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1) SUPER-COSTITUZIONE
Parte della Costituzione del 1948 contenente un nucleo intangibile di valori che consta di a) diritti
fondamentali (art. 13, 14, 15 etc.); b) principi supremi dellordinamento (art. 1-12, 139 Cost. + principi
enucleati da sent. Corte cost. es. forma di governo repubblicana, principio unitario, principio autonomista,
principio di laicit dello Stato, principio di unit e indivisibilit della repubblica, principio di uguaglianza,
principio della sovranit popolare, democratico etc.).
2) FONTI COMUNITARIE
Trattati: rappresentano il diritto comunitario originario, sono recepiti dallo Stato italiano con legge ordinaria,
sono obbligatori per tutti i cittadini.
Regolamenti: sono immediatamente efficaci in ogni Stato membro dellUE e obbligatori per tutti i cittadini.
Direttive: sono atti che vincolano gli Stati (non direttamente i cittadini) circa un obiettivo da perseguire,
lasciandolo libero nella scelta dei mezzi con cui perseguirlo. Ogni Stato deve dunque dare attuazione alle
direttive. Come? LItalia pu farlo o con legge o con regolamento governativo (meccanismo annuale legge
comunitaria). Possono esistere anche direttive cos dette auto-applicative ovvero scritte in modo tanto
dettagliato da non necessitare di unulteriore applicazione allinterno degli Stati (in tal caso si comportano
come i regolamenti).
Decisioni, raccomandazioni e pareri: sono considerate fonti ex. Art. 249 TCE, ma parte della dottrina italiana
non le considera tali.
3) FONTI COSTITUZIONALI
Costituzione del 1948 (tutti gli articoli che non si riferiscono a diritti fondamentali o a principi supremi sono
cedevoli rispetto alle fonti comunitarie es. competenze delle regioni art. 117)
Leggi costituzionali: integrano il contenuto della Costituzione (art. 138)
Leggi di revisione costituzionale: modificano o abrogano parti della Costituzione (art. 138)
Statuti delle 5 Regioni speciali: sono leggi costituzionali (art. 116, 138)
Convenzioni internazionali ex art. 10 Cost: si intendono rivestite di rango costituzionale
Patti lateranensi: si intendono rivestiti di rango costituzionale in base allart. 7, sono comunque fonti atipiche
4) FONTI SUPER-PRIMARIE: sono definite tali, da parte della dottrina, quelle fonti che hanno una forza
attiva o passiva superiore alla legge ordinaria. Altra dottrina non condivide tale dizione e preferisce parlare di
fonti atipiche, o di fonti sub-costituzionali o semplicemente di leggi rinforzate collocandole dentro le fonti
primarie. Possiamo citare come es. le leggi rinforzate (amnistia e indulto art. 79 Cost.), la legge statutaria
(nuova fonte prevista dalla l. cost. 2/2001); gli Statuti delle regioni ordinarie (art. 123) (sono leggi regionali
rinforzate nel procedimento/sono gerarchicamente superiori alle leggi regionali)
es. ? d.lgs. 267/2000 (T.U. enti locali) si autodefinisce fonte con forza passiva rinforzata in quanto non pu
essere abrogato se non tramite espressa modifica delle sue disposizioni (art. 1), non precisamente una fonte
superprimaria perch una fonte non pu autoriconoscersi una forza superiore a quella del tipo cui appartiene
(sarebbe dovuta essere la Cost. a riconoscergliela, come nel caso dellart. 79), ma costituisce un esempio di
come la forza passiva o attiva di alcuni atti possa variare
5) FONTI PRIMARIE (devono rispettare il principio di costituzionalit: sono un numerus clausus)
Legge ordinaria (art. 72)
4 atti aventi forza di legge: referendum (art. 75), decreto legislativo (art. 76 + d.lgs. di attuazione degli
Statuti speciali), decreto legge (art. 77), decreti del governo in caso di guerra (art. 78)
Sentenze di accoglimento della Corte cost. (semplici o manipolative): sono considerate fonti negative
(problema per sent. additive)
Fonti primarie a competenza riservata:
Leggi regionali (art. 117)
Regolamenti degli enti locali (art. 117 c. 6 in ordine alla disciplina dellorganizzazione dello
svolgimento delle funzioni loro attribuite). Prima si riteneva che i regolamenti degli enti locali
fossero fonti terziarie, subordinate, per es. ai regolamenti del Governo o delle Regioni, dopo la
riforma del Titolo V possiamo definirle fonti secondarie a competenza riservata
Regolamenti delle Autorit amministrative indipendenti
Referendum abrogativi degli enti locali: laddove previsti negli statuti
8) FONTI TERZIARIE
Decreti interministeriali
Decreti ministeriali
Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri
Fonti dellautonomia universitaria (Statuto dellUniversit, Regolamento dAteneo) la loro collocazione
incerta: c anche chi dice che sono fonti secondarie a competenza riservata.
9) FONTI DI 4 O DI 5 GRADO
Essendo il sistema delle fonti aperto verso il basso (solo le fonti primarie sono un numero chiuso)
possibile la creazione di ulteriori livelli di gerarchia es. di tali fonti sono per es. un Decreto del
Rettore che deve rispettare lo Statuto dellUniversit, i regolamenti del Governo, le leggi e si
colloca quindi come fonte di 4grado. Altro es. Bandi militari
9) FONTI CONSUETUDINARIE:
Consuetudini e usi di qualsiasi livello gerarchico, (tranne convenzioni internazionali). Consuetudini o
convenzioni costituzionali: integrano il contenuto della Costituzione (es. consultazioni, es. sostituzione Pres.
Rep. Segni) ma non possono mai essere contra constitutionem o contra legem. Principio del primato delle
fonti atto sulle fonti fatto. Non importa se sono scritte o meno. Solo se sono state novate in fonti atto
cambiano posizione nel sistema gerarchico: es. norma su raccolta dei frutti dal ramo del vicino stata
recepita in codice civile, ma altri usi civici no.
10) SOFT LAW (?): il termine fu coniato da Dupruy nel 1971 nellambito del diritto internazionale. Si tratta
di fonti-atto che si collocano in una zona grigia tra il bianco della legge e il nero della non-legge, composte
da soggetti diversi da quelli deputati alla creazione delle fonti del diritto e dotate in genere di una
vincolativit ridotta.
soft law comunitaria (codici di condotta, guidelines, accordi di programma) : Il processo normativo
fondi per la sanit fino al 2004, che, pur privo, in teoria, di valore giuridico, stato richiamato sia in
leggi dello Stato (Lart. 1 della l. 405/2002, infatti, in riferimento al Patto di stabilit interno, cos statuisce:
l'ammontare delle spese per l'assistenza sanitaria resta regolato sino al 2004 nei termini stabiliti dall'accordo StatoRegioni sancito l'8 agosto 2001 dalla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province
autonome) che regionali (La l.r. 30/1998 (Basilicata) cos statuisce: La Regione Basilicata recepisce e fa propri i
contenuti e le disposizioni della delibera adottata il 18.12.97 dalla Conferenza Permanente per i rapporti tra lo Stato,
le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano con repertorio atti conferenza n. 382, di adozione del
protocollo d'intesa relativo alla Regione Basilicata ad oggetto il Progetto Sanitario di gestione in forma sperimentale
integrata di servizi di prevenzione, ricerca, cura e riabilitazione in campo oncologico nello stabilimento ospedaliero di
Rionero in Vulture tra il Centro di Riferimento Oncologico della Regione Basilicata e l'Istituto Nazionale Tumori di
Milano, progetto gi approvato dalla Conferenza Stato-Regioni il 13 febbraio 1997, con atto repertorio n. 228 e allart.
3 Le norme della L.R. 8.7.97 n. 32 contrastanti con il protocollo d'intesa di cui sopra devono ritenersi abrogate)