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ANTROPOLOGIA CULTURALE

CAP 1 = NASCITA DELL ANTROPOLOGIA

Nellautunno 1799 vide la luce la Societ degli Osservatori delluomo nata per iniziativa di LouseFranois Jauffret.
Cose c di pi adatto,spiega Jauffret,per illuminare i punti oscuri della storia primitiva,che comparare
allo stesso tempo gli usi,le abitudini,i costumi,il linguaggio dei popoli. Jouffret e i suoi collaboratori non
erano antropologi nel senso moderno del termine,ma questa affermazione costituisce la 1 formulazione
di un piano di ricerca in cui lo studio delluomo si costituisce tanto come sapere empirico quanto come
disciplina teorica. Ma la societ degli Osservatori delluomo non nacque dal nulla,quando Jouffret e i
suoi collaboratori le diedero vita la letteratura sui selvaggi era gi abbastanza ampia .Nel 1724 il
gesuita francese Joseph Franois Lafitau aveva pubblicato I costumi dei selvaggi americani
comparati con quelli dei tempi pi antichi. Unopera che costituisce un punto di incontro fra la
tradizione della letteratura da viaggio e quella che affonda le proprie radici nel terreno della
problematica ideologica. Tale opera costituisce linizio di una nuova disciplina, lETNOLOGIA. I
costumi dei selvaggi americani .. fu scritto dopo anni di permanenza dellautore fra gli URONI e gli
IROCHESI della zona dei Grandi Laghi americani, tra gli Stati Uniti e il Canada attuali.In questopera
Lafitau adotta una sorta di metodo comparatico al fine di mostrare lesistenza presso tutti i popoli
,dell idea di un essere superiore,comparandoli cos con la societ classica e pre-classica . Dal 1792
,anno di costituzione della 1 Repubblica Francese ,quell idea di ragione che aveva costituito il motivo
della critica illuminista verso il potere assoluto diviene essa stessa strumento di potere. Lenciclopedia
vivente di Cabanis lesempio che meglio di ogni altro esprime il progetto realizzato da alcuni
intellettuali e scienziati francesi per fare della scienza un servizio sociale.
Il Comitato d Istruzione nazionale costitu un Istituto nazionale allo scopo di svolgere delle ricerche in
campo sociale,politico,economico,geografico etc. Nel 1805 ,insieme alla Societ degli Osservatori
delluomo chiuse anche quelletnologia che Jouffret aveva concepito come studio e comprensione delle
differenza . Quellatteggiamento intellettuale che aveva progettato lo studio comparato dei selvaggi
subiva uneclissi destinata a protrarsi per buona parte del XIX secolo . Nei 50 anni seguenti lo studio
della societ primitive continuer ad essere funzionale allo studio della societ europea con la
differenza che esso non fu pi lo strumento di critica sociale e politica come in passato.
Ne Le Serate di S.Pietroburgo Joseph De Maistre criticava la ragione illuminista come ampio atto di
superbia da parte delluomo nei confronti della volont divina . De Maistre rappresenta lala pi radicale
e restauratrice della reazione romantica allilluminismo. Parlare di progresso secondo De Maistre, un
atto di vanagloria e superbia nei confronti dellordine divino,la sottomissione al quale, e alle istituzioni
che ne sono garanti ,cio la Chiesa e la Monarchia , lunico atto di saggezza. Luomo non progredito da
uno stato di barbone a uno di civilt . Il selvaggio era lesempio della generazione cui luomo destinato
a causa del peccato originale. Il selvaggio loggettivazione del peccato originale.
Le tesi di De Maistre vennero appoggiate in Gran Bretagna da uomini di Chiesa come il vescovo di
DublinoRichard Wathely,il quale sostiene che non si pu parlare di progresso senza tener conto di un

intervento esplicito di Dio. I popoli primitivi possono progredire solo se aiutati da quei popoli che sono
gi in possesso della civilt, ottenuta per grazie di Dio. Secondo Wathely ,dunque,alcuni popoli sono
progrediti per grazia divina ed altri sono deceduti.

CAP 2 = L ANTROPOLOGIA EVULUZIONISTA DELLETA VITTORIANA

LInghilterra della regina Vittoria,la quale regn dal 1837 al 1901, pu a buon diritto essere considerata
la culla dellantropologia moderna. Lantropologia sviluppatosi nell Inghilterra Vittoriana fu una scienza
ottimista, come la societ che laveva prodotta ,essa fu anche definita
la scienza del
riformatoreproprio ad indicare lidea che essa avrebbe potuto fornire un contributo utile ad una
societ bisognosa di riforme sul piano sociale,politico,culturale. Chi chiam lantropologia scienza del
riformatore fu Edward B.Tylor. Gli interessi antropologici di Tylor nacquero da un viaggio che egli
comp in America centrale. Cultura primitiva il titolo dellopera pi celebre di Tylor. Essa si apre con
una definizione di cultura : La cultura o civilt ,nel suo senso etnografico, l insieme delle
conoscenza ,delle credenze,dellarte ,del diritto ,della morale e di ogni altra capacit e abitudine
acquisita dalluomo in quanto membro della societ . Questa definizione contiene delle idee molto
importanti . 1 Innanzitutto la cultura, o civilt, presente ovunque ,non esistano popoli con civilt e
popoli senza civilt . La 2 idea che la cultura uninsieme complesso di elementi,la 3 idea che la
cultura acquisita, cio non comma turata ad una razza n si trasmette col sangue,la 4 idea che la
cultura acquisita dalluomo per mezzo della societ : luomo riceve cultura dalla societ a cui
appartiene ,e poich esistono tante societ diverse tra loro ,esistono tante culture quanto sono le
societ.Il concetto di cultura il concetto chiave dellantropologia evoluzionista. Vediamo ora la sua
valenza. La cultura uninsieme complesso ,ogni insieme per quanto complesso scomponibile nei suoi
elementi, e qui risiede la valenza del concetto di cultura come concetto chiave dellantropologia
evoluzionista. Anche Tylor come i suoi contemporanei credeva nellesistenza di popoli superiori e popoli
inferiori. In Cultura primitiva egli definisce la cultura come frutto di un processo evolutivo di
conoscenze . Al pari dei suoi contemporanei egli considera i popoli selvaggi come rappresentanti di stati
culturali passati.
In Antropology del 1881,scritto con intenti divulgativi ,egli afferma che i selvaggi rappresentano gli
stadi culturali attraverso cui sono passati tanto e tanto tempo fa,i nostri progenitori. Proprio il
concetto di stadio culturale premette a Tylor di inserire il concetto di cultura in una rappresentazione
complessiva della storia dellumanit dai caratteri progressivi. Tylor non nega il regresso culturale in
quanto tale, ma gli attribuisce una posizione secondaria e contingente rispetto al processo evolutivo
delle conoscenze. Fra gli interessi dei primi antropologi vi furono anche la religione e la parentela Tylor
dedic gran parte di Cultura primitiva allo studio dellevoluzione religiose, e in particolare a ci che
grazie a lui entr a far parte del gergo antropologico col termine animismo .
Con questo termine Tylor indic la credenza negli animi e negli esseri spirituali in genere. Egli evidenzi
la tendenza dei popoli primitivi a considerare gli oggetti anche quelli inerti ,come dotati di anima. Tylor
postul che dallesperienza del sogno i nostri progenitori abbiano tratto lidea che i fenomeni di
sdoppiamento della personalit e di apparizione che si verificano durante lo stato siano davanti alla
presenza di un doppio. Questo doppio l anima ,che avrebbe unesistenza indipendente dal corpo tanto
nella vita quanto dopo la morte .
Tylor afferma che la divisione che ha separato le grandi religioni dellumanit in sette ostili non nulla
a confronto del profondo scisma che ha separato lanimismo dal materialismo .Lanimismo afferma

Tylor ,nella sua concezione originaria ,ossia nella credenza dellesistenza dellanima umana, costituisce
una costante dalla filosofia del selvaggio a quella del moderno professore di teologia. Nonostante il
progressivo affermarsi del pensiero razionale,alcune credenze e alcuni riti praticati dai popoli superiori
dimostrano lesistenza del vecchio nel nuovo. Siamo di fronte a un altro importante concetto
dellantropologia evoluzionista ,quello di sopravvivenza.
La sopravvivenza qualunque cosa, una credenza, una pratica ,unideale ,il cui significato perito da
secoli ,ma che continua a sopravvivere solo perch esistito in passato. La sopravvivenza dunque un
fossile sociale e come dice Tylor una miniera per l indagine storica. Lantropologia viene cos a
configurarsi come sapere comparativo. Caratteristica dellantropologia evoluzionista era infatti,quella
di fare della comparazione fra cultura la base di ogni affermazione tendente alla generalizzazione . Il
concetto di cultura come insieme complesso ( e scomponibile) ,la sopravvivenza ,il metodo
comparativo ,erano i pilastri di un progetto che aveva come obiettivo la ricostruzione delle tappe
fondamentali dellevoluzione storica e culturale dellumanit . Tylor cerc di conferire a tale progetto
una base statistica ,attraverso lapplicazione di un metodo detto delle variazioni concomitantio delle
correlazioni statistiche . Ad es. nel Saggio su di un metodo per lo studio dello sviluppo delle
istituzioni egli tent di stabilire la frequenza statistica con cui a certe pratiche matrimoniali
corrispondono determinate forme di discendenza .Un esempio su tutti quello della couvade ossia quel
comportamento consistente nel rispetto di alcuni tab e nella simulazione sei sintomi del parto e del
post-parto da parte del marito di una puerpera. Egli, sulla base dei dati statistici not che vi era una
totale assenza di couvade nella societ a discendenza doppia ,e bassa frequenza nella societ a
discendenza patrilenare ,egli concluse,pertanto ,che la couvade abbia dovuto fare il proprio ingresso in
una societ a discendenza doppia,mentre nella societ a discendenza patrilineare era solo una
sopravvivenza. Il dibattito sullorigine delle istituzioni religiose e sul monoteismo fu,invece, da sfondo
allopera di William Robertson Smith. Smith fu un orientalista ,la sua opera si colloca nel clima
intellettuale della borghesia liberale evoluzionista,egli si schier a favore della critica storica della
Bibbia.
In Conferenza sulla religione dei semiti egli espose uno studio caratterizzato da una sterminata
raccolta di dati sui rapporti fra societ e religione tra gli arabi preislamici e gli antichi ebrei. Al
concerto di religione primitiva ,intesa come uno sforzo compiuto da un intelletto primitivo nel tentativo
di comprendere la realt, egli contrappone lidea che il dato primario di ogni religione sia costituito dai
riti e dai simboli ad essa correlati. Alla dimensione pubblica della religione che si manifesta nei riti che
coinvolgono lintera societ ,i cosiddetti riti comunitari, egli contrappone la dimensione individuale
.Inoltre Smith evidenzi lo stretto legame che,nelle societ arcaiche, avevano religione e vita politica
dellindividuo. Smith, per rafforzare la propria ipotesi ,si dedic allo studio di una istituzione in
particolare, il sacrificio presso gli antichi ebrei. Il sacrificio nei confronti di una divinit era un rito di
comunione fra le societ e la divinit, che rappresentava a sua volta lunit della societ stessa. E cos
che la religione viene a configurarsi come fattore regolativo della societ, perch attraverso ladesione
ai riti comunitari essa spinge lindividuo a confrontarsi agli standard di comportamento collettivi.
Le ipotesi di Smith si fondavano sullo studio approfondito della Bibbia e dei classici arabi ,ma anche
dallosservazione diretta di popoli beduini dEgitto e Palestina. Smith riteneva che i popoli nomadi della
sua epoca erano molto simili a quelli di patriarchi biblici , e che le loro istituzioni fossero le
sopravvivenze di quelle degli antichi popoli d Israele . Influenzato dalle teorie allora correnti sulle
forme di evoluzione egli afferm in Parentele e matrimonio in Arabia antica lesistenza fra gli arabi
pre-islamici di un sistema di discendenza matrilineare che con lavvento dellIslam ,venne rimpiazzato da
uno patrilineare ma queste affermazioni risultano oggi scorrette. James George Frazer pu essere
considerato lultimo evoluzionista dellInghilterra vittoriana , e forse il pi famoso.

Il suo nome legato alla sua opera pi celebre Il ramo d oro ,studio sulla magia e la religione ,che
contiene una teoria fondata sulla sterminata raccolta di dati tratti dalla tradizione etnografica e dalla
letteratura classica. Ponendosi come Tylor il problema di ricostruire le tappe dellevoluzione
religiosa,egli afferm che la magia,la religione e la scienza corrispondono ad altrettante tappe dello
sviluppo intellettuale caratterizzata da confusione e ignoranza quando alcuni uomini vollero accattivarsi
i favori delle potenze della natura nacque ,invece,la religione quando infine alcuni uomini compresero che
gli dei nulla potevano nel risolvere i problemi dellumanit inizi lultima fase dello sviluppo intellettuale:
losservazione diretta dei fenomeni e lo studio delle leggi cui sono sottoposti.
Ma proprio perch percorso dallidea che il mondo primitivo fosse prigioniero dellerrore anche il Ramo
d oro pu essere considerata una grande raccolta di sbagli e di fatti tenebrosi riguardanti il mondo
non civilizzato. Frozen pu essere considerato lultimo vittoriano perch la sua opera non
caratterizzata dallottimismo tipico nelle opere dei suoi contemporanei.

CAP 3 = LE ORIGINI DELLANTROPOLOGIA AMERICANA E LEWIS H.MORGAN

Negli Stati Uniti gli studi di carattere antropologico si svilupparono nella prima met dell800 grazie a
un ristretto numero di ricercatori fra cui ricordiamo Lewis Henry Morgan . L importanza del lavoro di
Morgan va colta in funzione dei suoi interessi amatoriali verso gli Indiani dAmerica e i rapporti allora
esistenti fra bianchi e nativi americani . Quando Morgan inizi le proprie ricerche lopinione pubblica
era divisa tra 2 concezioni di Indiano entrambe risalenti al periodo della Dichiarazione dIndipendenza
del 1776.
Trattandosi di questioni intense lindiano era il nemico ,colui che impediva alluomo bianco di espandersi
su un territorio che egli credeva il proprio perch in grado di sfruttarlo in maniera razionale.
Trattandosi invece di contrapporre il vigore e la libert del Nuovo mondo alloppressione e alla
decadenza del Vecchio,lindiano era chiamato a sostenere con le proprie virt , il proprio vigore , il
proprio amore per la libert ,la giovane nazione americana .
La lega degli Irochesi fu la prima importante opera di Morgan ,essa viene definita la 1 descrizione
scientifica di una trib mai stata fatta prima. Tuttavia La lega degli Irochesi ,dove Morgan forniva
una descrizione dellorganizzazione sociopolitica delle 6 nazioni della federazione irochese ,non nacque
con intenti scientifici. Morgan ebbe modo di conoscere presto le abitudini dei pellerossa ,grazie
dellamicizia che strinse con uno di loro ,un discendente delle stirpi dei capi Seneca , e che gli consent
di entrare in contatto con un universo sociale fino ad allora sconosciuta.
Ne La lega degli Irochesi sono contenute le prime osservazioni di Morgan sui sistemi di parentela. Egli
osserv come gli irochesi designassero i parenti in modo diverso rispetto ai popoli civilizzati : un
individuo (ego) chiama il fratello di suo padre padre e la sorella di sua madre madre,di conseguenza i
figli del fratello di suo padre e i figli della sorella di sua madre si chiamano fra loro fratelli .
Ma lattenzione di Morgan fu soprattutto attratta dal ruolo che tale sistema svolse nel processo di
formazione dellunit delle 6 nazioni della federazione irochese : i Seneca ,gli ONEIDA, i MOHAWK, i
CAYUGA , gli ONONDAGA e i TUSCARORA ,quasi tutte stanziate sulla sponda meridionale del Lago
Ontario . Morgan not come ciascuno di questi 6 gruppi che egli chiam nazioni ,fosse legato agli altri
attraverso una fitta rete di parentela. Ciascuna di queste nazioni era divisa , al suo interno ,in trib
contrassegnate da un nome di animale, trib con lo stesso nome erano presenti tanto nella nazione dei

Seneca , che in quella degli Oneida i dei Mohawk ecc. Il quadro presentato da Morgan nella la lega degli
Irochesi era quello dei popoli uniti da valori profondi e con unorganizzazione democratica ed
egualitaria .
Uno degli obiettivi di questopera era quello di porre sotto gli occhi dellopinione pubblica un problema d
interesse nazionale. Lidea di Morgan era che la democrazia americana avesse potuto dimostrare la
propria superiorit sulle altre solo se avesse risolto la questione indiana. Morgan era sostenitore
dellidea secondo cui gli Indiani dAmerica avessero origini asiatiche. Le possibilit di individuare fra 2
popoli anche cos geograficamente distanti ,un sistema di parentela simile costituiva un criterio
attendibile per stabilire delle relazioni storiche intercorrenti fra questi 2 popoli.
Un criterio ancor pi attendibile quello caratterizzato da similitudini nel linguaggio. Le ricerche di
Morgan si volsero cos in 2 direzioni ,da un lato la raccolta di dati relativi ai sistemi di parentela dei
popoli indiani del Nord-America , e da un lato la raccolta dei dati relativi ai sistemi di parentela di
popolazioni extra-americane. I dati raccolti da Morgan vennero ordinati ed esposti nellopera Sistemi
di consanguineit ed affinit della famiglia umana dove Morgan opera una distinzione fra 2 sistemi
opposti di parentela caratterizzati da un modo radicalmente diverso di designare i parenti
consanguinei ,cio una relazione di sangue.,da quelli affini, cio acquisiti attraverso una relazione
matrimoniale .
Egli defin questi 2 sistemi rispettivamente classificatori e descrittivi : nei primi i parenti in linea
collaterale ed i parenti in linea diretta non vengono designati in maniera diversa ,nei secondi ,invece, i
parenti in linea diretta e quelli in linea collaterale vengono designati con termini differenti .
Nel 1877 Morgan pubblic La societ antica unopera che conteneva delle riflessioni sul significato
della terminologia di parentela ,sullo sviluppo dellidea di governo ,sullo sviluppo dellidea di propriet e
delle considerazioni generali sullevoluzione storico/ culturale dellumanit .
Tale evoluzione ,secondo Morgan , pu essere meglio compresa suddividendo le epoche storiche in
periodi etnici ,secondo la sequenza selvaggio/barbaro/civilizzato ; e suddividendo i primi 2 periodi in 3
sottoperiodi:inferiore /intermedio/ superiore. Cos allo stadio intermedio dello stato selvaggio
,caratterizzato dalluso della pesca come strumento di sussistenza ,segue lo stadio superiore dello
stadio selvaggio ,caratterizzato dallinvenzione dellarco e della freccia , e dunque la caccia come
strumento di sussistenza . A questo seguono i 3 stadi delle barbarie caratterizzati da altre invenzioni
e altre tecniche di sussistenza .Segue il periodo della civilt caratterizzato dallintroduzione
dellalfabeto fonetico.
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CAP 4 LO SVILUPPO DELLANTROPOLOGIA NEGLI STATI UNITI E LA SCUOLA DI BOAS

Lultimo decennio dell 800 fu caratterizzato dagli studi di John Henry Powell sui miti e lingue
aborigene ,di Frank Hamilton Cushing sui miti degli ZUNI e di Alice Fletcher sul rito di iniziazione
degli indiani POWELL .
Il lavoro di questi ed altri etnografi del Bureau of American Ethnology fecero da stimolo alle indagini di
altri istituti britannici ,che promossero unindagine sugli indiani della costa canadese del Pacifico .
QuandoFranz Boas venne chiamato a partecipare a tale progetto egli aveva gi lavorato fra gli
Eschimesi (INUIT ) e con gli Indiani della costa canadese del Pacifico. Boas cominci a concepire il

lavoro sul campo come studio di una singola cultura o area culturale particolare . Lo studio di una singola
cultura fece da sfondo alla ricerca condotta da Boas nell ambito della North Jesup Expedition diretta
tra il 1897 e il 1900 ,tra i KWAKIUTL della costa nord-occidentale del continente americano.
A Boas si deve una radicale rivoluzione della ,seppur giovane ,antropologia americana . Boas provava una
sorta di avversario verso ogni forma di esposizione sistematica . I limiti del metodo comparativo
dellantropologia l opera torica pi celebre di Boas . Lopera che segue la rottura definitiva con la
tradizione americana antropologica. Questopera contiene gli elementi essenziali del metodo storico .
Boas rifiuta lassunto secondo cui ,tratti culturali simili,presenti presso culture distanti fra loro non
abbiano origine storica comune. Sostenere che un fenomeno etnologico si sia sviluppato in luoghi diversi
in maniera equivalente significa affermare che i fenomeni etnologici seguano tutti lo stesso sviluppo e
siano dovuti sempre alle stesse cose. Questo ragionamento implicato negli evoluzionisti, costituiva per
Boas un punto debole nella ricostruzione dellevoluzione umana . Per dimostrare la debolezza del
ragionamento evoluzionista , egli apport una serie di esempi . Lassociazione fra clan e totem ,ad
es.,ossia fra un gruppo consanguinei e un simbolo animale ,era considerata allepoca unusanza molto
diffusa fra i primitivi, ed era considerata come il risultato dellunificazione di clan precedentemente
separati ,Boas dimostr come un organizzazione sociale del genere potesse essere frutto ,invece ,della
separazione di trib troppo numerose in clan pi piccoli. A chi sosteneva la priorit del sistema
matrilineare su quello patrilineare Boas dimostrava come gli indiani della costa Nord occidentale del
Pacifico fosse avvenuto esattamente il contrario. Ovviamente giusto supporre che il particolarismo
storico di Boas abbia tratto ispirazione dalla filosofia storicista e neokantiana di fine ottocento.
Boas comp delle ricerche fra gli indiani della costa Canadese del Pacifico ,e in particolare fra i
Kwakiult .
Dei KWAKIUTL Boas studi unistituzione in particolare : il potlatch,termine in cui venivano indicati
uninsieme di rituali di ostentazione in uso fra questo popolo . Durante il potlatch individui dello stesso
status gareggiano in una gara distruttiva ,distruggendo beni ritenuti preziosi ,al fine di affermare il
proprio rango.
Il potlatch ,almeno nel suo aspetto distruttivo , oggi considerato una pratica mediante la quale
venivano sottratti , al processo riproduttivo della societ ,quei bene che se vi fossero stati rimessi
avrebbero alterato ,lequilibrio del sistema.
I Kwakiutl ,presso i quali Boas lavr ,hanno una societ altamente stratificata ,con liberi di vario rango
e schiavi.
Boas descrisse il potlatch in termini di vendita, capitale ,investimenti facendo credere al lettore di
trovarsi di fronte un popolo di astuti trafficanti.
Egli interpret il potlatch come un rituale per lacquisizione di prestigio ,che avrebbero potuto investire
lindividuo qualora avesse distrutto o donato pi beni dell avversario, e dunque l avesse superato in
generosit .
Alfred Kroeber fu il 1studente di Antropologia a laurearsi sotto la guida di Boas . In Spiegazione
mediante cause ed origini egli critica ,ad es. le teorie sullorigine dei miti ,che si fondano su spiegazioni
di tipo mono-causali (pensiamo alla teoria dellanimismo secondo Tylor ).
Queste teorie considerano i miti come frutto di processi psicologici mentre Kroeber considera i miti
come la risultante di tendenze indistinguibili che compenetrandosi lun laltra danno origine al mito
specifico .

Quello che per queste teorie la spiegazione del mito,ossia lorigine dello stesso, per Kroeber una
sola tendenza messa in luce fra le tante tendenze da cui il mito si origina .
La critica del metodo comparativo e del principio causale per la spiegazione dei fenomeni culturali fa da
sfondo ad unaltra opera di Kroeber ,intitolata Sistemi di relazioni . La critica evoluzionista fino a quel
momento non aveva mai riguardato le posizioni di Morgan ,ma quelle dei suoi epigoni .
In Kroeber la critica antievoluzionista viene proprio a coincidere con le posizioni di Morgan circa i
sistemi di parentela. Secondo Kroeber la distinzione operata da Morgan fra sistemi descrittivi e
sistemi classificatori arbitraria e etnocentrica . Secondo Kroeber ,infatti, i sistemi di parentela
attuali dimostrano di essere strutturati tanto sui principi di tipo classificatorio che di tipo descrittivo .
Egli us come esempio il sistema inglese, e spiega che col termine cousin (cugino) io designo tanto i
cugini quanto le cugine , sia che essi siano tali per parte di padre o per parte di madre,
indipendentemente dal grado di prossimit effettivo n del sesso dellindividuo designato. Questo , per
Kroeber ; la dimostrazione che anche in un sistema descrittivo come quello inglese sono presenti
elementi tipici dei sistemi di tipo classificatorio. Ma Kroeber non tiene conto di alcune importanti
osservazioni fatte proprio da Morgan circa il termine cousin ; con questo termine ,egli scrive vengono
designati sia i cugini che le cugine ,indipendentemente che siano da parte di madre o padre ,senza tener
conto del loro grado di prossimit effettivo n del sesso dellindividuo designato,ma le loro relazioni con
me avvengono per vie differenti .
La confutazione delle tesi di Morgan dipendeva da un modo completamente diverso di considerare i
sistemi di parentela.
Mentre per Morgan i termini di parentela stavano ad indicare le relazioni e le istituzioni sociali ,per
Krober essi erano il frutto della psicologia veicolata del linguaggio ,essi erano espressioni della
psicologia non della sociologia . In accordo con la concezione boasiana di cultura come insieme delle
attitudini mentali (e psicologiche) dellindividuo , Kroeber considera i termini di parentela come
lespressione di ci che ,al pari dellarte ,della letteratura etc , un particolare aspetto della cultura
,cio il linguaggio.
Analizzando 12 sistemi di parentela di altrettanti gruppi di nativi americani Kroeber giunse ad elencare
8 principi fondamentali su cui si fondano tutti i sistemi terminologici di parentela che sono : 1)
differenza fra gli individui di una generazione e individui di generazioni diverse ,2) differenze di et
fra gli individui della stesa generazione , 3) differenza fra parenti consanguinei e affini , 4) differenze
fra parenti consanguinei in linea diretta e in linea collaterale ,5 ) sesso del parente ,6) sesso di colui
che parla , 7) sesso dellindividuo attraverso cui passa la relazione fra colui che parla e colui di cui si
parla ,8) condizioni di vita attraverso cui passa la relazione fra colui che parla e colui di cui si parla.
Mentre il sistema inglese prende in considerazione solo 4 di questi principi ,quelli indiani ne prendono in
considerazione fra i 6 e gli 8.
Nel 1917 Kroeber pubblic unaltra opera Il Superorganico ,dove metteva in luce lassoluta
discontinuit tra il livello dei fenomeni culturali e quello dei fenomeni biologici e psicologici .
I fenomeni culturali sono di natura superorganica ,per tanto non sono riconducibili a fenomeni biologici
o psicobiologici ,essi possono essere spiegati solo facendo ricorso ad altri fenomeni culturali ,che
possiedono la stessa realt e la stessa intelligibilit.

CAP 5 = SOCIOLOGIA E FILOSOFIA ,LA RIFLESSIONE FRANCESE SULLE SOCIETA E


MENTALITA PRIMIIVE

In Francia lo studio delle societ primitive si svilupp tardivamente rispetto a quanto avvenne in Gran
Bretagna , e sempre in rapporto di dipendenza della sociologia. Questultima era una disciplina derivata
dalla filosofia , e in particolare dalla filosofia positiva di Auguste Comte.
Comte aveva concentrato la propria attenzione sul problema della normativa sociale ,ossia dellequilibrio
e del mantenimento dellordine sociale ,auspicabile grazie allapplicazione di un sapere positivo (la
sociologia) inteso sia come conoscenza che come strumento di gestione della societ sulla base di
criteri tecnico-scientifici . Ma le vicende della comune di Parigi aprivano nuovi quesiti .
Il positivismo di Comte che attraverso la legge dei 3 studi (teologico- metafisico positivo) faceva
approdare lumanit alla fase finale o positiva rappresentata dalla societ capitalistico-industriale
dell800 non era in grado di rendere ragione dei fenomeni di massa emergenti dalle mutate condizioni
sociali,politiche ,economiche ,della Francia del XIX secolo .
Linadeguatezza delle posizioni comtiane emerse dalle stesse concezioni che il filosofo aveva delle
credenze comuni . Egli riconosceva il valore normativo ,cio regolativo della societ ,delle credenze
comuni ,ma preferiva riservare tale caratteristica a procedimenti psichici di tipo associativo
caratteristici di determinate condizioni della societ . Per Comte ,infatti, era solo nella fase teologica e
metafisica che le credenze comuni avrebbero potuto svolgere la loro funzione di stabilizzatori delle
societ ,mentre nella fase positiva il pensiero razionale avrebbe spezzato via ogni residuo teologico o
metafisico .
Lo sforzo , nel tentativo di comprendere quei fenomeni sociali che l astratta razionalit di Comte
spiegava in maniera cos insoddisfacente fu compiuto da Emile Durkheim . Allontanandosi da Comte ,
per il quale le credenze comuni erano presenti in societ caratterizzate da un pensiero pre-positivo o
pre-razionale ,Durkheim individua il principale di questi elementi nella coscienza collettiva ,che ne La
divisione del lavoro sociale del 1893 egli definisce come linsieme delle credenze e dei sentimenti
comuni ai membri di una societ.
Tutte le societ ,per Durkheim possiedono una coscienza collettiva e pertanto sono comparabili ,la
stessa sociologia un sapere comparativo che deve prendere in considerazione il maggior numero di
societ per giungere alla conoscenza delle leggi cui ogni societ sottoposta.
E in questa prospettiva comparativa che la sociologia di Durkheim si apre all ETNOLOGIA. I primi
interessi etnologici di Durkheim si manifestano proprio nella Divisione del lavoro sociale dove il grado
di intensit della coscienza collettiva evidenzia lesistenza di una solidariet di tipo meccanico .
Laddove invece ,vi la tendenza del singolo a differenziarsi rispetto al gruppo , laddove cio vige una
solidariet di tipo organico ,la coscienza collettiva occupa uno spazio ristretto , ma non meno efficace
sul piano del mantenimento dellidentit sociale . Lopera che pi di ogni altra risente delle suggestioni
etnologiche dellepoca fu Le forme elementari della religione dove Durkheim tent di individuare una
teoria della religione e della societ ,mediante lindividuazione di quegli elementi che entrano a far
parte di tutti i sistemi religiosi e sociali .
Le religioni rappresentano per Durkheim un fenomeno sociologicamente unitario. Alcune possono essere
considerate superiori perch coinvolgono funzioni mentali pi elevate ,ma se noi analizziamo le religioni

pi semplici ci accorgiamo che esse assolvono le stesse funzioni , soddisfano le stesse necessit
,dipendono dalle stesse cause. Alla base di tutti i sistemi di fede e di culto vi sono delle
rappresentazioni fondamentali che assumono sempre lo stesso significato oggettivo .
Il problema di individuare queste rappresentazioni fondamentali o forme elementari viene risolto da
Durkheim assumendo che la religione fosse sempre presente ,dal totemismo degli aborigeni australiani
alla religione positiva , laica e razionale dellintellettuale colto europeo.
Durkheim considera il totemismo come la forma religiosa pi semplice in cui un gruppo si identifica con
un simbolo di natura animale ,vegetale, o naturale ,tale simbolo diviene oggetto di culto . Allinterno del
totemismo entrano in azione rappresentazioni di natura collettiva che non hanno niente a che vedere
con la psiche individuale , e che sono la proiezione della societ ideale . In realt ,i simboli animali
,vegetali, e naturali simboleggiano la forza con cui la societ si impone con i suoi dettati e le sue regole
sugli individui. Ad essere oggetto di culto non l animale o la pianta ,ma la stessa societ .
Nellopera Le regole del metodo sociologico Durkheim definisce i fatti sociali , che egli ritiene
loggetto della sociologia ,come insiemi di azioni e rappresentazioni identificabili mediante il potere che
si hanno nellesercitare delle costrizioni sugli individui . Le credenze , i riti, ecc sono tutti fatti sociali ,
e sono ci che regola dallesterno i comportamenti degli individui. Fra coloro che svilupparono in modo
originale le tesi di Durkheim, vi Lucien Lvy Bruhl ,filosofo ,professore alla Sorbona , Lvy Bruhl fu
uno dei pi fini interpreti del razionalismo filosofico , e fra i fondatori nel 1925 di quellistituto d
etnologia che far da trampolino di lancio per gli etnologi francesi nel periodo fra 2 guerre. La prima
opera che far di questo autore il filosofo della mentalit primitiva , La morale e la scienza dei
costumi del 1903. Qualunque teoria afferma Levi Bruhl cha ha pretesa di fondare una morale
oggettiva, si fonda sul presupposto pi o meno esplicito che esiste una natura umana sempre e ovunque
identica a se stessa . La teoria non forma la morale , pu solo studiarla . Studiare la morale significa
comprendere un diverso significato che lesperienza morale pu assumere nei diversi contesti sociali.
In Psiche e societ primitive sono gi presenti quei concetti che consentiranno a Lvy Bruhl di
tracciare le linee generali della mentalit primitiva . Egli considera il tentativo di spiegare le
rappresentazioni collettive in virt della psiche individuale ,un grande errore degli evoluzionisti .
Le rappresentazioni collettive ,per quanto bizzarre , non sono espressioni divinamente rozze alla
ricerca delle cause dei fenomeni . Esse si impongono allindividuo mediante la pratica sociale e
costituiscono veri e propri esempi ,sociali di atteggiamenti mentali : fatti sociali .
Per Levi Bruhl non vi necessit di individuare lorigine di tali rappresentazioni .
Egli considera ,come Durkheim , i fatti sociali come gi dati allinterno di un contesto gi dato,la societ.
La societ primitiva vive lesperienza mistica mediante il culto e la pratica del mito. Ma la mentalit
primitiva non solo mistica essa tende anche ad individuare delle correlazioni fra rappresentazioni
mistiche ,tale tendenza venne definita da Levi Bruhl partecipazione e la logica da cui ha origine tale
principio venne detta prelogica .
Qualche anno dopo ,ne La mentalit primitiva Levi Bruhl afferma che la mentalit primitiva come la
nostra ,tenta di individuare le cause di ci che accade ,ma non le cerca nella stessa direzione ,essa vive
tra potenze occulte dappertutto presenti e sempre pronte ad agire . Pre-logica per Levi Bruhl non
significa non logica ,irrazionale ,significa ascientifico e non indica affatto unanteriorit nello sviluppo
delle capacit mentali ,n tantomeno fa riferimento ad una natura irrazionale .

CAP 6 = TRADIZIONI POPOLARI ED ETNOLOGIA IN ITALIA (Pitr & Loria)

In Italia nel 900 la cultura antropologica mostrava gi un ritardo rispetto a quella di altri paesi
europei a causa del ritardo nel raggiungere lunit politica. Quindi la riflessione etno.antropologica nel
nostro Paese si mantenne per molto tempo entro i confini degli studi di tradizioni popolari cio entro la
demologia. Dopo una prima fase caratterizzata soprattutto da studi di tipo geografico-statistico su
singole localit ebbe inizio unepoca di individuazione delle peculiarit regionali. Ci sono in questo
periodo (1826/1839) lavori importanti come quelli di Alberto la Marmora che inviato in Sardegna in
quanto ufficiale piemontese raccolse notizie sulla vita delle popolazioni locali tentando una
comparazione con quelli dellet classica. Nella seconda met dell800 assunze consistenza un indirizzo
che mirava alla ricostruzione storica di diffusione e di distribuzione delle forme liriche. I maggiori
rappresentanti di questo filone furono Alessandro dAncona e Nigra. Particolarmente importante il
lavoro di Nigra e la sua teoria sul sostrato etnico. Nei Canti popolari piemontesi egli sviluppo lidea
secondo la quale lItalia si divide in 2 aree dal punto di vista della produzione lirica popolare
:una superiore e una inferiore.La prima comprende le regioni a nord dellAppennino tosco-emiliano in cui
Nigra ricondusse i motivi prevalenti (a questarea) allelemento narrativo storico-romanzesco, la
seconda area si trova a sud dellAppennino ed associata allelemento lirico-amoroso. Filologo celtisca
egli cerc di mettere in rapporto le peculiarit dei contenuti delle liriche delle 2 aree con i dialetti qui
parlati e tramite queste differenze fare una divisione tra un mondo italico e uno celtico entrambi
nascosti sotto uno strato latino .
Ma leffettivo iniziatore degli studi demologici fu Giuseppe Pitr che edific la monumentale
Biblioteca delle tradizioni siciliane. In questi 25 volumi ci sono proverbi,favole,credenze ,pratiche
magico-mediche,giochi e lambito di questo genere di studi si chiama demopsicologia.
I suoi studi furono importanti anche perch oltre ad essere uno studioso egli fu medico cos ebbe
contatti con i ceti popolari e pot raccogliere dati utili su alimentazione,salute ecc. La tradizione
etnologica italiana quindi nacque subalterna al settore degli studi demologici come filiazione della
tradizione storico-giuridica orientata verso lo studio del mondo classico,romano-latino
specialmente.Non bisogna dimenticare per che lItalia ebbe importanti esploratori etnografi
soprattutto africanisti ma queste ricerche non furono inquadrate, contrariamente a ci che avveniva in
Gran Bretagna ,Francia e Germania allinterno di un progetto scientifico-sistematico. La figura pi
rilevante fu quella di Lamberto Loria che fu esploratore ma negli ultimi anni si dedic alletnologia
italiana e fond nel 1906 il Museo di Etnografia italiana che poi si chiam Museo Nazionale delle Arti e
Tradizioni Popolari a Roma. Fond successivamente la Societ di etnografia Italiana e si fece
promotore del 1 Congresso Nazionale della stessa. Inoltre nel 1911 organizz una Mostra di Etnografia
Italiana in cui si propose di offrire ai visitatori unimmagine pi possibile autentica della vita dei nostri
ceti popolari. Questa mostra presentava reperti originali che furono manipolati cos si mescolavano 2
concetti :quello di finzione e quello di autenticit. I costumi veri non esistevano pi e quindi bisognava
produrne di nuovi : ci che erano stati raccolti infatti non erano altro che costumi vecchi e rattoppati e
quindi bisognava pertanto confezionarne di nuovi su modello di quelli vecchi e in questo modo
diventavano popolari con leffetto di sembrare autentici. Ma nel 1911 ci fu anche limportante
Congresso della Societ di Etnografia Italiana che fu importante perch animato da una serie di
interventi aperti alle correnti internazionali. Ma liniziale slancio al programma degli studi etnografici si
affievol dopo la scomparsa di Loria ,dopo lo scoppio della prima guerra mondiale. Ed in questi anni
infatti che gli studi demologici prevarranno su quelli etnologici.

CAP 7 = LETNO-SOCIOLOGIA FRANCESE

L influenza di Durkheim fu enorme non solo sulla sociologia ma anche sulletnologia . Loriginalit della
riflessione socio-etnologica francese stava nel tentativo di cogliere ,aldil dei fenomeni ,le regioni
nascoste del loro accadere . Il tema delle rappresentazioni collettivo fa da sfondo allopera di Robert
Hertz . Hertz va ricordato come iniziatore dellantropologia alpina, per aver compiuto una ricerca sul
santuario di S.Besso (a Cogne) e sul pellegrinaggio ad esso connesso. Hertz ,di formazione
filosofica,intraprese anche uno studio rimasto incompiuto sul tema del peccato e dellespiazione fra i
popoli primitivi. Nelle sue ricerche egli adott la procedura del maestro : isolare il fatto sociale in
quanto tale della forma culturale . Una procedura che non si distaccava molto da quella degli
evoluzionisti, che cercavano di cogliere,aldil delle forme sotto cui si presentavano costumi come la
couvade ,lesogamia e il totemismo,le stesse caratteristiche essenziali .Tuttavia Hertz al contrario degli
evoluzionisti ,restrinse di molto il campo dindagine ,ad es. ,nello studio sulla rappresentazione collettiva
della morte egli si concentr sul costume della seconda sepoltura in uso fra le popolazioni del Borneo.
Lidea di fondo dellopera di Hertz pu essere ricondotto alla problematica Durkheimiana della coesione
sociale . La concezione che ciascun popolo ha della morte ,deriva dalla comprensione dei meccanismi
mediante i quali la societ riesce a mantenere lequilibrio e la propria coesione sociale . Hertz si
preoccup di sottolineare come la morte si rivesta ,nei diversi popoli di emozioni e rappresentazioni
differenti. La morte non pone fine solo allesistenza fisica ,ma anche allidentit sociale dellindividuo , a
cui, la coscienza collettiva attribuiva una certa importanza e una dignit pi o meno grandi. La morte
pone fine al rapporto fra lindividuo e la societ cui appartiene ,per questo, essa viene letta come una
minaccia alla coesione del gruppo ,questultimo deve perci ristabilire il proprio equilibrio mediante una
serie di riti atti allo scopo : rituali funebri . Essi forniscono un ragionevole distacco del defunto dalla
comunit dei vivi. Hertz fu attratto dal rito della seconda sepoltura in uso presso alcuni popoli del
Borneo . Alle prime esequie che seguono insieme immediatamente dopo la morte dellindividuo ,dopo un
periodo di lutto, segue un rito, pi solenne del 1 ,durante il quale viene data una sistemazione definitiva
ai resti del defunto. Nel rito della seconda sepoltura Hertz vide il significato che la morte assume
presso tutti i popoli quello di una transizione da uno stato allaltro . Un passaggio ,come dir poco
dopo Van Gennep da una condizione sociale allaltra. Dopo il saggio sulla rappresentazione collettiva
della morte Hertz diede alla stampa unopera dal titolo :
La preminenza della mano destra .Studio sulla polarit religiosa. Hertz spiega come la preminenza
della mano destra sulla sinistra ,dovuta al fatto che lemisfero sinistro possiede funzioni pi elevate
rispetto a quello destro ,non pu spiegare la priorit che la destra riveste sul piano simbolico . La stessa
priorit della mano destra sul piano della motilit . secondo Hertz ,leffetto di ritorno dellenfasi
attribuita dagli individui a quella parte del corpo e quindi dello spazio . Hertz riprende la distinzione
operata da Durkheim fra Sacro e Profano . La distinzione fra destra e sinistra riprende, sul piano dello
spazio,quella pi generale fra sacro e profano . La preminenza della destra sottolineata anche sul
piano linguistico delle lingue indoeuropee ,in cui il termine destra deriva dalla stessa radice sancrita
deks ,mentre il lato sinistro indicato con termini diversi che non hanno alcuna radice comune . Ci
dipende ,spiega Hertz dal fatto che la destra associata al positivo,mentre la sinistra riflette
sentimenti di inquietudine e negativit. Nel periodo in cui il pensiero di Durkheim domina il panorama
delletnologia dellepoca si sviluppa il lavoro di Arnold Van Gennep. Lopera i riti di passaggio non venne
accolta con entusiasmo dall Anne sociologique la rivista fondata da Durkheim. Ragioni di scuola e
ragioni di formazione ,ma anche ragioni teoriche che posero Van Gennep ai margini delletnologia
francese . Van Gennep intu che la vita degli individui scandita presso tutti i popoli da riti che seguono
il passaggio da uno stato sociale allaltro. Egli spiega come ciascuno di questi riti sia composto da 3 fasi :
fase di separazione (riti preliminari ) fase di margine ( riti liminari ) ,fase di aggregazione (riti postliminari) . Egli attribu grande importanza alla fase centrale , quella di margine ,poich essa contribuisce

a rendere meno traumatico il passaggio da uno status sociale allaltro . Van Gennep riconobbe ad Hertz
il merito di aver intuito limportanza della fase di margine in ci che egli aveva definito fase di
transizione ,ossia il periodo di lutto fra le 2 esequie . Il comparativismo di Van Gennep fu interpretato
in maniera sbagliata dai suoi critici . Lenorme quantit di dati citati da Van Gennep venne letto come il
tentativo di trovare ovunque delle somiglianze ,mentre in realt il suo intento era quello di dimostrare
la struttura di ogni sequenza cerimoniale .Inoltre egli sottoline che erano le connessioni logiche fra
queste 3 fasi a dover destare interesse e non i loro contenuti. Marcel Mauss fu l ultimo allievo di
Durkheim e lultimo degli etnologici francesi a non aver compiuto ricerche sul campo. Di formazione
semitista ,fu un profondo conoscitore delle religioni e fondatore nel 1925 dell Institute de etnologie .
La prima importante opera di Mauss riguard le forme primitive di classificazione scritta con la
collaborazione di Durkheim . Egli tent di dimostrare come luniverso naturale e gli oggetti non siano
classificati secondo unattitudine spontanea dellintelletto umano, ma gli uomini classificano gli animali , i
vegetali , gli oggetti , ecc ,avendo in mente la ripartizione degli individui stessi in gruppi sociali . Per
dimostrare ci i 2 autori presero in considerazione i popoli aborigeni australiani (considerati fra i pi
selvaggi) . La societ australiana era suddivisa in classi matrimoniali i gruppi esogamici non fondati sulla
discendenza ma su altri criteri di appartenenza . La suddivisione in classi matrimoniali venne
considerata ,perci, la forma pi semplice di organizzazione social. Ad ogni classe matrimoniale erano
assegnati alcuni simboli animali,vegetali,di oggetti ecc. Ad ogni classe fornita di un nome di animale
(totem) era associata una serie di fenomeni naturali,di animali e di oggetti . Laspetto pi interessante
di questo lavoro fu per Mauss l individuazione di un omologia strutturale fra sociale e simbolico . Tale
omologia strutturale fu ci che consent a Mauss di intraprendere la ricerca di quegli elementi del
sociale (che sulla scia di Durkheim egli chiama fatti sociali ) suscettibili di coinvolgere ,nel loro
accadere ,le totalit livelli sociali: i fatti sociali totali .
Un approccio allo studio dei fatti sociali totali venne offerto da Mauss nel saggio su Le variazioni
stagionali delle societ eschimesi . La diversa disposizione morfologica che questi gruppi di cacciatori
artici tendevano ad assumere durante le diverse stagioni dellanno ,venne considerata da Mauss dal
punto di vista del significato totale che esso riveste sul piano sociologico . La tendenza di questi popoli
a riunirsi durante linverno e separarsi durante lestate venne letta come una conseguenza diretta dell
intensit della vita sociale: riti, feste . cerimonie . La disposizione morfologica era per Mauss qualcosa
che non doveva essere spiegata ma che serviva a spiegare alcuni aspetti di vita sociale. Mauss torn
solo parecchi anni dopo ad occuparsi di fatti sociali totali ,quando prendendo in considerazione i
fenomeni messi in luce da Boas prima a da Malinowski poi,pubblic lopera che la rese pi celebre : il
Saggio sul dono . Egli classific i fenomeni del potlatch e del kula come fatti sociali totali
appartenenti alla categoria del dono . Alla base di tali fenomeni vi era il principio di reciprocit
,caratterizzato , secondo Mauss , da 3 regole :dare, ricevere ,ricambiare . Mauss fu molto affascinato
dalla letteratura delletnologia polinesiana e dalla teoria dello hau presso i MAORI della Nuova
Zelanda. Lo hau ero lo spirito della cosa donata , che poneva chi riceveva ,il dono in condizioni di
inferiorit rispetto al donatore . Poi poter ristabilire lequilibrio spezzato dallo hau il dono doveva
esser ricambiato. Secondo Mauss ,infine ,durante il potlatch o il kula ,gli individui svolgono il semplice
ruolo di attori ,mentre le unit sociali coinvolte nello scambio sono gruppi pi ampi ,come la famiglia ,il
clan ecc. Mauss assimil tali pratiche alla categoria del dono del quale rappresentavano delle variazioni
nella direzione di un commercio di ordine nobile per stabilire delle relazioni pacifiche (il kula) ,come un
continuo torneo per affermare il proprio prestigio (il potlatch).

CAP 8 = DIFFUSIONE DI CULTURE : KULTURKREIS , PRE CULTURALI E MIGRAZIONI

Lultimo decennio del XIX secolo vide un progressivo ed irrefrenabile declino delle teorie
evoluzioniste . Il metodo storico nello studio delle singole culture aveva rimpiazzato la ricerca di
uniformit delle leggi che regolano lo sviluppo socio-culturale . La teoria dei cerchi o circoli culturali
(Kulturkreislehre ) nacque nellarea della lingua tedesca a fine ottocento . La storia non era pi
considerata come svolgimento delle leggi dello sviluppo socio-culturale pensate in senso naturalistico,
ma come processo di crescita, inerente alle singole culture. A ci si aggiungeva la prospettiva
geografico-etnologica che mostrava come alcuni aspetti della vita materiale,istituzionale, simbolica dei
popoli della terra potessero presentare similitudini ed analogie. Contrariamente agli evoluzionisti che
trattavano similitudini ed analogie e come prodotti di cause simili ,gli etnologi tedeschi e australiani
introdussero i concetti di diffusione e contatto, selezione eincorporazione dei tratti culturali .
Prendendo in considerazione soprattutto armi e utensili considerati espressione di arte primitiva , essi
elaboravano la teoria della diffusione degli strati e dei circoli culturali. Il geografo Friedrick
Ratzel elabor un criterio per individuare lorigine comune di 2 o pi tratti culturali . Tale criterio ,
detto della forma o della qualit proponeva che 2 elementi simili rintracciati in contesti culturali
differenti ,avessero unorigine comune se la loro somiglianza non fosse dovuta solo alla loro analogia
funzionale o dal materiale con cui erano stati prodotti ,ma tale criterio doveva essere integrato con un
altro, elaborato dallafricanista Leo Frobenius ,detto criterio della quantit . Secondo tale criterio se
2 reperti individuati in contesti culturali diversi ,fossero simili in base al criterio di qualit e
presentassero anche accessori ed ornamenti simili,allora essi hanno certamente unorigine comune o
sono luno la trasposizione dellaltro in un diverso contesto culturale . Frobenius scrisse molte opere
sullarte e le culture africane fra cui Lorigine delle culture africane ,unopera di sintesi in cui
elabor la teoria degli strati culturali . Con questo termine indic dei processi di diffusione dei tratti
culturali sotto forma di ondatesuccessive ,ad unondata ne seguiva unaltra , e poi unaltra , fino a
formare delle sovrapposizioni di strati composti da tratti. Obiettivo dei diffusionisti tedeschi fu quello
di individuare le stratificazioni temporali dei tratti migratori , cui corrispondono non solo il contatto
fra culture diverse , ma anche spostamenti di interi popoli. Fritz Graebner contribu pi degli altri
allelaborazione della teoria dei cicli culturali. Il lavoro di Graebner e collaboratori si determin come
una grande classificazione dei tratti culturali e nel loro ordine in tassonomie. Il limite della teoria di
Graebner stava nel fatto che, malgrado ,egli parlasse di Kulturkreis come in uninsieme complesso di
elementi, questi elementi non erano pensati come funzionalmente connessi fra loro. Lappartenenza dei
tratti ad uno stesso ciclo dipendeva dalla semplice compresenza. Secondo Graebner ,infine ,compito
degli etnologi non doveva essere solo quello di individuare lorigine comune dei tratti culturali ,ma quello
di accertare linfluenza di una cultura su di unaltra. Le idee del diffusionismo in lingua tedesca vennero
propagate soprattutto dal missionario cattolico austriaco Wilhelm Schmidt , fondatore di una vera e
propria scuola, detta Scuola di Vienna che ebbe i suoi epigoni fino al 1950 , e in cui si formarono fra
laltro Paul Schebesta Wilhelm Koppers e Martin Gusinde ,specialisti nellAsia ,nellAfrica e nelle
Americhe . Secondo Schmidt lo sviluppo culturale avrebbe preso le mosse da 2 concezioni
fondamentali :il culto della madre terra e quello del padre ciclo. Schmidt cominci ad esporre le proprie
ipotesi sulla rivista Anthropos da lui stesso fondata ,dove pubblic un articolo dal titolo Lorigine
dellidea di Dio che costitu ,fra laltro ,linizio di una grande opera che avrebbe portato lo stesso nome
e che Schmidt complet parecchi anni dopo. Le tesi dei diffusionisti accentuavano fortemente le teorie
degenerazioniste ,infatti la diffusione di un tratto culturale comportava la sua degenerazione rispetto
alla supposta purezza originaria. Qualunque elemento culturale a contatto con altri elementi ,subisce
infatti unalterazione che spesso viene letta come corruzione e decadimento . A ci Schmidt accost
lipotesi della degenerazione dellidea di Dio. Egli volle dimostrare che lidea di Dio fosse presente
presso i popoli naturali, anche i pigmei africani dimostravano di possedere tale idea,che, a contatto con
altre culture e per naturale degenerazione si era trasformata nellidea di un essere superiore come
signore della natura. Secondo Schmidt il compito dei missionari etnologi era quello di far tornare ai
popoli selvaggi la consapevolezza dellidea di Dio ,presente ,seppur sbiadita ed impoverita ,nelle loro

menti . Mentre si diffondevano le tesi di Boas si affermava ,nellambito dellantropologia americana ,un
indirizzo di ricerca che poneva al centro della propria attenzione la diffusione delle culture indiane.
Fondamentale per tale prospettiva fu il concetto di area culturale .Con questo termine intendiamo
unarea geografica all interno della quale sono presenti determinati tratti . Il concetto di area culturale
deriva da una particolare concezione di cultura come somma complessiva dei tratti componenti. Il
concetto di area culturale si diffuse nei primi anni del 900 grazie a delle ricerche sia in campo
etnografico che museografico . Le ricerche museografiche furono fondamentali sia in Germania che in
America per la diffusione delle teorie diffusioniste. Sul piano teorico il problema che si posero tali
studi pu essere cos formulato: come si pu spiegare la distribuzione irregolare dei tratti culturali tra
gruppi che possiedono un nucleo centrale tale da far credere che essi vivano nella medesima cultura? La
risposta consisteva ,da un lato, nel considerare i tratti culturali come elementi soggetti a migrazioni
,dallaltro veniva problematizzata la natura composita e selettiva della cultura. Alcuni tratti venivano
accolti altri rifiutati a secondo che fossero compatibili o meno col nucleo della cultura stessa. In tale
prospettiva emersero le ricerche di Clark Wissler. Secondo Wissler esistono dei centri di irradiazione
che distribuiscono i tratti culturali nellaree culturali . Tali tratti vengono irradiati in maniera
irregolare e diventano sempre meno incisivi man mano che ci si allontana dal centro. Le tesi di Wissler
vennero criticate da etnologi e linguisti di varia ispirazione . Fra questi ricordiamo Edward Sapir che ne
La prospettiva temporale degli aborigeni australiani evidenzia come i tratti culturali vengono irradiati
in maniera disomogenea e non in tutte le direzioni e non seguendo sempre lo stesso ritmo,pertanto
difficile stabilire lautenticit o la successione di unacquisizione di una cultura rispetto ad unaltra.
Inoltre nel ragionamento di Wissler era implicita lidea che i centri di irradiazione non potessero subire
delle variazioni considerevoli nel tempo. Il diffusionismo che si svilupp in Gran Bretagna fu diverso sia
da quello austro-tedesco che da quello americano . In Gran Bretagna si diffuse con diverse varianti ma
quella che ebbe maggiore fortuna fu quella detta iperdiffusionista nella versione di Grafton Elliot
Smith e del suo collaboratore William Perry . Costoro proposero come unico centro di irradiazione della
cultura dEgitto ,dallEgitto la cultura si sarebbe diffusa a tutto il globo. Elliot Smith e Perry
apportarono diversi esempi a sostegno della loro tesi. La presenza nellAmerica precolombiana di
costruzioni di tipo piramidale ,la presenza in Australia di alcune pratiche di mummificazione di
cadaveri , e varie teorie eliocentriche ed elio litiche ,che ebbero successo pi fra i dilettanti che fra
ricercatori affermati .

CAP 9 = IL TRAMONTO DELLEVOLUZIONISMO E LAFFERMAZIONE DELLA RICERCA SUL


CAMPO IN GRAN BRETAGNA

Un tratto saliente sella ricerca antropologica per tutto l 800 fu la separazione fra antropologi e
etnografi cio tra coloro che riflettevano teoricamente sui popoli primitivi e coloro che lavoravano sul
campo per la raccolta dei dati. Spesso per la raccolta dei dati vennero somministrati dei test. Questi
test venivano spediti a quelli che ,nel gergo dellepoca venivano detti men on the spot uomini sul
posto,cio Europei che avevano contatti pi o meno frequenti con i nativi delle colonie e vennero
denominati corrispondenti.Fra questi ricordiamo Lorimer Fison e Alfred W.Howitt che oltre a
corrispondere con Tylor ,Frazer e Morgan ,pubblicarono anche unopera tutta loro, dal titolo
Kamilaroi and Kurma ,unopera fondamentale per la conoscenza dellorganizzazione sociale dei popoli
aborigeni australiani . Ma il caso di Fison e Howitt non fu lunico. La collaborazione pi celebre fu,senza
dubbio,quella che leg per molti anni Frazer a William Spencer e Francis Gillen. Grazie ad una serie di
spedizioni scientifiche il 1 , e grazie alla sua frequentazione fra gli aborigeni il 2, essi arrivarono alla
pubblicazione di opere importantissime tra cui The Native Tribes of Central Australia e The

Northern Tribes of Central Australia,2 opere fondamentali, su cui Durkheim e Mauss basarono le loro
teorie sul totemismo,le classificazioni,le religioni primitive. Nellultimo scorcio del XIX secolo
lantropologia britannica subiva forte spinta. Nel 1892 vennero poste le basi per le realizzazioni del
Ethnography sourvay of United Kingdom,un progetto che aveva come obiettivo la raccolta di dati
antropologici-etnografici-linguistici-geografici ecc sulle isole britanniche. Negli stessi anni venne
varato un progetto per la raccolta di dati nella penisola indiana , nacque cos lImperial Gazzetteer of
India . Le survey erano ricognizioni etnografiche realizzate nellambito di una collaborazione fra
antropologia ed amministrazione coloniale , e certamente contribuirono allaffermazione
dellantropologia negli ambienti accademici. Essi consistevano nella compilazione di rapporti da parte di
uomini inviati sul posto. Cos lantropologia cominci ad affermarsi negli ambienti accademici. Fra coloro
che dalle Universit britanniche diedero la spinta per le immagini etnografiche vi erano biologi,
psicologi,medici. Di questi citiamo Alfred Cort Haddon ,dellUniversit di Cambridge, che di ritorn da
una spedizione nello stretto di Torres e pubblic un resoconto della propria esperienza a contatto con i
nativi. Hoddon insistette per ottenere una 2 missione . La spedizione nello stretto di Torres
costituisce una pietra miliare della ricerca antropologica. Gli etnografi del tempo furono figure di
passaggio. Molte delle loro opere segnarono un distacco dalla tradizione del metodo comparativo
dispirazione evoluzionista . In sostituzione delle survey ,preziose ma superficiali e rapide ricognizioni
,venne introdotto un nuovo tipo di prodotto : le monografie etnografiche ,esse contenevano la
descrizione di molti aspetti della vita sociale di un gruppo o riflettevano una maggiore consapevolezza
da parte del ricercatore dellimportanza di conoscere una societ nella sua totalit. Laffermazione
dellantropologia fu rapida ma non facile. Gli antropologi avevano parecchi nemici,geografi,storici delle
religioni, filologi e soprattutto missionari. Questultimi simpegnarono in una massiccia opera di
conversione dei popoli selvaggi. Vi furono anche religiosi che guardarono con simpatia e vivo interesse
scientifico a questi popoli e contribuirono a farli conoscere ai popoli europei . Ma gli antropologi erano
unaltra cosa ,essi erano legati agli ambiti accademici. Fra gli antropologi di formazione divenne
antropologo attraverso la partecipazione alla spedizione nello stretto di Torres . I suoi interessi si
volsero ben presto alle organizzazioni sociali e alle terminologie di parentela. Egli si schier , a tal
proposito ,in favore di Morgan . Rivers non era evoluzionista ma al contrario di Kroeber considerava i
termini di parentela lespressione delle relazioni sociali e non delle organizzazioni sociali e sui termini di
parentela egli pubblic intorno al 1910 un articolo su quello che egli stesso chiam metodo genealogico
. Questultimo consisteva nel chiedere ad un nativo il nome dei suoi parenti pi prossimi ed i termini con
cui venivano designati poi i nomi ed i termini con cui venivano designati i suoi parenti pi lontani, fino ad
ottenere un quadro completo della terminologia in uso fra i membri di quella societ. Tale metodo
secondo Rivers aveva il vantaggio di porre il ricercatore sullo stesso piano del nativo e ,attraverso un
salto allindietro fra le generazioni ,conoscere aspetti della vita di quel popolo prima che fosse
contaminato dall influenza europea . Negli ultimi anni della sua vita Rivers si accost al diffusionismo e
nel 1914 pubblic
The History of Melanesian society sostenendo la tesi dellimpoverimento dei tratti culturali man
mano che ci si allontana dal centro di irradiazione . Prima del 1910 Rivers scrisse altre opere ,di
carattere metodologico ,meno conosciute ma non per questo meno importanti, redatte su invito
dellAntropological Institute di Londra e di altri enti. Molto interessanti appaiono alcune osservazioni di
Rivers circa il progresso della ricerca sul campo : Un tipico esempio di lavoro intensivo ,scrive
Rivers , quando un ricercatore soggiorna per alcuni anni presso un gruppo formato da 400/500 individui.
Egli indaga su tutti gli aspetti della vita sociale del gruppo fino ad arrivare a conoscere uno per uno
tutti i membri di esso. Non si accontenta di informazioni generali ma indaga i dettagli di ogni aspetto
della vita di ognuno . Inoltre Rivers scriveva Non vi nulla di pi inutile per un ricercatore che
limitare il proprio studio alla sociologia ,non possibile pensare di fornire un quadro completo della
religione di un popolo senza prendere in considerazione tutti gli aspetti della sua vita ,la lingua ,le
tecnologie ,ecc. In questa affermazione di Rivers possiamo intravedere come prende forma la
prospettiva che dominer i decenni successivi il funzionalismo.

CAP 10 = LA RIVOLUZIONE ETNOGRAFICA E IL FUNZIONALISMO DI BRONISLAW


MALINOWSKI

Gli anni della 1 guerra mondiale furono gli anni di stagnazione. Molti promettenti antropologi perirono
al fronte,altri abbandonarono o ritardavano le loro ricerche. Il 1922 fu lanno di pubblicazioni di
Argonauti del Pacifico occidentale di Bronislaw Malinowski . Egli comp delle ricerche prima in Nuova
Guinea , e poi pi ad est ,nelle isole Trobriand ,studiando non solo lorganizzazione politica ,sociale,
giuridica , ma anche la vita sociale ,religiosa ,sessuale di questi isolani .
Malinowski fu fatto oggetto di una specie di culto reso allantropologo sul posto considerato come un
individuo dotato di capacit misteriose che gli consentivano di penetrare la vita del popolo studiato. In
effetti Malinowski fu fondatore di quella che lui stesso chiam osservazione partecipante che
consentiva allantropologo di entrare in contatto empatico col nativo. Per anni la figura di Malinowski fu
legata ad una specie di mito con funzioni auto elogiative e rassicuranti per la comunit antropologica .
Ma quando 25 anni dopo la sua morte ,vennero pubblicati i suoi diari segreti,questo mito sub un duro
colpo , Malinowski non era la persona mite e controllata che tutti credevano ,egli aveva sempre qualcosa
da dire sui selvaggi , e lo diceva con parole volgari; pass ; pass gran parte della propria vita sperando
di essere altrove . Dal 1922 al 1938 Malinowski svolse la propria attivit di insegnamento presso
la London School of Economics . In questi anni vennero pubblicati i suoi lavori sulle isole Trobriand ed in
particolare Argonauti del Pacifico occidentale . Largomento portante dellopera uno scambio
cerimoniale che coinvolge i popoli che abitano queste isole ,anche molto distanti fra loro. Questo
scambio ,Kula nella lingua delle Trobriand, venne considerato da Malinowski come un importante
fenomeno economico , si tratta di uno scambio complesso che possiamo cos . In queste isole, che
possiamo immaginare come disposte su una circonferenza circolano 2 tipi di oggetti : collane di
conchiglie rosse e braccialetti di conchiglie bianche, le prime circolano solo in senso orario ,le seconde
in senso antiorario ,questi oggetti non escono mai dal circuito di scambio e vengono scambiati durante
visite che gli abitanti di queste isole si scambiano periodicamente . Tanto i preparativi per la partenza
quanto gli scambi sono caratterizzati da una serie di rituali magici, inoltre ,parallelamente al Kula
considerato categoricamente come un cerimoniale ,si verifica uno scambio profano mediante il quale
vengono scambiati oggetti in possesso di un valore d uso . Losservazione partecipante port importanti
conseguenze almeno sul piano teorico :innanzitutto la cultura e la societ vennero concepite come
fenomeni strettamente correlati tra loro ,secondariamente tale correlazione fra cultura e societ era
di tipo funzionale . terzo le culture e le societ vennero concepite come qualcosa che pu essere colto
attraverso una prospettiva di tipo olistico (dal greco ols = tutto) cio nella sua totalit e non
settorialmente (come gi aveva anticipato qualche anno prima Rivers ). Tale prospettiva rientra nel
tentativo di presentare il selvaggio come un individuo capace di esprimere un comportamento coerente
e ragionevole concentrandosi sullo scambio Kula come fenomeno economico Malinowki trascur di
prendere in esame quello scambio profano che sempre si accompagna allo scambio Kula. Malinowski se da
un lato rifiutava la concezione, molto diffusa allepoca, di un comunismo primitivo fra i popoli
selvaggi,dallaltro si rifiutava di vedere nel selvaggio lincarnazione dellhomo economicus. Lanalisi
compiuta da Malinowski sullo scambio Kula mise in luce una fitta rete di rapporti fra famiglie ,clan,
trib ,fondate sul principio di reciprocit. Tale principio far da sfondo ad unaltra importante opera di
Malinowski : Diritto e costume nella societ primitiva e che far da sfondo anche alle opere di Mauss
e Claude-Levi Strauss . Nel 1913 Malinowski confut lipotesi ,diffusa allepoca ,di una promiscuit
originaria fra i popoli primitivi ipotesi basata sullesistenza di determinate cerimonie dove era

consentito avere rapporti sessuali con partner diversi da quello matrimoniale. Malinowski spieg che gli
episodi di licenza sessuale concessi durante tali cerimonie ,sono comunque fortemente regolati, e non
consistono nellaccoppiamento indiscriminato. In Sesso e repressione sessuale fra i selvaggi
Malinowski present la famiglia come il luogo della riproduzione biologica e culturale allo stesso
tempo. Lincesto proibito perch disgregherebbe le relazioni che si istaurano allinterno della societ.
Ci spinge Malinowski ad assegnare alla famiglia e alla proibizione dellincesto rispetto alla societ e
allesogamia. Se la societ ,infatti, una continuazione delle relazioni familiari, lesogamia il frutto
della proibizione dellincesto. Le opere teoriche di Malinowski pubblicate tutte postume, risalgono ad un
particolare momento della vita dellantropologo : il suo trasferimento negli Stati Uniti e sono una parte
importantissima della storia dellantropologia. In una teoria scientifica della cultura egli concepisce la
cultura e la societ come uninsieme di pratiche e comportamenti atti a mantenere lequilibrio della
societ stessa e garantirne,il funzionamento in questa affermazione vediamo il cosiddetto
funzionalismo ristretto di Malinowski .
Lanalisi funzionale della cultura induce Malinowski ad identificare alcuni bisogni fondamentali
dellindividuo , e le risposte culturali che tali bisogni suscitano. Tali risposte generano altri bisogni che
Malinowski definisce secondari o derivati e che consistono nel mantenimento della coesione sociale. Il
funzionalismo allargato di Malinowski rintracciabile nelle sue considerazioni sulla magia.
Magia,scienza e religione pubblicato nel 1948 contiene delle ricerche da lui compiute sulla magia
agricola dei popoli delle Trobiand. Secondo Malinowski la magia ci che consente alluomo di svolgere
con fiducia i suoi compiti importanti. La funzione della magia quella di ritualizzare lottimismo
delluomo.

CAP 11 = LANTROPOLOGIA PSICOANALITICA E LO STUDIO DELLA CULTURA

Col termine antropologia psicoanalitica intendiamo ogni tentativo di applicazione delle teorie
psicoanalitiche fenomeni della sfera culturale e del comportamento sociale, anche in contesti
extraeuropei . La psicologia fu sempre una costante dellindagine antropologica. Una ipotesi sull origine
e lo sviluppo della cultura venne proposta da Sigmund Freud in Totem e tab. Totem e tab era un
tentativo di risposta a 2 domande molto pressanti fra gli antropologi del tempo: che cos il totemismo?
E che relazione c tra il totemismo ed esogamia? Freud si accost allo studio dei selvaggi attraverso la
prospettiva evoluzionista .
Le sue considerazioni sul totemismo e lesogamia possono essere cos riassunte : nellorda
primitiva,unimmagine tratta da Darwin ,il potere detiene il controllo delle femmine ,madri dei suoi figli .
Lo scenario dunque quello di una famiglia allinterno della quale si svilupp il conflitto fra padre e
figli ,questi ultimi, per potersi accoppiare con le femmine del gruppo ,lo uccidono e lo divorano.
Dunque Freud ,allimmagine di una societ primitiva dedita al cannibalis affianca quello di una famiglia
nucleare di natura poligamica .Tale natura poligamica mai si accordava con la tesi evoluzionista della
promiscuit originaria. La promiscuit originaria non poteva costituire il ponte di partenza di quella
condizione edipica che sta alla base della sua teoria psicoanalitica . Freud infatti attribuisce allorigine
delluomo in quanto essere culturale, quel complesso di Edipo consistente nel desiderio di sopprimere il
padre per potersi congiungere con la madre, che egli ritiene a fondamento della dinamica psichica.

Dopo aver affrontato nella prima parte il tema dellorrore dellincesto, Freud affronta nella seconda
parte il tema dell orrore dellincesto , Freud affronta nella seconda parte il tema dellambivalenza
emotiva collegata al tab .
Il tab un adattamento della parola polinesiana tapu che potremmo tradurre come
proibito ,pericoloso. La stessa ragione con cui i nevrotici e i selvaggi osservano i tab autoimposti e
socialmente imposti viene interpretato da Freud come il risultato di ci che egli chiam ambivalenza .
La nevrosi consiste in una proibizione introiettata dallindividuo nellinfanzia.
La proibizione pu rimuovere ,cio inibire,una pulsione ma non eliminarla,questultima ancorata
allinconscio continua ad essere attiva. Nasce cos ci che Freud chiama fissazione psichica,della quale
pu scaturire una nevrosi. In maniera analoga al nevrotico, il selvaggio osserva dei tab nei confronti di
cose che in realt vorrebbe possedere ,azioni che in realt vorrebbe eseguire,persone ecc. Il
comportamento di questi individui caratterizzato da un ambivalenza nei confronti dei tab. Per
rafforzare le proprie ipotesi Freud recupera dalla letteratura antropologica e soprattutto da Frazer
una serie di esempi. Per quanto riguarda latteggiamento nei confronti dei nemici uccisi Freud nota
come,mentre lassassino considerato tab fino a quando ,dopo un certo periodo di tempo, viene
sottoposto a delle cerimonie purificatrici che lo reinseriscono nella societ.
Tale comportamento mostra lambivalenza nei confronti del defunto. Per quanto riguarda i sovrani
Freud mostra come essi sono fatti oggetto di venerazione e tab proprio perch investiti da una sorta
di ostilit inconscia che si manifesta quando gli eventi non sono favorevoli alla comunit. Infine, per
quanto riguarda il tab nei confronti degli individui che hanno avuto un contatto con un defunto ,Freud
rifiuta lipotesi che ci dipenda dalla paura del morto. Freud fa risalire tale tab al contrasto fra la
pena cosciente e la soddisfazione inconscia per la morte avvenuta. Il conflitto edipico il risultato della
relazione madre-bambino-padre che si sviluppa allinterno di una famiglia monogamica.
Anche la famiglia trobiondese di natura monogamica ma essa strutturata diversamente ,infatti
assegna grande importanza alla linea di discendenza matrilineare. Lautorit sui figli di una coppia
infatti esercitata ,non dal padre ,ma del fratello della madre,lo zio materno. Possiamo cos capire la
Concezione che i trobriondesi hanno circa il ruolo del padre nella riproduzione. Il padre,o meglio, il
marito della madre come sarebbe pi giusto chiamarlo,non ha nessun ruolo significativo poich i nuovi
nati sono considerati la reincarnazione degli spiriti dei defunti della linea matrilineare. Malinowski
osserv che nei popoli delle Trobriand il distacco fra madre e figlio avviene in tempi pi lunghi rispetto
a quelli delle civilt europee ,questo stesso distacco e anche meno traumatico , e che il conflitto edipico
investe la sorella pi che la madre. In Sesso e repressione sessuale fra i selvaggi Malinowski parla
infatti di conflitto matriarcale una sorta di conflitto di edipo spostato,caratterizzato dal desiderio o
di sopprimere lo zio materno per congiungersi con la sorella. Gza Roheim rappresenta nella tradizione
dellantropologia analitica la continuit con le posizioni di Freud circa il problema culturale. Roheim
,ungherese,si trasfer negli Stati Unit alla vigilia della 2 guerra mondiale , e ci ha lasciato
unimportante male di lavoro, tra cui lopera Origine e funzione della cultura . Elaborando il
parallelismo sviluppato da Freud tra neurosi individuale e alcuni comportamenti dei selvaggi .Egli tent
di intraprendere la cultura come una neurosi collettiva. Centrale lutilizzo che Geza Rhoeim fa in
Origine e funzione della cultura del concetto di sublimazione .
Con questo termine Freud indicava il processo di produzione di oggetti culturali superiori,come larte,la
letteratura ,la poesia ecc. La sublimazione ci che consente la edificazione della cultura. Roheim port
avanti unampia trattazione sullargomento. Per Roheim la sublimazione una compromesso che evita il
raggiungimento della soddisfazione immediata dei propri desideri. Ma lantropologia psicoanalitica non

ebbe solo le teorie di Freud . Fra gli antropologi psicanalitici che adottarono una prospettiva diversa da
quella freudiana ,ricordiamo linglese John Layard.
Layard fu allievo di Rivers che negli ultimi anni della sua vita aveva fatto propria diffusioni sta. Loyard
si accost alla psicoanalisi intorno agli anni 1930,quando ormai le sue ricerche nellisola di Malecula nelle
Nuove Ebridi della Melanesia sud orientale erano terminate. Tuttavia grazie alla psicologia di Jung
Coli ,di cui fu paziente ,che port a compimento lopera Gli uomini di pietra di Malekula ,unopera in cui
le ipotesi diffusioniste dello sviluppo delle istituzioni locali sintrecciavano con le descrizioni dei riti d
iniziazione era,il frutto dellinfluenza di Rivers e di Jung .
Il distacco di Carl Jung ,allievo di Freud, dalle di teorie di questultimo dipese da una serie di motivi
che possiamo cos riassumere : 1) la critica nei confronti dellinterpretazione sessuale data da Freud a
tutti i simboli,2) la concezione della libido (pulsione del desiderio) come espressione psichica
dellenergia vitale e non sessuale come intendeva Freud 3) lutilizzazione ,in senso epistemologico di
concetti estranei teorico di Freud,come quelli di inconscio collettivo .Larchetipo un precipitato
storico della coscienza collettiva di cui abbiamo memoria nei temi mitologici ci presenti in tutte le
culture in tutte le epoche.
Grazie alla psicologia di Jung Layord port avanti lanalisi del rito maki da lui osservato presso gli
abitanti di Malekula . Durante questo rito un uomo uccideva dei maiali maschi e si appropriava della
forza delle vittime mettendosi al riparo dalla distruzione operata dopo la morte da uno spirito preposto
alla sua persona. Il rito,che prevedeva unidentificazione fra la vittima sacrificale ed il sacrificante,
veniva considerato una vera e propria rinascita sociale e lindividuo assumeva pure un nome diverso . La
pratica rituale si componeva di 2 fasi ,in ciascuna di queste fasi era prevista lerezione di un monumento
in pietra simile al menhir dellEuropa preistorica : una pietra oblunga piantata verticalmente nel
terreno ,che Layard interpret freudianamente e non junghiquamente ,come simbolo del sesso
maschile.Durante la 2 fase ,invece ,veniva eretta una piattaforma di pietra simile al dolmen
dellEuropa preistorica,che Layard interpret come simbolo del sesso femminile.
Il maki venne interpretato da Layard come una forma particolare di quel processo di individuazione
mediante il quale lindividuo cerca di stabilire un equilibrio tra la propria vita ed il proprio inconscio. Del
resto anche tra gli stessi abitanti di Malekula il maki veniva interpretato come una rinascita.

CAP 12 = GLI STUDI ETNOLOGICI IN ITALIA

I studi degli etnografi italiani furono pi sul tipo della survey etnografica che non della monografia
(genere gi affermato nellantropologi angloamericana). In Italia bisogner attendere Vinigi
Grottanelli per vedere realizzato questo tipo di studio. Egli pubblic I Maostudio su una popolazione
dellarea ovest-etiopica. Questa monografia consiste in un resoconto completo della societ mao,della
cultura materiale,spirituale e dellorganizzazione familiare di questi gruppi marginali rispetto agli altri
dellEtiopia. Altri studi furono condotti in Nord-Africa e Eritrea ma non da parte di etnologi ma
funzionari e militari italiani operanti nelle colonie. Durante il fascismo assistiamo a una virata
razzista :infatti vi una specie di asservimento delletnologia alle proprie tesi della superiorit della
civilt romano-latina e al diritto da parte di questa di civilizzare le popolazioni inferiori. Gli atti del
VIII CONVEGNO VOLTA del 1938 rivelano un asservimento allideologia fascista allinterno delle
relazioni degli italiani. Nel 1938 viene messo appunto ilManifesto della Razza che doveva costituire la
base ideologico-giuridica della politica razzista condotta dai fascisti e rivolta in primo luogo agli italiani

di fede ebraica. Durante gli anni di dittatura fascista ci fu chi non ader al regime, tra questi
lintellettuale Ernesto de Martino,filosofo,che mise in atto una critica che chiam naturalismo. Con
questo termine indicava latteggiamento teorico caratterizzante sia la scuola francese di ispirazione
durkheimiana ,sia quella storico-culturale tedesca ,sia la prospettiva funzionalista. Come B.Croce ,de
Martino, criticava lincapacit di questi indirizzi di pensare lesperienza storica dei primitivi allinterno
di una filosofia dello spirito che fosse in grado di restituircene il senso.
Non si possono condurre indagini di tipo scientifico,la vera conoscenza storica.Lo storicismo di Croce
aveva 2 conseguenze : negava la loro qualunque pretesa di scientificit in quanto tali scienze non
aspiravano a una conoscenza storicizzata e poi dallaltro lato negava ai primitivi ,alle plebi,al
canagliume un ruolo attivo nella storia.
In Naturalismo e storicismo de Martino si limit a confutare le posizioni dei naturalisti che non a
proporre analisi specifiche nella prospettiva dello storicismo crociano. Negli anni 1930 la Scuola di
Milano ,formata da un gruppo di studiosi aperti alle suggestioni del pensiero francese e tedesco e si
rivel lunica forma alternativa alle forme di pensiero di Benedetto Croce e Giovanni Gentile. Tra le
figure di filosofi tra cui Hegel e Kant risult importante laccostamento alle opere di Lvi-Bruhl e
Durkheim.

CAP 13= LETNOLOGIA FRANCESE FRA LE 2 GUERRE

Per quanto riguarda la Francia nei primi 2 decenni del900 le ricerche etnografiche continuarono
soprattutto nella zona dellAfrica Nord Occidentale sub sahariana . Negli anni 1931-32 fu infatti varata
dallo Stato Francese una legge per listituzione ed il funzionamento della missione Dakar Gibuticon
lobiettivo di raccogliere dei dati sulla lingua e le culture delle regioni africane attraversate dalloceano
Atlantico a quello indiano ,ma lobiettivo principale era la raccolta di oggetti di uso comune e rituale per
il Museo de Etnographie du Tracodero di Parigi. La missione dur circa 2 anni e fu diretta dal
franceseMarcel Griaule ,allievo di Mauss. Durante le tante soste lquipe di Griaule ,entr in contatto
con un popolo destinato ad attirare su di s le attenzioni di molti ricercatori : i DOGON. Nel 1938
Griaule avanz lipotesi di un interconnessione fra simbologia , mito,rito e sacrificio dei Dogon. Egli
concep le cosmologie primitive come sistemi autonomi di pensiero.
Tale considerazione trov il suo sviluppo in una delle opere pi lette dellantropologia: Dio dacqua .
Lorganizzazione sociale, la vita religiosa ,cerimoniale e gli stessi rapporti fra sessi non potevano essere
compresi secondo Griaule ,senza una profonda conoscenza di quella cosmologia costituissero dei sistemi
complessi ed autonomi di idee, e che la realt sociale dipendesse in qualche maniera dallidea che gli
attori sociali hanno di tali complessi di idee. Quella che venne definita iniziazione di Marcel Griaule e
che nellottica delletnologo doveva costituire la chiave daccesso alla societ e alla cosmologia dogon, fu
ottenuta mediante una serie di interviste al saggio Ogotemmeli .
I Dogon erano consapevoli dei bianchi e della loro religione e nel 1931 non erano un popolo isolato come
si potrebbe credere leggendo le opere di Griaule. In contrasto con la tradizione durkheimiana Griaule
afferm la priorit degli studi monografici su quelli comparativi sostenendo che solo la conoscenza
approfondita di una societ e del suo sistema di pensiero potesse contribuire alla costruzione di un
repertorio completo delle culture dellumanit .

Il lavoro che Griaule dovette compiere per ottenere le informazioni contenute in Dio d acqua fu
lungo e faticoso. Per questo egli dedic molte lezioni universitarie alla metodologia della ricerca , ed in
particolare allindagine orale. Nellopera Il metodo delletnografia pubblicata 1anno dopo la sua morte
vi contenuta l accuratezza nonch la spregiudicatezza di Griaule in materia . Alcune metafore
contenute nellopera alludono alle informazioni lacunose offerte degli informatori ,al continuo sforzo
del ricercatore per riportare il selvaggio sulla giusta strada a causa della sue tendenza a divagare ecc.
Griaule fu anche sostenitore di una sorta di etnografia durgenza ossia la raccolta di dati su fatti
sociali e culturali destinati a scomparire rapidamente a causa dellinfluenza europea. Griaule e i suoi
collaboratori lavorarono presso i Dogan per molti anni . Alla morte di Griaule le ricerche proseguirono
per opera di altr etnologi che affrontarono alla prospettiva inaugurata da Griaule lo studio dei sistemi
cosmologici e delle religioni africane dellAfrica nord occidentale . Letnologia di Griaule apparve
inadeguata quando durante il periodo della decolonizzazione molti antropologi francesi si dedicarono
allo studio delle trasfrormazioni sociali e dei cambiamenti culturali ,accusando la prospettiva di Griaule
di congelare le culture in sistemi di pensiero e strutture sociali avulse dal contesto storico. Una figura
di grande rilievo per letnologia francese degli anni 1920-1930 Maurice Leenhardt ,fondatore
virtuale in Francia della cosiddetta etnologia oceanistica .Missionario protestante egli venne inviato in
Nuova Caledonia ,una grande isola della Melanesia a nord ovest della Nuova Guinea. A contatto con i
popoli della nuova Caledonia ,i CANAKI , nacquero i suoi interessi etnologici . Egli tent di costruire un
ponte con i Canaki al fine di trasfondere in loro il culto del Dio Cristiano. Egli si impegn in una grande
traduzione delle Sacre Scritture nella lingua del posto ,giungendo cos ad una profonda conoscenza
della lingua dei Canaki. Egli elabor non senza linfluenza della religione cristiana ,una teoria circa la
concezione del mito e della persona nei popoli canaki. Tale teoria venne esposta nellopera Do Kamo La
persona e il mito nel mondo melanesiano. Edai fatti personali e non sociali che Leenhardt ,in parziale
contrasto con la tradizione francese di ispirazione durkheimiana ,affronta lanalisi del mito. Egli concep
il mito come strettamente connesso allidea di persona. Egli non interpret il mito come un racconto nel
quale vi trasfigurata una realt storica , e neanche come un tentativo pre-razionale di comprendere la
realt. Egli interpret il mito come qualcosa in grado di dare un senso al paesaggio ,al tempo ,alla
persona ecc. Il mito rendeva conto della partecipazione delluomo al mondo . La tradizione sociologica
francese dispirazione durkheimiana trov orientalistico nella tradizione della sociologia magherebina
,ossia nello studio delle societ della zona del Maghreb ,fra Marocco ed Algeria . Fra coloro che
rappresentano in maniera straordinaria tale indirizzo di ricerca ricordiamo Robert Montagne che
svolse le proprie ricerche in Marocco ed in Siria ,raccogliendo una grande quantit di testi epici beduini.
Una sintesi dei suoi laudi si trova nellopera La civilt del deserto,pubblicata nel 1947. Gi dal 1924
Montagne cominci a pubblicare ,su alcune riviste orientalistiche ,alcuni articoli sulle popolazioni
barbare del Marocco e dallAlgeria . Questi articoli andarono poi a fondare una grande opera : I
berberi e il Makhzen di straordinaria importanza per letnologia e lantropologia . Montagne si
consider sempre sociologo,allievo intellettuale di Durkheim e Mauss ,ma negli anni in cui svolse le sue
ricerche gli interessi degli etnologi francesi non erano rivolti al Marocco o al vicino Oriente ,ma
allAfrica Subsahariana ,al Sud America e allOceania, per questo la sociologia Marghrebina venne
allepoca ignorata dallantropologia. Il quadro presentato da Montagne in I berberi ed i Makhzen
riguardo lorganizzazione politica dei popoli stanziati nellarea dei monti dellAtlante,fra il Marocco e
lAlgeria.

CAP 14 = lINDIVIDUO NELLA SUA SOCIETA: CULTURA-CARATTERE-PERSONALITA

Negli anni 1920,in America ,a partire dalle concezioni di Kroeber e di altri allievi di Boas sullorigine
della cultura,nacque una prospettiva che porta il nome di configurazionismo secondo cui la cultura il
frutto dellinterazione di pi individui (o configurazioni) che non sono altro che i seguenti espressivi
attraverso cui una cultura si articola : una certa moda ,una filosofia,uno stile di vita. E a partire da
questa concezione di cultura che prende le mosse lopera di Ruth Benedict ,allievo di Boas .
La prima opera della Benedict venne concepita come analisi della diffusione di un particolare tratto
culturale,la credenza nello spirito guardiano esisteva tra i popoli del Nord America. Lo spirito guardiano
assisteva lindividuo nelle sue imprese di caccia o di guerra, egli si rivelava attraverso un sogno o
unapparizione. La Benedict mostr come tale credenza assume sfumature diverse da una societ
allaltra . Ella sostenne che ogni societ esprime una propria modellizzazione. Un tratto culturale pu
avere una diffusione pi o meno ampia,ma ci che conta che essa entri a far parte di un modello:
pattern.La tesi sullintegrazione dei tratti culturali prodotta dai modelli venne elaborata pi
approfonditamente nellopera pi celebre della Benedict : Modelli di cultura. In questo lavoro venne
sviluppata lidea secondo la quale la modellizzazione operata allinterno di una societ sugli elementi
della cultura genera un modello culturale medio che la Benedict ,analizzando i tipi di societ ,arriv a
definire in termini psicologici.
Tra coloro che negli 1930 avanzarono una prospettica originale sul rapporto tra lindividuo e societ
ricordiamo Gregory Bateson ,solo una parte della carriera scientifica di Bateson fu dedicata
allantropologia. Bateson esord con una ricerca sul campo in Melanesia nel 1927 ,ma fu solo nel 1932 che
,tornato fra gli Iatmul della nuova Guinea, cap quelle ricerche che lo consacreranno come brillante ma
egocentrico ricercatore. Lopera da lui pubblicata nel 1936 NAVEN si distaccava infatti dalla
tradizione monografica del tempo . A partire dallanalisi di una cerimonia come il Naven ,Bateson colse
le implicazioni psicologiche ,economiche, politiche ,religiose ,etiche etc. Egli rifiutava la suddivisione
della societ in settori: leconomia,la politica, la religione etc. Il Naven era una cerimonia di
travestimento che veniva eseguita ogni qual volta un giovane realizzava per la 1 volta unazione dotata
di,valore positivo e significativo per la societ: luccisione di un nemico, il passaggio da uno status
sociale allaltro. Durante il Naven i parenti dellindividuo (laua ) si trasferivano adottando le insegne ed i
comportamenti tipici del sesso opposto. Grande importanza assumeva durante il Naven lo zio materno
(wau) che travestito da donna parodiava la debolezza femminile mentre veniva deriso e fatto oggetto di
schermo dagli Astoriti.
Bateson spieg tale comportamento come la necessit di assumere i segni di unidentit diversa da
parte di coloro che non erano soliti ostentare atteggiamenti opposti da quelli del tono tipico (ethos) del
proprio sesso. Lethos di un uomo consisteva ad es. in atteggiamenti fieri e solenni, in accordo con
lideale tipico della societ (eidos).
Le donne invece non mostravano mai atteggiamenti solenni in pubblico perch leidos iatmul prevedeva
per loro modestia e sottomissione. Durante il naven per lo zio materno poteva mostrare affetto nei
confronti del laua, mentre la madre e le donne del gruppo potevano manifestare atteggiamenti solenni
ed orgogliosi per il figliolo

che hanno cresciuto. Lequilibrio fra questi 2


livelli ethos ed eidos ,di cui Bateson ammette il carattere di sole costruzioni del
ricercatore , ci da cui dipende il modello culturale, ossia ci che Bateson definisce
sulla scia della Benedict configurazione.
Nei cap.centrali di Naven, Bateson affronta e sviluppa il concetto di schismogenesi :
Lethos maschile caratterizzato da atteggiamenti fieri e solenni, pi gli uomini si
comportano in accordo con il loro ethos pi le dames rafforzano i loro. Partendo

dallanalisi degli iatmul Bateson osserv che il processo di schismogenesi non riguardo
solo gli individui ,ma anche le famiglie e i clan. Per fortuna tutte le societ possiedono
dei meccanismi fremanti che permettono di bloccare il processo schismogenetico che,
se portato alle sue estreme conclusioni causerebbe la disgregazione delle societ. Uno
dei momenti pi importanti dellincontro fra antropologia e scienze psicologiche
segnato dal lavoro di Abram Kardiner.Kardiner considera la personalit di base come
la risultante di un processo psicologico medio allinterno di una societ. Essa una
struttura alla cui costituzione concorrono istituzioni primari e secondarie. Le
istituzioni primarie sono quelle che plasmano la personalit dellindividuo nella fase
infantile della sua esistenza. Le istituzioni secondarie ,secondo Kardiner, sono
elementi culturali che la societ elabora per attenuare gli effetti che le istituzioni
primarie e hanno sulla personalit. Fondamentalmente nella prospettiva di Kardiner il
concetto di proiezione . Secondo Kardiner infatti durante linfanzia lindividuo
elabora una particolare immagine delle figure parentali, le quali sono oggetto della sua
affettivit ,che proietta poi nel quadro delle istituzioni secondarie ,nella sfera miticoreligiosa. Negli anni 1920-1930 gli interessi dellantropologia americana erano
concentrati nello studio degli indiani del Nord America. La 1 uscita dellantropologia
americana degli USA avvenne per opera di Margaret Mead che comp uno studio
presso le isole Samoa in Polinesia tra il 1926/1927 . Il lavoro di Margaret Mead frutto
delle sue ricerche nelle isole Samoa sintitolava Ladolescenza in una societ
primitiva ,si trattava di uno studio sul contesto culturale e il processo educativo che
influiscono nella formazione della dama nel periodo delladolescenza ,la Mead osserv
come tale periodo in una societ primitiva (cio semplice ed omogenea) fosse meno
traumatico rispetto a quanto avviene nella societ civilizzata ; ella attribuisce tali
differenze a 2 motivi fondamentali : 1) lassenza di messaggi contrastanti da parte
della societ allindividuo ,2) un carattere monodimensionale cio privo di alternative
nelle scelte che si presentano alladolescente. Lo studio dei modelli culturali ,dei
processi educativi e della personalit dominanti permisero alla Mead di pubblicare
altre importanti opere come Sesso e temperamento in 3 societ primitivee
Maschio e femmina. Opere che non portavano grandi novit sul piano teorico ma che
diedero inizio allo studio sulle differenze di genere,studio inaugurato dalla Mead
secondo cui i tratti del carattere maschile e femminile erano determinati pi dalla
cultura che d uninclinazione naturale.

CAP 15 = IL FUNZIONALISMO STRUTTURALE BRITANNICO DA RADCLIFF


BROWN AD EVANS PRITCHARD

Dopo la partenza di Malinowski negli Stati Uniti nel 1936 , Alfred RadcliffBrown divenne la figura pi influente dellantropologia britannica. Allievo di Rivers

,Radcliff- Brown comp le sue prime ricerche nellarcipelago delle isole Andamane
nellOceano Indiano , e pubblic nel 1922 ,stesso anno di pubblicazione di Argonauti di
Malinowski , Gli Isolani delle Andamene . Fu profondamente influenzato da
Durkheim,defin un metodo dindagine per lantropologia. Seguendo Durkheim tent di
circoscrivere il campo d indagine dell antropologia allo studio dei fenomeni sociali in
quanto tali ,ci non riducibile a fenomeni di altra natura. Tale metodo consisteva
nellindividuazione dei meccanismi che operano allinterno della societ garantendone il
funzionamento nella loro comparazione e se possibile nella loro generalizzazione a
livello di leggi. Pertanto il metodo dellantropologia designa loggetto stesso di
questultima : le leggi che garantiscono il funzionamento e determinano le
trasformazioni della societ. Secondo Roadcliff-Brown lantropologia deve studiare i
popoli primitivi attuali. Egli coni un nuovo termine: Antropologia sociale.
LAntropologia sociale una scienza naturale della societ che studi fenomeni
appartenenti ad una determinata realt e non riducibili a fenomeni di altra natura.
Lacquisizione del concetto di Struttura sociale fu di grande importanza per
lantropologia. Struttura sociale designa la trama di rapporti esistenti fra gli
individui . Questo concetto va associato a quelli di processo sociale e funzione
sociale . Processo sociale la moltitudine delle azioni degli esseri umani, soprattutto
le loro interazioni e le azioni congiunte; funzione sociale il rapporto fra la
struttura e il processo vitale. Coerentemente con la definizione da lui fornita di
funzione sociale , Radcliff-Brown propose un campo problematico nuovo, la fisiologia
strutturale.
La fisiologia strutturale la conoscenza dei meccanismi che mantengono viva la trama
di rapporti sociali del modo in cui operano nelle societ, di come ,in sostanza ,si
conservano le strutture sociali. Tuttavia lo studio della fisiologia strutturale rimase
solo a livello pragmatico ,perch Radcliff Brown e i suoi collaboratori si
concentrarono di pi sullo studio delle strutture sociali e dei meccanismi che
garantiscono il loro perdurare nel tempo. Lo studio dei sistemi di parentela
sicuramente lambito dellantropologia a cui Radcliff-Brown diede il contributo
maggiore. La sua esperienza a tal proposito deriva da anni di lavoro presso gli
aborigeni australiani. The Social Organization of Australian Tribas fu il frutto di un
lavoro iniziato in Oceania nel 1910. La peculiarit di questo lavoro sta nellaver
predetto lesistenza in una particolare regione dellAustralia,di un particolare sistema
matrimoniale ,il sistema KARIERA che prende il nome da una trib australiana. Si
tratta di un sistema di 4 sezioni : un individuo dalla nascita viene attribuito ad una
sezione diversa tanto da quella del padre quanto da quella della madre; egli poi
costretto a sposarsi con un individuo appartenente ad una sezione diversa sia dalla sua
che da quella del padre e della madre.
Tale sistema congeniato ,almeno dal punto di vista teorico, per assumere il carattere
di ripetitivit ciclica. In un saggio del 1941 Radecliff-Brown riprese la problematica

sulle terminologie di parentela, che aveva visto schierarsi da un lato Krouber e


dallaltro Rivers (seguace di Morgan). Radcliff- Brown concluse il saggio con una critica
a quello che gli sembr essere lo psicologismo di Krouber. La differenza fra le
posizioni degli evoluzionisti e quelle di Radcliff-Brown emerge soprattutto
nellinterpretazione di un particolare aspetto dei sistemi OMAHA . I sistemi di tipo
Omaha sono caratterizzati dal fatto che la figlia del fratello della madre (quella che
noi chiamiamo cugina) viene chiamata madre. Gli evoluzionisti spiegano lesistenza di
una simile terminologia come leffetto di unistituzione che in passato aveva consentito
che un uomo sposasse la figlia del fratello della moglie ( cio la nipote) e dunque la
possibilit che un individuo fosse il figlio biologico della cugina. Radcliff-Brown
spiegava,invece, una simile terminologia come una giustificazione sociologica di
eventuali unioni di questo tipo. Nel 1929 Radecliff- Brown pubblic un libro intitolato
La teoria sociologica del totemismo dove forniva una teoria sul totemismo che
metteva in discussione la teoria di Durkheim circa le ragioni dellutilizzo di simboli
animali o vegetali nella caratterizzazione del totem. Latteggiamento rituale degli
individui nei confronti del loro totem viene spiegato da Durkheim in funzione del fatto
che il totem simboleggia la societ stessa. Radcliff-Brown invece spiega questo
atteggiamento come un aspetto particolare di una generale tendenza rituale da parte
delluomo nei confronti di simboli animali e vegetali. Egli spiega questa attitudine per il
fatto che determinante specie rivestono una particolare importanza economica per un
gruppo. In Il metodo comparativo dellAntropologia sociale Radcliff-Brown
abbandona tuttavia la spiegazione economico-sociologica per cercare di rispondere a
2 domande in particolare : perch vengono utilizzate certe specie piuttosto che altre
per rappresentare le relazioni fra gruppi sociali? E perch spesso vengono associati
animali che presentano caratteristiche simili (ad es. una parte di un gruppo pu essere
detta falco e laltra cornacchia)? Dalla comparazione dei miti australiani e nord
americani che hanno questi animali simbolo come protagonisti; Radcliff-Brown concluse
che : il mondo animale viene pensato in termini di relazioni sociali cos come quello
umano; i rapporti di opposizione fra gruppi vengono simboleggiati mediante specie
animali opposte ,tuttavia questi rapporti di opposizione potrebbero essere espressi
con altri simboli. Fra le grandi figure dellantropologia sociale britannica un ruolo
significativo occupato da Edward Evans Pritchard .
La 1 importante opera di Pritchard venne pubblicata nel 1937 e sintitolava
Stregoneria ,oracoli e magia fra gli Azande . Gli AZANDE sono un popolo che occupa
unarea compresa fra il Sudan e il Congo attuali. Egli inizi dallanalisi della concezione
che questo popolo aveva della stregoneria e della magia ,ma questopera fin per
trattare della natura stessa del pensiero Azande . Ecco un importante passo : Fra gli
Azande scrive Evans-Pritchard ,ogni disgrazia pu essere attribuita ,come infatti
succede, alla stregoneria,che viene considerata come una condizione organica
interna ,anche se la sua azione di tipo psichico . Colui che subisce la disgrazia
consulta gli oracoli o gli individui. Gli Azande possiedono tutto un insieme di tecniche

magiche che mettono in pratica per proteggere persone o attivit di stregoneria . Cos
Stregoneria ,oracoli e magia costituiscono un insieme di credenze e riti che acquistano
un senso solo se considerati come elementi indipendenti di una stessa struttura ,che
sono legati da una certa logica. La stregoneria causa la morte,la morte dimostra che
esiste la stregoneria ,gli oracoli confermano che stata la stregoneria a causare la
morte, la magia serve a vendicare la morte. Il fatto di considerare la magia come un
complesso strutturato di idee fa si che Evans-Pritchard si distingua da altri autori
disposti a considerare la magia in relazione ad altri aspetti della vita sociale ma non
come sistemi di idee. In effetti lopera del 1937 era destinata ad iniziare ,almeno
nellambito dellantropologia britannica, lo studio di quelli che verranno detti sistemi
di pensiero. Da allora in poi il pensiero primitivo non sar pi oggetto di teorie circa la
sua origine pre-razionale o pre-logica , ma verr considerato insieme di concetti
coerenti e legati fra loro da una logica propria. Evans-Pritchard torn su questi temi
parecchi anni dopo ,soprattutto ne La religione dei Nuerun popolo da lui visitato
durante gli anni 1930. I NUER vivono nel Sudan ,ed Evans Pritchard pubblic
numerose opere su questi allevatori di bovini e agricoltori ,ma lopera pi celebre
senza dubbio I Nuer dove egli illustra la dinamica politica della societ Nuer
attraverso un modello ,il modello segmentario. In questopera Evans- Pritchard spieg
che la dinamica politica della societ Nuer consisteva in dei rapporti di associazione o
d conflitto che i segmenti autonomi della societ possono assumere alternativamente
fra loro. Questi segmenti o linguaggi costituiti dai discendenti degli antenati ,si
alleano o distaccano in modo da creare gruppi opposti, ma tuttavia, creando sempre un
equilibrio tra le forze in lotta,equilibrio grazie al quale questi conflitti venivano
fermati e ricomposti.

CAP 16 = ETNOLOGIA E ANTROPOLOGIA IN ITALIA NEL SECONDO


DOPOGUERRA

Gli anni successivi alla seconda guerra mondiale furono per gli studi antropologici
italiani anni difficili a causa della scia ideologica lasciata dal regime fascista. Un
momento di rilancio importante fu dato da Ernesto de Martino che nel 1948 pubblic
Il mondo magicoche si presentava come la continuazione di Naturalismo e
storicismo ma on un tono diverso,qui infatti de Martino si impegnava in una
ricostruzione della struttura del mondo magico,unico vero modo per recuperarlo alla
storia. Recuperare alla storia il mondo magico significava ribaltare la prospettiva
crociana che de Martino criticava. La filosofia di Benedetto Croce composta da 4
categorie dello spirito : 1) estetica,2) concettuale,3)economica 4)etica che sono
appunto ambiti dove si risolveva lattivit dello spirito. Alla attivit teorica Croce fa
risalire la filosofia e larte: nella filosofia sono presenti tanto la dimensione

conoscitiva quanto quella universale mentre larte o estetica conoscenza ma del


particolare. In maniera analoga leconomia atteggiamento pratico del raggiungimento
un fine particolare mentre letica la volont di perseguire un fine universale.
Nel mondo magico de Martino spiega come per lui i poteri magici sono reali e lo fa
prendendo in causa la sfera dei fenomeni paranormali. Cos facendo si distacca ancor
pi da Croce : una realt storica, secondo de Martino, non poteva essere concepita
dallo Spirito quindi dallesterno,ma doveva essere rivisitata allinterno. Importante il
concetto di presenza. La presenza uno stato etico che luomo si sforza di
costituire per sfuggire allidea ,insopportabile di non esserci. E un moto sofferto ma
vitale a cui non ci si pu sottrarre .

CAP 17 = LANTROPOLOGIA AMERICANA E LA RINASCITA NOMOTETICA

Verso la met del 900 lantropologia americana sub notevoli cambiamenti il pi


importante di questi fu quello detto rinascite nomotetica . Il termine nomo tetico e
rimanda alla tradizione filosofica tedesca, al piano della ricerca delle leggi come
obiettivo della scienza. A quella nomotetica si contrappone la dimensione ideologica o
della descrizione del particolare , che era la prospettiva favorita da Boas nellambito
delle metodologie etnografiche e dellanalisi antropologica. Fra coloro che si fecero
partecipi di questo rinnovamento della prospettiva ricordiamo Leslie White . La
notoriet di White dipese da 2 fattori in particolare la teoria dellevoluzione
culturale, e il fatto di essere stato il 1 a ripensare le teorie di Morgan. Questo
impegno teso alla rivalutazione della figura di Morgan nacque in concomitanza con un
viaggio che White comp nellunione Sovietica. White torn negli USA profondamente
influenzato dal marxismo di cui adesso poteva utilizzare alcuni assunti teorici per
combinarli allevoluzionismo di Morgan. Tuttavia il marxismo recepito da White si
riduceva allassoluto che le condizioni tecnico-economiche determinano la vita della
societ umana. I temi delle teorie di Whitr sono fondamentalmente 3 : 1) la teoria
dellevoluzione culturale, 2) la prospettiva deterministica della cultura ,3) la
concezione della cultura in quanto tale e lo studio di essa che White defin :
culturologici. White inoltre sosteneva che il criterio per misurare lincremento
culturale doveva essere individuato nella quantit di energia procapite che la societ
in grado di controllare e sfruttare. White dedic gran parte della sua opera principale
: La scienza della cultura alla confutazione delle concezioni sul libero arbitrio e sulla
teoria della storia come prodotto dellazione di grandi uomini . White coni il termine
culturologia per definire il campo di riflessione sui fenomeni materiali,sociali,simbolici

caratteristici della cultura. Ma la culturologia non era solo un campo di studio, essa
doveva anche definire il proprio oggetto come qualcosa di comprensibile in termini a
lui e soltanto a lui propri. Si trattava di un problema molto simile a quello sollevato da
Krouber nel suo Superorganico ,che tuttavia White criticava, perch sosteneva che
secondo Krouber le spiegazioni culturologiche fossero solo statiche, mentre la
generalizzazione degli aspetti atemporali dei fenomeni culturali, secondo Krouber,
apparterrebbero alla psicologia. Una simile concezione di cultura faceva nascere una
domanda : in che modo lambiente esterno influisce sulla cultura? La mancata risposta
di White a tale domanda costituisce la maggiore critica mossa a White da Julien
Steward ,altra figura dellantropologia impegnata nella ricostruzione di
unantropologia come sapere nomo tetico. Come White , Steward, rappresent la
reazione al particolarismo boesiano e il tentativo di ristabilire lantropologia come
sapere generalizzante. Steward inizi il proprio lavoro presso degli indiani del SuOvest degli USA ,ma il suo contributo maggiore alletnologia provenne dai suoi lavori
presso il gruppo degli SHOSHONE del Grande Bacino. Furono questi studi a fornire lo
stimolo per la sua teoria dell ecologismo culturale: gli Shoshone divennero lesempio
delluomo che vive al limite della sopravvivenza ,vivendo in un territorio proibitivo,
fatto di grandi deserti e paesaggi selvaggi, lunico elemnto dominante della loro
esistenza era la ricerca di viveri da una stagione allaltra. Essendo molto semplice la
tecnologia a loro disposizione, e praticamente nulle le alternative offerte
dallambiente , i loro modelli di vita vanno considerati come un adattamento a questa
dura realt fisica. Ma a stimolare le ricerche di Steward non erano solo gli Shoshone
ma anche larcheologia. Egli infatti comp ricerche archeologiche a Sud Ovest degli
USA ,attribuendo particolare importanza ai modelli di insediamento ed ai reperti che
potessero testimoniare ma qualche forma di sfruttamento delle risorse umane.
Steward defin la sua prospettiva evoluzionismo multilineare e nella sua opera pi
celebre Teoria del mutamento culturale scrisse : levoluzione multilineare altro non
che una metodologia che si fonda sul presupposto che nel mutamento culturale si
danno regolarit specifiche,tale metodologia ha il compito di individuare le leggi
culturali ,essa concentra la propria attenzione sulle culture particolari e si occupa
infatti di quei pochi casi di parallelismi di forma,di funzione, di sequenza, che hanno
validit empirica.
Quello che si perde sul piano delluniversalit lo si riguadagna in concretezze e
specificit. Levoluzione multilineare ,quindi,non ha leggi o schemi a priori. Steward
sostenne inoltre che lo sviluppo culturale non va pensato solo come accrescimento
della complessit ma anche come lemergere di successivi livelli di integrazione
socioculturali. Tali livelli d integrazione sono pensati da Steward come i modelli
generali presenti in tutte le organizzazioni sociali, che differiscono per il diverso
grado di complessit ,ad es. la banda patrilineare ,i linguaggi,la nazione ecc. Un
ulteriore sviluppo alle teorie di White e Steward rappresentato dal materialismo
culturale il cui maggior esponente Marvin Harris.

Harris riassume in s il determinismo sulturale di White ,linteresse per i fatti


ambientali di Steward e delle tendenze derivanti da ununione molto particolare delle
teorie di Marx . Pur prendendo le distanze dal Marx filosofo,egli ricorse a
questultimo per sottolineare ,come aveva gi fatto White,la funzione causativa delle
condizioni materiali sullesistenza. Per Harris infatti il materialismo culturale
definisce il compito dellantropologia come quello di definire le differenze o le
somiglianze fra sistemi di pensiero e comportamenti delle comunit umane. Ma una
teoria del marxismo intesa come teoria che pone in evidenza la funzione causale delle
condizioni tecnico-economiche nellesistenza culturale delle societ , ben lontana
dalla teoria elaborata da Marx nelle opere della maturit.
Nelle sue opere pi importanti Marx sottolinea limportanza del fattore
rappresentazionale o ideologico nelle relazioni sociali fra uomini e fra questi e le
loro condizioni di esistenza. Nella sua critica agli altri indirizzi di ricerca Harris
sottolinea limportanza di analizzare i fenomeni sociali da un punto di vista del nativo
( emico). Il suo modo di procedere ben evidente nella spiegazione da lui fornita circa
le ragioni della repulsione che hanno gli HINDU verso la carne delle vacche ,che loro
ritengono sacra. La possibilit di uccidere le vacche per cibarsi della loro carne
significherebbe privare i contadini indiani di unimportante fonte di sostentamento
che da tempo immemorabile fornisce latte, forza per trainare aratri e carri ,ed
escrementi che possono servire da combustibile .
Dunque sebbene espresse in termini religiosi, la proibizione di uccidere vacche per
cibarsene affonda le proprie radici in questioni materiali. Nellambito di una
costruzione dellantropologia come sapere generalizzante ,infine,non possiamo non
parlare di quella prospettiva nota ,come antropologia economica .
Linizio di tale prospettiva potrebbe essere rintracciato nei lavori di Malinowsky e di
altri antropologi che negli anni 1920-30 avviarono questo tipo di studi, nonch al
saggio sudano di Mauss. Tuttavia questi lavori non vennero tenuti nella giusta
considerazione da coloro che nei 20 anni seguenti svilupparono una teoria economica
dellantropologia ,e probabilmente ci fu dovuto al prevalere del modello formalistico
nello studio della teoria economica. Il modello formalistico implicava una costrizione
della scienza del comportamento umano nella sfera delleconomico ,dove per economico
si doveva intendere un campo di attivit allinterno del quale gli uomini tendono sempre
ad adeguare, mediante un calcolo ,determinati mezzi e fini altrettanto determinati.
Leconomista americano Lionel Robbius pubblic nel 1932 il testo base di questa
prospettiva di ricerca, il Saggio sulla natura e il significato della scienza economica .
Robbius ripens la teoria economica marginale sta alla luce del comportamentismo
allora dominante negli USA, e afferm che la massimizzazione dellutile il principio
basilare del comportamento umano. Questi si accostarono a tale prospettiva si
concentrarono soprattutto sul problema della decisione e della scelta economica,

esaminando questi 2 problemi attraverso lutilizzo di concetti e nazioni tipiche del


marginalismo. Questi termini erano quelli di : risparmio,capitale,investimento, spesa,
profitto ,ecc. che non erano poi cos diversi da quelli utilizzati da Boas per descrivere
il potlatch.

CAP 18 = LANTROPOLOGIA STRUTTURALE DI CLASSE LEVI-STRAUSS

La ricerca e lopera teorica di Claud Levi- Strauss possono essere considerate come
uno sviluppo delletnologia francese di ispirazione durkheimiano. Dopo aver compiuto
numerose missioni in Brasile,a seguito delloperazione della Francia da parte dei
tedeschi Levi-Strauss si rifugi in America nel 1941 ,dove rimase fino al 1948. Qui
entro in contatto gli etnologi della scuola di Boas ,come Krouber e Lowie, ma ebbe
modo di conoscere anche filosofi e linguisti europei ,anche essi espatriati ,come il
russo Roman Jacobson e molti altri esponenti della linguistica strutturalista. Lo
strutturalismo linguista influenz profondamente lopera di Levi-Strauss ,ed
fondamentale per comprendere gran parte della sua opera. La 1 opera che diede a
Levi-Strauss fama mondiale, fu Le strutture elementari della parentela del 1949.
La proibizione dellincesto ,spiega Levi-Strauss lunica fra le leggi sociali, ad avere
carattere universale, cio essere valida in tutte le societ .
Legata alla sfera culturale in quanto regola, ma allo stesso tempo ancorata alla natura
in quanto fenomeno universale, la proibizione dellincesto segna il passaggio della
natura alla cultura. Precludersi laccesso alle donne del proprio gruppo significa
renderle disponibili ai membri di un altro gruppo che, a loro volta, dovranno adottare il
medesimo comportamento con le donne del proprio gruppo.
Lesogamia pu dunque essere considerata come lespressione allargata della
proibizione dellincesto.
La proibizione dellincesto quindi si accompagna sempre ad una pratica ,quella
dellesogamia, che consente di interpretare i sistemi di parentela come sistemi di
comunicazione e di scambio fra gruppi. E in questa prospettiva che si colloca la
riflessione di Levi Strauss su quello che egli chiama atomo di parentela .
Questo atomo lunit minima parentale ,esso composto da 4 elementi: 1) il padre,
2)la madre,3) il figlio,4) il fratello della madre.

Questultimo detiene sul figlio della sorella e su questa unautorit inversamente


proporzionale a quella che detiene il padre sul figlio e sulla moglie. Considerare latomo
di parentela come lelemento irriducibile della parentela medesima significa non solo
rendere ragione della presenza dello zio materno nei sistemi di autorit di molte
societ matrilineari, ma anche conferire allalleanza matrimoniale un ruolo molto pi
importante della stessa discendenza nella costruzione delle strutture parentali.
Questa appena enunciata la cosiddetta teoria generale dei sistemi di parentela,
elaborata da Levi- Strauss dei sistemi di parentela ,elaborata da Levi-Strauss
nellopera del 1949 ,accanto adesso troviamo una teoria ristretta che concerne
invece gli aspetti teorici di questo lavoro dellantropologia francese.
La teoria ristretta coincide con lanalisi delle strutture elementari contrappone le
cosiddette strutture complesse come la nostra, che si limitano a proibire il
matrimonio con determinati individui , ma non indicano quale gruppo debba
appartenere,per obbligo o presenza,leventuale partner matrimoniale. La struttura pi
elementare ,secondo Levi Strauss,lunione matrimoniale fra cugini incrociati (cio
figli di fratelli di sesso opposto), ed lunione che meglio di ogni altra esprime il
principio di reciprocit che sta alla base di ogni rapporto di scambio. Lorganizzazione
dualista esprime anchessa un ottimo criterio per la scelta del coniuge: dividendo i
membri di una societ in met esogamiche; ogni individuo costretto a sposarsi con un
individuo della met opposta. Tuttavia lunione fra cugini incrociati (che distinguiamo
dai cugini paralleli ,cio figli di fratelli dello stesso sesso) prevale anche
sullorganizzazione dualista. Un esempio di struttura elementare ci viene fornito dai
BORORO dellAmazzonia, un gruppo di indios brasiliani a cui Levi-Strauss dedic molti
dei suoi lavori .
I Bororo hanno dei villaggi divisi in 2 met esogamiche ,un individuo, appartenente ad
un clan della met est costretto a sposare un individuo appartenente alla met ovest
, e viceversa. I matrimoni sono dunque facilmente prevedibili e descrivibili allinterno
di clan ben precisi. Il destino matrimoniale di un individuo pu essere facilmente
compreso,perch questo modello ce lo indica chiaramente.
Fra i Bororo le unioni fra cugini incrociati bilaterali sono molto apprezzate e
ricercate,perch esprimono al meglio lorganizzazione dualista che per loro il modello
di vita sociale. Levi-Strauss ritiene indispensabile trattare le unioni matrimoniali fra
cugini incrociati ,le regole dellesogamia e lorganizzazione dualista come esempi di
altrettante strutture fondamentali sono strutture di scambio governate dal principio
di reciprocit. Il principio considerato da Levi-Strauss la struttura mentale
soggiacente a tutte le relazioni di scambio. Esso ha una natura inconscia e deriva dal
passaggio della natura alla cultura. Esso gi dato nella proibizione dellincesto e
nellobbligo dellesogamia. Ne Le strutture elementari della parentelaLevi- Strauss
spiega lesistenza di molteplici sistemi matrimoniali come lespressione di pochi principi

strutturali di base sui quali predomina il principio di reciprocit. Levi-Strauss parla


dunque di struttura di parentela ELEMENTARI&COMPLESSE. Come sappiamo la
qualifica di strutturale viene applicata anche alle teorie di Radcliff-Brown relative
alla rete delle relazioni sociali che, per lantropologo britannico costituivano uninsieme
di elementi interconnessi,una struttura appunto. Levi-Strauss criticava RadcliffBrown per quanto riguarda il suo modo di concettualizzare la struttura sociale. LeviStrauss criticava in primo luogo lanalogia tra la struttura dellorganismo e quella della
societ ,inoltre il fatto di ricondurre lo studio delle strutture sociali ad un livello che
quello della morfologia e dalla fisiologia descrittive; infine egli rigettava la riduzione
della struttura sociale alla semplice somma delle relazioni sociali . Per Levi-Strauss in
conclusione, quello di Radecliff-Brown ha un piatto empirismo. Il concetto di struttura
sociale sostiene Levi-Strauss non ha alcun referente empirico. I suoi referenti sono i
modelli costruiti in base ad essa. La struttura per Levi-Strauss una categoria dello
spirito umano. Il pensiero funziona grazie allopposizione di termini come alto/basso,
destra/sinistra ecc. Si tratta di opposizioni prive di contenuto, vuote, che servono a
ordinare il mondo dellesperienza naturale e sociale ,al fine di farne un oggetto del
pensiero. Le strutture sostiene Levi-Strauss ,oltre che prive di contenuto sono
inconsce come il principio di reciprocit trova piena espressione nella nozione di
inconscio strutturale. Con Levi-Strauss non si tratta pi di caratterizzare la
differenza fra pensiero logico e pensiero prelogico,razionale o mistico,civilizzato o
primitivo. Si tratta di definire quelle leggi del pensiero che in entrambi i casi sono le
stesse. Le leggi del pensiero sono le stesse perch identiche sono le strutture grazie
alle quali esso si articola,che si tratti dellinconscio del selvaggio o quello
dellantropologo importa poco. Qui Levi-Strauss si rif alla linguistica che costituisce
per lui una specie di ideale pragmatico. Estata la linguistica strutturale che ci ha
reso familiare lidea che i fenomeni fondamentali della vita dello spirito, quelli che la
condizionano e determinano le sue forme pi generali si collocano sul piano del
pensiero incosciente.
Linconscio sarebbe dunque il termine mediatore fra me e gli altri. Lattenzione rivolta
da Levi-Strauss agli studi degli etnolinguisti americani e del fonologo russo Roman
Jackobson gli volse lapertura verso quella che egli non ha mai cessato di considerare
la scienza sociale che per la prima volta riesce a formulare relazioni necessarie. Lo
stesso impianto teorico de Le strutture elementari della parentela risentiva gi
fortemente di alcuni assunti della linguistica strutturale. Levi-Strauss scriver circa
30 anni pi tardi : come il fonema mezzo senza significato proprio per formare
significati,ha proibizione dellincesto mi apparve come il campo di giuntura fra 2 campi
ritenuti separati. Allarticolazione del suono e del senso rispondeva cos su un altro
piano quella della natura e della cultura. Questa analogia tra il linguaggio cultura
resa possibile in virt di una scelta di partenza compiuta da Levi-Strauss. Tale scienza
consiste nellassumere come campo problematico la sfera della comunicazione.

CAP 19 = LA PARABOLA DEL FUNZIONALISMO BRITANNICO :CONFLITTI E


MUTUAZIONI SOCIALI

LAntropologia sociale di Radcliff-Brown incise profondamente sulla tradizione di studi


in Gran Bretagna. Negli anni del 2 dopoguerra si svilupparono nuove prospettive
teoriche e metodologiche.
La cosiddetta scuola di Manchster fu espressione di orientamento di ricerca che
produsse risultati importanti sia sul piano metodologico sia nellanalisi delle societ
africane.
Il fondatore di questa scuola fu Max Gluckman che condusse la sua attivit di ricerca
sul campo in Sudafrica e Zambia. Gia nei suoi primi lavori (1940) si avverte un
allontanamento dal funzionalismo strutturale dominanti. Infatti secondo lui lequilibrio
della struttura sociale e dellintegrazione della societ non dipendono solo dal semplice
adattamento reciproco degli elementi che la compongono bens il prodotto di
fenomeni contraddittori e conflittuali. Quindi in questa prospettiva i sistemi sociali
sarebbero caratterizzati da fenomeni di instabilit che solo periodicamente viene
sostituita da una condizione di equilibrio.
Cos un conflitto o la ribellione di un popolo contro il sovrano sarebbe per Gluckman la
ricostituzione dellordine iniziale. Ma cos dicendo egli rimase legato ancora alla fase
della problematica della conservazione della struttura senza affrontare quella della
sua trasformazione. In tutti i suoi lavori egli diede importanza allo studio di processi
di integrazione politica e al sistema delle dispute giuridiche.
Ricordiamo tra le opere : Ordine e ribellione nellAfrica tribale e Potere ,diritto e
rituale nelle societ tribali.
La dimensione del conflitto e dellordine portarono Gluckman a definire
analiticamente i concetti dicompetizione, lotta, conflitto e contraddizione. La
competizione indica,secondo Gluckman,le contrapposizioni individuali,la lotta indica i
contrasti ricorrenti ma che non oltrepassano il livello dello scontro individuale, il
conflitto indicava le opposizioni interne alla struttura .

Tuttavia tali crisi non alterano il modello (pattern) fondamentale per cui risolta la
lotta si torna allequilibrio.Infine con contraddizione egli indic quelle relazioni tra
principi e processi discrepanti interni alla struttura sociale che devono ricondurre a
un cambiamento radicale del modello.
Lantropologia di Gluckman rest legata a questi aspetti della conflittualit sociale,
egli analizz il rituale nella prospettiva che il conflitto contribuiva alla risoluzione e
quindi al ristabilimento dellequilibrio sociale. La lotta una volta ritualizzata cio
sottoposta a regole prefissate renderebbe esplicito il contrasto tra quelli che
Gluckman chiam i principi inerenti alla struttura .
Il rito sarebbe una metafora del conflitto utile a rendere espliciti tali principi agli
individui della societ. Sembra quindi avvicinarsi alle teorie di Durkheim ma da lui si
discosta per il fatto di assegnare alla dimensione di conflitto il ruolo centrale nel
processo di produzione dellequilibrio. Con Gluckman ci dirigiamo verso un nuovo
metodo di analisi. Queste analisi si rivolgono allo sviluppo delle relazioni sociali stesse .
Laccentuazione dellaspetto dinamico dellinterazione sociale finiva per spostare
lattenzione dalla norma allazione. Tra gli altri studiosi seguaci della Scuola di
Manchster ricordiamo Victor Turner che inaugur il filone di ricerca chiamato
antropologia del teatro .Allievo di Gluckman ,fece ricerche in Africa come dimostra il
suo lavoro Scisma e continuit in una societ africana (analizza il popolo degli
NDEMBU). Importante la nozione di dramma sociale con la quale Turner indic quei
conflitti che caratterizzavano la societ ndembu che egli descrisse concentrandosi
sulla loro interazione sociale. In questa descrizione individu la dimensione
conflittuale della societ nella contrapposizione tra 2 principi fondamentali :
la discendenza matrilineare e la residenza virilocale .
In questo popolo,quando luomo che esercita lautorit muore ,deve essere sostituito in
base al principio della matrilinearit,dal figlio della sorella. Tuttavia questultima
sposandosi va a vivere nel gruppo del marito,rispettando il principio virilocale.
Sono cos i fratelli figli della stessa madre a comporre il principale gruppo solidale. Gli
uomini devono impedire che i loro figli lascino il villaggio perch questo indebolirebbe
il gruppo in confronto agli altri gruppi. Ma questo genera il conflitto e dal momento
che laggressione fisica verso i consanguinei non moralmente ammessa ecco che il
conflitto viene a realizzarsi tramite accuse di stregoneria : un membro pu essere
condannato in quanto accusato di essere strega o mago. Ci che distingue Turner dai
suoi colleghi della scuola di Manchster il fatto di mettere in primo piano li ndividuo e
i suoi comportamenti ,fatti di scelte e strategie.
Il patrimonio simbolico della comunit al centro del processo rituale :lo studio del
rito mette in evidenza quegli aspetti della struttura sociale meno visibili.

I cosiddetti riti di iniziazione,spiega Turner, mettono in gioco le concezioni del


mondo ,le rappresentazioni dei principi vitali e quindi dei valori su cui si fonda la vita
sociale. Lo studio del simbolismo ndembu indica a Turner di tener conto del significato
dei simboli che composto da 3 livelli : 1) esegetico,2) operazionale,3) posizionale . Il
primo indica linterpretazione locale del significato dei simboli,il secondo
losservazione dellutilizzo dei simboli da parte dei membri della societ,il terzo
individuare il significato del simbolo adattandolo al contesto dato che i simboli hanno
un valore polisemico (possono significare diverse cose). E durante i riti che c una
maggior consapevolezza di questi simboli; si tratta di riti in cui gli individui cambiano
status cio passano da una posizione strutturale allaltra. Queste osservazioni
servirono a Turner per sviluppare la teoria dellopposizione tra struttura e antistruttura.Questultima caratterizzata da tutte quelle situazioni in cui la dimensione
della communitas prevale sulla societas quando per es. gli individui si trovano vivere
situazioni liminali come un tiro di iniziazione o un pellegrinaggio. Ma il processo di
revisione critica dellortodossia funzionalista giunse a una fase critica con Edmund
Leach che non era un africanista. La sua ricerca si svolse interamente tra il Sud
asiatico e lAsia meridionale. Leach comp una breve ricerca tra i KURDI dellIraq e ne
pubblic unopera che parla della loro organizzazione sociale. Leach uno dei primi
ricercatori sul campo in aree in cui un tempo stavano le cosiddette societ
complesse cio caratterizzate da una specializzazione produttiva,dalla scrittura ,da
forme marcate di stratificazione sociale ,da organismi politicie da religioni
universalistiche e salvifiche come linduismo,il buddismo,lebraismo,il cristianesimo e
lislam. Nel suo lavoro sui Kurdi mise in questione il funzionalismo strutturale :osserv
come questa societ sottostava a forze economiche e politiche esterne che creavano
veri e propri rivolgimenti strutturali. Infatti il loro sistema sociale non poteva essere
definito come unentit composta da parti permanenti integrate o periodicamente in
conflitto ma come un sistema costituito da un complesso di interazioni. I temi
dellinstabilit,conflitto,cambiamento,manipolazione sono al centro dello studio di
Leach. Questi temi si trovano sviluppati per lo pi in Sistemi politici birmani.Fino ad
a allora le trib,i villaggi venivano rappresentati come entit chiuse ,mentre Leach fa
una critica alla considerazione delle societ e delle culture studiate dagli antropologi
come sistemi chiusi.
La complessit riscontrata della societ in Birmania studiata non era tanto
discostante da quella trovata in Iraq ,anche qui la pressione delle istituzioni politiche
centralizzate ,il pluralismo linguistico,la stratificazione sociale sono gli elementi
centrali del paesaggio culturale. Leach esamin il sistema KACHIN che come sostiene
costituito un continuum di forme sociopolitiche compreso tra 2 estremi di
organizzazione: una aristocratica ed una egualitaria. Queste organizzazioni
interevengono alternativamente a intervalli di un secolo. Il passaggio dalla forma
gulmao (egualitaria) a quella gumsa (aristocratica) determinato da una
contraddizione interna al sistema. Questa contraddizione si colloca allinterno di un

complicato sistema di scambio matrimoniale tra datori e prenditori di mogli. Una


volta stabilita la gumsa ,il sistema non si ferma qui ma per meccanismi politicomatrimoniali ritorna allo stato gulmao. Quindi questo sistema oscillatorio.Gumlao e
gumsa sono dunque 2 possibili del sistema complessivo.C per altro una discrepanza
tra norma e azione,dice Leach,perch quando un capo si trova ad agire allinterno di
una situazione tendente allo stato gumlao ,egli di fatto pensa in termini di sistema
gumsa. Questa discrepanza porta alla manipolazione da parte degli individui delle
risorse simboliche della comunit allo scopo di trarre vantaggi e potere soprattutto
durante il comportamento rituale. Unaltra novit della critica allo strutturalfunzionalismo fu lintroduzione della nozione di rete e dellanalisi di rete,prospettiva
ad essa correlata (network analysis). Lo struttural-funzionalismo considerava la
societ come un complesso integrato da integrazioni stabili nei quali gli individui
agivano secondo norme. Quindi la descrizione delle norme e regole costituiva il
compito dellantropologia. Ma nel 1950 con la crisi dello struttural-funzionalismo, si
aprono tematiche sul mutamento come deviazione della regola. Si svilupp lo studio
analitico di quelle reti sociali ovvero delle relazioni che in maniera informale legano gli
individui senza seguire la prospettiva normativa.
Questa analisi di rete si conferm nello studio di realt complesse come i contesti
urbani e le societ industrializzate. A Raymond Firth si deve la distinzione
tra struttura sociale e organizzazione sociale. La struttura sociale indica il sistema di
relazioni normative tipiche di una certa societ mentre lorganizzazione sociale indica
il frutto di strategie e scelte che adattandosi reciprocamente tendono a produrre
integrazione o organizzazione. Inoltre si interessa aldil degli schemi normativi di
ovviare i problemi derivanti dai conflitti tra principi strutturali. Un'altra grande
personalit influenzata dalla tradizione anglosassone anche se norvegese fu Fredrick
Barth che esord sul campo KURDISTAN iracheno. Egli ridefin i concetti di gruppo
e confine etnico e dedic a questi temi unopera collettiva Gruppi e confini etnici .
Lo scopo di questopera considerare le comunit studiate in antropologia come entit
chiuse e circoscritte. Per gruppo etnico Barth intende solitamente un insieme di
individui che hanno origini storiche,lingua e cultura comuni. Per molto tempo un gruppo
etnico veniva considerato come un sistema immutabile quindi chiuso. Secondo Barth un
gruppo etnico non necessariamente definibile in base a criteri linguistici e culturali
ma si basa su criteri che gli stessi individui stabiliscono per sentirsi uniti tra loro. Il
confine etnico come dimostr negli studi sul Pakistan, non qualcosa che impedisce il
cambiamento didentit : il confine qualcosa che pu essere attraversato. Un gruppo
che quindi interagisce con altri gruppi deve elaborare criteri di auto identificazione.
Quindi le etnie per Barth sono qualcosa di diverso da sistemi chiusi ma sono
considerate configurazioni locali che tramite il strategie riescono ad avere una
continuit nel tempo. Quindi la staticit definita dal sistema struttural-funzionalista
non identificava pi una societ che anzi pu cambiare pur conservandone lidentit.

CAP 20 = LETNOSCIENZA NEGLI STATI UNITI

Nella met del900 venne a svilupparsi un indirizzo noto come etnoscienza o


antropologia cognitiva che prevedeva la ricostruzione del modo in cui una cultura
organizza la conoscenza del proprio mondo sul piano linguistico,percettivo e
categoriale.
Lo studio del pensiero primitivo un tema che percorre lintera storia
dellantropologia .
I primi ad affrontarlo furono i vittoriani tramite lo studio di fenomeni soprannaturali
come il totemismo,la stregoneria,i miti.. e cercarono di trovare di stabilire sia le
affinit sia le differenze tra i popoli civilizzati e i popoli selvaggi. Ma nessuno di
questi studiosi si interess dei meccanismi cognitivi che determinano variazioni e
continuit nel modo in cui individui appartenenti a culture diverse entrano in rapporto
con la realt di cui hanno esperienza. Mentre gli studi dei meccanismi cognitivi da
ricondursi agli studi effettuati da Rivers e i suoi collaboratori ma questi studi non
ebbero seguito.
A partire invece dal 1950 si fa avanti una nuova corrente di ricerca: letnoscienza:
con un termine composto dal prefisso etno- e la seconda parola che oltre a scienza pu
essere biologia,botanica,geologia etc , in modo che si possono definire sempre nuovi
significati (es etnobiologia). Negli USA 2 studiosi Sapire Whorf nel 1930 avevano
rivolto la loro attenzione alle relazioni tra struttura grammaticale della lingua e
visione del mondo di una data popolazione. Per Boas al contrario di loro la differenza
tra mentalit primitiva e quella dei civilizzati era da mettere in rapporto col fatto
che mentre questi ultimi avevano gi una lunga tradizione di forma scritta
sistematizzata ,i popoli primitivi non avevano avuto la possibilit di fissare la propria.
Per Boas popoli come gli eschimesi o indiani avevano le stesse facolt mentali e la
stessa possibilit di ragionare dei popoli civilizzati ma il fatto che essi non
possedevano forme di ragionamento astratto come la
scrittura rendevano questi popoli agli occhi degli occidentali privi di logicit.
Letnoscienza un settore fortemente influenzato dalla linguistica. Lidea
fondamentale che sottost alla possibilit di unetnoscienza quella per cui ogni
cultura non costituisce tanto un insieme di usi e costumi quanto un sistema di
pensiero formato da elementi :concetti e gruppi di concetti interrelati tra loro che
servono come mappa di orientamento per il comportamento di quanti ne fanno parte

a quella determinata cultura. Quindi letnoscienza un tentativo di comprendere i


principi di organizzazione che stanno alla base del comportamento: loggetto di studio
non sono i fenomeni di tipo materiale di una cultura ma il loro modo di organizzarsi.
Come dice lopera di Tyler Le culture non sono fenomeni materiali,bens
organizzazioni cognitive di fenomeni materiali. I termini ETICO e EMICO indicano 2
prospettive danalisi diverse. Mentre la prospettiva etica d valore alle teorie
dellosservatore ,quella etnica d valore al punto di vista dellosservato. Gli
etnoscienziati privilegiano il cosiddetto punto di vista emico che valorizza
lapplicazione delle categorie scientifiche dellosservatore. Un tipico studio emico
lesplorazione degli ambiti semantici di una tale cultura ossia gli ambiti di discorso nel
quale gli enunciati acquistano senso solo nel sistema complessivo delle relazioni con gli
altri enunciati. I sistemi per indicare i colori o sistemi di classificazione della specie
vegetale etc sono tutti ambiti semantici che vengono esplorati per coglierne le
relazioni in ambito semantico. La prospettiva emica stata criticata da coloro che
non considerarono valido considerare il punto di vista dellindigeno. Le regole emiche
come disse Harris non avrebbero nessun valore esplicativo ma solo le regole etiche
formulate dallantropologo possono considerarsi logicamente conclusivee ci servono
per capire la cultura del popolo da noi analizzato. Per quanto riguarda invece lanalisi
dei campi semantici una delle tecniche elaborate lanalisi componenziale dei termini
di parentela sviluppata da Goodenough e Lounsbury che partono dallidea che le
terminologie di parentela formano dei domini semantici al cui interno i singoli termini
acquistano significati particolari a seconda che siano pensati in contrasto o in
relazione gerarchica rispetto ad altri termini dello stesso dominio. In italiano i
pronomi io,tu,lei,voi,loro si relazionano in base a criteri distintivi di persona (prima,
seconda,terza)genere e numero. Questi elementi distintivi costituiscono le
COMPONENTI di questa analisi componenziale in quanto si configurano come valori
semantici.
La relazione pu essere di tipo CONTRASTIVA es nonno /nonna = masch vs femm dal
punto di vista del sesso o dal punto di vista generazionale es : padre/figlio. Ma questi
componenti nonno,nonna,padre,madre,figlio,figlia.. sono tutti collegati da un sistema
di parentela ovvero una relazione gerarchica .I sistemi di parentela offrono una vasta
gamma di variazioni e ancora di pi ne offrono i sistemi di classificazione vegetale ed
animale.
Letnoscienza quindi un sapere relativistico tuttavia ci sono stati tentativi di
produrre una prospettiva generalizzante allo scopo di identificare une regolarit nei
meccanismi appartenenti a una cultura.
Per es . a questo proposito una di queste teorie generalizzanti pu essere considerata
quella dei colori di base di cui il libro Basic Color Terms indica che qualunque sia la
complessit di una cultura di un determinato gruppo umano esso possiede una gamma
limitata di termini-base per indicare i colori: da un minimo di 2 ad un massimo di 11.

Per termini di base di intende quei fenomeni di percezione cromatica : per es rosso
un termine di base perch non si riferisce ad altri colori mentre scarlatto o ruggine
no perch si riferiscono a rosso,colore base. La differenze di complessit dei sistemi
terminologici sarebbe riconducibile a un differente grado di organizzazione sociale:
pi un gruppo semplice,pi la sua terminologia cromatica sar ristretta .Infatti la
terminologia di un popolo dipende dalla complessit del sistema socio-culturale ma
anche dal posto in cui si vive (es. gli Eschimesi hanno 40 modi per dire neve .
Ci sono tuttavia delle osservazioni che riguardano la relazione tra terminologia dei
colori e variazioni che si registrano tra gruppi umani in ambienti diversi. Es. gli
abitanti vicino allEquatore hanno una terminologia limitata perch avendo una
pigmentazione scura della retina non percepiscono dei colori che chi possiede una
pigmentazione inferiore percepisce. Molti invece hanno insistito sul fatto che il
sistema percettivo di una popolazione influenzato dalle determinanti culturali e non
ambientali (come l es precedente).
Questa critica culturalista spiega che i colori non sono percepiti solo a livello fisicopercettivo ma possono essere percepiti prima di tutto come caldi o freddi o
secchi o umidi . Inoltre la percezione di un colore pu variare in base allindividuo e
a caratteristiche come let,il sesso e lo stesso contesto di riferimento. La posizione
dei culturalistisi riassume dichiarando che solo alcune percezioni cromatiche sono
individuate come fondamentali o basic,e funzionano come significanti cio portatori di
sistemi di informazioni. Al di l delle critiche che possono essere rivolte
alletnoscienza sia per la sua versione relativistica che quella generalizzante,rimane ad
essa il merito di aver prodotto studi rilevanti per la conoscenza di sistemi di
pensiero e del problema del significato.

CAP 21 = PROSPETTIVE CRITICHE NELLANTROPOLOGIA FRANCESE:


DINAMISTA,MARXISTA,PRIMITIVISTA.

Tra il 1950 e il 1970 lantropologia francese vide affermarsi alcune prospettive di


ricerca che mettevano in discussione le categorie e gli orientamenti della disciplina.
Con lespressione prospettive critiche si indicano quella serie di posizioni che anche
se in contrasto a volte tra loro,hanno contribuito a mutare sostanzialmente la stessa
concezione di antropologia.Queste prospettive indicano rispettivamente nellordine :
1) concezione dinamista, 2) una prospettiva di ispirazione marxista,3) unantropologia
primitivi sta. L antropologia dinamista apparsa negli anni 50 in Francia e costitu una
corrente di studi etnologici ,allorigine di questi studi stavano le domande sulla rapida
trasformazione delle societ tradizionali africani a seguito della colonizzazione.

Fu chiaro che lindagine etno-antropologica non poteva pi considerare i propri oggetti


come avulsi dalla storia. Da qui lespressione antropologia dinamista che era
interessata a leggere le societ e le culture in una prospettiva dinamica. Lespressione
situazione colonialeintrodotta da George Balandier costitu il punto di riferimento
per quanti erano interessati allo studio della problematica delle trasformazioni
sociali.Balandier mise a fuoco il rapporto tra societ occidentali e tradizionali
definendolo situazione coloniale cio il dominio da parte di una minoranza straniera
razzialmente e culturalmente diversa che in nome di una superiorit etnica e culturale
si afferma a una maggioranza inferiore.
Baladier dice che tutte le societ sono soggette a dinamica. Anche quelle tradizionali
che sembrerebbero statiche in realt sono sottoposta a 2 tipi di dinamica : interna e
esterna. Per dinamica interna indica il modo di trasformarsi per una societ sulla
spinta delle proprie contraddizioni interne ,i conflitti, interessi di gruppi. Mentre per
dinamica esterna indica la pressione subita da certe societ come quelle tradizionali
da parte di societ pi fortitramite la colonizzazione. Prima ancora di Baladier,
lantropologo Roger Bastide aveva studiato quelle societ che erano state coinvolte in
fenomeni di forte e prolungato contatto culturale ad es le comunit afro-americane
con la cultura bianca. Bastide parla di una doppia causalit ,una interna e una
esternada cui dipende la dinamica sociale come Baladier.
Ma la causalit esterna non solo ha a che vedere con il contatto con una societ
dominante ma indica anche la pressione che il passato di una societ pu esercitare sul
presente di questultima. Quindi lo studio antropologico deve rifarsi a una situazione
globaleche riguardi passato,presente e le aspettative del futuro. In uno studio sulle
religione africane in Brasile ,Bastide individu una nevrosi culturale che consiste in
un attaccamento esasperato alla religione ancestrale (africana) come mezzo per
conservare la propria identit durante lincontro con le religioni del continente
americano e con quella cristiana. Questa religione africana in Brasile si basa su
frammenti di memoria che sono sopravvissuti col tempo.
Ma essendo praticata da gruppi diversi che non posseggono una memoria comune,essi
devono fabbricarsi una religione mettendo insieme i vari frammenti di memoria.
Per quanto riguarda il pensiero di Bastide sullantropologia applicatapropone di
considerarla una nuova antropologia che vada oltre allessere una ricerca in cui
predomina linteresse scientifico. Lantropologia d ispirazione marxista si fond su
studi rivolti prevalentemente allAfrica in quanto essa possedeva uno spessore
storico notevole . Lindirizzo marxista in antropologia non emerse solo grazie
allantropologia dinamista di Balandier ma anche sugli studi dei sistemi economici e
dalla critica alle culture ortodosse del sistema sovietico.

Le idee di Marx si integrarono con quelle di Morgan in Unione Sovietica. Il punto di


partenza di questa antropologia fu lelaborazione teorica di un modo di produzione
,nellopera marxista Il Capitale, che risulta essere una forma storica di esistenza
sociale combinata da 3 fattori principali : i mezzi di produzione,la manodopera e
i rapporti di produzione. I mezzi di produzione sono le risorse e le tecnologie di cui
una societ dispone, la manodopera lenergia umana impiegata nel processo
produttivo. La relazione tra mezzi&manodopera genera un particolare tipo di
produzione,se essa cambia,cambia anche il tipo di produzione. In base a questa
comparazione di tipo economico,nascevano le domande su quale tipo di rapporti di
produzione si basavano gli studi degli antropologi e qual il destino dei rapporti di
produzione tipici delle societ tradizionali che vengono in contatto con il capitalismo
portato dalla colonizzazione. Una delle prime ricerche di stampo marxista fu
compiuta da Claude Meillassoux in Costa dAvorio che definlignatico il modo di
produzione presso i GOURO ed altre societ vicine perch si fonda sulla presenza di
lignaggi al cui interno gli individui sono disposti in una successione generazionale per
via della discendenza maschile o femminile. I rapporti di produzione sono modellati
sulla dipendenza tra giovani e anziani .Queste nozioni si riferiscono a et sociali e
designano la posizione che ha un individuo nella scala generazionale o lignatica. I Gouro
erano una societ che pass da uneconomia di sussistenza a uneconomia di
piantagione con larrivo del colonialismo. Ma a contatto con il capitalismo il modo di
produzione lignatico non scomparve ma coesistette accanto a quello capitalista. Per
studiare le ragioni di questa coesistenza Meillassoux avvi una riflessione che trova
una forma compiuta in Donne,granai e capitali che tenta di delineare le
caratteristiche fondamentali di ci che Meillassoux chiama modo di produzione
domestico il quale sarebbe antecedente a quello lignatico. La comunit domestica
caratterizzata da 1) una produttivit sufficientemente elevata da permettere il
mantenimento di una popolazione,2) lutilizzazione della terra come mezzo di lavoro,3)
limpiego dellenergia umana come mezzo di lavoro, 4) luso individuale di mezzi di
produzione . Il modo di produzione lignatico rappresenta per Meillassoux una
evoluzione storica del modo di produzione domestico. Ciclo produttivo e ciclo
riproduttivo sono strettamente connessi dal momento che non possibile per un
individuo pre-produttivo (troppo giovane) acquisire i mezzi della propria riproduzione
sociale e cio una moglie. Lanziano cede il posto al giovane che hanno la possibilit di
crearsi a loro volta una discendenza. Lanalisi di Meillassoux si pone quindi
principalmente nella prospettiva della riproduzione in quanto nelle societ
caratterizzate da un basso sviluppo delle forze produttive ,il controllo e la gestione
della politica comunitaria nel suo complesso no dipendono tanto dal tipo di gestione dei
mezzi di produzione quanto piuttosto dal controllo sulla riproduzione dei produttori.
La comunit domestica si basava su sistemi di lignaggio:gli anziani sfruttavano i
giovani affittandoli ad altri anziani. Ma questo tipo di lignaggio cambi con l incontro
con il capitalismo quando questi anziani si trovavano a vendere questi giovani come
schiavi a trafficanti europei e musulmani. Il sistema capitalistico sebbene interessato

alla conservazione della comunit domestica in quanto luogo di riproduzione della


forza-lavoro a basso costo ,minaccia alla fine lesistenza stessa di questa comunit
tramite uno sfruttamento che dissolve i rapporti tradizionali allinterno di tale
comunit invece che consolidarli. Lantropologia marxista si dimostrata critica nei
confronti della tradizione disciplinare,essa intervenne in merito a una delle
problematiche pi discusse dagli antropologi : quella relativa al ruolo preminente
esercitato dalla parentela nelle societ primitive, arcaiche,tradizionali.L antropologo
che per primo analizz questo problema fu Maurice Godeller. Egli si pone di conciliare
economia e parentela sotto forma di un rapporto di infrastruttura e sovrastruttura .
I rapporti di parentela funzionano come rapporti di produzione e le relazioni di
parentela fungono da regolatrici dei rapporti nella sfera politica e religiosa. Ma
restava in dubbio il perch i sistemi di parentela dovrebbero funzionare come rapporti
di produzione; al contrario di Meillassaoux ,Godelier non riduce i sistemi di parentela a
un livello base bens a un campo autonomo di rappresentazioni rispondente a leggi
proprie. Linfrastruttura indica i piano materiale mentre la sovrastruttura il piano
ideologico. La religione considerata sovrastruttura per eccellenza.
La tendenza primitiva si svilupp negli anni60 in Francia ed era un movimento
intellettuale diffuso dagli antropologi che mirava alla denuncia dello sterminio degli
indiani sudamericani. Il termine etnocidio con il quale allora si inizi ad indicare lo
sterminio di una cultura pi debole da parte di unaltra pi forte e aggressiva divenne
centrale nel discorso etnografico che partendo da un atteggiamento di rinuncia si
fece promotore di un rilancio del mito settecentesco del buon selvaggio.Sviluppato da
antropologi americanisti il tema delletnocidio radicalizzava un elemento tipico della
riflessione di Lvi-Strauss cio la distinzione tra societ fredde e calde ovvero la
contrapposizione tra selvaggio-civilizzato.
Questa tendenza fu interpretata meglio di tutti da Pierre Clastres che ne La societ
contro lo stato svilupp il tema del primitivismo incentrandolo su unanalisi della
natura del potere nelle societ amazzoniche. In queste societ il capo designato
sulla base dei meriti che egli acquisisce comportandosi generosamente e saggiamente
nei confronti del gruppo. Clastres nega che le societ primitive siano societ prive
della dimensione politica.Per Clastres ci che caratterizza il politico presso queste
societ lassenza di uno Stato che non un difetto ma un pregio perch condizione
della libert dellindividuo e della sua non-alienazione economica. Le societ primitive
sono societ dabbondanza perch basta lavorare poco per vievere,sono societ del
tempo libero perch una volta soddisfatti i bisogni vitali ,il resto del tempo dedicato
ad attivit diverse da quelle produttive.
Per Clastres i marxisti giungono alla soppressione delle societ primitive perch
vogliono trovare una logica di funzionamento delle formazioni sociali generatori di
disuguaglianza sociale.

In realt per Clastres le societ primitive sono al di fuori di questa logica e in pi i


rapporti tra economia e politica sono il risultato di un processo contrario a quello
immaginato dai marxisti . Leconomia si genera a partire dal politico,i rapporti di
produzione derivano dai rapporti di potere ,lo Stato genera le classi.

CAP 22 = ANTROPOLOGIA INTERPRETATIVA E ANTROPOLOGIA DELLA


CONTEMPORANEITA

A partire dal 1970 lantropologia ha attraversato quella che stata chiamata una
crisi della rappresentazione etnografica. Tale crisi riguardava il modo in cui finora
lantropologia aveva parlato degli altri senza interessarsi sul modo in cui questi altri
dovevano venire rappresentati.
Con lespressioni antropologia interpretativa e antropologia della contemporaneit
indichiamo qui 2 prospettive emerse a partire da queste premesse. Lantropologia
interpretativa intende una prospettiva di ricerca e di analisi affermatisi in America a
partire dalla fine degli anni 1960 ma che ha le sue radici nella filosofia e nelle scienze
umane che si sono sviluppate in Europa nel 2 dopoguerra. Questa sfera interpretativa
fa parte tuttavia di una corrente pi generale detta antropologia simbolica.
Nellantropologia simbolica confluiscono stili intellettuali e filosofici come la
semiotica,la linguistica,lermeneutica..
Tutte le correnti e le risorse intellettuali in questa prospettiva hanno consentito di
sviluppare una riflessione piuttosto sofisticata su almeno 3 grandi tematiche : 1) la
considerazione del punto di vista del nativo,2) una discussione di processi comunicativi
che si instaurano tra letnografo e il suo informatore ,3) il tema di come lesperienza
di questo incontro possa essere trascritta in un testo etnografico.
Il programma dellantropologia interpretativa parte dalla base comune dincontro tra
osservatore e osservato ed costituito da pratiche realmente agite e rappresentate.
Queste pratiche per poter essere riconosciute come significanti devono poter
esistere allinterno di un contesto rappresentazionale pi ampio (tipo le mosse

dellalfiere che dalla semplice mossa sono dipendenti dalle regole generali del gioco di
scacchi). Le pratiche e i significati che esse veicolano sono di
natura intersoggettiva perch sono riconoscibili agli stati psichici individuali o alle
credenze personali. Losservato e losservatore sono calati nella stessa situazione e
quindi non esiste una posizione di privilegio :non c il distacco in antropologia tra
osservatore e osservato come nella scienza tra scienziato e oggetto.
C invece una circolarit ermeneutica in cui ciascuno produttore di significati.
Lantropologia ha come oggetto di studio un contesto significante che dato dal
dialogo tra antropologo e informatore
.Linsieme delle pratiche di ricerca si caratterizzano per lattenzione che esse
prestano alle variabilit concrete dei significati culturali nella loro complessit
contestuale. Lidea di una cultura come testo costituisce un punto nodale del lavoro
teorico di Clifford Geertz il virtuale caposcuola dellantropologia interpretativa che
comp studi sul campo che lo hanno portato a toccare gli estremi geografici del mondo
musulmano:lIndonesia e il Marocco.
Per Geertz il fatto che molte interpretazioni siano soggettive non va bene con un
campo di studio che afferma di essere una scienza. Bisogna raggiungere laccesso al
mondo concettuale per scavare oltre una superficie al di l della quale si trova la
verit.
Si tratta di sfogliare uno ad uno i significati stratificati la cui trama costituisce il
TESTO.
Per Geertz la cultura costituita da azioni simboliche e quindi da ragnatele di
significati e si configura proprio come un testo che lantropologo tenta di leggere. Il
concetto di descrizione densa ci permette di capire cosa fa o dovrebbe fare un
antropologo quando cerca di comprendere una cultura aliena ( es analizzare una
strizzatina d occhio che pu avere diversi significati in diverse culture). Allinterno di
questo testo costituito dalla trama di significati stratificati c un testo pubblico
che si crea nellinterazione tra i soggetti che opera lantropologo.Qui risiede loggetto
delletnografia: per Geertz letnografia antropologia in quanto nel momento stesso
in cui lantropologo de-stratifica le strutture significative che egli fa
dellantropologia. Un esempio di comparazione interpretativa la nozione di persona :
analizzando tre contesti culturali diversi in Giava,Bali e Marocco ,Geertz non vuole
conferire nessun contenuto predefinito dellidea di persona. Egli invece vuole vedere
le esperienze dei giavanesi,dei balinesi e dei marocchini allinterno del quadro
concettuale della loro idea di ci che il s. Questo lavoro fu accompagnato
dallosservazione dei diari di Malinowski in cui lautore poneva un problema
epistemologico: come possiamo conoscere unaltra cultura se impossibile capire
laltro per empatia?La ricerca di una soluzione porta Geertz a ritenere che il processo

conoscitivo in antropologia si articoli attraverso 2 tipi di concetti ,quelli vicini e


quelli lontani: i primi sono quelli che un informatore pu utilizzare senza sforzo per
definire ci che lui e i suoi colleghi vedono, i secondi che sono lontani dallesperienza
sono quelli con caratteristiche contrarie tipo amore e nirvana che sono 2 concetti
vicini per noi allesperienza e per lINDU al contrario sono 2 concetti lontani
allesperienza.
Lantropologia oscilla tra questi 2 poli vicini e lontani : tenere il controllo dei secondi
per interpretare i primi. Lutilizzazione ,lanalisi ,la ricerca dei concetti vicini
allesperienza ed un loro continuo confronto con quelli lontani appaiono come
operazioni necessarie per Geertz, per tentare una comprensione del punto di vista
dei nativi.Ritornando quindi al concetto di persona studiato nei 3 contesti culturali
( Giava,Bali,e una cittadina del Marocco) ,Geertz non rifiuta la dimensione comparativa
che utile se serve a raggiungere la conoscenza del modo in cui una realt
universale come lidea del s viene interpretata nei vari contesti culturali ;quindi
rifiuta una prospettiva generalizzante che impone dei concetti etici e si muove solo a
livello di concetti lontani dallesperienza .
Quindi respinge lestremismo emicoche si illude di raggiungere unempatia con il
punto di vista del nativo. Lantropologia interpretativa dopo Geertz (met anni 70) si
indirizza a dare uno sguardo oggettivante pi attento alla condizioni concrete di
vita di una popolazione ,agli effetti di comportamento degli individui, allo studio del
cambiamento sociale. Questa corrente interpretativa non sempre convincente sul
piano del sapere dove non si capisce pi chi interpreta chi o cosa ,non era il senso
che Geertz aveva originariamente dato al suo lavoro interpretativo. Quindi cambia
loggetto di studio e il modo con cui viene fatto,adesso si parla di antropologia della
contemporaneit in cui prevale la dimensione contemporanea : per contemporaneit
non si indica solo loggi ma anche il carattere simultaneo con cui i fatti e lidee
avvengono e prendono forma in un determinato contesto culturale. Lantropologia della
contemporaneit non unantropologia del qui e dellora . Le culture sono infatti il
prodotto di storie ,di stratificazioni,di incontri e scambi culturali. Questa
antropologia della contemporaneit vuole indicare la preoccupazione che consiste nel
non ridurre lantropologia a una semplice rivisitazione del patrimonio classico da un
lato, n ad una scienza del presente. Sono sempre pi numerosi gli studiosi che hanno
cercato di collocare di collocare allinterno del discorso antropologico ,la dimensione
della contemporaneit. Colui che ha affrontato in maniera pi perspicua il tema della
contemporaneit il francese Marc Aug il quale parla diunantropologia dei mondi
contemporanei . Tra i temi da lui messi in rilievo vi un tentativo di mettere in rilievo
la dimensione cosmopolita dellantropologia nellepoca attuale.

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