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VIVERE IN DUE MONDI

Tutte le religioni insegnano che l'uomo è l'abitante di due mondi. Oltre il mondo visibile,
aperto ai nostri sensi fisici, c'è un mondo spirituale. Questo mondo non terrestre può essere
sentito e percepito, il che significa che esso è altrettanto reale e importante quanto il regno
dell'ordinaria esperienza sensoriale. Come è stato dimostrato da numerosi studi obiettivi,
I'esistenza di questa dimensione spirituale può essere spiegata con le dimostrazioni
parapsicologiche, che sembrano indicare una regolare interazione tra il mondo fisico e quello
extrasensoriale. Come la mente è destinata a dirigere e controllare il corpo, cosi il mondo
spirituale è destinato a usare il mondo fisico per raggiungere i suoi fini più elevati. Come
l'uomo non può realizzare tutte le sue potenzialità senza unirsi a Dio, così il mondo visibile
non può raggiungere il suo pieno valore se non formando un a relazione positiva e continua
con il mondo spirituale.

Questa visione sul mondo spirituale può sembrare una strana deviazione dal pensiero
cristiano tradizionale. Innanzitutto, i teologi di solito trattano la dottrina del destino
dell'individuo come una parte dell'escatologia. Al contrario, la teologia dell'Unificazione fa
della fede nell'immortalità umana un aspetto essenziale della sua dottrina della creazione.
Non è che continueremo semplicemente ad esistere dopo la morte. Fin dall'inizio e durante
tutta la nostra vita noi viviamo in entrambi i mondi. Anche quando non ne siamo consapevoli,
siamo circondati da un gran nugolo di testimoni. Pur essendo spiriti disincarnati, essi sono
tutti intorno a noi, ad influire e guidare la nostra vita quotidiana.
La teologia cattolica e quella ortodossa orientale riconoscono questo fatto nella loro dottrina
della comunione mistica dei santi. I cattolici affermano che c'è una costante comunicazione
tra il mondo fisico e quello spirituale. Di conseguenza, essi enfatizzano l'importanza delle
preghiere di intercessione dei santi del passato e la loro continua cura per la salute spirituale
di questo mondo. Tutta l'elaborazione del culto di Maria (Mariologia) è basata sulla credenza
che le anime disincarnate possono partecipare ed effettivamente partecipano alla nostra vita.
I cattolici insegnano anche che ogni essere umano ha un angelo custode che lo assiste
nell'evitare il male ed agire nel modo giusto. Così, per il Cattolicesimo, il concetto
dell'immortalità dell'anima non è limitato alla dottrina degli Ultimi Giorni (escatologia), ma
svolge un ruolo decisivo in vari aspetti della teologia.

Inoltre, il Cattolicesimo riconosce l'esistenza dell'influsso sulla terra di numerosi spiriti


malvagi. Diversamente da quanto è avvenuto in molte forme di Protestantesimo moderno, la
teologia cattolica ha accuratamente elaborato la demonologia. Invece di abbandonare la
visione neotestamentaria di un mondo infestato dai demoni, la chiesa cattolica ha sempre
accettato il fenomeno della possessione demoniaca, preparando esorcisti che si potessero
occupare di questi casi.53 Dal momento che i Vangeli spiegano chiaramente che Gesù credeva
nel potere delle forze demoniache e che l'esorcismo era un aspetto importante del suo
ministero, i cattolici pensano che la realtà degli spiriti malvagi deve essere accettata come un
dato fondamentale per qualsiasi considerazione teologica.

Ma non è antiscientifica la credenza negli spiriti buoni e cattivi? I cristiani non dovrebbero
demitologizzare le sorpassate visioni del mondo dei Vangeli, come sostiene Bultmann?
William James, filosofo e psicologo di Harvard, aveva qualcosa di molto pertinente da dire su
coloro che dichiarano antiscientifica questa credenza nei fenomeni psichici. Egli mise in
evidenza che quegli scienziati spesso trattano i fenomeni mistici con sprezzante disinteresse.
Comunque, egli aggiunse, quei fenomeni sono registrati nella storia. Qualunque pagina si

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apra, si trovano cose come le divinazioni, le ispirazioni, le possessioni demoniache, le
apparizioni, le "trances", le estasi, le guarigioni mira colose e i poteri occulti. Perché dunque
gli scienziati sono così ostili ai fenomeni psichici? Secondo James, è perché questi fatti non
possono essere spiegati facilmente con una teoria della scienza meccanicistica e materialista.

E perché questi fatti minacciano di infrangere le visioni scientifiche del mondo comunemente
accettate?s4 Dall'epoca in cui James pubblicò il suo discorso presidenziale alla Società per la
Ricerca Psichica, nel 1896, la situazione si è alquanto evoluta. Più tardi egli dedicò le sue
GiffordLectures, intitolate "The Varieties of Religious Experience", alla considerazione dei
fenomeni mistici, e lo zoologo di Oxford Sir Alister Hardy ritornò al tema delle esperienze
parapsicologiche nelle sue Gifford-Lectures circa mezzo secolo più tardi.55 Entrambi questi
studiosi affermarono l'importanza dei fenomeni psichici nello sviluppo di una convincente
teologia naturale.
Contrariamente ai cattolici, che accettano l'idea di una relazione continua tra il cielo e la
terra, i conservatori protestanti sono propensi a separare i due mondi. Secondo i
fondamentalisti tentare delle dimostrazioni dei fenomeni psichici è come addentrarsi in una
regione proibita. Questo atteggiamento è piuttosto singolare, dal momento che la Bibbia è
piena di esperienze parapsicologiche. Come si possono ignorare le visioni di Isaia ed
Ezechiele, i sogni profetici di Giuseppe e Daniele, gli esorcismi di Gesù e il dono di parlare
lingue straniere a Pentecoste? Ogni profeta biblico afferma di aver ricevuto messaggi
soprannaturali. Sia l'Antico che il Nuovo Testamento riportano awenimenti riguardanti visite
di angeli, implicanti comunicazioni dirette tra questo mondo e l'aldilà. Se questi tipi di
esperienze awennero nel passato, abbiamo qualche motivo logico per affermare che simili
fatti non possano avvenire oggi? Insegnando che il mondo fisico e quello spirituale esistono in
polarità, la teologia dell'Unificazione riafferma la visione del mondo contenuta
fondamentalmente nelle Scritture. Separando radicalmente i due regni, i protestanti si
allontanano da uno dei presupposti principali della rivelazione biblica. Anche l'Ebraismo
talmudico e mistico, l'Induismo, il Buddismo e l'Islamismo credono nella regolare interazione
tra il naturale e lo spirituale, suggerendo che questo è un normale corollario dell'esperienza
religiosa.

Se l'uomo possiede una personalità multidimensionale, perché sono così in tanti oggi a negare
l'esistenza del mondo spirituale? Il motivo principale è che nei secoli scorsi ci è stato
insegnato a concentrarci sull~~aspetto fisico. Come protesta contro l'eccessiva ultraterrenità
del Medio Evo, gli uomini moderni si sono orientati a ricercare la felicità qui e subito. Per cui,
fin dall'Illuminismo, i filosofi e gli scienziati hanno propugnato una visione del mondo più o
meno materialistica. Dobbiamo ammettere i vantaggi di un simile approccio. Concentrandosi
su questo mondo, gli uomini hanno fatto grandi scoperte nelle scienze fisiche e hanno portato
avanti riforme sociali.

D'altra parte, la coscienza umana viene ristretta alla consapevolezza del corpo e delle sue
necessità. Nonostante esistano altre realtà intorno a noi, ignoriamo la loro esistenza e
rifiutiamo tutti gli stimoli che ci provengono da esse. E' come se avessimo chiuso gli occhi per
ascoltare meglio. Noi ascoltiamo meglio, è vero, quando non siamo distratti dalle sensazioni
visive; tuttavia ci separiamo da un aspetto molto importante del nostro mondo.

Di conseguenza, dalla II guerra mondiale in poi c'è stato un grande risveglio di interesse per
le esperienze spirituali e i fenomeni mistici. Molte persone ora si rendono conto
dell'importanza di aprire i nostri sensi interiori ed estendere il raggio delle nostre

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percezioni.56 Questa nuova domanda di spiritualità abbraccia dimensioni della realtà in
precedenza conosciute solo da pochi veggenti e psichiatri.

La credenza nel mondo spirituale è ragionevole, perché la sua esistenza può dedursi
logicamente dalla legge universale della polarità. Il nostro mondo materiale ha bisogno di una
controparte spirituale. Così come noi abbiamo una mente e un corpo, deve esserci un mondo
spirituale, parallelo all'ambiente fisico. Gli psicologi di tutte le religioni hanno riconosciuto
che il mondo spirituale non è del tutto diverso dal nostro mondo visibile.

Anche se il mondo spirituale ha delle sue caratteristiche uniche, c'è una fondamentale
rassomiglianza tra la vita che viviamo qui e la nostra esperienza nell'aldilà. Swedenborg
enfatizzò il fatto che il mondo invisibile corrisponde al mondo naturale. La nostra vitalità e
creatività attuali continuano in un'altra dimensione.

Gli psicologi sono d'accordo anche sul fatto che nell'altra vita c'è una varietà di ambienti,
adeguati ai differenti stadi di sviluppo spirituale. Per esempio, la Divina Commedia di Dante
riflette l'esperienza dei mistici cattolici medioevali. L'inferno, il purgatorio e il paradiso
contengono vari livelli che riflettono i tipi di vita a cui gli uomini si sono abituati.

Così, non c'è un solo modo di vivere nell'aldilà, uguale per tutti. Quello che si trova nell'altra
vita dipende da ciò che si è fatto sulla terra. Secondo il Vangelo di Giovanni, nella casa del
Padre ci sono molte dimore (Gv. 14:2). Questo versetto - dicono gli studiosi della Bibbia vuol
dire che il cielo contiene un certo numero di regioni o aree. L'originale greco in questo passo
fa pensare che nell'altra vita c'è u~~na serie di dimore per l'anima. Dopo la morte lo spirito
dell'individuo si troverà in un posto appropriato. Ci troveremo nell'ambiente a cui ci siamo
abituati, sulla base dell'amore principale che ha controllato la nostra vita sulla terra per
esempio, un bambino prodigio in qualche campo artistico o in qualche disciplina scientifica
riceve l'aiuto dello spirito di un genio morto molto tempo prima. Gli spiriti benevoli aiutano
le persone ad accelerare il proprio lavoro per Dio e, in cambio, possono avanzare ad un livello
più alto tramite le persone che hanno aiutato.
Al contrario, uno spirito vendicativo può possedere qualcuno, forzandolo a commettere atti di
violenza. Gli spiriti bassi possiedono le persone per compiere azioni distruttive e sfogare la
propria radicata frustrazione ed amarezza. In questo caso, l'uomo deve resistere con tutte le
sue forze agli impulsi malvagi e superarli. Altrimenti, non può liberarsi dall'influenza
demoniaca né liberare lo spirito vendicativo.
Gli spiriti sono sempre attratti da persone che hanno un temperamento ed una missione simili
alla loro. Deve esserci una base reciproca, consapevole o inconsapevole. Inoltre, un'insolita
proliferazione di fenomeni psichici si sviluppa durante i più importanti periodi di transizione
spirituale della storia. Da questo si può vedere come questi due mondi sono strettamente
collegati e non c'è modo di evitare la loro influenza.

Nel XX secolo, sono awenuti grandi cambiamenti nel mondo scientifico, che hanno reso più
facile credere alla realtà del mondo spirituale. Fin dal tempo di Isaac Newton, gli scienziati
avevano raffigurato l'universo come una grande macchina governata da immutabili leggi
meccaniche. E' stato detto che l'uomo è confinato in un mondo di spazio e di tempo che lo
limita strettamente. La nostra natura dovrebbe essere rigidamente determinata
dall'interazione dell'eredità e dell'ambiente. I nostri pensieri sarebbero causati da onde
elettriche nel cervello e le nostre emozioni sarebbero regolate dal funzionamento di alcune

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ghiandole. In questa visione "scientifica" del mondo non c'è, naturalmente, posto per il
mondo spirituale.

Comunque, questa interpretazione materialistica della scienza è oggi messa ampiamente in


discussione. L'esistenza e l'influenza del mondo spirituale è ora realmente plausibile, alla luce
delle nozioni scientifiche contemporanee. Da una parte, la nostra conoscenza della natura del
mondo materiale è stata drasticamente modificata. Gli antichi scienziati riducevano la
materia a compatti, solidi, indistruttibili blocchio per tutto ciò che esiste nel nostro universo.
Al contrario, gli scienziati moderni interpretano la realtà fisica in termini di schemi invisibili
di energia. Non c'è più una netta demarcazione tra il fisico e lo spirituale.

In secondo luogo, la psicologia del profondo, in particolare quella di Jung, offre una nuova
immagine dell'uomo. Non siamo semplicemente creature di tempo e di spazio, modellate
dall'eredità e dall'ambiente. Oltre ad essere influenzati da pensieri e sentimenti coscienti, tutti
gli individui sono profondamente coinvolti da un potente regno del subcosciente, rivelato nei
sogni e descritto nell'antica mitologia. Questo mon do no n fisico fa parte de l no stro ambie
nte e influenza grandemente la nostra salute e il nostro benessere. Il subconscio è il mondo
spirituale per Jung. In terzo luogo, per circa un secolo sono proseguite le ricerche scientifiche
sui fenomeni parapsicologici. Come mostrano gli accurati studi della Società Inglese e della
Società Americana per la Ricerca Psichica, c'è una dimensione psichica verificata dalle
percezioni extrasensoriali, dalla chiaroveggenza, dalla medianicità, dalle precognizioni e dalle
esperienze extracorporee. Infine, gli antropologi e gli studiosi delle culture comparate hanno
cominciato a interpretare positivamente le religioni dei cosiddetti popoli primitivi. Così, sono
diventati consapevoli della credenza universale nei poteri soprannaturali che sono in contatto
con l'uomo e influenzano il suo ambiente. Perciò, i fisici, gli psicologi, i parapsicologi e gli
antropologi moderni forniscono le basi della nozione dei Principi Divini, secondo la quale noi
viviamo in due mondi.

Riflettiamo su cosa voglia dire essere fatti ad immagine di Dio. Tutti noi siamo destinati a
vivere per sempre. Cosa significa immortalità? Siamo animali pensanti e creature capaci di
amare. Queste due facoltà mostrano la nostra parentela con l'eterno Dio e ci fanno partecipi
dell'infinito mondo spirituale. Noi penseremo e ameremo per sempre.
Pertanto la nostra saggezza crescerà continuamente e il nostro amore si arricchirà sempre di
più. Questo è quello che insegnava Swedenborg. Non ci sarà una netta frattura tra la vita qui
e la vita nell'aldilà. Quello che cominciamo qui migliora di qualità e si espande all'infinito. Il
Dio che sempre vivrà ha creato ognuno di noi per stabilire un'amicizia con Lui per sempre.

Così, se questo mondo è bello, il mondo spirituale è ancora più bello. Nei momenti più intensi
noi desideriamo amare di più, essere più saggi e più belli. Il mondo spirituale ci darà
l'opportunità di soddisfare queste aspirazioni. Perciò l'altro mondo è tanto dinamico, vitale
ed eccitante quanto questo.

NOTE:

5tCfr. A. Angoff e D. Barth, ed., Parapsychology and Anthropology (1974); B. Shapin e L.


Coly, The Philosophy of Parapsychology (1977). 52Principi Divini, pp. 63-64. 53Cfr. M.
Martin, Hostage to the Devil (1976). 54W. James, The Will to Believe and Other Essays in
Popular Philosophy (1956), pp. 300-302. 55A. Hardy, The Living Stream (1965); The Di

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vine Flame (1966). 56Cfr. le opere di Morton T. Kelsey, prete episcopale ed educatore
religioso all'Università di Notre-Dame: Encounter with God (1972); Drearns and Revelation
(1974); The Christian and the Supernatural (1976).

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