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Esercitazioni di
elementi costruttivi delle macchine
Massimiliano Avalle
Massimiliano Avalle
Dipartimento di Meccanica
II facolt di Ingegneria - sede di Vercelli
Massimiliano Avalle
Esercitazioni di elementi costruttivi delle macchine
INDICE
forzamenti ......................................................................
50
150
250
Soluzione
Lo schema corrisponde al caso pi semplice di un albero con ruota dentata e pu
rappresentare lalbero di ingresso o di uscita di un riduttore di velocit ad ingranaggi con ruote dentate a denti diritti.
In questo caso non sono fornite indicazioni sul motore o utilizzatore collegato
allestremit destra (in gura) dellalbero. Si pu quindi ritenere che il motore o
lutilizzatore non applichino alcun carico trasversale ma si riducano a opporre una
coppia torcente. Altrimenti, nel caso in cui allestremit dellalbero sia presente
unaltra ruota dentata, una puleggia, una cinghia o una catena, si dovr tenere
conto del carico trasversale applicato e del momento ettente conseguente.
5
Es. 1.1
Si pu in ogni caso risolvere lalbero come in questo esercizio e, mediante il principio della sovrapposizione degli eetti, risolvere successivamente il problema tenendo conto solamente del carico esterno sommando i diagrammi ottenuti dai
due casi di carico.
Innanzitutto occorre tracciare uno schema del componente e determinare le forze
agenti.
y
B
z
r
Fig. 1.1 Schema geometrico dellalbero.
F
Fig. 1.3 Forza agente sul dente della ruota dentata.
Ft
Fr
A = 20
Fig. 1.4 Forza agente sulla ruota dentata.
La forza risultante F pu essere scomposta, per la successiva analisi, nelle due componenti, la forza tangenziale Ft e la forza radiale Fr. Le due componenti di forza
possono essere espresse in funzione della risultante F come segue:
Ft = F cos
Fr = F sin
Poich per la forza tangenziale Ft pu essere calcolata dalla coppia agente (siccome il suo braccio pari al raggio primitivo r = d / 2 = m z / 2 della ruota)
come Ft = C / r (avendo indicato con C la coppia agente) si calcoler la componente di forza radiale a partire da questultima:
Fr = F t tan
7
y
a
Mt
B
r
Fr
Ft
z
Ft
Fr
z
B
b
Ft
a
x
Nella gura successiva si applica questo principio per sostituire alla forza originale
Ft (in grigio) il sistema di azioni equivalente (in nero) formato da una forza di valore Ft traslata del braccio r pari al raggio primitivo della ruota, pi una coppia
M t che ha valore Ft r ed quindi proprio pari al valore della coppia agente C.
8
Le due forze Fr ed Ft, agenti sui due piani yz e xz rispettivamente, sono a tutti
gli eetti due forze trasversali che agiscono sullalbero nei due piani. Per determinare lo stato di tensione occorre studiare lalbero nei due piani indipendentemente, come se fossero due sistemi indipendenti di travi su due appoggi.
Occorre prima di tutto calcolare le reazioni vincolari e bisogna farlo, separatamente, nei due piani, come mostrato nella gura successiva.
y
a
Mt
RyA
Fr
Ft
z
RyB
Ft
F
RxB
piano yz
Fr
z
B
piano xz
Ft
RxA
x
Fig. 1.6 Calcolo delle reazioni vincolari nei due piani su cui agiscono le componenti
di forza.
Non essendo presenti forze assiali sono sucienti due equazioni di equilibrio (si
scelto di impiegare due equazioni di equilibrio alla rotazione attorno ai due punti
di appoggio A e B ma si poteva usare qualsiasi altra combinazione di due equazioni di equilibrio, per esempio un equilibrio alla rotazione pi un equilibrio
alla traslazione in direzione trasversale).
Note le reazioni vincolari si possono calcolare i diagrammi di sollecitazione: si ha
allora per ciascun piano un diagramma di taglio ed un diagramma di momento.
La soluzione, particolarmente semplice e quindi non ulteriormente dettagliata,
9
y
Fr
z
RyA
RyB
R xA
Ft
Taglio, Tx
Taglio, Ty
RyB=Fra/(a+b)
RyAa=Frb/(a+b)
R xB
R xAa=Ftb/(a+b)
R xB=Fta/(a+b)
Fr
Ft
Momento, Mx
Momento, My
My,max=R xAa=Ftab/(a+b)
M x,max=RyAa=Frab/(a+b)
A questi quattro diagrammi (due di taglio pi due di momento) si devono aggiungere un diagramma di momento (attorno allasse z cio il momento torcente)
ed un diagramma di forza (agente in direzione z e cio il diagramma dello sforzo
normale allasse o pi semplicemente sforzo normale). Come si gi detto non
vi alcuna forza in direzione assiale per cui il diagramma di sforzo normale
identicamente nullo su tutto lalbero mentre per il momento torcente sollecita
lalbero tra la sezione di calettamento della ruota dentata e la sezione di estremit
in cui lalbero si collega al motore o allutilizzatore.
Per calcolare la tensione equivalente necessaria per la scelta del materiale occorre
determinare le componenti di tensione normale, dovute alla essione e allo sforzo
normale non presente in questo caso, e di tensione tangenziale, dovuta alla torsione, nel punto pi sollecitato.
10
Momento torcente, Mz
Mt=C
In questo caso non vi sono dubbi che il punto pi sollecitato sia nella sezione
di calettamento della ruota dentata. Nei casi pi complessi occorrer calcolare
la tensione equivalente in tutti i punti potenzialmente pi sollecitati e determinare quale sia eettivamente pi sollecitato. Non si tengono in considerazione
gli eetti delle tensioni tangenziali dovute al taglio per due motivi: esse sono
generalmente molto pi piccole degli altri contibuti di tensione ma, soprattutto,
nel punto pi sollecitato che si trova alla periferia della sezione, cio sul raggio
massimo, le tensioni tangenziali dovute al taglio sono nulle. Si ricorda infatti che
mentre per le tensioni dovute a torsione e essione si hanno i diagrammi a farfalla
con valore nullo al centro e massimo alla periferia, per le tensioni dovute al taglio
il diagramma parabolico con massimo al centro e valore nullo alla periferia.
Per calcolare la tensione normale, in direzione z, dovuta alle sollecitazioni
di essione occorre ricordare che nella sezione di massima sollecitazione si hanno due componenti di momento ettente. Occorre comporle (i momenti sono
a tutti gli eetti dei vettori) e calcolare la tensione massima di essione con la risultante come illustrato nella gura seguente.
My,max
My,max
Mf,max
y
Mt (=M z )
Mx,max
x
Mx,max
d
Fig. 1.9 Composizione dei vettori rappresentativi dei momenti ettenti nei due piani,
nella sezione di massima sollecitazione agente.
11
zz,max = Mf,max / Wf
Wf = d3 / 32
rz,max = Mt / Wt
Wt = d3 / 16
Poich si ha una sola componente di tensione normale ed una sola componente
di tensione tangenziale si pu utilizzare la formula di Von Mises semplicata:
2
2
eqv = zz
+ rz
,max
,max
Si omettono i risultati numerici che, data la semplicit dei calcoli, sono lasciati
al lettore.
Es. 1.2
12
Soluzione
La soluzione prevede gli stessi passi seguiti nellesercizio precedente che si riassumono qui per maggiore chiarezza:
1. Determinazione delle forze agenti e delle condizioni di vincolo
2. Scomposizione delle forze agenti sui piani coordinati
3. Determinazione delle reazioni vincolari
4. Determinazione di tutte le caratteristiche di sollecitazione
5. Calcolo delle tensioni nei punti potenzialmente critici
6. Calcolo delle tensioni equivalenti e determinazione del punto maggiormente sollecitato
Per ciascuno dei punti precedenti si fa notare quanto segue:
1. Occorre determinare con precisione quali sono i punti sullalbero modellato come trave cui sono applicate forze, tramite i quali vengono
scambiate le potenze trasmesse (entranti od uscenti). Questi punti corrispondono a reazioni (vincoli a terra, appoggi, cuscinetti) e alle posizioni in cui si trovano gli organi di trasmissione veri e propri (ruote
dentate e non, pulegge)
2. Le forze scambiate, ad esempio, fra ruote dentate hanno almeno due
componenti; se le ruote sono a denti elicoidali o coniche le componenti
sono tre (radiale, tangenziale e assiale)
3. Di conseguenza le reazioni vincolari hanno componenti nelle tre direzioni e bisogna dunque calcolare le reazioni (forze e momenti) nelle tre
direzioni
4. Occorre porre particolare attenzione al fatto che delle sei caratteristiche
di sollecitazione presenti, due sono in direzione dellasse, normalmente
identicato con z, una di forza (sforzo normale) ed una di momento
(momento torcente) le altre sono sui due piani ortogonali contenenti
lasse (cio i piani xz e yz) e sono dunque due componenti di taglio
(in direzione x ed y) e due di momento (attorno a x ed y)
5. Sebbene si possa determinare un punto in cui le sollecitazioni pi importanti sono massime (ad esempio il punto in cui si ha il massimo
momento ettente) non possibile aermare che si tratti del punto
critico: le tensioni dipendono infatti dalla sollecitazione agente (forza
o momento) ma anche dalla dimensione della sezione. Inoltre alcune componenti di tensione (ad esempio quelle derivanti dal momen13
Ry,D
y
Fr,C
Rx,D
Fr,A
Ft,C
Ft,A
Ry,B
Rx,B
z
Fig. 1.10 Forze e reazioni vincolari agenti sullalbero con due ruote dentate a denti
diritti.
14
In ciascuno dei due piani xz ed yz si hanno dunque due componenti delle forze agenti sulle ruote dentate e due componenti delle reazioni vincolari secondo
il prospetto seguente:
Piano
Direzione
Forze
Reazioni
xz
Ft,A Fr,C
Rx,B Rx,D
yz
Fr,A Ft,C
Ry,B Ry,D
Si pu dare quindi una rappresentazione delle forze agenti sui due piani xz ed yz
come in gura 1.11.
FrC
FC
z
FrC
FtA
RyD
RyB
FtC
FrA
FA
FtA
FtC
RxB
FrA
A
D
RxD
Fig. 1.11 Componenti delle forze e delle reazioni vincolari agenti sullalbero con due
ruote dentate a denti diritti.
15
Ft ,C = C / rC
Le due componenti di forza radiale si calcolano noto il valore dellangolo di pressione (normalmente 20):
Fr,A =Ft,A tan
Fr,C =Ft,C tan
Ora, sui due piani si possono calcolare le reazioni vincolari. Per fare questo si
applicano due equazioni di equilibrio, per esempio due equazioni di equilibrio
alla rotazione fatti attorno a due punti dierenti (la terza equazione non serve
poich anche in questo esercizio non si hanno spinte assiali).
Per il piano xz (su cui agiscono Fr,A e Ft,C ):
Bf
Df
Rx, D =
Rx, B =
Fr , A b + Ft ,C c
a+b
Fr , A a + Ft ,C a + b + c
a+b
Df
Ry, D =
16
Ft , A b + Fr ,C c
a+b
Ry, B =
Ft , A a + Fr ,C a + b + c
a+b
Si propone di continuare il calcolo in forma letterale ma sostituendo le dimensioni geometriche e mantenendo il calcolo parametrizzato in funzione delle forze
agenti, ed in particolare della forza tangenziale Ft, A.
Infatti le altre componenti di forza tangenziale Ft,C e radiali Fr, A e Fr,C possono
essere scritte come segue:
Ft,C = C / rC = Ft, A rA / rC = 2.08 Ft, A
Fr, A =Ft, A tan = 0.36 Ft, A
Fr,C =Ft,C tan = 0.36 Ft,C = 0.76 Ft, A
Sostituendo i valori delle dimensioni nelle espressioni delle reazioni vincolari si
ha, per il piano xz:
Rx, D =
Rx, B =
Fr , A b + Ft ,C c
a+b
= 0.70 Ft , A
Fr , A a + Ft ,C a + b + c
a+b
) = 2.42 F
t, A
Ry, B =
Ft , A b + Fr ,C c
a+b
= 0.60 Ft , A
Ft , A a + Fr ,C a + b + c
a+b
) = 0.36 F
t, A
La gura 1.12 mostra tutte le forze e le reazioni nelle giuste proporzioni e nelle
eettive direzioni.
17
FrC
FC
FtC
FrA
z
x
RyD
FtA
FrC
RyB
FA
FtA
FtC
C
RxB
B
FrA
A
RxD
Fig. 1.12 Forze e reazioni vincolari agenti sullalbero con due ruote dentate a denti
diritti (proporzionate secondo il calcolo).
Si possono dunque tracciare i due diagrammi di taglio e i due diagrammi di momento ettente (gura 1.13). Per quanto riguarda le restanti due caratteristiche
di sollecitazione, non si ha sforzo normale e il momento torcente presente fra
le sezioni dove sono calettate le ruote dentate in A e D (gura 1.14).
Si calcolano dunque i valori delle due componenti di momento ettente nei
due punti pi sollecitati cio in corrispondenza della sezione di calettamento
della ruota A e dellappoggio intermedio B. La composizione delle due componenti di momento (gura 1.15) su ciascuno dei due punti permette di valutare
il momento ettente agente:
M f , A = M x2, A + M y2, A = aFt , A 0.602 + 0.702 = 0.92 aFt , A
M f , B = M x2, B + M y2, B = aFt , B 0.332 + 0.932 = 0.98 aFt , A
18
y
D
b
B
A
Ry,D
Ft,A
C z
Ry,B
Rx,D
Fr,C
Taglio Ty
Rx,D
Ft,A
Ry,D
b
A
Fr,A
Ry,B
Rx,B
Ft,C
Fr,A
0.33 Ft,A
0.40 Ft,A
Fr,C
Taglio Tx
Rx,B
Ft,C
Momento Mx
Momento My
My,A=Rx,D a=0.70 aFt,A
19
Momento torcente Mz
a
c
B
M zA
M zC
C = M zA= M zC
Fig. 1.14 Diagramma del momento torcente (il diagramma dello sforzo normale non
tracciato in quanto non vi sforzo normale).
Mf,A
My,B
My,A
Mf,B
Mx,A
My,A
My,B
Mx,B
Mt (=M z )
Mt (=M z )
Mx,A
Mx,B
d
Fig. 1.15 Composizione dei momenti ettenti agenti sui due piani per i due punti di
massimo A e B.
20
21
Es. 1.3
Soluzione
La gura 1.16 riporta lo schema della trasmissione e le dimensioni non ricavabili
dalla gura (non in scala).
Z
C
y
E
r1
A1
A2
F
r2
D
D
G
r3
Y
a = 33 mm
b = 37 mm
c = 27 mm
d1 = 38 mm
d = 30 mm
e = 68 mm
d2 = d3 = 36.9 mm
2 = 3 = 45
n = 1500 giri/min
= 2n / 60 = 157 rad/s
22
La forza tangenziale agente sulla ruota 1 di ingresso accompagnata da una componente radiale Fr1 che si calcola noto langolo di pressione :
Fr 1 = Ft 1 tan = 7.32 103 N
Lo schema di gura 1.17 permette di visualizzare come si scompone la forza scambiata e quali sono le tre componenti: la componente normale alla forza tangenziale Ft si scompone in una componente in direzione radiale Fr ed una componente
assiale Fa. Le componenti si calcolano dunque come segue:
FN 2 = Ft 2 tan = 7.54 103 N
Fr 2 = FN 2 cos 2 = Ft 2 tan cos 2 = 5.33 103 N
t2
c
F
E
r1
A1
A=20
z
FN2
r2
D
Fr1
Fr2
FN2
Fa2
23
A1
Fa2
Ma2
Fr1
x
( Fa2 )
Fr2
a
A1
z
M2
M1
Ft1
Ft2
In gura 1.18 si nota che la forza assiale eccentrica. Per lo studio dellalbero
occorre considerare le forze agenti sullasse: dunque la forza eccentrica equivale,
per il teorema di trasposizione, ad un sistema formato da una forza di entit pari
a Fa 2 ma agente lungo lasse pi un momento di entit pari al prodotto della
forza per la traslazione applicata. Tale traslazione pari al raggio della ruota r2
e d quindi luogo ad un momento agente attorno allasse x, secondo il sistema
di riferimento adottato.
In conclusione il sistema di forze da adottare nello studio sul piano yz
quello formato dalla forza radiale Fr 1, dalla forza radiale Fr 2 e dal momento
Ma 2 = Fr 2 r2.
24
25
SOLO Fr2
b
A1
c
B
y
F z
b
A1
c
B
F z
Ma
Fr2
Fr1
R"yA = Fr2 c / b
(Fa )
SOLO Ma2
SOLO Fr1
a
b
A
Fr2
A1
c
B
y
F z
b
A
A1
F z
Ma2
RyA = Fr1 a / b
Fr1
R yA = Ma2 / b
R yB = Ma2 / b
Fig. 1.19 Reazioni vincolari nel piano yz per le singole componenti di forza applicate.
A1
SOLO Fr2
y
F
z
F
z
Fr2
Fr1
SOLO Ma2
SOLO Fr1
y
E
y
A
F
z
F
z
Ma2
Fig. 1.20 Diagrammi del taglio Ty per eetto dellapplicazione delle tre diverse componenti di forza.
26
Risultante taglio Ty
y
E
z
F
Momento flettente Mx
y
Ma2
Fig. 1.21 Diagramma delle caratteristiche di sollecitazione risultanti nel piano yz.
Identiche considerazioni si possono fare per i calcoli nel piano xz: si possono calcolare le reazioni vincolari dovute alle due forze tangenziali agenti separatamente
(gura 1.22) e ricavare i diagrammi di taglio Tx (gura 1.23) e di momento ettente My per ciascuna componente di carico. Sovrapponendo gli eetti si ricavano
i diagrammi dovuti alle forze agenti simultaneamente (gura 1.24).
In gura 1.25 sono poi riportati i rimanenti due diagrammi (quelli delle componenti agenti in direzione z) cio quello di sforzo normale (questa volta presente
per la presenza della forza assiale e della corrispondente reazione sul cuscinetto) e
quello di momento torcente.
Per il calcolo del punto maggiormente sollecitato occorrer calcolare le risultanti
dei momenti ettenti agenti nelle sezioni A e B e comporre le tensioni normali
(dovute a momento ettente ma anche allo sforzo normale, in entrambe le sezioni
A e B) con quelle tangenziali dovute alla torsione (in entrambe le sezioni).
27
SOLO Ft2
x
b
A
A1
x
F z
Ft1
F z
Ft2
SOLO Ft1
x
A1
R"xA = Ft2 c / b
Ft2
Ft1
A1
F z
RxB = Ft1 a / b
RxA = Ft1 (a+b) / b
x
E
b
A
A1
SOLO Ft2
c
B
x
F z
F z
F z
Ft2
Ft1
SOLO Ft1
Risultante taglio Tx
x
E
x
A
F z
Fig. 1.23 Diagramma delle caratteristiche di sollecitazione di taglio nel piano xz.
28
Risultante taglio Tx
x
Momento flettente My
B
F z
Fig. 1.24 Diagramma delle caratteristiche di sollecitazione risultanti nel piano xz.
Sforzo assiale N
E
z
Fa2
R zA
Momento torcente M z
M1
F z
M2
29
d
A2
e
G
Fa3
C
z
Ma3
Fr3 (Fa3 )
x
A2
D
Mu
M3
Ft3
Fig. 1.26 Forze esterne agenti sul secondo albero. Si noti come la forza eccentrica Fa 3
sia sostituita dalla forza assiale (di valore Fa 3 ) pi il momento Ma 3.
30
y
d
SOLO Fr3
e
G
C
z
Fr3
y
d
SOLO Ma3
e
G
C
z
Ma3
Fig. 1.27 Reazioni vincolari sul secondo albero nel piano yz.
y
e
SOLO Fr3
G
G
C
z
Fr3
y
SOLO Ma3
D
C
z
Ma3
Fig. 1.28 Diagrammi di taglio per le singole componenti sul secondo albero nel
piano yz.
31
y
e
SOLO Fr3
G
G
C
z
Fr3
SOLO Ma3
z
Ma3
Fig. 1.29 Diagrammi di momento per le singole componenti sul secondo albero nel
piano yz.
d
G
Ma3
C
z
Fig. 1.30 Diagrammi di taglio e momento dopo la sovrapposizione degli eetti sul
secondo albero nel piano yz.
32
Sforzo assiale N
C
z
R zD
Fa3
e
Momento torcente M z
E
D
G
M3
Mu
Fig. 1.31 Diagrammi di sforzo normale e momento torcente sul secondo albero.
33
2. STATO DI TENSIONE
Es. 2.1
xx = 0
xy = 0
yy = 0
xz = 50 MPa
zz = 150 MPa
yz = 0
Soluzione
Il solido soggetto ad uno stato di tensione alla Saint-Venant (xx = yy = xy = 0).
Inoltre yz = 0.
Poich due componenti di tensione tangenziale sono nulle si pu utilizzare il metodo dei cerchi di Mohr per ricavare le tensioni principali. Le componenti nulle
sono xy e y z che individuano in y una direzione principale (questo signica
inoltre che sulla faccia normale ad y del cubetto elementare non agiscono tensioni
tangenziali).
z
Szz
Txz
Txz
y
Szz
stato di tensione
Date queste condizioni possibile tracciare il primo dei tre cerchi di Mohr che
rappresenta gli stati di tensione nel piano xz normale alla direzione y gi individuata come principale.
Il cerchio si trova considerando le tensioni che agiscono nel piano xz e precisamente xx, zze xz. Il cerchio individuato dai due punti diametralmente opposti
(a 180 in quanto rappresentano due stati di tensione a 90 tra di loro) di coordinate (xx, xz ) (zz, xz ) nel piano di Mohr.
T
r1
(Szz,Txz )
S
C1
(Szz, -Txz )
Due delle tre tensioni principali (che si trovano lungo due direzioni che giacciono
nel piano xz) sono date quindi da:
p = (xx + zz ) / 2 + 1/2 xx + zz
p = (xx + zz ) / 2 1/2 xx + zz
) + 4
2
) + 4
2
2
xz
2
xz
= 165.1
= 14.9
Gli altri due cerchi di Mohr si possono tracciare ricordando che la direzione y
principale ed quindi rappresentata nel piano di Mohr da un punto sullasse delle
ascisse. Per questo punto passano gli altri due cerchi che rappresentano gli stati
di tensione nei piani xy ed yz.
Dunque la terza tensione principale :
p yy = 0
36
stato di tensione
T
r1
(Szz,Txz )
S
C1
(Szz, -Txz )
(Szz,Txz )
S3
S2
S1
(Szz, -Txz )
Il metodo analitico consiste nel calcolo degli autovalori della matrice del tensore
delle tensioni:
0 0 50
= 0 0 0
50 0 150
37
stato di tensione
Autovalori che si trovano annullando il determinante della matrice ottenuta sottraendo a [] la matrice diagonale [I] p:
p
det 0
50
50
150 p
=0
Es. 2.2
xx = 120 MPa
xy = -150 MPa
yy = 250 MPa
xz = 0
zz = 0
y z = 0
Calcolare la tensione principale maggiore sia in modo grafico sia in modo analitico.
38
stato di tensione
Soluzione
Si tratta di uno stato di tensione piano in quanto secondo una direzione, in particolare z, tutte le componenti di tensione sono nulle. A maggior ragione possibile utilizzare il metodo graco per ricavare le tensioni principali (si ricorda che
sarebbe necessario e suciente che le due tensioni tangenziali fossero nulle in
una direzione).
Lo stato di tensione rappresentabile sul cubetto elementare come in gura:
y
z
yy
xz
xx
xx
xy
yy
xy
xx
xz
xy
yy
xy
xx
yy
250
r1
(Syy, -Txy )
150
150
C1
(Sxx, Txy )
120
39
stato di tensione
Due delle tre tensioni principali (che si trovano lungo due direzioni che giacciono
nel piano xz) sono date quindi da:
p = (C1) r1 = 21.5
p = (C1) + r1= 348.5
Ora ricordando che z direzione principale si pu indicare sul piano di Mohr
il punto corrispondente avente ordinata nulla ed ascissa pari al valore della tensione (principale) lungo tale direzione per il quale passano gli altri due cerchi
di Mohr come indicato in gura.
T
(Syy, -Txy )
(Szz, 0)
S
C1
(Sxx, Txy )
S2
(Sxx, Txy )
40
S1
stato di tensione
Analiticamente si devono trovare gli autovalori della matrice del tensore delle
tensioni:
xx
=
xy
xz
xx
p
det xy
xz
xy
yy
yz
120
p
= det 150
yz
0
zz p
xz
yy p
yz
xz 120 150 0
yz = 150 250 0
0
0
zz 0
xy
150
250 p
0
0
0 =0
p
41
stato di tensione
Es. 2.3
xx = 120 MPa
xy = -150 MPa
yy = 240 MPa
xz = 0
zz = 108
yz = 0
Calcolare la tensione principale maggiore sia in modo grafico sia in modo analitico.
Calcolare quindi il primo ed il secondo invariante del tensore delle tensioni sia rispetto al sistema di riferimento cartesiano che rispetto al sistema di riferimento
principale.
Soluzione
La rappresentazione graca dello stato di tensione riportata in gura:
z
Szz
xz
Syy
x
Txy
Sxx
Sxx
Txy Syy
Szz
42
stato di tensione
120
(Syy, -Txy )
r1
150
C1
150
(Sxx, Txy )
240
Lintersezione del cerchio con lasse delle ascisse individua due delle tre tensioni
principali:
r1 = [(xx + yy )2 + 4 xy2] = 161.6
p = (C1) r1 = 18.4
p = (C1) + r1= 341.6
La terza tensione principale , ricordiamo, zz e per il punto (zz , 0) passano
gli altri due cerchi di Mohr.
T
120
(Syy, -Txy )
18.4
150
S
S3
S2
Szz
S1
150
108
(Sxx, Txy )
240
341.6
43
stato di tensione
120
(Syy, -Txy )
r1
150
(Szz, 0)
C1
150
108
(Sxx, Txy )
240
2 zz = 108 MPa
3 = 341.6 MPa
Analiticamente si devono trovare gli autovalori della matrice del tensore delle
tensioni:
xx
=
xy
xz
xx
p
det xy
xz
xy
yy
yz
xz 120 150 0
0
yz = 150 240
0
108
zz 0
120
p
yz = det 150
0
zz p
xz
yy p
yz
xy
150
240 p
0
44
=0
0
108 p
0
stato di tensione
I2 =
xx
xy
xy
yy
xx
xz
xz
zz
xx
xy
xz
I 3 = xy
yy
yz
xz
yz
zz
yy
yz
yz
zz
45
stato di tensione
Nel calcolo del primo invariante non si compiono errori numerici, mentre nel calcolo del secondo e del terzo invariante, con il troncamento adottato, si compie
un errore relativo del 1.3% e 2.3 rispettivamente.
Es. 2.4
(SN , ST )
540
2 x45
S
S1
S3
540
540
540
Soluzione
Sul piano di Mohr il punto corrispondente si trova sullasse delle ordinate ed ha
coordinate {0, 540}. Questo punto sta sicuramente sulla circonferenza di uno
dei cerchi di Mohr in quanto noto che il campo di tensione bidimensionale
per cui tutti i possibili stati di tensione (N, T) giacciono sullo stesso piano e sono
rappresentati proprio dai punti sulla circonferenza.
46
stato di tensione
Una circonferenza che abbia centro sullasse delle ascisse e un diametro passante per
il punto caratteristico e parallelo allasse delle ordinate (perch inclinato di 245
rispetto allasse delle ascisse) non pu che avere centro proprio nellorigine.
Se ne deduce che il cerchio ha raggio esattamente pari a T = 540 MPa. Due delle
tre tensioni principali (individuate come al solito dalle intersezioni del cerchio
con lasse delle ascisse) saranno ancora pari a 540 MPa.
La situazione precedente pu essere meglio evidenziata nella gura che segue:
T
T
(SN , ST)
T
(SN , ST)
(SN , ST)
2xA , A>45
2 x 45
S
2xA ,A<45
(SN , ST)
540
S
S3
S1
S2
540
540
540
47
stato di tensione
2
S2
S1
ST
S1
Txy
y
ST
1
Txy
ST
45
ST
S2
Riassumendo, le tensioni principali (ordinate) sono:
1 = 540 MPa
2 = 0 MPa
3 = 540 MPa
Es. 2.5
rA=(d/2)
y
A
rB=50%(d/2)
B
C
d=30mm
Tmax
Tyz
Txz
x
Txz
RC=25%(d/2)
48
Mt=160Nm
Tyz
stato di tensione
Soluzione
Si ricorda che lo stato di tensione nella sezione di una trave soggetta a momento
torcente rappresentata da:
rz = r
Mt
Jt
Mt
Wt
Mt
(d
/ 16
= 30 MPa
Dove Wt noto come modulo di resistenza a torsione della sezione e non nientaltro che il modulo dinerzia a torsione diviso per la distanza massima dal centro
(pari al raggio del cerchio in questo caso).
Poich le tensioni (dovute a torsione) variano linearmente dal centro alla periferia
le tensioni tangenziali nei punti B e C si possono trovare con una semplice proporzione (oppure si pu applicare lespressione usuale che fornisce le tensioni in
funzione del generico raggio r):
B = 50% max = 15 MPa
C = 25% max = 7.5 MPa
Le matrici dei tensori delle tensioni nei tre punti ed i relativi cerchi di Mohr
(immediati) sono quindi:
49
stato di tensione
T
xx
=
A xy
xz
xy
yy
yz
xz
yz =
zz
0 0 30
0 0 0
30 0 0
(Sxx, Txz )
30
S3
S2
S1
30
(Szz, -Txz )
30
30
T
xx
=
B xy
xz
xy
yy
yz
xz 0 0 15
yz = 0 0 0
zz 15 0 0
(Sxx, Txz )
15
15
S3
S1
S2
(Szz, -Txz )
15
15
xx
=
C xy
xz
xy
yy
yz
xz 0 0 7.5
yz = 0 0 0
zz 7.5 0 0
T
7.5
7.5
S3
7.5
(Sxx, Txz)
S2
S1
7.5
50
stato di tensione
Txz
y
Tmaxz
Txz
Tyz
y
Tyz
Tyz
z
Txz
Una trave incastrata, a sezione rettangolare, base 45 mm ed altezza 30 mm, soggetta ad un carico di 1200 N a 500 mm dallincastro. Disegnare i cerchi di Mohr
nella sezione pi sollecitata in tre punti sul segmento che unisce lasse neutro dalla
periferia a distanze 25%, 50% e 100% della periferia.
Soluzione
Bisogna innanzitutto trovare i diagrammi delle caratteristiche di sollecitazione che
in questo caso si riducono a taglio e momento ettente (nel piano yz supponendo
la forza agente in direzione y e lasse della trave coincidente con la direzione z).
P =1200 N
Sez. AA
30 mm
A
l =500 mm
45 mm
51
Es. 2.6
stato di tensione
Taglio, Ty
Pl
Momento
flettente, Mx
Pl
Pl
Smax Smax
Tmax
30 mm
y
z
Szz(y)
Tyz(y)
45 mm
Landamento della tensione normale zz in funzione della coordinata y descritto
dalla seguente funzione:
()
zz y =
52
Mx
Jx
stato di tensione
()
Mx h
Jx 2
Mx
Wx
Mx
bh 2 / 6
= 88.9 MPa
3 Ty
2 A
3 Ty
2 bh
= 1.33 MPa
h/4
C
h/2
h/8
53
stato di tensione
Punto A ( y = 100% h / 2)
zz = zz,max = 88.9 MPa
yz = 0
xx
=
A xy
xz
xy
yy
yz
xz 0 0
0
yz = 0 0
0
zz 0 0 88.9
(Szz, Tyz )
S1
S
88.9
y
x
z
Szz
Szz
Punto B ( y = 50% h / 2)
zz = 50% zz,max = 44.45 MPa
xy
yy
yz
(Szz, Tyz )
xz 0
0
0
0
0.99
yz = 0
zz 0 0.99 44.45
S2
S1
S3
(Syy, -Tyz )
1
44.45
y
Tyz
x
z
Szz
Szz
Tyz
54
stato di tensione
Punto C ( y = 20% h / 2)
zz = 25% zz,max = 22.22 MPa
xy
yy
yz
xz 0
0
0
yz = 0
0
1.25
zz 0 1.25 22.22
1.25
S3
(Syy, -Tyz)
1.25
S2
(Szz, Tyz )
S1
22.22
y
Tyz
x
z
Szz
Szz
Tyz
Punto D ( y = 0)
zz = 0
xy
yy
yz
xz 0
0
0
0 1.33
yz = 0
zz 0 1.33 0
S2
S
y
Tyz
x
z
Tyz
55
stato di tensione
Es. 2.7
Soluzione
B
y
Fy =1200 N
Mt =200 Nm
z
x
Fy =900 N
l =500 mm
56
stato di tensione
Fy
Fy
Taglio, Ty
Fyl
Fyl
Momento
flettente, Mx
Fyl
Fx
Fx
Taglio, Tx
Fxl
Fxl
Momento
flettente, My
Fxl
Mt
Mt
Momento
flettente, M z
M f ,max
T ,max =
t ,max =
Wf
4T
3A
Mz
Wt
M f ,max
(d
3 d / 4
2
Mt
(d
750 103
) (30
/ 32
/ 16
1500
3 303 / 4
200 103
) (30
= 282.9 MPa
= 2.83 MP
Pa
/ 32
/ 16
= 37.73 MPa
57
stato di tensione
Nel punto pi sollecitato, al centro, si ha solo una tensione tangenziale, T,max dovuta al taglio. Poich il taglio costante lungo tutto lasse della trave lo stesso stato
di tensione presente lungo tutto lasse z. Le tensioni principali sono quindi:
1 = T,max = 2.83 MPa
2 = 0
1 = T,max = 2.83 MPa
I cerchi di Mohr relativi sono riportati di seguito (non nella stessa scala).
T
Tt,max
Tt,max
S3 S2=0
(Szz, TXz)
S
S1
(0, TT,max)
TT,max
TT,max
S3
(SXX, -TXz)
Szz,max
58
TT,max
S1
S2=0
(0, -TT,max)
TT,max
stato di tensione
Soluzione
Occorre calcolare il valore del modulo di elasticit tangenziale G che per i materiali isotropi legato ad E e come segue:
G=
2 1+
xx =
yy =
zz =
yz
6
(= 208 m/m)
6
(= 2288 m/m)
75 10
yy
xz 120 150 0
yz = 150 250 0
0
0
zz 0
xy
75 103
zz yy + xx
75 103
xy =
xy
G
yz =
yz
G
150
= 5200 106
28.85 10
=0
xz =
xz
G
=0
59
Es. 2.8
stato di tensione
Si tratta dunque di uno stato di deformazione piano (tutte le componenti di deformazione lungo z sono nulle).
Il tensore della deformazione il seguente:
208 2600 0
xy / 2 xz / 2
xx
= / 2
6
=
10
/
2
2600
2288
0
xy
yy
yz
0
0
0
zz
xz / 2 yz / 2
5200 x 10 -6
(Eyy, -Txy)
E2/Ezz=0
E1
5200 x 10 -6
S3
(Exx, Txy)
2288 x 10 -6
60
stato di tensione
1 =
1 2 + 3
E
6
75 10
2 =
3 =
3 1 + 2
E
2 1 + 3
E
(= 4049 m/m)
6
(= 2044 m/m)
xx = 170 MPa
xy = -200 MPa
yy = 370 MPa
xz = 0
zz = ?
yz = 0
Soluzione
Poich si abbia stato di deformazione piana deve essere soddisfatta la seguente
condizione:
zz =
zz yy + xx
E
)=0
)
61
Es. 2.9
stato di tensione
xx =
yy =
6
75103
xy =
xy
G
yz =
yz
G
200
(= 139 m/m)
6
(= 3605 m/m)
= 6933 106
28.85 10
=0
xz =
xz
G
=0
= / 2
6
/
2
3466
3605
0
=
10
xy
yy
yz
0
0
0
zz
xz / 2 yz / 2
(Si tralascia la rappresentazione dei cerchi di Mohr che sono analoghi a quelli dellesercizio precedente, cos come la determinazione delle deformazioni
principali).
La dilatazione n nella direzione denita dal versore {n} si ottiene dalla seguente
relazione:
n = {n} [] {n}
La dilatazione corrispondente
{n1} = (1/2, 1/2, 0) quindi:
62
alla
direzione
denita
dal
versore
stato di tensione
xy / 2 xz / 2
xx
1 / 2
n = 1 / 2 1 / 2 0 xy / 2
yy
yz / 2 1 / 2
1
0
zz
xz / 2 yz / 2
n = 106
1
139 3466 0
1 / 2
1 / 2 1 / 2 0 34 3605 0 1 / 2 = 1594 106
0
0
0
0
La dilatazione corrispondente
{n2} = (1/2, 1/2, 0):
n 2
direzione
denita
dal
versore
xy / 2 xz / 2
1/ 2
xx
= 1 / 2 1 / 2 0 xy / 2
yy
yz / 2 1 / 2
0
/
2
/
2
xz
yz
zz
n = 106
1
alla
139 3466 0
1/ 2
1 / 2 1 / 2 0 34 3605 0 1 / 2 = 5338106
0
0
0
0
63
stato di tensione
Es. 2.10
xx = 150 MPa
xy = 0
yy = k
xz = -130 MPa
zz = 250 MPa
yz = 0
Soluzione
Per aversi uno stato di deformazione piana devono essere nulle tutte le componenti
di deformazione lunga una direzione. Poich nella direzione y le deformazioni
tangenziali sono nulle (in quanto nulle le tensioni tangenziali che, nel caso dei
materiali isotropi sono le uniche componenti di tensione che possono dare origine
a deformazioni tangenziali) anche la corrispondente tensione normale yy deve
essere nulla. Ci d luogo ad uno stato di deformazione piano sulla giacitura xz.
Questo comporta la seguente condizione:
yy =
yy zz + xx
E
)=0
)
64
3. CRITERI DI ROTTURA
xx = k
xy = -1.5 k
yy = 1.5 k
xz = 0
zz = 0
yz = 0
Trovare il valore di k per il quale inizia lo snervamento in base allipotesi pi restrittiva fra quelle utilizzabili per i materiali duttili.
Soluzione
Si tratta di uno stato di tensione piano (piano xy, secondo la direzione z tutte le
componenti di tensione sono nulle, z dunque direzione principale). Lo stato di
tensione rappresentabile sul cubetto elementare come in gura.
y
z
Syy
Txz
Syy
x
Txy
Sxx
Txz
Sxx
y
Txy Syy
Sxx
Txy
Sxx
Txy
Syy
65
Es. 3.1
criteri di rottura
S3
(Sxx, -Txy )
2A
S2
S1
1.5 k
1.5 k
1.5 k
(Syy, Txy )
k
Le tensioni principali orientate rappresentate sullelemento sono come nella
gura che segue.
y
y
Syy
S1
Txz
Sxx
S3
Sxx
x
S3
Txy
A
S1
Syy
La due tensioni principali 1 e 3 (che si trovano lungo due direzioni che giacciono nel piano xy, il fatto che si sappia che queste sono la prima e la terza evidente
dalla tracciatura dei cerchi di Mohr) sono date quindi da:
1 = (C1) r1 = 0.27 k
3 = (C1) + r1= 2.77 k
66
criteri di rottura
xy
yy p
yz
xz k
1.5k 0
yz = 1.5k 1.5k 0
0
0
zz 0
xy
yy
yz
k
1.5k
p
yz = det 1.5k 1.5k p
0
zz p
0
xz
0
0 =0
p
Si possono ora applicare i criteri di rottura. Per materiali duttili opportuno impiegare il criterio di Tresca o della massima tensione tangenziale ed il criterio di
Von Mises o dellenergia di distorsione.
67
criteri di rottura
Criterio di Tresca
Le dierenze tra le tre coppie tensioni principali sono:
1 2 = 0.27k
= 2.77k
2
3
1 = 3.04k
3
Per cui:
max [|1 2|, |2 3|, |3 1|] = (1 3) = 3.04 k = id
Questo il valore da confrontare con la tensione ammissibile per il materiale per
ricavare il valore cercato di k:
3.04 k = id < amm = 360
k = 360 / 3.04 = 118.4 (MPa)
I valori delle tre tensioni, in condizioni di incipiente collasso sono quindi:
1 = 0.27 k = -31.97 MPa
2 = 0
3 = 2.77 k = 328 MPa
1
2
( ) + ( ) + (
2
criteri di rottura
Tresca:
(328, -32) MPa
S3
Von Mises:
(342, -33) MPa
2.77 k
360 MPa
-0.27 k
S1
360 MPa
69
criteri di rottura
Es. 3.2
xx = 120 MPa
xy = -150 MPa
yy = 250 MPa
xz = 0
zz = 0
yz = 0
Trovare quale deve essere la tensione di snervamento minima del materiale volendo
un coefficiente di sicurezza pari a 2 in base allipotesi della massima energia di distorsione (Von Mises).
Soluzione
Si tratta di uno stato di tensione piano (piano xy, secondo la direzione z tutte le
componenti di tensione sono nulle, z dunque direzione principale). Lo stato di
tensione rappresentabile sul cubetto elementare come in gura.
y
Syy
Txy
Txz
Syy
Txy
Sxx
Sxx
Sxx
Txy Syy
Sxx
Txy
Syy
250
r1
(Sxx, -Txy )
150
150
S3 S2
S1
C1
(Syy, Txy )
120
70
criteri di rottura
Le prime due tensioni principali (che si trovano lungo due direzioni che giacciono nel piano xy) sono:
I = (C1) + r1= 348.5
2 = (C1) r1 = 21.5
E la terza tensione principale 3 zz = 0.
Analiticamente:
xx
=
xy
xz
xx
p
det xy
xz
xy
yy
yz
120
p
yz = det 150
0
zz p
xz
yy p
yz
xz 120 150 0
yz = 150 250 0
0
0
zz 0
xy
150
250 p
0
0
0 =0
p
71
criteri di rottura
S1
Txy
Sxx
S2
Sxx
x
S2
Txy
A
S1
Syy
1
2
( ) + ( ) + (
2
1
3
criteri di rottura
xx = 250 MPa
xy = 80 MPa
yy = 150 MPa
xz = 0
zz = 500 MPa
yz = 0
Es. 3.3
Trovare quale deve essere la tensione di rottura minima del materiale volendo un
coefficiente di sicurezza pari a 2.
Szz
Sxx
Syy
Txy
Sxx
Txy
Syy
y
Syy
Txy
Szz
Sxx
Szz
Txy
Sxx
Syy
73
criteri di rottura
Soluzione
Trattandosi di materiale fragile opportuno impiegare il criterio della massima
tensione principale.
Una direzione principale coincide con la direzione z in quanto le due tensioni
tangenziali xz e yz sono nulle.
Con i cerchi di Mohr si ha:
T
250
(Syy, Txy )
80
80
S1
S2
S3
(Sxx, -Txy )
150
500
Le tensioni principali orientate rappresentate sullelemento sono come nella
gura che segue.
y
3
Syy
Txy
Szz
Sxx
Txy
Sxx
2
S2
S3
xy
S1
1
Syy
S2
S3
criteri di rottura
xy
yy p
yz
xy
yy
yz
xz 250 80
0
yz = 80 150 0
0 500
zz 0
250
p
80
yz
= det
0
zz p
xz
80
150 p
0
=0
0
500 p
0
75
criteri di rottura
Es. 3.4
Una barra di materiale duttile (allungamento a rottura superiore al 5%) a sezione circolare piena di diametro D = 30 mm soggetta ad un momento torcente
Mt = 160 Nm. Calcolare la tensione ideale nel punto pi sollecitato secondo le ipotesi di cedimento della tensione tangenziale massima e di Von Mises. Indicare quale
ipotesi di cedimento pi restrittiva.
Soluzione
Lo stato di tensione caratterizzato dalla sola tensione tangenziale cz. I punti di
massima sollecitazione sono tutti i punti che stanno sul diametro esterno della
trave. Per comodit si tratter il problema in un punto avente coordinata x pari a
zero e coordinata y pari al raggio esterno D / 2 = 15 mm.
Txz
x
y
y
Tmaxz
Txz
Tyz
Tyz
x
Tyz
z
Txz
76
criteri di rottura
Txz
(Szz, Txz )
2A
Txz
Txz
S3
S2
x
Txz
S1
1
S3
xy
S1
A = 45
z
S1
Txz
S3
(Sxx, -Txz )
xy
yy
yz
xy
0
p
p
yz = det 0
0
zz p
30.18
xz
yy p
yz
xz 0
0 30.18
yz = 0
0
0
0
zz 30.18 0
30.18
0 =0
p
p (p2 30.182) = 0
p = 0 e p = 30.18 MPa
1 = 30.18
2 = 0
3 = 30.18 MPa
Si possono ora applicare i criteri di rottura. Per materiali duttili opportuno impiegare il criterio di Tresca o della massima tensione tangenziale ed il criterio di
Von Mises o dellenergia di distorsione.
77
criteri di rottura
Criterio di Tresca
id = |1 3| = 1 3 = 2 30.18 MPa = 60.36 MPa (= 2 max )
1
2
( ) + ( ) + (
2
( )
id = 12 + 32 13 = 12 + 12 1 1 = 31 = 3 max
id = max 3 = 30.18 3 = 52.27MPa
S1 = -S3
S1
Tresca
78
criteri di rottura
Soluzione
h = 40 mm
b = 20 mm
In presenza di solo momento ettente lungo y la tensione normale zz varia in
modo lineare passando dal minimo di compressione sulla supercie inferiore
(y = 20 mm) a zero sullasse neutro (y = 0 mm) no al massimo di trazione
sulla supercie superiore (y = 20 mm). La presenza dello sforzo normale, di
compressione, sposta la posizione dellasse neutro verso lalto.
Landamento della tensione rappresentato nella gura che segue.
b
Smax Smax
40 mm
SN
Smax+SN
Sf (y)
20 mm
SN (y)
z
-Smax+SN
()
zz y =
Mx
Jx
79
Es. 3.5
criteri di rottura
Mx
Wx
Mx
bh 2 / 6
) (
500 103
20 402 / 6
= 93.75 MPa
N
A
N
bh
80 103
20 40
= 100 MPa
SR =
80
ReH
id
R
id
225
= 1.16
193.75
360
193.75
= 1.86
criteri di rottura
xx = yy = xy = yz = xz = 0
(Szz, Tyz )
(Syy, -Tyz ) S3
xx
=
xy
xz
xy
yy
yz
xz 0 0
0
0
yz = 0 0
zz 0 0 193.75
S1=S2
193.75
y
x
z
Szz
Szz
Una trave in acciaio Fe360 (Rm = 360 MPa, Rp0.2% = 240 MPa) a sezione rettangolare di base a ed altezza 2a, sollecitata da uno sforzo normale N = 1000 N e da
un momento flettente Mf = 500 Nm. Dimensionare la sezione in modo da garantire
un coefficiente di sicurezza S = 1.5 rispetto a snervamento.
h= 2 a
Soluzione
b= a
81
Es. 3.6
criteri di rottura
Smax Smax
Smax+SN
SN
2a
Sf (y)
z
-Smax+SN
SN (y)
Mx
Wx
Mx
500 103
(bh / 6) (2a / 6)
2
750
a3
(MPa)
N
A
bh
1000
2a
500
a2
(MPa)
750
a
500
(MPa)
a2
750
a
500
a2
(MPa)
82
criteri di rottura
500
a2
<
amm 240
=
S 1.5
Sostituendo a secondo membro il valore di amin trovato nella precedente iterazione si ha, a primo membro, un nuovo valore di amin. Con poche iterazioni si
giunge al risultato cercato.
iterazione
amin
4687.5 + 3.125amin
16.74
16.74
16.80
16.80
16.80
83
criteri di rottura
xx = yy = xy = yz = xz = 0
xx
=
xy
xz
(Szz, Tyz )
yy
yz
S1
xz 0 0 0
yz = 0 0 0
zz 0 0 160
xy
160
y
x
z
Szz
Szz
Es. 3.7
Soluzione
B
y
Fy =1200 N
Mt =200 Nm
z
84
Fx =900 N
l =500 mm
criteri di rottura
Taglio, Ty
Fy l
Fy l
Momento
flettente, Mx
Fy l
Fx
Fx
Taglio, Tx
Fx l
Fx l
Momento
flettente, My
Fx l
Mt
Mt
Momento
torcente, Mz
Dunque il punto di massima sollecitazione si ha allincastro dove si ha la massima sollecitazione dovuta al momento ettente. Per lanalisi delle tensioni dovute
a essione e taglio molto pi conveniente studiare lazione della risultante F
delle due forze Fx ed Fy, ponendosi in un sistema di riferimento ruotato attorno
allasse z no ad aversi un asse parallelo alla risultante F. La composizione si pu
eettuare anche sui momenti:
F = (Fx2 + Fy2) = 1500 N
Mf,max = (Mx, max2 + My, max2) = 750 Nm
Si possono quindi calcolare le tensioni massime dovute a momento ettente,
taglio e torsione:
zz,max =
M f ,max
Wf
M f ,max
(d
750 103
) (30
/ 32
= 282.9 MPa
/ 32
85
criteri di rottura
T ,max =
t ,max =
4T
3A
Mz
Wt
3 d / 4
2
Mt
(d
/ 16
1500
3 303 / 4
200 103
) (30
/ 16
= 2.83 MP
Pa
= 37.73 MPa
(Szz, TXz )
Tt,max
Tt,max
S
S3
S1
S2=0
(SXX, -TXz )
Szz,max
86
criteri di rottura
T
(0, TT,max )
TT,max S
3
TT,max
S1
S2=0
(0, -TT,max )
TT,max
TT,max
87
4. FATICA MULTIASSIALE
Es. 4.1
Fmax = 350 kN
Fmin = 130 kN
Progettare il diametro della sezione in modo tale da garantire una vita illimitata con
un coefficiente di sicurezza pari a 2.
I dati del materiale sono i seguenti:
tensione limite di rottura
1100 MPa
900 MPa
490 MPa
Soluzione
Trattandosi di carico assiale ciclico variabile tra due valori non uguali in modulo
evidente che la tensione media non costante. Perci necessario impiegare una
delle teorie che permettono di tenere in considerazione leetto della tensione
media.
Le tensioni cui sottoposta la barra variano dunque tra max e min:
max =
min =
Fmax
A
Fmin
A
( )
/ 4 (mm )
350 103 N
d
( )
/ 4 (mm )
130 103 N
d 2
89
fatica multiassiale
I valori delle tensioni massima e minima non sono ovviamente note, non essendo
noto il valore del diametro che proprio lincognita del problema (di progetto).
Le tensioni media e alternata sono dunque:
m =
a =
max + min
max min
2
( )
/ 4 (mm )
110 103 N
d
( )
/ 4 (mm )
240 103 N
d
Dunque presente nel componente una tensione media positiva, sebbene la tensione minima raggiunga un valore negativo (compressione).
La soluzione del problema pu essere eettuata con il metodo analitico (esatto)
o con il metodo graco lavorando sul diagramma di Goodman-Smith (il metodo
analitico non nientaltro che lesplicitazione della costruzione graca).
Soluzione analitica
Deve essere vericata lequazione di non-collasso:
max
+ 1 L m
S
R
L
90
490 110 103
+ 1
2
1100 d 2 / 4
490
fatica multiassiale
445.63 103
d2
245 + 0.5545
368 103
d2
140 103
d2
245
d 2 1.502 103
d 38.11 mm
Il diametro minimo da adottare di 39 mm. In un caso pratico si tratter di decidere se non sia pi opportuno adottare il diametro di 40 mm se la barra pu essere costituita da grezzo di lavorazione oppure se il diametro deve essere ottenuto
da lavorazione meccanica. In tal caso entrano altre considerazioni in quanto potrebbe essere necessario partire da un barrotto grezzo di diametro anche maggiore
del 40 per il quale arrivare al diametro di 39 mm pu essere costoso. Se invece
il requisito principale il peso dobbligo scegliere il diametro minimo.
necessario vericare di aver impiegato la corretta equazione di collasso (ovvero
che il punto di lavoro sia nella regione III del diagramma di Goodman-Smith):
0 m
s L
S
1 L
R
110 103
d 2 / 4
= 93.23 MPa
s L
= 739 MPa
S
L
1
R
1
91
fatica multiassiale
Soluzione graca
Si deve dapprima tracciare la curva (spezzata) limite relativa al materiale in esame.
Si ricorda che la curva si traccia come segue:
1. Si deniscono i due assi: sulle ascisse sono riportati i valori della tensione media, in ordinata i valori di tensione massima, media e minima
2. Nel semipiano delle ascisse positive si tracciano i due segmenti congiungenti i punti di coordinate (0, L ) con (R , R ) e (0, L ) con (R, R )
3. Dal punto di coordinata (S, S) si traccia una retta orizzontale. Lintersezione con uno dei due segmenti precedentemente tracciati individua
il punto che distingue la zona III (cedimento per fatica) dalla zona
IV (cedimento statico a snervamento). Tirando la verticale da questo
punto si individua il punto di intersezione con laltro dei sue segmenti
tracciati al punto 1
4. Nel semipiano delle ascisse negative si tracciano due semirette inclinate
di 45 dai punti (0, L ) e (0, L )
5. Dal punto (R , R ) si traccia una retta orizzontale. Lintersezione con
la retta inferiore tracciata al punto 4 individua il punto che distingue la
zona I (cedimento statico per compressione) dalla zona II (cedimento a
fatica con carichi di compressione). Tirando la verticale da questo punto si trova lintersezione con laltra semiretta tracciata al punto 4.
Per trovare il punto di lavoro relativo alla condizione di carico di progetto si agisce
come segue:
1. Si traccia una semiretta dallorigine (0, 0) ad un punto avente coordinate proporzionali a (m, max ). Questi due valori di tensione sono proporzionali alla forza media (Fmax + Fmin) / 2 ad alla forza massima Fmax a
meno dello stesso fattore. Si pu tracciare sul graco un punto qualsiasi
proporzionale a questi due valori di forza (che numericamente sono
pari a 350 e 110 nel nostro esercizio). Per semplicit si possono usare proprio i valori numerici della forza (quindi il punto di coordinate
(110, 350)). La semiretta tracciata il luogo dei punti che corrisponde
a tutte le possibili coppie di valori di tensione media-tensione massima
relativi allo stato di tensione di progetto, al variare del diametro. I punti
estremi di questa retta corrispondono al diametro tendente a zero (il
punto allinnito) e al diametro tendente allinnito (lorigine degli
assi, la tensione tende a zero se il diametro tende allinnito). Tutti gli
altri punti corrispondono a diametri niti, tanto maggiori quanto pi
ci si avvicina allorigine
92
fatica multiassiale
2. Lintersezione della semiretta tracciata con la curva superiore del diagramma corrisponde allo stato limite con la condizione di carico di
progetto con coeciente di sicurezza pari a 1
3. Per trovare il punto di lavoro corrispondente al coeciente di sicurezza
desiderato si divide il segmento della semiretta tracciata al punto 1 in
due parti di cui quella che parte dallorigine ha lunghezza pari al segmento diviso per il coeciente di sicurezza. Questo punto il punto
di lavoro cercato. Le sue coordinate sono la tensione media e massima
rispettivamente. Da questi valori di tensione si pu ricavare il diametro necessario applicando la relazione forza-tensione calcolata allinizio
dellesercizio.
Nel problema in esame dunque si proceder a tracciare il segmento (0, 0)(110, 350). Prolungando tale segmento no ad intersecare la parte superiore della
curva limite del diagramma si ottiene il punto relativo a coeciente di sicurezza 1. Gracamente si individua tale punto di coordinate (180, 590) approssimativamente (lapprossimazione tanto migliore quanto maggiore la dimensione
con cui si traccia il graco).
Essendo richiesto un coeciente di sicurezza pari a 2 suciente dividere i valori
delle coordinate del punto per 2 ottenendo il punto di coordinate (90, 295). Si
rammenta che dal calcolo analitico si aveva un valore di tensione media pari a
93.23 MPa. Lerrore commesso con la valutazione riportata minore del 5%.
Con questo valore di tensione media trovata gracamente si avrebbe un diametro
di progetto pari a:
m =
110 103
d 2 / 4
= 90 MPa
d = 39.45 mm
Maggiore di quello trovato analiticamente quindi dalla parte della sicurezza.
Un secondo modo di utilizzare la soluzione graca consiste nellapplicare il coefciente di sicurezza direttamente alla curva limite. Si tratta di scalare tutta la
curva in ragione inversa del fattore S. Il punto trovato dallintersezione del luogo
dei punti di lavoro al variare della dimensione di progetto con la curva limite
(ridotta) direttamente il punto di lavoro cercato.
93
fatica multiassiale
1000
500
0
0
500
1000
1000
500
Smax
-500
Smin
-1000
-1500
-1500
94
-1000
-500
500
1000
fatica multiassiale
Determinare larea della barra con le stesse condizioni di carico dellesercizio precedente per N = 1105 cicli in modo da garantire un coefficiente di sicurezza
pari a 2.
Tensione limite di fatica per N = 1105, 510 MPa.
Soluzione
Si tratta di progettare a termine il componente. Si vuole far lavorare il componente in un punto corrispondente a 105 cicli sul diagramma di Whler qui
sotto rappresentato (nota: non avendo tutte le informazioni relative al materiale
si impiegata la relazione 3 N = costante nella regione di fatica a termine del
diagramma).
1000
510
490
100
1.E+04
1.E+05
1.E+06
95
Es. 4.2
fatica multiassiale
Soluzione analitica
Sostituendo nellequazione di non-collasso i nuovi dati si ha che deve essere rispettata la seguente disequazione:
350 103
d 2 / 4
510 110 103
+ 1
2
1100 d 2 / 4
510
445.63 103
255 + 0.5364
d2
370.5 103
140 103
d2
255
d2
d 2 1.453 103
d 38.11 mm
Chiaramente il diametro minimo necessario minore di quello del caso precedente (38.76 mm, la tensione ammissibile a fatica aumentata). Il diametro
minimo da adottare in pratica ancora pari a 39 mm.
sempre necessario vericare di aver impiegato la corretta equazione di collasso (ovvero che il punto di lavoro sia nella regione III del diagramma di
Goodman-Smith):
0 m
s N
S
1 N
R
110 103
d 2 / 4
= 96.43 MPa
96
s N
S
1 N
R
= 363 MPa
fatica multiassiale
Soluzione graca
Come nel caso precedente con la sola dierenza che ora si devono tracciare i segmenti (0, N)-(R, R) e (0, N)-(R, R). Essendo i due valori di L e R molto
vicini dicile apprezzare gracamente le dierenze se non facendo un disegno
in scala molto grande e con grande precisione.
Il nuovo punto caratteristico dello stato di tensione ammissibile con coeciente
di sicurezza pari a 1 si pu stimare pari a (190, 610). Considerando il coeciente
di sicurezza richiesto, pari a 2, il punto corrispondente tensione ammissibile corrisponderebbe a (95, 305). Conseguentemente si avrebbe un diametro minimo
pari a:
m =
110 103
d 2 / 4
= 95 MPa
d = 38.39 mm
Ancora una volta maggiore di quello trovato analiticamente e quindi dalla parte
della sicurezza.
1000
500
0
0
500
1000
97
fatica multiassiale
Es. 4.3
1000 MPa
800 MPa
450 MPa
Disegnare il diagramma di Goodman-Smith e progettare il diametro per una vita illimitata con un coefficiente di sicurezza pari a 2.
Soluzione
Fy =400 N
y
x
Mt =1000 Nm
z
l =400 mm
98
fatica multiassiale
F/2
F/2
Taglio, Ty
F
Fl / 4
Momento
flettente, Mx
Momento
torcente, Mz
Mt
Mt
In realt il taglio non interessa ai ni del progetto, in quanto ben noto che le
tensioni dovute a taglio sono normalmente molto pi piccole di quelle dovute a
torsione e essione. Eventualmente si dovrebbe fare una verica a posteriori, che
qui sar comunque omessa. Comunque la presenza di tensioni dovute a taglio di
entit consistente e prevalente rispetto alle altre si ha solo con geometrie particolari (non negli assi e alberi quanto piuttosto nelle viti, nelle linguette o nei denti
degli scanalati).
Dunque il punto di massima sollecitazione si ha nella sezione media dove si ha
la massima sollecitazione dovuta al momento ettente. Sui punti della periferia
di questa sezione si ha in pi la tensione dovuta a momento torcente (che daltronde costante lungo tutto lalbero; appropriato parlare di albero utilizzando
la consuetudine di denire asse un componente rotante tipo trave soggetto a solo
momento ettente).
Si possono quindi calcolare le tensioni massime dovute a momento ettente e
torsione:
zz,max =
M f ,max
t ,max =
Wf
Mz
Wt
M f ,max
(d
40 103
) (d
/ 32
Mt
(d
/ 16
1000 103
) (d
/ 322
/ 16
4.07 105
d3
5.099 106
d3
MPa
MPa
99
fatica multiassiale
Nel caso in esame (nel punto di progetto) la sola componente di tensione costante nel tempo la tensione tangenziale dovuta a torsione:
m = 0
m = t,max
8.82 106
e, a = a2 + 3 a2 = a = f ,max =
100
d3
4.07 105
d3
fatica multiassiale
e,max = e, a + e, m =
9.227 106
d3
Soluzione analitica
Deve essere vericata lequazione di non-collasso:
max
+ 1 L m
S
R
L
9.227 106
d3
+ 1 L m
S
R
L
225 + 0.55
4.376 106
d3
8.82 106
d3
225
d 3 19.449 103
d 26.89 mm
101
fatica multiassiale
s L
S
1 L
R
s L
= 318 MPa
S
1 L
R
1
800
2
d 3 23.067 103
d 28.5 mm
102
fatica multiassiale
Soluzione graca
Si deve dapprima tracciare la curva (spezzata) limite relativa al materiale in esame.
In questo esercizio si impiegher la strategia di ridurre il diagramma del valore del
coeciente di sicurezza S.
Si traccia quindi il segmento (0, 0)-(923, 882). Il segmento interseca la curva
limite superiore del diagramma scalato nella regione IV del diagramma. Si deduce che tale punto ha coordinate (360, 400). Utilizzando la relazione che lega la
tensione massima al diametro si otterrebbe dunque lo stesso valore del diametro
che con il metodo analitico.
1000
(923,882)
500
(360,400)
0
0
500
1000
103
fatica multiassiale
Tt,max
S3
Tt,max
S2=0
S1
(Sxx, -Txz)
Szz,max
T
(0, TT,max )
TT,max S
3
TT,max
S1
S2=0
(0, -TT,max )
TT,max
TT,max
T
(Szz, Txz)
Tt,max
S3
Tt,max
S2=0
(Sxx, -Txz)
Szz,max
104
S
S1
fatica multiassiale
Una barra di diametro 30 mm soggetta ai seguenti carichi di trazione e compressione durante il proprio funzionamento:
180 kN per il 35% della vita utile
160 kN per il 25% della vita utile
250 kN per il 20% della vita utile
350 kN per il 20% della vita utile
Calcolare la durata sapendo che la legge limite tensioni-cicli descritta dalla seguente relazione s3 N = K.
Il limite di fatica per N = 2106 cicli pari a 220 MPa, mentre il limite di snervamento pari a 800 MPa.
Soluzione
La legge limite tensioni-cicli rappresentata gracamente sul diagramma di
Whler seguente.
1000
100
1.E+04
1.E+05
1.E+06
1.E+07
ni
Ni
1
S
105
Es. 4.4
fatica multiassiale
106
fatica multiassiale
(0.35P
64 N tot
) d s N
3
(14.765 10 ) 7.521331 10
12
=1
6 3
1
N tot
n2 = 127349
n3 = 101879
n4 = 101879
N2 = 1012910
N3 = 480052
N4 = 175583
1000
495
354
276
255
100
1.E+04
1.E+05
1.E+06
1.E+07
107
5. EFFETTO DI INTAGLIO
20
R2
24
I dati del materiale (Fe360) sono i seguenti:
tensione limite di rottura
360 MPa
235 MPa
180 MPa
Soluzione
La tensione nominale calcolata nella sezione di minima resistenza, ovvero sul
diametro minore 20. Questa la sezione nominale. Trattandosi di carico puramente assiale le tensioni nominali media ed alternata non sono altro che il rapporto tra le componenti di carico media ed alternata rispettivamente e la sezione
nominale:
Pm = 10103 N
Pa = 30103 N
109
Es. 5.1
effetto di intaglio
d = 20 mm
m,nom = Pm / A = 4 Pm / ( d2) = 31.83 MPa
a,nom = Pm / A = 4 Pm / ( d2) = 95.49 MPa
Le tensioni minima e massima nominali in ogni ciclo sono dunque:
min,nom = m,nom a,nom = 63.66 MPa
max,nom = m,nom + a,nom = 127.32 MPa
Dunque lo stato di sollecitazione di tipo ciclico alternato e si passa in ogni ciclo
da compressione a trazione. Questo era daltronde evidente in quanto la componente alternata pi grande della componente media.
Poich il componente ha una discontinuit geometrica si ha un eetto di intaglio
che bisogna considerare nel calcolo delle tensioni eettive.
Trattandosi di materiale a comportamento duttile si impiega la consueta ipotesi
per cui solo la componente alternata di tensione inuenzata dalleetto dintaglio per cui:
m,e = m,nom
a,e = Kf a,nom
Dove Kf il fattore di concentrazione delle tensioni a fatica. Il fattore di concentrazione delle tensioni a fatica, come noto, funzione della geometria dellintaglio e del materiale.
Per tenere conto di questi due fattori si esprime il fattore di concentrazione delle
tensioni a fatica come segue:
Kf = 1 + q (Kt 1)
Dove Kt il fattore di concentrazione delle tensioni (statico) e q il fattore di
eetto dintaglio. Il fattore di concentrazione delle tensioni funzione della sola
geometria dellintaglio, esprimendo il fattore di cui la tensione massima amplicata dallintaglio rispetto alla tensione nominale, mentre il fattore di eetto
dintaglio una funzione del materiale che esprime quanto il materiale sensibile
alla presenza di un intaglio in condizioni di fatica. Il fattore di eetto di intaglio
assume valori tra zero ed uno. Quando infatti q vale zero ci signica che il materiale insensibile alla presenza di intagli, mentre quando q vale uno ci signica
che il materiale sensibile alla presenza di intagli e lintaglio porta una riduzione
della resistenza a fatica inversamente proporzionale allincremento di tensione
dovuto allintaglio. Ecco perch lespressione precedente permette di tener conto
e della geometria e del materiale.
110
effetto di intaglio
q=
1+
1+
*
r
Come noto il carico di rottura degli acciai tanto maggiore quanto minore il raggio
del grano. La relazione tra il carico di rottura ed il raggio del grano stata studiata
sperimentalmente ed tabulata in graci come quello che segue (vedi pag. 118).
Il materiale in esame, di propriet meccaniche molto modeste, si trova al limite
inferiore del graco. Si pu stimare in modo conservativo il valore della radice
quadrata del raggio di grano * pari a 0.65. Si fa notare che quanto minore il
valore del raggio di grano * tanto pi il valore di q si avvicina ad uno, cio il materiale pi sensibile allintaglio. Quindi fare una scelta conservativa per quanto
riguarda il raggio di grano * corrisponde a sottostimare questo valore.
Con il valore stabilito di * = 0.65 si ha:
1
q=
1+
1+
0.65
= 0.685
1.457
effetto di intaglio
Lo stato di tensione ha una componente media per cui bisogna utilizzare le teorie
che permettono di tenerne conto. Si propone la verica analitica e graca.
Soluzione analitica
Deve essere vericata lequazione di non-collasso:
max, eff
L
+ 1
m, eff
S
R
L
s L
S
1 L
R
L
s L
S
1 L
R
= 55 MPa
112
L
=
+ 1
m,eff
S
R
L
effetto di intaglio
S =
max,eff
L
180
180
=
= 1.145
=
157.195
180
L
173.11 1
31.83
1 m,eff
360
R
Soluzione graca
Si deve dapprima tracciare la curva (spezzata) limite relativa al materiale in esame.
Quindi si riporta il punto caratteristico dello stato di tensione S (m,e, max,e ).
Oltre al pi usuale diagramma di Smith-Goodman qui riportata lanalisi eettuata con il diagramma di Haigh.
In entrambi i casi il coeciente di sicurezza eettivo pu essere quanticato esaminando la semiretta uscente dallorigine e passante per il punto caratteristico
dello stato di tensione, facendo il rapporto tra la lunghezza del segmento che
interseca la curva limite e la lunghezza del segmento che va dallorigine al punto
caratteristico dello stato di tensione.
Sa
400
S Sm, Sa
300
SS
200
SL
Sm, Sa
100
SR
SS
0
100
200
300
Sm
400
113
effetto di intaglio
Smin, Sm , Smax
400
SR
S Sm, Smax
300
SS
200
SL
Sm, Smax
100
0
100
-100
Sm, Smin
-SL
-200
S Sm, Smin
-300
-400
114
SR
SS
200
300
Sm
400
effetto di intaglio
510 MPa
355 MPa
240 MPa
R20
2= 200
R = 800 kN
b = 100
1= 240
Soluzione
Dalla gura si evince trattarsi di una trave a sbalzo. Dunque il momento ettente
agente semplicemente proporzionale allo sbraccio.
b
Mf
115
Es. 5.2
effetto di intaglio
Trattandosi di carico puramente essionale la componente di tensione media risulta nulla mentre la componente di tensione alternata (nominale) il rapporto
tra il momento ettente Mf e il modulo di resistenza essione della sezione:
Mf = R b = 800103 N 100 mm = 80106 Nmm
d = 200 mm
m,nom = 0
a,nom = M f / J f = 32M f / (d 3 ) = 101.9 MPa
116
effetto di intaglio
q=
1+
1+
0.48
= 0.903
1.107
20
117
effetto di intaglio
Es. 5.3
Lalbero schematizzato in figura deve trasmettere una potenza di 50 kW ad una velocit angolare di 1500 rpm. Progettare il diametro dellalbero in modo tale da garantire una vita illimitata con coefficiente di sicurezza pari a 2 tenendo conto delleffetto
di intaglio.
Dati geometrici: D / d = 1.2; raggio di raccordo pari a 2 mm.
I dati del materiale sono i seguenti:
tensione limite di rottura
1100 MPa
900 MPa
490 MPa
0.5
0
0
1000
2000
C a ri c o unita ri o d i ro ttura r (M P a )
q=
1
1 + r
Soluzione
Data la potenza da trasmettere e la velocit di rotazione si pu calcolare la coppia
da trasmettere:
P = 50 kW
= 2 n / 60 = 2 1500 (rpm) / 60 = 157.1 rad/s
C = P / = 50103 (W) / 157.1 (rad/s) = 318.3 Nm = 318.3103 Nmm
118
effetto di intaglio
La coppia torcente trasmessa per mezzo della ruota dentata di raggio r origina il
sistema di forze mostrato in gura. In questo caso possibile studiare il problema
nel piano z dove agisce la sola risultante complessiva F che agisce in direzione .
H
F
Mt
r = 50
Fr
a = 150
y
Ft
X
x
Mt
b = 250
Fb / (a+b)
Fa / (a+b)
Taglio, Ty
F
Fab / (a+b)
Momento
flettente, Mx
Momento
torcente, Mz
Mt
119
effetto di intaglio
Mf
Wf
t ,max =
Mt
Wt
Mf
(d
) (d
/ 32
Mt
(d
635.06 103
/ 16
6.469 106
/ 32
1000 103
) (d
/ 16
d3
1.6221 106
d3
MPa
MPa
1.621 106
d3
a,nom = zz,max =
120
MPa =
6.469 106
d3
2.808 106
d3
MPa
MP
Pa
effetto di intaglio
2.808 106
d3
MPa
6.469 106
a, eff = K f a,nom = K f
d3
MPa
Dunque lincognita del problema il diametro nominale d del componente. Applicando lequazione di non-collasso a fatica si pu calcolare il valore minimo di
d in grado di soddisfare i requisiti di progetto. Purtroppo non possibile avere
la soluzione in forma esplicita in quanto la componente alternata di tensione
eettiva legata al valore del fattore di concentrazione delle tensioni a fatica Kf a
sua volta funzione del diametro, in quanto D / d ssato come dato di progetto,
cos come lo r ma essendo d incognito incognito anche il rapporto r / d.
Ad ogni modo essendo r noto noto anche il valore del fattore di eetto di intaglio q (* = 0.14, R = 1100 MPa):
1
q=
1+
=
*
r
1+
0.14
= 0.909
1.099
Cm
d3
a, eff = K f
Ca
d3
121
effetto di intaglio
L
+ 1
m
S
R
L
L
S
L
R
Che, fra laltro, non che lequazione di non-collasso che deriva dallimpiego del
diagramma di Haigh.
Sostituendo nellequazione di non-collasso le espressioni di a,e e m,e si ha:
Kf
Ca
d
L
S
L Cm
R d 3
d3 =
2
S
490
6
6
= 31.2510 3
6.40610
2.80810
+
Ca + L Cm =
490
R
L
1100
d = 31.5 mm
Iterazione 1
122
Carico: essione
effetto di intaglio
S
490
2
6
6
=
+
1.773
6.406
10
2.808
10
1.773Ca + L Cm =
L
1100
R
490
3
= 51.4610
d13 =
d1 = 37.19 mm
Iterazione 2
Carico: essione
S
490
2
6
6
=
+
1.764
6.406
10
2.80810
1.764Ca + L Cm =
L
1100
R
490
3
= 51.2210
d23 =
d2 = 37.13 mm
123
effetto di intaglio
La convergenza pu considerarsi raggiunta. Da un punto di vista ingegneristico infatti una dierenza di 6 centesimi di millimetro da considerarsi pi che
accettabile.
Come ulteriore controllo si pu comunque osservare cosa si otterrebbe ad una
ulteriore terza iterazione.
Iterazione 3
Carico: essione
Poich i valori di r / d sono identici nelle due iterazioni successive (e non avrebbe
senso utilizzare un numero maggiore di decimali sia per la signicativit del numero che si calcolato sia perch poi impossibile distinguere i dierenti punti
sul diagramma del fattore di concentrazione delle tensioni) inutile proseguire.
124
effetto di intaglio
125
6. SOLIDI ASSIALSIMMETRICI
Un recipiente in acciaio Fe355-E UNI 5869-75 (E = 2105 MPa, = 0.3) con diametro esterno di 200 mm e spessore di 10 mm riempito da un fluido ad una pressione pari a 100 bar. Valutare lo stato di tensione con la teoria semplificata dei solidi
in parete sottile e con la teoria dei solidi in parete spessa, e calcolare il grado di
sicurezza a rottura statica secondo le usuali ipotesi di rottura.
Tracciare landamento delle tensioni lungo lo spessore.
Valutare il grado di sicurezza secondo la MFLE in presenza di una cricca superficiale
semiellittica di dimensione a = 1 mm e rapporto (a / 2 c) = 0.5 (s = 240 MPa;
r = 360 MPa; KIc = 220 MPam).
Soluzione
Il punto pi sollecitato si trover al diametro interno dove secondo la teoria semplicata si hanno:
la tensione circonferenziale (di trazione)
la tensione assiale (di trazione, si tratta di recipiente quindi con
coperchi chiusi)
la tensione radiale (di compressione, pari al valore della
pressione interna)
Applicando la teoria dei solidi assialsimmetrici si avr:
la tensione circonferenziale (di trazione)
la tensione assiale (di trazione, come con il calcolo semplicato)
le tensione radiale (di compressione)
Il rapporto tra lo spessore (10 mm) e il diametro (200 mm) pari a 0.05, quindi
al limite per poter considerare il componente in parete sottile.
Si propone comunque il calcolo per entrambe le ipotesi e si discuteranno le
dierenze.
La tensione assiale costante lungo lo spessore e per entrambe le teorie vale:
a = p
ri
2s
127
Es. 6.1
solidi assialsimmetrici
90
2 10
= 45 MPa
Soluzione semplicata
La tensione circonferenziale si calcola con la formula di Boyle-Mariotte:
c = p
c = 10
95
rm
s
= 95 MPa
10
La tensione radiale al raggio interno pu essere assunta (in base allequilibrio) pari
al valore della pressione interna (cambiata di segno, compressione):
r = p = 10 MPa
Concludendo le tensioni principali sono dunque:
1 = c = +95 MPa
2 = a = +40 MPa
3 = r = 10 MPa
Si possono calcolare le tensioni equivalenti con la teoria della massima tensione
tangenziale e della energia di distorsione. Anche se nel caso in esame non opportuno adottare la teoria della massima tensione normale lo si far ugualmente
per mettere in evidenza le dierenze con gli altri criteri di rottura.
solidi assialsimmetrici
1
2
1
2
( ) + ( ) + (
2
= 90.97 MPa
S3
S2
S1
-10
+45
+95
129
solidi assialsimmetrici
c = A +
r = A
r2
B
r2
Dove le costanti A e B sono determinate dalle condizioni al contorno. In particolare le condizioni al contorno sono le tensioni radiali sulle superci interna ed
esterna.
Nel caso in esame:
r (r = re ) = 0
r (r = ri ) = pi
r r = re = A
r r = ri = A
B
re2
B
ri2
=0
= pi
Da cui si ricava:
B
ri2
B
re2
= pi
A=
130
B
re2
B = pi
= pi
re2 ri2
re2 ri2
ri2
re2 ri2
solidi assialsimmetrici
Inne si ha:
re2
c = A +
= pi
1 +
re2 ri2
r 2
r2
ri2
r = A
r 2
1 e
re2 ri2
r 2
ri2
= pi
r2
c r = ri = pi
re2 + ri2
re2
=
p
1
+
i
re2 ri2
ri2
re2 ri2
ri2
r r = ri = pi
r 2
1 e = pi
re2 ri2
ri2
ri2
r = re
ri2
re2
c r = re = pi
1 + = 2pi
re2 ri2
re2
re2 ri2
ri2
r r = re = pi
r 2
1 e = 0
re2 ri2
re2
ri2
131
solidi assialsimmetrici
c r = ri = pi
re2 + ri2
re2 ri2
r = re
= 95.26 MPa
r r = ri = pi = 10 MPa
( )
a r = p
r
2s
c r = re = 2 pi
ri2
re2 ri2
= 85.26 MPa
r r = re = 0
= 50 MPa
r = re
1 = c = +95.26 MPa
1 = c = +85.26 MPa
2 = a = +45 MPa
2 = a = +45 MPa
3 = r = 10 MPa
3 = r = 0 MPa
Raggio interno
Criterio della massima tensione normale (Rankine)
id = max(|1|, |2|, |3|) 1 = 95.26 MPa
Criterio della massima tensione normale (Tresca)
id = max(|1 2 |, |2 3|, |3 1 |) 1 3 = 105.26 MPa
132
solidi assialsimmetrici
( ) + ( ) + (
2
= 91.19 MPa
Raggio esterno
Criterio della massima tensione normale (Rankine)
id = max(|1|, |2|, |3|) 1 = 85.26 MPa
Criterio della massima tensione normale (Tresca)
id = max(|1 2 |, |2 3|, |3 1 |) 1 3 = 85.26 MPa
Criterio della energia di distorsione (Von Mises)
id =
1
2
( ) + ( ) + (
2
1
3
= 73.87 MPa
Ancora lipotesi pi conservativa quella di Tresca. Comunque tutte e tre le ipotesi danno tensioni equivalenti vicine tra di loro. Lipotesi della massima tensione
normale tutto sommato risulta comunque pi conservativa dellipotesi di Von
Mises non discostandosene molto.
Comunque non vi dubbio che il punto pi sollecitato si trovi al raggio interno
qualsiasi sia lipotesi di rottura adottata.
I cerchi di Mohr dello stato di tensione esaminato sono dunque i seguenti.
S3
S2
S1
-10
+45
+95.26
133
solidi assialsimmetrici
S3
S2
S1
+45
+85.26
S
+95.26
+85.26
Sc
Sa
+45
0
-10
Sr
ri
re
Per esaminare il problema della presenza di una cricca bisogna determinare la tensione normale massima positiva: questa sicuramente la tensione circonferenziale
al diametro interno.
134
solidi assialsimmetrici
a
Q
Per calcolare Q si deve prima calcolare il valore del fattore (vedi precedente
esercitazione) che funzione della geometria della cricca:
2
3
3
a
1
= + = + = + = = 1.57
8
2 2c
8
2 2
8
8
2
3
Q = 2 0.212
s
135
solidi assialsimmetrici
0.5
a/2c
0.4
S SSS
0.0
0.2
0.4
0.6
0.8
1.0
0.3
0.2
0.1
0.0
0.5
1.5
2.5
Per poter progettare il contenitore mediante la teoria della MFLE sar prima
di tutto necessario vericare il minimo spessore da dare alla piastra per ciascun
materiale.
Questo valore minimo pu essere infatti impiegato come punto di partenza per
il calcolo, che dovr essere di tipo iterativo in quanto il fattore Q pu essere calcolato solamente una volta nota la tensione che per a sua volta funzione dello
spessore incognito.
Per i tre materiali proposti in alternativa lo spessore minimo sar quello della
tabella seguente:
smin = ( Bmin ) = 2.5(K Ic / s )2
Materiale
136
Acciaio
Alluminio
Titanio
K Ic (MPa m)
106
32
107
s (MPa)
1200
560
835
smin
19.14
8.16
41.05
solidi assialsimmetrici
Poich si tratta dello spessore minimo al di sotto del quale non si pu andare
conviene subito vericare se lo spessore soddisfa le condizioni di resistenza a
snervamento e di non collasso per frattura.
Infatti solamente se una di queste due condizioni non vericata sar necessario
aumentare lo spessore della lastra.
Solamente per lalluminio non vericata la condizione di non collasso relativa
allo snervamento per cui si dovr adottare uno spessore superiore.
Si pu allora calcolare lo spessore da assegnare alla lamiera in base alla condizione
di non collasso per snervamento, salvo vericare la condizione di collasso per frattura (la verica dello spessore minimo per aversi stato di deformazione piano a
questo punto automatica).
Nella seguente tabella sono riportate queste veriche:
Materiale
Acciaio
Alluminio
Spessore, s (mm)
20
10
42
304 MPa
608 MPa
144.76 MPa
1.527
1.533
(0.2; 0.3)
1.1
(0.2; 0.14)
1.05
KI (MPam)
41.61
18.87
KIc (MPam)
106 > S KI
32
107 > S KI
c,nom = p
Titanio
2s
s (MPa)
2
Q = 0.212
s
2
(a / 2 c; a / s)
Mk
r
s
=p
d
2s
Ss
d
2Ss
137
solidi assialsimmetrici
Spessore
s (mm)
a/s
Mk
KI
(MPam)
560.0 / 2
21.71
1.328
0.276
1.1
82.20
a
Q
SK Ic
1.12M k pd
2SK Ic
138
solidi assialsimmetrici
Iterazione
Spessore
s (mm)
Tensione
(MPa)
a/s
Mk
KI
55.78
109.0
1.508
0.108
27.30
47.59
127.8
1.496
0.126
32.13
47.78
127.3
1.496
0.126
31.99
47.78
127.3
1.496
0.126
32.00
Avendo cos trovato anche lo spessore da dare al recipiente in alluminio si possono confrontare i vari materiali ed eettuare la scelta (prescindendo ovviamente
dalle considerazioni sui costi).
Materiale
Acciaio
Alluminio
Titanio
KIc (MPam)
106
32
107
s (MPa)
1200
560
835
(kg/m3)
7800
2700
4500
Spessore, s (mm)
20
48
42
Volume, V (m3)
0.251
0.603
0.528
Massa, m (kg)
1960
1689
2375
de = 244 mm
s = 4 mm
lunghezza totale
L = 510 mm
ri = 24.4 mm
Ri = 244 mm
139
Es. 6.2
solidi assialsimmetrici
Soluzione
Il punto pi sollecitato si trover al diametro interno dove secondo la teoria semplicata si hanno:
Il rapporto tra lo spessore (4 mm) e il diametro (esterno 244 mm, medio 240)
pari a 0.033, quindi ci si aspetta che lapprossimazione relativa al calcolo nelle
ipotesi di solido assialsimmetrico in parete sottile sia ragionevolmente vericata.
Si propone comunque il calcolo per entrambe le ipotesi e si discuteranno le
dierenze:
La tensione assiale costante lungo lo spessore e per entrambe le teorie vale:
a = p
ri
2s
140
118
24
= 16.22 MPa
solidi assialsimmetrici
Soluzione semplicata
La tensione circonferenziale si calcola con la formula di Boyle-Mariotte:
c = p
c = 1.1
120
rm
s
= 33 MPa
La tensione radiale al raggio interno pu essere assunta (in base allequilibrio) pari
al valore della pressione interna (cambiata di segno, compressione):
r = p = 1.1 MPa
Concludendo le tensioni principali sono dunque:
1 = c = +33 MPa
2 = a = +16.22 MPa
3 = r = 1.1 MPa
Si possono calcolare le tensioni equivalenti con la teoria della massima tensione
tangenziale e della energia di distorsione. Anche se nel caso in esame non opportuno adottare la teoria della massima tensione normale lo si far ugualmente
per mettere in evidenza le dierenze con gli altri criteri di rottura.
Criterio della massima tensione normale (Rankine)
id = max(|1|, |2|, |3|) 1 = 33 MPa
Criterio della massima tensione normale (Tresca)
id = max(|1 2 |, |2 3|, |3 1 |) 1 3 = 34.1 MPa
Criterio della energia di distorsione (Von Mises)
id =
1
2
( ) + ( ) + (
2
1
3
= 29.53 MPa
solidi assialsimmetrici
S3
-1.1
S2
S1
+16.22
+33
c r = ri = pi
re2 + ri2
re2 ri2
r = re
= 33.01 MPa
r r = ri = pi = 1.1 MPa
( )
a r = p
142
r
2s
= 16.22 MPa
c r = re = 2 pi
r r = re = 0
ri2
re2 ri2
= 31.91 MPa
solidi assialsimmetrici
r = re
1 = c = +33.01 MPa
1 = c = +31.91 MPa
2 = a = +16.22 MPa
2 = a = +16.22 MPa
3 = r = 1.1 MPa
3 = r = 0 MPa
Raggio interno
Criterio della massima tensione normale (Rankine)
id = max(|1|, |2|, |3|) 1 = 33.01 MPa
Criterio della massima tensione normale (Tresca)
id = max(|1 2|, |2 3|, |3 1 |) 1 3 = 34.11 MPa
Criterio della energia di distorsione (Von Mises)
id =
( ) + ( ) + (
2
= 29.54 MPa
Raggio esterno
Criterio della massima tensione normale (Rankine)
id = max(|1|, |2|, |3|) 1 = 31.91 MPa
143
solidi assialsimmetrici
1
2
( ) + ( ) + (
2
1
3
= 27.64 MPa
Ancora lipotesi pi conservativa quella di Tresca. Comunque tutte e tre le ipotesi danno tensioni equivalenti vicine tra di loro. Lipotesi della massima tensione
normale tutto sommato risulta comunque pi conservativa dellipotesi di Von
Mises non discostandosene molto.
Comunque non vi dubbio che il punto pi sollecitato si trovi al raggio interno
qualsiasi sia lipotesi di rottura adottata.
I cerchi di Mohr dello stato di tensione esaminato sono dunque i seguenti.
S3
S2
S1
-1.1
+16.22
+33.01
144
S3
S2
+16.22
S1
+31.91
solidi assialsimmetrici
S
+33.01
+31.91
Sc
+16.22
Sa
Sr
-1.1
ri
re
Si pu quindi tenere in conto leetto dellintaglio rappresentato dal raccordo tra
fondo sferico e camicia cilindrica tramite la supercie toroidale. Bisogna determinare il valore del fattore di concentrazione delle tensioni Kt rapporto tra la tensione massima max e la tensione nominale nom (vedi graco da Peterson Stress
Concentration Factors). La tensione nominale nom per il calcolo in pratica la
tensione assiale in quanto lintaglio provoca proprio un aumento delle tensioni
agenti in direzione meridiana. I graci riportano inoltre il fattore di concentrazione delle tensioni al vertice del fondo sferico.
Si fa notare che il graco tabulato stato determinato per un rapporto tra spessore e diametro pari a 0.05. Il caso in esame corrisponde ad un valore un poco
superiore per cui il risultato deve essere valutato con molta attenzione.
Per determinare il valore del fattore di concentrazione delle tensioni Kt occorre
calcolare i rapporti geometrici (ri / d ), (Ri / d ) e (Ri / D ) essendo ri il raggio
del raccordo toroidale, d il raggio interno del recipiente, Ri il raggio del fondo
sferico, D il raggio esterno del recipiente. Si ha quindi:
(ri / d) = 0.103
(Ri / d) = 1.034
(Ri / D) = 1
145
solidi assialsimmetrici
I fattori di concentrazione delle tensioni nel raccordo e al vertice del fondo sono
dunque:
Kt,raccordo = 3.9
Kt,fondo = 3.0
La tensione massima max (calcolata nel raccordo che quindi il punto pi sollecitato) vale dunque:
max = Kt,raccordo nom = Kt,raccordo a = 3.916.22 = 63.28 MPa
Il coeciente di sicurezza (si pu adottare ragionevolmente il criterio della massima tensione normale) risulta dunque (R = 410 MPa):
S = R / max 410 / 63.28 = 6.5
146
7. FORZAMENTI
Soluzione
Il punto pi sollecitato si trover al diametro interno dove si hanno:
la tensione circonferenziale (di trazione)
la tensione assiale (di compressione in quanto risultante del
riscaldamento a estremit incastrate)
la tensione radiale (di compressione, pari al valore della
pressione interna)
Il rapporto tra lo spessore (50 mm) e il diametro (400 mm) pari a 0.125, quindi non si potrebbe comunque pensare che il componente si comporti come un
solido in parete sottile.
Si proporr comunque il calcolo semplicato per poterne valutare lo scostamento
rispetto al calcolo esatto secondo la teoria dei solidi assialsimmetrici spessi.
Si deve supporre che lalbero su cui forzato il componente in esame sia dello
stesso materiale per cui il riscaldamento (uniforme) dei due componenti assemblati non d luogo a tensioni radiali e circonferenziali di natura termica.
La presenza del vincolo assiale che impone invece la deformazione assiale induce
tensioni in direzione assiale. Vale infatti la seguente relazione:
a =
a r + c
E
) + T = 0
Es. 7.1
forzamenti
Per poter valutare la tensione assiale dunque necessario prima calcolare le tensioni radiali e circonferenziali.
La soluzione generica dello stato di tensione nei solidi assialsimmetrici la
seguente:
B
c = A +
r = A
r2
B
r2
Dove le costanti A e B sono determinate dalle condizioni al contorno. In particolare le condizioni al contorno sono le tensioni radiali sulle superci interna ed
esterna. Dunque:
r (r = re ) = 0
r (r = ri ) = pi
r r = re = A
r r = ri = A
B
re2
B
ri2
=0
= pi
Da cui si ricava:
B
ri
B
2
re
A=
148
B = pi
= pi
B
re2
= pi
ri2
re2 ri2
re2 ri2
2
re ri
= 128.6 N/mm 2
( )
= 5.14310 6 N
forzamenti
c r = ri = A +
B
ri
r = re
c r = re = A +
= 357.14
r r = ri = pi = 100
c r = re = A
B
re2
B
re2
= 2A = 257.14
= A A = 0
a r + c
E
) + T = 0
a r + c + ET = 0
a = r + c ET
Dunque occorre conoscere il valore della somma delle tensioni radiali e circonferenziali. Tale somma dalle precedenti espressioni risulta:
r + c = A
B
r
+A+
B
r2
= 2A
Ovvero la somma delle tensioni radiale e circonferenziale in ogni punto costante. Di conseguenza la tensione assiale risulta costante pari al valore:
) (
149
forzamenti
r = ri
c r = re = 257.14 MPa
r r = re = 0
c r = ri = 357.14 MPa
r r = ri = 100 MPa
a = 32.86 MPa
r = re
1 = c = +357.14 MPa
1 = c = +257.14 MPa
2 = r = 32.86 MPa
2 = a = 0 MPa
3 = a = 100 MPa
3 = r = 32.86 MPa
Raggio interno
Criterio della massima tensione normale (Rankine)
id = max 1 , 2 , 3 1 = 357.14MPa
150
forzamenti
id =
( ) + ( ) + (
2
1
3
= 427.54MPa
Raggio esterno
Criterio della massima tensione normale (Rankine)
id = max(|1|, |2|, |3|) 1 = 257.14 MPa
Criterio della massima tensione normale (Tresca)
id = max(|1 2 |, |2 3|, |3 1 |) 1 3 = 290 MPa
Criterio della energia di distorsione (Von Mises)
id =
1
2
( ) + (
2
3
) + (
2
1
= 275.05MPa
T
Tmax
S3= Sr
-100
S2= Sa
-32.86
S1= Sc
S
+357.14
Smax
151
forzamenti
Tmax
S3= Sa
-32.86
S2= Sr
S1= Sc
S
+257.14
Smax
+357.14
Sc
+257.14
-32.86
ri
-100
152
re
Sr
Sa
forzamenti
Soluzione semplicata
La tensione circonferenziale si pu calcolare con la formula di BoyleMariotte:
c = p
rm
s
= 100
175
50
= 350 MPa
La tensione radiale al raggio interno pu essere assunta (in base allequilibrio) pari
al valore della pressione interna (cambiata di segno, compressione):
r = p = 100 MPa
La tensione assiale risulta:
a = (r +c) E T = 35 MPa
Concludendo le tensioni principali sono dunque:
1 = c = +350 MPa
2 = a = 35 MPa
3 = r = 100 MPa
Si possono calcolare le tensioni equivalenti con la teoria della massima tensione
tangenziale e della energia di distorsione. Anche se nel caso in esame non opportuno adottare la teoria della massima tensione normale lo si far ugualmente
per mettere in evidenza le dierenze con gli altri criteri di rottura.
Criterio della massima tensione normale (Rankine)
id = max(|1|, |2|, |3|) 1 = 350 MPa
Criterio della massima tensione normale (Tresca)
id = max(|1 2|, |2 3|, |3 1 |) 1 3 = 450 MPa
Criterio della energia di distorsione (Von Mises)
id =
1
2
( ) + (
2
3
) + (
2
1
= 421.28 MPa
forzamenti
Es. 7.2
di
de
L
[ieff = 0.0222 mm]
La coppia trasmessa M = 1000 Nm (coefficiente di attrito f = 0.2); in esercizio si
verifica un riscaldamento uniforme t = 10 C. Si richiede di:
calcolare linterferenza effettiva che garantisce la trasmissione della coppia;
scegliere lopportuno accoppiamento di montaggio in foro base H7, tenendo conto
delle perdite di interferenza dovute alla diversa dilatazione termica dei materiali
in esercizio
calcolare le tensioni radiale, circonferenziale nel punto pi sollecitato da utilizzarsi per uneventuale verifica di resistenza.
154
forzamenti
Soluzione
La pressione necessaria per garantire la trasmissione della coppia vale:
Mu = 2 r2 L f p
p = Mu / (2 r2 L f ) = 12.73 MPa
Linterferenza la somma degli scostamenti (radiali) di albero e mozzo a seguito
dellaccoppiamento forzato (secondo le usuali convenzioni indice 1 per lalbero,
indice 2 per il mozzo):
= |u2| + |u1| = u2 u1
I segni dipendono dal fatto che lalbero 1 si contrae (scostamento negativo) mentre il mozzo 2 si dilata (scostamento positivo).
Gli scostamenti sono dunque:
Albero:
acciaio (pe = pi = p, r = di / 2, ri1 = 0, E1 = 210103 MPa, 1 = 0.3):
u1 = r
p r2 + ri12
p
1 = r 1 1 = 1.06 m
2
2
E1 r ri1
E1
Mozzo:
alluminio (pi = p, pe = 0, r = di / 2, re2 = de / 2, E2 = 70103 MPa, 2 = 0.3):
u2 = r
p re22 + r2
+ 2 = 9.97 m
E1 re22 r2
forzamenti
c =
156
B
r
u
r
r = A
r =
du
dr
B
r2
forzamenti
Lalbero pieno per cui ben noto che le tensioni radiali e circonferenziali sono
costanti indipendentemente dal raggio e pari al valore della pressione applicata:
r = c = p = 12.73 MPa
Le deformazioni circonferenziali e radiali sono uguali (e costanti lungo il raggio)
e pari a:
c =
c r + a
E
) = (1 )
E
= 4.243 105
r (r = ri = r) = p
r r = re = A
B
2
re
=0
r r = r = A
B
r2
= p
Da cui si ricava:
B
ri2
B
re2
= pi
A=
B = p
B
2
re
= pi
re2 r2
re2 r2
ri2
2
re ri
( )
= 1.151 10 4 N
= 5.683 N/mm 2
c r = r = A +
B
r2
= 24.10 MPa
157
forzamenti
c r + a
E
)=
r
E
c + p
E
= +3.99 104
c r = re = 2 A = 11.37 MPa
Sr
-12.73
12.73
Sc
-12.73
11.37
24.10
158
forzamenti
r = ri = 0
r = re = 25 = r
c (r = ri ) = 12.73 MPa
c (r = re ) = 12.73 MPa
r (r = ri ) = 12.73 MPa
r (r = re ) = 12.73 MPa
mozzo
r = ri = 25 = r
r = re = 45
c (r = ri ) = +24.10 MPa
c (r = re ) = +11.37 MPa
r (r = ri ) = 12.73 MPa
r (r = re ) = 0
Un mozzo in acciaio (diametro esterno 80 mm, diametro interno 50 mm) viene calettato su un albero (diametro interno 15 mm) forato. Laccoppiamento esteso assialmente per una lunghezza di 45 mm, il coefficiente di attrito f = 0.2.
de1 = di2
de2 di1
L
Trovare la coppia massima trasmissibile allo slittamento per un accoppiamento H8/
s7. Trovare inoltre la tensione di rottura minima che i materiali devono avere affinch
i componenti resistano con un coefficiente di sicurezza uguale a 2.
Trovare la temperatura di riscaldamento del mozzo, sapendo che per un facile montaggio occorre un gioco di circa 30 m.
159
Es. 7.3
forzamenti
Soluzione
Si,a / 2
S s,a / 2
Si,m / 2
dnom
S s,m / 2
Gli scostamenti per un generico accoppiamento sono schematicamente rappresentati nella gura che segue (dimensioni esagerate per necessit di maggior chiarezza, le linee scure spesse rappresentano la banda dimensionale al cui interno
possono stare i diametri eettivi di mozzo ed albero).
Nel caso dellaccoppiamento H8/s7 su di un diametro di 50 mm si hanno i seguenti scostamenti (lindice a si riferisce allalbero, lindice m al mozzo):
Albero s7:
Si,a = 43 m
Ss,a = 68 m
Mozzo H8:
Si,m = 0 m
Ss,m = 39 m
160
Si,a / 2
S s,a / 2
Si,m / 2 = 0
dnom
S s,m / 2
forzamenti
161
forzamenti
p =
u2 u1
r r 2 + r 2 r 2 + r 2
i1
+ e2
2
2
2
2
r ri1 re 2 r
min
r r 2 + r 2 r 2 + r 2
i1
+ e2
2
2
2
2
r ri1 re2 r
= 4.828 MPa
162
forzamenti
r = A
B
r2
= pi
r 2
r 2
re2
1 e pe
1 i
re2 ri2
r 2
re2 ri2
r 2
ri2
r = ri
c r = ri = pi
re2 + ri2
re2 ri2
pe
r r = ri = pi
2re2
re2 ri2
c r = re = 2 pi
ri2
re2 ri2
pe
re2 + ri2
re2 ri2
r r = re = pe
r = ri1 = 7.5
r = re1 = 25 = r
c (r = ri ) = 10.61 MPa
c (r = re ) = 5.78 MPa
r (r = ri ) = 0
r (r = re ) = 4.828 MPa
163
forzamenti
mozzo: pe = 0; pi = p
r = ri = 25= r
r = re = 40
c (r = ri ) = +11.02 MPa
c (r = re ) = +6.19 MPa
r (r = ri ) = 4.828 MPa
r (r = re ) = 0
r
Sr
Sc
-5.78
6.19
-4.83
-10.61
11.02
Notare nella gura precedente che mentre vi continuit nelle tensioni radiali fra
i due componenti non vi aatto continuit nelle tensioni circonferenziali per
le quali vi invece addirittura una inversione di segno (positive di trazione nel
mozzo, negative di compressione nellalbero).
Per quanto riguarda inne il calcolo di resistenza i punti pi sollecitati sono al
raggio interno dove si ha la maggior dierenza tra la tensione circonferenziale e
la tensione radiale.
Secondo lipotesi della massima tensione tangenziale le tensioni equivalenti
sarebbero:
Per lalbero
id (r = ri1) = r (r = ri ) c (r = ri ) = 10.61 MPa
Per il mozzo
id (r = ri2) = c (r = ri2) c (r = ri2) = +11.02 (4.828) = 15.85 MPa
164
forzamenti
Tensioni nellalbero
Per lalbero si tratta di un comune caso di torsione. Le tensioni sono dunque:
t = cz (r) = (Mt / Jt ) r
La tensione varia proporzionalmente al raggio e quindi occorre valutare lo stato
di tensione nei due punti estremi.
Momento torcente:
Mt = 170636 Nmm
Momento dinerzia polare:
Jt = (de14 di14) / 32 = 608622 mm4
Stato di tensione:
c
= 0
cz
0
r
0
cz
0
z = 0
Tensioni principali:
1 = r = 0
2 =
c
2
1
2
2
c2 + 4 cz
= 0.402 MPa
165
forzamenti
3 =
2
c2 + 4 cz
= 11.01 MPa
Tensioni principali:
1 =
c
2
1
2
2
c2 + 4 cz
= 4.69 MPa
2 = r = 4.83 MPa
3 =
c
2
1
2
2
c2 + 4 cz
= 10.47 MPa
166
forzamenti
Variabili come le tensioni dovute a forzamento con linverso del quadrato del
raggio. Il massimo di tensione si avr quindi al raggio interno per cui non sar
necessario ripetere il calcolo al raggio esterno (lo si far ugualmente a solo titolo
dimostrativo).
Momento torcente:
Mt = 170636 Nmm
Stato di tensione:
c
=
cr
0
0
z = 0
cr
c
0
Tensioni principali:
1 =
+ r
2
)+1
+ r
) + 4
2
2
cz
= 11.08 MPa
2 = z = 0
3 =
+ r
2
)1
+ r
) + 4
2
2
cz
= 4.89 MPa
167
forzamenti
Tensioni principali:
1 =
+ r
2
)+1
+ r
) + 4
2
2
cz
= 6.21 MPa
2 = z = 0
3 =
+ r
2
)1
+ r
) + 4
2
2
cz
= 0.023 MPa
168
8. COLLEGAMENTI FILETTATI
Determinare la coppia massima di serraggio nel caso di una vite M81 delle classi di
resistenza 5.5 e 8.8 (coefficiente di attrito f = 0.10-0.14).
Soluzione
Per i dati geometrici delle viti si rinvia alla tabella in appendice. Per il calcolo della
vite si fa riferimento alla sezione resistente di area As (di diametro ds corrispondente al valore medio fra il diametro dei anchi d2 ed il diametro di nocciolo d3 ):
Diametro dei anchi:
d2 = d 0.64953 P
Diametro di nocciolo:
d3 = d 1.22687 P (= dn )
ds =(d2 + d3 ) / 2 = d 0.93820 P
As = (d2 + d3 )2 / 16
Rm (MPa)= m 100
Resistenza a snervamento:
Resistenza a snervamento:
169
Es. 8.1
collegamenti filettati
Resistenza a snervamento:
Per determinare la coppia di serraggio occorre prima determinare la forza di serraggio da assegnare. La tensione di precarico da assegnare alla vite vale:
Viti a passo grosso:
amm
(
(
tan + ' As d2
1+ 3
3
2 ds 16
amm
1 + 3k 2
d2
ds
As
0.4 0.6
170
collegamenti filetatti
coeciente dattrito
fA
dA
0.8R p0.2
(
(
tan + ' As d2
1+ 3
3
2 ds 16
f = 0.10
f = 0.14
Formula esatta
17.38
16.09
Formula semplicata
17.23
15.90
MGA (Nm)
f = 0.10
f = 0.14
Formula esatta
22.13
27.39
Formula semplicata
27.80
25.70
Momento di serraggio:
171
collegamenti filettati
Tabelle pratiche indicano i seguenti valori del precarico e della forza di serraggio
per la vite in esame M81, in classe 8.8:
VITE M81; CLASSE 8.8
f = 0.10
f = 0.14
Precarico (kN)
19.59
18.16
21.75
27.05
Per la vite di classe 5.5 necessario moltiplicare semplicemente per il rapporto dei
valori della resistenza a snervamento. Quindi per passare dalla classe di resistenza
8.8 alla 5.5 occorre moltiplicare per: 250 / 640 = 0.39.
Es. 8.2
Trovare il valore minimo del precarico per impedire il distacco delle piastre.
Sapendo che il carico esterno pu variare tra zero e 8000 N, valutare la forza minima
di compressione delle piastre durante il ciclo di carico se il precarico di 8500 N.
172
collegamenti filetatti
Soluzione
Il diagramma di forzamento del collegamento indicato mostrato nella seguente
gura. In ogni istante ci deve essere equilibrio fra le forze agenti (forza di trazione
sul bullone = forza che comprime la angia).
F
FS
DV
DF
$uV
V = 6 F
$uF
( FS )
FS
FS
FS
FS
( FS )
173
collegamenti filettati
u
F
F =
uV
FV
uF
FF
F =
uV
FS
uF
FS
i = Fs V + F
FV = Fe + FF
174
collegamenti filetatti
FS
Fe
DV
DF
FV
FF
$uV
$uF
( FV )
FV
FV
Fe
FF
FF
FV
FV
Fe
( FV )
175
collegamenti filettati
La conseguente variazione di carico pu essere calcolata in base alle relazioni precendenti relative alla cedevolezza delle parti a contatto:
V =
F =
u
FV
u
FF
u = FV V FV =
u = FF F FF =
u
V
u
F
Per lequilibrio la somma delle due variazioni di forza deve risultare pari alla forza
esterna Fe:
Fe = FV + FF
F
$ FF
$ FV
FS
Fe
DV
DF
FF
$uV
$uF
176
FV
collegamenti filetatti
Da cui si possono calcolare le variazioni di forza in vite e angia a seguito dellapplicazione della forza esterna Fe in funzione delle cedevolezze:
F
FV = Fe
+
V
F
V
FF = Fe
+
V
F
Si fa notare che poich la cedevolezza della vite V molto maggiore di quella della
angia F (V >> F ) la variazione di forza sulla vite molto minore di quella della
angia. Da questa considerazione nasce la ben nota osservazione per cui risulta
vantaggioso avere viti deformabili quanto pi possibile (minori variazioni di forza
che sono aaticanti, come si vedr negli esercizi successivi).
Il distacco delle piastre segue allannullarsi della forza di serraggio della angia
FF . Questa situazione mostrata nella gura successiva.
V = 6 F
F
FS
DF
DV
$uV
Fe, max
$uF
177
collegamenti filettati
La forza massima risulta pari alla forza di serraggio pi la variazione di carico sulla
vite corrispondente ad un allungamento equivalente alla variazione di accorciamento della angia uF .
uF = FS F
FV ,max =
uF
V
= FS
F
V
= Fs 1 + F
V
V
F
6
7
Fe,max
178
collegamenti filetatti
Nel caso specico con una forza di serraggio di 8500 N ed una forza esterna al
massimo di 8000 N, si ha:
Fs,min = Fs Fe
1
1+
6
= 8500 8000 = 1643 N
F
7
V
Fe
FF
FV
Si pu per completezza calcolare la forza massima agente nella vite (ed eventualmente il FV , per eventuali veriche di resistenza a fatica):
F
FV = Fe
= Fe
+
V
F
Fs,min = Fs + FV = Fs + Fe
1
1+
V
1
7
Fe = 1142 N
F
1
1+
1
= 8500 + 8000 = 9642 N
V
7
F
179
collegamenti filettati
Es. 8.3
9 kN
Soluzione
Viti:
Resistenza a rottura:
Resistenza a snervamento:
La forza che sollecita ciascuna vite il carico massimo diviso per il numero n
di viti. Applicando il coeciente di sicurezza S, il carico Pi con cui eettuare il
progetto della vite dunque (n = 2, S = 4):
Pi = S
180
Ftot
n
= 18 103 N
collegamenti filetatti
As,min =
Pi
R p 0.2
18000
400
= 47.4 mm 2
0.9 As R p 0.2
1 + 3k 2
= (18.2 19.7) kN
181
Es. 8.4
collegamenti filettati
Coperchio - alluminio
g/2
g/2
Fe
Cilindro - ghisa
250
350
Soluzione
La pressione varia ciclicamente tra 0 e 1.25 MPa, per cui il carico esterno totale
sulle viti varia tra due valori 0 ed Fe,tot,max calcolati come prodotto dei valori estremi di tensione per larea su cui agisce la pressione (in assenza di informazioni pi
precise la si assume pari al diametro interno d = 250 mm):
Fe,tot = (0 1.25) d2 / 4 = (0 61359) N
Tenendo conto del coeciente di sicurezza il carico su ciascuna vite varia tra i
seguenti due estremi:
Fe = S Fe,tot / n = 2 (0 61359) / 12 N = (0 10226) N
Al ne di calcolare la sollecitazione di fatica su ciascuna vite occorre calcolare la
variazione di tensione conseguente alla presenza della forza esterna. Per questo
occorre calcolare le deformabilit di viti e angia.
182
collegamenti filetatti
Dunque la deformabilit di ciascuna vite (in acciaio, E = 200 GPa) data da:
F = V = (1 / 200)( g / Ab ) = 0.5 103 ( g / Ab )
FV = Fe
1+
V
F
Si fa notare che la variazione di forza FV nella vite dipende solo dal rapporto tra
le deformabilit (oltre che ovviamente dalla forza esterna applicata). Sostituendo
i valori calcolati delle deformabilit (V / F = 2.059):
FV = 10226
1
1 + 2.059
= 3343 N
183
collegamenti filettati
1
1+
F
V
= 20416 10226
1+
1
2.059
184
collegamenti filetatti
ksi
MPa
Fosfato e
olio
Standard
10
69
Dopo T.T.
Fosfato e
olio
Standard
21
145
Acciaio,
Su = 820-1800 MPa
Dopo T.T.
Cadmiata
Standard
19
131
Acciaio,
Su = 820-1800 MPa
Dopo T.T.
Fosfato e
olio
Speciale *
26
179
Acciaio,
Su = 820-1800 MPa
Dopo T.T.
Cadmiata
Speciale *
23
158
Titanio,
Su = 1100 MPa
Dopo T.T.
Standard
10
69
Titanio,
Su = 1100 MPa
Dopo T.T.
Speciale *
14
96
Rullatura
letto
Supercie
Su = 820-1800 MPa
Prima
T.T.
Acciaio,
Materiale
Acciaio,
Su = 820-1800 MPa
* SPS Technologies, Inc., filettatura asimmetrica (con elevato raggio di fondo filetto).
(Il raccordo alla base della testa del bullone deve essere rullato per rendere questa regione
altrettanto resistente a fatica)
185
collegamenti filettati
Filettature metriche
Principali dimensioni delle lettature metriche
passo grosso
passo fine
Diametro
nominale
Passo
Sezione
resistente
Passo
Sezione
resistente
d (mm)
P (mm)
As (mm2)
P (mm)
As (mm2)
0.7
8.78
0.8
14.2
20.1
28.9
1.25
36.6
10
1.5
58.0
12
1.75
84.3
14
16
186
39.2
64.5
1.25
61.2
1.25
92.1
1.5
88.1
115
1.5
125
157
1.5
167
18
2.5
192
204
20
2.5
245
272
258
22
2.5
303
1.5
333
318
24
353
1.5
401
384
27
459
496
30
3.5
561
621
33
3.5
694
761
36
817
865
collegamenti filetatti
H /2
H /2
30
60
30
H /6
d3 (= dn )
d2
d
R=H /6
H /8
P (mm)
passo dellelica
d (mm)
d2 (mm)
d3 (mm)
diametro di nocciolo
d 1.22687 P = dn
ds (mm)
As (mm)
187
9. ACCOPPIAMENTI DI FORMA
Soluzione
Si assume che i anchi della linguetta abbiano supercie dappoggio laterale
ugualmente ripartita fra albero e mozzo.
Nel dimensionamento si richiede che quando lalbero venga sottoposto al massimo valore di momento trasmissibile (trascurando leetto dintaglio dovuto alla
presenza della linguetta) la linguetta sia in stato di incipiente collasso.
Il cedimento della linguetta pu avvenire per il raggiungimento della massima
pressione ammissibile sui anchi (si ricorda che la trasmissione del momento in
una linguetta avviene tramite le azioni normali delle forze tangenziali agenti sui
anchi) oppure per il raggiungimento della massima tensione tangenziale ammissibile dovuta alla sollecitazione di taglio.
= =
Mt
h
Ft
Ft
Mt
189
Es. 9.1
accoppiamenti di forma
Nellipotesi che la linguetta e lalbero siano dello stesso materiale la massima tensione tangenziale amm (conseguente alla sollecitazione di torsione nellalbero e alla
sollecitazione di taglio nella linguetta) pari alla massima tensione normale amm
divisa per 3:
amm = amm / 3
Dunque il momento massimo trasmissibile dallalbero risulta:
M t , amm = amm (d 3 / 16) = amm (d 3 / 16) / 3
Semplicando si ottiene:
L / d = / 3 = 1.814
Il massimo momento trasmissibile a taglio dalla linguetta si pu calcolare calcolando la tensione tangenziale media che si pu calcolare come rapporto tra la forza tangenziale agente M / (d / 2) e la sezione trasversale della linguetta (L d / 4):
amm = M p, amm / (d / 2) / (Ld / 4)
M T , amm = amm (Ld 2 / 8) = amm Ld 2 / (8 3 )
accoppiamenti di forma
Semplicando si ottiene:
L / d = / 2 = 1.571
Per cui la condizione maggiormente critica per la resistenza della linguetta relativa alla massima pressione agente sui anchi e per garantirne la resistenza occorre
scegliere la lunghezza maggiore fra le due.
1100 MPa
900 MPa
490 MPa
150
250
50
50
191
Es. 9.2
accoppiamenti di forma
Soluzione
Si omette la soluzione ottenuta tenendo conto del solo eetto di intaglio dovuto
alla variazione di diametro.
Secondo W.D. Pilkey, Petersons stress concentration factors, pp. 381-382, nella
situazione presentata in gura si pu considerare leetto dintaglio della cava
per la linguetta prevalente e non inuenzato dalla presenza della variazione di
diametro.
Per i valori del fattore di concentrazione delle tensioni si possono quindi utilizzare
quelli riportati da C. Juvinall, K.M. Marshek, Fondamenti della progettazione
dei componenti delle macchine secondo la tabella di seguito riportata.
Nel caso in esame il fattore di concentrazione delle tensioni a fatica pu essere
assunto pari a 2:
Kf = 2
Cava realizzata con fresa a disco
Acciaio
Flessione
Torsione
Flessione
Torsione
Ricotto
1.3
1.3
1.6
1.3
Temprato e
rinvenuto
1.6
1.6
2.0
1.6
Data la potenza in ingresso P = 50 kW e la velocit di rotazione di 1500 giri/minuto (da cui si ha una velocit di rotazione = 157.1 rad/s) si calcola la coppia
trasmessa pari a:
C = 318.3 103 Nmm = Mt
Il momento ettente massimo nella sezione di calettamento della ruota dentata
dove si ha:
Mf = Ft a b /(a + b) = (C / r) a b /(a + b) = 635.06 103 Nmm
Il diametro pu essere quindi calcolato a fatica con la consueta ipotesi di
Goodman:
32M f
16M t
d 3 = S K f
+
L
R
192
accoppiamenti di forma
32M f
16M t
= 38.69 mm
d = 3 S K f
+
L
R
Dunque si assumer un diametro dellalbero di 40 mm siccome sullo stesso diametro d deve essere montato il cuscinetto a sfere a destra in gura.
Per il dimensionamento della linguetta si possono considerare i valori di tensione ammissibile indicati nella seguente tabella (rif. G. Niemann, Elementi di
Macchine, Vol. 1, pag. 372).
Materiale mozzo
pamm (MPa)
L/d
Ghisa grigia
50
1.62.1
Acciaio
90
1.11.4
Mt
(h t ) d 2 pz
1
Lmin =
Mt
(h t ) d 2 p
1
accoppiamenti di forma
lmin(GG) = 118.1 mm
lmin(Ac) = 70.9 mm
Il rapporto l / d vale nel primo caso (ghisa grigia) 2.9 mentre nel caso di ruota
(mozzo) in acciaio si ha l / d = 1.77, quindi di poco superiori ai valori indicativi
del Niemann.
In accordo con la gi citata norma UNI le lunghezze per la linguetta 129 possono variare tra 28 e 140 mm, per cui in entrambi i casi si rientra nei valori
unicati.
Si pu inne vericare la resistenza a taglio nella sezione resistente (b l ) della
linguetta. Con le dimensioni di linguetta precedentemente stabilite si avrebbe
dunque:
t =
Mt
d
2
t (GG ) =
Mt
d
2
t ( Ac ) =
(Lb)
( )
Mt
= 11.2 MPa
Lb
(Lb)
2
= 18.7 MPa
194
accoppiamenti di forma
Soluzione
Una volta ssato il diametro dello scanalato che dipende dal diametro dellalbero, lunico parametro da dimensionare la lunghezza. Le altre dimensioni sono
normalizzate.
Resta la scelta del tipo di scanalato da utilizzare (serie leggera o serie media). La
scelta deve essere fatta valutando lentit del momento torcente trasmesso dallalbero in rapporto al massimo momento torcente trasmissibile dato il materiale dellalbero (oppure confrontando la tensione eettivamente agente con la tensione
ammissibile a torsione nellalbero). Tenendo conto del fattore di concentrazione
delle tensioni indicato si ha una tensione di torsione di:
t = Kt
16 M t
d 3
Si ipotizzato per semplicit di poter adottare uno scanalato della serie leggera
(per D = 40 mm, d = 36 mm, z = 8, b = 7 mm, c = 36 mm).
La tensione di torsione molto inferiore alla tensione ammissibile (amm = amm /
3 = 900 / 3 = 519 MPa) per cui si pu mantenere lipotesi di adottare la serie
leggera.
La lunghezza dello scanalato pu essere calcolata con la consueta formula
(R. Giovannozzi, Costruzione di Macchine, Vol. 1, pp. 342-343):
l
d
m
k
d2
)(
N D + d D d 4c
= 0.761
195
Es. 9.3
accoppiamenti di forma
Ambedue cementate
Una sola cementata o nessuna
Condizioni dellaccoppiamento
Accoppiamenti ssi
Accoppiamenti scorrevoli non
sotto carico
Accoppiamenti scorrevoli sotto
carico con ambedue le superci
di contatto cementate
Accoppiamenti scorrevoli
sotto carico con una o nessuna
supercie cementata
Accoppiamenti ssi o
scorrevoli non sotto
carico
Accoppiamenti
scorrevoli sotto carico
2.85
2.10
2.42
1.75
Carico variabile e
con forti vibrazioni;
condizioni di
funzionamento
cattive (lubricazione,
etc); lavorazione
non molto precisa
1.25
0.96
1.10
0.85
0.32
0.25
0.25
0.20
Assumendo superci non cementate (la cementazione lavorazione costosa evitabile quando possibile) e accoppiamento sso (m = 2.10) e carico costante,
buone condizioni di lavoro e lavorazione precisa (k = 1.25) si pu facilmente
calcolare l / d = 1.27 (l = 46 mm).
Per avere unidea dellinuenza dei parametri sulla denizione della lunghezza dello scanalato si pu osservare che nel caso pi sfavorevole (m = 2.85, k = 0.25) si
avrebbe l / d = 8.68 (l = 312 mm) mentre nel caso pi favorevole (m = 1.75,
k = 1.25) si avrebbe l / d = 1.06 (l = 38 mm).
In tutti i casi opportuno rispettare le seguenti raccomandazioni (per esigenze di
lavorazione e garantire una buona uniformit nella distribuzione del carico):
l / d = 11.5
serie leggera
l / d = 1.52.5
serie media
196
accoppiamenti di forma
m
k'
m
=
k
Rm
Ra
2.10 0.761
= 3.91
Per una lunghezza minima dellaccoppiamento pari a 141 mm. Tale lunghezza
comunque da ritenersi eccessiva anche in considerazione del fatto che lalbero
trasmette un valore di momento molto minore di quello ammissibile (circa 1/7)
per cui si pu ridurre il valore della lunghezza per mantenerla nei limiti pratici
precedentemente raccomandati.
Scanalato UNI 8953/86
Serie leggera
Grandezza:
8 36 40
Diametro esterno:
D = 40 mm
Diametro esterno:
d = 36 mm
Numero di denti:
N=8
Spessore denti:
B = 7 mm
Smusso testa:
c 0.3 mm
197
accoppiamenti di forma
Es. 9.4
Soluzione
La spina come la linguetta sollecitata a taglio su due sezioni corrispondenti allintersezione con la supercie cilindrica di contatto albero-mozzo.
Dunque la tensione tangenziale media che sollecita la sezione trasversale della
spina data da met della forza tangenziale Ft = Mt / (D / 2 ) divisa per larea
trasversale:
=
Ft / 2
d
M
t
/ 2
D 2
d
4M t
Dd 2
Dd 2
4
S xy
In caso di spina in materiale duttile nel quale caso si possa adottare lipotesi di
Von Mises, data la resistenza a snervamento del materiale Sx la resistenza a taglio
risulta: Sxy = Sy / 3. Si pu quindi esprimere il momento trasmissibile in funzione della resistenza a snervamento del materiale come segue:
Mt =
198
Dd 2
4 3
Sy
accoppiamenti di forma
d
Mt
1/2 Ft
1/2 Ft
Mt
1/2 Ft
1/2 Ft
D
1/2 Ft
1/2 Ft
Ft=Mt / (D/2)
Dato un acciaio di resistenza allo snervamento pari a 590 MPa scegliere il diametro
minimo da dare ad una spina per trasmettere il momento torcente in uscita dellalbero dellesercizio 6.2.
Soluzione
Con le relazioni dellesercizio precedente si pu scrivere:
d2 =
d=
4 3M t
DS y
4 3M t
DS y
199
Es. 9.5
accoppiamenti di forma
4 3 318.3 103
40 590
= 5.4 mm
Si adotter quindi una spina (o una chiavetta trasversale, secondo lapplicazione specica) di diametro 6 mm. In dipendenza anche del diametro esterno del
mozzo si sceglier la lunghezza, facendo riferimento ad una delle normative di
riferimento cui si rimanda.
200
accoppiamenti di forma
Data
Denominazione
Corrispondenze
UNI 6603:1976
31/03/1976
Linguette e chiavette.
Definizioni e prospetto
dei tipi unificati
UNI 6607:1969
01/12/1969
Chiavette. Dimensioni ed
applicazione
01/06/1976
Linguette e chiavette.
Modifiche alle UNI 6604
e UNI 6607
UNI 6608:1969
31/12/1969
UNI 7511:1976
31/03/1976
ISO 2492-74
UNI 7512:1976
31/03/1976
ISO 2492-74
31/03/1976
Chiavette ribassate
concave. Dimensioni e
applicazione
ISO 2492-74
31/03/1976
Chiavette ribassate
concave con nasello.
Dimensioni e
applicazione
ISO 2492-74
31/03/1976
Chiavette tangenziali
ISO/DIS 3117
201
accoppiamenti di forma
Data
Denominazione
UNI 6603:1976
31/03/1976
Linguette e chiavette.
Definizioni e prospetto
dei tipi unificati
UNI 6607:1969
01/12/1969
Linguette. Dimensioni
ed applicazione
UNI 6605:1969
31/12/1969
UNI 6606:1980
28/02/1980
Linguette a disco.
Dimensioni ed
applicazione
01/06/1976
Linguette e chiavette.
Modifiche alle UNI 6604
e UNI 6607
UNI 6608:1969
31/12/1969
UNI 7510:1976
31/03/1976
202
Corrispondenze
ISO 2491-74
accoppiamenti di forma
UNI 8953:1986
Data
Denominazione
Corrispondenze
30/11/1986
Scanalati cilindrici
con fianchi paralleli,
a centraggio interno.
Dimensioni, tolleranze
e verifica
ISO 14-82
30/04/1985
Scanalati cilindrici
diritti con fianchi ad
evolvente. Modulo
metrico, centraggio
sui fianchi. Generalit,
dimensioni e verifica
31/10/1996
ISO 6413:1988
UNI 219
Sostituita da UNI
8953:1986
UNI 220
Ritirata
UNI 221
Ritirata
UNI 222
Sostituita da UNI
8953:1986
UNI 223
Sostituita da UNI
8953:1986
UNI 224
Sostituita da UNI
8953:1986
UNI 225
Sostituita da UNI
8953:1986
203