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Abstract

La tesi nasce da una domanda: possibile raccontare di guerre od eccidi agli alunni di scuola
primaria? Qui si espone la proposta didattica di una scuola di metodo Rudolf Steiner. I capitoli della
tesi sono tre. Il primo riguarda il rapporto tra educazione e mitologia, e introduce la figura di R.
Steiner; il secondo si concentra sulla pedagogia antroposofica; il terzo riporta una testimonianza di
didattica della storia lungo tutto un ciclo di studi Waldorf. In particolare vengono trattati due macrotemi complementari: l'approccio pedagogico steineriano e la sua declinazione nell'ambito
dell'insegnamento della storia.

L'approccio pedagogico prende le mosse da una concezione olistica dell'essere umano. Si


riconosce la spiritualit dell'individuo. Lo sviluppo dell'Io/Corpo Spirituale viene quindi
coadiuvato. La formazione tende a rendere l'uomo eticamente libero: l'individuo etico e al
contempo libero se e solo se capace di compiere azioni originali, che ritenga giuste e che vadano
verso gli altri con pieno sentimento di amore. Si tratta di un'etica mai dogmatica, che si nutre della
condizione individuale di alterit. Lo scarto, come definito da M. Contini, diventa qui un
presupposto imprescindibile, affinch l'azione sia predeterminata soprattutto da un senso intimo di
giustizia governato dall'amore.

Da un atteggiamento di amore verso il mondo derivano gli assunti antroposofici per la


didattica. Molta della vita di classe passa attraverso la comunicazione del maestro. Questa non deve
mai tralasciare di passare concetti che siano vivi, sia nel maestro stesso sia a livello contenutistico. Il
concetto vivo quando apre le porte all'esplorazione e non mai definitivo. Al contrario un
concetto morto finito, non ha modo di essere reso proprio grazie a rielaborazioni intime, e
soprattutto non propriamente vero. Pertanto R. Steiner ritenne che il proprio approccio

epistemologico fosse scientifico: tutto ci che gi si conosce tale fin quando non venga smentito.
La scuola, dovendo preparare ad apprendere per tutta la vita dalla vita stessa, se nutrisse gli
alunni con concetti morti prescinderebbe dal suo stesso motivo di esistenza. Ora, se tale assunto
viene applicato allo studio della Storia, risalta il fatto che trattare il procedere storico solamente
secondo focus tematici che esulino dalle esperienze dei personaggi protagonisti, porti agli allievi
solo concetti morti.

La narrazione quindi il secondo macro-tema della tesi. E' per il suddetto motivo che nelle
scuole primarie Waldorf vengono narrate le storie, viva manifestazione dell'esperienza umana. Le
fiabe e le favole delle prime classi portano elementi fantastici, che nutrono la crescita dell'Io con gli
archetipi. In seguito si passa a miti, leggende e biografie. Ognuno di quei racconti porta il punto di
vista di alcuni uomini del passato e viene, in classe, sempre corredato di informazioni su usi e
costumi di quelli. Perci si lascia spazio ai diversi orizzonti di senso per i quali c' sempre un tempo
dedicato alla discussione in classe.

La narrazione di fiabe, favole, miti e biografie diventa un mezzo per la formazione dell'uomo e
cessa di avere un senso banalmente contenutistico. Nella pedagogia steineriana non vi
l'insegnamento della storia, ma la narrazione di storie tramite l'elemento umano. Elemento che
permette di affrontare qualsiasi tema storico, persino il pi drammatico, poich non prescinde dal
sentimento.

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