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Massoneria e realizzazione esoterica.

Fr. A.D.A.
1. Piccoli e Grandi Misteri.
Uno degli errori che pi frequentemente commette il neofita, o il semplice curioso delle dottrine
tradizionali, quello di dimenticare, o ignorare completamente, la condizione di malattia
spirituale in cui si trova lera moderna. Si tende ad obliterare, tout court, che cosa siano i cicli
cosmici, e come inevitabilmente comportino delle limitazioni e delle restrizioni sulle possibilit
individuali. Si decontestualizzano cos le forme tradizionali superstiti, sopravvissute al destino della
tecnoscienza moderna, pretendendo che esse siano ancora prodighe dinsegnamenti segreti e di
brividi esoterici da regalare ai propri affiliati. Lerrore alternativo a questo stesso atteggiamento, si
presenta come un rifiuto della forma tradizionale regolare, che induce a cercare affiliazioni
spirituali in conventicole che di esoterico non hanno assolutamente niente.
Oltre agli indubbi pericoli di plagio e di manipolazione psichica e fisica, chi cade nella rete di questi
nuovi movimenti magici o del potenziale umano, deve sapere che sul piano spirituale non otterr
alcunch. Sarebbe preferibile allora limitarsi a professare la propria forma exoterica, vale a dire la
religione di nascita, piuttosto che cadere nelle braccia di chi fa dello pseudo-esoterismo. Del resto
nelliniziazione non vi sono autodidatti, perch per diventare iniziati bisogna ricevere da altri ci
che lindividualit profana non pu possedere, ossia la trasmissione di uninfluenza spirituale. Ma
perch vi possa essere la possibilit di farsi ricettacolo della trasmissione spirituale, deve esserci a
sua volta un membro dellorganizzazione iniziatica, regolarmente autorizzato a trasmettere il rito di
iniziazione. Ma palese che linfluenza spirituale risiede nel rito e non nellofficiante, che solo un
anello della catena iniziatica.
Sono cose che dovrebbero ormai essere chiare a tutti quelli che sinteressano al mondo della
Tradizione: Gunon le ha ripetute ad iosa. Ma evidentemente continuano ancora ad essere oscure
alla maggior parte dei critici moderni delle forme tradizionali occidentali. O meglio, dellunica
forma rimasta superstite nellOccidente contemporaneo: la Massoneria.
Dal punto di vista esoterico-iniziatico, il rito che trasmette linfluenza spirituale, non colui che
officia; linflusso non-umano che si serve come di un medium, di colui che ha le qualificazioni per
trasmettere liniziazione. Chi officia un rito tradizionale solo un trasmettitore, che come ricorda
Gunon, non pu non effondere linfluenza spirituale che si serve di lui come di un anello. Nel caso
contrario, la perfetta erudizione su di un rito basterebbe ad assicurarne la legittimit: un paradosso
evidente, perch se cos fosse allora basterebbe un qualsiasi egittologo per iniziare dei profani, per
esempio, al culto di Iside.
Finch vi saranno dei riti ed il simbolismo tradizionale, la Massoneria Speculativa Moderna
continuer ad essere una Organizzazione Iniziatica. Lultima dellOccidente.

Perci, liniziazione virtuale il seme gettato nel terreno dellindividualit. Se questa feconder in
un albero, allora il lavoro interiore del neofita avr realizzato uniniziazione effettiva. Se cos non
avverr, lindividualit si fermer allo stato delliniziazione virtuale, pur mantenendo per la
possibilit di trasmettere lo stesso seme o germe ad altre individualit. Proprio perch fecondato dal
seme iniziatico, liniziato virtuale, che non ha potuto o saputo realizzare i Piccoli Misteri, pu
trasmettere linseminazione o la germinazione ad un terzo.
La crescita iniziatica nelle mani del singolo. Linfluenza spirituale una volta ricevuta va vivificata,
altrimenti lo stato sottile delliniziato rimane semplicemente un terreno arido e incolto, un terreno
che non ha fruttificato. La responsabilit allora individuale, la via solitaria. Ovviamente come
ricordavamo allinizio, non si pu ignorare quali siano le condizioni spirituali in cui versa lera
moderna, che limitano oltremodo gli aneliti individuali. Secondo la cosmologia ind, ci troviamo
ancora nel Kali-yuga, nellEra Oscura, dove si assiste ad una degenerazione collettiva di tutte le
forme tradizionali (si pensi ad esempio, allintegralismo islamico). Oltretutto, per le tradizioni
artigianali o di mestiere le possibilit sono in partenza assai limitate, perch rimangono circoscritte
al conseguimento dei Piccoli Misteri. Anche se proprio nello Scozzesismo si dovrebbe presentare,
alla fine del cammino di reintegrazione nello Stato dellUomo Primordiale, un gradino
iniziatico che permetta di passare ai Grandi Misteri.
Lessere che attualmente un uomo pu, in certe condizioni, raggiungere fin da questa vita lo stato
spirituale che diverse tradizioni designano come lo stato primordiale o lo stato edenico
(Piccoli Misteri), poi elevarsi agli stati superiori dellessere e infine ottenere ci che si pu
chiamare indifferentemente la Liberazione o lo stato di Identit Suprema (Grandi Misteri). La
prima delle condizioni necessarie perch ci avvenga ammesso che luomo abbia in lui stesso le
qualificazioni richieste liniziazione, cio la trasmissione, per mezzo di riti appropriati, di
uninfluenza spirituale.
La realizzazione dello stato spirituale inerente ai Piccoli Misteri, nellesoterismo massonico
assicurato dallarchetipo del Costruttore raffigurato dal mito di Hiram. Lo stato dei Piccoli Misteri
la reintegrazione archetipica con lUomo Universale; nella fattispecie una tradizione come quella
muratoria, nata nel solco delle antiche Corporazioni di Mestiere, non pu che essere la
realizzazione nellindividuo dellarchetipo del Costruttore del Tempio Interiore. Trasformazione
introspettiva, volta a superare i limiti strettamente individuali delliniziato, come fenomenologia
della Lavorazione della Pietra Grezza; simbolismo alchemico del passaggio dallOpera al Nero al
Rubedo (passando attraverso la fase Bianca).
Egoismo, ambizione sfrenata, concupiscenza, ecc, sono i limiti che liniziato deve superare per
poter ambire alla realizzazione spirituale, non soltanto occidentale. Nella tradizione ind,
Purusha (il S trascendente) paragonato ad uno smeraldo grezzo o ad uno specchio impolverato.
La polvere deve essere spazzata via per poter realizzare la reminiscenza, la reintegratio
nellessenza. Per poter scoprire il vero volto dietro le maschere sociali, la natura della Tigre assopita
nel cucciolo che si credeva una Capra, ed invece era una Tigre. Anche nel Buddhismo Hinayana, in
quello Mahayana, come nel Vajrayana, per realizzare la conoscenza della Vacuit (Sunyata) si
deve prima oltrepassare la nuvola offuscante del mondo fenomenico.
In molte di queste tradizioni, c lidea dunque del V.I.T.R.I.O.L., del Lavoro interiore per
riscoprire il S. Credo che larchetipo del Costruttore, simboleggiato dal mito di Hiram, rappresenti
proprio questo: il ritorno dellessere al nucleo pi intimo della persona umana, la restitutio ad
integrum.

2. Riattualizzare gli Archetipi.


Secondo Jung, non pu esserci vero oblio collettivo degli archetipi. Qualora, la polisemia dei
significati mitici fosse espunta dalla memoria storica, gli archetipi continuerebbero, comunque, a
produrre energia nellImmaginario come significanti negativi o demoniaci. Nella Germania
prenazista, gruppi di giovani, denominati Wandervgel, praticavano la vita nei boschi e il nudismo,
esaltavano la danza, amavano la bellezza, rifiutavano la civilt industriale, riattualizzando
larchetipo di Wotan, re degli dei del pantheon nordico. Wotan o Odino, sconfitto dalla
cristianizzazione delle popolazioni germaniche, poteva essere riattualizzato nellImmaginario
soltanto assumendo una valenza negativa, esclusivamente nelle sue vesti di dio della guerra e non
della saggezza. Ecco perch il nazionalsocialismo si riappropri, mediante il wagnerismo, delle
arcaiche strutture della tradizione nordica, utilizzando la macchina mitologica per la folle
propaganda sulla razza e sulla sottomissione dei popoli non germanici.
Come ricordava Mircea Eliade, il mito, dunque larchetipo, trascendente rispetto alla storia,
perch questultima, aggiungendo significati ulteriori al simbolismo originario, non pu annientarne
del tutto la struttura primitiva. Luomo moderno, consapevolmente o meno, prova un senso di
espansione psicologica, quando, in qualunque momento della sua vita, incarna un archetipo: la
madre, la moglie, il padre, il giudice, il sapiente che insegna, ecc. Alla radice del
significato tradizionale del termine sanscrito varna, tradotto malamente con casta, troviamo
proprio questa idea: in ogni stadio dellesistenza, allindividuo viene sempre chiesto di identificarsi
con uno dei vari ruoli eterni che costituiscono le strutture ed il tessuto della societ. I tratti della
personalit permangono, ma sono sempre subordinati alle esigenze del ruolo. Siamo comunque
destinati ad incarnare archetipi. Si tratta, dunque, di selezionare dei modelli di riferimento e
scegliere seppure a livello inconscio se vogliamo incarnare i degenerati idealtipi della societ
telecratica - il costantinismo ed il velinismo, oppure se vogliamo recitare ruoli pi elevati,
perlomeno sotto il profilo spirituale.
Ledificazione del Tempio Interiore simboleggiata dalla reintegrazione nellarchetipo del
Costruttore Hiram conduce alla rivelazione che la verit non qualcosa che si acquisisce
esteriormente, ma qualcosa dintrinseco allindividuo, consequenziale al modus operandi
soggettivo. Come nel Buddhismo Mahayana, la verit nascosta si consegue esercitando la
perfezione individuale. Nescienza e conoscenza sono aspetti intellettuali dei cambiamenti prodotti
in noi dal nostro modo di vivere: si viene trasformati dalle proprie azioni, in meglio o in peggio. Il
Bodhisattva del Mahayana quella figura straordinaria che rinuncia ad entrare nel Nirvana per
aiutare tutti gli esseri a conseguire la buddhit.
Il significato della costruzione del Tempio Interiore, rimanda allo stesso atteggiamento pratico che
informa lagire individuale. Non si tratta pi di limitarsi a riscoprire un S nascosto sul fondo
dellessere, offuscato dallillusione sottesa al mondo fenomenico, come una gemma sotterrata o uno
specchio impolverato da lucidare (dove la gemma e lo specchio simboleggiano il S; la terra e la
polvere, il velo dellignoranza fenomenica). A differenza di quanto insegnato da diverse correnti
esoteriche occidentali e da molte scuole speculative indiane (in particolare dal Giainismo, dallo
Yoga, dal Sankhya, dallAdvaita Vedanta), il mondo quantunque illusorio non asceticamente
rifiutato o disprezzato: il Bodhisattva ed il Costruttore Interiore, agiscono in esso. Compiendo
azioni virtuose ed evitando azioni improbe. Giungiamo cos ad un altro caposaldo speculativo
condiviso tanto dalle tradizioni mistiche ed esoteriche occidentali, quanto dalle dottrine indiane,
tibetane e cinesi: la vera conoscenza non il frutto di unevoluzione, di una crescita spirituale o di
un progresso, ma di un ricordo, di una reintegrazione di s. Platonicamente, i principi sono celati

nella nostra mente, occorre soltanto rimuovere loblio che offusca la pietra preziosa. Il Costruttore
Interiore ed il Bodhisattva producono la reminiscenza impegnandosi nella sfera della praxis.
Liniziato che sidentifica con Hiram, deve morire a se stesso, per poter rinascere come Maestro
Costruttore. Troviamo in questo riconoscimento simbolico uno schema ricorrente nelle Religioni
dei Misteri: il fedele, ladepto, che partecipa alla sofferenza del dio e ne incarna la dimensione
emozionale, sar liberato dal dolore.
Nei Misteri Eleusini, ed in quelli Dionisiaci, liniziato partecipa emotivamente al dolore del dio
sofferente (nel caso dei Misteri Eleusini, la travagliata ricerca della figlia Kore, o Persefone, da
parte di Demetra; nel caso di Dioniso, lo smembramento ad opera dei Titani), certo che il
sentimento dunione con il Nume, condurr alla liberazione della sofferenza stessa, al momento
della rinascita divina (quando Kore torner dallOltretomba durante lequinozio primaverile, o
quando Dioniso rinascer). Identificandosi con il dio morto o sofferente, liniziato partecipa al
momento del dolore ed a quello della riscossa: la liberazione dagli affanni, addirittura la
resurrezione stessa.
Nel caso del mito di Hiram, il Massone, identificandosi con il Maestro ucciso, diventa a sua volta
Maestro, assumendone le qualit spirituali: il Sapere, la Tolleranza, il Distacco e la Generosit.
Il culto dei Misteri conduce, dunque, sul piano esoterico-iniziatico allidentificazione tra ladepto ed
il dio o il personaggio mitico; mentre su quello propriamente religioso alla fondazione del ciclo
delle stagioni e dellagricoltura, perch un dio o un personaggio mitico che muore e rinasce, ricorda
bene lidea della vegetazione che rifiorisce, o fruttifica, a Primavera.

3. Il significato del G.A. D. U.


Nellesoterismo massonico essenziale la ricerca della Parola Perduta, ossia del vero nome del
Grande Architetto dellUniverso. Si tratta di una tradizione di chiara derivazione cabbalistica:
nella Qabbalah, le frasi e le lettere del testo biblico costituiscono le scintille della sapienza divina.
In particolare nellinsegnamento di Abulafia, mediante tecniche combinatorie (chokhmath hazerph) delle lettere dei testi sacri ebraici, si inducono stati estatici di coscienza nelliniziato, che
pu arrivare fino a contemplare il vero nome di Dio. La domanda, ossia la parola sostituita
espressa in ebraico con la locuzione Mi ha-Boneh ed in arabo con M al-Bann. La parola araba
bann, pu essere tradotta come Artigiano, ma anche come Ordinatore. Dunque, lArchitetto
al contempo artigiano e colui che ordina. LArchitetto un artigiano-che-ordina una materia
preesistente, dunque non un Creatore ex-nihilo, ma una sorta di Demiurgo platonico che plasma una
matrice primordiale. Si deve innanzitutto distinguere tra larchetipo del Creatore e dell Essere
Supremo. Entrambi secondo le scienze storico-religiose rientrano nella categoria degli Esseri
Extraumani, ma vi sono delle differenze sostanziali. Secondo R. Pettazzoni, il Creatore crea,
effettivamente, il cosmo; ma in seguito ad un evento provocato dalle creature (per esempio, la
trasgressioni delle norme), si ritira offeso e non interviene pi.
Al contrario, lEssere Supremo dotato donniscienza, ma non sempre crea dal nulla luniverso;
solitamente, lEssere Supremo si limita ad ordinare, a forgiare, ci che gi esiste. Mentre il Creatore
un dio ozioso, che si limita a creare senza pi intervenire, lEssere Supremo infinitamente
meno potente del primo continuamente attivo, invia punizioni meteoriche, ed localizzato nel
Cielo. LArchitetto dellUniverso, artigiano ed ordinatore, Demiurgo che non crea ex-nihilo, pi
simile ad un Essere Supremo, che ad un vero e proprio Creatore.

Ma se il G. A. D . U . un Demiurgo e non il Creatore biblico, varia anche la posizione delluomo


nellUniverso. Lidea di creazione, infatti, sempre stata di ostacolo al pensiero speculativo, tesa
a circoscrivere, inevitabilmente, la Natura entro dei rapporti gerarchici, dove la creatura
sottomessa allEnte Supremo. Se luomo in quanto creato creaturalit, si produce unoriginaria
separazione e frattura ontologica dallOrdine dellUniverso.
Dio pensato come Creatore, assume inequivocabilmente dei caratteri antropomorfici, al quale
luomo, in quanto creatura, deve sottomettersi. Ricordiamo, ad esempio, che il termine Islam, in
arabo significa appunto sottomissione. Non un caso che in ambito islamico si sia spesso
prodotta una netta frattura tra ortodossia e mistica: parole come quelle di Ibn Mansr al-Hallg, tese
a esprimere lestasi dellunione spirituale con Dio, cozzano con lidea dellassoluta alterit del
Creatore. Per lungo tempo, lautorit musulmana consider i sufi come dei bestemmiatori.
Se Dio il barthiano Totalmente Altro, lAssoluta Trascendenza priva dimmanenza, nessuna
Unitas Spiritus tra uomo e Dio possibile, nessuna reminiscenza micromacrocosmica. Soltanto
prescindendo dallidea creazionista si pu teorizzare il radicamento spirituale in un Principio Primo,
che al contempo immanenza e trascendenza: immanenza della Necessit e trascendenza del Bene.
Necessit come Amor Fati nella sofferenza e nella gioia, nella nascita e nella distruzione.
Trascendenza del Bene, perch tutto quello che accade per quanto devastante ed incomprensibile
risponde ad un Ordine Universale, ad un disegno onnicomprensivo. Per questo la mistica renanofiamminga ha sempre cercato di alleggerire, in modo velato, il lascito Testamentario sulla
Creazione:
Prego Dio che mi liberi da Dio, perch il mio essere essenziale al di sopra di Dio, in quanto noi
concepiamo Dio come origine delle creature.
Non un caso che Meister Eckhart, uno dei pi grandi mistici in assoluto, preferisse richiamarsi ad
un generico Gotheit (Divinit), essenza divina considerata in se stessa, fuori da ogni relazione,
sia che si tratti della relazione esterna che approda alla creazione, sia anche dalla relazione che
approda alla Trinit. Rispetto allarchetipo del Creatore, il Demiurgo, lEssere Supremo, parte
integrante del Cosmo (dal greco Ordine), sottomesso alla Legge Universale.
Non pi un Creatore che esige sottomissione e che si ritira sdegnato di fronte ai misfatti delle
creature. Ma un Essere Supremo che, pur onnisciente, soggiace allOrdine Cosmico, al Karma
indiano, o allUroboros egizio, mitico serpente che si morde la coda, simbolo della rigenerazione
perenne del Mondo. LOrdine Cosmico non il Creatore il vero Principio del Tutto: riconoscere
questo, significa sentirsi parte integrante dellUniverso, armoniosamente integrati con il ciclo della
Natura, aderendo in maniera pura e totale alla bellezza, come scriveva Simone Weil.
Concludiamo, cogliendo ancora un aspetto interessante nel simbolismo del Costruttore del Tempio:
lantropomorfismo cosmico. Il Tempio limmagine del Cosmo, ma anche del Corpo Umano. Il
Dio antropomorfico dellAntico Testamento, vecchio e con la barba bianca, nasconde un
significato pi esoterico: luomo immagine del Creatore anche immagine del Cosmo.
Il Cosmo equiparabile ad un Gigante antropomorfico, quindi di conseguenza luomo riflesso
dellOrdine Universale. A questo punto, chi comprende questo passaggio, entra nei Grandi Misteri.
Questultimo stadio deve realizzare la Liberazione (Moksha), lIdentit Suprema, ecc.
Ma partendo dallimmagine delluomo come riflesso dellArchitetto dellUniverso, attraverso la
reintegrazione nellarchetipo di Hiram, pi facile capire che non c distinzione tra molteplicit ed

unit, tra il Tutto e lUno. Liniziato si unisce al Principio e si sottrae al Samsara: ma per capirlo si
dovuto partire dalla prima reintegrazione con lUomo Universale, ossia da Hiram.
Questultimo richiama al lavoro interiore ed alla pietra grezza da smussare;ma non un caso che
anche il simbolismo del G.A. D. U. rinvii alla costruzione, alledificazione del Mondo contingente.
Lavorando su se stessi ci si trasforma. Lidea di un Architetto Universale, di un Demiurgo, non
deve, dunque, diventare preponderante sul lavoro interiore, sulla sublimazione spirituale. Non si
tratta di adorare fideisticamente un Ente Supremo, ma, in fondo, di diventare uomini migliori.
19 09 2005 E . V .

Bibliografia Essenziale.
R. Gunon, Considerazioni sulla Via Iniziatica, Luni Editrice.
R. Gunon, Studi sulla Massoneria ed il Compagnonaggio, Arktos Editrice.
M. Introvigne, La Massoneria, Elle Di Ci.
P. Geay, Tradizione e Massoneria, Atanr.
N. Mario Di Luca, La Massoneria, Atanr.
S. Hutin, La Massoneria, Mondatori.
A. Mola, Storia della Massoneria italiana dalle origini ai nostri giorni, Bompiani.
A. G. Mackey, Encyclopaedia of Freemasonry, Lewis.
J. Boucher, La simbologia massonica, Atanr.

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