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Carrara

VENERD 8 NOVEMBRE 2013 IL TIRRENO

IX

a firenze sud

Nicola Pascucci incontra Simonelli, poi trovato con 14mila euro


CARRARA. E il 21 aprile scorso
quando Nicola Pascucci,
imprenditore del settore lapideo
di Tivoli (Roma), viene fermato
dalla Guardia di Finanza, intorno
alle 10, al casello di Firenze Sud. Si
tratta di una Mercedes. Pascucci
mostra il contenuto di un
sacchetto di plastica che aveva
appoggiato sul sedile anteriore
destro, ed egli stesso - si afferma
nel vrebale - che all'interno dello
stesso vi aveva precedentemente
riposto delle banconote di denaro
contante, per un totale di 14.000
euro in banconote di vario taglio
(50 , 20 e 10). Pascucci viene
invitato a seguire la pattuglia al
terzo nucleo opreativo. In quella
circostanza sono state quindi
contate tutte le banconote alla

presenza del proprietario


Pascucci. 258 banconote da 50
euro ciascuna, per un totale di
1900 euro; 46 banconote da 20
euro ciascuna, per un totale di
9201 euro; 18 banconote da 10
euro ciascuna, per un totale di 180
euro. Pascucci, a richiesta della
Finanza, spiega di aver ricevuto
quei soldi dai familiari, era a
Firenze per lavoro e stava
rientrando a Tivoli; i soldi
racconta di averli avuti gi con s
dal mattino quandera uscito di
casa. Il denaro viene restituito
allo stesso Pascucci.
Linformativa del 23 aprile (che fa
seguito alla nota 13 aprile) della
Finanza ricostruisce per che
cerano stati contatti fra Eugenio
Venezia e Nicola Pascucci ed erano

finalizzati, a detta delle Fiamme


Gialle, a realizzare il passaggio di
contante da Venezia allo stesso
Pascucci (vi sarebbe stato un
lavoro di squadratura di 500
metri quadrati di marmo). La
Finanza ricostruisce, con
telefonate e sms, che Eugenio
Venezia fa parlare Pascucci con
Andrea Simonelli, si danno
appuntamento alle 10; Andrea
dice al padre, Giovanni,
dellincarico, lo stesso Giovanni
Simonelli al telefono si mostra
seccato (va bene... poi ne
parliamo, eh?), e infatti al
mattino del 21 aprile si presenta
lui allappuntamento con Nicola
Pascucci. Poi, quando Simonelli si
allontanato, interviene la
Finanza.

La Guardia di Finanza (foto darchivio)

Se viene Carletto dagli


settantadue e cinque
Intercettata e messa nero su bianco la consegna di denaro a Carlo Vanelli
I Venezia avevano ritirato a Milano 75mila euro, ne rendono 72mila e 500
CARRARA

te e di sms trascritti.
La Procura vuole vederci
chiaro e ha ordinato dodici
perquisizioni eccellenti, in altrettante aziende del marmo.
Il materiale stato posto sotto sequestro; libretti di asse-

gni, scritture contabili, chiavette usb, ma anche intere cartelline. Tutto, per il momento,
resta al vaglio della Procura in
attesa dellesito dei riesami.
(a.v.)
RIPRODUZIONERISERVATA

Ecco cosa si dicevano, al telefono, Eugenio Venezia e Carlo


Vanelli.
Nella nota della Finanza si
parla di due viaggi a Milano
dei fratelli Giuliano e Eugenio
Venezia (il 12 e il 16 marzo dello scorso anno) in cui hanno ritirato, rispettivamente, 75mila
e 50mila euro, che sono stati,
poi, in parte, consegnati a Carlo Vanelli (72mila e 500 per la
precisione).
La prima conversazione - si
legge nella relazione - utile a ricostruire la vicenda risale alle
ore 9,05 del 19 marzo quando
Eugenio Venezia chiama Carlo
Vanelli, per dirgli di passare a
trovarlo in ufficio.
In sottofondo, prima che inizi la conversazione - cos viene
messo nero su bianco nella nota - si sente Venezia che, parlando con una terza persona,
dice:.. "senti un po' la Maria se
viene che porta i soldi che
c'aveva in tasca...".
Quindi, inizia la conversazione:
Carlo: Pronto
Eugenio: buon giorno Carlo
sono Eugenio Venezia
Carlo: buon giorno meno
male che c' giorno, perch c'
il sola,.

La Procura della Repubblica

Eugenio: meraviglioso Dio


bono oggi stupendo..
Carlo: si ehh..
Eugenio: stupendo
Carlo: bene
Eugenio: ogni tanto, ci si ripiglia anche di spirito dio buo-

no...
Carlo: ...si si vero...
Eugenio: ascolta Carlo c' la
fai a passare dal mio ufficio in
mattinata?
Carlo: si guarda, io sto venendo in gi.

Manrico, quello che ho preso quello l


Manrico Gemignani al telefono con Venezia si lamenta: la somma consegnata sarebbe insufficiente
CARRARA

La Guardia di Finanza (foto darchivio)

Ecco altre conversazioni passate ai raggi X. Il 26 febbraio scorso Venezia chiama Guyar Ram
Narain, che specifica di avere la
disponibilit di trentamila euro.
Jai n.m.i: pronto
Eugenio V.: si buongiorno
Jai n.m.i: buongiorno signor
Eugenio, come stai?
Eugenio V.: bene grazie, senti
quando ci vediamo?
Jain.m.i: eh.. dopodomani...?
Eugenio V.: si, a che ora?
Jai n.m.i: dimmi te pi o meno
Eugenio V.: ma te il messag-

gio quant'era?
Jai n.mi: trenta linee (trenta
mila euro, n.d.r.)
Eugenio V.: ho capito,
ascolta dopodomani? Dove?
Jai n.m.i: sempre a Milano
Eugenio V. : va bene dai ti
chiamo dopo ti confermo l'ora
ok?
Due giorni dopo, il 28 febbraio, alle 9 e 36, si risentono per
confermare l'orario ed il luogo
dell'incontro:
Eugenio V.: pronto
Jai n.m.i: si, Manolo a che ora
ci vediamo?
Eugenio V.: oggi pomeriggio
Jai n.mi: ah verso le due o

mezzo tre?
Eugenio V.: si va bene
Jai n.m.i: va bene
Eugenio V.: via Brescia ok?
Jai n.m.i: si va bene ok
Dell'avvenuto ritiro del denaro si ha poi prova certa alle successive 16,13, quando i medesimi interlocutori si risentono e
l'indiano conferma che arrivato "Paolo", ovvero Paolo Zanzanaini, collaboratore della Venezia brokers S.r.l.
Il giorno seguente, Eugenio
Venezia chiama Carlo Vanelli, al
quale deve consegnare il denaro ritirato il 28 febbraio.
La consegna del denaro in

Eugenio: vieni in gi...


Carlo: cosa successo ancora?
Eugenio: no, l'unica cosa,
che ora non c' ancora la Maria Pia, dopo le 9 e 20.
Carlo: allora senti passo pi
tardi, si vengo dai...
Eugenio: va bene
Carlo: va bene
Eugenio: ciao Carlo grazie
Carlo: grazie ciao.
Anche questa seconda consegna di denaro trova ulteriore
conferma - sempre leggendo
la nota della Finanza - nella
successiva conversazione, che
l'intercettato Eugenio Venezia
intrattiene con sua sorella Maria Pia, alla quale dice, espressamente, quanto dovr consegnare a "CarIetto, ovvero a
Carlo Vanelli.
Maria Pia: Ohh..
Eugenio: ohh, mi sono dimenticato, se viene... Carletto..
Maria Pia: uhh
Eugenio: "settantadue e cinque"
Mana Pia: ehh allora?
Eugenio: come allora...
Maria Pia: cosa, glieli devo
dare? quelli che ho io?
Eugenio: ma no, li devi contare "settantadue e cinque" te
ne hai di pi. 75 credo.
RIPRODUZIONERISERVATA

questione trova ulteriore conferma nella successiva conversazione che Eugenio Venezia intrattiene con Manrico Gemignani, il quale lamenta il fatto che la
somma consegnata a "Carletto"
non sia sufficiente.
Manrico G: ciao iugi ma.. io
ho visto Carletto (Carlo Vanelli
n.d.r.) ma sta settimana qui non
dovevamo finir tutto?
Eugenio V.: e questo quello
che m'han detto, io Manrico faccio quello che.. cio pari pari
quello che mi fanno loro, lui
m'ha detto che si finiva tutto in
settimana, io sono andato ieri
ho fatto... quello che ho preso,
quello li
Manrico G.: ho capito, va bene
Eugenio V.: hai capito? Ascolta ma io e te ci si vede o no?
Il colloquio prosegue e i due
fissano un incontro.

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