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COSMETICA

termine che significa ornamento.


Scienza che ha per oggetto lo studio dei cosmetici.

Comprende quattro discipline diverse:


CHIMICA COSMETICA: si occupa dei costituenti chimici che
entrano nella composizione dei cosmetici e delle loro propriet
chimico-fisiche.
TECNICA COSMETICA: si occupa delle operazioni necessarie
per dare a materie prime, additivi e sostanze funzionali la forma
dei cosmetici
COSMETOLOGIA: si occupa dellazione e degli effetti dei
cosmetici sulluomo e ne determina le norme generali delluso
pratico
COSMESI: larte di applicazione dei cosmetici.

PRODOTTO COSMETICO:DEFINIZIONE
Legge 713/86
Aggiornata con D.Lgs.126 del 24/4/1997
Direttiva europea 93/35/CEE
VI Modifica alla direttiva base 76/768/CEE
Art.1
si intendono per prodotti cosmetici le sostanze e le preparazioni,
diverse dai medicinali, destinate ad essere applicate sulle superfici
esterne del corpo umano (epidermide, sistema pilifero e capelli,
unghie, labbra, organi genitali esterni) allo scopo esclusivo o
prevalente di pulirli, profumarli, modificarne laspetto, correggere
gli odori corporei, proteggerli o mantenerli in buono stato.

I prodotti cosmetici devono:


interagire con i tessuti di rivestimento

Integrit funzionale

Qualit estetiche

non hanno finalit terapeutica


non possono vantare propriet curative o preventive
REQUISITO ESSENZIALE
Innocuit del cosmetico nelle normali condizioni duso

FUNZIONI DEL PRODOTTO COSMETICO


FUNZIONE IGIENICA:
Ha lo scopo di eliminare lo sporco dalla superficie epidermica
rispettandone le caratteristiche fisiologiche. (DETERGENZA,
DEODORAZIONE)
FUNZIONE EUTROFICA:
Ha lo scopo di mantenere lo stato dei tessuti, sui quali i cosmetici
vengono applicati, nelle migliori condizioni. Cosmetico eutrofico:
mantiene corretto trofismo cutaneo apportando sostanze che svolgono
unazione di supporto ai normali eventi fisiologici che si verificano in
una pelle sana. ( PROTEZIONE, NORMALIZZAZIONE)
FUNZIONE ESTETICA:
Ha lo scopo di influenzare positivamente le funzioni sensoriali di vista e
olfatto.
E lanello mancante del circolo igiene- salute- bellezza.
( DECORAZIONE, TRATTAMENTI ESTETICI, PROFUMAZIONE)

BERSAGLI DEL PRODOTTO COSMETICO


EPIDERMIDE
ANNESSI CUTANEI
SECREZIONI DI GHIANDOLE SEBACEE E SUDORIPARE
PELI E CAPELLI
UNGHIE
LABBRA

DENTI E CAVO ORALE


MUCOSA PERIVAGINALE

DERMOCOSMESI FUNZIONALE
DERMA

PICCOLI VASI DERMA PAPILLARE (ANTICELLULITE,


STIMOLANTI)

FIBRE DERMICHE E SOSTANZA FONDAMENTALE


(ANTIRUGHE, ANTISMAGLIATURE,
ELASTICIZZANTI, RASSODANTI

LA PELLE

LA PELLE

CARATTERI FISIOLOGICI E ANATOMICI


La pelle nelladulto normale occupa una superficie di circa 2 m2
Le principali funzioni della pelle sono:
Contenimento: controllo nella perdita di fluidi vitali importanti.

Attenuazione di shock meccanici


Ricezione e traduzione di stimoli esterni

LA PELLE

Protezione da stimoli esterni dannosi (penetrazione sostanze esogene,


radiazioni)

Sintesi e metabolismo di SOSTANZE SPECIFICHE


come CHERATINA, LIPIDI, SUDORE, VITAMINA D3
Termoregolazione
Riserva lipidica

Fotoprotettiva
Eliminazione di alcuni prodotti metabolici attraverso le secrezioni
ghiandolari.

La pelle un organo plurifunzionale grazie a connessioni


attraverso
Circolo sanguigno
Circolo linfatico
Sistema nervoso

ANATOMIA DELLA PELLE

EPIDERMIDE: barriera alla permeazione dellacqua e resistenza


allabrasione. Formata da tessuto epiteliale corneificato.

LA PELLE

La pelle composta da tre diversi strati. Dallesterno allinterno si


distinguono:

DERMA: massa e resistenza della pelle. Formato da tessuto connettivo


fibroelastico compatto.
Questi 2 strati hanno spessore variabile da 0,5 a 4mm. Separati da
GIUNZIONE DERMO-EPIDERMICA detta MEMBRANA BASALE
IPODERMA

EPIDERMIDE
Non vascolarizzata, non innervata
Tessuto epiteliale a fitta stratificazione e molto differenziato
Processo dinamico che trasforma le cellule basali in corneociti

STRATO CORNEO
Compatto e desquamante - Corneociti anucleati
I componenti dello strato corneo sono:
cheratina (75-85%)
acqua (15%; se si scende sotto il 10% produce screpolature)
sostanze lipidiche
sostanze idrosolubili

LA PELLE

ORGANO MALPIGHIANO
Pi profondo - Cheratinociti
Si alternano gli strati basale proliferativo, spinoso, granuloso

ORGANO MALPIGHIANO
1) STRATO BASALE

Elevata attivit metabolica e riproduttiva


Presenza di filamenti intermedi citoscheletrici basici
precursori di cheratina
Sono presenti anche cellule a struttura dendritica stellata
(MELANOCITI)

LA PELLE

I CHERATINOCITI originano dallo strato germinativo o


strato basale; il pi profondo, cellule cubiche a palizzata
monostratificata, emidesmosomi di adesione

ORGANO MALPIGHIANO
2) STRATO SPINOSO

Presenza di intrecci di filamenti cheratinici acidi


Assemblaggio in fibrille con i filamenti basici
Attivit mitotica ancora presente
Sono presenti anche cellule a struttura dendritica
(CELLULE DI LANGERHANS)

LA PELLE

Cellule poliedriche pluristratificate collegate tramite


desmosomi

ORGANO MALPIGHIANO
3) STRATO GRANULOSO

Granuli di cheratoialina con miscela di proteine amorfe


ricche di S, proteina ricca di P detta prefillagrina e lipidi

Prefillagrina diviene fillagrina, organizza i filamenti


cheratinocitici in microfibrille e poi si degrada
Granuli di Odland con miscela mucopolisaccaridi e lipidi
per cementare poi lo strato corneo

LA PELLE

Cellule appiattite mono e bistratificate, ad iniziale


disidratazione

ORGANO MALPIGHIANO

(solo in palmo delle mani e piante dei piedi)


Passaggio da strato granuloso a corneo
Sintesi di proteine non cheratiniche come
involucrina, cheratolinina, vinculina
I filamenti di cheratina gi organizzati in fibrille
polimerizzano e danno cheratina vera e propria

LA PELLE

4) STRATO LUCIDO

STRATO CORNEO

LA PELLE

Strato con cellule atipiche, avitali, anucleate.


Tra cellule adiacenti c sostanza cementante lipidica formata da
idrossiceramide e involucrina
Diviso in
COMPATTO con lamelle cornee con ancora acqua
DESQUAMANTE privo di desmosomi e con cellule assottigliate

CELLULE CORNEE o CORNEOCITI


Formate da cheratina, scleroproteina insolubile in acqua, ricca di ponti
solfuro tra residui di cisteina, assemblati a forma esagonale
Funzione barriera
La DESQUAMAZIONE parte dalle cellule cornee al di sopra di tutte
le altre

EPITELIO PAVIMENTOSO STRATIFICATO CHERATINIZZATO


DI EPIDERMIDE UMANA

LA PELLE

Si susseguono:

A strato basale

B strato spinoso

C strato granuloso
D strato lucido

E strato corneo o
desquamante

PROCESSO DI CHERATINIZZAZIONE

UNITA PROLIFERATIVA EPIDERMICA (EPU)

LA PELLE

Differenziazione di cheratinociti in corneociti per

attiva proliferazione cellulare con sintesi e accumulo di

cheratina, trasformazione delle cellule che perdono il


nucleo e altri organuli, formazione di complessi tra
filamenti di cheratina e cheratina amorfa

PROCESSO DI CHERATINIZZAZIONE
FASI E TEMPI
1) MITOSI DI CELLULE BASALI

2) MIGRAZIONE VERSO SUPERFICIE


2 settimane circa

3) CORNEOCITI
2 settimane circa

4) DESQUAMAZIONE

LA PELLE

2 settimane circa

LA CHERATINA

PRECHERATINA: dimero a struttura alfa-elicoidale


Ogni subunit ha tre catene polipeptidiche, due
uguali basiche derivanti dallo strato basale e una
diversa acida dallo strato spinoso

LA PELLE

Principale proteina dei capelli e delle strutture


cornee. Ha alto contenuto di cistina, molti ponti
disolfuro e alta stabilit meccanica e fisica
Non contiene idrossiprolina

Ogni catena ha due frazioni ad alfa elica separate


da una frazione non elicoidale

MICROFIBRILLE (assemblaggio longitudinale di 3


catene intrecciate)
FIBRILLE TUBULARI (avvolgimento ad alfa elica
di 8 o 9 microfibrille)

LA PELLE

PROTOFIBRILLE (strutture a treccia arrotolata


tra 3 segmenti peptidici)

SISTEMA PIGMENTARIO

Colore della pelle: fenomeni di riflessione e assorbimento,

LA PELLE

emoglobina, carotenoidi e da pigmento detto MELANINA

UNITA EPIDERMICA DI MELANIZZAZIONE (EMU)


Associazione funzionale tra melanociti e cheratinociti
Affinch si verifichi la colorazione della melanina essa

deve passare dal citoplasma del melanocita a quello del


cheratinocita tramite le giunzioni dendritiche del
melanocita

FASI
1. MELANOSOMI, avvolti a gruppi in vescicole
lisosomiali, contengono MELANINA, densa struttura
annerita

LA PELLE

2. MIGRAZIONE dei melanosomi nel citoplasma della


cellula spinosa tramite i dendriti del melanocita.
Melanosomi proteggono il nucleo del cheratinocita
dai raggi UV

3. FAGOCITOSI dei melanosomi ad opera dei


fagolisosomi cheratinocitici. I lisosomi si riempiono
di melanina fuoriuscita dai melanosomi
4. MIGRAZIONE dei granuli di pigmento verso la
superficie epidermica
5. ELIMINAZIONE con la desquamazione cornea

LE MELANINE

Insolubili in H2O, resistenti agli agenti chimici


La produzione determinata da:
1) FATTORI NUTRIZIONALI:
Indispensabile TIROSINA e TRIPTOFANO.
Inibizione per carenza di Cu, Zn, Fe, Ag, Bi (a giuste [ ] sbloccano

LA PELLE

tirosinasi)

Iperpigmentazione per carenza di Vit. A e C (perdita di inibitori delle

tirosinasi)

2) FATTORI ENDOCRINI:
Melanogenesi influenzata da ormoni dellipofisi, della tiroide, delle
gonadi e del surrene. In particolare ipofisi produce MSH
(ESTROGENI portano a perdita dellinibizione delle tirosinasi)

3) FATTORI NERVOSI:
Per la loro derivazione embriologica. Nellepidermide non ci sono
terminazioni nervose
Distinte in EUMELANINE e FEOMELANINE

SINTESI
TIROSINA
Tirosinasi

DOPA

Tirosinasi

DOPACHINONE

DOPACROMO
ACIDO 5,6-Diidrossiindolo-2-Carbossilico
5,6-Diidrossiindolo
INDOLO-5,6-Chinone

EUMELANINE e FEOMELANINE

LA PELLE

LEUCODOPACROMO

DERMA
formato da tessuto connettivo fibroelastico
protegge il corpo dagli urti meccanici
nutre lepidermide
d sostegno ed elasticit alla pelle

DERMA PAPILLARE (superiore): circolazione capillare,


circolazione linfatica, terminazioni nervose di tatto e
sensibilit. Ha fibrille di COLLAGENE (I e III),
ELASTINA e numerosi FIBROBLASTI

LA PELLE

Diviso in

DERMA RETICOLARE (+ profondo): meno vascolarizzato.


Ha FIBRE ELASTICHE e di COLLAGENE

DERMA

Le fibre (collagene ed elastina ) sono immerse in


mucopolisaccaridica dove sono presenti acido
ialuronico e altre sostanze in grado di trattenere

acqua e di agire come collanti delle fibre


Nel derma, tessuto vascolarizzato e innervato, si
trovano anche le ghiandole sudorali e gli apparati
pilosebacei

LA PELLE

una matrice extracellulare, un gel di natura

GIUNZIONE DERMO-EPIDERMICA
E priva di cellule e formata da:

LA PELLE

LAMINA LUCIDA con due glicoproteine, laminina e


fibronectina
La FIBRONECTINA, prodotta dai fibroblasti, agisce da
adesivo extracellulare e promuove il turnover cellulare,
impedendo linvecchiamento cutaneo. Ha due catene
polipeptidiche con frazioni globulari e fibrose. Ha la
capacit di dilatarsi a compasso per connettere punti
distanti

LAMINA DENSA con Collagene IV

IPODERMA

Ha due funzioni principali:


riserva nutritiva per lorganismo

isolamento termico

LA PELLE

E formato da abbondante tessuto adiposo

MACROMOLECOLE BIOSINTETIZZATE NEI


FIBROBLASTI
COLLAGENI

PROTEOGLICANI
acido ialuronico

proteoglicani veri e propri


GLICOPROTEINE DI STRUTTURA
fibronectina

laminina)

LA PELLE

ELASTINA (FIBRE ELASTICHE)

COLLAGENE

LA PELLE

Pi importante glicoproteina strutturale dei tessuti


connettivi
Fornisce resistenza ai tessuti
tendini 85% di collagene
pelle (derma) 60% di collagene
cartilagini 55% di collagene
vasi capillari 20% di collagene

I diversi tipi di collagene (nella pelle I, III, IV) si


differenziano in minima parte nella struttura primaria
delle catene polipepdiche, cio nella sequenza
aminoacidica

COLLAGENE
In tutti i collageni in ogni terza posizione della

catena primaria inserita una Gly


X si trover inserita spesso la Pro ed in posizione

Y la Hyp (a.a. tipico del collagene)


-Gly-Pro-Arg-Gly-Leu-Ala-Gly-Leu-Hyp-Gly-Pro-Ala-Gly-Pro-Arg-Gly-Leu-Hyp-

LA PELLE

La successione sar Gly-X-Y; inoltre in posizione

COLLAGENE
SINTESI

LA PELLE

PROCOLLAGENE:
Singola catena peptidica ( Struttura primaria)
Sintetizzato nel reticolo endoplasmatico rugoso dei fibroblasti
100 residui in + allestremit N-terminale e 300 residui in + allestremit
carbossiterminale
pi lungo del collagene finale

OSSIDRILAZIONE di Pro a Hyp e Lys a Hyl in reticolo endoplasmatico


liscio
Formazione di legami glucosidici. Lidrossilazione e la glicosilazione
permetteranno lavvolgimento ad alfa elica sinistrorsa (Struttura
secondaria) e la successiva formazione di legami idrogeno tra le catene di
tropocollagene e le fibre di collagene.
RETICOLAZIONE e stabilizzazione attraverso ponti idrogeno

SINTESI

COLLAGENE

MIGRAZIONE del procollagene dal RE allapparato del Golgi.


Formazione di super elica destrorsa formata da tre eliche sinistrorse
(Struttura terziaria)
ESOCITOSI del procollagene nello spazio extracellulare
terminali

con

formazione

LA PELLE

DISTACCO
dei
propeptidi
TROPOCOLLAGENE

di

AGGREGAZIONE
in
MICROFIBRILLE
delle
molecole
di
tropocollagene che si dispongono parallelamente con TESTA contro
CODA; le teste sono sfasate e questo conferisce tipica spaziatura
trasversale
AGGREGAZIONE in FIBRILLE
FORMAZIONE di FASCI FIBROSI

RETICOLAZIONE e stabilizzazione attraverso ponti idrogeno

COLLAGENE
DEGRADAZIONE
Proteina soggetta a modificazioni enzimatiche

COLLAGENASI degradano il monomero


FAGOCITOSI dei filamenti ad opera di macrofagi
e DEGRADAZIONE LISOSOMIALE

EMIVITA: da poche ore a alcuni anni

LA PELLE

PROTEASI trasformano collagene polimerico in


collagene monomerico

FIBRE ELASTICHE
Formano un tipico intreccio che garantisce risposta elastica del
derma
La pelle (derma) costituita per il 2% di fibre elastiche

ELASTINA

LA PELLE

Le fibre elastiche sono di diverso spessore e sono formate da:


componente amorfa (elastina)
componente fibrosa (proteina microfibrillare)

E una macromolecola proteica pura a struttura ramificata


Contiene pochi a.a. basici, una piccola quota di Hyp e molta
desmosina che le conferisce elasticit

ELASTINA
SINTESI
IDROSSILAZIONE di Pro a Hyp
MIGRAZIONE dal RE allapparato del Golgi. Deaminazione ossidativa dei
residui di Lys a dare allisina

DEGRADAZIONE
Proteina soggetta a modificazioni enzimatiche
ELASTASI degradano lelastina
INVECCHIAMENTO di fibre elastiche per accumulo lipidi, UVA, Ca++

EMIVITA: pi lunga di collagene

LA PELLE

FORMAZIONE di un esteso INTRECCIO. Unione tra residui di allisina di


tre catene e residui di lisina di una quarta catena portano alla formazione
di un residuo con legami trasversali, la DESMOSINA

PROTEINA MICROFIBRILLARE
Glicoproteina ricca di ponti disolfuro che circonda
lelastina

LA PELLE

I tessuti giovani, elastici sono ricchi di


microfibrille; nei tessuti maturi lelastina diviene
pi importante e la trama fibrillare meno compatta

SOSTANZA FONDAMENTALE
Gel colloidale costituito da

SOSTANZE di DERIVAZIONE EMATICA (H2O,


glucosio, proteine, ioni)

LA PELLE

MUCOPOLISACCARIDI cio GLICOSAMINOGLICANI


(GAG) e PROTEOGLICANI

GAG

LA PELLE

Macromolecole formate da 2 diverse unit saccaridiche


che si alternano
1. ESOSAMINA (GLUCOSAMINA o GALATTOSAMINA)
2. ACIDI URONICI (GLUCURONICO o IDURONICO)
Catene lineari formate da 15-5000 unit disaccaridiche
Unici polimeri totalmente saccaridici; hanno funzione
di supporto
regolano la quantit di acqua del derma
cementano cellule e fibre dermiche
hanno azione filtrante

ANNESSI CUTANEI
Gli annessi della pelle comprendono:

PELI
GHIANDOLE SEBACEE
GHIANDOLE SUDORIPARE:
eccrine e apocrine
CAPELLI

LA PELLE

UNGHIE

UNGHIE

La loro funzione di protezione e di prensione

LA PELLE

Sono lamine cornee, dure, rettangolari convesse


traslucenti dello spessore di 0,5-0,75 mm, che
rivestono la faccia dorsale delle falangi distali delle
dita delle mani e dei piedi

Ricoprono un tratto di epidermide detto ungueale che,


con la ricca vascolarizzazione ne determina il colore
rosato
La formazione dellunghia ha luogo a livello della
matrice, gruppo di cellule specializzate posizionate
nella radice dellunghia

UNGHIE
Nellunghia si distinguono 5 parti:

CORPO: segue alla radice fino allestremit libera


del polpastrello del dito (iponichio)
LUNULA: piccola area curva di colore biancastro
ben delimitata nella parte prossimale
MARGINE LIBERO: estremit distale
DUE BORDI LATERALI

LA PELLE

RADICE: collocata sotto la piega cutanea


prossimale (epinichio)

PELI

LA PELLE

Sono formati da cheratina con alto tenore di azoto


dovuto alla cisteina
Si formano in una zona del follicolo pilifero
(invaginazione dello strato vivente dellepidermide)
detta papilla. Il processo di divisione cellulare e di
migrazione delle cellule simile a quello che porta
alla formazione dello strato corneo
I follicoli piliferi distribuiti sulla superficie
corporea (no piante dei piedi, palmo delle mani e
labbra) sono legati al tessuto connettivo del derma
attraverso fibre muscolari lisce ( muscoli erettori
del pelo)

GHIANDOLE SEBACEE

di lipidi; formazione del film lipidico superficiale

dellepidermide (pH circa 5)


Film formato da: trigliceridi, acidi grassi, esteri
cerosi, squalene, steroli. Soggetti a degradazione
e perossidazione, sviluppo odore corporeo

LA PELLE

Associate ai follicoli piliferi secernono miscuglio

GHIANDOLE SUDORIPARE ECCRINE

Secrezione controllata
esercizio fisico, S.N.A

da

temperatura

Funzioni di questo sudore:


termoregolazione
eliminazione di tossine
protezione da radiazioni
mantenimento del pH acido cutaneo

LA PELLE

Associate al poro sudorale, diffuse su tutta la superficie


cutanea, secernono una soluzione acquosa (99%) a pH 5
contenente acidi organici, sali inorganici, tracce di
sostanze organiche azotate e di zuccheri

esterna,

GHIANDOLE SUDORIPARE APOCRINE


associate al poro sudorale, localizzate in regioni specifice

lipoproteine, lipidi, saccaridi


secrezione controllata da stimoli sessuali, emozioni e

LA PELLE

secernono un liquido lattiginoso contenente proteine,

fattori ormonali
degradazione dei componenti da batteri saprofiti,
sviluppo di sostanze a basso P.M., volatili e maleodoranti

CAPELLI
Nascono

nei

follicoli

piliferi,

costituti

bulbo. Sul follicolo si innesta il muscolo erettore del


pelo e in questo sbocca il dotto della ghiandola
sebacea. Il bulbo racchiude tessuto dermico
riccamente vascolarizzato, cio la papilla dermica,
che serve per il nutrimento del pelo. I peli e i capelli
sono dotati di sensibilit propria tanto che possono
essere definiti come organi di senso cutanei

LA PELLE

all'invaginazione dell'epidermide nel derma, di


forma pi o meno cilindrica, che termina in
profondit con una formazione concava di nome

CAPELLI
Il follicolo pu essere diviso in
tre parti:
L'infundibolo, che va

L'istmo, che il segmento

compreso tra lo sbocco della


ghiandola sebacea e l'inserzione
del muscolo erettore del pelo

Il segmento inferiore del

follicolo, che si diparte dal muscolo


erettore del pelo ed l'unica parte
temporanea del pelo, perch
scompare durante il ciclo di
crescita del pelo

LA PELLE

dall'imbocco follicolare al punto in


cui il dotto della ghiandola sebacea
sbocca nel follicolo

CAPELLI

Costituiti da cellule iperspecializzate, tricheratinociti


che producono la sostanza che compone peli e capelli:
la cheratina

ANATOMIA DEL CAPELLO

cuticola esterna, parte corticale e midollare

BULBO: parte sottocutanea, cellule in continua attivit

riproduttiva. Vi la papilla altamente irrorata e melanociti


(melanina, colore ai capelli)

LA PELLE

Capelli formati da:


STELO o FUSTO: parte esterna visibile. Formato da

Il fusto del capello formato da vari aa.: cisteina, cistina,


serina, glicina, valina, arginina, treonina e acido glutammico.
A completamento elementi inorganici come Fe, Mg, Zn, Cu,Pb
e vitamine

CAPELLI
CICLO VITALE DEL CAPELLO
Bulbo con ciclo riproduttivo diviso in tre fasi:

FASE CATAGEN: fase di riposo senza crescita


dello stelo (2 settimane). Bulbo in superficie.
Stato vitale dell1% dei bulbi
FASE TELOGEN: fase di caduta del capello con
termine dellattivit metabolica del bulbo. Stato
vitale del 14% dei bulbi

LA PELLE

FASE ANAGEN: fase attiva di allungamento dello


stelo (0,1- 0,4 mm/giorno) mediante sintesi di
cheratina. Stato vitale dell85% dei capelli

CAPELLI

midollo, che la parte


pi interna
corteccia, che la zona
intermedia
particolarmente ricca di
melanina

cuticola, che
corrisponde alla zona pi
esterna del capello

LA PELLE

Il fusto del capello


costituito da 3 strati:

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