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Lipotesi di Sapir-Whorf

Sapir e Whorf notarono che lingue diverse spesso descrivono la stessa


situazione in modi grammaticali diversi e conclusero che la lingua ha il
potere di plasmare la visione del mondo. Questa affermazione va sotto il
nome di

ipotesi di Sapir-Whorf

o come

principio di relativit

linguistica.
La cosiddetta versione forte di questa ipotesi nota come determinismo
linguistico ha ridotto i modelli di pensiero e cultura ai modelli grammaticali
della lingua: se la grammatica di una lingua classifica i sostantivi in maschili
e femminili i parlanti sono costretti a concepire maschi e femmine come
esseri radicalmente differenti.
Altri ricercatori propongono una versione che smorza la forza modellatrice
della lingua al punto di renderla insignificante. N Sapir n Whorf erano a
favore del determinismo linguistico (secondo cui pensiero e parola non sono
imprigionati in un unico insieme di forme grammaticali).

I componenti della lingua


La linguistica va alla ricerca di modelli applicati dai parlanti che mirano a
descrivere riducendoli a una serie di regole dette grammatica.
I componenti della lingua sono 5:
1. FONOLOGIA: studio dei suoni della lingua.
2. MORFOLOGIA: studia la struttura interna delle parole.
3. SINTASSI: studia della struttura della frase.
4. SEMANTICA: studio del significato.
5. PRAGMATICA: studio della lingua nel contesto duso.

Fonologia: i suoni
Lo studio dei suoni linguistici si chiama fonologia.
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I suoni linguistici hanno la particolarit di essere prodotti da una serie di


organi, lapparato fonatorio, che appartiene solo alla specie umana.
Il fonema lunit minima di suono che serve a distinguere parole diverse.
I suoni effettivamente emessi dallapparato fonatorio sono detti foni; li
percepiamo allinterno di un particolare ambito di variazioni come allofoni,
funzionalmente equivalenti dello stesso fonema (esempio della s nella
parola rosa pronunciata in modo diverso a seconda della posizione
geografica, ma che non cambia il significato). Possono esserci, quindi, pi
foni per lo stesso fonema
Una lingua usa solo una minima parte di suoni che gli organi fonatori sono
in grado di produrre.
Le lingue si basano su pochi fonemi e possono esserci differenze fonologiche
anche tra parlanti della stessa lingua con produzione di accenti; essi di
solito non ostacolano la comprensione ma larticolazione distintiva rivela
origini etniche , regionali e socioeconomiche del parlante.

Morfologia
La morfologia studia le regole della formazione della parola.
Le

parole

non

sono

tutte

uguali:

alcune

non sono

suddivisibili

in

sottoelementi elementi dotati di senso (sicuro), altre s (insicuro).


Il morfema lunit linguistica minima portatrice di significato.
Affissazione: in linguistica, si dicono affissi i morfemi adoperati nella
formazione delle parole, distinti in prefissi, infissi e suffissi, secondo che
compaiano dinanzi, nellinterno o dopo la radice o il tema.

Sintassi
lo studio della struttura della frase. I linguisti hanno cominciato a studiarla
dopo aver scoperto che le regole morfologiche non riuscivano da sole a
rendere conto di certi modelli occorrenti nelluso dei morfemi.

Lesistenza di frasi ambigue si spiega ammettendo che la parola allinterno


della frase dipende dalla struttura globale di questa e non dalla parola
stessa.
La frase si definir come catena di parole a loro volta classificate come parti
del discorso a seconda della funzione che svolgono nella frase.
Linterpretazione della frase dipende da come si raggruppano le parole.
Il raggruppamento strutturale separa le varie parti del discorso in categorie
che rappresentano i vari mattoni delle frasi.
Chomsky ha denominato struttura superficiale laspetto visibile o udibile
della frase, ma ha asserito che tutte le frasi posseggono anche una
struttura profonda che non si vede.
Il parlante avverte che due frasi sono collegate perch hanno la stessa
struttura profonda.

Semantica
La semantica il ramo della linguistica che si occupa del significato delle
.frasi o delle parole
I linguisti hanno spesso considerato ambiguo il termine significato, in
quanto esso ha sempre bisogno di essere interpretato in relazione al
contesto.
Per alcune parole la denotazione (corrispondenza a un referente) non cos
semplice, sia perch non tutte le parole corrispondono ad un oggetto nel
mondo reale, sia perch anche quando rappresentino un oggetto reale,
esistono delle forme di linguaggio che impediscono una chiara denotazione
dei significati delle parole.
il caso ad esempio delle metafore: forme di linguaggio figurato o non
letterale che violano le regole formali della denotazione, collegando
espressioni tratte da campi semantici irrelati.

Tutto ci ci fa capire che gran parte del significato referenziale di una lingua
non pu essere accuratamente compreso se tralasciamo il contesto delluso
linguistico.

Pragmatica
Si definisce pragmatica lo studio della lingua nel contesto duso.
Ogni contesto presenta limiti e possibilit riguardo i contenuti e modalit
espressive.
Bisogna considerare due tipi di contesto:
Linguistico: riguarda le altre parole, frasi che circondano lespressione
di cui si vuole studiare il significato;
Non linguistico: oggetti e attivit presenti nella situazione linguistica,
mentre parliamo.

Etnopragmatica
Duranti

considera

lEtnopragmatica

lo

studio

delluso

linguistico

che

basandosi sulletnografia illustra i modi nei quali la comunicazione e


linterazione sociale si costituiscono a vicenda.
Essa si concentra sulla pratica sociale del linguaggio Tale prospettiva e
individua lorigine del significato nellattivit sociale quotidiana anzich nella
grammatica.
La comunicazione possibile anche quando le persone che interagiscono
parlano lingue diverse.
Bakhtin ha introdotto il concetto di eteroglossia, cio la condizione
normale della conoscenza linguistica in qualsiasi societ con divisioni interne
e descrive la coesistenza di molte forme e norme linguistiche .
Lapproccio pratico alluso linguistico dimostra come la grammatica, azioni e
valori siano inestricabilmente collegati.

Le lingue Piding
Le lingue pidgin sono il risultato della negoziazione di significato fra due
lingue diverse. La negoziazione produce un nuovo insieme diverso da
entrambe le lingue che lo hanno generato e non riconducibile a nessuna
delle due.
La sua forma riflette il contesto dorigine; il vocabolario di solito proviene
dal gruppo dominante che lo impara con facilit, ma sintassi e fonologia
tratte dai dominati sono di pi semplice apprendimento.
Sono lingue ridotte, senza parlanti nativi e si sviluppano nel corso di una
sola generazione fra membri di comunit linguistiche.
Quando il pidgin diviene la prima forma trasmessa alle generazioni
successive si parla di Creolo che implica lintegrazione di complessit
fonologica, sintattica, fino a somigliare a una lingua convenzionale.
La scoperta delleteroglossia fra comunit linguistiche pidgin/creole ha
portato a definire il pidgin come lingua secondaria e il creolo come lingua
principale di una comunit linguistica, che abbia o meno parlanti nativi.
Secondo tale teoria la creolizzazione probabile quando chi usa il pidgin si
trovi in nuovi contesti sociali che richieda una nuova lingua tutte le attivit
pratiche della vita quotidiana , senza un contesto del genere difficile che
emerga un creolo.
Nel negoziare il significato tutti gli esseri umani sembra intuiscano quali
parti del discorso veicolino pi significati e quali si possono tralasciare.
I pidgin e i creoli sono molto pi complessi di quanto si possa pensare, ma
dove coesistono con la lingua del gruppo dominante sono in genere,
considerate incomplete, inferiori. Il giudizio deriva dalla situazione che porta
alla formazione della maggioranza dei pidgin: la dominazione coloniale
Europea.

6. Processi cognitivi
I segnali che riceviamo dal mondo esterno, siano essi parole, composizioni
di luci e ombre che colpiscono la retina, odori, sapori o forme che
avvertiamo al tatto, ammettono di solito pi interpretazioni.
Secondo Vygotskij ognuno possiede alla nascita o sviluppa col tempo certe
capacit cognitive e elementari. Pertanto si tradizionalmente misurata
lintelligenza con uno strumento chiamato test dintelligenza assegnando
alle quantit di risposte giuste un punteggio detto Q.I. .
Vygotskij distingue i processi cognitivi elementari (PCE) cio capacit di
astrazione, categorizzazione e ragionamento induttivo Diverse culture per
organizzano i PCE in sistemi cognitivi funzionali (serie di processi cognitivi
culturalmente collegati che guidano percezione, concezione, ragione ed
emozione) differenti, destinandoli a compiti distinti a seconda del contesto.
Si pensi alle capacit linguistiche dei bambini afroamericani misurate dagli
psicologia euroamericani.

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