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08/05/2011
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LA FORMA SONATA
La forma-sonata
Il procedimento compositivo maggiormente adoperato nel periodo classico (rester
valido fino ad Ottocento inoltrato) la forma-sonata. Si tratta non di una forma nel
senso stretto del termine, quanto piuttosto di un principio compositivo fondato sulla
organizzazione coerente e unitaria di elementi armonico-tonali e tematici che si
succedono nel tempo secondo una strategia fatta di tensioni e di risoluzioni, di
rapporti di contrasto/ contrapposizione e/o affinit.
La forma-sonata di norma adoperata nei primi movimenti di una qualsiasi
composizione strumentale, sia solistica (sonate) che cameristica (quartetti, quintetti
per archi) che orchestrale (sinfonie e concerti). Molto spesso la si applica anche ai
movimenti finali e, talvolta, ai movimenti intermedi.
Risale al primo Ottocento la codificazione teorica della forma-sonata come struttura
tipica dello stile classico.
Principali responsabili della teorizzazione della forma-sonata furono 3 autori di trattati
di composizione che influirono segnatamente sul corso della didattica musicale
ottocentesca. Il primo ad esporre lo schema di questa forma fu il boemo Antonn
Reicha (1770-1836), attivo prima a Vienna, dove fu in contatto con Haydn e
Beethoven, e poi a Parigi come professore di contrappunto e fuga al Conservatoire de
Musique. Con lui, nel 1826, studiarono Berlioz e Liszt.
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Sonata
Sinfonia
forma-sonata
concerto
quartetto
Duo
Trio
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musica strumentale
Sonata
Trio (dalla Sonata a Tre)
Concerto
Sinfonia
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Haydn (1732-1809)
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CONSIDERAZIONI PRELIMINARI
SULLO STILE DI HAYDN
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Haydn considerato padre della Sinfonia e del Quartetto, e tale era anche per i
suoi contemporanei con particolare riguardo a Mozart e a Beethoven.
La forma-sonata va definendosi con lui.
Sul piano stilistico Haydn non un musicista dialettico: i temi non sono mai
contrapposti, lo sviluppo non un campo di battaglia, la ripresa non risolve alcun
conflitto. Haydn ha invece il dono del saper discorrere e conversare; il quartetto lo
strumento principe attraverso cui si realizza questa capacit di colloquiare che si
rivela soprattutto nello sviluppo: un colloquiare che non lo scambio futile di
battute in un salotto, o il piacevole o distratto brusio attorno ad una mensa
imbandita. Haydn un sapiente narratore e la struttura della forma-sonata
finalizzata alla costruzione di un racconto denso, con vari personaggi e vicende
complesse, con un inizio e una fine. Il romanzo-sonata va seguito passo passo
dall'ascoltatore con attenzione e partecipazione, rincorrendo le varie fasi attraverso
cui si snoda la vicenda. In questo romanzo, come in tutti i romanzi del Settecento,
implicito un insegnamento, uno sfondo etico che regge la vicenda: una lezione di
severit e di seriet morale, la fede nella ragione costruttrice, nella coerenza del
discorso, nel valore del proprio lavoro artigianale, ed infine nella capacit della
musica di reggersi autonomamente come discorso pienamente valido senza bisogno
di ricorrere ad espedienti, a virtuosismi di sorta, emotivi o tecnici.
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Il periodo classico
MOZART
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I due poli verso cui tende Mozart dopo i viaggi in Italia sono Vienna e Monaco.
A Vienna passa l'estate del 1773 dove conosce i primi capolavori di Haydn. Alla
fine del 1774 a Monaco dove rappresenta una sua opera di grande successo:
La Finta giardiniera.
Non ottenendo per il posto sperato a corte, parte alla volta di Parigi, non pi
con il padre ma con la madre. La partenza avviene nel settembre 1777 via
Monaco e Mannheim: qui Mozart si concede una lunga sosta a contatto con la
seconda generazione dei mannheimer (Cannabich era allora il direttore).
A Parigi vi arriver soltanto nel marzo del 1778. Tuttavia non si ripetono i
successi della precedente visita parigina. Su tutto poi si abbatte la morte della
madre e la prova dell'infedelt della donna amata, Aloysia Weber.
Dopo il ritorno a casa (Salisburgo) da Parigi, Mozart verr allontanato dalla
corte di Salisburgo (1781) per incomprensioni con larcivescovo Colloredo
(Lettere). Si trasferir a Vienna dove, a parte saltuari e brevi allontanamenti,
rimarr stabile fino al 1791, anno della sua morte.
1781-1791
decennio viennese
(anni della libera professione)
Scrive opere in musica (9 su un totale di 19)
Concerti per pianoforte e orchestra (17 su un totale di 27)
Quartetti per archi (10 su un totale di 23)
Sonate per pianoforte (10 su un totale di 19)
Sinfonie (7 su 41 di cui 3 nel 1788)
Declina la produzione sacra
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CONSIDERAZIONI PRELIMINARI
SULLO STILE DI MOZART
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Il linguaggio di Mozart parla alluomo e con luomo si identifica e in questo senso pur
appartenendo a una sfera celeste, esso riflette la natura umana pi di qualunque
altro, senza per mai dimenticare la propria natura apollinea, tutta squisita misura e
decenza:
Poich le passioni anche violente non devono mai arrivare fino al disgusto, cos pure
la musica, anche nel momento pi terribile,
non deve mai offendere l'orecchio, ma sempre far godere e rimanere sempre musica
(al padre, Vienna, 26 settembre 1781).
Recitativo
METASTASIO, P. Demofoonte
At.1, sc.4
Recitativo
Ma che vi fece, o stelle,
la povera Dircea,
che tante unite sventure contro lei!
Voi, che inspiraste i casti affetti alle nostr'alme;
voi, che al pudico imeneo foste presenti,
difendetelo, o numi: io mi confondo.
M'oppresse il colpo a segno,
che il cor mancommi, e si smarr l'ingegno.
Aria
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Audio
BEETHOVEN
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Beethoven
il primo periodo, della formazione, comprende le opere giovanili legate ad
Haydn e ai modelli settecenteschi sui quali Beethoven si era formato. Questo
periodo termina intorno al 1802 e corrisponde grosso modo al periodo della
stesura del testamento di Heiligenstadt (testamento). (Opere: primi concerti,
trii con pf, quartetti op. 18, sinfonie 1 e 2)
il secondo periodo, detto periodo eroico, comprende le opere pi celebri di
Beethoven (la conoscenza di Beethoven presso i compositori romantici si
deve proprio alla diffusione di queste opere). Esso termina intorno al 1815-16
gli anni tristi dei dissidi con la madre di Karl, e della delusione amorosa con
l'immortale amata. (Sinfonie 1 6; Fidelio, quartetti op. 59, concerti pf 3 5)
il terzo periodo, a cui appartengono gli ultimi sei quartetti, le ultime cinque
sonate per pianoforte, la nona sinfonia e la missa solemnis quello delle
opere "difficili", delle opere non comprese n dai contemporanei, n dai
posteri. Queste composizioni furono giudicate "bizzarre" e ricondotte alla
tragica sordit che attanagliava il compositore negli ultimi anni.
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Molti musicisti romantici hanno meditato e scritto sulla loro arte, - Beethoven,
Hoffmann, Schumann, Berlioz, Weber, Liszt, Wagner ecc. - e i loro scritti
rappresentano un documento del massimo interesse per poter tracciare una linea
della storia dell'estetica musicale nel romanticismo. Beethoven tuttavia,
meriterebbe un posto particolare: la sua opera, la sua vita, il suo destino sfortunato
sono diventati simboli nel romanticismo e hanno alimentato una vasta letteratura
che spesso ha mitizzato la sua figura. L'ideale della musica e del musicista romantico
trovano in Beethoven il modello pi perfetto e la sua arte stata considerata per
molti decenni come il punto culminante della storia della musica. Anche se, come si
detto, Beethoven stato un mito non solo musicale, ma anche estetico, culturale
e politico per buona parte dell'Ottocento, in questa sede interessa soprattutto per i
suoi scritti. Beethoven ha lasciato infatti con i suoi quaderni di conversazione -
noto che negli ultimi anni la sordit lo costringeva a comunicare col prossimo per
iscritto - con il suo ricco epistolario, una preziosa testimonianza del suo pensiero.
Beethoven, vissuto nell'epoca di passaggio tra l'illuminismo e il romanticismo ha
raccolto con la sua pronta sensibilit e con la sua vasta cultura gli echi del profondo
travaglio della sua et. Rileggendo il suo epistolario e i quaderni di conversazione
rimastici, si trova una insospettata ricchezza e profondit di pensiero che rivela una
cultura non comune: Beethoven lesse filosofi, poeti, storici e critici e il suo sapere
era ben pi vasto rispetto alla normale cultura di un musicista.
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In una lettera del 1809 agli editori Breitkopf e Hartel in cui sollecitava l'invio di molti
libri scriveva: Non c' quasi trattato che sia oggi troppo dotto per me. Senza
presumere di possedere una vera erudizione io mi sono sforzato fin dall'infanzia di
comprendere il pensiero dei migliori e dei pi saggi di ogni tempo. Vergogna
allartista che non considera una colpa il non spingersi almeno cosi lontano. Con ci
Beethoven intendeva affermare un ideale di musicista e di uomo antitetico al
concetto di musicista come artigiano. La musica deve impegnare tutto l'uomo e la
condizione dell'artista non pu che essere l'assoluta libert da qualsiasi vincolo
morale e materiale. Numerose sono le lettere in cui Beethoven riafferma questo
ideale umanistico del musicista testimoniando inoltre la viva esigenza d'inserire la
musica nel tessuto vivo della cultura.
In una lettera del compositore a F. A. Hoffmeister scriveva ironicamente: Nel
mondo ci dovrebbe essere un'unica organizzazione di vendita dellarte; l'artista
dovrebbe inviare semplicemente l le sue opere e in cambio gli si darebbe tanto
denaro quanto gli occorre per i suoi bisogni.... Alcuni anni pi tardi, nel 1809, in un
abbozzo di contratto affermava: Deve essere il fine e l'aspirazione di ogni vero
artista di procurarsi una posizione in cui non infastidito da altri compiti o da
preoccupazioni economiche ... possa votarsi alle composizioni di grandi opere da
offrire al pubblico....
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Quartetti "Rasoumousky"
Quartetto n. 7 in fa maggiore
Quartetto n. 8 in mi minore
Quartetto n. 9 in do maggiore
Partitura
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Periodo classico
LA MUSICA
Periodo classico
LA PRODUZIONE SINFONICA
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HAYDN E LORCHESTRA
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MOZART SINFONIE
partitura
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audio
Jupiter spartito
BEETHOVEN SINFONIE
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Sinfonia n. 3 spartito
Spartito I movimento
III movimento
IV movimento
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Partitura
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LA PRODUZIONE DI QUARTETTI
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Partitura completa
nn. 14 19
dedicati ad Haydn
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I quartetti di
Sei Quartetti
Beethoven (1770
Quartetto n. 1 in fa maggiore
1827)
Quartetto n. 2 in sol maggiore
Quartetto n. 3 in re maggiore
Quartetto n. 4 in do minore
Quartetto n. 5 in la maggiore
Quartetto n. 6 in si bemolle maggiore
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1798/1800
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Quartetti "Rasoumousky"
Quartetto n. 7 in fa maggiore
Quartetto n. 8 in mi minore
Quartetto n. 9 in do maggiore
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1825
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classicismo
MOZART OPERE
Die Schuldigkeit des ersten Gebotes' [L'obbligo del primo comandamento) K35
Apollo et Hyacinthus K38 - (13 maggio 1767, Universit di Salisburgo)
Bastien und Bastienne K50 - (2 ottobre 1390. Architektenhaus. Berlino)
La finta semplice K51 - (1 maggio 1769. Corte dell'Arcivescovo. Salisburgo)
Mitridate, re di Ponto K87 (K.74a) - (26 dicembre 1770. Teatro Regio Ducale. Milano)
Ascanio in Alba K111- (17 ottobre 1771. Teatro Regio Ducale. Milano)
Il sogno di Scipione K126 - (1 maggio 1772. Residenza Arcivescovile. Salisburgo)
Lucio Silla K135 - (26 dicembre 1772, Teatro Regio Ducale. Milano)
La finta giardiniera K196 - (13 gennaio 1775. Redoutensaal. Monaco)
Il re pastore K208 - (23 aprile 1775, Residenza Arcivescovile. Salisburgo)
Zaide K344 (opera incompiuta) - (27 gennaio 1866. Francoforte)
Thamos Knig in gypten K345 (cori e intermezzi musicali)
Idomeneo, ossia llia ed Idamante, K366 - (29 gennaio 1781. Court Theatre. Monaco)
Die Entfhrung aus dem Serail [II ratto dal serraglio) K384 - (16 luglio 1782. Burgtheater. Vienna)
L'oca del Cairo K422 (opera incompiuta) (1784. aprile 1860. Francoforte)
Lo sposo deluso, ossia La rivalit di tre donne per un solo amante K430 (opera incompiuta) (1784)
Der Schauspieldirektor (L'impresano teatrale) K486 (7 febbraio 1786. Palazzo Schnbrunn. Vienna)
Le nozze di Figaro K492 - (1 maggio 1786. Burgtheater. Vienna)
Don Giovanni, ossia II dissoluto punito K527 - (29 ottobre 1787. Teatro Nazionale di Praga)
Cos fan tutte, ossia La Scuola degli Amanti K588 - (26 gennaio 1790. Burgtheater. Vienna)
Die Zauberflte [II flauto magico) K620 . (30 settembre 1791. Theater auf der Wieden. Vienna)
La clemenza di Tito K621 - (6 settembre 1791. Teatro Nazionale di Praga)
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20
23
18
20
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18
opere buffe
30,6
30
30
30
55
56
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79
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Contessa
opere buffe
Barbarina
Conte
Susanna
Cherubino
Figaro
Marcellina
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Atto I
Duettino
Figaro e Susanna
A
Figaro
(misurando la
camera)
Cinque... dieci...
venti... trenta...
trentasei...
quarantatr...
B
Susanna
A+B
Temi sovrapposti
(fra s,
guardandosi nello
specchio davanti
al quale sta
provandosi un
cappellino ornato
di fiori)
(a Figaro, seguitando a
guardarsi)
FIGARO
Cinque... dieci... venti...
B
Figaro
FIGARO
S, mio core, or
pi bello:
sembra fatto inver
per te.
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Atto I
...i vantaggi dessere a due
passi dalle camere
dellaristocratica coppia
(Se a caso Madama).
Lo jus primae noctis
La contessa suona il
campanello e Susanna deve
correre al servizio.
Atto I
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Atto I
Uscito Figaro, entra
in scena la vecchia
Marcellina,
governante a
palazzo: in
compagnia del
dottor Bartolo che
si offre di farle da
avvocato.
Atto I
Duetto Susanna Marcellina
(Via resti servita, Madama brillante).
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Atto I
Cherubino
(Non so pi cosa son, cosa faccio).
Atto I
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Atto II
Figaro invia quindi nella camera Cherubino non ancora partito per
Siviglia in modo che provi gli abiti femminili.
Atto II
Coperto di rossore, il
paggio viene poi obbligato
dalla contessa a cantarle la
canzonetta che ha scritto
(Voi che sapete), e quindi
Susanna comincia a
vestirlo
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Atto II
Ritorno improvviso del Conte. Cherubino si
nasconde nel bagno poi, mentre il Conte
alla ricerca di un mezzo per buttar gi la porta,
si getta dalla finestra.
Nel bagno entra Susanna
Atto II
Confessione della Contessa e
conseguente litigio
Apparizione di Susanna con stupore del
Conte e della Contessa. Riconciliazione
dei coniugi.
Entrata di Figaro, e suo primo
interrogatorio.
Entrata di Antonio e secondo
interrogatorio di Figaro.
Entrata di Marcellina, Basilio e Bartolo.
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Finale II Struttura
Conte + Contessa
Conte + Contessa + Susanna
Conte + Contessa + Susanna + Figaro
Conte + Contessa + Susanna + Figaro + Antonio
Uscita Antonio
Conte + Contessa + Susanna + Figaro + Marcellina + Bartolo + Basilio
Atto IV
Giunge in giardino
Susanna con la
contessa, e comincia
la recita degli inganni.
Fingendo di restar
sola a prendere il
fresco, Susanna
eccita la gelosia di
Figaro (Deh vieni
non tardar).
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Fidelio libretto
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