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curatori

Massimo Garofalo e Andrea Rodi

YOUNG AT ART

YOUNG AT ART

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Collana Quaderni del Museo

M
A
C
A

Museo Arte Contemporanea Acri

Citt di

Acri

@museomaca

Young at Art
MACA Museo Arte Contemporanea Acri
Silvio Vigliaturo, direttore artistico
Boris Brollo, curatore esterno

Curatori delle mostre


Massimo Garofalo
Andrea Rodi
Organizzazione e coordinamento
Oesum Led Icima
Rapporti con gli organi di informazione
Federico Bria, Ufficio Stampa BCC Mediocrati
Andrea Rodi, responsabile Ufficio Stampa MACA
Collaboratori
Antonella Algieri
Ermanno Benna
Pierangelo Cauda
Antonio Tancredi
Valerio Vigliaturo
Claudio Zucca
Giulia Zucca
Zucca Grafica - Pessione, Torino
Stampa:
Stabilimento Tipografico De Rose, Montalto Uffugo, Cs

foto

MILIZIA
Regione Calabria
Cultura

Partner:

Comune di San Demetrio Corone


Collegio SantAdriano
On.le Cesare Marini, Sindaco
Salvatore Mauro, Consigliere Comunale delegato alla Cultura
Serafina Loricchio, Responsabile Settore Cultura

Comune di Oriolo
Palazzo Giannettasio - Casa della Cultura
Giorgio Bonamassa, Sindaco
Vincenzo Diego, Vicesindaco delegato alla Cultura
Antonella Accattato, Domenico Carelli, Coordinamento

Oesum led icima - edizione 2014

ISBN 978-88-97677-55-0

Sin dalla nascita del MACA (Museo Arte Contemporanea Acri), nel giugno del 2006, uno dei nostri principali obiettivi stata la promozione del territorio locale e regionale, attraverso una serie di eventi e mostre che
aprissero le porte del museo agli artisti che di quello stesso territorio sono i portavoce. Dopo aver dato vita
a una serie di mostre dedicate a dei maestri, noti o dimenticati, dellarte calabrese del secondo Novecento
(Luigi Le Voci e Francesco Guerrieri, tra gli altri), abbiamo sentito la necessit di tentare una ricognizione, la
pi ampia possibile, della scena artistica della Calabria e, in particolare, dei suoi rappresentanti pi giovani,
quelli che in ambito artistico vengono definiti gli emergenti. Sin da subito ci siamo accorti della vivacit e
della diversit di approcci e proposte dei giovani talenti calabresi. Fare una sola mostra allanno, allinterno
degli spazi statici di un museo, con tanta ricchezza e creativit a disposizione, ci apparso limitativo. La
decisione presa stata quella di trasformare il MACA da spazio statico a promotore attivo del territorio,
facendo uscire il museo da se stesso e interagendo e instaurando dei rapporti di scambio culturale con
altre realt, grandi e piccole, a livello regionale e nazionale. Abbiamo scoperto spazi espositivi non convenzionali, ma dallimmenso fascino, come il Collegio SantAdriano di San Demetrio Corone, comune in provincia di Cosenza, con cui abbiamo collaborato per le due prime edizioni, o lImbiacheria del Vajro di Chieri
(To), prima sede torinese del progetto Young at Art, o, ancora, ultimo solo in ordine di tempo, dato che
ospiter la mostra conclusiva delledizione 2014, Palazzo Giannettasio, messo a disposizione dal Comune
di Oriolo (Cs) . Portare, questanno, il MACA e i suoi giovani artisti dalla provincia alla citt, con la mostra
presso il MAM (Museo delle Arti e dei Mestieri) di Cosenza, ci sembrato un percorso naturale. Con il passare delle edizioni abbiamo sentito la necessit di crescere e di dare la possibilit agli artisti partecipanti
alliniziativa di esibirsi su di un palcoscenico unico in Italia per numero di visitatori, appassionati e addetti ai
lavori. Lincontro con limportante manifestazione Paratissima, una via di mezzo tra la vibrante atmosfera di
un festival e la qualit dellofferta di una fiera darte contemporanea di alto livello, stato, e ancora , il culmine di questo percorso di promozione artistica e territoriale. Il progetto Young at Art nato come un
esperimento, ma si trasformato e perfezionato in corso dopera diventato una priorit della programmazione artistica del MACA, allo stesso livello delle grandi mostre che proponiamo annualmente, e continuer a esserlo negli anni a venire, convinti che la promozione attiva del territorio sia parte essenziale e imprescindibile di unidea nuova e veramente contemporanea di museo.
Silvio Vigliaturo
Direttore artistico del MACA

Giunti alla terza edizione, abbiamo pensato fosse arrivato il momento di fare un primo bilancio. Per questo motivo,
ledizione 2014 del progetto espositivo itinerante Young at Art corredata da questo catalogo che, oltre agli otto
artisti che partecipano questanno, presenta i lavori e gli artisti che hanno fatto parte delle due prime annualit,
per un totale di ventisette giovani talenti originari della Calabria. Sin dalla prima edizione, nel 2012, stata nostra
intenzione identificare gli artisti che prendono parte al progetto con i prodotti del territorio fertile in cui sono nati
e di cui, come ogni frutto della terra, sono unimportante manifestazione.
Per la prima edizione, si era pensato di intraprendere una ricognizione mirata ai soli artisti residenti nel territorio
calabrese da qui il titolo I Stay Here (Io rimango qui), ripreso da quello di una serie fotografica realizzata da uno
protagonisti della mostra, ma rappresentativo del pensiero e del forte legame con le proprie origini di tutti gli artisti
scelti e di quelli che hanno voluto partecipare al concorso che non avessero ancora compiuto i trentacinque
anni di et.
Nel 2013, in occasione della seconda annualit del progetto, pur mantenendo lessenziale sbarramento anagrafico,
abbiamo deciso di aprire le porte anche ai giovani talenti che hanno scelto, per un motivo o per laltro, di
emigrare e ora operano in unaltra regione o in un altro Stato. Labbiamo fatto con la ferma convinzione che in
unopera darte siano sempre e comunque presenti la storia e le radici di chi lha realizzata. Da qui il sottotitolo
delliniziativa: Home is Where the Art is (La casa dov larte), dove la parola Art si va a sostituire ad Heart (cuore),
sottolineando laspetto vitale e passionale della creativit artistica.
Questanno, il sottotitolo We Art Calabria dove Art (Arte) va a sostituire tanto il verbo essere (Noi siamo la
Calabria), quanto Heart, traduzione inglese di Cuore (Noi amiamo la Calabria) esplicita lintenzione di trovare nei
giovani artisti il volto e lanima di una terra che sta vivendo un profondo rinnovamento. Noi siamo convinti che la
fertilit di una territorio si misuri non solo dalla qualit dei suoi prodotti, ma anche dalla loro diversit e che proprio
da questa diversit derivi il rinnovamento. Per questo motivo, anche questanno, abbiamo deciso di selezionare
un gruppo di artisti decisamente eterogeneo che copre pressoch lintera gamma delle possibilit espressive
dellarte contemporanea. Abbiamo altres deciso di premiare la dimensione progettuale dei lavori selezionati,
evidenziando la capacit di ciascun artista di portare avanti un discorso maturo e in grado di evolversi nel tempo,
pur mantenendo unimportante coerenza concettuale.
In questi primi tre anni, il progetto Young at Art, promosso dallassociazione culturale Oesum Led Icima in collaborazione con il MACA (Museo Arte Contemporanea Acri), ha promosso loperato di ventisette giovani talenti
della scena artistica calabrese attraverso dieci mostre realizzate in cinque spazi espositivi diversi, perseguendo
lobiettivo, non scontato, di far incontrare glia artisti e le loro opere con un pubblico il pi ampio possibile.
Il talento dei ventisette giovani artisti, e lelevata qualit delle opere che hanno messo a disposizione del progetto,
ci hanno permesso di pensare alle varie occasioni espositive come ad altrettante vetrine allestite appositamente
per mettere in risalto le diversit di un territorio particolarmente ricco e fertile, scegliendo degli esponenti di forme
espressive tra loro eterogenee, convinti che proprio questa diversit sia lindizio principale della ricchezza della
Calabria artistica, che sta finalmente cominciando a credere in se stessa e nelle proprie potenzialit, e in cui noi
crediamo ogni anno di pi. Ventisette giovani talenti per ventisette linguaggi nuovi che raccontano della freschezza
di un territorio in rinascita.
Massimo Garofalo e Andrea Rodi

2013

Il Collegio SantAdriano, istituito nel 1794 da Federico IV di Borbone, stato per molti anni un
faro di cultura il cui raggio di luce andava ben oltre il comune di San Demetrio Corone, diventando un
riferimento educativo nellambito degli studi umanistici e teologici per lintera Calabria. Fucina di diavoli lo definirono i Borboni, per via della partecipazione di parecchi suoi studenti e insegnanti ai moti risorgimentali calabresi con non poco contributo di sangue versato per lUnit dItalia. Il Collegio fu a lungo un luogo di illuminazione
intellettuale, in cui nascevano e fermentavano delle idee forti e coraggiose, capaci di criticare e combattere
loscurantismo culturale e la pavidit da esso generata. Non forse questo uno degli scopi principali della cultura in genere e, nello specifico, dellarte contemporanea? Sin dallavvento delle avanguardie del 900, larte ha trovato il suo motore primario nella critica e nella messa a nudo delle incongruenze e dei problemi della societ,
ponendosi, in molti casi, in contrasto con le istituzioni e il loro pensiero dominante. Proprio come accadde agli
studenti e agli insegnanti del Collegio, che si scagliarono contro i Borboni in difesa degli ideali dellUnit
Nazionale. Non c modo migliore, dunque, per ricordare il glorioso passato culturale della Citt, che farlo rivivere attraverso la presenza, allinterno delle sue mura pi rappresentative, di alcuni dei nomi pi importanti e significativi della ricca stagione artistica del secondo 900: i protagonisti dei movimenti artistici che, allora, rappresentarono al meglio lesigenza di cambiamento, rinnovamento estetico e poetico e la necessit di rivoluzionare larte dall interno, superando gli accademismi statici e vetusti e contribuendo alla liberazione della creativit dai supporti e dai linguaggi tradizionali. La presenza di questi artisti rivoluzionari diventa ancor pi interessante nel momento in cui essa viene affiancata a quella di una collezione di giovani talenti originari della nostra Regione, facendo
rinascere il fondamentale binomio allievo-maestro, connaturato a questi spazi intrisi di storia. Laugurio che la VII
edizione della Biennale dArte Contemporanea Magna Grecia faccia scaturire un nuovo dialogo tra i grandi
nomi del passato e i giovani talenti del futuro. Young at Art, faccia s che le opere dei primi trasmettano il
coraggio e la spregiudicatezza dei loro autori ai secondi.
On.le Cesare Marini,
Sindaco Citt di San Demetrio Corone

Salvatore Mauro
Consigliere comunale delegato alla Cultura
Citt di San Demetrio Corone

2014

Questa iniziativa si colloca allinterno di una pi ampia strategia di valorizzazione del nostro
patrimonio storico-artistico, finalizzata ad ampliare lofferta culturale attraverso approcci differenziati, aprendoci a particolari segmenti dellarte, come appunto quella contemporanea, in sinergia con le principali istituzioni che la promuovono non solamente in ambito regionale. In tale prospettiva nasce la collaborazione con lassociazione culturale Oesum Led Icima - cui promotrice degli eventi del Maca sotto la direzione artistica del Maestro Vigliaturo.
Young at Art approda cos anche ad Oriolo. Gli spazi settecenteschi di Palazzo Giannettasio, nel cuore del
centro storico, dialogano con lespressione pi vivace e attuale dellarte calabrese: una suggestiva fusione tra
nuovo e antico, premessa di un processo di contagio culturale, stimolante e fecondo per il territorio.
We Art Calabria!
Giorgio Bonamassa,
Sindaco Citt di Oriolo

Vincenzo Diego
Assessore alla Cultura, Citt di Oriolo

ArmandoSdaoWalterCarnGiuseppeLoSchiavoGiuseppeVecchioBarbieriMichel
TarziaVincenzoVecchioValentinaTrifoglioArmandoSdaoWalterCarnGiuseppeL
SchiavoGiuseppeVecchioBarbieriMicheleTarziaVincenzoVecchioValentinaTrifo
MACA Museo Arte Contemporanea Acri
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14 aprile - 27 maggio
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COLLEGIO SANTADRIANO,
ifoglioArmandoSdaoWalterCarnGiuseppeLoSchiavoGiuseppeVecchioBarbieri
San Demetrio Corone (Cs)
MicheleTarziaVincenzoVecchioValentinaTrifoglioArmandoSdaoWalterCarnGi
Aspettando la Biennale
Young
at
Art.
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28 luglio - 19 agosto
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I Stay Here
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MACA Museo Arte Contemporanea Acri
GiuseppeLoSchiavoGiuseppeVecchioBarbieriMicheleTarziaVincenzoVecchioVa
Esperimenti Dada
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15 settembre - 6 ottobre
BarbieriMicheleTarziaVincenzoVecchioValentinaTrifoglioArmandoSdaoWalter
IMBIANCHERIA DEL VAJ RO, Chieri (To)
arnGiuseppeLoSchiavoGiuseppeVecchioBarbieriMicheleTarziaVincenzoVecch
Young at Art(issima) 10 - 25 novembre
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2012

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Carn
Walter
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Walter Carn (Siderno, 1979), vive e lavora a Milano, consegue la Laurea allAccademia di Belle Arti di
Bologna, nel 2005.
Le installazioni di Carn trovano la loro origine nellestrema attenzione che lartista volge alla materia e alle
sue infinite declinazioni. Dopo un iniziale approccio al gesso, al polistirolo e alla resina, indirizza successivamente la sua ricerca ai materiali di recupero, intesi come materia capace di riscattare il lavoro manuale
dellartista. Le sue opere sono contraddistinte da un forte impatto visivo che nasce dallabilit nel riconoscere e sfruttare al meglio la teatralit dello spazio a sua disposizione. Da subito si rende conto che anche
un pavimento, nella sua bidimensionalit, pu essere qualcosa daltro rispetto a come appare. La comunicativit delle opere di Carn un altro loro aspetto fondamentale, lampante sin dai titoli, spesso ironici e
capaci di creare uno spiazzante senso di ambiguit, e ricercata ulteriormente nel loro aspetto relazionale
che nasce dallidea che larte debba sempre farsi tramite di un messaggio.
Nel 2009, viene selezionato per partecipare alla II Biennale dArte Giovani Proposte dArte Urbana di
Bologna e alla Biennale Arte Giovani di Gambettola (FC). Nel 2009 realizza il Monumento ai Caduti per il
comune di Caulonia e, lanno successivo, il Busto di Tommaso Campanella. Tra laprile 2009 e il maggio 2010
partecipa alla mostra Forward>>Looking presso gli spazi espositivi Macro Future di ROMA.

In bianco e nero

Autoritratti '79

Lo Schiavo
Giuseppe

Giuseppe Lo Schiavo (Vibo Valentia, 1986) vive e lavora a Londra. Studia Architettura allUniversit La
Sapienza di Roma e si specializza in Architectural 3d Visualization. Lunione tra la moderna computer grafica e la fotografia rende possibile la realizzazione delle sue sperimentazioni. Per lartista la macchina fotografica il braccio del pittore, prima che del fotografo, pronto a dare forma al suo immaginario, nel tentativo di svincolare il mezzo fotografico dalla realt.
I Stay Here la realizzazione visiva e artistica di una presa di posizione di Lo Schiavo nei confronti dellemigrazione forzata dei giovani dal Sud Italia. Avere i piedi piantanti, come radici, nel fertile terreno calabrese
non significa abbandonarsi a un avvenire compromesso. Qui si pu sognare, arricchendo i proprio sogni
con il nutriente humus di questa terra, come fa lartista in Levitation, giocando con le suggestioni surrealiste
di matrice magrittiana.
I lavori di Lo Schiavo sono stati scelti per numerose mostre in musei e gallerie a livello internazionale, tra cui
la Saatchi Gallery di Londra, lAperture Foundation di New York e La Mixer Gallery di Istanbul. Nellautunno
2014, lo spazio espositivo Burning Giraffe Art Gallery gli dedica la sua prima personale, dal titolo Beyond
Reality. Beyond Photography. La stessa mostra verr riproposta, nellinverno 2014-2015, presso la Galleria
per la fotografia contemporanea Ingo Seufert di Monaco di Baviera.

I Stay Here A
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Levitation Partenone

Sdao
Armando

Armando Sdao (Rogliano, 1979) si dedica alla pittura sin dalla giovane et. La serie di opere proposta per
YaA si riallaccia alla poetica delle Nature Morte di Giorgio Morandi. Se il grande pittore bolognese aveva
rinnovato il tema della natura morta sostituendo degli oggetti duso quotidiano alle pi consuete figure di
frutta o fiori, Armando Sdao trova nei giochi, nei palloni e nelle biglie, i suoi soggetti prediletti. Lartista mantiene la stessa atmosfera di solitudine tipica dei dipinti di Morandi, pur rendendola attraverso un stile iperrealista in cui le tinte accese e i giochi di luci e ombre la fanno da padroni. Gli oggetti appaiono dimenticati, abbandonati frettolosamente da un bambino che ha trovato di meglio da fare che giocare con essi,
simboli perfetti di unepoca tramontata di recente, soppiantata dalla virtualit e dalla frenesia dellera del
gioco digitale, ma che appare gi antica di secoli. Accarezzati dal sole come reperti riaffiorati dal terreno,
attendono che qualcuno si ricordi di loro, che li raccolga, o che un piede li calci, come accade in
Supersantos, restituendogli la loro funzionalit e, al contempo, una ragione desistere.
La prima personale di Sdao risale al 1999, presso lassociazione Il Graffio. Successivamente le sue opere
vengono esposte in ordine cronologico alla galleria Marano di Cosenza, alla galleria Rosso Cinabro di Roma,
alla galleria L'incontro di Torino e alla New Art Gallery di Cosenza.

Supersantos
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Le cose perdute

Trifoglio
Valentina

Valentina Trifoglio (San Lucido, 1987) consegue il Diploma in Arti e Discipline dello Spettacolo presso
lAccademia di Belle Arti di Catanzaro, nel 2010.
I lavori in mostra fanno parte di un ciclo di performance e fotografie intitolato Stati danimo, che nasce da
un tentativo atto a esprimere sensazioni, emozioni, talvolta disagi utilizzando il corpo, linvolucro del
nostro essere, che ci permette il contatto con il mondo e talvolta il distacco da esso. Lintenzione di queste figure mimetizzate, avvolte da luci, colori e tratti grafici, quella di fondersi nel contesto, creando uninterazione con lo spettatore e lasciando spazio al suo io, in uno scambio reciproco di intimit emotive. La
poliedricit di Valentina Trifoglio risiede in una mescolanza di tecniche capace di abbattere i confini tra le
discipline. Il processo di realizzazione inizia con lesecuzione a mano libera di segni puramente istintivi,
che in seguito vengono traslati su diapositive; dopodich, su alcune di esse lartista agisce incidendole
direttamente, o applicandovi allinterno dei piccoli oggetti. Le stesse vengono successivamente proiettate
su uno o pi corpi completamente dipinti di bianco e uniformati al fondo, cos da trasformarsi in schermo
o tela.
Partecipa alle edizioni del 2008 e del 2011 della mostra Zone Scoperte, presso il palazzo della Provincia
di Catanzaro e al Museo Venanzio Crocetti di Roma. Sempre nel 2011 vince il premio Limen Arte Promesse
Calabresi di Vibo Valentia.

Stati d'animo 1
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Stati d'animo 2

Vecchio Barbieri
Giuseppe

Giuseppe Vecchio Barbieri (Polistena, 1983) si diploma in grafica pubblicitaria a Vibo Valentia, nel 2002.
Prosegue gli studi a Roma, presso l' Accademia di belle arti RUFA, specializzandosi in Grafica Pubblicitaria
e Design. Successivamente inizia a sperimentare forme pittoriche con il supporto della computer grafica
appassionandosi e trovando il suo stile nelle immagini vettoriali.
La proposta artistica di Giuseppe Vecchio Barbieri si presenta allo sguardo dello spettatore come un elegante ibrido. Lartista destruttura il volto umano in ritratti grafici che coniugano uniconografia di matrice Pop
a uno spiccato gusto informale per i vortici cromatici. Il tutto viene realizzato attraverso una tecnica che egli
stesso definisce pittografica, in cui gli armonici mulinelli cromatici che circondano, riempiono e svuotano i volti, rendendoli pressoch irriconoscibili a livello somatico, simulano le tracce lasciate da un pennello. Non la pedissequa riproposizione dei tratti fisici a donare riconoscibilit a un viso, ma lastrazione raggiunta tramite il colore e il modo in cui esso distribuito. Per Vecchio Barbieri impossessarsi di icone pop
quali Robert De Niro nel film Taxi Driver di Martin Scorsese, non significa semplicemente riallacciarsi a una
delle correnti pi vitali dellarte contemporanea, ma anche rinnovarla a livello tecnico, mostrando che larte grafica digitale e lillustrazione vettoriale possono essere tanto dinamiche e calde quanto la pittura.

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Spazio interiore

Chirurgia plastica

MILC

{movimentomilc} un duo di artisti visivi composto da Michele Tarzia (Vibo Valentia, 1985) e Vincenzo
Vecchio (Vizzini, 1984) che lavora in stretta relazione tra immagini in movimento e installazioni. Usa il linguaggio del cinema come mezzo di sperimentazione verbale, in continua indagine sulle forme di espressione artistica, si addentra negli archivi storici come in quelli della mente per scoprire dinamiche nascoste
che la parola o un suono rinnovano alla luce del movimento.
I due filmati proposti sono altrettante riflessioni sullo spazio come fonte di disagio collettivo e individuale,
tra denuncia sociale e frammentariet dellio. In Mduses, il viaggio dei migranti avvicinato al movimento
delle meduse. Movenze sinuose in alto mare divengono pericolo e goffo agire in acque basse. Me Sang
Noir, invece, mette in mostra lambiguit di una persona, il suo difficile rapporto con lo spazio, il sangue,
l'acqua, la doppia personalit, rinchiuse in uno ambito claustrofobico, riflettendo sullo stato sensoriale di
una situazione surreale.
Nel 2012, lo spazio espositivo The Studio, di Gioia Tauro, gli dedica la prima personale, dal titolo
INtenzioni IN video. Lanno successivo, partecipano alla mostra Oltre il ponte, a cura di Fabio De Chirico,
presso la Fondazione Orestiadi, a Gibellina. Nel 2014, espongono a Cittanova, nellambito della mostra
Calabria Contemporanea Il bello educa, a cura di Laura Caccia, e, successivamente, nella mostra Artsiders,
presso la Galleria Nazionale dellUmbria, a Perugia.

Mduses
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Video Ermetica 0

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MACA Museo Arte Contemporanea Acri
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20 aprile - 16 giugno
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diMarcoColonnaGiovanniFavaGiuseppeGuerrisiSalvatoreInsanaGiulio
COLLEGIO SANTADRIANO,
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San Demetrio Corone (Cs)
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Biennale dArte Contemporanea
nniFavaGiuseppeGuerrisiSalvatoreInsanaGiulioManglavitiDomenicoM
Magna Grecia 3 agosto - 2 settembre
Home is where
ndicinoMirellaNaniaGregorioPaoneGiusyPirrottaAnnaCapolupoMauriz
Ex MOI, Torino
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Paratissima 9 Young at Art @ PIX
the Art is
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6 - 10 novembre
gorioPaoneGiusyPirrottaAnnaCapolupoMaurizioCariatiSalvatoreCollo
diMarcoColonnaGiovanniFavaGiuseppeGuerrisiSalvatoreInsanaGiulio
ManglavitiDomenicoMendicinoMirellaNaniaGregorioPaoneGiusyPirrot
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2013

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Anna

Capolupo

Anna Capolupo (Lamezia Terme, 1983), laureata allAccademia di Belle Arti di Firenze, presso la scuola di pittura del prof. Adriano Bimbi, vive e lavora tra Firenze e Torino.
Sulle sue tele si mescolano colori acrilici, tempere, gessi e grafite per dare vita ad appassionati studi
sulla natura dello spazio. Le stanze, colme di oggetti di uso quotidiano apparentemente abbandonati,
e gli scorci urbani e suburbani sono insiemi che restituiscono una sensazione di estremo realismo, trascendendo la somma delle loro singole parti: le forme precise geometriche dei palazzi austeri o dei
dispenser di sapone liquido; le macchie cromatiche informali delle foglie autunnali degli alberi berlinesi o di una spugna appoggiata sul bordo di un lavandino.
Nel 2011, il CAT di Tarquinia ospita una sua personale dal titolo Dettagli, Firenze, Berlino. Nel 2012, prende parte alle collettive Rigenera, a Catania, e Dentro fuori, fuori dentro, organizzato dallassociazione
Non fatelo a casa, presso il Chiosco di San Domenico, a Lamezia Terme. Nel 2014 espone con il collettivo internazionale Magma, nellambito della mostra Mnemonic City, presso Biagiotti Progetto Arte, a
Firenze. Nello stesso anno, lo spazio espositivo Burning Giraffe Art Gallery, di Torino, ospita la sua personale dal titolo TorinoNowhere. Inconscio metropolitano vol. 1. Nel 2015, nellambito del Progetto
Bancartis di BCC Mediocrati, il MACA le dedicher una personale, la prima in unistituzione museale.

Elettrica

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Ordine

Maurizio

Cariati

Maurizio Cariati (Cosenza, 1983), laureato in Arti Visive, indirizzo Pittura, presso lAccademia di Belle
Arti di Brera, Milano, vive e lavora tra Sartano (Cs) e il capoluogo lombardo.
I suoi ritratti deformati nascono da un sapiente e innovativo uso della tecnica dellestroflessione della
tela, di eredit novecentesca. Introdotta in ambito astrattista a met del secolo scorso da Agostino
Bonalumi ed Enrico Castellani, lestroflessione, nelle mani di Maurizio Cariati, si trasforma in un espediente per rivitalizzare lantica arte del ritratto, regalando allo spettatore la sensazione intima di osservare dei primissimi piani attraverso la piccola lente bombata di uno spioncino.
Nel 2011, stato selezionato da Vittorio Sgarbi per partecipare alla mostra calabrese legata al
Padiglione Italia della 54 Biennale di Venezia, tenutasi presso Villa Genoese Zerbi, Reggio Calabria. Nel
2012, ha partecipato alla collettiva La Verit la Luce, trentatr giovani artisti per un pensiero dautore,
presso il Centro per lArte Contemporanea Open Space di Catanzaro. Nel 2013, la galleria
Artespressione di Milano gli dedica una personale dal titolo Appunti di viaggio, e, successivamente, la
Loft Gallery di Corigliano Calabro ospita delle sue opere nellambito della collettiva La linea concreta.
Nel 2014, la stessa galleria, gli dedica una personale, intitolata Texture, tra i mesi di ottobre e novembre.

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Che cavolo ti ridi!

Lino nel buio!

Salvatore

Colloridi

Salvatore Colloridi (Polistena, 1978), diplomato geometra e agente di commercio dal 2003, vive a
Cinquefrondi. Scopre e si dedica allo studio della fotografia come autodidatta dal 2010. Fotografo amatoriale dotato di sensibilit e delicatezza, Salvatore Colloridi, nellopera Pescatori, cattura la quotidianit dellattesa delle mogli che scrutano lorizzonte in cerca delle sagome delle imbarcazioni dei mariti,
i quali hanno passato a jornata a mmari. Lattesa trascesa in un bianco e nero pastoso, in cui si mescolano auliche figure letterarie e melodrammatiche dallArianna del mito greco, che guarda salpare
Teseo, alla Madama Butterfly della romanza Un bel d vedremo, di Giacomo Puccini con la poesia
grottesca dei Cipr e Maresco di Cinico Tv. Nel 2012, viene selezionato tra i migliori 100 giovani fotografi del concorso internazionale Leica Talent. Nel 2013, a Cinquefrondi, si tiene la sua prima personale, dal
titolo Diem.

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Pescatori

Marco

Colonna

Marco Colonna (Cosenza, 1984) un fotografo professionista. Ha studiato fotografia presso Officine
Fotografiche a Roma seguendo corsi con Guido Fu.
Le due opere in mostra, seppur apparentemente distanti luna dallaltra, si rapportano entrambe con
laspetto inquietante, desolato e violento della vita trasformata in un microcosmo chiuso in se stesso.
Scena di un crimine traduce le prime indagini sul luogo di un delitto nel linguaggio complesso e miniaturizzato degli scacchi. La finestra dei sogni suggerisce una via di fuga dallabbandono di una casa
vuota e diroccata. Oltre la finestra spoglia si distende un paesaggio che si apre in un cielo libero e infinito in cui il pensiero naufraga dolcemente.
A inizio 2013, ha vinto il concorso FIAF (Federazione Italiana Associazioni Fotografiche). Nel febbraio
2014 espone nellambito della mostra fotografica internazionale Vedere l'Altro, Vedere la Shoah, presso lUniversit Marin Barleti di Tirana. Successivamente, la stessa mostra viene trasferita a Zagabria, occasione in cui il suo lavoro ottiene una menzione speciale. A Maggio 2014, viene selezionato per la mostra
itinerante FIAF Forme di famiglia.

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La finestra dei sogni


Scena di un crimine

Giovanni

Fava

Giovanni Fava (Polistena, 1981) vive e lavora a Taurianova. Nel 1999 comincia a frequentare lo studio
dell'artista Cesare Berlingeri, diventando suo assistente. Nel 2001 si iscrive all'Accademia di Belle Arti di
Reggio Calabria, ritirandosi dopo quasi quattro anni, con lintento di sviluppare un discorso artistico
estremamente libero e personale, senza condizionamenti accademici.
Linfluenza del Maestro calabrese palpabile nelle opere di Giovanni Fava, sia nella ricerca di materiali
inconsueti, che negli accostamenti cromatici puliti, netti e, al contempo, dirompenti e fortemente evocativi. Fava sottopone i suoi quadri a una metamorfosi scultorea, cos come le opere tridimensionali
diventano superfici per accogliere segni arcaici che si rivolgono direttamente allinconscio delluomo.
Nel 2009, ha preso parte alla mostra Mondi Paralleli / Parallel Worlds, evento collaterale della 53
Biennale di Venezia. Nel 2012, ha esposto le sue opere nella personale Segni infranti, a Catanzaro, a cura
di Gregorio Raspa. Nello stesso anno, partecipa alla rassegna Equilibri precari, presso il Museo del
Presente di Rende (Cs). Del 2014 sono le mostre I-n-v-e-r-t-e-r, presso lEx Convento del Ritiro, e
VAM_Vietato ai Maggiori, presso il Centro Culturale Moon, tenutesi entrambe a Ortigia (Sr).

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Senza titolo

Over

Giuseppe

Guerrisi

Giuseppe Guerrisi (Cinquefrondi, 1984), laureato con il massimo dei voti presso lAccademia di Belle
Arti di Reggio Calabria, indirizzo scultura, vive e lavora a Cittanova. La sua ricerca si basa sulla sperimentazione di un linguaggio che metta in relazione lo spirito e l'anima con la natura.
Le opere di Giuseppe Guerrisi vivono al confine tra scultura e installazione, nascendo dal curato assemblaggio di materiali di recupero. Residui naturali e artefatti si mescolano per restituire freschezza allantico genere della natura morta. Rami, muschi, fili derba, pietre e ossa si adagiano in una cassetta di
legno (Natura morta) o, in unaltra, restano sospese allintreccio di fili tesi (Stacco dimensionale),
dando vita, alternativamente, a sottoboschi miniaturizzati e totem arcaici di resti animali e vegetali
(Senza titolo). Sono lavori dal sapore mistico, ma
strettamente legati alla terra, oggetti plasmati dal
tempo e dal territorio che racchiudono in se stessi una storia e una spiritualit.
Nel 2012, partecipa al Premio Limen Arte, a Vibo
Valentia e a Expo Bari, in rappresentanza della
Scuola di Scultura dellAccademia di Belle Arti di
Reggio Calabria. Nel febbraio 2013, prende parte
al progetto Via Artis. Sulle rotte mediterranee,
tenutosi a Reggio Calabria. Vince con il duo
081zeroottouno, fondato insieme a Davide Negro,
la XXVII edizione del Premio Pandosia. Nel 2014
partecipa alla collettiva NET exibition, a Cittanova.

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Stacco dimensionale

Senza titolo

Salvatore

Insana

Salvatore Insana (Oppido Mamertina, 1984) vive e lavora a Roma. Ha frequentato il Dams dell'Universit
di RomaTre, concludendo il suo percorso magistrale, nel 2010, con un elaborato sul concetto di inutile. Con Elisa Turco Liveri, attrice, coreografa e performer, ha creato, nel 2011, la compagnia
Dehors/Audela.
Salvatore Insana un artista poliedrico capace di sviluppare discorsi ricercati e coerenti in ambito multidisciplinare, passando dalla video-arte al teatro, fino alla fotografia. Le tre opere fotografiche in mostra,
parte del progetto Space time lapse, intrise di teatralit, sovrappongono unintensa dimensione onirica
a un paesaggio cupo e inquieto. Il video Davanti In front of rielabora la stessa inquietudine trasportandola in una dimensione di voyeurismo urbano, tra il tremore del sentirsi osservatore sotto osservazione, impostore nell'atto del guardare di nascosto, registratore senza permesso.
Nel 2013, ha preso parte agli eventi Fear Time, al Circolo degli Artisti di Roma, Visioni darte, presso
CaFoscari Cinema, a Venezia e Entre Video, presso lEspace Synesthesie di Saint Denis, Parigi.
Salvatore Insana uno degli autori invitati a far parte del progetto 100X100=900 (100 videoartist to tell
a century), e fa parte del catalogo di VISUAL CONTAINER, italian videoart platform, del C.A.R.M.A. (centro d'arti e ricerche multimediali applicate) di Roma, e di P'SILO, vidothque del festival Image contre
Nature, di Marsiglia. Con il collettivo Strategia K ha vinto, nel 2014, il premio 014 Video in Cantiere, presso Electa Creative Arts, Teramo.

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Space Time Lapse,


out of this time

Space Time Lapse, finendoci dentro

Giulio

Manglaviti

Giulio Manglaviti (Reggio Calabria, 1982) vive e lavora a Reggio Calabria. Nel 2006, consegue la laurea in
Decorazione presso lAccademia di Belle Arti della sua citt natale.
Il linguaggio pittorico di Giulio Manglaviti affonda le radici nellastrattismo novecentesco di matrice
informale e, come per i suoi esponenti pi vigorosi da Emilio Vedova a Wols , lestroversione artistica della parte pi profonda dellanima. Si tratta di veri e propri autoritratti dellIo dellartista e della
sua incessante mobilit. Per questo motivo, Manglaviti li definisce studi egoistici: sono -ismi, istantanee, singole manifestazioni dellinstancabile attivit dellEgo.
Nel 2012, ha partecipa a una collettiva darte contemporanea presso la New Art Gallery di Cosenza e,
nello stesso anno, stato segnalato nella seziona pittura del Combat Prize, indetto dal Comune di
Livorno. Nel 2013, finalista del Premi Nazionale delle Arti, a Bari. Lanno successivo, partecipa alle collettive NET (New Temporary Exhibition), a Cittanova, InVisula Artists, presso Palazzo Foti, a Reggio
Calabria, e partecipa a Small Print, a Urbino, ricevendo il Premio Accademia per la grafica darte.

Egoismo

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Egoismo rosso

Domenico

Mendicino

Domenico Mendicino (Lamezia Terme, 1979) vive e lavora a Lamezia Terme. membro
dellAssociazione P.Art e titolare della Galleria Studio Gallery.
Gli scatti di Domenico Mendicino trascendono la dimensione fotografica restituendo lessenza scultorea e totemica naturale dei tronchi e dei rami degli alberi, che si trasformano in arterie, vene, capillari
che trasportano la linfa del pianeta. Lo spettatore, immerso in un irreale silenzio materico ha limpressione di cogliere la sensazione tattile delle cortecce rugose, di calpestare le foglie secche sparse nel
sottobosco e di venire avvolto, insieme agli alberi stessi, in una fitta nebbia che segna il passare del
tempo e la caducit delle cose e delle loro singole esistenze.
Nel 2010, gli spazi espositivi di Palazzo Nicotera, a Lamezia Terme, ospitano una sua personale dal titolo LArte Nelle Mani, tracce di antichi mestieri nella tradizione. Nel 2011, espone lopera Natura Oltre,
presso il Museo del Presente di Rende (Cs). Nel 2013, partecipa alla mostra Petits Bijoux, presso Babylon
Gallery, a Roma. Nello stesso anno prende parte alla manifestazione promossa dalla Regione Calabria,
La Calabria in un click, a Milano. Nel 2014, partecipa alla mostra Visioni del futuro, presso il Castello
Ducale di Corigliano Calabro.

senza titolo

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senza titolo

Mirella

Nania

Mirella Nania (Cinquefrondi, 1981) art director, illustratrice, graphic designer e aiuto-regista presso il
Tycho Creative Studio. Consegue la laurea in Arti visive e discipline dello spettacolo, indirizzo Grafica
darte, presso lAccademia di Belle Arti di Reggio Calabria.
I collage digitali di Mirella Nania celano uneredit antica dietro un linguaggio visivo estremamente fresco e accattivante. Lopera My body is a cage appare come una rielaborazione contemporanea delle
illustrazioni settecentesche, in cui volumi di anatomia e di storia naturale si intrecciano in un inno al legame di appartenenza delluomo alla natura. Le opere della serie 19XX mescolano gli stessi richiami agli
erbari e ai bestiari con la presenza delicata di ritratti di bambini, gli stessi che sono i protagonisti del
collage dal sopore metafisico di Vita Nova, in cui la citt di Cosenza si fa piazza ludica di bambini
senza tempo, che fluttuano su delicatissime bolle daria.
Nel 2011, partecipa alla collettiva Punto critico, presso il Museo del Presente di Rende. Nel 2012, prende parte alle mostre No Land Borders, presso la galleria Terrain Vague di Cosenza e Le strade del paesaggio - Percorsi / Tempi Diversi, presso la Galleria dArte Provinciale Santa Chiara, Cosenza. Nellautunno
del 2014, lo spazio espositivo Terrain Vague, di Cosenza, le dedica la sua prima personale, dal titolo
Timeless Spaceless.

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19XX #1

Vita Nova

Gregorio

Paone

Gregorio Paone (Lamezia Terme, 1986), nel 2013 consegue la laurea magistrale in Scienze della comunicazione pubblica e sociale presso lUniversit di Bologna. Vive tra Maida (Cz) e il capoluogo emiliano.
Larte fotografica di Gregorio Paone riflette da vicino il suo percorso universitario. Si tratta di scatti estremamente comunicativi che in un solo fermo-immagine dalla grande forza evocativa riescono a restituire scorci sociali significativi di realt molto distanti luna dallaltra. lacqua a fare da filo conduttore
delle due opere in mostra. Gli schizzi generati dallimpeto delle onde che si schiantano contro la banchina, avvolgendo di un manto dacqua un pescatore, si rispecchiano nelle fitte gocce di pioggia che
cadono sulla medesima esistenza solitaria, incarnata in un altro corpo, in unaltra parte del mondo.
Nel 2012, in occasione del Calafrika Music Festival di Jacurso (Cz), ha esposto una raccolta di sue opere
sotto il titolo Il viaggio come metafora della vita. Nel 2013, partecipa al Premio Internazionale Limen
Arte, presso Palazzo Gagliardi, a Vibo Valentia. Nel 2014, espone nellambito della mostra Nuovi
Sguardi, a cura di Valeria Tassinari, presso Magi'900 (Museo delle eccellenze artistiche e storiche), di
Pieve di Cento (Bo). Nello stesso anno, lo spazio espositivo La Botega Instabile di Bologna gli dedica la
prima personale, dal titolo Colori allolio.

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Pioggia

Pescatore

Giusy

Pirrotta

Giusy Pirrotta (Reggio Calabria, 1982) consegue il Master Degree in Belle Arti presso il Central Saint Martin
College of Art & Design di Londra, citt in cui attualmente vive e lavora.
Chroma uno studio sulla percezione del reale esperito attraverso il filtro della finzione filmica, capace di giustapposizioni visive e sonore che ricreano scenari inesistenti, ma perfettamente verosimili. Il
film, spiega lartista, studia lambiguit della messa in scena tra reale e cinematografico, tra quello che
lo spettatore percepisce e come questo modificato attraverso i mezzi di produzione e nello spazio
di produzione e fruizione dellopera.
Nel 2011, vince il Red Mansion Art Prize della Red Mansion Foudation di Londra, partecipando successivamente alla mostra curata da Eliza Bonham Carter presso la Royal Academy of Art. Nel 2013, prende
parte alle collettive Journey to the center of my mind, presso lo spazio Bunkhouse di Madrid e Le figlie
di Eva, presso la Fama Art Gallery di Verona. Nello stesso anno viene selezionata per partecipare alla
mostra dei finalisti del Premio Combat, presso il Museo G. Fattori di Livorno. Nel 2014, la galleria
Massimo De Luca di Venezia gli ospita una sua personale dal titolo Tanto tempo fa, quando la terra era
piatta, a cura di Alice Ginaldi. Dello stesso anno la partecipazione alla mostra collettiva Esercizi di
stile, a cura di Marina Bastianello e Andrea Bruciati, presso la Galleria Maurizio Nobile di Bologna.

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Chroma

Chroma

CristinaComiMariaRosariaCozzaAntonioCugnettoRoccoMortellitiDavid
eNegroFrancescaProcopioPaoloScarfoneFrancescoVotanoCristinaCom
MariaRosariaCozzaAntonioCugnettoRoccoMortellitiDavideNegroFranc
MACA Museo Arte Contemporanea Acri
scaProcopioPaoloScarfoneFrancescoVotanoCristinaComiMariaRosaria
12 luglio - 31 agosto
ozzaAntonioCugnettoRoccoMortellitiDavideNegroFrancescaProcopioP
oloScarfoneFrancescoVotanoCristinaComiMariaRosariaCozzaAntonioC
MAM Museo delle Arti e dei Mestieri, Cosenza
ugnettoRoccoMortellitiDavideNegroFrancescaProcopioPaoloScarfoneF
22 settembre - 5 ottobre
ancescoVotanoCristinaComiMariaRosariaCozzaAntonioCugnettoRocco
Young at Art.
MortellitiDavideNegroFrancescaProcopioPaoloScarfoneFrancescoVota
TORINO ESPOSIZIONI, Torino
oCristinaComiMariaRosariaCozzaAntonioCugnettoRoccoMortellitiDav
Paratissima 10 5 - 9 novembre
We Art Calabria
deNegroFrancescaProcopioPaoloScarfoneFrancescoVotanoCristinaCom
iMariaRosariaCozzaAntonioCugnettoRoccoMortellitiDavideNegroFran
PALAZZO GIANNETTASIO, Oriolo (Cs)
dicembre - gennaio
escaProcopioPaoloScarfoneFrancescoVotanoCristinaComiMariaRosari
CozzaAntonioCugnettoRoccoMortellitiDavideNegroFrancescaProcopio
aoloScarfoneFrancescoVotanoCristinaComiMariaRosariaCozzaAntonio
CugnettoRoccoMortellitiDavideNegroFrancescaProcopioPaoloScarfone
FrancescoVotanoCristinaComiMariaRosariaCozzaAntonioCugnettoRoc
oMortellitiDavideNegroFrancescaProcopioPaoloScarfoneFrancescoVot

2014

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Ghislain Mayaud

Serie Spazialita Empiriche


Il Pegno
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Serie Spazialita Empiriche


Identita Cromatiche

Comi
Cristina

Nasce nel 1987 a Reggio Calabria, dove vive e lavora. Nel 2006 consegue il diploma di maturit
presso il Liceo Artistico Mattia Preti di Reggio Calabria. Nel 2013 i suoi lavori vengono selezionati
per il progetto KALABRYE, presso Leuc Art Gallery, Milano.
Nel soffio della notte, prima di toccare il paesaggio appeso oltre le stelle, il poeta, lartista, lo
scrittore sa fermarsi sul meditato silenzio. La tempesta delle epidermiche ore del giorno, adesso
tace mentre la polvere coltivata nellempirico spazio delle dolorose memorie prosegue a caricare grigi fardelli. Esausto, il tetto del Sogno di Erica dorme sul letto sfatto da assenti lavoratori. La
muta del luogo in Identit cromatiche cancella o liquida negli abissi i tradizionali ruoli industriali
e striscia sulle ferite insanguinate dallo sfruttamento economico. Un giallo fascio di luce in
Giacenza divide la fatalit delle visioni. Ancorato alla fessura del soffitto una parte del raggio resiste, mentre laltra met l, morta sulla fredda rete del disastro. Le stanze, ammutolite dalle camicie di forza della storia, lasciano con In pegno lultima sedia. la sedia senza candela e tabacco
di Vincent Van Gogh che annuncia la mutilata solitudine nei progetti dellesistenza lasciati come
cauzione al destino. Cristina Comi libera lassenza desolante che sommerge linfinita tragedia,
fotografa, come un reporter sul fronte, un futuro non restituito e scientificamente bombardato che
emargina un legittimo appartenersi.

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corpo visione anteriore


corpo visione posteriore

Cozza
Maria Rosaria

Nasce a Cosenza, nel 1988. Frequenta il Liceo Artistico Statale della sua citt natale, indirizzo
Architettura, e consegue la maturit nel 2006. Si iscrive allAccademia di Belle Arti di Catanzaro,
dove, in particolare, segue il corso di Pittura del Prof. Luigi Magli. Nello stesso istituto consegue,
nel 2010, il Diploma Triennale di I livello in Arti Visive e Discipline per lo Spettacolo, indirizzo
Pittura. Nello stesso istituto consegue, nel 2012, il Diploma Specialistico di Secondo Livello in Arti
Visive e Discipline per lo Spettacolo, indirizzo Pittura.
Lartista studia il corpo umano come oggetto in costante mutamento. La serie di pannelli, tramite
trucchi, maschere e giochi di luce, trasfigura limmagine dellautrice, rendendola irriconoscibile,
in gioco di destrutturazione che ricorda lapproccio pittorico cubista applicato e rivisitato in chiave fotografica.
Tra il 2011 e il 2012, partecipa alla rassegna Zone scoperte III Omaggio allItalia, presso il Palazzo
della Provincia di Catanzaro. Sempre nel capoluogo calabrese prende parte alla mostra La verit
luce trentatr giovani artisti per un pensiero dautore, presso il Centro per larte contemporanea Open Space. Nel 2013, esone nellambito della mostra Ecce Artist, presso lo spazio espositivo Fabbricaimmagine di Roma.

Incomprehensible plan

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Cugnetto
Antonio

Welcome

Nasce a Lamezia Terme nel 1983. Dopo essersi diplomato al liceo artistico di Catanzaro, si sposta a Firenze, dove, nel 2007, si laurea in pittura contemporanea presso lAccademia di Belle Arti
e inizia la sua personale e identificatrice ricerca artistica.
Attraverso le sue opere esplora lutilizzo di materiali poveri e di matrice industriale plastica e
gomma piuma per dare vita a una serie di sculture/giocattolo che sfociano a un teatrino di personaggi tanto ironici quanto inquietanti; bambole postmoderne dissacranti, che mettono a nudo
certe ipocrisie del comportamento umano
Nella sua finora breve carriera ha fatto parte di numerosi eventi collettivi e concorsi in tutta Italia,
di cui tra i maggiori si ricorda: Festival della Creativit di Firenze, nel 2007, a cura di Umberto
Borella e Giovanna Fezzi; rassegna Video minuto presso il Museo Pecci di Prato, nel 2008;
Vincitore della sezione scultura al Premio Arte Mondadori, nel 2008; nel 2009 prende parte a
GeneratiON80 8 opere di 8 artisti nati negli anni 80, presso due spazi espositivi,: la Galleria
MOdenArte di Venezia, e lAtrio del Tribunale di Pistoia. Nel 2011, si tiene la sua prima personale, dal titolo To Inspect, presso lo spazio espositivo Angel Art Gallery, a Milano.

Schermata 2014-07-21 alle 18.00.01


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Schermata 2014-07-21 alle 17.59.10

Mortelliti
Rocco

Nasce nel 1984, a Scilla. Nel 2003 consegue il diploma presso il Liceo Artistico Mattia Preti di
Reggio Calabria, indirizzo Architettura. Nel 2009 consegue il diploma di laurea presso
lAccademia di Cinema e Televisione Griffith Scuola di Cinema di Roma, indirizzo Montaggio.
Lanno successivo termina il suo percorso di studi presso lAccademia di Belle Arti di Reggio
Calabria, con una tesi sulla storia del videoclip musicale.
Le sue opere sono brevi e minimali racconti ad immagini delle ansie e delle difficolt della vita
contemporanea. Attraverso due video dal forte impatto emotivo, in cui lo spettatore chiamato
a immedesimarsi in inaspettati punti di vista un cane affamato in posizione di punta davanti a
un negozio di alimentari e un voyeur ossessionato che fa di una singola donna il suo punto focale nel mezzo di una folla di persone , Mortelliti evidenzia le conseguenze sociali della crisi dellepoca consumistica.
Nel 2012 partecipa al concorso V.A.M Video Arte Mediterraneo, dove vince il terzo premio. Lo
stesso anno, una sua opera viene proiettata presso La Fabbrica del Vapore di Milano, e prende
parte alla rassegna I ragazzi terribili alla Casa delle Letterature di Roma, a cura di Cecilia Casorati.
Nel 2014, prende parte al progetto online nel progetto 2video, sul sito undo.net, a cura di
Giovanni Viceconte.

Il cimitero delle bambole

AIM

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Negro
Davide

Nasce a Catanzaro nel 1985. La sua formazione artistica ha inizio allAccademia di Belle Arti di
Reggio Calabria. Si trasferisce quindi a Roma dove frequenta il Centro Sperimentale di Fotografia
Ansel Adams. Collabora con la casa editrice Voland, che pubblica in copertina alcuni dei suoi
scatti. Torna a Reggio Calabria per concludere il suo percorso formativo, iscrivendosi al biennio
sperimentale dellAccademia di Belle Arti.
Con le sue opere studia le diverse possibilit di fruizione multimediale dellopera darte offerte
dalle nuove tecnologie, ricostruendo situazioni intime attraverso suggestioni uditive semplici, ma
fortemente realistiche, e focalizzando lattenzione dello spettatore su soggetti di piccole dimensioni entro spazi ristretti, adottando il filtro di una camera digitale. Al contempo, riporta in vita,
con una profonda e toccante raccolta fotografica, il passato di un mestiere dimenticato, dimostrando poliedricit tecnica e unacuta sensibilit.
Nel 2011, tra i finalisti del III Contest Internazionale di Fotografia Camera Oscura #3. Nel 2013,
viene invitato alla Biennale Democrazia di Torino, con il progetto selezionato per il concorso internazionale Posterheroes III. Vince, in coppia con Giuseppe Guerrisi, la XXVII edizione del Premio
Pandosia. Nel 2014, partecipa alla mostra NET Exhibition, collettiva di 14 artisti calabresi, presso
gli spazi dellex mercato coperto di Cittanova (Rc).

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Procopio
Francesca

Nasce a Vibo Valentia, nel 1985. una visual designer specializzata nel campo della fotografia e
della grafica. Ha conseguito la laurea e la specializzazione in Arti Visive e Discipline dello
Spettacolo presso lAccademia di Belle Arti di Reggio Calabria. art director presso la home gallery Lo Studiolo, a Pizzo (VV).
Nelle sue opere fotografiche indaga lo spazio come scenario di infinite esternazioni emotive e il
corpo come loro tramite privilegiato, in scatti di intensa naturalezza, che raccontano labbandono, la reclusione, la solitudine e la follia, in cui lo spazio e il soggetto che lo occupa diventano
uno riflesso dellaltro.
Nel 2008 vince il primo premio per il concorso fotografico Le donne fotografano le donne. Nel
2011 espone alcune sue opere al Palazzo Reale di Milano. Nel 2012 il suo progetto fotografico
Oggettivamente Donna approda a Roma, presso la Casa Internazionale della Donna. Nel mese
di luglio in occasione del contest fotografico Beyond Calabria organizzato dal FAI, viene selezionata e pubblicata una sua opera sul catalogo edito da Rubettino editore. La stessa immagine
stata scelta come prima di copertina dell'inserto D-di Repubblica. Nel 2014 vincitrice dei
Professional Awards 2014.

Rossella Della Vecchia

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lib(e)ro

Scarfone

Dalla fenomenologia del linguaggio, Paolo Scarfone trae i presupposti per unanalisi sulla diversit dei linguaggi e le inerenti sottrazioni di senso. Il suo lavoro si basa su sature identit relazionali, laddove, nella generale massificazione, anche le immagini e la gestualit non rappresentano pi
il grado zero della comunicazione: tutto sovraccarico di informazioni e nulla univoco. Lartista,
procede quindi per addizioni e detrazioni, spesso attraverso non usuali cardini espressivi, attestando indefinite esperienze, proprie dellinterlocutore. lemblema di colui che parla, impegnato a farlo innanzitutto con se stesso, e di colui che ascolta e proietta le parole dellaltro sul proprio vissuto, illudendosi cos di capire. Ne deriva una ricerca artistica fondata su un ossimoro concettuale: le parole ridotte a meri simboli testimoniano una presenza puramente estetica. lestetizzazione della ripetizione, proiezione della frammentariet postmoderna. C una mancanza,
unassenza, un qualcosa di non detto, poich paradossalmente incomunicabile.

Paolo

Nasce a Catanzaro nel 1989. Nel 2012 consegue il diploma di laurea in Pittura presso lAccademia
di Belle Arti di Roma. Nel 2013, partecipa alla collettiva Paesaggi possibili, presso la Galleria
Moitre di Torino. Lanno successivo, ha luogo la sua prima mostra personale, dal titolo Galleria
Muta, presso il Because Art Space di Lamezia Terme. Sempre nel 2014, presente nella sezione
Independents di Art Verona con la galleria Art Lab di Grosseto.

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Quale Futuro

Votano
Francesco

Nasce a Cinquefrondi nel 1991. Nel 2009 si diploma con il massimo dei voti al Liceo Artistico
Mattia Preti di Reggio Calabria. Frequenta lAccademia di Belle Arti di Reggio Calabria, dove consegue il diploma di primo livello, indirizzo Pittura. Attualmente frequenta il Bienno di specializzazione presso lAccademia di Belle Arti di Roma, indirizzo Grafica dArte.
Nei suoi dipinti, spesso realizzati usando come supporto dei materiali di recupero, riporta lattenzione sui neonati e la loro potenza evocativa attraverso una pittura pura, precisa e realistica,
priva di inutili eccessi descrittivi, in cui le cromie intense e nette traducono il peso dei desideri e
dei ricordi.
Nel 2012, partecipa alla mostra Arte x lAfrica, presso lIstituto Portoghese su SantAntonio in
Roma. Nello stesso anno, viene selezionato alla XXVI edizione del Premio Pandosia (I LIKE DIFFERENCES) a Marano Principato (CS). Nel 2013, viene selezionato al Premio Nazionale delle Arti di
Bari, ed vincitore della XXVII edizione Premio Pandosia a Marano Principato (CS).

gli studenti del Liceo Classico e Scientifico V. Julia di Acri


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Il futuro comincia adesso

Cortometraggio, realizzato dagli studenti del Liceo Classico e Scientifico V. Julia di Acri che
hanno preso parte al progetto educativo Scuola Movie, sotto la guida delle professoresse Maria
Cristina Chimento (Esperta), Cecilia Donato e Liliana Fusaro (Tutors)
Progetto realizzato nell'ambito dei progetti PON (Piano Operativo Nazionale). Obiettivo F
Promuovere il successo scolastico, le pari opportunit e l'inclusione sociale Azione 2 Interventi
per promuovere il successo scolastico per le scuole del secondo ciclo. G.O.P. (Gruppo operativo di Piano)
D.S. Prof.ssa Rosa Pellegrino; D.S.G.A. Signora Maria Sposato; Prof.ssa Catia Scaglione
(Facilitatore); Prof. Saverio Biafora (Valutatore).

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