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Sulla fede

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La fede l'adesione cieca e incondizionata a un messaggio o un annuncio fondata sulla passiva
accettazione di una realt o di unidea invisibile senza che sia sperimentata o conosciuta
personalmente, pertanto la fede non pu che essere antiscientifica, falsa, menzognera e ingannatrice.
Si crede per convinzione o perch si stati condizionati a farlo fin da bambini, per questo la fede
rende ipocriti, avidi e impauriti, soltanto un condizionamento che si vuole imporre anche agli altri.
Chi ha conosciuto la vera religione sa che non deve essere n credente, n miscredente, non creder
n che Dio esista, n che non esista, poich sia lateo sia il teista sono entrambi credenti, vittima di
un condizionamento o di unossessione che proviene dallesterno e non dalla visione della Realt
libera da ogni credo, dottrina, teologia, filosofia o ideologia.
Qualunque tipo di fede rende cieco, un modo per coprire la propria ignoranza nei confronti della
Vita ed soltanto un ostacolo per chi desidera ricercare la Verit dentro di s.
Pertanto chiunque viva nella convinzione che Dio esista oppure che non esista, non potr mai
conoscere la Verit, poich gi in partenza pieno di pregiudizi e manca di quella Libert interiore,
di quellinnocenza danimo, di quel coraggio in grado di aprirgli le porte al Mistero dellEsistenza.
Il vero ricercatore spirituale sa che non c bisogno n di credere, n di essere increduli, non ha
bisogno n di profeti, n di filosofi, n di salvatori, n di testi sacri, n di santi, n di dei perch
vorr scoprire la Verit con le proprie forze e non accontentarsi di una fede presa in prestito o di una
verit di seconda mano, ipotetica che non gli appartiene, che crea soltanto divisioni fra gli uomini,
ma inizier ad avere Fiducia in se stesso, nellEsistenza e nella propria Esperienza.
Nella fede si come colui che nato cieco immagina di vedere la luce fino al punto che crede di
vederla. Ogni credenza deve essere messa da parte poich un cristiano guarder le cose da cristiano,
un mussulmano da mussulmano, un ateo come un ateo e cos via. Nella credenza si rimane sempre
bloccati perch se si vuole indagare nella Realt, nella Vita, nella Religione, non si possono avere
restrizioni di nessun genere se si vuole davvero scoprire.
In questabbandono delle vecchie logiche, convinzioni e credenze, dal Dubbio pu avere inizio la
vera Ricerca spirituale, senza nessun sostegno, senza chiese, senza autorit religiose, sinizier a
volgere lattenzione e lo sguardo dentro di se, per risvegliarsi, per porre fine allignoranza, per
liberarsi da ogni sfruttamento e sofferenza, per squarciare il velo di ogni falsit e illusione.
Un credente sempre nel dubbio e per quanto si sforzi di reprimerlo dentro di se alla fine riaffiora
sempre. Per questo motivo sempre alla ricerca di risposte nei testi sacri e nei propri leader
religiosi. Se leggesse altri libri o ascoltasse qualcun altro, il dubbio riaffiorerebbe e si troverebbe di
nuovo nei guai. Per questo motivo le autorit religiose insistono sempre nel leggere i testi sacri in
questo modo una mente concentrata in un unico testo, riesce a tenere a bada il dubbio e non potr
mai ribellarsi.
Ognuno ha la sua fede che si forma in base allambiente culturale cui cresciuto e che nella
maggior parte degli individui si va ad adattare alla personalit e ai desideri della persona che
continuer a credere sostanzialmente a tutto ci che gli stato insegnato da bambino fino alla fine
dei suoi giorni. Spesso ognuno creer dentro di s la sua fede su misura, il suo Dio su misura, ma
non inizier mai una vera ricerca spirituale per conoscere se esiste o no, qualcosa di eterno e divino

nella Realt della vita che non sia frutto dei suoi desideri o bisogni e che non sia neanche il risultato
di condizionamenti e influenze che ha subito nellambiente sociale e culturale cui vissuto.
La fede figlia della ragione. Una fede non supportata dalla ragione non potrebbe durare se non
alimentata in continuazione dai ragionamenti, dalla teologia e da incessanti speculazioni mentali.
Pertanto la fede appartiene alla mente umana, che lha partorita come consolazione o supporto per
affrontare una Realt che sembra dura o spietata. Per quanto qualcuno si possa sforzarsi di coltivare
una fede e cercare di nascondere la paura e linquietudine nei confronti della vita, essa non in
grado di liberare lessere umano da ogni timore e codardia, ma al contrario la stessa fede diventa
una prigione che impedisce allessere umano di realizzare se stesso, un modo per sfuggire da se
stessi e un tentativo di consolari da quel senso di solitudine cosmica che attanaglia ogni essere
umano.
La cosa pi importante per ognuno dovrebbe essere la propria felicit, la propria gioia, il proprio
stato interiore che si trovi in pace, in silenzio e in profonda beatitudine. Ognuno dovrebbe chiedersi,
in tutta onesta se davvero felice, se si sente appagato o realizzato, oppure se sta soltanto
ingannando se stesso, giorno dopo giorno. Il primo passo osservarsi attentamente e chiedersi se
questa la giusta direzione e se tutto ci in cui crede e ci che fa lo rende pi gioioso, pi felice o pi
estatico, oppure se soltanto in attesa, unattesa colma di paura e sofferenza.
La fede che si basa su di un credo e non sullesperienza sar sempre e comunque un peso, qualcosa
che non appartiene alla persona intelligente che alla fine finir per gettarla via.
Nel risveglio dellintelligenza, ogni individuo scopre che senza arbitrio, senza volont, senza
Consapevolezza soltanto una pecora che segue il gregge, un cadavere che si lascia trasportare
dalla corrente della mediocrit e del conformismo, un indottrinato che ha perso la capacit di vedere
con i propri occhi, un individuo che ha perso la sua Libert interiore che ormai schiavo del passato,
dei suoi autoinganni e non ha pi alcun discernimento.
Bisogna confidare nella Vita stessa e avere fiducia in se stessi e non affidarsi a uninvenzione della
mente umana come la fede. Questultima ha il suo fondamento su due preconcetti: uno su un Dio
ipotetico (poich nessuno pu e mai potr dimostrare n la sua esistenza n la sua non esistenza),
trascendente, personale, antropomorfo, costruito a immagine e somiglianza delluomo e dei suoi
desideri, la proiezione cosmica della figura paterna e dellEgo umano, che si traduce in una mera
consolazione, uninvenzione mentale figlia del senso di solitudine e dalla difficolt di affrontare le
insicurezze, le incertezze e i pericoli della vita; il secondo la concezione che lessere umano da solo
non pu trovare nessuna Realizzazione poich pieno di colpa e di peccato, finito, piccolo e
insignificante, senza alcuna dignit e autodeterminazione e non pu in nessun modo trovare con le
proprie capacit, la propria salvezza, redenzione o illuminazione, precludendosi gi dalla nascita la
possibilit di scoprire lautentica scintilla divina dentro di S.
Queste due false idee, il Dio Creatore e che ogni essere umano nasce gi peccatore, con il peso del
peccato e del senso di colpa hanno avvelenato lumanit per troppi secoli, mantenendola
nellignoranza e nella sofferenza, in una sorta di stagnazione spirituale, in unauto - tortura che sta
conducendo il genere umano verso un lento suicidio globale, nella vana speranza che un giorno un
salvatore discenda dal cielo per salvare gli uomini da se stessi.
Lidea del peccato il modo in cui i leader religiosi hanno condannato loro stessi e tutti gli Esseri
umani, per mantenerli ignoranti e sofferenti, per evitare che le persone si trasformino in veri
individui assumendosi la responsabilit di vivere una vita piena, appagante e indipendente, liberi da
ogni autorit, dogma e restrizione morale.

Laffermazione che nulla si pu senza Dio si trasformata in schiavit psicologica. La libert ha


valore solo quando la si conquista da solo, con le proprie energie, (per poi stupirsi che siamo stati
sempre liberi, che abbiamo creato in noi stessi la nostra prigione interiore il nostro inferno
psicologico) altrimenti chiunque te la concede in qualsiasi momento potr riprendersela.
In tutta la storia dellumanit, lAmore (che non quello cristiano che soltanto ipocrita, avido ed
egoista) e la Verit sono accaduti solo a pochissimi individui, un Cristo, un Francesco dAssisi, un
Buddha, ma il resto degli uomini ha sempre vissuto nelle tenebre e nellodio.
Questi pochi individui, pur sempre esseri umani (perfino Cristo si dichiar il Figlio dellUomo),
dimostrano che se la Verit si rivelata in loro stessi non c nessun motivo che non si possa
rivelare in tutti gli uomini e le donne che hanno la maturit e lautentica aspirazione di conoscere se
stessi e di dissolversi nellEsistenza.
Lidea che ci sia la su un Padre eterno e misericordioso una grande consolazione, uninvenzione
necessaria per chi non ha il coraggio e la forza di affrontare da solo la vita e la morte.
la Vita che crea e rigenera se stessa, momento per momento, ma se si continuer a convivere con
lidea di Dio Padre e Creatore, non ci pu essere nessuna salvezza, n redenzione ma soltanto
miseria, ignoranza e sofferenza.
Su Dio nel corso dei secoli si detto tutto e il contrario tutto, si sono accumulati milioni di
chiacchiere e testi teologici che altro non sono che pattume mentale che nulla ha contribuito nel
trasformare lEssere umano che rimasto sempre lo stesso avido, ignorante, brutale e infelice.
Se non si riconosce la fede e la teologia come forme di immondizia pseudo - religiosa o di
stupidit, non inizier mai la vera ricerca di qualcosa di davvero importante e divino nella Vita, di
davvero significativo, pi di qualunque Dio cristiano, mussulmano o ebreo inventato da uomini
profondamente dormienti e incoscienti.
La Vita stessa Dio. Linganno inizia nella visione duale dellEsistenza quando sinizia a concepire
che la Creazione e il Creatore siano scissi o separati. Da questa visione distorta della Realt sinizia
a pensare in termini di divisione: creato creatore, santo peccatore, Dio Diavolo, materiale
spirituale, salvatore salvato, sacro profano, corpo mente, vita morte. Questo modo di pensare
ha reso lessere umano scisso, diviso dentro di s, nevrotico, schizofrenico e, di fatto, gli ha
impedito di crescere spiritualmente poich separato per sempre dalla sua natura divina. In questa
visione non ci pu essere libert se Dio che ci fa liberi e ci vuole liberi. Luomo in balia di un
Dio ipotetico che a sua discrezione e piacimento decide il destino di ogni persona senza che vi sia
alcuna responsabilit individuale.
Luomo di fede completamente irresponsabile del suo Essere, non pu reclamare nulla, non ha
alcun diritto di decidere della propria vita, in attesa di una Volont superiore che neanche conosce.
Milioni di persone sprecano la propria vita, in questattesa che si fonda soltanto sulla vacua
speranza, che un giorno dopo la morte ci sia un paradiso ad attenderli.
Ma se non si fatto nulla per cambiare se stessi, per trasformare il proprio stato interiore, per
comprendere la causa della Sofferenza fino a trascenderla perch mai si dovrebbe meritare un
premio? La stessa sofferenza si perpetrer anche dopo aver lasciato il corpo e si continuer a
soffrire ancora e ancora.

Dove si va dopo la morte, irrilevante, poich il momento successivo segue sempre quello presente.
Se adesso qualcuno si trova in paradiso (inteso come stato psicologico) anche se lascia il corpo, si
trover in paradiso, ma se adesso si trova allinferno dopo la morte, si ritrover allinferno.
Pertanto responsabilit di ognuno di trovare leterna Beatitudine interiore qui e ora e affrontare il
proprio inferno psicologico prima che la morte ci colga impreparati.
La promessa del paradiso ha reso avide le persone mentre linferno le ha rese impaurite. Come si
pu concepire che delle persone avide e impaurite possano raggiungere la libert, la Verit e la
salvezza? Bisogna avere il coraggio di abbandonare la propria avidit, paura e ignoranza soltanto in
questo modo ogni essere umano potr salvarsi da se stesso.
Esistono due vie: la via della Consapevolezza e la via dellInconsapevolezza. La prima conduce alla
conoscenza di s, alla scoperta della propria essenza divina, la seconda conduce alla perdizione
nelle invenzioni umane come le fedi, i credi, le teologie, i salvatori, le chiese, ecc.
Solo una mente addormentata e inconsapevole ha bisogno di adorare o di creare idoli e deificare
qualcuno o qualcosa poich non vede che lessenza di ogni cosa e di ogni essere gi Divina. Solo
lUno esiste. E in questa consapevolezza di Unit universale vi pu essere lautentica pace, gioia e
pienezza dEssere. Fintanto che lessere umano concepir se stesso come qualcosa di separato dal
resto dellEsistenza, oppure continuer a proiettare nel cielo un dio, figlio della teologia e di
speculazioni mentali sar sempre in conflitto, in angoscia e sofferente, non conoscer mai la
Bellezza, la Beatitudine e la Sacralit nella vita.
La maggior parte delle persone soprattutto in Occidente non ha mai conosciuto la Consapevolezza,
poich luomo di consapevolezza ha la capacit di trasformare dentro di S ogni bruttura in
bellezza, ogni angoscia in beatitudine, ogni forma di odio in amore. Soltanto pochi individui nella
storia dellumanit hanno raggiunto la suprema vetta della Consapevolezza, ed hanno testimoniato
la straordinaria capacit trasformatrice e creatrice di questultima. Che cosa hanno fatto la maggior
parte dei loro seguaci inconsapevoli? Invece di risvegliare la propria consapevolezza e di cercare di
comprendere, attuare e sperimentare in se stessi il cambiamento e la trasformazione interiore che
quei Maestri spirituali indicavano, hanno preferito idolatrarli e farne degli Dei, dei Santi o dei
Salvatori, finendo per tradire i loro insegnamenti.
questo il punto fondamentale che continua a sfuggire alla maggior parte delle persone, che nella
fede in qualcuno o in qualcosa non vi nessun cambiamento, nessuna trasformazione, nessuna
rinascita spirituale, ma al contrario ogni conversione attraverso la fede una forma di violenza che
separa lindividuo dal resto dellumanit e dellEsistenza.
La religione e la fede sono sempre qualcosa dindividuale. Ogni individuo ha la propria religione
che giusta soltanto per lui, perch ogni individuo assolutamente, unico e incomparabile.
Esistono tante religioni cos quanti sono gli individui. Ogni religione ha valore soltanto se ci che
chiamato Dio, Divino, Verit stato sperimentato dentro di s come esperienza psicologica,
interiore, al di l della mente e del pensiero. Se non c' questa Esperienza, allora non c' religione.
La vera religione non pu dunque essere insegnata poich una scoperta individuale e non pu
essere acquisita dall'esterno. Tutto ci che considerato religioso: testi sacri, riti, cerimonie, messe,
preghiere, chiese, templi ecc, non affatto religioso ma soltanto oppio. Tutti i credi, le fedi, i
dogmi, i sacerdoti sono assurdit perch non possono condurti a quellEsperienza, ma anzi sono il
primo ostacolo perch impediscono di trovare la propria Verit interiore. Finch si crede, non si far
nessuno sforzo per cercare la Verit e solo pochi hanno il coraggio di mettere in dubbio e in
discussione tutto ci in cui credono e iniziare una vera Ricerca Spirituale. Senza quellEsperienza
trascendente non vi pu essere certezza se esiste o no qualcosa di eterno o divino e sarebbe pi

onesto astenersi da ogni giudizio ma molti preferiscono credere e predicare false dottrine e pi
persone convinceranno, pi supporteranno le loro false certezze, ma questo non per niente
religioso ma soltanto un grande Inganno.
Ogni bambino nasce nellinnocenza e non nel peccato ed ha la capacit di indagare e scrutare tutto,
persino il divino ma sistematicamente corrotto dalla famiglia, dai politici, dai preti (e magari
questi avevano tutti le migliori intenzioni) dalla scuola e dalla societ, fino a uccidere in lui la
capacit di vedere con i propri occhi il giusto e lo sbagliato, il bene e il male, storpiandolo fino a
punto che finir per odiare se stesso e non avr pi il coraggio di indagare dentro di s, per
verificare in prima persona, qui e ora, se esiste o no qualcosa di davvero eterno e divino che non sia
linvenzione della mente e che nemmeno la morte pu toccare o distruggere. Al bambino gli
saranno fornite tutte le risposte invece di stimolargli unautentica e vera ricerca spirituale,
condannandolo allignoranza e sofferenza per tutta la vita, giustificando questo crimine, questa
corruzione, questo condizionamento, motivandolo che per il suo bene.
A ogni individuo se davvero vuole crescere e non continuare solamente a invecchiare, spetta la
responsabilit di cambiare e conoscere se stesso, oppure si accontenter della falsa personalit che
gli ha dato la societ e continuer a vivere nellIllusione sprecando lopportunit che la Vita gli ha
concesso.
I problemi fondamentali degli esseri umani sono interiori, psicologici e vanno affrontati
individualmente, dentro di s, nessun profeta, nessun santo, nessun papa e nessun prete pu aiutare.
Ci che ha bisogno lEssere umano non di una sterile e inutile fede in dogmi o in invenzioni
ecclesiali, ma di una vera e propria scienza interiore, di una profonda alchimia spirituale che
cambi completamente la psicologia di ogni Essere umano. Nellosservazione interiore, costante,
delle proprie azioni e dei processi mentali nasce quella Consapevolezza che purifica lEssere che
apre al mondo della meditazione, dellinnocenza, della bellezza e della rinascita spirituale.
Da questo cambiamento individuale si determiner il destino di ogni individuo e di conseguenza la
sopravvivenza dellEssere umano su questo pianeta e non se si creder in Cristo, in Maometto o in
Mos oppure se si pregher un Dio piuttosto che un altro.
La Libert e rimarr per sempre il valore pi elevato, non dio, la chiesa, la fede o le sciocchezze e
le assurdit delle tradizioni religiose. Il vero cambiamento, la vera rivoluzione interiore,
psicologica, nella propria coscienza e nessun Dio dallesterno pu aiutare.
La Libert richiede sempre responsabilit, intelligenza e coraggio. Lindividuo coraggioso vivr
nellinsicurezza e nellincertezza, perch sa che qualsiasi tipo di fede o di credenze vecchie o nuove
che siano sono soltanto delle false sicurezze e un ostacolo, un impedimento, per la sua libert
interiore e crescita spirituale.
Mettendo da parte il passato, ogni autorit religiosa e politica, ogni testo sacro, lIndividuo trover
in questa Ribellione, lessenza stessa della religiosit e in se stesso, nel silenzio interiore trover
pace, gioia, appagamento e beatitudine, tutto ci che non ha mai trovato in nessuna fede, tradizione
o religione istituzionalizzata.

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