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13 Giugno 2015 - Dianora Tinti su Dianora Tinti, letteratura e...

dintorni
"Giulia Madonna e la sua Amata tela"
(Musicaos Editore, anno 2015, pagg.175, euro 18)
La scrittrice mi ha contattato tramite il blog e spedito il suo romanzo Amata tela che ho letto in pochissimo tempo. Prima di parlarne per, conosciamo un po meglio lautrice.
CHI E GIULIA MADONNA
E un architetto pescarese e docente di corsi regionali di
formazione professionale per arredatori dinterni. Nel
2011 inizia il suo percorso da scrittrice con la pubblicazione del romanzo La stanza vuota (nella foto a destra) che
risultato vincitore di numerosi premi letterari. Fra laltro,
con un capitolo del libro, si aggiudicata il concorso di
Scrittura per la stesura di un romanzo collettivo, organizzato da 24letture, la pagina letteraria del Sole 24 Ore su
Twitter. Amata tela il suo secondo romanzo.
DI COSA PARLA Amata tela
I protagonisti sono Eugenio e Francesca, due giovani che
si incontrano e subito si accorgono di non poter fare a
meno luno dellaltra. Lui uno squattrinato pittore di talento, lei studia per diventare architetto. Allinizio tutto
procede bene ma i due sono troppo simili, o forse troppo
diversi, per continuare un percorso gi tracciato e cos
presto arrivano i tormenti e gli interrogativi. Fughe e dolci
ritorni, litigi e riappacificazioni, fino al totale distacco.
Ognuno di loro prender la propria strada, realizzandosi
nella professione: Eugenio riuscir ad imporsi come uno
dei pittori pi noti e geniali, lei come architetto di fama internazionale. Ma c sempre in agguato un ma nella vita. E senza svelare di pi, vi dico che questo ma coincide con un dipinto dal quale Eugenio non si mai separato e dove vi ritratta Francesca, la donna mai dimenticata.
COSA NE PENSO
Diciamo subito che pur descrivendo una vicenda damore, in Amata tela non c niente di melenso,
di scontato.
Soltanto sentimenti allo stato puro che coinvolgono completamente, costringendo il lettore ad immedesimarsi nei protagonisti ed a seguirli, pagina dopo pagina, quasi a voler conoscere in anticipo
il finale di questo intreccio sentimentale. Detto questo, aggiungo che inizialmente la figura di Eugenio pu vagamente ricordare Derain, Soutine, Modigliani, amata telainsomma i cosiddetti artisti
maledetti che popolavano il quartiere Montparnasse di Parigi allinizio dello scorso secolo. Passioni
portate allestremo, sofferenze, tempeste di desideri, tumulti interiori, vite spericolate a servizio del
loro genio. Lautrice stata infatti brava a far emergere in Amata tela anche tutto questo con mano
delicata e realista, ma senza mai esagerare, ne allontanandosi troppo dalla vicenda damore, vero
succo del libro, e che appare fin da subito appesa ad un filo. Un filo sottilissimo e fragile che divide
i mondi nei quali vivono Eugenio e Francesca, ma che alla fine dimostra quanto invece siano vicine
queste realt. Perch fra ragione e sentimento, a volte, la distanza minima
http://www.dianoratinti.it/giulia-madonna-e-la-sua-amata-tela/

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