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La Nuova Ebe
Giornale d’informazione Indipendente e autonomo.
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prospettabile, programmata o almeno prima periferia di Reggio, ma più a nord l’intera fascia costiera della Piana fino a
auspicabile. Si capisce meno il senso le frastagliature della costa prodotte Rosarno-San Ferdinando, passando per la
della situazi on e se i caratt eri dall’Aspromonte che scende direttamente Costa Viola, Palmi e Gioia Tauro. In una
morfologici del territorio impongono il a mare rendono necessario che ciascuno simi l e pr ospetti va ai Comuni
mantenimento di una soluzione di dei centri esistenti (Scilla, Bagnara, Palmi pedemontani della Piana non resterebbe
continuità tra agglomerati urbani che e frazioni) mantenga una sua separatezza che scegliere tra Vibo o una nascitura
p e r q u a n t o i n t e r c o n n e s s i e dagli altri. Il discorso, nei confronti del provincia della Locride, rompendo così
intercomunicanti rimangono distinti e capoluogo, vale a maggior ragione per i l’unità della Piana che è nelle cose. E’
distanti, ciascuno con le proprie centri della Piana. Cui prodest, a chi questo il pr ogetto politico
specificità e le proprie caratteristiche giova che tali centri divengano periferia dell’operazione? Perché se così fosse
identitarie. In altre parole: a meno di della periferia della grande Reggio? Di sembrerebbe una spartizione dell’area da
coprire la Provincia con certo non a tali tutti indicata come volano dello sviluppo
una colata di cemento, si centri, che dell’intera Regione, ridotta di fatto a terra
capisce che per forza ci “Ragionevolmente diverrebbero di conquista dei più potenti convitati di
sarà qualcuno che sarà dovrebbe ritenersi che dipendenti dal pietra (Reggio, Vibo e magari la Locride)
dentro, e qualcuno che capoluogo per la che si sarebbero accordati per dividerne
sarà fuori. E allora si rimangano esclusi dai g e s t i o n e d i le spoglie. Perché eventualmente fare
pone il problema di confini della nuova entità f u n z i o n i questo, c’è forse una logica? Ad essere
capire chi e perché sarà
dentro, in base a quale quei comuni una cui fondamentali. n emm en o
Ma
al
maliziosi purtroppo una logica c’è. Per la
Piana sembrano poter passare gli unici
pr og et t o, e c osa contiguità territoriale con capoluogo che investimenti industriali dell’intera
succederà invece a chi d o v r e b b e Regione degli anni a venire. L’inclusione
rimane fuori. Iniziamo
il capoluogo non è sobbarcarsi di un dell ’area portual e nel la Cit tà
dal secondo problema. ipotizzabile né peso indesiderato. metropolitana equivarrebbe ad un suo
Ra gi on evol m ent e Cosa succede commissariamento, comportando che
dovrebbe ritenersi che
auspicabile” allora ai Comuni tutte le decisioni più importanti che la
rimangano esclusi dai esclusi? Ai sensi riguardano vengano prese a Reggio e non
confini della nuova entità quei comuni del co. 9 del più volte richiamato art. 23, i dalla sua popolazione, che dispersa nella
una cui contiguità territoriale con il comuni che non entrano nell’area nuova entità (e peraltro disgiunta dai
capoluogo non è ipotizzabile né metropolitana vengono inclusi in una Comuni non costieri della Piana) avrebbe
auspicabile, per la stessa riuscita dello provincia limitrofa. Ragionevolmente un peso pressoché irrilevante. In altre
stesso progetto di Città metropolitana: dunque i comuni della Piana dovrebbero parole il denaro che oggi spetterebbe
se la nuova entità (svolgendo le funzioni essere annessi a Vibo Valentia e quelli gestire ai Comuni della Piana e agli altri
oggi in capo al Comune) dovesse della Locride a Catanzaro. Ma siamo interessati finirebbe nelle competenze del
parimenti occuparsi della pianificazione sicuri che gli stessi cittadini orgogliosi di nuovo Ente a Reggio, e da lì ad essere
territoriale e delle realizzazione di vie di appartenere ad una provincia ricca di tali amministrato, nella misura in cui si sia
comunicazione della zona circostante il peculiarità accetterebbero di buon grado verificato, ai sensi dello Statuto, lo
Castello Aragonese e della periferia l’idea di essere annessi a realtà percepite spostamento di funzioni dai Comuni ad
della Marina di Riace, si intuisce subito comunque come distanti? Cioè di fatto, esso. Cioè, anche se venissero promessi
come il rischio sarebbe quello per permettere la secessione del spazi di autonomia ai vecchi comuni si
dell’ineffettività. Allo stato dell’arte un capoluogo e di alcuni comuni limitrofi farebbe concreto il rischio che questi
possibile sviluppo dell’area urbana viene sacrificata l’intera provincia? Le vengano ridotti a gestire la normale
reggina che arrivi ad integrare le aree amministrazioni comunali interessate amministrazione per mancanza di fondi.
limitrofe a sud anche solo fino a Melito dovrebbero sin d’ora esprimere il loro Ma a queste condizioni la più vasta parte
Porto Salvo rientra più nel campo degli parere in proposito, perché il dibattito sia della Provincia non ha interesse a fare
auspici che delle effettive possibilità. il più ampio possibile. Quanto ai criteri parte del progetto. Se Città metropolitana
Ciò che è oltre può a ben diritto ritenersi per l’inclusione dei Comuni nell’area deve essere, che a noi venga lasciata la
escluso dall’area in questione. Dunque metropolitana, se non fossero quelli nostra provincia, la si chiami di Palmi-
rimane fuori l’area grecanica e la prospettati lo scenario cambierebbe. E Locri, d’Esperia, d’Ausonia o di Vitullia
locride. Lo stesso dovrebbe dirsi, a infatti, per quello che può contare, da più (come era detta dai greci) o di Calabria
ragion veduta, per la Costa Viola e la parti possono reperirsi progetti dell’area Ultra. Non si tratta di un progetto contro
Piana. Villa San Giovanni è già oggi la in questione che arrivano a comprendere Reggio e la città Metropolitana, ma per
crescere insieme.
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Giornale dedicato a
“Peppino Impastato”