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RENZO PROVINCIALI
FUTURISMO
E ANARCHIA
I
Camille Mouclair, il chiaro pubblicista francese, pubblicava tempo fa
ne la depche de Toulose un accurato studio
sul Futurismo, in rapporto al giudizio e la critica del pubblico e a gli
attuali avvenimenti guerreschi.
E sono invero notevoli i criteri pronunciati dal Mouclair in questo suo
lungo articolo, denso di pensiero e vario di forma, ma incompleto e manchevole,
poich egli ha appena sfiorato il punto, dir cos,
scabroso del Futurismo, cio il punto di contatto con lideale
anarchico.
per se, e gregari per il suo futurismo tutti questi messeri sono rimasti
ben freddi, ben indifferenti lasciando sbraitare il Marinetti a suo comodo
senza degnarlo di una misera adesione o di un tanto cercato applauso.
Difatti, come mai un monarchico, un borghese qualunque, freddo e cinico
a quanto sia libert, socialismo, anarchia, ribellione, potr
ispirarsi ad esaltare, le grandi folle polifoniche agitate dal lavoro
e da la rivolta?
E qual la scuola che pi si affini al futurismo,
che abbia anche essa un programma di violenza e di azione, di ribellione
e dorgoglio? Lanarchia senza dubbio. Ed solo questo
ideale che potr dare al Futurismo ci che gli manca, che
potr infondergli nuova vita, che potr purgarlo da gli
elementi eterogenei che lo distraggono dal suo vero cammino e che ne trasfigurano
le dimostrazioni, le manifestazioni pi vitali.
Questa la sola via che dovr seguire il futurismo, per
necessit storica, o altrimenti, seguendo la via per cui s
incamminato, troppo tardi saccorger che quella via lo porta,
inevitabilmente a labisso.
III
Ma io vorrei chiarire unaltro punto interessantissimo di questo
mio parallelo tra lAnarchia e il Futurismo: la partecipazione de
gli anarchici a le idee futuriste.
Ma, in primis, perch gli anarchici si sono cos
poco interessati de le aspirazioni futuristiche?
Le ragioni, invero, non sono n nuove, n molte: gli anarchici
non se ne interessarono mai, sia perch troppo assorti ne la lotta
politica ed economica, sia perch non ne furono punto invogliati
vedendo come le manifestazioni futuriste fossero malamente ispirate, anzi
travisate da uomini che di futuristi non avevano che il nome e lambizione.
E sono pienamente giustificati.
Piuttosto biasimevoli furono i ripetuti attacchi che, a i tempi de la
fondazione, furono mossi al Futurismo da i nostri giornali (il Libertario,
la Rivolta ecc.) che vedendo questa atmosfera ammorbante fattasi
attorno al Futurismo, sferzarono aspramente, senza curarsi di indagare
accuratamente quanto in questo vi era di bello e di buono.
Pi coscienziosi invece furono gli articoli de la Demolizione di
Nizza, che seppe dare del Futurismo un equanime e illuminato giudizio.
Ma, tornando a largomento, io voglio rivolgere a i compagni che
mi leggono il reciproco de la domanda anteriore:
E possibile che coerentemente, si possa muovere una guerra mortale
a ogni sorta di autorit politica, civile, religiosa e militare,
a quanto sia convenzionalismo, pregiudizio, sfruttamento e ingiustizia,
quando si voglia incoraggiare unarte ed un passato che non sono
che lesaltazione, lapoteosi di quanto si vuole distruggere
ne la vita?
E possibile che gli anarchici lascino ne larte quanto vogliono
distruggere nella vita, possibile che lascino a turbare, a deturpare
un nuovo mondo risorto, una nuova, libera e purificata, unarte antica
puzzolente e forcaiola?
Sarebbe un anacronismo ridicolo e ingiustificato!
E possibile, infine, che gli anarchici non siano futuristi? O, non
mai! io credo, io spero!
Gli anarchici, sono sempre stati profondamente futuristi, e comprenderanno
limpellente bisogno di penetrare ne lideale Futurista, nel
vero Futurismo, Futurismo libero da le dittature e da le ambizioni e cos
gli anarchici saranno ancora pi perfetti, pi coscienti
de le rivendicazioni politiche e artistiche.
IV