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Le reti elettriche in alternata

(R-C ; R-L ; R-L-C)


Le reti elettriche possono contenere i componenti R, C, L collegati fra di loro in modo
qualsiasi ed in quantit qualsiasi. Il loro studio in alternata parte dallanalisi delle
reti pi semplici e poi passare allo studio di una rete qualsiasi.

Le reti pi semplici sono costituite da:


1. due componenti R = resistenza e C = condensatori collegati in serie o in
parallelo.
2. due componenti R = resistenza e L = induttanza collegati in serie o in parallelo.

3. tre componenti R = resistenza, C = condensatori e L = induttanza collegati in


serie o in parallelo.
Proseguiremo quindi nellordine stabilito adesso, per poi fare il caso generale.

Le reti elettriche in alternata


(R-C)
R
Circuito R-C serie:
I

Questo circuito ha una sola corrente


che percorre sia R che C.

VR
VC

VG

Invece le tensioni sono tre VG, VR, VC.


C

Ricordiamo che la tensione (V) una


energia (J) per unit di carica (C).

Circuito R-C parallelo:

VG

IC

IR

I
R

VC

VR
C

Questo circuito ha una


sola tensione che si
localizza ai capi di VG di
R e di C.
Invece le correnti sono
tre I, IR, IC.
2

Le reti elettriche in alternata


(R-C serie)
R
I

VG

VR
Questo circuito si studia applicando la
legge di Kirchoff alle tensioni.

VC
C

Questa legge stabilisce una relazione


energetica tra i componenti presenti
nella maglia: la tensione che istante
per istante fornisce il generatore si
deve distribuire tra la resistenza e il
condensatore.
Quindi scriviamo la relazione
vettoriale appena enunciata.

VG V R VC
3

Le reti elettriche in alternata


(R-C serie)
Adesso teniamo conto della legge di OHM per i due componenti R e C,
inserendola nella legge di Kirchoff

V G V R V C R I X C I I (R X C)
la quantit tra p arentesi tonda chiamata
IM PEDENZA

Z ( ):

XC

Linverso dellimpedenza Z prende nome AMMETTENZA Y

1
Z
4

Le reti elettriche in alternata


(R-C serie)

VG

I (R X C)

VG

Z I

Z I

Esso si comporta come un unico


componente, chiamato impedenza
Z al cui interno sono conglobati
sia R che C, al quale si pu
applicare la legge di OHM.

Esempio:
R = 10

, XC = -j 2

Lultima formula ci suggerisce un


modo per interpretare il circuito:

I = 2+j3 A

Calcolare VG, VR, VC.


Z = 10 j2

VG = Z I = (10-j2)(2+j3) = 20+j30-j4+6
VG=26+j26 V

VG

VR = R I = 10(2+j3) = 20+j30 V
VC = XC I = (-j2)(2+j3) = -j4+6 = 6-j4 V
5

Le reti elettriche in alternata


(R-C serie)
Lesempio appena svolto ci suggerisce una interpretazione grafica molto
interessante e molto utilizzata. Riscriviamo i risultati ottenuti:
1. VG=26+j26 V, VR = 20+j30 V, VC = 6-j4 V
2. R = 10 , XC = -j 2 , Z = 10 j2
3. I = 2+j3 A
Trattiamo il punto 1).
Conosciamo il diagramma vettoriale tra tensione e corrente sia per le resistenze
che per i condensatori, adesso utilizziamoli e verifichiamo che lesempio sia
coerente con la teoria.
I

I
C

R
VR
Sulla resistenza tensione e
corrente sono in fase

VC
Sul condensatore la corrente in
anticipo sulla tensione di 90

NOTA: I VETTORI VR E VC SONO DISEGNATI IN PROPORZIONE CORRETTA


6

Le reti elettriche in alternata


(R-C serie)
I due diagrammi vettoriali di solito si disegnano in un unico grafico per determinare
anche la tensione VG e langolo di fase tra questa tensione e la corrente I che
circola nel circuito.
Il diagramma si costruisce disegnando per prima il vettore corrente I, poich lo
stesso per tutti componenti, che sono in serie. Esso pu essere disegnato in una
posizione qualsiasi,normalmente orizzontale. Poi rispetto ad esso si disegnano gli
altri vettori di tensione.
VR

VC
VG

Come si calcolano la tensione VG e langolo ?


Disegniamo sul piano di Gauss le tre tensioni e la corrente e successivamente
paragoniamo il grafico ottenuto con quello disegnato in questa pagina.
7

Le reti elettriche in alternata


(R-C serie)

Im

VG=26+j26 V
VR = 20+j30 V
VC = 6-j4 V
I = 2+j3 A

VR
j30

VG

j26

5V

j20

1A

2
20

- j4

30

Re

26

VC

Le reti elettriche in alternata


(R-C serie)
Dal grafico precedente si ricava gi visivamente che langolo tra I e VC di
90. Tuttavia ora possiamo calcolarlo anche analiticamente.
Riportiamo ancora una volta i risultati dellesercizio:
VG=26+j26 V
VR = 20+j30 V
VC = 6-j4 V
I = 2+j3 A
Angolo che si forma rispettivamente tra VR (o I), VC, VG e lasse reale positivo Re:

= arctg (30/20)= arctg(1,5) = 56,3

(VR e Re)

= arctg(-4/6) = arctg(-0,667) = - 33,7


= arctg(26/26) = arctg(1) = 45
Se sommiamo

(VC e Re)

(VG e Re)

(in modulo otteniamo 90, mentre langolo tra VG e I

= = 56,3 - 45 =11,3 (angolo importante!!)


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Le reti elettriche in alternata


(R-C serie)
Trattiamo adesso il punto 2) della diapositiva n 6
R = 10 , XC = - j 2 , Z = 10 j2

Im

2
R

Re

10

XC
- j2

Da questo grafico si nota


subito che anche R, XC, e Z
formano un diagramma
vettoriale con vettori
proporzionali alle rispettive
tensioni e con le stesse
relazioni di fase. Quindi il
valore di anche in questo
caso deve valere 11,3 .

Infatti:
VR
VC
VG

arctg (-2/10) = - 11,3

10

Le reti elettriche in alternata


(R-C serie)
Riepilogo

VG

I (R X C)

VG

Z I

XC

j
C

Z I
VR

j
f C

VC
VG
R
XC

Dalla formula della reattanza capacitiva XC si deduce una importante propriet dei
condensatori: allaumento della frequenza f la reattanza XC diminuisce.
Ad una frequenza teoricamente infinita la reattanza diventa zero, cio il
condensatore si comporta come un corto circuito. Tale risultato molto importante
in elettronica.
11

Le reti elettriche in alternata


(R-C parallelo)

VG

IC

IR

I
R

VC

VR
C

Questo circuito si studia applicando la


legge di Kirchoff alle correnti.
Questa legge stabilisce una relazione
di conservazione della carica tra i
componenti in parallelo: la corrente
che istante per istante fornisce il
generatore si deve dividere tra la
resistenza e il condensatore.
Quindi scriviamo la relazione
vettoriale appena enunciata.

I R IC
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Le reti elettriche in alternata


(R-C parallelo)
Adesso teniamo conto della legge di OHM per i due componenti R e C,
inserendola nella legge di Kirchoff

I R IC

VR VC
R XC
siccome le tensioni sono uguali (parallelo) possiamoscrivere
I

VR VC VG
I

VG
Z

VG
R
I

VG

VG

XC

1
R

VG

XC

XC R
R XC

R XC
XC R

R XC
XC R

1
Z
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Le reti elettriche in alternata


(R-C parallelo)
Il diagramma si costruisce disegnando per prima il vettore tensione VG, poich
la stessa per tutti componenti, che sono in parallelo. Esso pu essere disegnato in
una posizione qualsiasi,normalmente orizzontale. Poi rispetto ad esso si disegnano
gli altri vettori di corrente.
I

IC

VG

IR

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Le reti elettriche in alternata


(R-C parallelo)
Facciamo un esercizio su questo diagramma supponendo di avere i seguenti valori:
R = 100

XC = - j 5

VG = 20+j40 V

Calcolare I, IR, IC.

20 j 40
100

VG
R

IR

VG
XC

IC

20

j 40
j5

20
j5

20
100

40
j
100

0,2

j 40
j5

4
8
j

j4 8

j 0,4 A
8

j4 A

Il calcolo di I si pu ottenere in due modi equivalenti: 1) applicando il principio di


Kirchoff alle correnti; 2) calcolando limpedenza Z e usando la legge di Ohm per
tutto il circuito.

I R IC

0,2 j0,4

8 j4

7,8 j 4,4 A
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Le reti elettriche in alternata


(R-C parallelo)
Calcoliamo limpedenza Z del circuito:

Z
Z

R = 100

XC = - j 5

R XC
100
j5
j500
j500 100 j5
R X C 100
j5 100 j5 100 j5 100 j5
j50000 2500 2500 j50000 2500
50000
j
10000 25
10025
10025
10025

VG = 20+j40 V

j500 100
2

100
0,249

j5

j 4,98

Questo risultato ci mostra come il circuito parallelo equivalga ad un circuito serie


che come resistenza un valore 0,249
ed un condensatore di reattanza j4,98
Questo risultato si pu dimostrare che sempre vero: un circuito parallelo si pu
sempre trasformare in un circuito serie equivalente.

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Le reti elettriche in alternata


(R-C parallelo)
Facciamo il grafico dei vettori calcolati nellesercizio precedente.
1. VG = 20+j40 V, IR = 0,2+j0,4 A, IC = -8+j4 A, I = -7,8+j4,4 A
2. R = 100 , XC = - j 5 , Z = 0,249-j4,98
J4,4 A

1A

j4 A
40 V

10 V

VG

IC

j0,4 A
IR

-8A

- 7,8 A

20 V

0,2 A

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Le reti elettriche in alternata


(R-C parallelo)
Dal grafico precedente si ricavano tutti gli angoli
Angolo che si forma rispettivamente tra VG (o IR), IC, I, e lasse reale positivo Re:

= arctg (4,4/-7,8)= arctg(-0,564) = - 29,42 = 150,57 (I e Re)

= arctg(4/(-8)) = arctg(-0,5) = - 26,56 = 153,43


= arctg(40/20) = arctg(2) = 63,43

(IC e Re)

(VG e Re)

Langolo tra IR ed asse reale positivo uguale a quello di VG poich la resistenza non
sfasa tensione e corrente.

Da questi dati ricaviamo anche che tra corrente IC e tensione VG c un angolo di


90: angolo tra ( IC VG) =
153,43 - 63,43 = 90.
Troviamo conferma alla teoria.
Langolo tra VG ed I si calcola infine cos:

150,57 63,43 = 87,14


18

Le reti elettriche in alternata


(R-L)
R
Circuito R-L serie:
I

Questo circuito ha una sola corrente


che percorre sia R che L.

VR

Invece le tensioni sono tre VG, VR, VL.

VG

VL

Ricordiamo che la tensione (V) una


energia (J) per unit di carica (L).

Circuito R-L parallelo:


IR

I
VG

VR

IL

VL

Questo circuito ha una


sola tensione che si
localizza ai capi di VG di
R e di L.
Invece le correnti sono
tre I, IR, IL.
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Le reti elettriche in alternata


(R-L serie)

VG

Questo circuito si studia applicando la


legge di Kirchoff alle tensioni.

VR

Questa legge stabilisce una relazione


energetica tra i componenti presenti
nella maglia: la tensione che istante
per istante fornisce il generatore si
deve distribuire tra la resistenza e il
condensatore.

VL

Quindi scriviamo la relazione


vettoriale appena enunciata.

VG V R V L
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Le reti elettriche in alternata


(R-L serie)
Adesso teniamo conto della legge di OHM per i due componenti R e L,
inserendola nella legge di Kirchoff

V G V R V L R I X L I I ( R X L)
la quantit tra parentesi tonda chiamata
IM PEDENZA

Z ( ):

XL

Linverso dellimpedenza Z prende nome AMMETTENZA Y

1
Z
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Le reti elettriche in alternata


(R-L serie)

VG

I ( R X L)

VG

Z I

Z I

Esso si comporta come un unico


componente, chiamato impedenza
Z al cui interno sono conglobati
sia R che C, al quale si pu
applicare la legge di OHM.

Esempio:
R = 10

, XL= j 2

Lultima formula ci suggerisce un


modo per interpretare il circuito:

I = 2+j3 A

Calcolare VG, VR, VL.


Z = 10 +j2

VG = Z I = (10+j2)(2+j3) = 20+j30+j4-6
VG=14+j34 V

VG

VR = R I = 10(2+j3) = 20+j30 V
VL = XL I = (j2)(2+j3) = j4-6 = -6+j4 V
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Le reti elettriche in alternata


(R-L serie)
Lesempio appena svolto ci suggerisce una interpretazione grafica molto
interessante e molto utilizzata. Riscriviamo i risultati ottenuti:
1. VG=14+j34 V, VR = 20+j30 V, VL = -6+j4 V
2. R = 10 , XL = j 2 , Z = 10 +j2
3. I = 2+j3 A
Trattiamo il punto 1).
Conosciamo il diagramma vettoriale tra tensione e corrente sia per le resistenze
che per i condensatori, adesso utilizziamoli e verifichiamo che lesempio sia
coerente con la teoria.
I

I
L

R
VR
Sulla resistenza tensione e
corrente sono in fase

VL
Sullinduttanza la tensione in
anticipo sulla corrente di 90

NOTA: I VETTORI VR E VL SONO DISEGNATI IN PROPORZIONE CORRETTA


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Le reti elettriche in alternata


(R-L serie)
I due diagrammi vettoriali di solito si disegnano in un unico grafico per determinare
anche la tensione VG e langolo di fase tra questa tensione e la corrente I che
circola nel circuito.
Il diagramma si costruisce disegnando per prima il vettore corrente I, poich lo
stesso per tutti componenti, che sono in serie. Esso pu essere disegnato in una
posizione qualsiasi,normalmente orizzontale. Poi rispetto ad esso si disegnano gli
altri vettori di tensione.
VL

VG

VR

Come si calcolano la tensione VG e langolo ?

Disegniamo sul piano di Gauss le tre tensioni e la corrente e successivamente


paragoniamo il grafico ottenuto con quello disegnato in questa pagina.
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Le reti elettriche in alternata


(R-L serie)

Im
j34
j30

VG

VR

VG=14+j34 V
VR = 20+j30 V
VL = - 6+j4 V
I = 2+j3 A

j20

5V
I

1A

VL
j4

-6

14

Re

20

25

Le reti elettriche in alternata


(R-L serie)
Dal grafico precedente si ricava gi visivamente che langolo tra I e VL di
90. Tuttavia ora possiamo calcolarlo anche analiticamente.
Riportiamo ancora una volta i risultati dellesercizio:
VG=14+j34 V
VR = 20+j30 V
VL = - 6+j4 V
I = 2+j3 A
Angolo che si forma rispettivamente tra VR (o I), VL, VG e lasse reale positivo Re:

= arctg (30/20)= arctg(1,5) = 56,3

(VR e Re)

= arctg(-4/6) = arctg(-0,667) = - 33,7


= arctg(34/14) = arctg(1) = 67,6
Se sottraiamo

==

- 33,7+180 = 146,3 (VL e Re)

(VG e Re)

(in modulo otteniamo 90, mentre langolo tra VG e I

= = 67,6 - 56,3 =11,3 (angolo importante!!)


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Le reti elettriche in alternata


(R-L serie)
Trattiamo adesso il punto 2) della diapositiva n 23
R = 10 , XL = j 2 , Z = 10 +j2

Da questo grafico si nota


subito che anche R, XL, e Z
formano un diagramma
vettoriale con vettori
proporzionali alle rispettive
tensioni e con le stesse
relazioni di fase. Quindi il

Im
j2

XL

10

Re

valore di anche in questo


caso deve valere 11,3 .
Infatti:

VL

VG
VR

arctg (2/10) = + 11,3

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Le reti elettriche in alternata


(R-L serie)
Riepilogo

VG

I ( R X L)

VG

Z I

Z I

VL

VG
VR

Im

XL

j 2

f L

j2

XL

Re

10

Dalla formula della reattanza induttiva XL si deduce una importante propriet dei
solenoidi: allaumento della frequenza f la reattanza XL aumento.
Ad una frequenza zero la reattanza zero e quindi essa un corto circuito mentre
ad una frequenza teoricamente infinita la reattanza diventa infinita , cio il
solenoide si comporta come un circuito aperto. Tale risultato molto importante in
elettronica.
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Le reti elettriche in alternata


(R-L parallelo)

VG

IL

IR

I
R

VL

VR
L

Questo circuito si studia applicando la


legge di Kirchoff alle correnti.
Questa legge stabilisce una relazione
di conservazione della carica tra i
componenti in parallelo: la corrente
che istante per istante fornisce il
generatore si deve dividere tra la
resistenza e il condensatore.
Quindi scriviamo la relazione
vettoriale appena enunciata.

IR IL
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Le reti elettriche in alternata


(R-L parallelo)
Adesso teniamo conto della legge di OHM per i due componenti R e L,
inserendola nella legge di Kirchoff

IR IL

VR VL
R XL
siccome le tensioni sono uguali (parallelo) possiamoscrivere
I

VR VL VG
I

VG
Z

VG
R
I

VG

VG

XL

1
R

VG

XL

XL R
R XL

R XL
XL R

R XL
XL R

1
Z
30

Le reti elettriche in alternata


(R-L parallelo)
Il diagramma si costruisce disegnando per prima il vettore tensione VG, poich
la stessa per tutti componenti, che sono in parallelo. Esso pu essere disegnato in
una posizione qualsiasi,normalmente orizzontale. Poi rispetto ad esso si disegnano
gli altri vettori di corrente.
IR

IL

VG

31

Le reti elettriche in alternata


(R-L parallelo)
Facciamo un esercizio su questo diagramma supponendo di avere i seguenti valori:
R = 100

XL = + j 5

VG = 20+j40 V

Calcolare I, IR, IL.

IR
IL

20 j 40
100

VG
R
VG
XL

20

j 40
j5

20
j5

20
100
j 40
j5

40
j
100
4
8
j

0,2
j4 8

j 0,4 A
8

j4 A

Il calcolo di I si pu ottenere in due modi equivalenti: 1) applicando il principio di


Kirchoff alle correnti; 2) calcolando limpedenza Z e usando la legge di Ohm per
tutto il circuito.

IR IL

0,2 j0,4

8 j4

8,2 j3,6 A
32

Le reti elettriche in alternata


(R-L parallelo)
Calcoliamo limpedenza Z del circuito:

Z
Z

R XL
R XL
j50000
10000

100
100
2500
25

R = 100

XL = + j 5

VG = 20+j40 V

j5
j500
j500 100 j5
j500 100 j5
2
2
j5 100 j5 100 j5 100 j5
100 5
2500 j50000 2500
50000
j
0,249 j 4,98
10025
10025
10025

Questo risultato ci mostra come il circuito parallelo equivalga ad un circuito serie


che come resistenza un valore 0,249
ed un solenoide di reattanza + j 4,98
Questo risultato si pu dimostrare che sempre vero: un circuito parallelo si pu
sempre trasformare in un circuito serie equivalente.

33

Le reti elettriche in alternata


(R-L parallelo-- grafico)
1. VG = 20 + j40 V, IR = 0,2 + j0,4 A, IL = 8- j4 A, I = 8,2 - j3,6 A
2. R = 100 , XL = + j 5 , Z = 0,249 + j4,98

j40 V

1A

VG

20 V

j0,4 A
IR

8A

20 V

0,2 A

8,2 A

- J 3,6 A
-J4A

IL

34

Le reti elettriche in alternata


(R-L parallelo)
Dal grafico precedente si ricavano tutti gli angoli
Angolo che si forma rispettivamente tra VG (o IR), IL, I e lasse reale positivo Re:

= arctg (-3,6/8,2)= arctg(-0,439) = - 23,7


= arctg(-4/8) = arctg(-0,5) = - 26,56
= arctg(40/20) = arctg(2) = 63,43

(I e Re)

(IL e Re)

(VG e Re)

Langolo tra IR ed asse reale positivo uguale a quello di VG poich la resistenza non
sfasa tensione e corrente.
Da questi dati ricaviamo anche che tra corrente IL e tensione VG c un angolo di 90:
angolo tra ( IL VG) = +
26,56 + 63,43 = 90.
Troviamo conferma alla teoria.
Langolo tra VG ed I si calcola infine cos:

23,7 + 63,43 = 87,14


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Le reti elettriche in alternata


(R-L-C serie)
R
C
In questo circuito
abbiamo componenti
VR
in serie per cui la
corrente unica I, ed
VC
abbiamo tre tensioni
tra le quali scriviamo
L
VL
subito lequazione di
Kirchoff.

VG

VG V R VC V L
Da questa equazione ricaviamo
quella dellimpedenza Z del circuito.

VG VR VC VL
R XC

VG

XL I

VG
I

R XC

j XL XC

XL
36

j X L XC

Le reti elettriche in alternata


(R-L-C serie)

Dallultima relazione si ricava il comportamento del circuito, che pu essere


classificato in tre modi diversi a seconda dei valori assunti dalle due reattanze:
1. Se XL > XC il circuito si comporta come un R L (poich XL-XC > 0);
2. Se XL < XC il circuito si comporta come un R C (poich XL-XC < 0);
3. Se XL = XC il circuito si comporta come un circuito puramente ohmico e presenta
un fenomeno fisico particolare che si chiama risonanza. (poich XL-XC = 0);
Caso n 1: XL > XC
Sviluppiamo la formula dellimpedenza Z.

R
L
2

j (

1
)
C

1
C
1
;
L C

La differenza delle due reattanze positiva, come nei


circuiti R-L serie.
Il circuito si comporta in tutto come gi studiato, con
la parte immaginaria positiva e reattanza pari a XL-XC

1
L C

37

Le reti elettriche in alternata


(R-L-C serie)

j (

1
C

La differenza delle due reattanze negativa, come nei


circuiti R- C serie.
Il circuito si comporta in tutto come gi studiato, con la
parte immaginaria negativa e reattanza pari a XL-XC

1
;
L C

1
)
C

Caso n 2: XL < XC

1
L C
Caso n 3: XL = XC

R
L
2

j (

1
)
C

1
C
1
;
L C

La differenza delle due reattanze zero, come nei


circuiti puramente ohmici.
Il circuito si comporta in tutto come gi studiato, con la
parte immaginaria zero e quindi reattanza pari a zero.

1
L C
38

Le reti elettriche in alternata


(R-L-C serie)
Dopo lo studio matematico facciamo i grafici vettoriali molto usati in seguito.
1. XL > XC R L; quindi ==

(VL= XL*I) > (VC= XC*I)

2. XL < XC R C; quindi == (VL= XL*I) < (VC= XC*I)


3. XL = XC circuito puramente ohmico; quindi == (VL= XL*I) = (VC= XC*I)

2
VL

VL

VG

VL- VC

VL

VR

VR

VR = VG

=0

VC
VG

VL- VC
VC

Equivale ad un R-L

Equivale ad un R-C

VC

Equivale ad un circuito
resistivo
39

Le reti elettriche in alternata


(R-L-C serie)
Consideriamo le tre relazioni trovate per realizzare un grafico. Su di esso
disegneremo le reattanze induttive XL e capacitive XC al variare della pulsazione
o della frequenza f. Ricordiamo che = 2 f.
Di seguito riportiamo le formule delle due reattanze.

XL
XC

L 2
1
C 2

f L
1
f C

Dal punto di vista geometrico XL una retta che passa per lorigine (non ha termine
noto), mentre XC una iperbole equilatera. Si pu interpretare fisicamente le due
affermazioni dicendo che il solenoide ha una reattanza XL che aumenta linearmente
con la frequenza (infatti sono direttamente proporzionali), mentre il condensatore
diminuisce la sua reattanza allaumentare della frequenza, ma non linearmente,
bens come una curva chiamata iperbole. Si pu anche dire che la reattanza
capacitiva XC inversamente proporzionale alla frequenza.
Riepilogando XL piccola a frequenza piccola ed aumenta con la frequenza,
Invece XC grande a frequenza piccola e diminuisce allaumento della frequenza. 40

Le reti elettriche in alternata


(R-L-C serie)
Per disegnare il grafico supponiamo di scegliere due valori semplici per i calcoli: L
= 0,01 H e C=1F. Sulla base dei calcoli effettuati la frequenza alla quale le due
reattanze sono uguali vale:

1
L C
1
2

L C

1
6,28 0,01 1

1
6,28 0,1

1
1,59 Hz 1,6 Hz
0,628

In corrispondenza a tale frequenza le reattanze sono uguali e valgono


entrambe (conviene calcolare XL perch pi facile!):

XC

XL 2

f L 6,29 1,6 0,01 0,1

41

Le reti elettriche in alternata


(R-L-C serie)
XL e X C ( )
1,7
1,6
1,5
1,4
1,3

XC = XL = 0,1

1,2
1,1
1
0,9

XC

0,8

XL

0,7
0,6
0,5
0,4
0,3
0,2
0,1
0
0 0,2 0,4 0,6 0,8 1

1,2 1,4 1,6 1,8 2 2,2 2,4 2,6 2,8 3

3,2 3,4 3,6 3,8 4 4,2 4,4 4,6 4,8 5 5,2 5,4 5,6 5,8 6

6,2 6,4

f (Hz)

42

Le reti elettriche in alternata


(R-L-C serie)
Nella figura a fianco sono
XL
sintetizzate tutte le conclusioni a
cui siamo giunti. Si evidenziato
la frequenza di risonanza f0,
rispetto alla quale si pu dividere
il grafico in tre parti.

0,5

XC
0,4

0,3

1.Quando la frequenza f minore


di f0 la reattanza XC maggiore
di XL, quindi la reattanza totale
del circuito negativa ed esso si
comporta come un RC.

0,2

0,1

0
0

0,4

0,8

1,2

1,6

2,4

2,8

3,6

4,4

4,8

5,2

5,6

f > f0

f < f0
XC >XL

3,2

f0

1
2

L C

XC >XL

6,4

2.Quando la frequenza f
maggiore di f0 la reattanza XC
minore di XL, quindi la reattanza
totale del circuito positiva ed
esso si comporta come un RL.

3. Quando la frequenza uguale ad f0, le due reattanze sono uguali e di


segno opposto, quindi si annullano. Il circuito resistivo

43

Le reti elettriche in alternata


(R-L-C serie)
Comportamento del circuito alla risonanza

Ricaviamo altri risultati interessanti per il circuito in esame quando esso si trova a
funzionare alla frequenza f0. possiamo supporre di usare un generatore che fornisca
una sinusoide proprio del valore f0. Calcoliamo quanto valgono limpedenza, le
tensioni, la corrente in questa situazione.

VG
1)

VG
Z

VG
VR
2)

VC
VL

VR VC VL
R
VG
I

XC

XL I

R I

VR VC VL
R
VG Z VG
X
XC
XC
VG Z
VG R
VG R
X
XL
XL
VG Z
VG R VG R

Vediamo che Z = R. poich XC= - XL, quindi la


loro somma zero. Abbiamo una prima
deduzione da fare: questo valore il minimo
possibile per Z (al variare della frequenza),
quindi alla risonanza la corrente circolante nel
circuito massima.
In questo secondo punto notiamo che tutta la
tensione del generatore applicata alla
resistenza VG = VR. Tuttavia questo non significa
che su L e C non vi sia tensione, ma che esse
sono uguali e di segno opposto per cui si
azzerano (come le reattanze)
44

Le reti elettriche in alternata


(R-L-C serie)-- Fattore di qualit Q
Si possono scrivere le formule delle tensioni su C ed L in modo da evidenziare un
fenomeno presente in questi circuiti che potrebbe essere pericoloso.

Q
VC
VL

X
(fattoredi qualit, adimensionale)
R
X
VG R
VG Q
VG Q

CONCLUSIONE: se il circuito RLC serie


presenta una resistenza R troppo piccola
(minore comunque di X) su C e su L sono
presenti SOVRATENSIONI. Per esempio se
X 100 volte pi grande di R le due tensioni
VC e VL sono 100 volte pi grandi di VG
(PERICOLO).

Nella forma in cui sono scritte le


tensioni VC e VL si capisce che
esse sono Q volte pi grandi
di VG.
1. Se Q minore di 1 e le due
tensioni risultano minori di VG.

2. Se Q maggiore di 1 le due
tensioni sono maggiori di VG.
3. Q maggiore di 1 se X
maggiore di R.

45

Le reti elettriche in alternata


(R-L-C serie--risonanza)
Il fenomeno della risonanza ha una spiegazione energetica. I due componenti C ed
L alla risonanza possiedono esattamente la stessa energia:
1. Condensatore (energia elettrica): *C*VC2
2. Solenoide (energia magnetica): *L*I2
Siccome VC = VL = X*I si ha che:
*C*VC2 = *C*(X*I)2= *C*X2*I2= *C*[( *L)*(1/ *C)]*I2= * L*I2
il condensatore, che si carica di energia elettrica, raggiunge il massimo quando il
solenoide, che si carica di energia magnetica, scarico. Successivamente le due
energie si scambiano caricando il solenoide e scaricando il condensatore.
Siccome i due massimi di energia sono uguali sia C che L non guadagna o perde
energia nello scambio con laltro componente, quindi non hanno bisogno del
generatore per aggiustare il valore che gli compete. Cio essi sono come
staccati dal generatore.
Il tempo di questi scambi energetici deve essere uguale al periodo corrispondente
alla frequenza di risonanza. Cio T0= 1/f0. Solo in questo modo sia C che L non
hanno bisogno di ulteriori energie dato che tra di loro sono perfettamente
sincronizzati (risonanti).
46

In questa figura sintetizzato lo sfasamento tra VC ed I


tensione su C e corrente in L
Vc e I
1,5

istante t=0: C carico;

istante t=T/4:L carico

IL
1

Vc

istante t=T/4: C scarico

0,5

0
0
-0,5

istante7t=T

istante t=0: L scarico


istante t=3T/4: C scarico;

-1

istante t=3T/4: L carico;


istante t=T/2: L scarico;

istante t=T/2: C carico;

-1,5

47

Le reti elettriche in alternata


(R-L-C serie) 1 Esempio
R = 10
C = 10 mF, L = 10 H, VG = 220 V. Calcolare la frequenza di risonanza f0 ed
il fattore di qualit Q.
1
1
1
f0
2
L C 6,28 10 10 6 10 10 3 6,28 10 7

f0
f0

X
Q

6,28 10 1 10 6 6,28 10
1000
503,5 Hz
6,28 0,316

1000
10

6,28

f L 6,28 503,5 10 10
XL
XC 2
X 0,0316
0,00316
R
10

10

0,0316

Il valore del fattore di qualit Q molto piccolo (quasi zero), quindi possiamo
dire che alla frequenza di risonanza VL e VC sono quasi zero.
VL= VC= Q *VG= 0,00316*220 = 0,695 V
48

Le reti elettriche in alternata


(R-L-C serie) 2 Esempio
R=1
C = 100 nF, L = 1 mH, VG = 220 V. Calcolare la frequenza di risonanza f0 ed il
fattore di qualit Q.

f0
f0

X
Q

1
2

1
L C

1
6,28 10

6,28 1 10 3 100 10
100000
15923 Hz
6,28

XL
XC 2
X 100
100
R
1

1
9

6,28

10

10

f L 6,28 15923 1 10 3 100

Il valore del fattore di qualit Q ora molto grande (=100=, quindi possiamo
dire che alla frequenza di risonanza VL e VC sono 100 volte VG.
VL= VC= Q *VG= 100*220 = 22.000 V !!!! (molto pericolosa)
49

Le reti elettriche in alternata


(R-L-C serie) 2 Esempio
Lespressione di Q ha una interpretazione fisica importante: essa il rapporto
dellenergia immagazzinata diviso per lenergia dissipata in un ciclo della sinusoide.

X I2
R I2

potenzain induttanzao condensatore


potenzain resistore

Infine Q ha anche una espressione che deriva da quella generale.

X
R

1
L
L C
R

1
R

L
L C

1
R

L
C

50

Le reti elettriche in alternata


(R-L-C serie)grafico di Z ed I in frequenza
molto utile disegnare un grafico della impedenza Z e/o della corrente I al variare
della frequenza. Da questa curva si mette in evidenza quanto vale Z e/o I quando
cambia la frequenza. Per questo dobbiamo ricavare una formula sia per Z che per
I. Tuttavia le due grandezze sono legate dalla legge di Ohm VG = Z*I, quindi basta
ricavare Z e poi automatico ricavare anche I.
La dimostrazione successiva non obbligatoria da conoscere ma occorre per
disegnare le curve di cui sopra.

Tuttavia nella dimostrazione si tenuto conto di alcune formule gi studiate e sono


state fatte delle semplificazioni.
0

R
2

quindi

L Q R

1
L C
51

j XL XC

1
2

L C

L
2
L

4
0

2
0

2
0
2

2
0
2

Q R

Z
Z

1 Q

Q
N

2
2
0

2
0
2

L
C

R
2

1 2

1 2

1 2

L C

2
0

2
0

1 2

2
0

1 2
4
4
0

2
0

2
0

L
2
L

2
0

1 2

4
0

( per avere Z
occorre
moltiplicare
per R la ZN):

1
2
0

Z = R* ZN

2
0

1 2

2
0
2

1 2

4
0
2

4
0

2
0
2

1 Q

L
C

1 2
4

QR

1 2

1 Q

4
0
2

ZN =
impedenza
normalizzata

1
C

L C

4
0

4
0

1
C

4
0

2
0
2

L
2
2
C L

1
2

1
)
C

1
C

j (

2
0

4
4
0

1 2

4
4
0
2
0
2

2
0
2

1 2

2
0

2
52

Le reti elettriche in alternata


(R-L-C serie)grafico di ZN in frequenza

2
0
2

2
0

Im pedenza norm alizzata Z N


ZN
Q = 10 0

Q =2 0

Q = 10

20

10

Q =1

Z0 =1

0
0

0,5

1,5

Limpedenza minima ZN = Z0 = 1 alla risonanza

2,5

= 1, cio

3,5

0.

53

Le reti elettriche in alternata


(R-L-C serie)grafico di IN in frequenza

IN =1/ZN

I0=1

La corrente massima IN = 1 alla risonanza

= 1, cio

0.

54

Le reti elettriche in alternata


(R-L-C serie) grafico di ZN e IN in frequenza

Un importante commento alle due curve dellimpedenza e della corrente riguarda la


loro forma allaumentare del Q. Si nota che la curva diventa sempre pi stretta e i
suoi fianchi molto pi ripidi. Per questa propriet il circuito utilizzato come filtro
passa banda. Il significato di questa frase abbastanza chiaro: se la curva
molto stretta la corrente che viene fatta passare meglio quella che ha una
frequenza pari a quella di risonanza f0 (o pulsazione 0), mentre le correnti con
frequenza diverse sono attenuate come risulta dai valori sullordinata. Infatti se
Q=100 anche frequenze poco diverse da quella di risonanza attenuano moltissimo
la corrente. Per limpedenza il discorso vale al contrario: minima impedenza alla
risonanza (la corrente passa bene!!), con frequenze diverse essa aumenta (la
corrente ha pi difficolt a passare!!).
Queste osservazioni fisiche diventano pi precise scrivendole in formule.
Dobbiamo cio trovare una formula che ci calcoli quante frequenze passano
bene. Questa formula quella che si chiama banda passante B.
La sua definizione la seguente:
B linsieme di frequenze comprese tra una minima fL = Low frequency ed una
massima fH = High frequency.Le due frequenze citate sono quelle alle quali la
corrente I diventa uguale a
I0

55

La formula di B la seguente:

fH

f0
Q

fL

Il grafico corrispondente il seguente

Q=10
1,1
In
1
0,9
0,8
f n =0,951; I n =0,7052

f n =1,052; I n =0,7052

0,7
0,6
0,5
0,4
0,3
0,2
0,1
fn

0
0

0,1

0,2

0,3

0,4

0,5

0,6

0,7

fL=0,951*f0

0,8

0,9

1,1

1,2

1,3

1,4

1,5

1,6

1,7

fH=1,051*f0

1,8

1,9

2,1

2,2

56

2,3

Le reti elettriche in alternata


(R-L-C serie) banda passante

Nellesempio della figura precedente si ricava che la banda passante


compresa tra fL=0,951*f0 e fH=1,051*f0. In corrispondenza di queste due
frequenze la corrente massima, cio di risonanza I0, diventa uguale a 0,707* I0
In questo esercizio risulta verificata la formula data in precedenza. Supponiamo
che f0 = 100 Hz con il valore di Q= 10 che abbiamo gi preso come esempio.

fH

fL

B 1,051 f 0
B

f0
Q

f0
Q
0,951 f 0 1,051 100 0,951 100 105,1 95,1 10 Hz

100
10 Hz
10

57

Le reti elettriche in alternata


(R-L-C parallelo)

IR

IC
IL

VG
R

In questo circuito
abbiamo componenti
in parallelo per cui la
tensione unica VG,
ed abbiamo tre
correnti tra le quali
scriviamo subito
lequazione di
Kirchoff.

VG=VR=VC= VL

I R IC IL

VG VR VC VL
R XC XL
Z
1 1
1
1
Z R XC XL
Y

G BC B L

I R IC

IL

Da questa equazione ricaviamo quella dellimpedenza


Z del circuito.
A differenza del circuito serie si somma tra loro la
conduttanza G e le suscettanze BC e BL

58

Le reti elettriche in alternata


(R-L-C parallelo)

Anche in questo circuito possiamo distinguere tre casi:


1. Se XL > XC la corrente IC > ILquindi il circuito si comporta da R-C;

2. Se XL < XC la corrente IL > ICquindi il circuito si comporta da R-L;


3. Se XL = XC la corrente IC = ILquindi il circuito si comporta da resistivo.
Verifichiamo con i diagrammi vettoriali.

IC

IC

IC
I

IC- IL

IR

VG

IR = I

VG

VG

=0

IR
IL

IC- IL
IL

IL
59

Le reti elettriche in alternata


(R-L-C parallelo)

Il comportamento alla risonanza duale a quello studiato nel circuito serie. Si


possono fare le seguenti affermazioni:
1. XC = -XL quindi il loro parallelo infinito;

2. La frequenza di risonanza ha la stessa formula del circuito serie;


3. Le correnti che attraversano sia C che L sono uguali in modulo e sfasate di
180.
4. Limpedenza Z del parallelo tra R, C ed L uguale alla resistenza R ed il
valore massimo raggiungibile;
5. La corrente I che esce dal generatore raggiunge il valore minimo;
6. Il fattore Q si calcola: Q = R / X ( X pu essere indifferentemente XC oppure
XL dato che sono uguali. Questa formula linversa di quella del circuito serie.

60

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