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e. lamministrazione:
i. necessit di grandi risorse finanziarie;
ii. potenziamento dellapparato burocratico e suo sottoposizione al controllo dei
funzionari centrali;
iii. accentramento delle funzioni di governo negli uffici di corte;
iv. composizione del Corpus Iuris Civilis (avviato nel 529 e composto da Codex,
Digesto o Pandette, Institutiones, Novelle).
4. Dallimpero universale allImpero bizantino:
a. opera di Giustiniano come estremo tentativo di restaurare limpero universale di Roma sul
piano politico e militare (conquiste e uniformit amministrativa) e ideale (Corpus);
b. ostacoli:
i. tensioni religiose interne e tendenze separatiste ad esse collegate;
ii. disordini sociali nella capitale e rivolte per fame;
iii. successi di politica estera apparenti;
iv. problema di Slavi, Avari e Persiani;
c. ridimensionamento delle ambizioni di dominio nel Mediterraneo;
d. non decadenza, ma spostamento del baricentro a Oriente: fisonomia greco-orientale pi che
latino-romana;
e. diffusione dei titoli imperiali greci.
5. Linsediamento di Slavi, Avari e Bulgari nei Balcani:
a. Slavi:
i. arrivo nei Balcani nel VI secolo;
ii. provenienza dalla Russia e dallUcraina;
iii. origine etnica poco chiara: non una comunit slava originaria, ma una civilt
composita;
iv. al VI secolo, precisa identit linguistica e culturale;
v. divisione economica, sociale, giuridica e religiosa tra Slavi occidentali (Elba,
Polacchi, Cechi, Slovacchi), meridionali (Sloveni, Croati, Serbi, Macedoni) e
orientali (Russi, Ucraini, Russi bianchi);
vi. permanenza dellaffinit linguistica;
vii. scambi di cultura con gli altri popoli europei e asiatici;
b. Avari (VI secolo);
c. pressione congiunta di Avari e Slavi su Bisanzio:
i. assedio di Tessalonica e Costantinopoli;
ii. slavizzazione di alcune regioni dei Balcani;
d. Bulgari:
i. conquista della Dacia e della Mesia;
ii. organizzazione di unentit politica bulgaro-slava;
e. guerre di Bisanzio contro gli Slavi:
i. cristianizzazione: Cirillo e Metodio;
ii. tentativo di espansione militare;
f. mondo slavo:
i. dalla tripartizione linguistica alla bipartizione religiosa (Cristianesimo greco e
latino);
ii. creazione di una lingua liturgica slava e nascita di una produzione letteraria slava;
iii. alfabeti glagolitico e cirillico.
6. La riorganizzazione dellImpero bizantino e la ripresa della guerra con i Persiani:
a. Maurizio (582-602) ed Eraclio (610-641):
i. pressione esterna di Persiani, Avari e Slavi;
ii. contrasti sociali e religiosi interni;
iii. affidamento a un unico magistrato, lesarca, dei poteri civili e militari nelle province
occidentali (Africa e Italia);
iv. riforma militare e amministrativa delle province orientali: creazione di temi e
strateghi;
v. stanziamenti di stratioti limitanei;
vi. coesione interna e patriottismo civico e religioso grazie allappoggio della Chiesa;
b. le vicende militari:
i. Eraclio mira non a riconquistare le terre strappategli dai Persiani, ma al cuore
dellImpero nemico;
ii. vittoria sui Persiani e conquista della capitale Ctesifonte;
iii. conclusione di una guerra millenaria e tramonto della potenza persiana;
iv. sconfitta degli Avari nel 630;
c. il problema religioso:
i. monotelismo (due nature di Cristo unite in una sola volont) come compromesso per
il monofisismo;
ii. opposizione dei papi;
iii. soluzione della contesa con Roma nel 680: il concilio di Costantinopoli condanna il
monotelismo;
iv. i monofisiti continuano ad opporsi al potere imperiale, e nel 640 aprono le porte di
Alessandria agli Arabi;
d. la funzione storica di Bisanzio:
i. vittorie precarie e affermazione degli Arabi;
ii. solidit dellordinamento di Eraclio;
iii. attacchi arabi a Costantinopoli;
iv. riduzione delle terre imperiali: Turchia, Tracia, Italia;
v. dinamismo in politica estera e bizantinizzazione dei popoli slavi;
vi. baluardo dellEuropa contro la civilt islamica.