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Vita
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Il padre Henry de la Pasture era forgiatore di coltelli. Tuttavia, a lungo il padre di Rogier stato individuato nello scultore
bruxellese Henry de la Pasture (omonimo e forse parente del vero padre). Si quindi erroneamente ipotizzato che la
primissima formazione di van der Weyden sia avvenuta nella bottega del presunto padre e questo dato ha contribuito ad
enfatizzare, forse eccessivamente, laffinit della pittura del van der Weyden alla scultura, in modo simile a quella dellitaliano
Mantegna.
In ogni caso poco o nulla si sa della sua giovinezza e i primi elementi documentati della sua biografia datano al terzo
decennio del XV secolo, quando Rogier si approssima ai trentanni. In particolare, il 5 marzo 1427 entr alla bottega di Robert
Campin a Tournai, dove complet la sua formazione. Solo il 1 agosto 1432, a pi di trent'anni, fu nominato maestro di pittura
indipendente.
Nel 1435 si trasfer a Bruxelles e in quella citt spos Elisabeth Goffaert, figlia del calzolaio Jan Goffaert. Da questa unione
nacquero due figli: Jan, che divenne poi orafo, e Peter, che segu le orme del padre. Ancora un van der Weyden figura nella
storia della pittura, Goossen, che era nipote di Rogier.
Nel 1436 o nel 1437 Rogier venne nominato pittore ufficiale della citt di Bruxelles, iniziando un periodo caratterizzato da
grandi opere e da una notevole prosperit personale, segnalandosi tra i cittadini pi ricchi e generosi della citt.
Nel 1449, in occasione del giubileo del 1450, intraprese un viaggio verso Roma, dove acquist grande fama e fu ritenuto
secondo solo all'altro grande fiammingo del tempo Jan van Eyck. Questo viaggio, con tappe a Milano, Mantova, Ferrara,
Firenze e Napoli, fu fondamentale, negli studi storico artistici, per i precoci contatti tra scuola fiamminga e Rinascimento
italiano, che ebbero profonde conseguenze negli sviluppi successivi. Sicuramente Rogier vide ed apprezz gli affreschi nella
basilica di San Giovanni in Laterano di Pisanello e Gentile da Fabriano, considerati all'epoca i maggiori artisti del tempo. Tra i
vari artisti italiani con cui entr in contatto ci fu anche Beato Angelico, all'epoca tra gli artisti pi quotati a Firenze.
Tra il 1460 e 1461 fu maestro del pittore italiano Zanetto Bugatto. Mor a Bruxelles il 18 giugno 1464, all'et di 65 anni.
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Anche lequivoco linguistico sul suo nome (de la Pasture in francese, van der Weyden in fiammingo) contribu non poco a
confondere le idee ai primi storici dellarte impegnati a ricostruire la biografia artistica del maestro: la stessa identificazione tra
Roger, o Rogelet, de la Pasture e Rogier van der Weyden stata inizialmente negata, e inoltre a lungo si confuso tra van
der Weyden e la figura del Maestro di Flmalle. Oggi opinione pressoch unanime che questultimo vada individuato in
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Robert Campin e che le affinit stilistiche dellopera giovanile di van der Weyden con quella del Campin vadano spiegate con
il discepolato del primo presso il secondo, o piuttosto il rapporto di collaborazione tra i due, sia pure sotto la direzione del
Campin, posto che il loro sodalizio inizia quando van der Weyden gi quasi trentenne.
Opere
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Parte apprezzabile dellopera di van der Weyden giunta sino noi, anche se uno dei
suoi massimi capolavori e ab antiquo certamente la sua opera pi nota non ci
pervenuto. Si trattava di un imponente ciclo di dipinti ad olio raffiguranti scene
esemplari di applicazione della giustizia ed era collocato nelle stanze del municipio di
Bruxelles in cui appunto si amministrava la giustizia. Il ciclo era costituito quattro
grandi pannelli, ognuno dei quali era suddiviso in due scene. Lintera opera copriva
unarea di venti metri di lunghezza per due di altezza. La scena pi nota era quella
della Giustizia di Traiano, dedicata, per una parte, ad un episodio in cui limperatore
romano si mostra giudice saggio ed inflessibile e, per laltra, allomaggio che, secondo
la leggenda, il papa Gregorio Magno secoli dopo dedicher alle spoglie
Ritratto di Francesco d'Este,
dellimperatore giusto. Lopera and distrutta nel 1695 durante il cannoneggiamento
Metropolitan Museum of Art, New York
di Bruxelles fatto dai francesi, ma ce ne restano alcune descrizioni in cui, tra laltro,
particolarmente lodato lautoritratto del pittore presente nel ciclo. A livello figurativo la
testimonianza pi importante che ci rimane di questo perduto capolavoro un arazzo, tratto dalla scene su Traiano, oggi
conservato nel museo di Berna. possibile farsi unidea dellopera osservando i noti pannelli di Gerard David dedicati alla
Giustizia di Cambise (antico re persiano), creati con la stessa funzione civica ed ammonitrice.
Stile
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Van der Weyden fu uno dei pi grandi maestri della prima pittura fiamminga, assieme a Jan van Eyck, pi o meno suo
contemporaneo, e Robert Campin, suo maestro. Dal primo prese l'innovativa tecnica a olio e l'attenzione verso la resa
analitica dei dettagli, dal secondo apprese il senso pieno dei volumi, dello spazio e l'emotivit umana dei personaggi.
Questi modelli vennero comunque reinterpretati in maniera personale, sviluppando un linguaggio con caratteristiche
compositive e cromatiche proprie. Van der Weyden accentu ulteriormente i risvolti psicologici e sentimentali, legando le
figure da catene di sguardi e gesti, e segnando un predominio della figure sugli ambienti. Tipico il senso di composto ma
partecipe sentimento, con personaggi dalle molteplici sfumature psicologiche, pur sempre atteggiati entro i limiti di un
dignitoso contegno. Le tinte sono di solito fredde, accostate in maniera solida e molto raffinata, come i gialli e i violetti, oppure
le varie sfumature di bianchi e grigi.
Nei ritratti trasfer sul piano monumentale e ricco di pathos la sottigliezza luministica e l'attenzione visiva di van Eyck,
pervenendo a nuovi e penetranti traguardi. Ma se van Eyck fu uno scopritore, nel senso che trasfer la realt sulla tela, van
der Weyden fu essenzialmente un "inventore": delle forme, delle pose, delle iconografie[2].
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Sante Margerita e Apollonia (scuola), scomparto destro di un trittico disperso, 1450 circa, Berlino, Gemldegalerie
(Berlino)
Sant'Ivo (scuola), 1450-1460 circa, Londra, National Gallery
Ritratto di Jan I, duca di Clves (copia da), 1452 circa, Parigi, Louvre
Trittico Villa (Pierre van der Weyden?), 1455 circa, Riggisberg, Abegg-Stiftung
Ritratto di Filippo il Buono a capo scoperto (copia da), 1455 circa, Anversa, Koninklijk Museum voor Schone Kunsten
Ritratto di Carlo il Temerario (copia da), 1455 circa, Berlino, Gemldegalerie (Berlino)
Ritratto di Isabella del Portogallo (copia da), 1455 circa, Los Angeles, Getty Center
Madonna col Bambino (scuola), 1455 circa, Houston, Museum of Fine Arts
Ritratto di donna (scuola), 1455 circa, Londra, National Gallery
Trittico Sforza (Pierre van der Weyden?), 1458-1460 circa, Bruxelles, Museo Reale di Belle Arti
Frammento con Gruppo di cortigiani (scuola), 1460-1465 circa, Bruxelles, Museo Reale di Belle Arti
Piet (Pierre van der Weyden?), 1465 circa, Londra, National Gallery
Piet (scuola), 1480-1490 circa, Bruxelles, Museo Reale di Belle Arti
Piet (scuola di Pierre van der Weyden), 1500 circa, Berlino, Gemldegalerie (Berlino)
Piet (scuola di Pierre van der Weyden), 1500 circa, Madrid, Museo del Prado
Curiosit
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Note
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1. ^ a b "Atlante della pittura - Maestri fiamminghi" di Luigi Mall, ediz. De Agostini, Novara, 1965 (alla pag.16 - voce "Roger van der
Weyden")
2. ^ La distinzione venne descritta per la prima volta da Max Friedlnder nella monumentale Die altniederlndische Malerei, 1924-37.
Bibliografia
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Albert Chtelet, Van der Weyden, Electa, Milano 1999. ISBN 88-435-7153-2
Erwin Panofsky, Early Netherlandish Painting, Its Origins and Character, Harvard University Press, Cambridge MA 1953
Martin Davies, Rogier Van Der Weyden , Mondadori Electa, Milano 1973
Pierluigi De Vecchi ed Elda Cerchiari, I tempi dell'arte, volume 2, Bompiani, Milano 1999. ISBN 88-451-7212-0
Stefano Zuffi, Il Quattrocento, Electa, Milano 2004. ISBN 88-370-2315-4
Voci correlate
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Pittura fiamminga
Primitivi fiamminghi
Maestro dell'Altare di Nicolas Puchner
Altri progetti
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Portale Medioevo
Portale Pittura
Categorie: Pittori fiamminghi del XV secolo Morti nel 1464 Morti il 18 giugno Nati a Tournai Morti a Bruxelles
Rogier van der Weyden Artisti associati alla Corporazione di San Luca di Bruxelles | [altre]
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