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1 Vedasi anche la: Variante V1, che aggiunge l'Appendice A in seguito a decisioni concordate in ambito europeo e la Variante V2 che presenta modifiche al campo di applicazione e alle tabelle 1a, 2d,
2f e 4 della norma base.
2 Vedasi anche la Variante V1 6756: 2002-12.
3 Vedasi anche: la norma CEI 20-40 - 01/10/1998 - fasc. n. 4831 che fornisce indicazioni a riguardo dell'utilizzo dei cavi di bassa tensione sulla base delle condizioni di installazione (sollecitazioni meccaniche, ambientali e di posa), la Variante V1 - 01/09/2004 - fasc. n. 7402 che aggiunge alla guida base l'articolo E. 4.4.7 riguardante la posa dei cavi interrata e la Variante V2 - 01/09/2004 n. 7403 che riporta
modifiche e aggiunte ad alcune tabelle indicanti l'uso dei cavi, rispetto a quelle della norma base.
7.4 D e t e r m i n a z i o n e d e l l a
portata dei cavi (trasportabilit
al limite termico)
Nota la corrente dimpiego IB si tratta
di individuare il cavo con un valore
di IZ appena superiore per soddisfare
le due condizioni imposte per la
protezione contro i sovraccarichi.
La portata IZ effettiva di un cavo dipende dal suo regime di funzionamento (permanente, ciclico o transitorio), dalle sue condizioni di installazione (temperatura ambiente, modalit di posa, ecc.), dal numero dei
cavi e dal loro raggruppamento dovendosi tener conto che il suo riscaldamento dipende anche da quello
causato dalle correnti circolanti negli altri cavi adiacenti.
La portata dei cavi in regime permanente si calcola con i criteri analitici contenuti nella norma CEI 20214, ma allatto pratico si utilizzano
le tabelle CEI UNEL.
In particolare, per i cavi con tensione non superiore a 1000 volt in
c.a. e 1500 in c.c, descritti nella
parte 5 della norma CEI 64-8 5 , si
utilizzano le tabelle:
l CEI UNEL 35024/1
cavi in rame
con isolamento elastomerico o termoplastico, posati in aria;
l CEI UNEL 35024/2 cavi in rame con
isolamento minerale, posati in aria;
l CEI UNEL 35026 cavi in rame
per posa interrata6.
Per i cavi di sistemi elettrici con tensione superiore a 1 kV le portate sono invece indicate nelle tabelle:
l CEI UNEL 35027-82 per i cavi con
isolante in carta ovvero elastomerico
o termoplastico;
l CEI UNEL 35028/135028/3 per i
cavi appena detti ma per posa in aria;
l CEI UNEL 350289/135029/3 per
gli stessi cavi in caso di posa interrata.
Per i cavi con tensione nominale disolamento superiore a 18/30 kV la
portata viene stabilita dai costruttori.
4 Norma CEI 20-21. - Calcolo delle portate dei cavi elettrici. Elaborata sulla base della Pubblicazione IEC 287 (1982), riguarda la portata dei cavi elettrici in regime permanente (fattore di carico 100%) e si applica ai cavi considerati in particolare dalle Norme del CT 20 del CEI destinati
alla trasmissione e distribuzione di energia elettrica.
5 La portata dei cavi utilizzati nelle linee di distribuzione pubblica dellenergia elettrica in bassa tensione sono stabilite nelle relative norme di prodotto o dintesa fra costruttore e cliente in sede di specifica tecnica di costruzione.
6 La portata dei cavi con conduttori in alluminio si ottiene moltiplicando per 0,78 la portata dei
cavi in rame.
42
l
l
l
n 10 Ottobre 2007
I=
P
3Ucos
(1
Indichiamo la caduta di tensione come la differenza fra tensione in arrivo sul carico P e la tensione in partenza dalla sorgente di alimentazione. Tenendo conto che si tratta di
vettori :
U o = U op U oa = ZI
(2
Z = R 2 + X 2 ovvero: Z = R + jX (3
7 Ricordiamo che per gli impianti utilizzatori di BT, la norma CEI 64-8/5, art. 525, raccomanda che
la caduta tensione, in assenza di diversa indicazione del committente, fra lorigine dellimpianto
(misuratore dellenergia elettrica da parte del distributore) e un punto qualsiasi di esso, non superi il 4% della tensione nominale. Negli impianti della distribuzione pubblica di BT il valore nominale della tensione di fornitura dellenergia e quindi delleventuale scostamento in pi o in meno stabilito per legge.Secondo quanto stabilito dalla legge 8 marzo 1949 n. 105, tuttora in vigore, la tensione di fornitura in bassa tensione deve essere di 220/380 volt 10 %. Questo quindi
il valore ancora riportato sui contratti di somministrazione dellenergia elettrica che sono stipulati fra i distributori del servizio elettrico e i loro clienti. Per altro la norma CEI EN 50160 Caratteristiche della tensione fornita dalle reti pubbliche di distribuzione dellenergia elettrica ha unificato, a far data dal maggio 1995, il livello di 230/400 volt con tolleranza 10%. Tale norma per,
in armonia con la norma CEI 8-6, stabiliva che fino allanno 2003 il valore di tensione nominale
poteva differire dagli appena detti valori nella misura di: +6% e -10%.
(4
U
3ZI
% = 100
U
U
(5
Allo scopo di evitare le complicazioni legate al calcolo del valore assoluto e dellargomento dellimpedenza
di linea con le espressioni (3, generalmente si procede ad alcune approssimazioni che danno origine alla
cos detta formula della caduta di
tensione industriale. Nel diagramma
vettoriale di fig. 7.5.2 rappresentato
in modo rigoroso il vettore caduta di
tensione U = 3ZI in valore assoluto e argomento.
La caduta di tensione industriale
intesa come la differenza aritmetica
fra la tensione in partenza e allarrivo della linea.
Essa si ottiene ruotando il vettore Up
su U a che equivale a considerare
nullo langolo . Trascurando poi il
segmento CCsi pu scrivere:
U =Up-Ua = AC AC = AB + BC =
U = U p U a = 3ZI
3 RI cos e
AB + HH e che: AB =CD
HH= CD
3 XI sen
Da cui, tenendo conto della (1,
esprimendo la lunghezza della linea e le costanti specifiche unitarie
della resistenza, r, e della reattanza,
x, si ottiene lespressione di largo
impiego della caduta di tensione:
43
n 10 Ottobre 2007
U
Pl
% = 100 3Il(rcos + xsen ) = 100 2 (r + xtg )
U
U
U
Analizzando la (6 si pu dire che:
l la caduta di tensione dipende oltre
che dalle caratteristiche della linea
anche dal fattore di potenza del cari-
(6
U =
Il
1000
Per ricevere
(7
Dove 11:
U caduta di tensione in volt;
caduta di tensione specifica,
Nuovo
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