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I sentimenti di Tiresia erano un misto tra lindifferenza e larroganza, pertanto

avvert il re a badare alle sue parole, per non ricadere nello stesso errore.
Sinterruppe di colpo con lintenzione di volersi allontanare, non riusciva pi a
sopportate tutti quegli insulti verso di lui, si sentiva umiliato: umiliato da un re che
per lui era sprecato per quella citt.
Negli occhi di Edipo si innesc una scintilla di paura; no, non poteva andarsene;
aveva bisogno di quellindovino per sapere come riuscire a scampare quella peste che
si abbatteva sulla sua citt.
Cos lo chiamo, lo supplic a nome della citt, perch se Tiresia sapeva, anche
Edipo aveva bisogno di sapere.
Ma Tiresia aveva dentro di se una decisione dello spirito che andava oltre tutto e
tutti. Cos non si arrese, continu imperterrito rispondendo a Edipo che nessuno di
loro sapeva, che non aveva intenzione di dire la disgrazia di cui era vittima Edipo.
Edipo a quel punto scoppi: Tiresia sapeva e non parlava?? No! Era inaccettabile.
Una rabbia prese possesso del corpo di Edipo che url contro Tiresia accusandolo
addirittura di tradimento verso la sua citt.
Tiresia, anche se dentro ardeva di una rabbia inspiegabile, fuori emanava
unindifferenza agghiacciante, come se non gliene importasse niente di nessuno.
Cos disse ad Edipo che lui non voleva recare danni a nessuno dei due. Gli chiese
anche perch continuava a insistere con quelle sue futili domande, visto che egli era
deciso a non rivelare nulla al suo re.
A quel punto, il povero re sent uninsana rabbia appropriarsi del suo corpo; disse
allindovino che lui, infame tra gli infami, riusciva a far perdere la pazienza anche ad
una pietra, domandandosi se avesse continueto a mostrarsi ancora cos insensibile e
ostinato?
Tiresia rimase imperterrito nella sua amara indifferenza davanti a Edipo che gli
stava rinfacciando la sua collera, ma non vedeva quella che aveva dentro di se e lo
rimproverava.
I due iniziarono un dibattito abbastanza acceso.
Edipo gli chiese quale uomo avrebbe potuto sopportare queste sue accuse contro la
sua citt, ma Tiresia era convinto che ogni cosa sarebbe accaduta da se anche se lui
fosse rimasto in silenzio.
Allora Edipo si innervos e cerc di convincere Tiresia a parlare, ma ricevette solo
una risposta che dimostrava poco interesse, infatti egli affermo che non avrebbe detto
una parola di pi e che, se voleva, Edipo poteva pure sfogare la sua ira pi selvaggia.
Cos Edipo si convinse di unidea che non tard ad uscire dalla sua bocca: disse
che oramai era convinto del fatto che quel delitto lo avesse commesso e preparato
proprio Tiresia, e che se non fosse stato cieco anche il colpo finale sarebbe stato il
suo.
Allora Tiresia che era rimasto alquanto allibito da quelle parole gli sugger di non
rivolgere pi la parola n a lui n a tutti i popolani, perch era stato proprio lui, il
loro re, lessere immondo che aveva contaminato quella terra.

A quel punto Edipo allo stremo della pazienza, url contro Tiresia con una rabbia
negli occhi da far raccapricciare la pelle: come aveva potuto lanciare simili accuse
contro il suo re; come aveva intenzione di sfuggire allimminente castigo.
Ma Tiresia, che prevedeva il futuro e emanava responsi non con gli occhi ma con il
cuore, disse che lui era gi salvo perch aveva la forza della verit.
Edipo allora gli chiese chi fosse ad avergliela insegnata, non certo la sua arte.
La risposta non tard ad arrivare da parte di Tiresia, che disse appunto che il
maestro era proprio lui, il suo re, che con la sua voglia di sapere lo aveva costretto a
parlare.
Edipo allora assunse un comportamento presuntuoso chiedendo allindovino cosa
avesse detto, perch voleva risentirlo.
Nellanima di Tiresia una scintilla di competitivit si accese portandolo a chiedere
quale fosse lo scopo di questa richiesta, magari voleva metterlo alla prova.
Ma Edipo fu abbastanza chiaro dicendo che ,semplicemente, non aveva capito
bene, e voleva risentire ci che lindovino aveva detto.
Sei tu lassassino che cerchi: queste furono le parole che questultimo diede
come risposta al re, facendo emergere un lieve sorriso sulle sue labbra, come un
segno di sfida.
Allora Edipo accecato dalla rabbia, gli rispose che non avrebbe avuto di che
rallegrarsi se avesse ripetuto quellaccusa.
Ma Tiresia continu imperterrito nel suo atteggiamento di sfida chiedendo a Edipo
se avesse dovuto dire di pi per esasperare la sua collera
Allora Edipo si convinse e disse a Tiresia che le sue parole erano solo sprecate.
Tiresia disse comunque che Edipo conviveva in un incestuosa unione con i suoi e
che non vedeva labisso infame dentro il quale era precipitato.
Edipo, giunto allesasperazione, chiese innervosito a Tiresia se avesse ancora
intenzione di parlare cos impunemente verso il suo re.
Tiresia sorretto dalla forza della verit afferm ci che aveva detto il re, se la

verit conserva i suoi diretti.

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