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PREREQUISITI
1.
2.
3.
4.
Comprensione di un testo.
Eseguire operazioni matematiche di base.
Eseguire regole e procedimenti formali;
Conoscere le caratteristiche delle figure piane e solide.
5. Saper rappresentare graficamente un oggetto applicando
regole delle proiezioni ortogonali e forme elementari di
assonometria e di quotatura dei disegni.
Conoscenze
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
Abilit
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
Competenze
1.
2.
3.
4.
interventi tecnologici.
3. Sviluppo di competenze tecnico-operative in relazione allet ed al profilo personale degli
allievi.
4. Acquisizione degli strumenti logici e pratici per lo sviluppo delle capacit operative per
interventi tecnologici.
5. Apertura ai problemi relativi allinterazione tra uomo e ambiente costruito.
6. Utilizzare le competenze acquisite nel relazionarsi e nel coordinarsi con gli altri.
7. socializzare e cooperare
Tempi: 6 ore
2
Modalit di verifica:
Le verifiche saranno di tipo formativo, attraverso osservazioni sistematiche.
Controllo dei compiti svolti a casa e in classe;
Analisi degli interventi degli alunni durante le lezioni, per controllare il livello generale di
comprensione degli argomenti svolti;
Le verifiche saranno di tipo sommativo, al termine dellunit di apprendimento, per
valutare i processi cognitivi degli alunni.
Criteri di valutazione
10
9
8
7
6
5
4
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fig.1
fig.2
fig.3
4
Lindividuazione del modulo, che sia esso dito, palmo, piede o cubito, introduce uno dei
concetti fondamentali utilizzati nello studio del mondo che ci circonda, il concetto di
grandezza fisica [G]. La valutazione quantitativa della grandezza fisica si attua attraverso
la sua misurazione, ovvero quando si pu contare quante volte la grandezza fisica contiene
lunit di misura o campione di riferimento (modulo) al quale attribuito il valore unitario.
Essa esprimibile con unespressione del tipo:
G=nU
dove
G la misura della grandezza fisica;
n un numero reale che indica quante volte contenuta lunit di misura nella
grandezza fisica;
U lunit di misura.
Gli strumenti:
per rilevare le lunghezze si usano strumenti diversi scelti in funzione della dimensione degli
oggetti che vogliamo misurare:
la riga millimetrata misura lunghezze dellordine del centimetro e decimetro;
la rollina metrica misura lunghezze dellordine di metri e decine di metri.
Gli strumenti quindi vengono scelti in rapporto alla dimensione della lunghezza da misurare,
esempi: per un oggetto di piccole dimensioni utilizzeremo la riga millimetrata, (fig.4), per
grandi dimensioni utilizzeremo la rollina metrica(fig.5).
fig.4
fig.5
Procedimento operativo:
Le misure rilevate vengono annotate su un taccuino sul quale riportato uno schizzo
(eidotipo) del manufatto, opportunamente quotato ovvero ad ogni elemento di cui
costituito sono associate le indicazioni numeriche delle dimensioni che lo compongono,
larghezza, lunghezza ed altezza. Ci necessario per ricavare la rappresentazione esatta
in un secondo momento. Uno dei vantaggi di questo metodo che eventuali errori di
misurazione possono essere accertati in corso dopera e quindi vi si potr subito porre
rimedio ripetendo la misura. Nelle operazioni di rilievo opportuno essere almeno in tre
persone in quanto due effettuano le misure ed il terzo le annota.
La riduzione in scala
Ridurre in scala l'operazione fondamentale per la rappresentazione del territorio o di
qualsiasi oggetto , anche di grosse dimensioni che vogliamo riportare su carta.
Possiamo esemplificare il concetto con un semplice esempio: abbiamo una scatola di
dimensioni pari a: larghezza = 40 cm, lunghezza = 50 cm, altezza = 20 cm, vogliamo
rappresentarla in assonometria monometrica su un foglio A4 le cui dimensioni sono
29,7
cm x 21cm. Ci rediamo conto subito che riportare loggetto nelle sue dimensioni reali sul
7
foglio A4 impossibile, per risolvere il problema operiamo una riduzione di scala, ovvero,
moltiplichiamo tutte le dimensioni della scatola per un fattore di riduzione pari a 0,2, le
dimensioni saranno: larghezza = 40 x0,2 = 8 cm, lunghezza = 50 x 0,2 =10 cm, altezza =20
cm. x 0,2 = 4 cm. In altre parole abbiamo diviso tutte le dimensioni per 5. Le dimensioni
ottenute saranno in rapporto di scala pari a 1:5, ci significa che ogni centimetro misurato
sul disegno corrisponde a 5 centimetri misurati sulloggetto reale. Loperazione di riduzione
in scala mantiene inalterate le proporzioni originali (fig.6), quindi il processo pu essere
ripetuto al contrario in tale caso si ha un aumento di scala.
fig.6
fig.6
Osservazioni:
Gli alunni confrontano laltezza media rilevata con quella riportata in tabella in funzione
dellet, analisi e considerazioni.
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Lergonomia
Il termine Ergonomia deriva dalle parole greche ergon (lavoro) e nomos (regola).
Lergonomia quella scienza che si occupa dell'interazione tra gli elementi di un sistema
(umani e d'altro tipo) e la funzione per cui vengono progettati nonch la teoria, i principi, i
dati e i metodi che vengono applicati nella progettazione allo scopo di migliorare la
soddisfazione dell'utente e l'insieme delle prestazioni del sistema. Lobiettivo principale
dellergonomia quindi quello di migliorare lambiente in cui luomo vive e lavora attraverso
luso di tecnologie idonee.
Ad esempio, analizzando linterazione tra lalunno e lambiente scolastico si rileva che lo
studente nella maggior parte del tempo rimane seduto, in questa posizione il corpo
soggetto a continue sollecitazioni dovute alla forza di gravit, considerando che il peso
esercita una compressione maggiore nei punti principali di appoggio, schiena, base delle
anche e coscia, se la sedia non ben progettata e dimensionata dopo qualche tempo
insorgono dolori che determinano un continuo cambiamento di postura. Una postura
scorretta tende a determinare disequilibri nelle catene muscolari provocando asimmetrie e
cambiamenti nelle funzioni di movimento determinano conseguenze negative soprattutto a
lungo termine, ad esempio, quando si mantiene una posizione lateralizzata, o molto curva in
avanti per leggere o scrivere, si ha una maggiore sollecitazione di una serie di muscoli con
conseguente diminuzione della loro elasticit, un funzionamento non equilibrato delle
catene muscolari e fasciali, determina linsorgenza di disturbi temporanei come quelli
muscoloscheletrici localizzati a schiena, spalle, collo, braccia, ma anche vere e proprie
patologie come scoliosi, cifosi e lordosi. (fig. 7)
importante rilevare come alcuni aspetti riferiti allorganizzazione dello spazio e alla
corretta progettazione deli arredi possono determinare linsorgere di tali patologie.
In particolare: gli ingombri di visuale inducono ad una posizione lateralizzata (a), uno
schienale perfettamente verticale comporta lo spostamento in avanti del corpo (b), nello
stesso modo uno schienale eccessivamente inclinato determina la retroversione del
busto(c). (fig. 8)
fig. 7
Fig. 8
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La normativa
La ricerca scientifica ha dimostrato come alcuni problemi legati alla sicurezza e alla salute
sono risolvibili grazie allapplicazione dei principi ergonomici; ci ha introdotto sia a livello
internazionale che nazionale ladozione di standard normativi che forniscono le direttive
finalizzate alla realizzazione di impianti ed artefatti tecnicamente corretti, sicuri e
standardizzati. In Italia, per quanto riguarda lambito scolastico si fa riferimento alle NORME
UNI EN 1729 (Ente Nazionale Italiano dUnificazione) in cui sono definiti gli standard per la
realizzazione degli arredi: sedie e banchi.
gli spigoli devono essere arrotondati con un raggio minimo di 2mm. Le superfici devono
essere lisce, le estremit rivestite per evitare di generare schegge taglienti;
ogni sedia o banco a norma deve superare una serie di prove di laboratorio tra le quali
quelle di stabilit, di resistenza, di durata e durto.
in relazione all'altezza dello studente (da 80 cm per i bambini fino ai due metri per i
ragazzi), le norme assegnano agli arredi scolastici delle vere e proprie "taglie" per
favorire l'adozione di una corretta postura contribuendo allo sviluppo psicofisico di
bambini e ragazzi.
Per una corretta postura, la norma prescrive che lo schienale debba avere n'inclinazione
compresa tra i 95 e i 110, questo indipendentemente dalla statura dello studente.
Le norme fissano le dimensioni delle sedie e dei banchi scolastici anche in relazione alla
crescente diffusione dell'utilizzo di PC nella didattica. Gli arredi scolastici a norma sono
progettati in modo che gli studenti possano appoggiare le braccia mantenendo le spalle
rilassate sia che si trovino dinanzi ad un monitor sia che siano alle prese con i pi
tradizionali quaderni a righe o quadretti.
Linsegnante fornisce una tabella con gli standard di riferimento secondo la normativa
vigente: tabella UNI 1729-1:2006
80- 95
93-116
108-121
119-142
133-159
146-176,5
159-188
174-207
altezza seduta 21
altezza seduta 26
altezza seduta 31
altezza seduta 35
altezza seduta 38
altezza seduta 43
altezza seduta 46
altezza seduta 51
11
12
13
3. Affinch lespressione 2+3x7-5 dia come risultato 30 si pu inserire una coppia di parentesi. Qual
lespressione giusta?
A.
(2+3)x7-5
B.
(2+3x7)-5
C. 2+(3x7-5)
D. 2+3x(7-5)
RISPOSTA: A
46,5x
3,8=
3720
1095146,70
RISPOSTA: B
5. Sei in via Garibaldi, con il tuo scooter devi raggiungere piazza Palombo rispettando i sensi di
marcia indicati in mappa (freccette azzurre).
1) Con la penna traccia sulla mappa il
percosso seguito.
2) indica i nomi delle strade.
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RISPOSTA - 16
8. A quale delle figure corrisponde allo sviluppo della figura piana disposta a sinistra?
Figura A
Figura B
Figura C
Figura D
RISPOSTA - Figura D
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Verifica finale
1) L uomo vitruviano :
A. un testo a carattere decorativo
B. un disegno tecnico ad uso costruttivo
C. un disegno di Leonardo da Vinci
Punti 1
Punti 0,5
Punti 0,5
Punti 1
Punti 0,5
Punti 1
Punti 0,5
Punti
16
Risposta attesa: C
11) riporta su un foglio lampiezza dellangolo formato da due pareti non ortogonali,
Punti 2
avendo a disposizione solo una rollina metrica. Descrivi in modo sintetico le
regole e principi che applichi e le operazioni che esegui.
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Risposta attesa: Utilizzo il metodo della triangolazione che si basa
sul principio dellindeformabilit del triangolo.
Date le misure dei lati ci sar infatti una sola configurazione che
corrisponde alle misure date. Posti due punti: A e B giacenti
rispettivamente sulle due semirette a e b, misuro le rispettive distanze
dallorigine O e la distanza tra distanza tra A e B, costruisco il triangolo
formato dai segmenti OA, OB e AB.
12) Facendo riferimento alla figura 1, considerata che laltezza della persona,
pari a 1,90 m determina quale la luce minima di un vano di passaggio
descrivendo in modo sintetico le operazioni che esegui, regole e principi
che applichi.
Fig.1
Punti 2
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GRIGLIA DI VALUTAZIONE
1 3 / 10
INSUFFICIENZA
GRAVISSIMA
4 / 10
INSUFFICIENZA
GRAVE
5 / 10
INSUFFICIENZA
NON GRAVE
6 / 10
SUFFICIENZA
7 / 10
DISCRETO
8 / 10
BUONO
9-10 / 10
OTTIMO
9-10 / 10
ECCELLENTE
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