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Aut.ne Tribunale Livorno n 683 del 02/03/2005 - Spediz. in abb. postale: D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n 46) art.

1, comma 1, DCB LIVORNO


Maggio 2015
Anno XV - n 155

LEditoriale
di Enrico Dello Sbarba
enricodellosbarba@virgilio.it

Salvini s
Salvini no
La folta presenza di pubblico
che ha fatto registrare la visita
di Matteo Salvini in alcune localit della Toscana, citiamo
Cecina e Fucecchio, pu essere
fonte di preoccupazione ma anche motivo di approfondita analisi.
Di preoccupazione perch sono
arcinote le posizioni oltranziste
di questo personaggio politico
che ha letteralmente invaso la
grande maggioranza degli organi di informazioni, in particolare
quelli televisivi dove la comparsata del leader di questa rinnovata Lega Nord, divenuta
una costante.
Si dice che parla alla pancia della gente: interpreta, magari in
maniera smodata, quelle che
sono divenute ormai le sensibilit pi smaccate di una opinione pubblica preoccupata per il
persistere di una crisi che, sebbene attenuata dai primi sintomi di una ripresa ancora poco
percettibile, preoccupa tanta
gente ed in particolare la fascia
pi giovane che si sente sempre pi esclusa dal sistema.
In proposito, concordiamo con
lacuta analisi fatta dal collega
Mario Lancisi, apparsa su Il Tirreno, allindomani della visita
segue a pag. 2

Un articolo dell'On. Ivo Butini

Se il problema siamo noi

Il 9 maggio 1978 fu ritrovato il corpo del


Presidente della DC, Aldo Moro, assassinato.
Aldo Moro era stato cinque volte Presidente del Consiglio dei Ministri. Gli uomini della scorta erano morti al tempo del rapimento, di marzo. Quattro nel corso delloperazione, il quinto pi tardi, in conseguenza delle ferite riportate.
Lex-Presidente della Repubblica Giuseppe Saragat disse che accanto al cadavere
di Aldo Moro giaceva quello della prima
Repubblica. Per ventanni, Moro aveva vissuto una vicenda inconsueta nella politica italiana: fu cercato e respinto, lodato e
contestato, sostenuto e combattuto. Sostenne che le istituzioni debbano accompagnare le preoccupazioni del quotidiano,

Gioved 14 Maggio, h. 18
c/o il Circolo Il Centro - Via Trieste 7, Livorno

unora di domande e risposte


con

Lorenzo Bacci
Segretario Provinciale P.D.

Gioved 21 Maggio, h. 18
Sala Consiliare Provincia Livorno
presentazione del libro

Don Milani - La vita


di Mario Lancisi
Relatrice: Carla Roncaglia
Moderatore: Enrico Dello Sbarba
Sar presente l'autore

segue a pag. 3

Un grande evento per il prestigio


e il futuro del nostro Paese

Politica

dalla prima pagina


Salvini s
Salvini no
compiuta in Toscana da questo leader politico cos pericolosamente emergente.
Scrive infatti Lancisi che i giovani, esultanti intorno a Salvini, si sentono isolati
ed esclusi perch senza lavoro e perch
condizionati dalla concorrenza dei migranti ma anche fasce di lavoratori anziani a cui la legge Fornero ha impedito di
andare in pensione, cos come il piccolo
artigiano in contrasto con la burocrazia
soffocante di Bruxelles e gli imprenditori
che vedono esaurirsi o scomparire le certezze di una stagione ormai irrimediabilmente tramontata, anche, aggiungiamo
noi, per una mancata o ritardata modernizzazione del sistema lavoro.
Unaltra causa di questa ascesa che riteniamo pericolosa per il futuro democratico del nostro Paese e che fa pendent
con il qualunquismo de il Movimento
5telle, la persistente ed ormai incontenibile crisi dei partiti: un fenomeno, questultimo, in essere dai primi anni novanta.
La grave ed inarrestabile crisi di Forza
Italia ed il proliferare di piccoli partiti nati
dal ventre molle del PdL,stanno facilitando lescalation della Lega Nord guidata,
con indubbia abilit da Matteo Salvini, dotato di una spregiudicatezza inconsueta.
Il nostro resta un giudizio complessivamente negativo, contrari, come siamo
sempre stati, ad ogni forma di intolleranza e di estremismo politico: in molte altre
localit, del resto, Salvini stato duramente contestato ed in qualche circostanza impedito a parlare proprio per la discutibile
linea politica che sta portando avanti.
Propone luscita dalleuro ed addirittura
il suo esperto economico, il prof. Borghi, capolista in Toscana, sollecita addirittura quella dalla comunit europea: prevale unaccentuazione di comportamenti, come quello di uno strisciante razzismo, che poco si confanno con la nostra
storia e con il prezioso bagaglio della
nostra millenaria civilt.
E insomma quello che si pone di fronte a
noi un quadro inquietante aggravato dalla completa sparizione di una democrazia
basata sui partiti che, sebbene criticabile
per le sue perversioni, ha rappresentato
un elemento di garanzia e di equilibrio per
lintero sistema paese.
Oggi che questa diga miseramente crollata, il paese si trova di fronte al pericolo
crescente della instabilit e dellincertezza che rende quasi indispensabile, anche

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se difficilmente comprensibile, discutibili prese di posizioni dellesecutivo


come accaduto con lapprovazione,
attraverso la mozione di fiducia imposta
dal governo Renzi, sulla contrastatissima legge elettorale ITALICUM.
Ma sono proprio le assenze di serie e
concrete alternative che rendono inevitabili certe forzature, a cui ci difficile
abituarci, ma che sono la conseguenza
anche del crescere indistinto dei particolarismi e di fenomeni di esasperato individualismo che ormai sono una costante di una societ da troppo tempo in crisi
di credibilit e di speranza: questo rende, allo stato dei fatti, praticamente insostituibile il governo Renzi checch ne
dicono i suoi oppositori interni al partito
democratico e la variegata compagine,
autentica armata brancaleone dellopposizione.
Del resto, quando mi capita di chiedere a
questi oppositori se sono in grado di
proporre una alternativa allattuale governo, mi rispondono, allunisono, che
non ce ne sono. Ed allora?

Se il problema
siamo noi
non rinunciando per ai loro ideali e comunque elevando il livello dei loro calcoli.
E i partiti dovevano misurare la loro realt
con la realt della nazione, con lunit dello Stato, con la capacit reattiva delle istituzioni rappresentative.
Oggi viviamo un percorso di disfacimento
dei tratti simbolici del potere. Ernesto Galli
della Loggia lha chiamato giacobinismo
maniacale. Scrive Galli della Loggia che
anche in una societ democratica giusto che i rappresentanti del popolo godano di una indipendenza economica significativa. Il direttore del Corriere Fiorentino Paolo Ermini si chiedeva, or non
molto tempo fa, se dobbiamo mandare in
ciabatte i rappresentanti delle istituzioni.
Cinque secoli fa Nicol Machiavelli singaglioffiva al confino in quel di S. Andrea
in Percussina. Gliele avevano date le ciabatte a messer Nicol, i fiorentini!
Ma quando la sera tornava a casa, si toglieva linfangata veste cotidiana, indossava panni reali e curiali ed entrava nelle antique corti degli antiqui uomini. Parlava con loro e quelli gli rispondevano e
per quattro ore Machiavelli non sentiva
alcuna noia.
Su ToscanaOggi, settimanale cattolico,
Andrea Drigani richiam il 5 maggio 2013

un giudizio di Alessandro Manzoni su Nicol Machiavelli: mariolo s, ma profondo. Andrea Drigani, citando le Osservazioni sulla morale cattolica metteva in
evidenza i giudizi del Manzoni sulle idee
del Machiavelli in particolare riguardo al
rapporto tra la morale e lutilit. Un rapporto che sempre stato centrale nella vita
pubblica. Andrea Drigani sollevava un
dubbio che probabilmente, anche a suo
giudizio, non si risolver mai: Machiavelli condivideva o no ci che scriveva
con tanta maestria?.
Confesso che anchio ho nutrito spesso
il dubbio che sotto la copertura della campagna moralistica si nascondessero lotte
di potere. Anche, e soprattutto, nella lotta
politica. E sono stato sempre colpito da
chi realizzava utilit dalla predicazione moralistica. Cos convincendomi che il problema non Nicol Machiavelli. Il problema siamo noi. Cio, il problema pi grande anche di Machiavelli.

Ancora in crescita
il traffico passeggeri
del Sistema
Aeroportuale Toscano
Marzo 2015: +14,2%
Gli aeroporti toscani di Pisa e Firenze annunciano dati in forte crescita nel mese di
marzo 2015 (sia nel singolo mese che nella valutazione progressiva), confermando cos un trend ormai da molto tempo in
forte ascesa.
I due aeroporti toscani, che nel 2014 hanno rappresentato il quarto polo aeroportuale in Italia con circa 7 milioni di passeggeri, hanno complessivamente chiuso il mese di marzo 2015 con un incremento del 14,2% rispetto allo stesso mese
dellanno passato e del 14,7% rispetto ai
primi tre mesi del 2014. Tassi di crescita
decisamente superiori a quelli registrati
dal sistema aeroportuale italiano che ha
chiuso il mese di marzo 2015 con un
+5,7%1 ed il primo trimestre dellanno in
crescita del 5,8%2.
La continuit nella crescita dei due scali
rappresenta la solida base su cui il progetto dintegrazione intrapreso si innester per garantire ulteriori prospettive di
sviluppo agli aeroporti e, di conseguenza, allintera regione Toscana. I dati presentati sono quindi la migliore conferma
della solidit del sistema aeroportuale toscano.

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Politica

Le insidie dopo il trionfo


di Nicola Graziani
Sessanta voti sono un po' poco per un dissenso che vuole essere incisivo. E' bene
che la minoranza del Pd accetti la realt:
Renzi padrone della situazione, e l' Italicum la rappresentazione plastica di questo stato di cose. Intendiamoci: hanno ragione Bersani e Bindi a sostenere che lo
spirito con cui nato il Pd era altro rispetto
alla prassi renziana. Ma il problema proprio questo: il Pd non un partito nato su
un patto vero di natura politica. Non si
mai liberato dall'equivoco dell'essere pi un
cartello elettorale che non un partito. Logico che sia stato scalato da chi di un cartello elettorale aveva bisogno, essendo refrattario ad ogni tipo di analisi culturale
quanto politica.
Finora la strategia di Renzi stata vincente. E l'Italicum rappresenta il trionfo del premier.
Ma tutti i trionfi, soprattutto quelli malgestiti, portano con se' i germi di altre stagioni politiche. Il sistema politico italiano poi
e' tradizionalmente poco propenso ad ac-

Italicum: il resoconto finale della votazione alla Camera

Matteo Renzi

cettare un dominus per un periodo temporalmente troppo lungo.


Nemmeno Berlusconi riuscito a governare senza strappi tutto il tempo che avrebbe voluto. Se il premier cede all'umanissima tentazione di credersi invincibile, i guai
potrebbero iniziare presto, anche in caso
di successo alle prossime regionali. Non
c' stato miglior sprone per l'approvazione della nuova legge elettorale della minaccia dello scioglimento delle Camere.
Oggi, per, tutti sanno che quel pericolo
e' ancora piu concreto, proprio grazie all'onnipotenza del premier. E tutto pu rimettersi in movimento

Politica

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Ci sar sicuramente un miglioramento sulla parit di genere tra gli eletti

La nuova legge elettorale


di Massimo Cappelli
Mentre sto scrivendo questo articolo la
Camera viene chiamata ad esprimere la
fiducia al Governo proprio sulla nuova
legge elettorale.
Il Governo stato costretto a porre la
fiducia per superare le mille difficolt che
le opposizioni e la minoranza PD continuavano a fare, nonostante la legge avesse gi avuto una prima approvazione dalla Camera, poi quella del Senato e quindi
fosse tornata alla Camera per la definitiva approvazione.
Durante questo iter sono state apportate
numerose modifiche, proprio per recepire le varie osservazioni giunte sia dalla
maggioranza che dalle opposizioni, e fino
a prima dellelezione del Presidente della
Repubblica anche Forza Italia appoggiava il testo proposto. Poi il cambiamento,
non certo quindi per la validit della legge, ma evidentemente per altre motivazioni.
Prima di esporne le caratteristiche principali occorre ricordare alcuni principi e necessit che hanno poi portato alla formulazione della nuova legge.
Perch un Paese possa considerarsi affidabile e democratico non occorre solo che
siano assicurati i principi della rappresentanza parlamentare, occorre che questi
principi vengano espressi in modo da assicurare anche una guida certa al Paese.
Solo cos si riescono ad individuare le responsabilit ed i meriti e si pu dare ai
cittadini elettori una sicura indicazione se
il Governo meritevole o no di continuare
a governare alla scadenza del mandato o
se pi giusto passare la palla ad altri.
Questo quanto accade nelle democrazie pi consolidate, dove i Governi giungono a fine legislatura, e ,se hanno ben
operato, vengono riconfermati, altrimenti vengono sostituiti da Governi espressione di altri partiti.
In genere i sistemi elettorali di questi Paesi (Stati Uniti,Gran Bretagna, Francia,
Germania,Spagna e altri), prevedono ,in
vari modi e misure, premi per consolidare
la maggioranza e soglie di sbarramento
per dare maggiore significato alla rappre-

sentativit elettorale.
Detto ci la storia dei Governi del nostro
Paese, dopo luscita dal fascismo, stata caratterizzata da una assoluta proporzionalit della rappresentanza ai voti e
da una grande fragilit e scarsa durata
degli stessi.
Se si esclude il primo periodo di consenso plebiscitario alla Democrazia Cristiana, i Governi si sono sempre basati per
necessit su coalizioni di partiti dove
spesso i pi piccoli divenivano determinanti per assicurare una maggioranza governativa. Da qui la debolezza del sistema.
LItalia, agli occhi del mondo, si caratterizzata come una democrazia con Governi di breve durata. Nel dopoguerra ne
abbiamo avuti oltre quaranta a guida democristiana. Lavvento di Berlusconi e
Forza Italia nel 1994 con lappoggio della
Lega Nord, non ha dato garanzie perch
caduto proprio per colpa dei partiti minori. Sorte migliore non hanno avuto le
coalizioni di centrosinistra di Prodi cadute per la mancanza dellappoggio di
alcuni partiti minori sia di centro che di
sinistra.
La guida del Paese ne ha risentito negativamente. Lassunzioni di decisioni
stata lenta, frutto di elaborati compromessi, spesso pi funzionali a interessi di partito se non di singoli esponenti e non
agli interessi dei cittadini.
Questa lentezza, questa inefficienza si
nel tempo trasmessa a tutto lapparato
statale determinando una delle principali
cause di inaffidabilit del nostro Paese.
La legge in discussione, se verr approvata, dovrebbe rimediare a queste anomalie e far compiere un passo avanti tra
le democrazie occidentali.
La base del sistema elettorale proposto
quella del sistema spagnolo con significative modifiche.
Il sistema proporzionale, con seggi assegnati in proporzione ai voti ricevuti, il
calcolo verr fatto su base nazionale.
E prevista una soglia di sbarramento per
le liste al 3%. La discussione su questo
punto stata lunga, labbassamento al
3% voluto andare incontro anche ai
partiti pi piccoli (altri Paesi in Europa
hanno soglie al 4% se non al 5% ).

Il partito che raggiunge il 40% dei voti


otterr un premio di maggioranza che lo
porter automaticamente a 340 seggi assicurando una maggioranza stabile ed un
Governo certo al Paese.
Questa norma, molto criticata dai nostalgici del non governo, stata frutto di
una lunga discussione che ha visto innalzare la soglia dal 35% al 37% per poi
giungere al 40%.
La norma prevede, nel caso,molto probabile, in cui nessun partito o coalizione
raggiungano il 40%, un secondo turno
elettorale di ballottaggio, per il premio di
maggioranza, tra le due liste o partiti pi
votati al primo turno.
Il principio, come si vede, quello di assicurare al Paese una guida stabile.
Non esiste legge perfetta, tutte sono migliorabili, ma a mio modesto avviso quanto fatto e proposto ragionevole e di
buon senso.
Non capisco quindi la forte opposizione
della minoranza PD.
Il sistema prevede anche il ritorno alle
preferenze. Ci saranno collegi di minori
dimensioni, si passer dalle 27 attuali circoscrizioni elettorali a 100 collegi di circa 600 mila abitanti ciascuno. Ogni collegio avr una lista di 6 candidati e di
questi solo il capolista sar bloccato e
primo ad essere eletto, per gli altri 5 varranno le preferenze espresse dagli elettori che potranno esprimere due preferenze.
Le liste dovranno essere composte con
parit di genere e le preferenze dovranno riguardare due candidati di sesso diverso altrimenti la seconda sar nulla.
Anche se il sistema non pu dare garanzie assolute, si avr comunque un miglioramento sulla parit di genere tra gli
eletti.
Queste sono le principali caratteristiche
del nuovo sistema elettorale. Non mi
sembra sia una proposta antidemocratica, non capisco le polemiche e i drammi
personali che si sono consumati e si
stanno consumando su questa legge.
Mi sembra un onesto tentativo di far
progredire il nostro Paese sulla strada di
una democrazia moderna.
Forse sbaglier, ma questo il mio pensiero.

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Il Med Gulf collegher il Mediterraneo al Centro-America


Gallanti: Livorno sempre pi competitiva

Nuovo servizio di Cma-Cgm


Avendo la doppia cittadinanza, italiana e francese, sono particolarmente contento di sapere che la Cma Cgm
ha deciso di rafforzare la propria presenza a Livorno, sono le parole usate dal presidente dellAuthority, Giuliano Gallanti, per ringraziare la liner
doltralpe della decisione di includere
lo scalo labronico nel nuovo servizio
Med Gulf, che collegher il Mediterraneo e il Golfo del Messico. Il nuovo
loop partir da Tanger-Med, per toccare poi i porti italiani di Livorno e
Genova, quindi Barcellona e Valencia
in Spagna, Caucedo nella Repubblica
Dominicana, Kingston in Giamaica,
Vera Cruz e Altamira in Messico e
Houston, negli USA, per poi tornare a
Tanger-Med.
In occasione della cerimonia di inaugurazione del servizio, tenutasi questa mattina nella sala Ferretti della Fortezza Vecchia, il primo inquilino di Palazzo Rosciano, che ha consegnato il
crest dellAPL a Nicole Chamard, senior manager delle linee transatlantiche della Cma-Cgm, ha esposto i motivi della propria soddisfazione: Le
grandi compagnie di navigazione interessate alle rotte tra Mediterraneo e
Centro-Nord America ha detto Gallanti - credono fortemente nel porto
di Livorno e ritengono che lo scalo
possa garantire, anche nel prossimo
futuro, servizi efficienti e sempre pi
competitivi. Il Piano Regolatore Portuale, il progetto di terminalizzazione
ferroviaria della Darsena Toscana e la

FRATELLI NERI
S.P.A.
LIVORNO - ITALY

Attualit

Sulle recenti
questioni
portuali
di Cristina Battaglini

Giuliano Gallanti consegna il crest dellAPL a


Nicole Chamard, senior manager delle linee
transatlantiche della Cma-Cgm.

Piattaforma Europa, sono le carte che


ci giocheremo per acquisire un ruolo
sempre pi strategico nel Mediterraneo.
Il Mediterraneo - ha dichiarato il direttore generale di Cma-Cgm Italy, Paolo Lo Bianco la culla storica del
nostro gruppo. Nel 2014 abbiamo totalizzato 1900 scali in Italia, di cui 266 a
Livorno, il 14% del totale, a dimostrazione del forte interesse che nutriamo
per il vostro porto. Laggiunta del servizio Med Gulf una riconferma del nostro impegno nei confronti dello scalo
labronico.
La presenza della compagnia francese a
Livorno oggi testimoniata, oltre che
dal nuovo Med Gulf, da ben quattro servizi di linea regolari con lAmerica: Il
Mediterranean Caribbean; il Sirius;
lAmerigo Express e il Florida Shuttle.
La fiducia che un armatore importante come Cma-Cgm ripone nel nostro terminal ci rende orgogliosi - ha detto
lamministratore delegato di TDT, Luca
Becce -, ma, soprattutto, ci responsabilizza a fare meglio. Il nostro obiettivo recuperare i traffici containerizzati con il Far- East. Le flotte che commerciano con lestremo Oriente, infatti, hanno dimensioni tali da non poter
entrare nel nostro porto. Per questo
motivo dobbiamo fare in fretta, fare
squadra tutti assieme per traguardare
nuovi risultati. TDT non far mancare
il proprio contributo.

Avendo notato laffacciarsi pi o


meno recente di alcuni detrattori della visione sinergica con Piombino ma
pi in particolare sulle caratteristiche
e sulle potenzialit della Darsena Europa, riteniamo opportuno soffermare lattenzione su alcuni punti.
Innanzitutto, la Darsena Europa stata pensata per ampliare le opportunit e il futuro stesso di un porto, quello di Livorno, che soprattutto negli
ultimi anni ha sempre pi perso terreno competitivo con le altre realt. La
vocazione del porto di Livorno, porto
multipurpose che si affaccia sul Mediterraneo e che per la sua stessa posizione geografica votato a quella
mission di porto leader nel Mediterraneo, necessita di essere sostenuta
da un progetto- peraltro gi bene avviato dallattuale presidente dellAutorit Portuale Giuliano Gallanti- che
continuamente porti avanti nel tempo le sue potenzialit. Chi si fa detrattore di tale visione di adeguamento
del porto di Livorno allattuale scenario di globalizzazione dimostra soltanto di non sapere dove si trova n
di cosa si sta parlando.
A completamento di tale visione, ed a
proposito delle iniziative di sinergia con
il porto di Piombino, per il quale attraverso il recente accordo siglato per le
acciaierie Lucchini si apre inoltre una
finestra in pi sulla fattibilit degli scambi marittimi con lAfrica, si ricorda che i
pi recenti studi in materia logistica
vanno nella direzione di agire nella pi
ampia ottica di distretto logistico e di
superamento delle visioni campanilistiche. In questottica rientra inoltre la lodevole iniziativa di includere Collesalvetti nel comitato portuale per dare
voce allInterporto Vespucci.
Infine, la caratterizzazione che si vuol
dare alla futura Darsena Europa privilegiando le merci pregiate come i container ed i ro-ro, unitamente alla gi
presenza gi consolidata di realt
come la Zim nel nostro porto, costituiscono un volano importante per
leconomia livornese.

Attualit

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LE ISCRIZIONI CONFERMANO LE SCELTE DEGLI STUDENTI

Preoccupa il tasso
dell'abbandono scolastico
di Mario Lorenzini

Boom di iscritti allEnriques cosi titolava con evidenza il quotidiano locale.


Per la verit 27 studenti hanno scelto il
LICEO SPORTIVO (che tutto da scoprire sul piano didattico) anzich scegliere
un indirizzo del Liceo Cecioni che in effetti ha registrato un calo di 23 iscrizioni.
Tutto qui.
Ma un dato da tenere presente e che
non stato ancora esaminato,quello relativo alla popolazione scolastica che al
termine della scuola dellobbligo sceglie
i nostri Istituti con appena 1500 (lanno
scorso erano stati 1491).
Lopporto provenienti dai Comuni limitrofi insignificante.
Gli stessi studenti di Collesalvetti preferiscono Pisa anzich Livorno anche perch - dicono - sono migliori i collegamenti stradali. E dal sud, da Castiglioncello a
San Vincenzo, preferiscono gli Isituti viciniori.

Liceo Cecioni

Istituto Nautico

Ma un altro dato preoccupante.


Lo ha segnalato lex presidente della Provincia Claudio Frontera in un pubblicato
su IL CENTRO dello scorso mese .siamo i primi a Livorno per tasso di abbandono scolastico e ultimi per percentuale
di laureati.
Segnalato questo, non sorprende il calo
del NAUTICO e la situazione veramente
critica delLIndirizzo Classico del NICCO-

LINI GUERRAZZI (appena 27 iscrizioni),


dellIT GEOMETRI (26 iscritti) e dellIPSIA ( 34). Situazioni note da tempo per
non dire da anni come lo possiamo testimoniare.
In crescita lITI i cui indirizzi, ormai consolidati, sono preferiti dai giovani in considerazione della possibile occupazione
pi o meno immediata a diploma conseguito.
Ma quale sar fra cinque anni la situazione italiana e quella livornese?
Speriamo che sia migliore di quella di
oggi.
Un augurio che facciamo ai ragazzi che a
settembre inizieranno un percorso scolastico tutto da scoprire.
Questi i dati:

CAF, via Cecconi 40 - Tel. 0586/811809 - Livorno


Patronato, via degli Apostoli 5 - Tel. 800740044 - Livorno
e

Acli Service Srl


Via Cecconi 40
Livorno

sport, tempo libero, volontariato


assistenza, consulenza, sostegno
ai lavoratori, ai giovani,
ai migranti, alle famiglie

ISTITUTI
CLASSICO
PALLI
ENRIQUES
CECIONI
TOTALE
ITC
ITN
ITG
ITI
TOTALE
IPC
IPSIA
TOTALE

2014
24
71
157
393
645
192
117
21
370
700

2015
27
76
191
374
668
164
96
26
396
682

115
31
146

110
34
144

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La politica chiamata a dare risposte e a darle con rapidit. Matteo Renzi


procede spedito con il suo cronoprogramma e ha superato lo scoglio dellItalicum,
sicuramente una legge elettorale che poteva essere fatta anche meglio di quella
che stata partorita. Ma francamente dopo
anni geologici in cui i tanti baroni della
politica non sono riusciti a dare risposte
urgenti a quello che i cittadini invocavano, occorre fare un grande applauso a
Renzi, un grande artigiano della politica, per dirla con Sturzo.
Troppi discorsi-chiacchiere o promesse
con tempi geologici, senza fatti concreti mettono la democrazia in serio pericolo. Ora occorre andare avanti affrontando le vere priorit per il paese che ha
urgente necessit di uscire dalla crisi e risolvere il fondamentale problema del lavoro. La politica metta in campo i fatti e
forse i tantissimi elettori che hanno abdicato dal diritto a votare ritorneranno a credere nel loro voto. Sar interessante, il
prossimo 31 maggio, assistere alle votazioni regionali e leggere i dati. Siamo alquanto poco ottimisti sulla partecipazione, per un diffuso clima di disimpegno e
di disinteresse e una scelta poco felice di
inserire il voto a cavallo di un lungo ponte. Occorrono scelte forti e coraggiose,
anche se impopolari. Il premier Renzi
sulla buona strada! Ma quanta strada!

Sottolineava acutamente Luigi


Sturzo che non di tutti saper fare politica, ma di coloro che ne sono dotati.
Quante persone animate, forse, da buona
volont sono entrate o sono state catapultate in politica, e anche con ruoli di
prestigio, senza esserne dotati. E non si
pensi che lesperienza sul campo accresca automaticamente la dote. Come
ogni arte anche la politica ha i suoi grandi
artefici e i suoi artigiani evidenziava
ancora Sturzo-, e naturalmente vi saranno anche i mestieranti; e il pubblico sceglie i suoi beniamini anche tra i mestieranti. Ecco oggi, forse, abbiamo troppo pochi grandi artefici, scarsi artigiani e un pullulare indefinito di mestieranti.

Milioni di euro che mancano nelle casse dei comuni per tanti che non pagano. Sarebbe pi coerente per chi ad
esempio non ha la possibilit di pagare la
mensa dei figli, fare immediatamente un
accertamento, anche con i potenti strumenti informatici, e offrire loro un esonero. Che senso ha e che comportamento
etico quello di mettere in bilancio crediti
che non saranno affatto esigibili! Si riveda piuttosto lorganico e il capitale uma-

Cinguettare
di Luca Lischi
no degli Enti e si faccia un lavoro vero di
azione di recupero di ci che dovuto! Si
mettano in campo tutte le energie valorizzando il personale e intensificando controlli diretti con tutti gli organi preposti. A
Pistoia, ad esempio, pi della met dei passi
carrabili sono abusivi! Se non si riesce a far
pagare ci che visibile, figuriamoci ci che
non si vede (o non si vuole vedere!)

Garibaldo Benifei, il partigiano


sempre al pezzo nonostante i suoi 103
anni, ci ha lasciato il 24 aprile allalba. Proprio alla vigilia di quel 25 aprile che lo vedeva sempre presente, con la sua compagna di una vita, la moglie Osmana, alle
celebrazioni della liberazione. Garibaldo
stato un personaggio libero ed unico,
come il nome che portava, capace di infondere serenit con il suo volto pacato e
sorridente che lo faceva essere un nonno sapiente per tutti. Lo ricordo con affetto e stima per la sua giovent, per la
sua energia nel difendere e promuovere
nei confronti dei bambini (tantissimi gli
incontri nelle scuole) e per gli adulti i grandi valori della democrazia, della pace e
della libert. Anche il 25 aprile ho continuato a vederlo, con la sua lenta eleganza
sorretta dal suo bastone, di fronte ai monumenti ai caduti. Di ognuno di loro sapeva ben custodire la memoria, nome per
nome, e portava a ciascuno il giusto e
doveroso tributo. Ho continuato a stringere lui la mano e sorridendo con lui e
dirgli, come mia consuetudine, Ecco la
giovent sempre presente! Arrivederci
Garibaldo, alla prossima!

LAssociazione Sarda Quattro


Mori di Livorno ha ricordato due grandi
personaggi della politica italiana, Enrico
Berlinguer e Francesco Cossiga, nella sala
conferenze del Museo di Storia Naturale
della Provincia di Livorno, di fronte ad un
folto pubblico. Due sardi che hanno la-

Cinguettare

77

sciato una impronta indelebile nella memoria di tanti italiani e che hanno scritto
la storia della nostra Repubblica per i loro
ruoli di prestigio. Enrico Berlinguer, ricordato dal prof. Giuseppe Marci, ha rappresentato unanima politica di grande levatura e di elevato carisma e la sua figura
impossibile non ricordarla e leggerla a fianco di quella di Aldo Moro. Come non rammentare infatti il compromesso storico
tra Dc e Pci promosso dai due segretari di
partito rivali? E poi Francesco Cossiga
il picconatore, raccontato in storie inedite dal professor Cesare Casula, che fu il
suo consigliere per la cultura. Ricordi personali, di profonda amicizia con l uomoPresidente, che mai perdeva lo smalto
dellironia e della signorilit e naturalmente che mai rinunciava alla sua sardit!

Il primo maggio ha aperto Expo.


Nutrire il pianeta, energia per la vita. Le
attese sono moltissime, speriamo nelle
presenze che farebbero bene alla nostra
economia ma soprattutto auspichiamo
che le tematiche che saranno affrontate
diano risposte vere al problema dellacqua e del cibo. Produciamo beni in sovrappi che potrebbero bastare a tutti gli
abitanti del pianeta. Ma ancora oggi pur
essendo nellera iper-tecnologica che permette di arrivare ovunque, milioni di persone, e tra queste in prevalenza bambini,
muoiono di fame. Si di fame! Sono 805
milioni infatti i poveri costretti alla fame!
Questo scandalo pu finire. Basta volerlo! C pane per tutti. Expo aiuti a saper
dividere il pane, a saper innescare azioni
capaci di sconfiggere una tragedia umana
vergognosa e ingiusta. Expo aiuti a non
lavarsene le mani ma a tendere le mani
per trovare con coraggio strade nuove di
giustizia in cui il pane sia realmente per
tutti!

A Expo ci sar anche Livorno.


Michelangelo Rongo, chef dellAragosta,
ha fatto subito centro e con la caratteristica Palamita (il tonnetto tipico dei nostri
mari) ha portato un po di sapore labronico a Milano nella prima settimana di maggio. Degustazioni con sugo di Palamita
per lasciare immediatamente un segno
tangibile delle ricchezze del nostro mare;
una anteprima e assaggio di quello che
sar poi levento clou ad agosto. Un mese
intero che vedr protagonista la cucina
livornese con la presenza continuativa
dellAragosta a Expo e con i piatti di tradizione tra cui il mitico cacciucco. Felici di
cinguettare con chi ha creduto nellimportanza di uscire un po da Livorno per far
crescere Livorno!

Spigolature

Ed ora cosa dir Landini?


Nel corso dell'assemblea degli azionisi della
Fca (Fiat Chrysler Automobile svoltasi in
Olanda, stato deliberato, tra l'altro, che i
48.000 mila dipendenti in Italia parteciperanno ai risultati del gruppo ed avranno
dei premi legati all'andamento dell'azienda.
Questo l'annuncio dell'amministratore delegato Sergio Marchionne nel corso di un
incontro avvenuto il giorno dopo a Torino
con i sindacati.
Per la Fca si tratta di un costo di oltre 600
milioni di euro in quattro anni.
E un evento di straordinaria importanza
perch lega i risultati di gestione al coinvolgimento diretto dei lavoratori.
Ne parlava Giovanni Gronchi - democristiano ed ex presidente della Repubblica allorch ricopr, in uno dei primi governi
De Gasperi, il ministero del lavoro.
Si realizza un traguardo importante ed in
maniera cos eclatante. dopo quasi 70 anni.
Il nostro pensiero corre veloce verso Maurizio Landini - il segretario generale della
FIOM in corso per fondare un qualcosa
che assomigli ad un nuovo partito ed acerrimo avversario di Sergio Marchionne
....non vogliamo fare "il maramaldo": certamente il buon Maurizio non ne azzecca
una!!!!

A proposito
del Sindaco Nogarin
Nel corso delle sue trionfali dichiarazioni,
post imprevista elezione a sindaco di Livorno, Filippo Nogarin ebbe a dichiarare,
tra l'altro, che nel programma vi era anche
la gratuit del servizio urbano per tutti: poi,
messo in imbarazzo da una domanda che
gli ponemmo in occasione della conferenza stampa di fine anno, rispose, facendo
capire, che era stata "una boutade".
Le cronache di questi giorni ci dicono che
la situazione dei trasporti urbani a Livorno
quasi al collasso e il trasferimento, atteso da 40 anni, del deposito dellAzienda
Trasporti CTT da via Mayer stata ulteriormente rimandata per la esosit dellaffitto richiesto dal Comune!
Nessun commento amici miei!

Le esecrazioni razzistiche
Non possiamo nascondere il nostro malessere, meglio sarebbe disgusto, per la
visita dell'esponente della Lega Nord a
Livorno del "sempreterno Borghezio" parlamentare europeo - dove un ristretto

e-mail: ilcentro.livorno@gmail.com

e
r
u
t
lo a
g
i
Sp
numero, rappresentato, in prevalenza, da
alcune signore livornesi, ha ascoltato "le
esecrazioni razzistiche" del parlamentare
leghista.
Ed egualmente a Cecina dove addirittura
stato ospite, invitato da un consigliere
indipendente, il leader Salvini che si carattera per il suo alto senso di moderazione e di rispetto nei confronti del dramma
degli immigrati. (sic!!!).

Il prof. Pasquino
ed il Tirreno
Da un po di tempo in qua il quotidiano
locale si sta caratterizzando, attraverso i
suoi editorialisti,citiamo, in particolare, il
prof.Gianfranco Pasquino per unacuta ed
insistente critica nei confronti del governo Renzi: per la verit gli strali del professore bolognese sono indirizzati soprattutto su Matteo Renzi.
Ormai il professore non parla pi di
Partito Democratico ma di Partito renziano individuando, nel leader, un partito
ormai pseudopersonale al di fuori di ogni
logica democratica.
Niente viene perdonato allattuale presidente del consiglio, ogni suo provvedimento sia esso di natura politica o istitu-

zionale , viene puntualmente criticato e


duramente contrastato.
Parla, con disarmante facilit., di sopruso
politico, di attentato al sistema democratico dei partiti (ma dove sono, caro professor Pasquino, i partiti in un questa desolante stagione della politica Italiana?).
Il nostro Professore, noto politologo,
molto presente negli ormai decadenti
tolk-show televisivi non perdona niente al governo Renzi e non riconosce allesecutivo nessun provvedimento utile
al difficile disboscamento dellarcaico sistema burocratico che asfissia il paese che,
pur in mezzo, a tante difficolt sta cercando di praticare o almeno di tentare di dissodare.
Niente nemmeno sul piano del risanamento finanziario e del rilancio delleconomia,
tutto da buttare.
Il governo Renzi solo da buttare e con
lui tutti i pasdaran renziani che non hanno nessuna capacit di ascolto alle richieste od alle pretese della minoranza del PD
impersonificata dalla moderazione (sic!)
della Rosy Bindi e di Stefano Fassina per
non citare PierLuigi Bersani, sopravvissuto politicamente dopo i fallimenti post
elezioni del febbraio 2013!
Noi non vogliamo passare come difensori o sostenitori di Renzi e del suo governo solo suggerire a questi politologhi di professione un qualche senso di
responsabilit e di una maggiore obiettivit nei giudizi.
Restiamo, comunque, sorpresi ed un po
interdetti da questa linea politica assunta
da Il Tirreno in questi ultimi mesi a cui,
per la verit, non eravamo abituati: un giudizio condiviso da molti lettori.
In un ulteriore articolo di marted 28 aprile, accentua i suoi strali affermando che
ormai il Partito democratico si sta trasformando in una caserma dove non abita pi
la democrazia.

periodico online www.circoloilcentro-livorno.it

Livorno

La scomparsa del rabbino capo emerito di Roma che sino allultimo ha tenuto vive le origini con la sua citt

Elio Toaff, figlio di Livorno, maestro dEuropa


di Bruno Damari

Quella stretta di mano, quel sorriso, quella


battuta Ai livornesi non si pu non andare incontro, lo porter per sempre nel
cuore. Ora pi che mai. A distanza di 33
anni, in una giornata di ottobre del 1982,
ho ancora vivido il ricordo di quel brevissimo e primo incontro, peraltro casuale, con
Elio Toaff. Ero in gita con mia moglie da
alcuni giorni a Roma e tra i suoi desideri
cera anche quello di visitare la Sinagoga.
Non fu possibile entrare nel Tempio perch chiuso, ma a pochi passi dallingresso
principale di Lungotevere scorgemmo il rabbino capo, accompagnato da alcuni uomini della sicurezza, anche perch pochi giorni prima la Sinagoga era stata oggetto del
brutale e vile attentato, da parte di cinque
terroristi palestinesi, che cost la vita ad
un bambino di due anni (che partecipava al
bar mitzvah di alcune decine di adolescenti della comunit ebraica romana) e il ferimento di una quarantina di persone.
La tensione era molto alta in quei giorni ma
noi volevamo avvicinarci al rabbino soltanto per un semplice saluto e, per far capire le nostre intenzioni, mi venne da dire
Professore, siamo di Livorno. Fu proprio Elio Toaff - dopo aver tranquillizzato i
suoi accompagnatori: sono miei concittadini, li devo salutare - a venirci incontro, stringerci calorosamente la mano e
scambiare qualche frase di circostanza sulla nostra citt.
Ecco, in tale flash, rivedo tutta quella livornesit che non ha mancato di sottolineare
il figlio, Ariel Toaff, durante la commemorazione laica sul piazzale della Sinagoga di
Livorno.Era ebreo italiano, ma livornese ha cos esordito Ariel durante il breve
discorso, raccontando lo speciale feeling
che suo padre aveva mantenuto con la citt, nonostante la sua missione religiosa lo
avesse portato a stabilirsi a Roma da oltre
mezzo secolo. Ma nella sua abitazione si
era costruito un angolo di Livorno: i quadri di Ulvi Liegi, di Natali, le fotografie, le
vecchie cartoline di via del Giardino, di via
E. Rossi, del palazzo Balbiani, i testi del bagitto nostrano, dove spesso si rifugiava
nel ricordo delle sue radici.
Sul profondo attaccamento di Toaff per la
sua Livorno, Vittorio Mosseri, presidente
della locale Comunit Ebraica, ha poi sve-

Elio Toaff (Livorno 30/4/1915 - Roma 19/4/2015).

lato un altro particolare: negli ultimi tempi


quando la libert di movimento era compromessa dai vari acciacchi dell'et avanzata, chiedeva di essere accompagnato a
Ostia per prendere un caff. Lo scopo principale era per quello di vedere il mare, respirare il salmastro, per sentirsi pi vicino
alla sua citt.
Il legame tra il rabbino Toaff e Livorno
- ha sempre ricordato Mosseri - passava
anche attraverso l'amicizia con il presidente Carlo Azeglio Ciampi con il quale
condivise gli studi da ragazzo.
Aldil di questa livornesit che ce lo fa
sentire ancora pi nostro, Elio Toaff
stato un grande uomo, un uomo di dialogo, di pace, amato e apprezzato da tutti.
stato un maestro dEuropa - come giustamente lo ha ricordato il ministro Stefania Giannini, presente ai funerali di Livorno, in rappresentanza dello Stato - che ha
saputo far incontrare ebrei e cristiani.
ormai passata alla storia quella celeberrima immagine dellabbraccio nella Sinagoga di Roma del 13 aprile 1986 tra rav Elio
Toaff e papa Giovanni Paolo II che, di colpo, cancell secoli di attriti - o comunque
di rapporti assai modesti - tra la comunit
cristiana e quella israelitica. Wojtyla, in
tale occasione, parl di Fratelli maggiori, frase che Toaff prese subito a prestito
per il titolo del suo libro pi noto: Perfidi
giudei, fratelli maggiori.
Elio Toaff stato anche un partigiano,
appartenente alla Brigata Garibaldi X bis,
quando a 29 anni fu testimone indiretto
della strage di SantAnna di Stazzema, una
ferita che si sempre portato dentro, mai
rimarginata. Tra le atrocit della guerra, an-

che il ricordo di un gesto generoso, quello


di un tedesco che poco prima della sua
fucilazione (gli avevano gi fatto scavare
la fossa), in un raro ed improvviso gesto di
piet, lo lasci andare.
Ne ha vissute molte di tragedie Elio Toaff,
dalla Shoah sino ai numerosi e vili attentati
antisemiti che, in tempi passati e recenti, hanno causato incomprensibili spargimenti di
sangue e vittime innocenti.
Toaff ha sempre reagito con forza, con coraggio, determinazione, grazie al suo temperamento di combattente, pugnace, con
lo scopo di contribuire a cancellare lodio
e far crescere il dialogo e la pace. Una missione che ha sempre portato avanti nei suoi
cinquantanni nella veste di rabbino capo
della Comunit Ebraica romana, che come
membro dellEsecutivo della conferenza dei
rabbini europei. Eraun gigante del Paese (parole di Riccardo Pacifici, presidente
della Comunit Ebraica di Roma), e gigante
rimarr per sempre, a dispetto di un fisico
minuto.
Ha voluto essere sepolto nella sua citt
natale, il cui accento rimasto inequivocabile fino allultimo.
Oltre a quella dialettica incisiva - un vero
piacere ascoltarla - e a quegli occhietti sempre vispi, unaltra caratteristica era il suo
sorriso aperto, sincero ed anche ironico,
come solo da queste parti sappiamo fare.
Livorno fiero di questo suo concittadino, grandissimo italiano e uomo simbolo della comunit ebraica - cos come lo
ha ricordato il premier Matteo Renzi: ci sia
per concesso aggiungere, anche paladino di fratellanza e di pace, aldil di ogni
credo religioso.
Shalom.
A noi ci piace salutarlo con la stessa locuzione che ha citato il sindaco Filippo Nogarin, Che la terra ti sia lieve.

L'on. Clelio Darida, gi sindaco di Roma, e


pi volte ministro della Repubblica, confidando dell'amicizia con il sottoscritto, che risale
ormai da lunghi anni, non potendo essere presente al funerale di Livorno, ha telefonato alla
nostra redazione per essere incluso nel "Libro delle presenze" di coloro che hanno partecipato al cordoglio per la scomparsa di Elio
Toaff.
Un gesto affettuoso e di grande rispetto verso
il rabbino capo emerito di Roma, considerato
un "gigante" della nostra storia.

10 Livorno

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I dati (provvisori) forniti dallUfficio Studi e Analisi Economiche dellAuthority

Livorno: + 30% nei primi tre mesi dellanno


Il 2015 si preannuncia da record per i contenitori
+30% nei primi tre mesi dellanno e 170
mila Teu, quasi 40 mila in pi rispetto
al primo trimestre dellanno precedente. Il 2015 si preannuncia da record per
il porto di Livorno. I dati sul traffico contenitori elaborati dallUfficio Studi e
Analisi economiche dellAutorit Portuale sono ancora parziali ma dimostrano che il porto continua a macinare risultati positivi nei traffici containerizzati.
Se nei mesi dellultimo trimestre del
2014 la movimentazione mensile dei
contenitori dello scalo labronico era
infatti risultata ben superiore alla media dellanno (48.122 Teu), con volumi
vicini ai 55 mila Teu, nel 2015 la crescita si sta consolidando con una media mensile del trimestre pari a 56.666
Teu.
La rilevazione non definitiva, e con il
completamento dellanalisi statistica i
dati saranno sicuramente rivisti al rialzo, ma dalla valutazione provvisoria
emerge comunque un quadro molto
chiaro: il traffico container si attesta per
il momento a 54.291 Teu nel mese di
gennaio (+30,4% rispetto allo stesso
mese dellanno precedente), a 55.943
Teu nel mese di febbraio (+29,6%) e
ad oltre 60.000 Teu nel mese di marzo
(+31%).
Sul trend di crescita ha sicuramente
inciso il nuovo impulso registrato dal
traffico con gli Stati Uniti e il rinnovato
interesse per la tratta transatantlica di
molti importanti carrier, come ZIM, Hapag Lloyd, Msc, Uasc, e Cma CGm.
In particolare, la compagnia di navigazione francese scala gi Livorno con

ben quattro servizi di linea regolari con


lAmerica (Mediterranean Caribbean;
Sirius; Amerigo Express e Florida
Shuttle) e la prossima settimana ne
annuncer uno nuovo con il Messico
e la costa del golfo degli Usa (Med
Gulf).
I dati provvisori del primo trimestre
dimostrano che stiamo andando nella direzione giusta
il commento a caldo del presidente
della Port Authority,
Giuliano Gallanti ,
se mantenessimo
questi ritmi, potremmo avvicinarci al nostro massimo storico registrato nel
2008, quando furono
movimentati quasi
779 mila Teu. Bene
cos, andiamo avanti.
Lanalisi del traffico
contenitori del porto
per singoli operatori
evidenzia che alla
crescita del settore
hanno contribuito i
due principali terminal contenitori del
porto, Tdt e Lorenzini & C.: il primo ha
conseguito un aumento trimestrale
del 37,3%, con oltre
il 20% di trasbordo;
il secondo ha totalizzato 29.136 Teu, pari

ad un incremento del 23,5% rispetto ai


primi tre mesi del 2014. Se dovesse confermarsi lo stesso trend di crescita anche per i prossimi mesi, per questultimo si tratterebbe di un ulteriore passo
in avanti verso il raggiungimento di un
nuovo record storico rispetto a quello conseguito lanno precedente, quando moviment 114.393 Teu.

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Livorno

11

In sostituzione di Giulio Cesare Ricci per fine mandato

Il Prof. Marco Luise nominato


Presidente del Mascagni
Il nuovo Presidente del Mascagni Marco Luise, docente nella facolt dIngegneria dellUniversit di Pisa, tra i protagonisti di livello internazionale nel campo della
ricerca scientifica in ambito di telecomunicazioni, presidente dellAssociazione ToscanaSpazio e della Fondazione Silio Taddei, conoscitore e cultore di musica.
La lettera di nomina del ministro del Miur,
Stefania Giannini, arrivata il giorno prima di Pasqua.
Il prof. Luise commenta il direttore del
Mascagni, Stefano Guidi - uomo di grande cultura, appassionato cultore della
musica, con il quale, nel suo ruolo di presidente della fondazione Taddei, abbiamo
gi avuto modo di collaborare proprio per

la Borsa di studio Taddei, che il Rotary


mette a disposizione degli studenti.
Nel ringraziare anche il costituzionalista
Emanuele Rossi e il sindaco Filippo Nogarin gli altri due nomi della terna inviata a
Roma affinch il ministro procedesse nella scelta e nella nomina del nuovo presidente che si erano pure dati disponibili,
Stefano Guidi ha sottolineato che il prof.
Luise si trova a dover affrontare un compito severo.
Un grande percorso si compiuto, infatti, negli ultimi anni durante i quali Giulio
Cesare Ricci, il cui mandato si chiuso
lo scorso febbraio, aveva portato il problema degli istituti musicali ex pareggiati allattenzione del Parlamento e del Go-

verno.
Sono due i versanti della sfida che il nuovo presidente si trova a dover affrontare,
prosegue Guidi. Da un lato, c limportante partita della statalizzazione: su questa non consentito abbassare la guardia e
si deve cercare di favorire una conclusione, la pi rapida e proficua possibile. E, dallaltro lato, occorre riuscire a far quadrare i
bilanci, stanti le obiettive difficolt che vivono oggi gli enti locali, principali finanziatori del Mascagni, sostenendo comunque
lalto livello dellofferta formativa dellIstituto e consolidando progetti, iniziative e
collaborazioni che ne caratterizzano il profilo di soggetto attivo della vita culturale
della citt e del territorio.

La Cerimonia delle Candele della Fidapa


di Angela Simini
La presidente della Fidapa sez Livorno,
Maria Yasmine Cipriani ha dato un rilievo particolare alla Cerimonia delle Candele, perch il 2015 costituisce di s una
data storica per la Fidapa (Federazione
internazionale donne dedite ad affari e
professioni) che festeggia gli 85 anni
della sua fondazione avvenuta il 26 agosto 1930, ad opera di Lena Madesin Philips. In quella circostanza la Madesin istitu anche la suggestiva e solenne Cerimonia delle Candele, dove le candele
simboleggiano le ambizioni e l'opera delle donne impegnate in tutti i paesi del
mondo.
Yasmine Cipriani ha fissato la data della
Cerimonia, oltre che in primavera come
di rito, proprio alla vigilia dell' 8 marzo,
festa della donna, mettendo in relazione
i due movimenti, apparsi nella prima met
del Novecento con modalit diverse, ma
entrambi tesi a promuovere uguaglianza
e diritto delle donne all'inserimento nella societ, nella politica e nel lavoro con
lo stesso prestigio degli uomini.
Particolare la location, la Sala delle Balene del Museo di Storia Naturale, illumi-

nata a giorno per la circostanza, dove la


musicista e socia Scilla Lenzi ha eseguito al pianoforte i tre Inni: Nazionale, della
Comunit Europea e della Fidapa. Immancabile la breve sosta da parte della
presidente sui rapporti che l'Associazione ha tessuto con le pi alte istituzioni internazionali, dove peraltro la
BPW (Business Poofessional Women)
partecipa come organo consultivo (Onu,
Unesco, Unicef, Fao...). Erano presenti
la past presidente della sezione, Margherita Minucci Mazzelli, responsabile
anche della Commissione Nazionale Fidapa BPW Italy Sviluppo, Formazione, Lavoro) e nella sua veste di presidente del Club Unesco di Livorno; Patrizia Bonciani , segretaria di Distretto;
Nicla Capua, past presidente nazionale
Fidapa; il giornalista Enrico Dello Sbarba, presidente dell'Associazione Culturale Il Centro. Numerosi gli ospiti e le
presidenti delle sezioni della Toscana.
La presidente, dopo il tradizionale benvenuto agli ospiti, ha tracciato la storia
della associazione e le sue finalit, ha
porto ai presenti i sentiti e affettuosi saluti di Giuseppina Bombaci, past presidente nazionale, al momento impegnata
in America nelle riunioni internazionali

della Fidapa.
In nome dei diritti umani e delle conquiste culturali, la past presidente nazionale Nicla Capua ha espresso vivo sgomento per le distruzioni vandaliche commesse in Iraq ai danni dei musei dichiarati
dall'Unesco Patrimonio dell'Umanit.
Ma la cerimonia delle Candele anche il
momento di espansione e di crescita della sezione, dove si presentano le nuove
socie: Luana Poli, pittrice, Tiziana Lenzi
e Daniela Amendolia, operatrici nel settore socio-sanitario.
Altra nota di vivacit stato l'intrattenimento musicale offerto dal soprano Marianna Pace, che ha interpretato brani
suggestivi del repertorio leggero.
Il celebre Valzer delle Candele ha concluso l'incontro.

12 Rosignano

e-mail: ilcentro.livorno@gmail.com

3-domande-3 a Daniele Donati


V.sindaco ed Assessore alle politiche sociali ed abitativa
di Enrico Dello Sbarba

In qualit di Vicesindaco ed Assessore alle politiche sociali ed abitativa, pu dirci qual' la situazione economica e sociale del Comune di Rosignano?
Anche Rosignano, sia pure in misura minore rispetto ad altre realt circostanti,
ha subito e subisce gli effetti della crisi
economica che ormai da oltre un quinquennio investe il nostro Paese. Anche
da noi abbiamo aziende in difficolt, alcune di esse hanno dovuto ridurre la produzione e l'occupazione, altre che manifestano problemi finanziari. Il tutto in un
quadro di tenuta complessiva della grande industria che, anzi, grazie all'intervento delle istituzioni locali, regionali e del
Governo centrale, mostra ultimamente
segnali di possibile ripresa e di capacit
di investimento.
Il quadro di crisi si ripercosso, ovviamente, su molte famiglie e si assistito ad
un incremento della necessit di interventi in ambito sociale non soltanto per quelle
che erano le fasce ormai tradizionalmente deboli, ma anche per segmenti della
popolazione che in precedenza erano
autonomi nel far fronte alle proprie necessit.
Pur nelle difficolt di bilancio e di riduzione complessiva della spesa corrente,
il nostro Comune ha mantenuto inalterati i finanziamenti per il sociale, sia quelli
tradizionalmente dedicati all'inclusione
(servizi per l'accessibilit allo studio dei
ragazzi con diversabilit, per la pratica
sportive ecc.), sia quelli rovolti in generale alle famiglie (trasporti scolastici,
mense ecc.), che quelli specifici per far
fronte alle fasce di povert (emergenza
abitativa, contributi ad utenze ecc.).
Oltre a questi interventi diretti, si devono
aggiungere i trasferimenti che vengono
garantiti alla Societ della Salute, che
gestisce una gran parte di servizi sociali
aventi integrazione con i servizi sanitari.
Questi trasferimenti ancora oggi sono tra
i pi alti della Toscana, raggiungendo
una quota pro-capite di E. 44 ad abitan-

te. Il lavoro che abbiamo svolto stato


anche quello di ridisegnare il sistema di
accesso ai servizi, con possibilit di determinare priorit ed effettive necessit
di intervento, coniugando capacit di risposte e sostenibilit finanziaria.

Lei ha anche la delega al bilancio


ed al personale, che ci dice in proposito?
Il bilancio del Comune di Rosignano stato condizionato, specie nell'ultimo anno,
dai vincoli di finanzia pubblica legati al
patto di stabilit ed all'alimentazione del
Fondo di solidariet, che destinato alla
perequazione finanziaria degli enti locali.
Tali elementi, specie nel corso del 2014
hanno portato ad un maggior carico di circa E. 6 milioni, con eliminazione dei trasferimenti a noi destinati da parte del governo centrale ed obbligo di contribuire in
maniera importante al fondo di cui sopra.
Ci comporta che i cittadini di Rosignano,
attraverso la tassazione cosidetta locale,
in buona parte drenata dal governo centrale, contribuiscono in maniera importan-

te a reggere l'intero sistema delle autonomie locali.


Nell'ultimo anno, inoltre, abbiamo dovuto
applicare obbligatoriamente la nuova
TARI, la tassazione sui rifiuti, con la necessit di caricare sugli utenti il totale costo del servizio, mentre in precedenza abbiamo sempre cercato, fino a che stato
possibile, di far pagare solo il 60% circa
del costo.
Ad oggi il Comune di Rosignano, in questo ambito, si dovuto quindi adeguare a
quanto gli altri Comuni fanno gi da anni.
Parallelamente abbiamo avviato un'azione di forte contenimento della spesa corrente, con risparmi per oltre E. 3 milioni,
oltre a prevedere una riorganizzazione
complessiva dell'ente con l'obiettivo di
garantire una maggiore efficienza ed efficacia della struttura. E' stato notevolmente ridotto anche l'indebitamento, il cui costo si assesta ad una percentuale di circa
il 2% della spesa corrente, sottolinendo
che a livello nazionale vienne considerato come limite di virtuosit il non superamento dell'8%. Per gli investimenti, particolarmente colpiti dall'incidenza del patto
di stabilit, abbiamo individuato delle priorit per quanto riguarda gli interventi manutentivi sul territorio e sugli edifici di particolare valenza sociale (scuole, impianti
sportivi ecc.). Questi interventi, pi frazionati in termini di importi e di complessit tecnica, sono, tra l'altro, quelli che pi
di tutti possono alimentare anche il sistema imprenditoriale locale.

Tra le sue deleghe c' anche quella specifica per i rifiuti, quali sono
le prospettivemin questo ambito?

Daniele Donati

Il nostro territorio, attraverso il sito di Scapigliato, ha storicamente dato risposte in


materia di corretto smaltimento dei rifiuti
urbani e speciali non perciolosi ai cittadini
ed alle aziende, non soltanto del nostro
territorio, ma anche a livello Regionale ed
oltre, prevenendo situazioni di emergenza
o di illegalit.
Oggi occorre tuttavia ripensare il ruolo di

periodico online www.circoloilcentro-livorno.it

Scapigliato alla luce dell'evoluzione normativa sugli assetti gestionali e sulle norme ambientali. Mentre stiamo ridisegnando il sistema delle partecipazioni, abbiamo
avviato investimenti importanti e programmi futuri che classificheranno sempre di
meno il sito come discarica e sempre di pi
come Polo impiantistico e di recupero, in
linea con i nuovi obiettivi previsti dal Piano regionale dei rifiuti.
Stiamo lavorando per la realizazione di un
polo di trattamento dei rifiuti organici, con
possibilit di creare le premesse per un incremento significativo di raccolte differenziate e capacit di recupero di materiali.
Scapigliato, nelle nostre intenzioni, dovr
diventare un punto avanzato di trattamento dei rifiuti a livello regionale, un laboratorio di ricerca in questo ambito, capace di
alimentare una filiera che possa anche rappresentare un'occasione di ulteriore occupazione sul territorio.
Ovviamente questi progetti, finalizzati a
dare un respiro di lungo periodo al polo
inpiantistico, altrimenti destinato all'esaurimento, hanno necessit di investimenti
che dovranno essere recuperati con un
minor impatto delle entrate del polo sul bilancio comunale.

Rosignano

13

Chi Daniele Donati


Daniele Donati - Assessore Vicesindaco - Deleghe: Politiche Sociali e
abitative, Bilancio, Personale, Patrimonio, Affari Generali, Protezione Civile
Daniele Donati, nato a Livorno il 13 settembre 1964, stato Vicesindaco e
Assessore ai lavori Pubblici, allAmbiente e alla Sicurezza nella legislatura 2009-2014.
Dopo il conseguimento del diploma presso lIstituto Tecnico Commerciale
di Cecina, ha frequentato il corso di Laurea in Scienze Politiche presso
lUniversit di Pisa.
Dal 1984 lavora presso la Cassa di Risparmio di Volterra, dove attualmente presta servizio come quadro direttivo.
Dal 1985 svolge attivit di volontariato presso la Pubblica Assistenza di
Rosignano.Nel 1987 ne diventato vice presidente e nel 1995 stato
eletto presidente rimanendo in carica fino al luglio 2008.
Durante questo periodo ha ricoperto anche la carica di Coordinatore provinciale delle Pubbliche Assistenze della Provincia di Livorno ed stato
indicato dallA.N.P.As. Toscana come membro dellassemblea dei soci
dellassociazione Esculapio, composta dalle Pubbliche Assistenze e dalle Misericordie della Toscana, per la gestione della sala operativa del 118
di Firenze ed il coordinamento del trasporto di organi a livello regionale.
E stato Amministratore Delegato, dal luglio 2008 al 30 giugno 2009, della
C.Ro.M. Servizi srl ed anche consigliere regionale dellA.N.P.A.S (Ass.
Naz. Pubbliche Assistenze) e tesoriere dellAssociazione Cure palliative
della Bassa Val di Cecina.

12345678901234567890123456789012123456789012345678901234567890121234567890123456789012345678901212345678901234567890123456789012123456789012345678901234567890
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Il lungo
infinito
inverno...
(eds) - Voglio proprio sperare che il bando
per la gestione della Limonaia, pubblicato
nei giorni scorsi sul sito del Comune e di
Armunia, non vada deserto e rapidamente
venga assicurata una gestione dignitosa
e continuativa tale da far uscire l'elegante
locale dall'emergenza nel quale ha vissuto
questi ultimi anni.
Uso questo termine, ma sarebbe pi consono parlare di "stato di "emergenza" perch alla difficile situazione della Limonaia,
si deve aggiungere quella del "mitico Tennis" in pineta Marradi, l'incertezza su un
definitivo e razionale utilizzo di Villa Celestina, il parcheggio del campo sportivo con
la coda di una sua definitiva destinazione
legata, purtroppo ed ancora, alla ricerca
probabilmente "introvabile" di una qualcuno (nel nostro caso dovrebbe trattarsi
di solide realt imprenditoriali private) di-

sposte ad investire grossi capitali per la


realizzazione di un parcheggio sotterraneo
su quell'area.
Ed il "cartier de dolance" non finisce
purtroppo qui perch si deve aggiungere
lo stallo drammatico del rudere del Ciucheba, dove, malgrado le assicurazioni dell'assessore Margherita Pia (propugnatrice o lanciatrice, fra l'altro, del progetto parcheggio sull'area del campo sportivo),
"niente di nuovo sotto il sole".
Non pi di un paio di mese fa, a seguito
della ingiunzione, da parte del Comune di
Rosignano, alla propriet, di mettere in sicurezza i ruderi del Ciucheba, sembrava che,
una volta avuto conferma da parte del settore urbanistico,la cui direzione politica
affidata appunto all'assessore Pia,"delle

cubature",a suo tempo concordate, si doveva procedere all'abbattimento e successivamente alla ricostruzione del complesso, secondo il progetto approvato ed il cui ritardo,
ormai datato, era dovuto alla indisponibilit
dei posti macchina: esigenza, quest'ultima,
finalmente risolta attraverso l'individuazione
di un sito in loc. Le Spianate.
Ebbene siamo ormai alle soglie della stagione estiva ma, a tutt'oggi, com'era facilmente prevedibile, i ruderi stanno ancora
la "sublimalmente disponibili" agli occhi
dei villeggianti e dei visitatori.
Purtroppo vi poc'altro da aggiungere:
solo prendere atto che "il lungo infinito
inverno" delle strutture turistiche della
Perla del Tirreno, rimane una dolorosa ma
cruda realt.

14 Rosignano

e-mail: ilcentro.livorno@gmail.com

Non c' un limite al ridicolo


di eds

Le minipasionarie si stanno moltiplicando: anche nel Consiglio Comunale di Rosignano la presenza di questo "strano fenomeno" si sta allargando: Serena Mancini (M5S) e Silvia
Gesess (Suil - un appendice della
sinistra estrema) hanno inviato un
esposto alla Procura della Repubblica oltre che ai Carabinieri di Rosi-

Iacopo Pizzi
neo dottore
Il nostro giovane amico, collaboratore de Il Centro, Jacopo Pizzi ha
conseguito, con il massimo dei voti,
presso il dipartimento di Scienze politiche dell'Universit LUISS Guido
Carli di Roma, la laurea magistrale in
Scienze Politiche, indirizzo International Relations. Titolo della tesi "The
Constitutional Process in Three Former Yugoslavian Countries" (Il processo costituzionale in tre paesi della ex-Jugoslavia).
Insegnamento "Comparative Constitutional Law" (Diritto Costituzionale Comparato) Relatore: Professor
Giovanni Rizzoni
Al neo dottore le pi vive congratulazioni da parte della redazione del Il
Centro e dell'omonimo Circolo Culturale.

gnano ed all'ASL a seguito della presenza di batteri nell'acqua della cucina della RSA c/o la Fattoria Il Castello a Castelnuovo della M. Sull'inconveniente, come riportato dalla stampa
locale, erano gi intervenute le strutture comunali e dell'ASL.
Non vogliamo entrare nel merito di un
problema in corso di risoluzione ma
ma con sorpresa ed amarezza constatare come ormai la degenerazione
della politica sia giunto ad un punto di

non ritorno.
I consiglieri dispongono, da sempre,
di validi strumenti di garanzia per denunciare situazioni anomale per cui
non riusciamo a comprendere quale
abetrrante logica li porti a decidere di
coinvolgere magistratura e altri organi
dello Stato: si tratta di un modo perverso di svolgere il proprio mandato
esclusivamente per minare le non pi
solide basi democratiche del nostro
paese.

La scomparsa di Roberto Del Gaudio


Nei giorni scorsi si spento a Roma, dove
era ritornato da molti anni, praticamente
dopo essere andato in pensione dallo Stabilimento Solvay, Roberto Del Gaudio: aveva compiuto da poco 90 anni.
Con Roberto, esponente di spicco della
CISL e della D.C., ho trascorso momenti
importanti della mia vita politica.
E' uno degli amici che ho ricordato sulla
"mia opera prima" - La mia D.C. - spezzoni
di vita politica - che ho presentato nei mesi
scorsi. Insieme abbiamo attraversato momenti importanti nella storia politica di Rosignano.
Durante la durissima campagna elettorale
del 18 aprile 1948 fu, insieme ad uno sparuto gruppetto di coraggiosi democristiani, uno dei pi impegnati dirigenti della
D.C. rosignanese: lo scrivente, all'epoca

Via Caduti di Nassiriya - Loc. Le Morelline Due - Rosignano Solvay


Phone: +39 0586 728111 - Fax: +39 0586 728222
e-mail: info@simeeng.com - website: www.simeeng.com

ragazzino, portava il secchio della colla che


serviva per affiggere, dappertutto, i manifesti della D.C., aggrediti, verbalmente, dai
duri comunisti rosignanesi.
Siamo stati nel consiglio comunale di Rosignano nel decennio 1960-1970: nella prima legislatura Roberto ricopr l'incarico di
capogruppo. Dal 1962 al 1964 fu segretario
della sezione di Rosignano Solvay.
Fu, la nostra, un'opposizione dura ma seria e costruttiva come quando approvammo, con Sindaco Demiro Marchi, il primo
piano regolatore comunale predisposto
dall'arch. Piccinato: le cronache di quei tempi scrissero che si tratt del primo piano
regolatore presentato in un comune italiano. Quella fu una decisione politica che,
all'interno della D.C. rosignanese e non
solo, suscit naturali perplessit e contrasti.
Ma, in quei tempi, avevamo il maledetto
vizio di anteporre l'interesse primario della
comunit agli interessi, molto spesso, di
bottega del partito esattamente l'opposto
di quanto accade oggi caratterizzato da assurdi comportamenti delle opposizioni.
Negli anni avvenire approvammo la costituzione dei Consigli di frazione e la nascita
dell'ATUM (Azienda comunale dei trasporti urbani).
Mi sono volutamente dilungato nel ricordo di questo grande amico democristiano
con il quale ho sempre cercato di interpretare gli aspetti pi nobili dell'impegno politico, oggi completamente scomparsi.
eds

periodico online www.circoloilcentro-livorno.it

Attualit

15

La figura di Don Mario Girardi


di Antonio Melani

la lettura della narrazione politica, mi


procura francamente stanchezza , delusione e anche una sottile sfiducia nellavvenire, probabilmente anche per il
periodo impegnativo che sto vivendo,
ed allora ritorno con pensiero struggente ad uno dei miei pi luminosi insegnanti della mia vita, un incontro che
ne ha modificato la traiettoria.
Lo conobbi nellautunno del 1972.
Senzaltro il pi interessante insegnante
di Religione, mai avuto. Vestiva in modo
austero, una giacca scura, di lana, pantaloni neri di lana anchessi. Sotto la giacca una camicia ed un golf. Non portava
soprabiti. Aveva una voce forte e arrochita dalle tante sigarette, ed esprimeva
concetti arguti allinterno di una cultura
non comune. Era un prete, giovane di
Sacerdozio, ma gi saturo di anni. Vocazione matura, era stato ordinato prete da
Monsignor Guamo, quando ormai aveva 43 anni e aveva lasciato alle spalle
una carriera pubblica (era impiegato della
provincia di Treviso), una carriere politica, (era un dirigente locale della DC), e
una terra cattolicissima, il Veneto, e molti
anni dopo, raccontandomi la propria vita
mi confess che la sequela di Ges, e
dei Suoi Apostoli, la comprendeva meglio in una terra di rinnovata, necessaria
evangelizzazione. Cio nella rossa e profondamente immanente realt di Livorno.
Le sue lezioni erano intense, riusciva
sempre a trovare laggancio di una profonda umanit nel trascendente che indicava. Riusciva a dare, a me giovanissimo allora, sempre pi di una sola interpretazione della realt e si sforzava di
farmi cercare la forza primigenia, Certo questo latto, ma la Potenza da cui
scaturisce.cercala!
I primi anni di conoscenza furono intensi e pieni di dialettica. Io da giovane contestatore, volevo tutto. E subito. E in
quegli anni ci si divideva in estenuanti
discussioni sul divorzio.
Ma con lui ricordo anche molte visite in
seminario, dove da sotto il letto faceva
magicamente apparire una damina di

Don Mario Girardi

grappa e spicchi di arancia. Memorabili le nostre visite alla fabbrica di grappa di Bassano, e gli aperitivi al Pedrocchi a Padova. Ammetto che ci ha uniti
anche molto lo spirito immanente,
oltre che, successivamente, per me,
lo Spirito Trascendente.
Non era solo un forte bevitore come
tutti i veneti, ma anche un grande fumatore, certo due debolezze che gli
hanno, con il tempo, indebolito il fisico.
Ricordo con commozione che aveva
sempre due pacchetti di sigarette nelle
tasche interne della giacca: uno di Super Esportazione Senza Filtro per consumo personale e uno di MS, per chi
gliene avesse chiesta una, ritenendo le
nazionali troppo brutali per i suoi ragazzi.
La vita ci separ, per lungo tempo andai a lavorare fuori Livorno, ci ritrovammo ventanni dopo nel 1995, quando lincontro con il Signore aveva
modificato landamento e la percezione della mia vita.
E cominciammo una frequentazione
settimanale con cena al Castellaccio e
una frequentazione quasi quotidiana
con aperitivo.
Let aveva reso ancora pi intensa la
sua osservazione della realt, e con una
tenerezza sconfinata
ricordo ancora le parole udite da sua
madre che in dialetto diceva a suo figlio di non fare come molti preti che
erano incantati da Berlusconi, diceva la
madre con saggezza contadina infinita,

che il Cavaliere aveva troppi soldi di cui


preoccuparsi, per poter pensare ai poveretti.
Un evento terribile ci leg poi alla fine,
lo stesso anno che mor, la sofferenza
e la morte di un mio compagno di scuola
e suo alunno. Il pomeriggio andavamo
in clinica a trovarlo, e non sempre erano lucide le conversazioni, fino allultimo saluto nella Cappella della Clinica. Il
ricordo forte sono le parole che Don
Mario diceva, raccontando al mio amico ci che Dio stava preparando per lui.
Rivendicava con orgoglio il suo essere
diventato prete tardi, e diceva che sarebbe stato opportuno renderlo obbligatorio per tutti; medico dellanima,
cos si definiva, e infatti una delle ultime volte che mi confess, mi scrisse
una vera e propria ricetta che ho appesa in casa.
Ci lasc allimprovviso. In un indimenticabile marted 30 giugno, 1998. La notizia arriv nellufficio di Don Medori,
dove ero a lavorare con lui nel primo
pomeriggio. Recitammo leterno riposo, ma faticai parecchio a realizzare
cosa davvero fosse accaduto.
E quando finalmente me ne resi conto,
riandai con la memoria, alla domenica
precedente, quando in serata, dopo averlo accompagnato al Seminario, mi disse - riprendendo il filo di certi discorsi
che avevamo fatto che certamente
sarebbe morto prima di me, ma che non
mi sarei dovuto preoccupare giacch,
per evitarmi smarrimenti di strada e per
raccomandarmi, mi avrebbe aspettato
alle porte del Paradisoaltrimenti
chiss dove vai , te!!
E ci demmo appuntamento per la cena
proprio per quel marted 30 giugno.
Qualche anno dopo andai a Bonisiolo,
dove sepolto. Faticai a trovare la tomba, per quanto piccolo il cimitero, Girardi un cognome molto diffuso.
Poi la trovai.
E mi consol il fatto di trovarci numerosi sassolini sulla pietra del sepolcro,
segno che in molti, come me, erano
cresciuti grazie a lui, e soprattutto lo
portavano ancora nel cuore. Cos misi
anche il mio, e quelli che mi erano stati
commissionati.
Grazie, don Mario.

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Attualit

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Dopo l'approvazione del "divorzio breve"

Se questo il progresso...
di Franco Spugnesi

Recentemente il Parlamento Italiano ha


approvato, con grandissima maggioranza, il divorzio breve, un provvedimento
che riduce il tempo che deve intercorrere
tra separazione e divorzio dai canonici tre
anni a uno soltanto se occorre il ricorso al
giudice, riducibile a sei mesi se ci sia accordo tra i coniugi.
Gli ultras del divorzio non sono per
del tutto soddisfatti; il traguardo il divorzio istantaneo, cui si sta gi lavorando, il raggiungimento, dicono, della liberazione dai vincoli anacronistici, adeguamento della legge alla societ moderna
etc
Si tratta invece di unaltra picconata alla
famiglia cosi comera comunemente e costituzionalmente intesa: un impegno di
stabilit che i coniugi prendono non solo
tra di loro ma anche con tutta la societ,
mettendo in conto non solo lamore reciproco ma anche il proprio impegno, la loro

Complimenti!
Laura Spugnesi, figlia del
nostro collaboratore Franco, ha brillantemente conseguito, al termine del suo
percorso di studi presso
lUniversit di Pisa, il dottorato di ricerca in Scienze Biologiche e Molecolari.

pazienza, il senso di responsabilit, la disponibilit a sopportare anche dei


sacrifici per un
avvenire migliore.
Purtroppo la
nostra organizzazione sociale
sembra non
comprendere
pi, tra le cose
importanti, la famiglia, lanciata
verso nuovi traguardi che prevedono la liquidit dei rapporti interpersonali, la teoria sballata del
gender e cose simili che lobby astute
contrabbandano come la modernit e il
progresso.
Pensiamo a quanti sono gli ostacoli che
una giovane famiglia incontra ogni giorno: la precariet lavorativa, la conciliazione tra tempi di lavoro e la presenza in
famiglia, il fisco che la rende meno conveniente di ununione di fatto, il costo
dellistruzione dei figli, linsufficienza di
strutture per i bambini e per gli anziani
che spesso finiscono per appesantire i
rapporti familiari.
Sembra tutto preordinato non per aiutare la famiglia a resistere alla crisi economica o alle difficolt quotidiane ma, piuttosto, a convincere che meno ci simpegna, meno siamo responsabili pi agevolmente ci possiamo muovere nella societ dei consumi, magari usufruendo
delle pensioni dei nonni
Risultato: matrimoni in calo e che durano sempre meno, ma anche sempre meno

convivenze e sempre pi brevi.


Il precariato drammaticamente entrato nel
cuore e negli affetti degli uomini e delle
donne del nostro tempo incentivato da
norme che finiscono per normalizzare linstabilit affettiva e il disimpegno.
Peccato nessuno abbia ancora inventato
un altro luogo, dove insegnare alle nuove generazioni lamore, la solidariet (dentro e fuori casa), lapertura alla vita, il costruire un domani per se e per la comunit!

Gioved 14 Maggio, h. 17.30


c/o Libreria Erasmo - V.le Avvolarati, Livorno
presentazione del libro:

La strega di Baratti
di Stelio Montomoli
Relatore: Pablo Gorini
Sar presente l'autore

www.circoloilcentro-livorno.it
FRATELLI NERI
S.P.A.
LIVORNO - ITALY

Il Consiglio direttivo ha deliberato, nella riunione che ha fatto seguito allassemblea generale per lesame e lapprovazione del bilancio 2014, di pubblicare sul sito
del circolo notizie e informazioni di generale interesse che possono cosi diffondersi senza aspettare luscita mensile del giornale.
Invitiamo perci i nostri lettori a collegarsi periodicamente per scoprire interessanti novit.
Ricordiamo che il Centro sempre aperto a commenti, contributi e collaborazioni dei lettori da inviare ilcentro.livorno@gmail.com

periodico online www.circoloilcentro-livorno.it

Attualit

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Ci che accadde a Piombino e a Campiglia dopo la data dell'armistizio

Leggi razziali e la persecuzione


in Val di Cornia
di Jacopo Bertocchi
Nella Germania nazista le prime leggi razziali sono promulgate nel settembre del 1935. Il razzismo antisemita trova la sua ufficializzazione
con due provvedimenti: la legge
sulla cittadinanza del Reich e la legge per la protezione del sangue e
dellonore tedesco.
In Italia, la produzione legislativa
antigiudaica fu preceduta da unintensa campagna mediatica che accompagn, durante un anno dallestate del 38, lapprovazione di
una decina di provvedimenti tra cui
il Regio decreto del 17 novembre
Per la difesa della razza ariana.
Tuttavia, in Italia, provvedimenti e
azioni nellottica della soluzione finale avranno concretamente luogo dopo l8 settembre 1943.
La data dellarmistizio segna, infatti, un nuovo e tragico inizio per la
societ italiana. Il 24 settembre viene annunciata la costituzione di un
nuovo governo repubblicano fascista presieduto da Benito Mussolini,

la Repubblica sociale italiana. Il 18


novembre 1943 appaiono su Il
Corriere della Sera queste parole: La forza, oscura e rapace, che
riassume nel suo nome e nella sua
organizzazione, i nefasti del capitalismo plutocratico, il giudaismo,
viene senza remissione colpita. Il
30 novembre 1943 lordine di polizia n. 5 del ministro dellinterno
Buffarini Guidi annuncia lavvio di
una sistematica e capillare caccia
agli ebrei.
A Piombino e a Campiglia, cos
come in altre citt, la campagna
antiebraica inizia con una fitta corrispondenza tra Prefetto, Questore, segretari del Fascio e Arma dei
Carabinieri, col fine di ottenere informazioni e dettare ordini per lo
sfollamento e la confisca dei beni
di tutti gli ebrei presenti sul territorio.
Siamo nel giugno 1943 quando il
Prefetto inoltra al Questore Pennetta, grazie al lavoro dellArma,
una lista delle famiglie ebree residenti a Campiglia.
Del 22 dicembre 43, uno dei primi

Divieti per gli ebrei.

Lettera con oggetto: Ebrei - Internamento

documenti riferibili al carcere dellOspedale di Maremma, luogo in


cui sono portati i beni sequestrati
ai 27 ebrei schedati tra campigliesi
e residenti nel borgo. Del maggio
'44 un lucido rendiconto economico individua nellospedale di Campiglia il carcere degli internati ebrei
della Val di Cornia.
Il Commissario Prefittizio Cionini in
data 31 maggio, a seguito dei bombardamenti di aprile sulla citt di
Piombino, dopo aver messo ai domiciliari gli ebrei reclusi presso
lospedale per fare spazio ai feriti,
invia alla Prefettura un rendiconto
per il rimborso delle spese sostenute per il fermo degli ebrei presso
lospedale di Campiglia, dove allegata troviamo la lista completa dei
tanti che vi hanno soggiornato.
Non conoscendo con certezza il numero di persone e il periodo di permanenza presso le soffitte dellospedale, possiamo concludere
sperando che nessuno di quei 35
ebrei internati a Campiglia, per quanto vittime di violazioni dei pi elementari diritti umani, non siano state vittime anche di una delle pi spaventose stragi della storia umana.

18 Attualit

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Il dramma di essere leghisti:


MATTEO SALVINI
di Paolo Arzilli

Io ci credevo che questa volta, con un esponente della Chiesa Cattolica, avrei potuto
trovarmici totalmente in sintonia: potenzialmente era una grande occasione, di
quelle ghiottissime, un invito per due che
bastava semplicemente accettare, e il gioco era fatto.
E invece, con le parole del cardinale Antonio Maria Vegli, capo dicastero del Pontificio Consiglio per i Migranti e gli Itineranti (sono posizioni estreme, assurde,
come quelli che dicono -i musulmani? Li
ammazzerei tutti- o -i migranti? Vadano tutti
a casa loro. Sono frasi stupide, e non varrebbe nemmeno la pena perdere tempo per
commentarle) mi ritrovo daccordo esattamente per un 50% -che comunque un
ottimo risultato-, ossia finch lo stesso non
dichiara che su certi concetti non serve
neanche esprimersi.
Perch?, sarebbe da domandarsi. Esprimiamoci, invece, ch il giochino del non vale
la pena va a favore di chi dello sforzo enorme, questo s, poich nei confronti di
alcuni servirebbe un impegno quotidiano,
implacabile e quindi sfiancante- dovrebbe
essere il destinatario.
Altra cosa se il concetto di non vale la
pena commentare sinonimo o perlomeno conseguenza del ormai ci siamo abituati, e quindi: non serve esprimersi, perch dovremmo farlo continuamente e perch probabilmente non porter a niente;
ed eccoci tornati allo sforzo enorme di cui
sopra. In ogni caso, quando Matteo Salvini dichiara che i campi rom li raderebbe
tutti al suolo, si pu pensare che siamo di
fronte a:
1) una boutade: stato spiritoso, forse un
po eccessivo, ma questi sono questo, ov-

Matteo Salvini

vero veraci, popolari, senza peli sulla lingua, e per questo vanno in una certa misura giustificati (per inciso, questa unopzione, esistente e diffusa, certo, che il sottoscritto rifiuta e disprezza).
2) un lampante esempio di populismo: io
vi capisco, italiani invasi, perch io sono
come voi: italiano, invaso, e invasato (ma
questo una mia peculiarit specifica).
3) un bugiardo -sempre ammesso che tacere una verit molto importante sia sinonimo di mentire, e personalmente sono
portato ad ammetterlo- che finge di aver
dimenticato che lamico Roberto Maroni,
nel 2009, come Ministro dellInterno, present e fece attuare un progetto di stanziamento di 50 milioni di euro per la creazione di campi rom tra Lazio, Campania e
Lombardia.
4) un soggetto che molto spesso dimentica che le parole hanno un valore preciso,
e che in certe circostanze lespressione
radere al suolo non propriamente quella che un elettore si aspetta da un esponente politico -no, amici, neanche da un

esponente della Lega, altrimenti ritorniamo al non varrebbe nemmeno la pena


perdere tempo per commentarle.
Ora, se fossimo il cardinale Antonio Maria Vegli diremmo che non vale la pena
ricordare che cosa e chi sono i leghisti;
invece, giusto per rinfrescarsi la memoria che corta, davvero troppo corta: la stessa memoria corta che ci fa dimenticare appunto che il consenso elettorale questi lo
ricercano denunciando un problema che
hanno contribuito a creare- consigliamo a
tutti, ogni tanto, di utilizzare gli inesauribili
archivi -frasi, dichiarazioni, azioni- che si
trovano sul web per una buona ragione.

Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano

Luigi Coppola

sicuro punto di riferimento


Nell'ultimo giorno del 2014 il Ministro dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del
Mare Gianluca Galletti ha nominato il consiglio direttivo del Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano con decreto di nomina.
In quota Ministero dell'Ambiente e della
Tutela del Territorio e del Mare stato designato il piombinese Luigi Coppola, il quale
successivamente stato votato all'unanimit nella prima riunione del nuovo organo dai
membri del consiglio direttivo del PNAT nella
giunta escutiva al fianco del presidente Giampiero Sammuri e del vice presidente Angelo
Banfi.
Tale nomina un punto importante di collegamento fra l'ente Parco ed il Ministero,
inoltre sar anche un riferimento, oltre che
per la comunit del parco, anche per i territori limitrofi compreso Piombino e tutta la
Val di Cornia.

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Cultura

19
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Interessante e seguito dibattito dello storico Franco Cardini

La crisi tra Occidente e Oriente


di Angela Simini
Ha avuto il carattere di un convegno di studio
sui rapporti tra Occidente ed Oriente lincontro con lo storico Franco Cardini ( autore di
testi di pregio e noto volto del canale Rai
Storia ) avvenuto a Livorno e promosso dallAssociazione Culturale Il Centro, presieduta
dal giornalista Enrico Dello Sbarba, e dalla Fidapa, sezione di Livorno, presieduta da Yasmine Cipriani.
Si trattato di unintera giornata di approfondimento su temi di attualit che coinvolgono
lEuropa Intera e che sgomentano lopinione
pubblica: dallinizio del 2015, lescalation di
attentati portati fin nel cuore di Parigi dallala
pi intransigente dellintegralismo islamico,
sembra inarrestabile. I filmati delle decapitazioni degli ostaggi cattolici, del terribile martirio del pilota giordano, arso vivo, le minacce
dellISIS al mondo occidentale e, comunque, a
coloro che vengono reputati infedeli e nemici,
hanno fatto pensare ad una tensione difficilmente rimediabile con la diplomazia.
Ma non sempre stato cos, non ci sono state
soltanto guerre tra lIslam e l Europa e nemmeno guerre continue, anzi loccidente ha sempre avuto rapporti culturali e commerciali con
lOriente, ancor prima dellavvento di Cristoha spiegato Franco Cardini nei due momenti
in cui si articolato il seminario, la mattina
nella sede del Liceo Niccolini Palli, dove ha
incontrato gli studenti sul tema Leggere la
storia per comprendere il presente e, il pomeriggio, nella Sala Consiliare della Provincia,
dove ha svolto La crisi tra Occidente e Oriente difronte ad un numerosissimo pubblico,
motivato dallinteresse dellargomento e dalla
gravit del momento storico, sul quale tutti
sentiamo la necessit di far luce.
E stata una giornata di grande successo sia sotto il profilo didattico al Liceo, sia sotto il profilo dellinteresse suscitato in Provincia, dove
Franco Cardini si lanciato in un excursus di
grande respiro, mirando a sfatare pregiudizi
sullIslam e a collocare lattuale situazione in
un ottica pi oggettiva Solitamente i mass
media e la politica rivelano sui rapporti con
lIslam ignoranza, malafede e millanteria.
Ma ha anche chiarito Oggi siamo in una situazione di guerra, non dichiarata, ma ugualmente di guerra, aggravata dal ricorso allallarmismo, che si diffonde da pi parti: va tenuto
presente che il terrorismo a volte lunico
modo in cui una parte belligerante, in stato di
inferiorit economica e di armamenti, pu fare
guerra.
Premesso che noi sentiamo lOccidente come
modernit, Cardini ha chiarito che i parametri
cambiano velocemente e che larea in cui il
terrorismo dilaga, sconvolta da mutamenti
difficili da governare. Il mondo islamico, ha
proseguito, in passato ha avuto oltre dieci secoli di civilt, in cui stato un centro culturale
di grande civilt e di intesa con loccidente.

Successivamente lOccidente ha sopravanzato,


grazie al balzo in avanti assicurato dallo sviluppo tecnologico. A questo punto lOccidente che crea un sistema mondo , uneconomia mondo in cui cede i suoi valori al costo da
lui stesso stabilito e a lui utile: in cambio chiede
materie prime e forza lavoro. E si infrange l
equilibrio secolare in cui il rapporto tra produzione e consumo era gestito dai consumatori,
per cui, quando il consumo era saturo, si stoppava la produzione.
Noi occidentali abbiamo rovesciato questo
mondo: la produzione che fa aggio sul consumo e siamo diventati fagocitatori di materie
prime e di forza lavoro. Proprio con questo
sistema abbiamo conquistato il mondo, America compresa, ma si profilato un nuovo ostacolo: anche il mondo musulmano aveva costruito imperi in concorrenza con i nostri, limpero turco, lIran e lIraq, tuttora divisi tra loro
dalle correnti sunnita e sciita, che non comportano grandi differenze, ma che hanno un
grosso contenzioso storico, capace di determinare uno stato di guerra continuo.
Su questa premessa di base, Franco Cardini ha
poi analizzato levoluzione dei rapporti tra
Oriente e Occidente alla luce dei vantaggi economici e strategici garantiti dalle grandi scoperte della tecnica e della scienza, che hanno
consegnato allEuropa la convinzione di avere
il mondo in mano e di poterne muovere le fila.
Restava ora da stabilire quale delle potenze europee ne sarebbe stata protagonista.
Tra il Settecento e lOttocento si assiste ad un
escalation, senza esclusione di colpi, tra Francia, Inghilterra, Germania e Russia per conquistarsi la pole position, a partire dal 1713 (
pace di Utrecht ) quando gli inglesi, con grande lungimiranza, si sono annessi Gibilterra, ottenendo cos il controllo dellingresso nel Mediterraneo, ben sapendo che da anni si pensava
di aprire un istmo a Suez. Circa un secolo dopo
Napoleone tenter di pareggiate le sorti portando la guerra in Egitto (1799-1801).
Altra tappa significativa lExposition Universelle de Paris 1867, alla quale fu invitata la
regina Vittoria di Inghilterra, che si rese conto
che la capitale francese era mutata col largo
impiego del ferro nelle costruzioni e negli armamenti esposti con ostentazione: era la grande capitale dell Occidente Europeo.
E certamente si domand come fronteggiarla,
se non addirittura come fermarla. Ma intanto
nel 1869 avviene il taglio dellIstmo di Suez,
del quale la Francia detiene il pacchetto azionario pi ricco. E di nuovo lInghilterra si allerta
perch anche lei ha bisogno di controllare Suez:
finalmente nel 1873, con la cessione da parte
del Khediv Ismail, vicer egiziano, delle sue
azioni del Canale di Suez, al governo britannico, lInghilterra ne divenne il principale azionista.
Cardini procede ora spedito a enucleare i punti
salienti della grande sfida tra le potenze europee: dalla guerra Franco-Prussiana, alla proclamazione dellImpero delle Indie, di cui viene

incoronata la regina Vittoria dInghilterra nel


1876, fino agli scontri tra Russia e Inghilterra
per il controllo dellAfghanista.
In questa enorme scacchiera di conflitti, ancora una volta il progresso sembra offrire una
possibilit di accordi: nel 1883 si inizia a lavorare intorno allOrient Express, una ferrovia
che avrebbe attraversato lEuropa da Parigi a
Costantinopoli. Ma il mondo si disgrega di nuovo: lo Zar vuole la sua fetta di controllo sullAsia e un accesso al mare Mediterraneo, mentre Germania e Inghilterra non vanno pi daccordo per legemonia sui mari, per cui si giunge
alla prima guerra mondiale.
Ed ancora una volta ci si rende conto dellimportanza del mondo musulmano e dellopportunit di giocarsi la sua alleanza : la diplomazia
torna allopera. LIran si sta occidentalizzando
velocemente, non entra in guerra, ma potrebbe
essere un alleato appetibile. La Turchia moderna appoggia la Germania, che lha difesa dallo
Zar, per giunta lintera fascia dal Marocco allIraq in mano ai Turchi, per cui la Francia e
lInghilterra concepiscono lidea di far ribellare il mondo musulmano ai Turchi. Contemporaneamente gli Arabi acquistano lidea che
vergognoso essere sottomessi alla Turchia, vedi
a tal proposito il personaggio di Lawrence dArabia. E, per completare il quadro, Francia e Inghilterra promettono allemiro Hussein man
forte nellimpresa di riunire gli arabi sotto il
suo controllo.
Il mondo arabo diventa filo-occidentale, finch non si rende conto che Inghilterra e Francia sono pronte a tradire le promesse.
Ancora una volta un fatto nuovo turba e rivoluziona i giochi: il petrolio non serve solo per
illuminare, ma anche per scoppio, dunque
unarma potente. Ma gli arabi si rendono perfettamente conto che la tecnologia ce lhanno
gli occidentali.
E gli occidentali che cosa fanno?
LOccidente organizza i mandati, mentre lemiro Hussein si rende conto di essere stato giocato e reagisce.
Sempre sotto il profilo di unanalisi approfondita, che mette in luce interessi e doppi giochi,
il prof. Cardini arrivato ai tempi nostri, alle
primavere arabe, alla pretesa che il mondo arabo trovi dentro i s la forza di risolvere le gravi
problematiche che lo dilaniano e che contrappongono i moderati agli intransigenti: ma le
rivalit drammaticamente gravi e le profonde
differenze si devono risolvere anche con lapporto dellEuropa. Se non si emarginano gli intransigenti e se si interrompe il dialogo con
lala dei musulmani moderati, se si proibisce
loro di erigere la moschea nelle nostre terre,
si rischia di fare un regalo all Isis e al Califfo.
Se non si risolvono oggi le controversie nella
questione israeliano-palestinese, si rischia di infettare sempre di pi questa spina dolorosa e di
inquinare il processo di pace:
cos ha concluso Cardini il lungo e complesso
excursus col quale ha coinvolto il pubblico in un
ampio dibattito, pieno di partecipazione.

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Cultura

21

Presentato il libro Pro Armenia, voci ebraiche sul genocidio armeno

UN TESTO IMPRESSIONANTE
di Marisa Speranza
A Erevan, sulla collina della memoria, si
recentemente conclusa la cerimonia per il
riconoscimento del grande crimine , alla
presenza di discendenti delle vittime, capi
di Stato, delegazioni straniere (a rappresentare lItalia Pier Ferdinando Casini) .
Un tema cha scotta, quello del genocidio
armeno, iniziato il 25 aprile 1915, vista la
sua dimensione di politica internazionale.
E, a Livorno, anche locale. La Nazione armena vi ha infatti lasciato tracce importanti della sua presenza: la Chiesa settecentesca di S. Gregorio Illuminatore, in via
della Madonna, di cui rimane la monumentale facciata, resta a testimoniare limportanza di una comunit, dedita al commercio, che ebbe personaggi di rilievo anche
nella vita cittadina.
Tra le varie iniziative sollecitate dalla commemorazione del centenario, anche quella
dellAssociazione internazionale Ben
Berith, (in collaborazione con lAmicizia
ebraico-cristiana, lADEI e la Comunit
ebraica), che ha presentato, presso la Sala
degli Specchi di Villa Mimbelli, un piccolo
libro delleditrice Giuntina : Pro Armenia,
voci ebraiche sul genocidio armeno, a
cura di Fulvio Cortese e Francesco Berti.
Gadi Polacco, presidente della Ben Berith, ha definito il testo impressionante
per il suo contenuto : pagine fitte di dati e
notizie di prima mano, contemporanee allo
svolgersi dei fatti. Quando me ne fu proposta la pubblicazione, ha osservato leditore Daniel Vogelmann, la presi subito in
considerazione, visto che il libro un messaggio di pace interreligiosa (con traduzioni di Rosanella Volponi).
Sui problemi sollevati dal testo si poi
soffermato il prof. Berti che ha presentato
i quattro autori. Due di questi, Lewis Einstein e Andr Mandelstam, erano diplomatici presenti nalla capitale ottomana in
quei terribili mesi dellestate 1915: il primo
era segretario di legazione nella stessa ambasciata americana; il secondo, segretario
dellambasciata dello Zar di Russia, poi rifugiato a Parigi dove divenne un importante giurista , esperto di Diritto Internazionale.
Il libro, come spiega nella prefazione An-

tonia Azslam, d voce alla loro voce.


Essi raccontano quello che hanno visto:
luccisione degli uomini, la deportazione
verso il nulla di donne, vecchi e bambini,
gli assalti alle carovane, le violenze e gli
orrori, i gendarmi avidi e crudeli , lapocalisse del ferro e del fuoco. Appare chiara
la certezza della premeditazione , cio
la volont, da parte del gruppo dei Giovani Turchi a capo del governo ottomano,
di pianificare con estrema accuratezza lo
svolgersi degli eventi. Altra terribile testimonianza il memorandum di Aaron Aaronsohn, scritto nel 1916 per il ministero
della Guerra a Londra : un affresco puntiglioso di quello che ha potuto vedere con
i propri occhi.
Infine, il libro contiene estratti dal dossier
di Raphael Lemkin , giurista e intellettuale
polacco ebreo, sul genocidio armeno.
Fu lui a inventare nel 1944 tale termine,
che venne accettato quasi per intero dalle
Nazione Unite nella famosa seduta del di-

cembre 1948.
Ma perch tanti ebrei si sono occupati
del genocidio armeno? Per analogia tra i
due stermini, ha spiegato Berti. Entrambi sono avvenuti in ambito di guerra e in
entrambi il movente usato stato lodio
religioso. In realt, la tesi sostenuta da
Mandelstam, incapaci di competere con
gli armeni nella sfera della civilt, i turchi
preferirono ridurli allimpotenza.
Infine, una precisazione del professore
sulla metamorfosi del movimento dei Giovani Turchi : un cambiamento repentino
che, nel volgere di pochi anni, spinse un
partito che si era annunciato al mondo con
un programma di riforma liberale e democratica dello Stato ispirata agli ideali della
Rivoluzione francese, ad abbracciare un
nazionalismo esacerbato e a instaurare da
ultimo un regime vessatorio e
dittatoriale.Che, di fronte al disfacimento dellimpero ottomano, port allindividuazione di un capro espiatorio: gli armeni, appunto.
Nel libro si ricorda che i principali architetti dello sterminio (Nazim Pasci e i membri del triumvirato di governo) furono condannati a morte in contumacia (1919) da
un tribunale militare turco. E una storia
di armeni e di ebrei , ha osservato Antonia Arslam,che si legge dun fiato. Perch solleva il velo su accadimenti lontani
resi pi che mai significativi dallattualit.
Gli Armeni sono al crocevia della storia,
ha osservato Hollande, e si proiettano nel
mondo quali bastione della cristianit
perseguitata. Il tema scotta. E le dichiarazioni papali contro il genocidio armeno lhanno rinvigorito.

22 Cultura

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PRESENTATE IN OCCASIONE DELLA FESTA DELLA DONNA

Fidapa: Quattro socie eccellenti


Si tratta di Nicla Spinella Capua, Patrizia Fedi Bonciani,
Marisa Genovesi Marrucci e Santuzza Innocenti Malvaldi
di Laura Conforti

In occasione del mese dedicato alla


donna si tenuta una manifestazione, su invito, nei locali del Centro Donna di Livorno. Nelloccasione, la Sezione della Fidapa, ha presentato quattro socie eccellenti che
si sono evidenziate in varie arti. La
presidente Yasmine Cipriani, ha
precisato che le socie della Fidapa sono tutte molto qualificate in
tanti campi, ci sono registe, attrici,
scultrici, giornaliste. In questa occasione sono state scelte quattro
signore che si sono indirizzate ad
esperienze diverse: le arti decorative, la fotografia, la poesia e la prosa e la creazione di gioielli, le quali
ha turno hanno presentato i loro
lavori.
Nicla Spinella Capua, docente,
molto conosciuta in quanto ex-assessore a Collesalvetti ed in Fidapa, giunta, ricoprendo vari incarichi, sino alla presidenza nazionale. Non ha mai lasciato, per, la sua
passione, la pittura su porcellana.
Ha cominciato da bambina, imparando da una signora amica della
sua mamma.
Allinizio imitava le porcellane anti-

che, ma in seguito si specializzata nel dipingere le colline toscane.


La mamma, a sua insaputa, ha inviato un servizio di piatti a Faenza,
al Museo dArte Contemporanea
della Ceramica ed stata segnalata. Il servizio stato esposto l tre
mesi. Adesso si diletta a pitturare i
paesaggi che vede dal terrazzo di
casa sua in campagna. A presentato alcune tazzine finemente decorate.
Patrizia Fedi Bonciani, socia Fidapa da lungo tempo, attualmente
segretaria del Distretto Centro ed
presidente dellAssociazione Alberto Bonciani Scarronzoni Azzurri
dItalia, iscritta alla Fiaf (Federazione Italiana Associazione Fotografiche). Ha presentato un video
girato a Kabul dove si recata per
la trattazione del tema internazionale Donne di Pace.
Nella manifestazione internazionale organizzata dallInternational
Dance Federation a Eastbourne
(Londra), ha proiettando le proprie
foto dei bambini di Kabul vittime
delle mine antiuomo. Ha organizzato con foto sue la mostra del ballerino Antonio Marquez a Madrid .
Marisa Genovesi Marrucci, una
socia molto attiva ed ha avuto di-

versi incarichi di responsabilit in


seno alla Fidapa, nonna di due
belle bambine, ma non rinuncia
scrivere poesie e racconti di vario
genere.
Ha partecipato a vari concorsi alcuni vincendoli, altri ottenendo buoni piazzamenti. Due sue poesie
sono state inserite in unantologia.
Ha interpretato con ottima dizione
alcuni racconti e due poesie deliziando lattento uditorio.
Anche Santuzza Innocenti Malvaldi
ha avuto molti incarichi in Fidapa .
E unartista a tutto tondo: pittrice
arredatrice dei suoi appartamenti
e soprattutto creatrice di gioielli
in oro a scultura. Sono bellissimi,
unici e personalissimi perch creati con il tradizionale metodo della
fusione a cera persa. Nonostante
non ami la pubblicit, su insistenza
di molte estimatrici ha esposto le sue
opere a Castiglioncello durante un
incontro della sezione con Dacia Maraini, ed ancora alla mostra Bagliori del Mediterraneo a Roma e allInner Wheel di Pisa. Ne ha parlato
anche la Stampa, in particolare Vogue Gioiello nel dicembre 1995. Per
loccasione i gioielli sono stati esibiti
con piacere da alcune socie presenti
alla manifestazione.

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Aut.ne Tribunale Livorno n 683 del 2/3/2005


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Massimo Cappelli,
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Davide Livocci, Mauro Paoletti,
Marisa Speranza, Franco Spugnesi.
Hanno collaborato a questo numero:
Paolo Arzilli, Laura Benvenuti, Jacopo Bertocchi, Ivo Butini, Massimo Cappelli, Bruno Damari, Nicola
Graziani, Luca Lischi, Mario Lorenzini, Angela Simini, Marisa Speranza.
STAMPA: Editrice Il Quadrifoglio,
Via Pisacane 7, tel. 0586/814033 - Livorno

Giornale chiuso in tipografia il 2/5/2015

Edicola c/o Bar Oasi, Ardenza


Mare; Edicola Barcellona, via
Goito;
Edicola Borghi, Corso Amedeo,
angolo via dellOrigine;
Tintoria Rossi, corso Mazzini;
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Ed. Martelli Anna Lisa, via Meucci 5 (Coteto).

punti distribuizione

23
19

CASTIGLIONCELLO:
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Edicola Tognotti, Staz. Ferroviaria;
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ROSIGNANO SOLVAY:
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