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STACCABILI
DI DIRITTO
INTERNAZIONALE
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PARTE PRIMA
LE FONTI DEL DIRITTO INTERNAZIONALE
Capitolo Primo: Il diritto internazionale: nozioni generali, teorie sul suo
fondamento giudirico, fonti ...................................................................
Pag.
11
15
27
29
33
1. La Commissione di diritto internazionale (CDI). 2. I rapporti tra il diritto consuetudinario e laccordo di codicazione.
Capitolo
IIL
L DIRITTO INTERNAZIONALE: NOZIONI GENERALI,
TEORIE
T
E
SUL SUO FONDAMENTO GIURIDICO, FONTI
1. Nozioni generali
Nozione di diritto internazionale: complesso delle norme, scritte e consuetudinarie, che disciplinano i rapporti tra i soggetti della Comunit internazionale.
Norme del diritto internazionale: sono tutte quelle regole di condotta il cui rispetto da considerarsi obbligatorio: al comportamento prescritto a carico di un soggetto fa costantemente riscontro una pretesa di un altro soggetto a che tale comportamento sia tenuto (GIULIANO).
Soggetti della Comunit internazionale: devono intendersi tutti gli enti che possiedono lastratta attitudine a divenire titolari di diritti e obblighi previsti dalle norme del diritto internazionale. Se,
in origine, la Comunit internazionale si qualicava come comunit di Stati, nel tempo la soggettivit stata riconosciuta anche alle organizzazioni internazionali e, pi recentemente, agli individui.
Pi controversa risulta lattribuzione dello status di soggetti internazionali ad altri enti che pure partecipano alla vita di relazione internazionale e ne sono da questa inuenzati (si pensi, ad esempio, ai popoli, ai movimenti di liberazione nazionale in primis la Palestina e alle imprese multinazionali).
i suoi soggetti sono posti, sotto il prolo giuridico formale, su un
piano paritario
Peculiarit dellordinamento internazionale
Differenze
Il diritto internazionale, denominato anche diritto internazionale pubblico, non va confuso col diritto internazionale privato, che costituisce un ramo del diritto interno in quanto formato dal complesso delle norme giuridiche prodotte da uno Stato per regolare i rapporti privatistici collegati ad altri ordinamenti e stabilire i casi in cui vada applicato il diritto interno o quello straniero.
Capitolo 1 - Il diritto internazionale: nozioni generali, teorie sul suo fondamento giuridico, fonti
Teoria del diritto naturale: pone a fondamento del sistema delle relazioni internazionali, considerandola in grado di imporre delle regole di comportamento agli Stati pur in assenza di unentit
sovranazionale. Il suo maggior esponente fu GROZIO
teoria normativista pura: la validit delle norme giuridiche trova la sua giusticazione in una norma-base fondamentale che conferisce efcacia a tutto il sistema (KELSEN)
Teorie positiviste
(volontaristiche)
Art. 38
Statuto della Corte internazionale di giustizia (CIG)
Generalit: larticolo
dispone che nella soluzione delle con troversie la Corte applicher:
Funzione: larticolo opera una mera ricognizione delle fonti utilizzate dalla Corte senza fornire alcuna gerarchia delle stesse
Consuetudini: norme non scritte che formano il diritto internazionale generale, nel senso di vincolare tutti i soggetti della Comunit internazionale
Trattati: sono fonti che devono alla norma consuetudinaria pacta
sunt servanda il fondamento della loro obbligatoriet, sono vincolanti solo per i soggetti che hanno concorso alla loro formazione
Classicazione delle fonti in
e costituiscono per questo il diritto internazionale particolare. Si
dottrina
distinguono in formali o materiali, a seconda che istituiscano ulteriori fonti di produzione di norme o regolino direttamente i rapporti giuridici tra gli Stati contraenti
Atti vincolanti delle organizzazioni internazionali: sono fonti
previste dagli accordi istitutivi delle organizzazioni internazionali e
hanno efcacia per i soli Stati membri
le consuetudini sono riconosciute unanimemente come fonti di primo grado
Gerarchia delle fonti
per parte della dottrina anche i trattati sono fonti di primo grado,
mentre gli atti delle organizzazioni internazionali rappresentano
fonti secondarie
Capitolo 1 - Il diritto internazionale: nozioni generali, teorie sul suo fondamento giuridico, fonti
Estratto della pubblicazione
In sintesi
Il diritto internazionale il corpus di norme che regolano la Comunit internazionale, un ordinamento atipico
o i cui soggetti (Stati, organizzazioni internazionali etc.), in assenza di un ente supesuperiore dotato di poteri coercitivi e sanzionatori, sono posti su un piano giuridico paritario
o e difendodifendono da s i propri interessi (attraverso listituto dellautotutela). Le fonti, enumerate dallo Statuto della Corte internazionale di giustizia allart. 38, si distinguono in consuetudini, trattati (anche deniti
accordi, patti o convenzioni) e fonti previste dagli accordi istitutivi delle organizzazioni internazionali.
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Capitolo
LA CONSUETUDINE
1. Generalit
Nozione: una regola non scritta avente carattere obbligatorio, che deriva dalla ripetizione di
un comportamento da parte dei soggetti della Comunit internazionale accompagnata dalla convinzione che tale comportamento sia conforme a diritto. Le consuetudini costituiscono il diritto internazionale generale e, sul piano gerarchico, sono fonti di rango primario.
Diuturnitas o usus (elemento oggettivo): ripetizione costante e
uniforme di un dato comportamento
Elementi costitutivi
Opinio juris ac necessitatis (elemento soggettivo): convincimento che un dato comportamento sia giuridicamente dovuto
2. Elementi costitutivi
2.1 La diuturnitas (Elemento oggettivo)
Nozione: la reiterazione di uno stesso comportamento da parte della generalit dei membri della Comunit internazionale.
Formazione della volont degli Stati: devono manifestare con
atti commissivi o condotte omissive la propria volont a tenere un
determinato comportamento
Nozione: la convinzione di uno Stato che un dato comportamento sia giuridicamente dovuto
perch corrispondente ad un imperativo giuridico. Lelemento dellopinio iuris consente di distinguere
una norma consuetudinaria dalla comitas gentium (cortesia internazionale).
Capitolo 2 - La consuetudine
Estratto della pubblicazione
11
che risolve la consuetudine nel solo elemento dellusus: considera lopinio iuris la
conseguenza psicologica dellesistenza
delle norme consuetudinarie. Non accettabile perch rende impossibile distinguere le consuetudini dai meri usi (regole di cortesia internazionale che gli Stati
osservano senza sentirne limperativit)
che risolve la consuetudine nel solo elemento dellopinio iuris: perch si formi
una consuetudine sufciente che un
comportamento sia ritenuto giuridicamente dovuto. Ammette lesistenza di
consuetudini istantanee
Dottrina
Tesi monista
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obiezione di una pluralit di Stati: la norma non pu essere applicata nei loro confronti (e perde anche la sua connotazione di diritto generale/consuetudinario)
La consuetudine , sostanzialmente, lunica fonte di diritto internazionale vincolante per tutti i soggetti della Comunit internazionale, assumendo, cos, carattere di diritto generale: ci vale anche
per gli Stati che non hanno partecipato alla sua formazione perch sorti in un periodo successivo,
mentre dubbi in dottrina sorgono in merito allapplicabilit di una consuetudine agli Stati cd. persistent objectors.
I suoi elementi costitutivi sono la diuturnitas (reiterazione costante nel tempo) e lopinio juris ac necessitatis (convincimento che ci che essa prescrive costituisca un obbligo giuridico).
Per accertare la formazione di una consuetudine occorre rilevare la prassi degli Stati, soprattutto
di quelli pi direttamente interessati dal contenuto della consuetudine stessa. Alcune consuetudini entrano in vigore tra un gruppo di Stati: il caso, ad es., delle consuetudini localii o regionali.
Parte del diritto consuetudinario assume un particolare carattere cogente, potendo essere derogato o modicato solo da norme successive della medesima natura, e obbliga tutti i soggetti internazionali a reagire in caso di sua violazione.
Capitolo 2 - La consuetudine
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Capitolo
I TRATTATI
1. Generalit
Nozione: il trattato lincontro delle manifestazioni di volont di due o pi soggetti di diritto internazionale dirette a creare, modicare o estinguere norme giuridiche internazionali. I termini
trattato, accordo, patto, convenzione etc. possono essere utilizzati indistintamente, mentre con le
espressioni Carta o Statuto si fa riferimento ai soli trattati istitutivi di organizzazioni internazionali.
Lidoneit dellaccordo internazionale a creare norme giuridicamente vincolanti per le parti si fonda sulla norma consuetudinaria pacta sunt servanda.
Laccordo internazionale prevale, nei rapporti tra le parti, sulle consuetudini (ad eccezione di quelle che costituiscono jus cogens).
Caratteristiche
2. Classicazione
bilaterali: regolano i rapporti e gli interessi specici intercorrenti
tra due Stati
In base al numero delle parti contraenti
permanenti
transitori
contenenti norme materiali: disciplinano il comportamento delle
parti contraenti
contenenti norme formali: istituiscono fonti che producono ulteriori norme
Capitolo 3 - I trattati
Estratto della pubblicazione
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il negoziato costituisce la fase delle trattative cui prendono parte i rappresentanti plenipotenziari degli Stati al ne di concordare le regole da inserire nel testo del
trattato
la rma ha una funzione di autenticazione del testo del trattato, che non potr pi
essere modicato (trattati bilaterali) se
non aprendo un nuovo ciclo di negoziati
lo scambio delle ratiche per gli accordi bilaterali e il deposito delle stesse per
i trattati multilaterali o per gli accordi conclusi in seno ad organizzazioni internazionali (il depositario pu essere un governo statale o unorganizzazione internazionale)
Procedimento in
forma semplicata
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Adesione
un atto unilaterale attraverso cui lo Stato mira ad escludere o modicare leffetto giuridico di alcune disposizioni di un
trattato multilaterale nella loro applicazione
Tipologie
Ammissibilit: la
possibilit di apporre
riserve risulta direttamente dal trattato o,
in assenza di espressa previsione, ammessa dalla Conv. di
Vienna sul diritto dei
trattati quando le riserve:
Nozione
Procedura
Riserva
Effetti
Capitolo 3 - I trattati
Estratto della pubblicazione
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Riserva
Effetti
Dichiarazioni interpretative
Entrata in vigore
principio della irretroattivit dei trattati: le norme convenzionali non regolano atti o fatti anteriori alla loro entrata in
vigore, salvo che sia diversamente previsto dal trattato
Applicazione
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se uno Stato, gi vincolato mediante accordo ad uno Stato terzo, stipula con
un altro soggetto un nuovo trattato in
tutto o in parte incompatibile con il precedente tale accordo non pu abrogare
quello precedente, in quanto le parti contraenti non coincidono. Si pone un problema di incompatibilit tra accordi
coniggenti
si presume che i termini impiegati abbiano lo stesso signicato nei vari testi
Applicazione
Metodo soggettivistico
Interpretazione
Teoria dei poteri
impliciti
Capitolo 3 - I trattati
Estratto della pubblicazione
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Interpretazione
7. Emendamenti ai trattati
Generalit: la Convenzione di Vienna dispone, allart. 39, che un trattato pu essere emendato dalle parti contraenti secondo la procedura prevista al successivo art. 41, salvo i casi in cui siano
le stesse disposizioni del trattato a disporre diversamente.
Emendamento a un trattato
multilaterale
proposto da uno Stato che lo vuole vincolante per tutte le parti contraenti: la proposta deve essere noticata a tutti i soggetti,
ma risulta vincolante per le sole parti che la accettano (ai rapporti di uno Stato che riuta lemendamento con le altre parti si applica la versione originaria del trattato)
proposto da un accordo a cui aderiscono solo alcuni Stati:
laccordo modicativo pu essere concluso purch non violi il trattato originario e non pregiudichi le posizioni giuridiche delle parti
che non vi partecipano
Differenze
Lemendamento differisce dalla revisione che implica una modica pi incisiva e sostanziale dellintero trattato o di parte di esso.
Esempi:
servit internazionali
cessioni in aftto di territori
Intrasmissibilit dei trattati di natura politica. Si tratta di accordi che sono strettamente legati alla natura dello Stato e al regime in vigore prima del mutamento di sovranit (ad es. la concessione di parti di territorio per linstallazione di basi militari)
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Principi fondamentali
Mobilit delle frontiere dei trattati: quando uno Stato acquisisce un territorio, automaticamente estende ad esso tutti i suoi accordi
Della tabula rasa: la prassi internazionale applica questo principio a tutti i trattati non localizzabili, per i quali non vi trasmissione allo Stato successore
si distingue dal distacco in quanto la soggettivit internazionale dello Stato originario si estingue; in pratica, nessuno degli Stati residui ha la stessa organizzazione del governo preesistente. Valgono
le stesse regole previste per il distacco
si ha quando due o pi Stati si estinguono e danno vita ad una nuova entit internazionale. In questo caso, poich si
estingue la personalit degli Stati che si
fondono, si applica il principio della tabula rasa
Smembramento
Fusione
Rivoluzione
Capitolo 3 - I trattati
Estratto della pubblicazione
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TRATTATI
CHE RESTANO
IN VIGORE
VICENDE
DELLO STATO
TRATTATI
CHE SI ESTINGUONO
DISTACCO
di una parte di uno Stato, che
resta soggetto di diritto internazionale
SMEMBRAMENTO
di uno Stato, che si estingue
FUSIONE
tra due Stati, che si estinguonom con nascita di una nuova
entit internazionale
INCORPORAZIONE
di uno Stato da parte di un altro Stato
RIVOLUZIONE
mutamento radicale della
struttura di governo
Cause
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Per volont
delle parti
volont iniziale
Per volont
delle parti
Cause
volont successiva
delle parti
9.2 Invalidit
Nozione: il trattato invalido se le manifestazioni di volont che hanno concorso alla sua formazione sono viziate. Linvalidit comporta lestinzione del trattato stesso e lannullamento di tutti i
suoi effetti, anche quelli prodotti in precedenza.
Violazione delle norme interne sulla competenza a stipulare
purch questa sia manifesta e riguardi norme di importanza fondamentale
Cause di invalidit
Capitolo 3 - I trattati
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incolpevole e scusabile, in quanto lo Stato che lo invoca non deve in alcun modo
aver contribuito con il suo comportamento a determinarlo, n doveva esserne a
conoscenza al momento della stipula
dellaccordo
si ha quando uno Stato indotto a concludere un trattato per mezzo della condotta fraudolenta di un altro Stato che ha
partecipato al negoziato
esercitata nei confronti degli individui organi dello Stato oppure nei confronti dello Stato in quanto tale
Dolo
Cause di invalidit
Violenza
9.3 Sospensione
Nozione: il fenomeno in base al quale un trattato non produce effetti giuridici per un certo
periodo di tempo, pur restando in vigore tra le parti contraenti. Durante il periodo di sospensione le parti sono liberate dallobbligo di eseguire il trattato nei loro rapporti reciproci e non possono
compiere atti che ostacolino la ripresa dellapplicazione del trattato.
Previsione della sospensione in una disposizione del trattato
Guerra tra le parti contraenti
Cause
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