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DM05/08/2011 Prevenzione incendi: nuovi requisiti per abilitarsi

Con il DM citato, sono cambiate le regole per abilitarsi in materia di sicurezza antincendio ed entrare negli elenchi
ministeriali (legge 818/1984): l'iscrizione diventa pi semplice per i giovani, mentre vengono meno, per i professionisti
anziani con pi di 10 anni di iscrizione allordine, i "privilegi" di anzianit, che consistevano nelliscrizione automatica a
seguito di semplice procedura burocratica; inoltre per i tecnici gi iscritti allalbo del Ministero dellInterno, i nuovi criteri
di permanenza obbligano all'aggiornamento quinquennale, tramite specifici corsi.

I requisiti di accesso
Le nuove disposizioni, gi in vigore, prevedono che, per iscriversi nell'elenco dei tecnici abilitati ad emettere specifiche
certificazioni nell'ambito delle prevenzione incendi e finalizzate all'ottenimento o rinnovo del CPI (Certificato di
Prevenzione Incendi), si abbiano due requisiti:
essere iscritti ad uno degli albi professionali che ne consente l'ingresso (ingegneri, architetti, chimici, agronomi,
dottori forestali, geometri, periti industriali, agrotecnici e periti agrari);
aver frequentato e superato la prova finale di un corso di specializzazione di almeno 120 ore, che sia conforme ai
contenuti ed al programma stabiliti dal Decreto.
Rispetto alle previgenti normative, maggiori innovazioni riguardano i tempi; per ottenere l'abilitazione, infatti, non pi
necessario attendere i due anni di iscrizione all'albo professionale di appartenenza e, inoltre, viene eliminato il
"privilegio" di anzianit riservato ai professionisti con pi esperienza .
L'eliminazione del requisito di anzianit dei due anni giova ai giovani laureati, che possono persino accedere
all'abilitazione antincendio subito dopo l'iscrizione all'albo professionale e senza seguire il corso di specializzazione se,
durante il percorso universitario, abbiano frequentato con profitto un corso universitario specifico sullantincendio.
Al contrario, il nuovo sistema danneggia gli iscritti di vecchia data. Infatti, mentre prima, per iscriversi all'elenco
Ministeriale bastavano, senza seguire il corso di specializzazione, 10 anni di iscrizione all'albo di appartenenza (o 5 anni
se accompagnata da comprovata esperienza maturata in materia), come pure lessere professori universitari di materie
tecniche, ora questo "privilegio" spetta solo ai professionisti che, per almeno un anno, abbiano ricoperto ruoli direttivi e di
ispettorato nel Corpo nazionale dei vigili del fuoco.
Inoltre ulteriore vincolo introdotto per chi gi iscritto negli elenchi l'obbligo di aggiornamento: nell'arco di 5 anni sar
necessario frequentare corsi e seminari per una durata complessiva di 40 ore e, il professionista che non vi provveder,
vedr sospesa la propria iscrizione fino all'avvenuto adempimento.
Naturalmente al termine del corso o seminario dovr essere rilasciato un attestato che certifichi l'avvenuta frequenza.

Sentenza Consiglio di Stato sez.IV 09/02/2012 n. 686


Competenze dell'ingegnere (e per analogia architetto) con laurea triennale nel
caso di progettazione di opere da realizzare in zona sismica

Nella sentenza citata vengono sanciti i seguenti, importanti principi:

1.

Il DPR n. 328/2001 non crea nuove competenze professionali, ma si limita a ripartire quelle gi esistenti
attribuite a ciascuna categoria.

2.

Gli Ingegneri di primo livello sono titolari, in determinati casi, della facolt di autonoma progettazione; le
Amministrazioni sono perci tenute a verificare ciascun caso individualmente, non esistendo per Ingegneri e
architetti triennali categorie progettuali precluse a priori.

3.

Detta capacit progettuale esiste anche in zona sismica non potendo escludersi che, anche in tali casi, sia
possibile progettare semplici costruzioni civili, con luso di metodologie standardizzate.

4.

Ai Geometri, per contro, la progettazione in zona sismica sempre preclusa.

5.

Va mantenuta una distinzione fra gli Ingegneri triennali (e per analogia gli Architetti triennali) ed i Geometri,
anche nelle competenze, inferiori per i secondi rispetto ai primi.

D.L. n.1 del 24/01/2012, convertito in L. n. 27 / 2012 relativo allesercizio delle


professioni in chiave liberalizzante: cosa cambia per gli architetti italiani
Le novit introdotte allart.9 sono particolarmente significative, ma anche di difficile esplicitazione. Ecco in sintesi le
principali novit che riguardano le professioni di architetto e ingegnere:

Scompare il termine tariffa, sostituito con il termine compenso per prestazioni professionali. Le tariffe
fino ad oggi vigenti sono abrogate (nonch le disposizioni che ad esse rinviano); rimangono valide per massimo
120 giorni, in caso di contenzioso giudiziario. Entro tale termine, con decreto del Ministero della Giustizia,
saranno definiti nuovi parametri per le liquidazioni da parte degli organi giurisdizionali, e i parametri per oneri e
contribuzioni alle casse professionali e agli archivi basati sulle tariffe.
L'utilizzo nei nuovi contratti dei parametri tariffari previsti dalle normative abrogate (per Architetti e Ingegneri
trattasi del T.U tariffe professionali L 143/49 e s.m.i. e del DM 04/04/2001 relativo al tariffario con committente
pubblico)i, d luogo alla nullit della clausola contrattuale relativa alla determinazione del compenso.
Il compenso pattuito quindi al momento del conferimento dell'incarico professionale (nella forma di un vero e
proprio contratto tra le parti), e comunque prevede due distinti passaggi:

1-

inizialmente prevista la redazione di un preventivo di massima (che quindi potr variare) , adeguato
all'importanza dell'opera e indicante, per le singole prestazioni, tutte le voci di costo, comprensive di spese,
oneri e contributi;

2-

il compenso professionale vero e proprio viene pattuito con il cliente al momento del conferimento dell'incarico,
nelle forme previste dall'ordinamento. In questa fase il professionista, dovr rendere noto al cliente:
- il grado di complessit dell'incarico;
- tutte le informazioni utili circa gli oneri ipotizzabili dal momento del conferimento alla conclusione dell'incarico;
- i dati della polizza assicurativa per i danni provocati nell'esercizio dell'attivit professionale;
La pattuizione del compenso al momento del conferimento dell'incarico diventa libera e senza alcun parametro
di riferimento, salvo la congruit rispetto alla difficolt della prestazione; infatti l'Ordine professionale ha la
facolt di sanzionare il professionista nel caso in cui risulti che la misura del compenso indicata nel preventivo
di massima sia esigua, senza valide motivazioni. Sulla base di che parametri poi si regoleranno gli ordini,
questo risulta, per ora, un mistero.
E comunque scomparsa, in sede di conversione in legge, la sanzione deontologica prevista nel DL, in caso di
mancata presentazione di un preventivo scritto al futuro cliente.

Altro punto confermato dalla legge la durata del tirocinio, preventivo allesame di stato, che non potr essere
superiore a diciotto mesi, di cui i primi sei potranno essere svolti, previa definizione di apposite convenzioni
(Consigli Nazionali - Ministero dell'Istruzione), in concomitanza con il corso di studi universitario. Nei successivi
12 mesi previsto, per i tirocinanti, un rimborso spese, forfettariamente concordato.
Ulteriori convenzioni (Consigli Nazionali - Ministero della P.A.) potranno regolare lo svolgimento del tirocinio
presso pubbliche amministrazioni.

Per quel che riguarda le societ tra professionisti, sono state introdotte le seguenti novit:

1-

Le societ cooperative di professionisti devono avere almeno 3 soci;

2-

Il capitale sociale detenuto da soci professionisti abilitati, in una societ tra professionisti, deve essere pari ad
almeno due terzi del capitale sociale; in mancanza di ci la societ sciolta e cancellata dallalbo, a meno che
entro 6 mesi non sia ristabilita la prevalenza dei soci professionisti.

Infine, nellambito della riforma delle professioni, da promulgarsi entro il 12 agosto 2012, stata introdotta la
possibilit di accorpamento volontario di collegi o ordini che abbiano le stesse finalit professionali,
modificando cos lart.3 comma 5 del DL 138/2011, convertito in L. 148/2011. Ci potrebbe portare ad un
ipotetico unico albo per geometri, periti industriali e agrari, a cui potrebbero aggiungersi anche ingegneri junior
ed architetti junior. Queste ultime due categorie, per, sulla base della sentenza del CONSIGLIO DI STATO
SEZ. IV n. 686 del 09/ 02/2012, precedentemente menzionata, saranno probabilmente contrari a detta
deportazione.

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