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Vitolo, capitolo III

1. Il diverso destino di Bisanzio:


a. caratteri:
i. sorprendente capacit di resistenza di fronte alle pressioni esterne e alle tensioni
interne;
ii. fedelt alla tradizione imperiale e capacit di adattamento a nuove situazioni:
elaborazione di una nuova forma statale e di una nuova civilt;
iii. diretto collegamento con il passato romano: Romnia;
b. ragioni:
i. mancato concentramento delle terre nelle mani dellaristocrazia;
ii. citt numerose e popolate;
iii. struttura economica e sociale complessa, con larga presenza di ceti mercantili;
iv. aristocrazia non chiusa n oppressiva;
v. assenza di una grande aristocrazia e libert di manovra del governo imperiale;
vi. legame profondo tra Stato e Chiesa;
vii. esercito e flotta ben addestrati e funzionali.
2. La crescita di Costantinopoli:
a. inaugurazione della nuova capitale nel 330;
b. ristrutturazione urbanistica della precedente modesta colonia greca;
c. declino dei centri politici occidentali (Roma, Milano, Ravenna);
d. organizzazione:
i. istituzione di un senato non monopolizzato dalla grande aristocrazia;
ii. annona civica per le distribuzioni di grano alla popolazione;
iii. allestimento di giochi nel circo;
e. potere imperiale:
i. distacco tra il sovrano e il popolo e sacralizzazione dellimperatore;
ii. imperatore come difensore dellortodossia cristiana e responsabile della salvezza
spirituale del suo popolo;
iii. elezione dei vescovi e convocazione e presidenza dei concili;
iv. incoronazione imperiale come cerimonia religiosa;
f. progressiva divaricazione tra Occidente e Oriente:
i. divisione dellImpero alla morte di Teodosio (395);
ii. diverso atteggiamento verso i barbari: inserimento in Occidente, chiusura in Oriente.
3. Giustiniano (527-65):
a. contesto:
i. rivolte degli Isauri, popolo suddito;
ii. contrasto religiosi: monofisismo;
b. progetto politico:
i. restaurazione dellautorit imperiale in Occidente;
ii. recupero dei monofisiti allortodossia;
c. la questione religiosa:
i. proteste dei monofisiti per la mancata condanna esplicita del Nestorianesimo;
ii. editto dei Tre Capitoli (543-44) e condanna degli scritti di teologi nestoriani;
iii. mancata ricomposizione con i monofisiti;
iv. rottura con il papa e i vescovi dellOccidente, ostili al mutamento di quanto stabilito
a Calcedonia (451): scisma;
d. le conquiste militari e il riassetto politico:
i. conquista dellAfrica vandala;
ii. guerra greco-gotica (535-53) e conquista dellItalia;
iii. emanazione della Prammatica sanzione (554): restaurazione dei rapporti sociali e
nuovo assetto amministrativo;
iv. conquista della Spagna sud-orientale;
v. potenziamento delle attivit industriali e commerciali costantinopolitane;

e. lamministrazione:
i. necessit di grandi risorse finanziarie;
ii. potenziamento dellapparato burocratico e suo sottoposizione al controllo dei
funzionari centrali;
iii. accentramento delle funzioni di governo negli uffici di corte;
iv. composizione del Corpus Iuris Civilis (avviato nel 529 e composto da Codex,
Digesto o Pandette, Institutiones, Novelle).
4. Dallimpero universale allImpero bizantino:
a. opera di Giustiniano come estremo tentativo di restaurare limpero universale di Roma sul
piano politico e militare (conquiste e uniformit amministrativa) e ideale (Corpus);
b. ostacoli:
i. tensioni religiose interne e tendenze separatiste ad esse collegate;
ii. disordini sociali nella capitale e rivolte per fame;
iii. successi di politica estera apparenti;
iv. problema di Slavi, Avari e Persiani;
c. ridimensionamento delle ambizioni di dominio nel Mediterraneo;
d. non decadenza, ma spostamento del baricentro a Oriente: fisonomia greco-orientale pi che
latino-romana;
e. diffusione dei titoli imperiali greci.
5. Linsediamento di Slavi, Avari e Bulgari nei Balcani:
a. Slavi:
i. arrivo nei Balcani nel VI secolo;
ii. provenienza dalla Russia e dallUcraina;
iii. origine etnica poco chiara: non una comunit slava originaria, ma una civilt
composita;
iv. al VI secolo, precisa identit linguistica e culturale;
v. divisione economica, sociale, giuridica e religiosa tra Slavi occidentali (Elba,
Polacchi, Cechi, Slovacchi), meridionali (Sloveni, Croati, Serbi, Macedoni) e
orientali (Russi, Ucraini, Russi bianchi);
vi. permanenza dellaffinit linguistica;
vii. scambi di cultura con gli altri popoli europei e asiatici;
b. Avari (VI secolo);
c. pressione congiunta di Avari e Slavi su Bisanzio:
i. assedio di Tessalonica e Costantinopoli;
ii. slavizzazione di alcune regioni dei Balcani;
d. Bulgari:
i. conquista della Dacia e della Mesia;
ii. organizzazione di unentit politica bulgaro-slava;
e. guerre di Bisanzio contro gli Slavi:
i. cristianizzazione: Cirillo e Metodio;
ii. tentativo di espansione militare;
f. mondo slavo:
i. dalla tripartizione linguistica alla bipartizione religiosa (Cristianesimo greco e
latino);
ii. creazione di una lingua liturgica slava e nascita di una produzione letteraria slava;
iii. alfabeti glagolitico e cirillico.
6. La riorganizzazione dellImpero bizantino e la ripresa della guerra con i Persiani:
a. Maurizio (582-602) ed Eraclio (610-641):
i. pressione esterna di Persiani, Avari e Slavi;
ii. contrasti sociali e religiosi interni;
iii. affidamento a un unico magistrato, lesarca, dei poteri civili e militari nelle province
occidentali (Africa e Italia);
iv. riforma militare e amministrativa delle province orientali: creazione di temi e
strateghi;
v. stanziamenti di stratioti limitanei;
vi. coesione interna e patriottismo civico e religioso grazie allappoggio della Chiesa;

b. le vicende militari:
i. Eraclio mira non a riconquistare le terre strappategli dai Persiani, ma al cuore
dellImpero nemico;
ii. vittoria sui Persiani e conquista della capitale Ctesifonte;
iii. conclusione di una guerra millenaria e tramonto della potenza persiana;
iv. sconfitta degli Avari nel 630;
c. il problema religioso:
i. monotelismo (due nature di Cristo unite in una sola volont) come compromesso per
il monofisismo;
ii. opposizione dei papi;
iii. soluzione della contesa con Roma nel 680: il concilio di Costantinopoli condanna il
monotelismo;
iv. i monofisiti continuano ad opporsi al potere imperiale, e nel 640 aprono le porte di
Alessandria agli Arabi;
d. la funzione storica di Bisanzio:
i. vittorie precarie e affermazione degli Arabi;
ii. solidit dellordinamento di Eraclio;
iii. attacchi arabi a Costantinopoli;
iv. riduzione delle terre imperiali: Turchia, Tracia, Italia;
v. dinamismo in politica estera e bizantinizzazione dei popoli slavi;
vi. baluardo dellEuropa contro la civilt islamica.

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