SRL

CROTONE

KR

PRE SYSTEM SPA

SEDEGLIANO

UD

PRECAST SPA

SEDEGLIANO

UD

PRECOMPRESSI VALSUGANA SPA

FONTANIVA

PD

PREFABBRICATI BERGAMASCHI SRL

GRASSOBBIO

BG

PREFABBRICATI CAMUNA SRL

GRATACASOLO

BS

PREFABBRICATI CARTIGLIANO SPA

TORRI DI QUARTESOLO

VI

PREFABBRICATI CIVIDINI SPA

OSIO SOPRA

BG

PREFABBRICATI LAMERA SRL

MARTINENGO

BG

PREFABBRICATI LAPREDIL SRL

TOLENTINO

MC

PREFABBRICATI LP SPA

BORGO A MOZZANO

LU

PREFABBRICATI MOIOLI SPA

BAGNATICA

BG

PREFABBRICATI MORRI SRL

RIMINI

RN

9 - industrie manufatti cementizi

Imp.Assobeton.Elenco.Soci.indd 102

8-09-2009 9:47:20

Associati
Denominazione

Comune

Provincia

PREFABBRICATI PARA SNC

FORL

FO

PREFABBRICATI PARMA SPA

COLORNO

PR

PREFABBRICATI SGARIOTO SRL

RAGUSA

RG

PREFABBRICATI TONELLATO SAS

MONTEBELLUNA

TV

PREFABBRICATI ZANON SRL

CITTADELLA

PD

PREFABBRICATI ZECCA SUD SPA

CASTELLALTO

TE

PREGECO PREFABBRICATI SPA

VILLAFRANCA

VR

PRE-NOVA 76 DI ZANNIN FERRUCCIO E FIGLIE SRL

SEREN DEL GRAPPA

BL

PREP SRL

GUBBIO

PG

PROGRESS SPA

BRESSANONE

BZ

R.C.L. SRL

GORLAGO

BG

R.P. ROBERTI & PAOLETTI SRL

FANO

PU

RDB HEBEL SPA

PONTENURE

PC

RDB SPA

PONTENURE

PC

RECORD SPA

GARLASCO

PV

RIVEDIL SRL

RIVAROLO CANAVESE

TO

RIVOLI SPA

RIVOLI VERONESE

VR

ROSSI TRANQUILLO NORD DI MASCARO GEOM. T. & C. SAS

MANTOVA

MN

S & T VARESE SRL

INDUNO OLONA

VA

S.E.P. SOCIET EMILIANA PREFABBRICATI S.R.L.

ZOLA PREDOSA

BO

S.I.C.E.P. SPA

VERONA

VR

S.I.P.A. SPA

BENEVENTO

BN
MI

S.I.P.C. SOLAI VARESE SRL

VIGNATE

S.I.P.E. SPA

VICENZA

SAFAB SPA

ROMA

SAN MICHELE SPA

MANERBIO

BS

SANTINELLO COSTRUZIONI SPA

CASELLE DI SELVAZZANO

PD

SAR COSTRUZIONI PREFABBRICATE SRL

CASTIGLIONE DELLE STIVIERE

MN

SCALA CALCESTRUZZI SPA

ROSARO DI GREZZANA

VR

SEIEFFE PREFABBRICATI SPA

BONEA

BN

SELCE SPA

MONSELICE

PD

SENINI SPA

NOVAGLI MONTICHIARI

BS

SERIO PREFABBRICATI SRL

ROMANO DI LOMBARDIA

BG
FC

VI
RM

SICAP SPA - DIVISIONE CEMENTISTI

FORL

SICEP SPA

BELPASSO

CT

SIME SRL

CASTELNOVO BARIANO

RO

SOCIET ITALIANA LASTRE SPA

VEROLANUOVA

BS

SOLAI VILLA SRL

TURBIGO

MI

SOM.MA. PREFABBRICATI SRL

SOMAGLIA

LO

SPAV PREFABBRICATI SPA

MARTIGNACCO

UD

SPEZIA PREFABBRICATI SRL

MEDOLE

MN

STAI PREFABBRICATI SRL

ACQUANEGRA SUL CHIESE

MN

STERCHELE SPA

ISOLA VICENTINA

VI

STYL-COMP SPA

ZANICA

BG

SUD SOLAI SAS

RENDE

CS

SUPERSOLAIO SRL

CARONNO PERTUSELLA

VA

SUPERSOLAIO SRL

BARGNANO DI CORZANO

BS

SUPERTRAVET SPA

CAGLIARI

CA

TAV SOLAI DI IVANO BOSCAGLI & C.SNC

ASCIANO

SI

TCT SRL

BRINDISI

BR

TECNOCOMPONENTI SPA

FIESSE

BS

TEGOLAIA SRL

CASIER

TV

TIDONA PREFABBRICATI SRL

RAGUSA

RG

TMC BERARDO SRL

BUSCA

CN

TRAVERSUD SRL

MELFI

PZ

TRAVI MILANO SRL

MILANO

MI

TRE C PREFABBRICATI IN CEMENTO DI CONTU PASQUALINO & C. SNC OROSEI

NU

industrie manufatti cementizi - 9

Imp.Assobeton.Elenco.Soci.indd 103

8-09-2009 9:47:20

TRUZZI PREFABBRICATI SRL

POGGIO RUSCO

UNIBLOC SRL

POGGIBONSI

MN
SI

UNIPRE SRL

SORDIO

LO

V.M.C. - VENETA MANUFATTI IN CEMENTO


DI SILVANO, PAOLO E SEVERINO MICHELETTO & C. SAS

RESANA

TV

VEGA PREFABBRICATI SRL

CONTROGUERRA

TE

VELA PREFABBRICATI SRL

CORTE FRANCA

BS

VIANINI INDUSTRIA SPA

ROMA

RM

VIBRAPAC SPA

SOLARO

MI

VIBROCENTRO SRL

S. RUFINA DI CITTADUCALE

RI

VIBROTEK SRL

FAGGIANO

TA

ZANETTI SRL

CAPRINO VERONESE

VR

ZECCA PREFABBRICATI SPA

COSIO VALTELLINO

SO

Societ

Citt

Provincia

ATECAP

ROMA

RM

BASF CC ITALIA SPA

TREVISO

TV

CASAGRANDE SPA

FONTANAFREDDA

PN

CHRYSO ITALIA SPA

LALLIO

BG

COLLE SPA

LENTIAI

BL

DLC SRL

MILANO

MI

EDILMAFER SRL

SETTIMO MILANESE

MI

EDILMATIC SRL

PEGOGNAGA

MN
VR

Soci Aggregati

EISEKO COMPUTERS SRL

SAN MARTINO BUON ALBERGO

GENERAL ADMIXTURES SPA

PONZANO VENETO

TV

GL LOCATELLI SRL

TURATE

CO

HALFEN-DEHA SRL

BERGAMO

BG

HARPACEAS SRL

MILANO

MI

I.B.I. INDUSTRIE BLOCCHIERE ITALIANE SPA

MILANO

MI

ICT - INNOVATIVE CONCRETE TECHNOLOGIES SRL

PIACENZA

PC
MO

IME SRL

CAMPOGALLIANO

KELLER FONDAZIONI SRL

VERONA

VR

LE OFFICINE RIUNITE - UDINE SPA

BASALDELLA DI CAMPOFORMIDO

UD

MAPEI SPA

MILANO

MI

MARCANTONINI SRL

PASSAGGIO DI BETTONA

PG

OFF. MECC. MAFFIOLETTI DARIO SRL

BRUSAPORTO

BG

OFFICINE MECCANICHE GALLETTI O.M.G. SRL

PONTE VALLECEPPI

PG

PEIKKO ITALIA SRL

MILANO

MI

PLASTYBETON SRL

MARENO DI PIAVE

TV

RUREDIL SPA

SAN DONATO MILANESE

MI

S.F. SISTEMI FOGNARI SCARL

ROMA

RM

SIDERURGICA LATINA MARTIN - S.L.M. SPA

CEPRANO

FR

SIPE SRL

MONTICHIARI

BS

TECNOGRIP SRL

SAN GILLIO

TO

W.R. GRACE ITALIANA SPA

PASSIRANA DI RHO

MI

XELLA ITALIA SRL

GRASSOBBIO

BG

9 - industrie manufatti cementizi

Imp.Assobeton.Elenco.Soci.indd 104

8-09-2009 9:47:20

ORU ZENITH

D A 4 0 A N N I D I A M O S L A N C I O A L L E D I L I Z I A
Le Officine Riunite - Udine S.p.A. Concrete Machinery Division
Via S. Caterina, 35 - 33030 Basaldella di Campoformido (UD)
Societ soggetta a direz. e coord. della IMER International S.p.A.
Tel. +39 0432 563911 - Fax +39 0432 562131 - E-mail: oru@oru.it

Cover_9_2009_IMC_completa.indd 2

Zenith prefabbr A4 1

www.imergroup.com

n IT02/0429c

26-01-2005 17:39:34
11-09-2009 11:05:41

Anno V n. 9 - giugno/agosto 2009

Additivi Axim Italia


... per un calcestruzzo

fluido

lavorabile

Oggi la struttura tecnologica di Axim Italia offre alla tua azienda un


Centro Ricerche allavanguardia sui materiali da costruzione e un
Servizio di Assistenza Tecnica che conta su tecnici specializzati
presenti su tutto il territorio nazionale.
Grazie a SISTEMA , lofferta integrata di cemento e additivo,
frutto del lavoro di innovazione di Axim Italia e del rapporto
privilegiato con Italcementi, puoi ottenere i requisiti voluti
dal tuo calcestruzzo.
Axim Italia: il tuo partner tecnologico ideale.

Edizioni IMREADY

www.axim.it

Cover_9_2009_IMC_completa.indd 1

ASSOBETON
organo Ufficiale di ASSoBEton

Spedizione in abbonamento postale - Tabelle B - (Tassa riscossa) - autorizzazione rilasciata a IMREADY SRL - N. 881 del 06.02.08 della Direzione Generale PP.TT. della Rep. S. Marino

aeranti
ritardanti
disarmanti
espansivi
viscosizzanti
aggiunte
trattamenti superficiali

industrie manufatti cementizi

superfluidificanti
fluidificanti
coadiuvanti di pompaggio
impermeabilizzanti
acceleranti/antigelo
coadiuvanti di vibrazione

CONFINDUSTRIA

STUDI E RICERCHE

Resistenza a taglio delle connessioni trave-pilastro spinottate


nelle strutture prefabbricate

2009

SPECIALE

Isolamento ed efficienza energetica in prefabbricazione

NORMATIVE

Situazione normativa europea per gli inserti di fissaggio

SAIE

Programma SAIE ConCREtE 2009

ANNUARIO

Annuario del settore della prefabbricazione on-line:


nuove funzioni e utility

L'ASSOCIAZIONE

Assemblea Generale ordinaria ASSoBEton 2009

15-09-2009 15:14:45

You might also like