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2010/11
6. ELEMENTI STRUTTURALI IN
CEMENTO ARMATO PRECOMPRESSO
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6.1. Generalit
Le strutture in Cemento Armato Precompresso, dette comunemente in c.a.p., sono caratterizzate
dalla presenza permanente di particolari coazioni, azioni artificiali esterne di compressione, oltre
ai carichi esterni applicati.
Uno stato di coazione per definizione uno stato di sollecitazione interno al quale non
corrisponde alcun sistema di forze esterno.
Esempi di coazioni applicate su strutture sono certamente:
- Distorsione termica impedita: si prenda una trave incastrata ai due estremi soggetta ad una
variazione di temperatura uniforme T. Poich la trave incastrata la deformazione risulta
essere impedita con la conseguente nascita di forze interne, che possono essere facilmente
determinate immaginando prima di deformare la trave e poi di ripristinare la congruenza,
riportando la trave nella posizione originale. Questultima operazione comporta
lapplicazione di una forza normale che annulla completamente lallungamento L dovuto
alla variazione di temperatura.
- Il ritiro del calcestruzzo: nelle travi in cemento armato tale fenomeno, se impedito,
produrrebbe uno stato di coazione simile ad una diminuzione di temperatura con
conseguente nascita di uno stato di trazione.
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Nel Cemento Armato Precompresso c.a.p. le coazioni artificiali impresse hanno lo scopo di
migliorare il comportamento della struttura in fase di esercizio, contenendo la deformabilit ed
impedendo (o limitando) la fessurazione della trave. Infatti, la presenza di una sollecitazione
artificiale di segno opposto a quello dovuto ai carichi applicati comporta tensioni risultanti
minori di quelle che si avrebbero se ci fossero solamente carichi applicati.
Generalmente la coazione una compressione permanente che permette di ottenere una sezione
resistente completamente reagente, di rigidezza mediamente doppia di una sezione fessurata. Lo
stato di coazione viene impresso mediante acciai di elevate caratteristiche meccaniche.
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1
E
2
21 2 1 21
E
1 1
1 0
E
2 0
21
21 2 1
E
1 1
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In tal senso il metodo delle T.A. non pu essere considerato valido anche ai fini della verifica a
rottura.
Nel cemento armato precompresso occorre effettuare le verifiche in ogni fase della vita della
struttura e poter valutare singolarmente ogni contributo agli sforzi interni, facilita tali operazioni.
Vantaggi:
-
disponendo i cavi nella posizione opportuna si riesce ad annullare o quanto meno a ridurre
notevolmente gli effetti dei carichi esterni;
sensibile riduzione degli effetti del ritiro. Daltronde il fenomeno del ritiro tende a diminuire
lo stato di compressione contribuendo a diminuire il benefico effetto della precompressione;
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un elemento o una struttura in c.a.p. nelle varie fasi di costruzione sottoposto di fatto a
severi collaudi che garantiscono lopportuna resistenza anche livelli di tensione che
normalmente non vengono mai pi raggiunti in fase di esercizio ma comunque presenti
nelle fasi intermedie (ad esempio nella fase di precompressione);
Svantaggi:
-
malgrado la semplicit concettuale dei calcoli, la progettazione delle opere in c.a.p. richiede
consapevolezza e senso di responsabilit ancora maggiori rispetto alle normali opere in c.a.;
la tecnica della precompressione richiede un alto livello di specializzazione delle imprese
costruttrici e delle maestranze. Si pensi alle operazioni di messa in trazione dei cavi,
operazione che richiede luso di martinetti idraulici o alle operazioni di ancoraggio dei cavi
che richiede particolari tecnologie che verranno esaminate in seguito;
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In conclusione per ottenere un certo effetto bisogna tirate pi del previsto, per scontare tutte
le perdite.
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6.2. Materiali
6.2.1. Il calcestruzzo
Il calcestruzzo impiegato nelle strutture in c.a.p. si differenzia da quello usato nel c.a. solamente
per una resistenza pi elevata, ci perch deve essere associato ad acciai di elevata resistenza e
perch nella fase di pressollecitazione i livelli di tensione raggiungibili possono essere
estremamente elevati.
Secondo il D.M. 14/01/2008, la classe minima di resistenza per le strutture in c.a.p. C28/35,
mentre per il D.M.1996 era il Rck=30 MPa (max Rck=55)
A differenza del c.a., nelle strutture in c.a.p sono ammesse le trazioni (precompressione limitata),
a patto di prevedere idonea armatura diffusa in grado di riprendere tale trazione.
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c
0.60f ck per la combinazione caratteristica (rara)
c
0.45f ck per la combinazione quasi permanente
fck resistenza caratteristica del cls a 28gg
Per spessori di calcestruzzo inferiori a 50mm, i valori vanno ulteriormente ridotti del 20%.
Resistenza a compressione iniziale in esercizio (SLE):
Allatto della tesatura, quindi della precompressione, le massime tensioni normali di
compressione c, iniziale, devono rispettare la seguente limitazione (D.M.2008):
c
0.70f ckj
Solo nella zona di ancoraggio delle armature si possono tollerare compressioni locali c prodotte
dagli apparecchi di ancoraggio pari a:
c
0.90fckj
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f cm (t) f cm (28gg) e
28gg
s
1
t
dove:
-
120
100
90
80
70
60
50
40
30
20
10
il tempo di carico;
gg
0
0
28 gg
fcmj / fcm
110
10
15
20
25
30
35
40
45
50
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t
f ctk
m,c
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Confrontando questi valori con quelli dellacciaio da c.a. (540 MPa circa), si osserva una
resistenza superiore di 23 volte. Tale aumento di resistenza si ottiene principalmente con i
seguenti provvedimenti:
- aumento della percentuale di carbonio (circa 0.6% contro i 0.2% delle barre da c.a.);
- aggiunta di elementi, quali manganese, silicio, vanadio o cromo;
- incrudimento mediante lavorazione a
freddo (trafilatura): nel caso dei fili si
opera una trafilatura che prevede tensioni
longitudinali di trazione e trasversali di
compressione;
- trattamenti termici di tempra seguiti da rinvenimento.
In realt spesso questi trattamenti vengono combinati assieme per far triplicare la resistenza, ci
fa comprendere il perch questi acciai non sono saldabili, sono molto sensibili alle alte
temperature di un incendio, sensibili alla corrosione.
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Gli acciai da c.a.p. sono disponibili sotto forma di fili, trecce, trefoli e funi generalmente forniti
in rotoli o bobine, barre in fasci.
I fili
I fili, o vergella, sono un prodotto laminato si sezione piena,
generalmente fornito sottoforma di rotoli.
I fili possono essere tondi o di altre forme; vengono individuati
nom = 210mm
mediante il diametro nominale e non presentano snervamento.
Non consentito limpiego di fili lisci nelle strutture precompresse ad
armature pre-tese. Ciascun rotolo di filo liscio, ondulato o con
impronte deve essere esente da saldature.
Le trecce
Una treccia costituita da 2 o 3 fili avvolti ad elica intorno al loro
comune asse longitudinale; passo e senso di avvolgimento dellelica
sono eguali per tutti i fili della treccia;
I Trefoli
Un trefolo costituito da pi fili avvolti ad elica intorno ad un filo
rettilineo completamente ricoperto dai fili elicoidali.
Il passo ed il senso di avvolgimento dellelica sono uguali per tutti i fili
di uno stesso strato.
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Le Funi
Le funi sono costituite da un gran numero di fili organizzati in vario
modo.
Le funi sono generalmente utilizzate per gli apparecchi di
sollevamento, come ascensori, montacarichi ed impianti a fune, e non
per il cemento armato precompresso.
Le Barre
La barra da c.a.p. un prodotto laminato di sezione piena,
forniti soltanto in forma di elementi rettilinei e piuttosto
rigidi. Le barre possono essere lisce, a filettatura continua
o parziale, con risalti; vengono individuate mediante il
diametro nominale.
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Gli acciaio da c.a.p. devono presentare le seguenti caratteristiche meccaniche secondo il D.M.
14.01.2008:
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sp
0.80 (f p,(0.1),k ; f p,(1),k ; f p,y,k )
dove:
fp,(0.1),k
fp,(1),k
fp,y,k
La tensione massima iniziale spi allatto della tesatura di una armatura da c.a.p. di tipo pre-teso,
pari a:
0.90(f p,(0.1),k ; f p,(1),k ; f p,y,k )
spi
min
pre-teso
0.80 f p,t,k
Nel caso di armatura di tipo post-teso, pari a:
0.85(f p,(0.1),k ; f p,(1),k ; f p,y,k )
spi
min
post-teso
0.75 f p,t,k
ammessa per ciascuna tipologia una sovratensione non superiore a 0.05 fp,(0.1),k
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3. Precompressione MISTA:
La precompressione mista viene in genere realizzata con precompressione interna a livello di
soletta inferiore e superiore e una precompressione esterna applicata a livello delle nervature
verticali che possono essere cos progettate con spessori minori essendo il getto meno
difficoltoso. Esistono anche soluzioni con cavi interni non iniettati (protetti in stabilimento)
che hanno il vantaggio di poter essere ri-tesati e/o sostituititi.
6.3.3. Precompressione a fili aderenti o ad armatura pre-tesa
una tecnica di precompressione interna, tipica della prefabbricazione industrializzata eseguita
in stabilimento, che prevede i cavi immersi nel getto di calcestruzzo ed trasferimento della forza
per aderenza.
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- Pag. 6.22 -
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Fase II: a getto avvenuto ed al raggiungimento delle opportune caratteristiche meccaniche del
calcestruzzo (resistenza necessaria ad assorbire in sicurezza le coazioni imposte), i cavi
vengono messi successivamente in tensione da martinetti idraulici a contrasto con
lelemento di calcestruzzo; la tesatura pu avvenire su entrambe le facce oppure una
sola dopo aver bloccato lestremo opposto.
Fase III: raggiunto il livello di tensione voluto che corrisponde evidentemente allo stato di
precompressione voluto si procede al bloccaggio dei cavi attraverso opportuni
dispositivi brevettati, solitamente a forma di cuneo; si tolgono i martinetti e si procede
con liniezione della malta di cemento nelle guaine.
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Il tronco di cono centrale viene trascinato allinterno dellelemento dalla forza di trazione e
quindi premuto contro la sua sede, fino ad auto bloccarsi.
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In entrambi i dispositivi bisogna prestare molta attenzione alla zona di ancoraggio: infatti nel
punto di contatto e trasferimento della forza di pre-compressione si generano picchi di tensione
molto elevati. La forza di precompressione induce tensioni di compressione elevate nella
direzione del cavo, ma anche tensioni di trazioni ortogonali alle precedenti.
Per riprendere le tensioni di trazione e
contemporaneamente confinare il cls soggetto a
compressioni elevate bisogna prevedere
unarmatura trasversale molto fissa (staffe
molto ravvicinate), detta armatura di frettaggio.
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6.4.
Le Tensioni a Vuoto
N c L N L
EcAc EpAp
eq. di congruenza
Ep Ap
Ap
Nc L Ep Ap
N N c
Nc n
EcAc
L
Ec Ac
Ac
con
n
coefficiente
di
omogeneizzazione istantaneo
Ep/Ec
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N c N 0 N
eq. di equilibrio
N 0 N c N N c N c n
Ap
Ac
A nA p
N 0 N c 1 n p
N c c
Ac
Ac
Da cui si ricava la compressione nel cls e relativa tensione c
Ac
N
Ac
N
Nc N0
c = 0
0
A c nA p
A c A c nA p Aid
La forza residua nellacciaio vale evidentemente Nc (per equilibrio).
La caduta di tensione pari a :
N N c n A p A c nN c
p
n c
Ap
Ap
Ac
p 0 p 0 n c
Riassumendo, la tensione nel calcestruzzo pari alla tensione iniziali N0 diviso larea ideale Aid,
mentre la caduta di tensione dovuta al rilascio dei cavi n volte la sollecitazione nel cls c.
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Nel caso in cui larea dellacciaio da precompressione sia pari allun percento di Ac , si ha una
perdita di:
Nc
Ac
100
0.93
N 0 A c nA p 100 7 1
cio la compressione sul cls pari al 93% del carico iniziale applicato al cavo (7% di perdita).
Se il cavo non fosse baricentrico, bisognerebbe utilizzare le formule della pressione eccentrica.
N
N e
c 0 0 y
A id
J id
p 0 n c
N
N0
N e2
n 0 0
Ap
J id
A id
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In ogni istante si ha uguaglianza fra lazione di trazione sul cavo e la compressione sul cls:
Nc N p N
c
N
Ac
p
N
Ap
Nel caso di cavo eccentrico, si devono utilizzare le formule della pressione eccentrica:
N Ne
N
c
y
p
Ac
Jc
Ap
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j 1
i2
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Se la tensione di trazione sp la medesima in tutti i cavi, il Cavo Risultante si trover nel
baricentro del sistema di cavi effettivi:
n
i 1
i 1
P A pi pi p A pi
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M 0 (EJ=0) N 0
i cavi assumono spontaneamente la configurazione che comporta lequilibrio fra forze
interne e forze esterne;
3)
4)
un cavo con tracciato curvilineo che si appoggia su una superficie regolare, esercita su di
essa una pressione pari a:
p(s)
P
R(s)
F
L
con :
P = forza di trazione nel cavo;
R(s) = raggio di curvatura della curva assunta dal cavo;
p(s) = pressione sulla superficie.
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c
P
Ac
- Pag. 6.35 -
c
P Pe
y
A
J
Anche in questo caso si ha: Cavo Risultante C.R. Linea delle Pressioni
Tale soluzione si applica quando trave soggetta a due momenti uguali alle estremit.
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P cos P cos 0
P sin P sin 0
P cos e2 P cos e1 P sin L 0
Eq. Traslazione H
Eq. Traslazione V
Eq. Rotazione
cos e 2 e1 sin L
cos e 2 e1
1
sin
L
1
tan 1
tan
P cos
P sin
Pe cos
Anche in questo caso si ha: Cavo Risultante C.R. Linea delle Pressioni
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6.5.5. Cavo parabolico, ancorato allestremit nei baricentri delle sezioni (post-teso)
Consideriamo una trave in c.a.p. a cavi post-tesi, con Cavo Risultante a tracciato parabolico,
simmetrico rispetto alla mezzeria, ancorato in corrispondenza dei baricentri delle sezioni di
estremit e freccia pari a f in mezzeria.
In questo caso le caratteristiche della sollecitazione dipendono dalla posizione relativa tra il cavo
e il baricentro della sezione.
y a x2
xL
y
2
y a L
f
a=
4f
L2
4f 2
x
L2
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La funzione y(x) rappresenta leq. del cavo nel sistema di riferimento rappresentato in figura.
Poich generalmente la lunghezza L predomina sulle altre due dimensioni (elementi snelli), si
pu pensare piccolo e quindi:
y(x) tan x
tan sin
cos !
y''=1/R
In questo caso si ha:
dy 8f
d 2 y 8f
y'
y '' 2 2
x
dx L2
dx
L
8f L
4f
y '(L / 2) 2
L 2
L
4f
tan L / 2 sin L / 2
L
Quindi:
4f
P
L
P cos (L/2)
P
P
8f
p(s)
Py '' 2 P
R
L
P sin (L/2)
Taglio pari a:
Compressione pari a:
il carico ripartito sulla superficie curva:
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P
P
P
P
p(s) rappresenta lazione distribuita che il cls esercita sul cavo a causa della sua continua
deviazione; a sua volta il cavo esercita una pressione uguale ed opposta sul cls. Queste pressioni
radiali sono a componente orizzontale nulla (per simmetria), pertanto efficace solamente la
componente verticale p ( in modulo circa uguale a p(s) per piccoli).
P
P
P
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Scrivendo gli equilibri alla traslazione verticale, orizzontale e alla rotazione si dimostra che il
sistema equivalente equilibrato.
Eq. Traslazione H
Eq. Traslazione V
Eq. Rotazione
PP 0
4f
4f
8f
P P P 2 L 0
L
L
L
4f
8f
L
P L P 2 L 0
L
L
2
Affinch siano rispettate le ipotesi ( piccolo) la freccia f deve essere piccola, cio il cavo deve
essere molto schiacciato.
Tale soluzione si applica quando trave soggetta ad un carico distribuito q costante.
Il tracciato di tipo parabolico tipico della tecnologia post-tesa.
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- Pag. 6.43 -
- Pag. 6.44 -
- Pag. 6.45 -
- Pag. 6.46 -
- Pag. 6.47 -
Si tratta di una trave iperstatica con uno sforzo normale e due coppie agenti alle estremit; per
determinare lincognita iperstatica X si fa uso del Metodo delle Forze: si rende la struttura
isostatica rimuovendo un vincolo, si impone al suo posto una forza incognita determinata con le
equazioni di congruenza
Eq. congruenza
#B 0
#B #B P, P e #B X
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X 2L
#B (X)
48EJ
#B
P e 2L
(P e)
16EJ
X 2L
P e 2L 0
#B
2
48EJ
16EJ
X L P e
#B
0
24
8
3
$ X
3 P e
L
Di seguito si riportano i diagrammi delle caratteristiche della sollecitazione dovute solamente alla
precompressione P:
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La Linea delle Pressioni quella linea (in generale una curva) che congiunge tutti i centri di
pressione siti nelle sezioni dellelemento, cio la direzione della risultante degli sforzi di
compressione.
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- Pag. 6.50 -
6.5.10.
Consideriamo ora diversi tracciati poligonali del C.R. con la stessa eccentricit agli estremi:
Attraverso gli equilibri alla traslazione e alla rotazione si dimostra che il sistema equivalente
ancora equilibrato, ma presenta reazioni vincolari diverse in funzione dellangolo .
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In una trave iperstatica si definisce famiglia di Cavi Equivalenti tutti quei cavi che presentano
- la stessa eccentricit agli estremi;
- la medesima linea delle pressioni;
- comportano reazioni vincolari diverse in funzione di tg
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- Pag. 6.52 -
In altre parole tutti i Cavi Equivalenti di una famiglia differiscono tra loro solamente per
leccentricit in corrispondenza dellappoggio intermedio e le conseguenti reazioni vincolari.
Inoltre, data una famiglia di cavi equivalenti, la loro comune linea delle pressioni si chiama
Curva Stabile delle Pressioni.
Infine, data una famiglia di cavi equivalenti, si pu passare da un cavo allaltro mediante una
Trasformazione Lineare che lascia invariate le eccentricit terminali e le curvature dei cavi,
alterando solo le eccentricit agli appoggi intermedi.
Consideriamo ora un particolare cavo equivalente tale che leccentricit in mezzeria pari a e/2:
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Anche questo tracciato del C.R. presenta la stessa linea delle pressioni L.P. ma diverse reazioni
vincolari: pi precisamente il tracciato del cavo coincide con la L.P. e si dimostra che le reazioni
vincolari sono nulle:
in base alla geometria del cavo si ha:
e e 2 3e 2
tg
L
L
quindi la reazione in A e in C vale:
3Pe
3Pe
3e 2
P tg
P
0
2L
2L
L
la reazione in B vale:
3Pe
3Pe
3e 2
2P tg
2P
0
L
L
L
Si definisce Cavo Concordante C.C. quel Cavo Risultante C.R. appartenente ad una famiglia di
Cavi Equivalenti tale che, in una struttura iperstatica, non fa reagire i vincoli; ci avviene quando
il cavo coincide con la Linea delle Pressioni L.P.
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- Pag. 6.54 -
Riassumendo:
-
nelle strutture iperstatiche, quando un Cavo Risultante coincide con la Curva (Linea) delle
Pressioni non provoca reazioni vincolari e viene detto Cavo Concordante
nelle strutture iperstatiche:
OSS:
In generale si cerca di progettare un tracciato del cavo che eviti la formazione di reazioni
iperstatiche senza per alterare il sistema equivalente (Cavo Concordante).
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- Pag. 6.55 -
PERDITE ISTANTANEE, cio che si verificano nel momento stesso in cui si introducono
le forze di pressolecitazione:
% Perdite al martinetto (pre-teso e post-teso)
% Perdite agli ancoraggi (pre-teso e post-teso)
% Perdite per attrito tra cavi, tra cavi e guaine (post-teso)
% Perdite per deformazione elastica istantanea (pre-teso e post-teso)
PERDITE DIFFERITE, cio che si verificano dopo un certo lasso di tempo, pi o meno
lungo:
% Perdite per ritiro del calcestruzzo
% Perdite per deformazione viscosa del calcestruzzo
% Perdite per rilassamento dellacciaio da precompressione
- Pag. 6.56 -
- Pag. 6.57 -
- Pag. 6.58 -
posto piccoli:
ds Rd
sin
d
2
d
2
cos
d
1
2
N dT N dN 0
dT dN
in situazione di attrito (scorrimento incipiente) dT f c dP
ma dP Nd
dT dN f c Nd f c N
ds
R
- Pag. 6.59 -
dN
f c d
N
Lequazione differenziale:
N1
efc
N2
N 2 N1e fc
N1 & N 2
(incognita)
N
fc
N1
con in radianti
fc = 0.50
fc = 0.30
- Pag. 6.60 -
N 2 N1 1 f L x
N
fL x
N1
Per il coefficiente di attrito fL, in assenza di dati sperimentali, si possono assumere i seguenti
valori in funzione del tipo di superficie:
calcestruzzo liscio
guaina metallica
fL = 5x10-3
fL = 3x10-3
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In conclusione, la tesatura da un solo lato particolarmente svantaggiosa: per tale motivo, se non
possibile la doppia tesatura, in fase di esecuzione bene prevedere almeno una tesatura
alternata dei cavi, cos da ottenere una sollecitazione di precompressione sufficientemente
uniforme.
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- Pag. 6.62 -
Esempio
Si consideri un cavo da precompressione lungo 30m, bloccato allestremo E e teso dal
martinetto allestremo A con una tensione di 1000 MPa.
20(,
0.349 rad
180(
A 1000 MPA
20(
f c 0.30
f L 3x103
- Pag. 6.63 -
A 1000 MPa
E 726 MPa
- Pag. 6.64 -
laccorciamento del cls (fibra baricentrica) dovuto alla tesatura di un solo cavo;
tensione di compressione nel cls dovuta alla tesatura di un solo cavo;
tensione di compressione nel cls finale dovuta alla tesatura degli N cavi.
- Pag. 6.65 -
p,1 E p
p,i n
c
n c
N Ec
N
c
N
Complessivamente, si osserva che il primo cavo subisce (N-1) perdite, il secondo (N-2). il
penultimo (N-(N-1)) perdite e ovviamente lultimo cavo NON subisce perdite.
p,media
N 1 n c
2
- Pag. 6.66 -
Armatura pre-tesa
Nei sistemi ad armatura pre-tesa il fenomeno diverso: infatti non corretto pensare che
laccorciamento del cls produca una perdita di coazione.
Nel momento del trasferimento della pre-tensione al calcestruzzo questo subisce un
accorciamento, come il cavo, ma lenergia potenziale totale di deformazione rimane invariata e
laccorciamento indispensabile per mettere in coazione il cls.
In altri termini, la diminuzione di tensione nellacciaio la manifestazione del trasferimento
dellenergia di deformazione elastica dallacciaio (immagazzinato in fase di tesatura al banco) al
calcestruzzo che si accorcia. Questa diminuzione di tensione essenziale per avere la
precompressione dellelemento.
- Pag. 6.67 -
- Pag. 6.68 -
Il valore medio del ritiro da essiccamento a tempo infinito (D.M.14/01/2008) dato da:
-cd. k h -c0
-c0 pu essere valutato mediante le seguenti tabelle in funzione della resistenza caratteristica a
compressione, dellumidit relativa e del parametro h0:
h0 [mm]
kh
100
1.00
200
0.85
300
0.75
500
0.70
per valori intermedi dei parametri indicati consentita linterpolazione lineare.
Corso di Progetto di Strutture - a.a. 2010/11
- Pag. 6.69 -
Lo sviluppo nel tempo della deformazione -cd (t) pu essere valutato come:
h 30
/ds t, t s $ 1
ts $ .
dove:
t
t ts
t t s 0.04
ts
let del calcestruzzo a partire dalla quale si considera leffetto del ritiro da
essiccamento, normalmente il termine della maturazione, espresso in giorni;
kh
h0
- Pag. 6.70 -
Lo sviluppo nel tempo della deformazione -ca (t) pu essere valutato come:
-ca /as t -ca,.
Secondo la normativa precedente D.M. 1996, la deformazione finale da ritiro -cs(tx,t0) si valuta
con le seguenti tabelle:
dove:
t0
let del calcestruzzo a partire dalla quale si considera leffetto del ritiro, espresso in
giorni;
la dimensione fittizia (in mm) pari al rapporto 2Ac / u , con:
Ac larea della sezione in calcestruzzo;
u
- Pag. 6.72 -
rit E p -rit
Esempio:
si considera una struttura precompressa prima dei 14gg:
-r 0.0003 -c - p
p E p -p 210000 0.0003 63 MPa
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c c
2 (t, t 0 )
Ec Ec
t 3 t0
- el
N=cost
-el+ -v
-c (t)
E*c
01 2(t, t 0 )1 c
c
01 2(t, t 0 )1 c
Ec
Ec
E*c
Ec
01 2(t, t 0 )1
- Pag. 6.74 -
Per livelli tensionali nel calcestruzzo inferiori a 0.45 fck lecito considerare le deformazioni
viscose lineari con le tensioni, parlando di viscoelasticit lineare. In tal caso vale il principio di
sovrapposizione degli effetti, che permette tra laltro di sommare le deformazioni viscose dovute
a due o pi carichi differenti applicati in tempi differenti:
-c (t) c,1 01 2(t, t1 ) 1 c,2 01 2(t, t 2 ) 1
t 2 3 t1
Ec
Ec
Annullando le tensioni applicate c=0 (allo scarico), si osserva il recupero istantaneo della
deformazione elastica, un lento recupero di una aliquota della deformazione viscosa in tempi
lunghi, ma permane un residuo di deformazione plastica: a tempo infinito permane una
deformazione non pi recuperabile.
Anche in questo caso si possono distinguere due meccanismi che determinano la viscosit del
calcestruzzo (Neville nel 1981 ha introdotto una nomenclatura usata ancora oggi):
1.
si definisce basic creep la deformazione dipendente dal tempo che si determina quando il
calcestruzzo viene sollecitato in assenza di scambio di umidit con lambiente (provini
sigillati);
- Pag. 6.75 -
2.
si definisce drying creep la deformazione aggiuntiva rispetto al basic creep che si osserva
quando lo stesso calcestruzzo viene sollecitato in ambiente che consente lessicamento. A
differenza del basic creep, il drying creep dipende dalle dimensioni e dalla forma
dellelemento strutturale per linfluenza che esse hanno sullo sviluppo del processo
dessiccamento.
- Pag. 6.76 -
- Pag. 6.77 -
Secondo il D.M. 1996, la viscosit del calcestruzzo pu essere valutata attraverso le seguenti
tabelle, a patto che lo stato tensionale del calcestruzzo, al tempo t0 = j di messa in carico, non sia
superiore a 0,30fckj, (= 2Ac/u dimensione fittizia gi definita in precedenza)
2 volte deformazione elastica (-visc = 2 -el) se il carico applicato dopo i 14gg dal getto;
2.3 volte deformazione elastica (-visc = 2.3 -el) se il carico applicato prima dei 14gg dal
getto.
Corso di Progetto di Strutture - a.a. 2010/11
- Pag. 6.78 -
- visc
c
2(., t 0 )
10
2(., t 0 )
2(., t 0 )
Ec,28
30000
300
2(,t0) =2.3
perdita di tensione nellacciaio
- Pag. 6.79 -
- Pag. 6.80 -
dove:
pi
41000
5
fpk
t
= pi/fpk
la tensione caratteristica dellacciaio da precompressione;
il tempo misurato in ore (h) dalla messa in tensione.
- Pag. 6.81 -
Secondo il D.M. 1996, la caduta di tensione pr dovuta al rilassamento dellacciaio a tempo
infinito (t=), ad una temperatura di 20C e per una tensione iniziale di 0.75 fptk, pu essere
valutata attraverso la seguente tabella:
Esempio:
si considera una tensione di trazione in una treccia da precompressione pari a p=1000 MPa
- Pag. 6.82 -
- Pag. 6.83 -
Esempio:
Considerando gli esempi precedenti si ha:
rit = 63 MPa
visc = 161 MPa
ril = 200 MPa
2.5 63 161
*pr,. pr,. 1
200 1
200 0.44
1000
spi
*pr,. 88 MPa
tot 63 161 88 337 MPa
tot 337
33.7%
spi 1000
Le cadute di tensioni lente si aggirano attorno al 30 % del tiro iniziale; a queste vanno aggiunte le
perdite istantanee, per un totale in generale di circa 40% spi.
Corso di Progetto di Strutture - a.a. 2010/11
- Pag. 6.84 -
LEurocodice 2 , riporta la seguente espressione per tenere conto delle cadute di tensione lente
(ritiro, viscosit e rilassamento):
- Pag. 6.85 -
- Pag. 6.86 -
- Pag. 4.87 -
- Pag. 4.88 -
Dagli esempi esposti risulta evidente il vantaggio di precomprimere lelemento in c.a., ottenendo
sezioni interamente reagenti. Per ottenere ci necessario che la risultante delle pressioni lungo
la trave (in ogni sezione) sia interna al nocciolo dinerzia, cio con asse neutro esterno alla
sezione. In altre parole, la linea delle pressioni di tutti i carichi presenti (precompressione e
carichi esterni) deve risultare in ogni sezione allinterno del nocciolo.
Complessivamente i carichi applicati attuano una traslazione della risultante delle compressioni
(generalmente P) di una quantit pari al Mtot = P / nel verso opposto alla precompressione.
La resistenza della trave in c.a.p. costituita
dalla massima escursione fra il punto inferiore
(in fase di precompressione) ed il punto
superiore (carichi esterni) del nocciolo; per tale
motivo le sezioni in c.a.p. presentano una forma
ideale di sezione a doppio T non simmetrico,
tale da presentare un nocciolo dinerzia pi
allungato possibile e prevedere lo spazio fisico
per alloggiare i cavi.
- Pag. 4.89 -
x 2 y2
1
2y 2x
Se scriviamo la formula di Navier per la
pressoflessione si ha:
Ny 0
N Nx 0
x
y0
A Jy
Jx
x 0 x y0 y
2 1 0
2y
x
che rappresenta equazione della retta antipolare
del Centro di Pressione C rispetto allellisse
centrale dinerzia.
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- Pag. 4.90 -
Il luogo dei centri di pressione antipoli delle rette tangenti alla sezione la frontiera del nocciolo
centrale dinerzia, insieme dei centri di pressione per i quali la sezione risulta interamente
compressa.
Detta An larea del nocciolo centrale dinerzia, la condizione per cui la sezione risulti tutta
compressa si esprime come segue:
x 0 x y0 y
2 1 0 x, y A n
2y
x
Nel caso di pressoflessione retta si in genere interessati ai punti del nocciolo per i quali lasse
neutro ortogonale allasse di sollecitazione ed tangente alla sezione rispettivamente al lembo
inferiore e superiore. Tali punti sono detti punti di nocciolo inferiore e superiore.
Nel caso della figura accanto, per individuare la loro
posizione basta far riferimento allequazione della retta
antipolare con la condizione che essa passi per i punti
(x=0 e y=yi) per individuare Cs e (x=0 e y=ys) per
individuare Ci :
yCi ys
W
2x
1
0
y
xs
Ci
2
x
ys
A
yCs yi
2x
W
xi
1
0
y
Cs
2
x
yi
Ac
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- Pag. 4.91 -
bh 3
2
J
12 h
2x x
A
bh
12
2
h
2x
h2 2 h
12
y Ci
ys
12 h 6
h
2
2
h
2x
h2 2
h
y Cs
12
h
yi
12 h
6
2
1) si determina la posizione del baricentro G:
h
s
bh B
b s
Sn
2
2
yG
A
bh B
b s
(B
b)s(
yG ) 2
bh(
yG ) 2
J
3
2
2
2x x 3
A
bh B
b s
3) si determinano i punti sup. ed inf. del nocciolo.
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- Pag. 4.92 -
- Pag. 4.93 -
2.
verifica della sola precompressione allo stato iniziale (P0) [pre-teso, prefabbricazione]
verifica del solo peso proprio
(pp) [post-teso, infrequentemente]
verifica delle tensioni a vuoto iniziale a tempo t0:
(pp) + (P0)
verifica delle tensioni a vuoto finale a tempo t:
(pp) + (P)
verifica delle tensioni a vuoto finale solo permanenti: (pp) + (P) + (Gk)
verifica delle tensioni a vuoto finale carichi totali:
(pp) + (P) + (Gk) + (Qk)
Le verifiche vanno eseguite sezione per sezione, ciascuna con la propria sollecitazione ed
aliquota delle perdite di precompressione.
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- Pag. 4.94 -
T
0 P0
T
trazione nel cavo
0 1 coeff. per le perdite istantanee
P0
- Pag. 4.95 -
- Pag. 4.96 -
1)
2)
M
yp
pp y 0.70f
P0 P0 y p
P
yinf
pp yinf 0 P0
sup
ckj
A
J
J
A
J
M
P P y
t 0
0 p ysup pp ysup t,Rd (dipende dalla Nomartiva)
A
J
J
M
pp pp chiamato "sfilamento" del carico pp
P0
c
dove:
P0 la precompressione a tempo t=t0 (scontata delle predite istantanee)
A = Ac nel caso di cavi post-tesi (non iniettati)
A = Aid nel caso di cavi pre-tesi,
J = Jc nel caso di cavi post-tesi (non iniettati)
J
= Jid nel caso di cavi pre-tesi,
Ac e Jc possono tener conto della presenza di armatura lenta ordinaria con n=15
Corso di Progetto di Strutture - a.a. 2010/11
- Pag. 4.97 -
- Pag. 4.98 -
3)
Effetto della precompressione e del peso proprio, scontando tutte le perdite differite:
M
yp
pp y 0.60f
P P y p
P
yinf
pp yinf P
inf
ck
A
J
J
A
J
M
P P y
t
p ysup pp ysup t,Rd (dipende dalla Nomartiva)
A
J
J
c
dove:
P
P0
T
0
A = Aid nel caso di cavi pre-tesi e post tesi iniettati (con n=6)
A = Ac nel caso di cavi post-tesi non iniettati
J
= Jid nel caso di cavi pre- tesi e post tesi iniettati (con n=6)
J
= Jc nel caso di cavi post-tesi non iniettati
Ac e Jc possono tener conto della presenza di armatura lenta ordinaria con n=15
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- Pag. 4.99 -
4)
5)
Effetto della precompressione, del peso proprio dei carichi permanenti e variabili:
M
M
M
P P y
c p yinf
pp yinf
G yinf
Q yinf
A
J
J
J
J
yp
pp
G
Q y 0.60f
P
P
inf
ck
A
J
M
M
M
P P y
t
p ysup pp ysup G ysup Q ysup t,Rd (dipende dalla Nomartiva)
A
J
J
J
J
dove:
M
M
G G , Q Q sono chiamati sfilamento del carico permanente G , variabile Q
k
k
P
P
- Pag. 4.100 -
stato limite di decompressione nel quale, per la combinazione di azioni prescelta, la tensione
normale ovunque di compressione ed al pi uguale a 0, cio la sezione sotto lazione dei
carichi previsti per tale stato limite deve restare interamente compressa. Tale stato limite di
applica evidentemente al caso di precompressione totale e deve essere verificato per ogni
tipologia di ambiente nel quale si trova la struttura (ordinario, moderatamente, molto
aggressivo). Nel calcolo la sezione viene considerata interamente reagente.
b)
stato limite di formazione delle lesioni. nel quale, per la combinazione di azioni prescelta, la
tensione normale di trazione nella fibra pi sollecitata :
f
t ctm
1.2
Si deve verificare che non si formino lesioni di trazione. Tale verifica prevista in
particolare in ambiente molto aggressivo e per combinazione di azioni rara.
- Pag. 4.101 -
c)
stato limite di apertura delle lesioni. nel quale, per la combinazione di azioni prescelta, il
valore limite di apertura della fessura calcolato al livello considerato pari ad uno dei
seguenti valori nominali:
w2 = 0,3 mm
w3 = 0,4 mm
w1 = 0,2 mm
La verifica evidentemente prevista esclusivamente nel caso si adotti la precompressione
parziale.
- Pag. 4.102 -
ysup 0
A
J
da cui si ricava yp massima (dalla seconda si ricava il punto estremo del nocciolo, che
spesso quello vincolante)
- Pag. 4.103 -
1.
Nella condizione a vuoto iniziale (reale con contemporaneit del peso proprio e
precompressione), si pu definire il punto di applicazione della precompressione affinch
vengano ancora rispettate le verifiche tensionali; ai fini pratici tale punto pu essere
M pp
pp
traslato verso il basso, di una quantit
P , tale che yp-pp sia al pi coincidente con
0
lestremo inf. del nocciolo o yp+pp sia al pi coincidente con lestremo sup.:
- Pag. 4.104 -
2.
Ripetuto questo ragionamento lungo tutta la trave e nellipotesi di trazione uniforme del cavo , si
definiscono due curve di inviluppo che delimitano la zona ammissibile per il Cavo Risultante.
Tale spazio viene chiamato Fuso di Guyon.
- Pag. 4.105 -
Si osserva che:
se il cavo risultante si trova allinterno di questo fuso, la linea delle pressioni di tutti i
carichi agenti sar sempre allinterno del nocciolo e pertanto tutte le sezioni della trave
saranno interamente reagenti;
dalla forma del diagramma dei momenti flettenti dovuti ai carichi agenti;
- Pag. 4.106 -
La forma delle curve inviluppo sono di tipo parabolico in analogia del diagramma del
momento flettente dei carichi applicati.
La situazione di massimo sfruttamento della precompressione, ossia di una progettazione
ottimizzata rappresentata dalla coincidenza delle curve nella sezione di massima
sollecitazione. Questa, ovviamente, rappresenta una situazione limite, difficilmente
raggiungibile. Normalmente le parabole non si toccano, lasciando maggiore libert nella
scelta del tracciato del cavo.
Corso di Progetto di Strutture - a.a. 2010/11
- Pag. 4.107 -
Si ha ancora una progettazione ottimale, ma in questo caso la curva limite superiore presenta
una cuspide in virt della presenza di un carico concentrato in mezzeria.
3. Carichi distribuiti - fuso normale
- Pag. 4.108 -
In questo caso la progettazione stata esuberante e si ottiene un fuso con le curve non
coincidenti in un punto: significa che a tempo infinito la precompressione P stata
sovradimensionata (si comprime pi di quanto non sia necessario)
- Pag. 4.109 -
5. Situazione impossibile
In questo caso le curve limite si intersecano in due punti e quindi risulta impossibile
collocare il cavo allinterno della trave; significa che la precompressione a tempo infinito
P stata mal dimensionata, le perdite sono troppo grandi: opportuno aumentare il valore
della precompressione P limitando le perdite, oppure aumentare lentit del momento
dovuto ai pesi proprio o aumentando laltezza h della trave.
- Pag. 4.110 -
nel c.a.p. superato il momento di 1a fessurazione il legame fra carichi e tensioni non pi
lineare: la sezione si parzializza e le tensioni crescono pi che proporzionalmente ai
carichi.
- Pag. 4.111 -
- Pag. 4.112 -
- Pag. 4.113 -
rottura del calcestruzzo determinata dal raggiungimento della sua capacit deformativa
ultima a compressione;
- Pag. 4.114 -
0.53
90
f ck
cu 0.26% 3.5%
100
Per sezioni o parti di sezioni soggette a distribuzioni di tensione di compressione
approssimativamente uniformi, si assume per la deformazione ultima a rottura il valore c2
anzich cu.
4
- Pag. 4.115 -
Secondo il D.M. 14/01/2008 per lacciaio da cemento armato normale (armatura lenta) di tipo
B450 si considera un diagramma - di elastico-perfettamente plastico indefinito, identificato dai
seguenti valori di tensione e deformazione:
fsd
fsyk
s
391.3 Mpa
syd
fsd
Es
sud 0.9suk
Es 200000 MPa
suk A gt
Per lacciaio da cemento armato precompresso (acciaio armonico) si considera un diagramma di tipo - di elastico-perfettamente plastico limitato, identificato dai seguenti valori di
tensione e deformazione:
- Pag. 4.116 -
f pd
f pyk
s 1.15
s
f pd
Ep
- Pag. 4.117 -
pyd
p
f pd
Ep
p
P
ApEp
- Pag. 4.118 -
- Pag. 4.119 -
OSS:
Se il quantitativo di acciaio da precompresso tale da portare ad una rottura in campo 2 o 3,
quindi con p=fpd, si osserva che allo SLU la pretensione ininfluente, cio non altera il
valore finale del MRd
- Pag. 4.120 -
- Pag. 4.121 -
M es es Wel
M es es
M y f yd
M y f yd Wel
Con la precompressione (Np 0) si ha:
M es M Wel es
p Wel
M y f yd Wel f yd
p Wel
M es es
p es
M y f yd
p f yd
- Pag. 4.122 -
2)
3)
4)
variazione non proporzionale fra tensioni principali/taglio nei confronti dei carichi
agenti.
- Pag. 4.123 -
1)
V Sr
J br
Inoltre, mentre le caso del c.a. la fibra baricentrica presenta generalmente un valore nullo
delle , nel caso del c.a.p. tale fibra risulta sollecitata da una compressione m non nulla.
Questo fatto si ripercuote sullo stato tensionale dellelemento infinitesimo.
Corso di Progetto di Strutture - a.a. 2010/11
- Pag. 4.124 -
2)
# y $
C% x
;0 &
' 2
(
2
#
y $
R % x
&
2
'
(
Corso di Progetto di Strutture - a.a. 2010/11
2
xy
- Pag. 4.125 -
C = (0 ; 0)
R= )
)
*)I | = | II | =
= 45
Fessure e puntoni compressi inclinati a 45
- Pag. 4.126 -
y =0
#
$
C % x ;0 &
' 2 (
2x
xy 2
4
45+
I di trazione
R
II di compressione
Corso di Progetto di Strutture - a.a. 2010/11
- Pag. 4.127 -
y 0
# y $
C% x
;0 &
' 2
(
2
# x
y $
R %
&
' 2 (
45+
I di compressione
2
xy
II di compressione
Corso di Progetto di Strutture - a.a. 2010/11
- Pag. 4.128 -
Traliccio ad
inclinazione variabile
- Pag. 4.129 -
3)
Vrid Vpp VG VQ
Psin
Analizziamo il seguente caso limite:
Se il tracciato del cavo e la forza di precompressione sono tali che 2Psin = Q, il taglio nullo.
Corso di Progetto di Strutture - a.a. 2010/11
- Pag. 4.130 -
4)
- Pag. 4.131 -
3.2.5. Quando la tensione principale di trazione supera i 2/3 dei limiti sopraindicati le
tensioni principali di compressione non devono superare 0,24 Rck.
Per valori della tensione principale di trazione minori od uguali a 0,02 Rck non richiesto il
calcolo delle armature resistenti a taglio. Nella valutazione delle tensioni tangenziali
occorrer considerare la sezione trasversale depurata dei fori di passaggio dei cavi.
b)
- Pag. 4.132 -
6.9.2.2.
- Pag. 4.133 -
bw
Asw
fsd
fcd
fcd' 0.5 f cd
cp
c
- Pag. 4.134 -
1+
cp
f cd
1.25
per
0 cp 0.25f cd
per
# $
2.5 %1- cp &
per 0.50f cd cp f cd
' f cd (
In presenza di significativo sforzo assiale, ad esempio conseguente alla precompressione, si
dovr aggiungere la limitazione:
(ctg -I ctg -)
dove
ctg-I
e I
I
- Pag. 4.135 -
con b in [mm]
essendo b lo spessore minimo dellanima in millimetri, con un minimo di tre staffe al metro e
comunque passo non superiore a 0,8 volte laltezza utile della sezione. In prossimit di carichi
concentrati o delle zone dappoggio valgono le prescrizioni di cui al 4.1.2.1.3.
4.1.8.3 Esecuzione delle opere in calcestruzzo armato precompresso
Per quanto riguarda lo strato di ricoprimento di calcestruzzo necessario alla protezione delle
armature dalla corrosione, si rimanda al 4.1.6.1.3.: Al fine della protezione delle armature
dalla corrosione, lo strato di ricoprimento di calcestruzzo (copriferro) deve essere dimensionato
Corso di Progetto di Strutture - a.a. 2010/11
- Pag. 4.136 -
- Pag. 4.137 -
- Pag. 4.138 -