You are on page 1of 9

COMMITTENTE Sanmiro s.r.l.

Via Raffaello, 4
23861 Cesana Brianza
(LC)

RELAZIONE PROVA SU COMMISSIONE


Sanmiro s.r.l.
P.75/2009

Valutazione meccanica ed ergonomica di un innovativo


manico per padelle

Data: 08/01/2010

REDATTO DA IL RESPONSABILE DEL CONTRATTO IL DIRETTORE DI DIPARTIMENTO


Ing. Emanuele Zappa Ing. Emanuele Zappa Prof. Ferruccio Resta
Ing. Giorgio Busca Prof. Alfredo Cigada
Ing. Paolo Mazzoleni
Prova su Commissione– Relazione Politecnico di Milano e Sanmiro s.r.l.

INDICE

1. Valutazione ergonomica............................................................................................. 3
2. Analisi agli elementi finiti.......................................................................................... 6
3. Riferimenti bibliografici............................................................................................. 9

POLITECNICO DI MILANO - DIPARTIMENTO DI MECCANICA - pag. 2 -


Prova su Commissione– Relazione Politecnico di Milano e Sanmiro s.r.l.

Prova su commissione
tra
Politecnico di Milano
e
Sanmiro srl

Valutazione meccanica ed ergonomica di un innovativo


manico per padelle

1. VALUTAZIONE ERGONOMICA
Il problema della corretta progettazione di utensili manuali è quanto mai attuale e gioca un ruolo
fondamentale ai fini del raggiungimento di soddisfacenti prestazioni in termini di sicurezza ed efficacia
d’utilizzo nelle più svariate applicazioni.

Si stima che, negli Stati Uniti, circa un decimo degli incidenti sul lavoro in ambito industriale sia legato
all’utilizzo di utensili manuali [1] , [2] . Tra questi, gli arti superiori sono la parte del corpo più colpita (il
59% dei casi per quel che riguarda utensili elettrici, idraulici o pneumatici e il 51% tra i restanti
infortuni) e tra questi oltre la metà va a coinvolgere le dita delle mani.

Le sovratensioni concentrate negli arti superiori indotte da utensili manuali e le loro conseguenze sugli
utilizzatori sono un aspetto particolarmente studiato.

Figura 1 Ergonomia per gli arti superiori: esempi di brevetti [3] ,[4]
A titolo di esempio in Figura 1 troviamo due brevetti ([3] , [4] ) tratti dal mondo della pesca, dove gli
autori vanno a proporre il re-design di comuni utensili manuali ai fini di ridurre l’affaticamento
dell’utilizzatore.

La Sanmiro s.r.l. si inserisce in queste problematiche con il rilascio di un nuovo manico per padelle: il G-
Zero (Figura 2).

POLITECNICO DI MILANO - DIPARTIMENTO DI MECCANICA - pag. 3 -


Prova su Commissione– Relazione Politecnico di Milano e Sanmiro s.r.l.

Figura 2 Il nuovo manico G-Zero della Sanmiro


Due sono gli aspetti che appaiono critici nel design di utensili manuali: l’inclinazione del gomito e quella
del polso per l’utilizzatore finale.

Per quanto concerne l’angolazione del gomito, il lavoro prolungato con il braccio semi-disteso può
portare a dolore, perdita di forza e sensibilità [5] . Nei lavori di forza, un’apertura di 90° tra braccio e
avambraccio è indicata in letteratura come ottimale e la riprogettazione non solo dell’utensile, ma
dell’intero ambiente di lavoro, è suggerita ai fini di raggiungere questa condizione.

Figura 3 Posizione di lavoro ottimale in cui braccio e avambraccio formano un


angolo di 90° [5]
L’innovativo design della Sanmiro, se confrontato con un prodotto tradizionale, mostra un centro
d’afferraggio innalzato di circa 60 mm (Figura 4). Questo si ripercuote, nel tipico ambiente di una cucina,
nella possibilità dell’utilizzatore di lavorare con il gomito più chiuso rispetto ad un prodotto standard.

Figura 4 Confronto tra le quote d’afferraggio lungo la verticale di un manico


tradizionale e il Sanmiro G-Zero
L’aspetto più interessante è però l’effetto della nuova presa sull’angolazione d’afferraggio: lavorare a
lungo con il polso deviato rispetto alla “posizione neutra” porta all’affaticamento dell’articolazione con
conseguente perdita di sensibilità, di forza (e quindi perdita di grip) e, nel tempo, all’insorgenza di
WRMSD (Work-Related Musculoskeletal Disorders, disturbi muscolo-scheletrici lavorativi) [5] , [6] .
E’ stato stimato come il nuovo design dello G-Zero sia in grado di ridurre l’apertura del polso di circa
20°, riportandolo alla sua posizione naturale (vedi Figura 5).

POLITECNICO DI MILANO - DIPARTIMENTO DI MECCANICA - pag. 4 -


Prova su Commissione– Relazione Politecnico di Milano e Sanmiro s.r.l.

Figura 5 Posizione del polso con un’impugnatura classica (sinistra) e con il nuovo
Sanmiro G-Zero (destra)
Tale stima è stata effettuata utilizzando il modello geometrico dell’arto superiore mostrato in Figura 6,
costruito basandosi sulle rilevazioni antropometriche di Chandler et al [7] .

Figura 6 Modello antropometrico di un arto superiore


L’inclinazione del polso è stata stimata ruotando la mano rispetto all’avambraccio fino a raggiungere la
tangenza tra una delle sue diagonali principali e l’asse dell’impugnatura nel punto di afferraggio.

Molti brevetti, registrati in passato, sono stati concepiti col fine di ridurre l’inclinazione del polso
nell’ambito degli strumenti da cucina (troviamo due esempi in Figura 7).

Figura 7 Esempi di brevetti legati al problema dell’inclinazione del polso


(sinistra [8] , destra[9] )
Il nuovo G-Zero della Sanmiro raggiunge risultati analoghi limitando gli ingombri.

In aggiunta l’avvicinamento dell’afferraggio al baricentro del carico riduce il braccio alle coppie in gioco.

POLITECNICO DI MILANO - DIPARTIMENTO DI MECCANICA - pag. 5 -


Prova su Commissione– Relazione Politecnico di Milano e Sanmiro s.r.l.

Ipotizziamo,ragionevolmente, la forza peso concentrata al centro della padella e manteniamo il medesimo


modello del braccio umano descritto in precedenza (Figura 8).

Figura 8 Convenzioni per la stima del forzamento sull’arto


Ai fini del confronto tra le coppie scaricate da un’impugnatura classica e dal nuovo G-Zero, ipotizziamo
la forzante unitaria (1N), cioè, in altri termini, normalizziamo il risultato sul carico, ottenendo così un
momento per unità di forzante, [(N*mm)/N].
Tale operazione non toglie generalità all’analisi, semplicemente la coppia data da un forzamento di x
newton sarà x volte la coppia data da 1 newton.
Possiamo allora andare a stimare i momenti risultanti su gomito, polso e mano direttamente dalle quote
dello schizzo in Figura 8.
I risultati sono riassunti in Tabella 1.

Coppia con un Coppia con li


Variazione
manico tradzionale Sanmiro G-zero
percentuale
[(N*mm)/N] [(N*mm)/N]
Gomito 537 477 - 17 %
Polso 292 221 - 24 %
Afferraggio 260 180 -31 %

Tabella 1 Confronto dei momenti risultanti


Quello che viene mostrato è un chiaro decremento delle coppie scaricate nei tre punti considerati.
Ovviamente la grandezza di tale riduzione è funzione del punto in esame, ma si può concludere che la
diminuzione degli sforzi appare tutt’altro che trascurabile.

In aggiunta la geometria a curvatura variabile del nuovo Sanmiro G-Zero permette all’individuo di
adattare l’impugnatura a piacere.

Tale impugnatura, inoltre, sembra essere in grado di distribuire più uniformemente i carichi agenti lungo
tutta l’area di contatto rispetto ad un manico classico, andando a ridurre un tipico problema degli utensili
manuali [5] : la nascita di sovrapressioni localizzate, in particolar modo sul dito indice.

Per concludere, un diametro equivalente nella zona d’afferraggio prossimo ai 30mm ricade correttamente
nel range ottimale per impugnature che prediligono la destrezza dell’operatore alla forza della presa [5] .

2. ANALISI AGLI ELEMENTI FINITI

La valutazione del comportamento meccanico del manico è stata effettuata per mezzo di un confronto tra
il nuovo G-Zero ed una versione precedente. L'analisi si basa su una simulazione FEM della prova di
carico statico descritta nella norma EN12983-1: 2000/A1.
Secondo la normativa EN12983-1: 2000/A1, la resistenza meccanica del manico deve essere verificata a
valle di un ciclo termico applicato al manico stesso. Dal momento che il ciclo termico modifica le
caratteristiche di resistenza del materiale, non è possibile assumere per la simulazione numerica i dati di

POLITECNICO DI MILANO - DIPARTIMENTO DI MECCANICA - pag. 6 -


Prova su Commissione– Relazione Politecnico di Milano e Sanmiro s.r.l.

resistenza meccanica nominali del materiale. Si è dunque optato, in accordo con Sanmiro s.r.l., di
procedere ad un’analisi comparativa, simulando cioè con un modello ad elementi finiti la prova statica
della normativa EN12983-1: 2000/A1 su un manico tradizionale prodotto da Sanmiro e sul manico G-
Zero. Dal momento che il manico tradizionale ha già superato in passato le prove di resistenza meccanica
dopo trattamento termico, si suppone che, se gli sforzi massimi presenti nel manico G-Zero risultassero
inferiori di quelli a carico del manico tradizionale, anche il manico G-Zero sia in grado di superare gli
stessi test.
Perché l'analisi è un confronto tra le due forme, la scelta del materiale utilizzato durante la simulazione
non è rilevante.
Il software utilizzato per il test è Abacus 6.5.
Prima di tutto un modello CAD dei due manici è stato importato nell’ambiente di calcolo.
Successivamente sono state imposte le condizioni di carico e di vincolo. In merito al test di carico statico,
la norma impone di vincolare una estremità del manico con un incastro e quindi di applicare una forza
verticale di 100N in corrispondenza di un punto a 10 millimetri dalla estremità libera. La Figura 9
sintetizza la disposizione di vincoli e forze utilizzata per la simulazione per entrambi i due tipi di manici.

Figura 9 Setup di simulazione


Le Figure 10 e 11 mostrano il risultato ottenuto dalla simulazione FEM applicata al manico tradizionale.
La mappa riporta la distribuzione dello sforzo di Von Mises in MPa.

Figura 9 Simulazione FEM sul manico tradizionale

POLITECNICO DI MILANO - DIPARTIMENTO DI MECCANICA - pag. 7 -


Prova su Commissione– Relazione Politecnico di Milano e Sanmiro s.r.l.

Figure 10 Simulazione FEM sul manico tradizionale


Le Figure 12 e 13 mostrano il risultato ottenuto dalla simulazione FEM applicata nuovo tipo di manico G-
Zero. Anche in questo caso la mappa riporta la distribuzione dello sforzo di Von Mises in MPa.

Figure 11 Simulazione FEM sul manico G-zero

POLITECNICO DI MILANO - DIPARTIMENTO DI MECCANICA - pag. 8 -


Prova su Commissione– Relazione Politecnico di Milano e Sanmiro s.r.l.

Figure 12 Simulazione FEM sul manico G-zero


La Tabella 2 riporta il valore di massimo dello sforzo di Von Mises sui due manici. I valori positivi sono
in corrispondenza delle fibre tese, mentre i valori negativi sono in corrispondenza di quelle compresse. Le
fibre sono tese sulla superficie superiore del vecchio tipo manico e sulla superficie interna del manico G-
Zero. Le fibre invece sono compresse sulla superficie inferiore del manico classico e sulla superficie
esterna del manico G-Zero.
Manico σVM min [MPa] σVM max [MPa]
Classico -14.50 13.25
G-Zero -5.25 10.25

Tabella 2
I risultati mostrano come il nuovo manico G-Zero presenti valori dello sforzo inferiori sia nelle zone
sottoposte a trazione, sia in quelle sottoposte a compressione. Ci si attende quindi che il manico G-Zero
sia in grado di superare la prova statica imposta dalla normativa EN12983-1: 2000/A1.

3. RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI

[1] Aghazadeh, Mital, “Injuries due to hand tool”, Applied ergonomics, 1987.
[2] Mital, Sanghavi, “Comparison of maximum volitional torque exertion capabilities of individual
of males and females using common hand tool”, Human Factors, 1986.
[3] Patent US 5313735, 05/24/1994.
[4] Patent US 4822087, 04/18/1989.
[5] Freivalds, “Biomechanics of the upper limb”, CRC Press, 2004.
[6] Strasser, “Assessment of the Ergonomic Quality of Hand-Held Tools and Computer Input
Devices”, IOS Press, 2007.
[7] Chandler et al,“Investigation of Inertial Properties of the Human Body”, AMRL TR 74–137
Wright-Patterson Air Force Base, Ohio,1975
[8] Patent US 00D382768S, 08/26/1997.
[9] Patent US 5802960, 9/8/1998.

POLITECNICO DI MILANO - DIPARTIMENTO DI MECCANICA - pag. 9 -

You might also like