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Appunti di
per linsegnamento di Matematica discreta e logica
(corso di laurea triennale in Informatica)
Vers. 2.2
Anno Accademico 2011-2012
In copertina una vignetta di Paolo Mottura tratta da I TL 2482-4 Topolino e il naufrago dello spazio
di Silvano Mezzavilla ( Disney).
M. Barlotti - appunti di Teoria dei Grafi per il corso di laurea in Informatica - vers. 2.2 - Pag. I
Questi appunti vogliono costituire un supporto scritto alla parte di Teoria dei grafi
delle lezioni che tengo per linsegnamento di Matematica discreta e Logica per il Corso di
Laurea triennale in Informatica presso la Facolt di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali
allUniversit di Firenze.
Si tratta di un work in progress basato sugli appunti integrativi che ho gi diffuso
nellanno accademico 2010-2011. Anche per questo motivo, inevitabile la presenza di errori
materiali; inoltre, per quanto mi sia sforzato di conciliare il rigore con la chiarezza, alcuni
brani del testo possono risultare poco comprensibili. Sar grato a tutti coloro, e specialmente
agli studenti, che vorranno segnalarmi qualunque problema, dai pi banali errori di stompa
alle oscurit nellesposizione.
Firenze, 08.05.2012
Marco Barlotti
M. Barlotti - appunti di Teoria dei Grafi per il corso di laurea in Informatica - vers. 2.2 - Pag. II
AVVERTENZA
Tutti i diritti di questa pubblicazione sono dellautore.
consentita la riproduzione integrale di questa pubblicazione a titolo gratuito.
altres consentita a titolo gratuito lutilizzazione di parti di questa pubblicazione in altra
opera allinderogabile condizione che ne venga citata la provenienza e che della nuova opera
nella sua interezza vengano consentite la riproduzione integrale a titolo gratuito e
lutilizzazione di parti a queste stesse condizioni.
Luso di questa pubblicazione in quasiasi forma comporta laccettazione integrale e senza
riserve di quanto sopra.
M. Barlotti - appunti di Teoria dei Grafi per il corso di laurea in Informatica - vers. 2.2 - Pag. III
SOMMARIO
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1
4
4
7
7
9
10
11
13
14
2. - Connessione
2.1 - Cammini, circuiti, cicli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 15
2.2 - Connessione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 17
2.3 - Matrice di adiacenza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 21
3. - Alberi
3.1 - Alberi e foreste . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 29
3.2 - Caratterizzazione degli alberi come grafi connessi minimali . . . . . . . . pag. 30
3.3 - Classi di isomorfismo degli alberi con pochi vertici . . . . . . . . . . pag. 33
M. Barlotti - appunti di Teoria dei Grafi per il corso di laurea in Informatica - vers. 2.2 - Pag. IV
4. - Grafi piani
4.1 - Definizione e prime propriet . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 35
4.2 - Calibro e planarit . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 38
4.3 - Il teorema di Kuratowski . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 40
5. - Grafi euleriani
5.1 - Definizione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 41
5.2 - La caratterizzazione dei grafi euleriani senza orientamento . . . . . . . . pag. 41
5.3 - La caratterizzazione dei grafi euleriani con orientamento . . . . . . . . . pag. 45
6. - Grafi hamiltoniani
6.1 - Definizione e prime propriet. . .
6.2 - Qualche condizione sufficiente .
6.3 - Il caso dei grafi piani . . . . .
6.4 - Il caso dei grafi con orientamento
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47
49
55
58
7. - Colorazioni
7.1 - Colorazione di carte geografiche . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 59
7.2 - Il grafo duale di un grafo disegnato nel piano . . . . . . . . . . . . . . pag. 61
7.3 - Colorazione dei vertici di un grafo . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 64
M. Barlotti - appunti di Teoria dei Grafi per il corso di laurea in Informatica - vers. 2.# - Pag. 1
Come si vede, la nozione di grafo orientato diversa da quella di grafo con orientamento.
importante non confondere i due concetti!
M. Barlotti - appunti di Teoria dei Grafi per il corso di laurea in Informatica - vers. 2.# - Pag. 2
Dunque col termine grafo si indicano due famiglie (la prima quella dei grafi
senza orientamento, la seconda quella dei grafi con orientamento) che possono anche
presentare situazioni molto diverse.
In questi appunti, specificheremo capitolo per capitolo (o addirittura sezione per
sezione) se ci riferiamo a una sola delle due famiglie (e in tal caso a quale), oppure
tratteremo in distinte sottosezioni il caso dei grafi senza orientamento e quello dei grafi
con orientamento.
Cominciamo subito con le altre definizioni generali sui grafi, che diamo appunto
separatamente nei due casi.
Osservazione 1.1.1
Sia Z un grafo senza orientamento, e sia @ un vertice di Z . Se Z semplice e senza cappi,
grZ (@) il numero dei vertici di Z adiacenti a @ e distinti da @ .
Dimostrazione Poich Z non ha cappi, grZ (@) il numero dei collegamenti
incidenti a @ ; poich Z semplice, i collegamenti incidenti a @ sono in corrispondenza
biunivoca con i vertici di Z adiacenti a @ e distinti da @ .
M. Barlotti - appunti di Teoria dei Grafi per il corso di laurea in Informatica - vers. 2.# - Pag. 3
Osservazione 1.1.2
Sia Z un grafo con orientamento, e sia @ un vertice di Z . Se Z semplice e senza cappi,
grZ(?) (@) il numero dei vertici di Z adiacenti a @ distinti da @ .
Dimostrazione Poich Z non ha cappi, grZ(?) (@) il numero dei collegamenti che
hanno @ come vertice di entrata ; poich Z semplice, tali collegamenti sono in
corrispondenza biunivoca con i vertici di Z adiacenti a @ .
M. Barlotti - appunti di Teoria dei Grafi per il corso di laurea in Informatica - vers. 2.# - Pag. 4
Osservazione 1.2.1
Sia Z un grafo senza orientamento, e sia @ un vertice di Z . Il numero dei vertici di Z
adiacenti a @ il grado di @ nel sostegno di Z .
M. Barlotti - appunti di Teoria dei Grafi per il corso di laurea in Informatica - vers. 2.# - Pag. 5
Supponiamo che il teorema sia vero per - 5 ", e proviamolo per - 5 . Sia
Sia Z (i , _, +) un grafo con k_k 5 , e sia Z! il grafo ottenuto da Z sopprimendo un
lato. Possono verificarsi due casi:
il lato soppresso un collegamento, incidente due vertici @" e @# ; allora
grZ! (@" ) grZ (@" ) ",
vertici @, cosicch
@i
@i
@i
@i
@i
da cui
@i
@i
Teorema 1.3.2
In qualsiasi grafo senza orientamento, il numero dei vertici di grado dispari pari.
Dimostrazione Ovvio, perch in base al teorema 1.3.1 la somma dei gradi di
tutti i vertici un numero pari.
il numero delle persone che hanno dato un numero dispari di strette di mano
(33) il numero delle persone che hanno stretto la mano a un numero dispari di persone
pari.
Dimostrazione Sia Z (i , _, +) il grafo senza orientamento in cui i
linsieme delle persone date, _ linsieme delle strette di mano scambiate e la funzione
di incidenza + associa a ogni stretta di mano le due persone che se la sono scambiata. La
(3) segue dal teorema 1.3.2 applicato al grafo Z , la (33) segue dal teorema 1.3.2 applicato
al sostegno di Z (cfr. sez. 1.2 e oss. 1.2.1) .
M. Barlotti - appunti di Teoria dei Grafi per il corso di laurea in Informatica - vers. 2.# - Pag. 6
Teorema 1.3.4
@i
Lanalogo del teorema 1.3.1 per i grafi con orientamento molto meno
suggestivo e non ha conseguenze analoghe al corollario 1.3.3.
Teorema 1.3.5
@i
@i
Z!
@i
@i
Z!
@i
M. Barlotti - appunti di Teoria dei Grafi per il corso di laurea in Informatica - vers. 2.# - Pag. 7
e naturalmente
grZ(?! ) (@) grZ(?) (@)
cosicch ancora
@i
Z!
@i
@i
e infine
@i
Z!
da cui
Z!
@i
@i
Z!
@i
@i
@i
1.4 - Isomorfismo.
Siano Z" (i" , _" , +" ) e Z# (i# , _# , +# ) grafi. Si dice isomorfismo tra Z" e Z#
una coppia (:, <) tale che:
( 3)
(33)
(333)
M. Barlotti - appunti di Teoria dei Grafi per il corso di laurea in Informatica - vers. 2.# - Pag. 8
i grafi T8
Per ogni numero naturale 8, si indica con T8 (e si dice cammino di lunghezza 8) il grafo
(i , _, +) dove
i !, ", ..., 8;
_ 2, 2 " T (i ) ! 2 8;
+ id_ .
i grafi G8
Per ogni numero naturale 8 $, si indica con G8 (e si dice ciclo di lunghezza 8) il grafo
(i , _, +) dove
i ", #, ..., 8;
_ 2, 2 " T (i ) " 2 8 ", 8;
+ id_ .
Si considerano anche i grafi G" (ciclo di lunghezza ", consistente in un vertice con un
cappio) e G# (ciclo di lunghezza #, consistente in un due vertici con due collegamenti che
li hanno come estremi).
i grafi O8
Per ogni numero naturale 8 ", si indica con O8 (e si dice grafo completo su 8 vertici)
il grafo (i , _, +) dove
i ", #, ..., 8;
_ 2, 5 T (i ) " 2 5 8;
+ id_ .
i grafi O78
Per ogni coppia di numeri naturali 7, 8 con 7, 8 ", si indica con O78 (e si dice
grafo completo bipartito su 7 e 8 vertici) il grafo (i , _, +) dove
i @" , @# , ..., @7 , A" , A# , ..., A8 ;
_ @3 , A4 T (i ) " 3 7, " 4 8;
+ id_ .
M. Barlotti - appunti di Teoria dei Grafi per il corso di laurea in Informatica - vers. 2.# - Pag. 9
Esercizio 1.5.1
Si dimostri che
( 3)
(33)
G$ isomorfo a O$ ;
Una corretta definizione generale di superficie esula dagli scopi e dalle possibilit di questo
insegnamento; del resto gli unici esempi che avremo motivo di considerare sono il piano, la superficie
sferica e la superficie toroidale. Intuitivamente, si pensi al contorno (qualunque cosa ci significhi...) di
un corpo solido (qualunque cosa ci significhi...). Tecnicamente, col termine superficie intendiamo
riferirci a una variet differenziabile di dimensione 2. In ogni caso, una superficie deve essere dotata di una
metrica.
3
M. Barlotti - appunti di Teoria dei Grafi per il corso di laurea in Informatica - vers. 2.# - Pag. 10
i un insieme di punti di f ;
(33)
_ un insieme di archi di curve semplici su f (ai quali pu essere
assegnato un verso) ;
(333) + associa a ogni elemento di _ linsieme dei suoi due estremi (oppure la
coppia ordinata dei suoi due estremi, se agli elementi di _ associato un verso).
Osservazione 1.7.1
Per ogni grafo Z esiste un disegno di Z sul piano.
cio .
M. Barlotti - appunti di Teoria dei Grafi per il corso di laurea in Informatica - vers. 2.# - Pag. 11
1.8 - Disegni sul piano di alcuni grafi considerati nella sez. 1.5.
M. Barlotti - appunti di Teoria dei Grafi per il corso di laurea in Informatica - vers. 2.# - Pag. 12
M. Barlotti - appunti di Teoria dei Grafi per il corso di laurea in Informatica - vers. 2.# - Pag. 13
1.9 - Sottografi.
Sia Z (i , _, +) un grafo. Si dice sottografo di Z un grafo Z! (i! , _! , +! )
tale che i! i , _! _ e +! la restrizione di + a _! .
Osservazione 1.9.1
Sia Z (i , _, +) un grafo. Per ogni j _, si ottiene un sottografo di Z sopprimendo j
dallinsieme dei lati di Z ; per ogni @ i , si ottiene un sottografo di Z sopprimendo @
dallinsieme dei vertici di Z e contestualmente tutti i lati incidenti a @ dallinsieme dei lati
di Z .
M. Barlotti - appunti di Teoria dei Grafi per il corso di laurea in Informatica - vers. 2.# - Pag. 14
di Z si dice
1.10 - Calibro.
Sia Z (i , _, +) un grafo senza orientamento. Si dice calibro di Z (in inglese:
girth, letteralmente giro-vita) il minimo intero positivo 8 tale che Z ha un sottografo
ciclico isomorfo a G8 .
Osservazione 1.10.1
Un grafo senza orientamento ha cappi se e soltanto se ha calibro ". Un grafo senza
orientamento privo di cappi un multigrafo se e soltanto se ha calibro #. Il calibro di un
grafo senza orientamento semplice e privo di cappi (che non sia privo di cicli, cfr. sez.
3.1) almeno $ .
M. Barlotti - appunti di Teoria dei Grafi per il corso di laurea in Informatica - vers. 2.# - Pag. 15
2.- CONNESSIONE
Osservazione 2.1.1
Una passeggiata che non sia della forma
@, j, A, j, @
se ha i vertici tutti distinti (fatta comunque salva la possibilit che gli estremi coincidano)
un cammino semplice.
Dimostrazione Sia
@ @! , j" , @" , j# , ..., @3" , j3 , @3 , ..., @4" , j4 , @4 , ..., @=" , j= , @= A
una passeggiata con i vertici tutti distinti (tranne la possibilit che sia @ A). Se fosse
j3 j4 con ! 3 4 =, dovrebbe essere @3" @4" (ma questo impossibile
perch per ipotesi i vertici sono tutti distinti) oppure @3 @4" e @3" @4 ; questo
compatibile con la nostra ipotesi (che i vertici siano tutti distinti, tranne eventualmente
gli estremi della passeggiata) solo se 3 " e 4 # =, cio se la nostra passeggiata
della forma
@, j, A, j, @ .
M. Barlotti - appunti di Teoria dei Grafi per il corso di laurea in Informatica - vers. 2.# - Pag. 16
Teorema 2.1.2
Sia Z (i , _, +) un grafo. Siano @, A i con @ A, e supponiamo che esista in Z una
passeggiata di estremi ? e A .
Una passeggiata in Z che abbia lunghezza minima fra tutte quelle di estremi @ e A un
cammino semplice (di estremi @ e A).
Dimostrazione Sia P
@ @! , j" , @" , j# , @# , ..., j3 , @3 , j3" , ..., j4 , @4 , j4" , ..., j= , @= A
una passeggiata che abbia lunghezza minima fra tutte quelle di estremi @ e A.
Supponiamo per assurdo che P non sia un cammino semplice, cio (tenendo conto
dellosservazione 2.1.1 e dellipotesi @ A) che sia @3 @4 per una scelta opportuna di 3
e 4 tra ! e = (con, per fissare le idee, 3 4). Allora, poich per ipotesi non pu essere sia
3 ! sia 4 =,
@ @! , j" , @" , j# , @# , ..., j3 , @3 @4 , j4" , ..., j= , @= A
sarebbe una passeggiata di estremi @ e A avente lunghezza
= 4 3
con
! = 4 3 =, assurdo per come abbiamo scelto P .
Osservazione 2.1.3
Il teorema 2.1.2 non si pu estendere al caso in cui @ A : infatti nel grafo seguente
Teorema 2.1.4
Sia @ i . Un circuito in Z che abbia lunghezza minima fra tutti quelli passanti per @
un ciclo.
Dimostrazione Sia C
@ @! , j" , @" , j# , @# , ..., @=" , j= , @= @
un circuito che abbia lunghezza minima fra tutti quelli passanti per @ . Se @=" @, per la
minimalit di C deve essere = ", cosicch j" un cappio e C un ciclo, come si
voleva. Se invece @=" @, il cammino
@ @! , j" , @" , j# , @# , ..., @="
una passeggiata di lunghezza minima (per la minimalit di C) fra gli estremi distinti @ e
@=" , quindi (per il teorema 2.1.2) un cammino semplice; in particolare, anche @" , @# , ...,
@=# sono distinti fra loro, da @ e da @=" . Ci prova che C un ciclo, come si voleva.
M. Barlotti - appunti di Teoria dei Grafi per il corso di laurea in Informatica - vers. 2.# - Pag. 17
2.2 - Connessione.
Sia Z un grafo senza orientamento.
Siano P"
@ @! , j" , @" , j# , @# , j$ , @$ , ..., j= , @= @
una passeggiata di estremi @ e @, e P#
@ @! , j" , @" , j# , @# , j$ , @$ , ..., j= , @=
@
una passeggiata di estremi @ e
@ .
Indicheremo con P"" (e chiameremo passeggiata inversa di P" ) la passeggiata
@ @= , j= , @=" , j=" , @=# , ..., j# , @" , j" , @! @
di estremi @ e @ (tale passeggiata esiste perch Z senza orientamento).
Indicheremo con P" P# (e chiameremo passeggiata somma di P" e P# ) la
passeggiata
@ @ , j , @ , j , @ , ..., j , @ @ @ , j , @ , j , @ , ..., j , @
@
!
"
"
"
"
di estremi @ e
@ .
Si noti che la somma cos definita non unoperazione nellinsieme delle
passeggiate in Z : si pu fare la somma di due passeggiate, infatti, soltanto se il secondo
estremo della prima coincide col primo estremo della seconda.
Osservazione 2.2.1
Sia Z un grafo senza orientamento. Linverso di un cammino [semplice] di Z anchesso
un cammino [semplice] di Z . La somma di due cammini (anche se semplici) di Z non in
generale un cammino di Z .
Dimostrazione Sia P una passeggiata: poich P" ha gli stessi vertici e gli stessi
lati di P, se P un cammino [semplice] anche P" lo . Per convincersi che in generale la
somma di due cammini (anche semplici) non un cammino, si consideri il seguente grafo
Z:
M. Barlotti - appunti di Teoria dei Grafi per il corso di laurea in Informatica - vers. 2.# - Pag. 18
Osservazione 2.2.2
Sia Z (i , _, +) un grafo senza orientamento. Due vertici @, A i con @ A sono
connessi (in Z ) se e soltanto se esiste in Z un cammino semplice di estremi @ e A.
Dimostrazione Poich un cammino semplice una particolare passeggiata,
chiaro che se esiste in Z un cammino semplice di estremi @ e A allora @ e A sono
connessi in Z . Viceversa, supponiamo che @ e A siano connessi in Z e che sia @ A :
allora esistono in Z passeggiate di estremi @ e A ; scegliendone una di lunghezza minima
abbiamo, per il teorema 2.1.2, un cammino semplice di estremi @ e A .
Un grafo senza orientamento si dice connesso se comunque presi due suoi vertici
essi sono connessi. Un grafo con orientamento si dice connesso se il suo sostegno (cfr.
sez. 1.2) connesso.
Teorema 2.2.3
Un grafo connesso se e soltanto se il suo sostegno connesso.
Dimostrazione Se Z un grafo con orientamento, lasserto si limita a ripetere la
definizione di grafo connesso, quindi possiamo supporre che Z sia un grafo senza
orientamento.
Supponiamo che il sostegno di Z sia connesso. Siano ?, @ vertici di Z ; per ipotesi,
nel sostegno di Z c una passeggiata di estremi ? e @; poich ogni lato del sostegno di Z
(identificabile con un opportuno) lato di Z , tale passeggiata esiste anche in Z , dunque
(per larbitrariet di ? e @) Z connesso.
Supponiamo infine che Z sia connesso. Siano ?, @ vertici del sostegno di Z ; essi
sono anche vertici di Z e, per ipotesi, in Z c una passeggiata di estremi ? e @;
eliminando in tale passeggiata gli eventuali cappi e sostituendo, se necessario, a un lato
quello ad esso parallelo che appartiene al sostegno di Z , da tale passeggiata di estremi ? e
@ si ottiene una passeggiata nel sostegno di Z ancora di estremi ? e @ ; dunque (per
larbitrariet di ? e @) il sostegno di Z connesso.
M. Barlotti - appunti di Teoria dei Grafi per il corso di laurea in Informatica - vers. 2.# - Pag. 19
Teorema 2.2.4
Sia Z un grafo connesso. Se Z ha una foglia @, il grafo ottenuto da Z sopprimendo @ (e
lunico lato di Z incidente con @) connesso.
Dimostrazione Per il teorema 2.2.3, possiamo supporre che Z sia un grafo senza
orientamento, semplice e senza cappi.
Sia Z" il grafo ottenuto da Z sopprimendo @ (e lunico lato di Z incidente con @) e
siano @, A due vertici di Z" : dobbiamo dimostrare che @ e A sono connessi in Z" . Poich
Z" un sottografo di Z , @ e A sono anche vertici di Z ; poich Z connesso, @ e A sono
connessi in Z e quindi (osservazione 2.2.2) in Z esiste un cammino semplice
@ @! , j" , @" , j# , @# , ..., @=" , j= , @= A
di estremi @ e A . Ma non pu essere @ @3 per nessun 3 compreso tra " e = " : infatti,
essendo @ una foglia, c un solo lato incidente con @ e se fosse @ @3 questo lato
dovrebbe coincidere sia con j3 sia con j3" , assurdo perch in un cammino non pu
comparire due volte lo stesso lato. Dunque C di fatto un cammino in Z" , e si cos
provato che @ e A sono connessi in Z" , come si voleva.
Teorema 2.2.5
Sia Z un grafo connesso. Se in Z c un ciclo, ciascun grafo ottenuto da Z sopprimendo
un qualsiasi lato del ciclo un grafo connesso.
Dimostrazione Per il teorema 2.2.3, possiamo supporre che Z sia un grafo senza
orientamento, semplice e senza cappi. Sia
@ @! , j" , @" , j# , @# , ..., @3" , j3 , @3 , ..., @=" , j= , @= @
un ciclo di Z . Sia Z" il grafo ottenuto da Z sopprimendo j3 , e proviamo che comunque
presi due vertici @ e A di Z" essi sono connessi in Z" . Poich Z" un sottografo di Z , @ e
A sono anche vertici di Z ; poich Z connesso, @ e A sono connessi in Z e quindi
(osservazione 2.2.2) in Z esiste un cammino semplice C! di estremi @ e A . Se ogni lato di
C! diverso da j3 , C! anche un cammino di Z" ; in caso contrario C! C" C# C$
dove
C" un cammino semplice di estremi @ e @3" (oppure @ e @3 ), costituito dai vertici e
lati che si susseguono in C! fino a j3 escluso;
C# il cammino semplice @3" , j3 , @3 (oppure @3 , j3 , @3" );
C$ un cammino semplice di estremi @3" e A (oppure @3 e A), costituito dai vertici e
lati che si susseguono in C! a partire dal vertice che segue j3 .
Indichiamo con C# il cammino semplice che si ottiene percorrendo il ciclo dato
da @3" a @3 senza passare per j3 , cio
@3" , j3" , @3# , ..., @" , j" , @, j= , @=" , j=" , @=# , ..., @3" , j3" , @3 .
M. Barlotti - appunti di Teoria dei Grafi per il corso di laurea in Informatica - vers. 2.# - Pag. 20
Teorema 2.2.6
Teorema 2.2.7
Sia Z (i , _, +) un grafo senza orientamento. La relazione in i definita da
@ A @ e A sono connessi in Z
una relazione di equivalenza in Z .
Dimostrazione La riflessiva per definizione; simmetrica perch
linversa di una passeggiata una passeggiata; ed transitiva perch la somma di due
passeggiate una passeggiata.
Teorema 2.2.8
Sia Z un grafo. Ogni componente connessa di Z un sottografo connesso di Z . Ogni
sottografo di Z di cui una componente connessa sia sottografo proprio non connesso.
M. Barlotti - appunti di Teoria dei Grafi per il corso di laurea in Informatica - vers. 2.# - Pag. 21
Sia 5 , 5 " . Un grafo si dice 5 connesso se, comunque scelti 5 " suoi
vertici, il grafo ottenuto sopprimendo tali vertici (e, ovviamente, tutti i lati ad essi
incidenti) connesso. Ovviamente, un grafo " connesso se e soltanto se connesso.
Pi avanti (capitolo 6) ci far comodo il seguente risultato, la cui dimostrazione
sostanzialmente analoga a quella del teorema 2.2.5:
Teorema 2.2.9
Sia Z un grafo. Se Z indotto da un suo sottografo ciclico, allora Z # connesso.
Dimostrazione Sia C!
@ @" , j# , @# , ..., @3" , j3 , @3 , j3" , ..., @=" , j= , @8 @
il ciclo che induce Z . Dobbiamo dimostrare che il grafo Z! ottenuto da Z sopprimendo @3
(e tutti i lati ad esso incidenti) connesso, cio che presi comunque due vertici @, A di Z!
esiste in Z! un cammino di estremi @ e A. Per ipotesi, nel ciclo C! compaiono tutti i
vertici di Z , dunque sar @ @2 e A @5 per certi numeri naturali 2, 5 compresi tra " e
8 (ma diversi da 3).
Se 2, 5 sono entrambi minori di 3 (o entrambi maggiori di 3), un cammino in Z! di
estremi @2 e @5 si legge direttamente in quel che resta di C! dopo la soppressione di @3
(e di tutti i lati ad esso incidenti); se invece (ad esempio) 2 minore di 3 mentre 5
maggiore di 3, per trovare in Z! un cammino di estremi @2 e @5 basta percorrere a ritroso
C! da @2 a @ e poi ancora da @ a @5 .
M. Barlotti - appunti di Teoria dei Grafi per il corso di laurea in Informatica - vers. 2.# - Pag. 22
Teorema 2.3.1
Sia Z (i , _, +) un grafo finito con i {@" , @# , , @8 }, e sia A (+3,4 ) la matrice di
adiacenza di Z .
(1)
(2)
(cio se e soltanto se tutti gli elementi della diagonale principale di A sono nulli);
(3)
M. Barlotti - appunti di Teoria dei Grafi per il corso di laurea in Informatica - vers. 2.# - Pag. 23
Teorema 2.3.2
Sia Z (i , _, +) un grafo finito con i {@" , @# , , @8 }, e sia A (+3,4 ) la matrice di
adiacenza di Z . Per ogni 5 , sia A5 (,3,4 ) il prodotto righe per colonne
AAA A.
5 copie di A
Per ogni 3,4 {", , 8}, lelemento ,3,4 il numero delle passeggiate distinte di
lunghezza 5 di estremi @3 e @4 .
Dimostrazione Procediamo per induzione su 5 . Se 5 ", lasserto segue dalla
definizione di A. Supponiamo allora che lasserto sia vero per 5 ", cio che il numero
delle passeggiate distinte di lunghezza 5 " di estremi @3 e @4 sia lelemento -3,4 di posto
(3, 4) nella matrice A5" .
Ogni passeggiata di lunghezza 5 di estremi @3 e @4 si decompone in una
passeggiata di lunghezza 5 " di estremi @3 e @2 e in una passeggiata di lunghezza " di
estremi @2 e @4 (per ogni vertice @2 tale che @4 adiacente a @2 ). Al variare di @2 in i , il
numero delle passeggiate distinte di estremi @3 e @4 dunque
! (# passeggiate di lunghezza 5 " di estremi @3 e @2 ) (# lati incidenti @2 e @4 )
@2 i
! -3,2 +2,4
8
2"
essendo -3,2 lelemento di posto (3, 2) della matrice A5" . Ma questo, per definizione di
prodotto righe per colonne, appunto lelemento di posto (3, 4) della matrice A5 , come
si voleva dimostrare.
M. Barlotti - appunti di Teoria dei Grafi per il corso di laurea in Informatica - vers. 2.# - Pag. 24
Esempio 2.3.3
Sia Z il (multi)grafo con (cappi e) orientamento disegnato qui sotto.
La matrice di adiacenza A di Z
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A !
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M. Barlotti - appunti di Teoria dei Grafi per il corso di laurea in Informatica - vers. 2.# - Pag. 25
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$
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Dunque, ad esempio: nel grafo dato, non esiste nessuna passeggiata di lunghezza
' che finisca in @" ; esistono "$ passeggiate distinte di lunghezza ' che iniziano in @$ e
finiscono in @& ; ed esistono '$ passeggiate distinte di lunghezza ' che iniziano in @" e
finiscono in @$ .
Esempio 2.3.4
Sia ^#,$ il grafo completo bipartito su sottoinsiemi di # e $ vertici (dunque, un grafo
semplice, senza cappi e senza orientamento) disegnato qui sotto.
A "
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M. Barlotti - appunti di Teoria dei Grafi per il corso di laurea in Informatica - vers. 2.# - Pag. 26
e si ha:
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come (in questo caso particolare) sarebbe peraltro stato facile calcolare a priori.
M. Barlotti - appunti di Teoria dei Grafi per il corso di laurea in Informatica - vers. 2.# - Pag. 27
Esempio 2.3.5
Sia Z il (multi)grafo con (cappi e) orientamento disegnato qui sotto.
$
"
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"
#
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e calcoliamo
A# A A
!
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"
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" !
#
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"
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"
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" "
# = #
! !
$
"
$
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#
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dalla quale potremmo ricavare tutte le informazioni sulle passeggiate di lunghezza # fra i
vari vertici. Calcoliamo poi
A% A# A#
"
#
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"
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' "
#
#
"
!
$
"
$
' (
# = %
" '
#%
"$
'
")
"'
(
dalla quale potremmo ricavare tutte le informazioni sulle passeggiate di lunghezza % fra i
vari vertici.
M. Barlotti - appunti di Teoria dei Grafi per il corso di laurea in Informatica - vers. 2.# - Pag. 28
( $ #% " ") $ ** .
Naturalmente avremmo ottenuto lo stesso risultato osservando che A' A# A% e
quindi moltiplicando la prima riga di A# per la seconda colonna di A% :
" #% $ "$ ' ' ** .
M. Barlotti - appunti di Teoria dei Grafi per il corso di laurea in Informatica - vers. 2.# - Pag. 29
3.- ALBERI
Osservazione 3.1.1
Ciascuna componente connessa di una foresta un albero.
Dimostrazione Ovvio per il teorema 2.2.8 .
Osservazione 3.1.2
Una foresta semplice e priva di cappi.
Dimostrazione Sia Z un grafo: proviamo che se non semplice, oppure ha
cappi, ha cicli e dunque non una foresta. In effetti, se in Z esistono due lati distinti j" e
j# incidenti la stessa coppia di vertici @, A, c il ciclo
@, j" , A, j# , @ ;
se in Z c un cappio j incidente un certo vertice @, c il ciclo
@, j, @ .
Osservazione 3.1.3
Una foresta non ha circuiti.
Dimostrazione Per il teorema 2.1.4, un circuito di lunghezza minima un ciclo.
M. Barlotti - appunti di Teoria dei Grafi per il corso di laurea in Informatica - vers. 2.# - Pag. 30
Teorema 3.2.1
Sia Z (i , _, +) un grafo. Sono fatti equivalenti:
( 3)
Z un albero;
(33) comunque presi due vertici distinti di Z , in Z esiste esattamente un cammino che
li ha per estremi.
(333) Z connesso, ma togliendo un lato qualsiasi il grafo risultante non connesso;
Dimostrazione
(3) (33). Per definizione di albero, Z connesso, dunque comunque presi due
vertici distinti esiste almeno un cammino che li ha per estremi: resta da provare che ce
n sempre uno solo. Supponiamo per assurdo che esistano due vertici distinti @, A di Z
tali che esistono in Z due diversi cammini
@ @! , j" , @" , j# , @# , ..., @<" , j< , @< A
e
di estemi @ e A . Scegliamo @, A e i due cammini in modo che la somma < = delle loro
lunghezze sia minima: questo comporta che i vertici @3 e @4 sono a due a due tutti distinti
tra loro. Ma allora percorrendo il primo cammino da @ a A e poi (a ritroso) il secondo
cammino da A a @ si ottiene un circuito in Z , e ci assurdo (come volevamo) perch Z
un albero.
(33) (333). Per la (33), comunque presi due vertici distinti di Z esiste un
cammino che li ha per estremi: dunque Z connesso. Sia Z" il grafo ottenuto da Z
sopprimendo un lato j qualsiasi, e sia +(j) @, A; in Z esiste il cammino
@, j, A
e quindi, per la (33), non ci sono altri cammini di estremi @ e A. Dunque in Z" @ e A non
sono connessi e pertanto Z" non connesso.
(333) (3). Per la (333) Z connesso; se in Z ci fosse un ciclo, per il teorema 2.2.5
ciascun grafo ottenuto da Z sopprimendo un qualsiasi lato del ciclo sarebbe ancora un
grafo connesso, e ci sarebbe assurdo per la (333): dunque in Z non ci sono cicli, e quindi
Z un albero, come si voleva.
M. Barlotti - appunti di Teoria dei Grafi per il corso di laurea in Informatica - vers. 2.# - Pag. 31
Teorema 3.2.2
In un albero finito che non consista di un solo vertice ci sono almeno due foglie.
Dimostrazione Poich lalbero finito, si possono trovare due vertici @ e A che
hanno distanza massima . . Proviamo che @ e A hanno grado " .
Supponiamo per assurdo che (ad esempio) @ non abbia grado " : poich lalbero
non consiste di un solo vertice, se @ non ha grado " ha grado almeno # ; sia allora j un
lato incidente a @ diverso da j" e sia +(j) {@, @}. Sia
@ @! , j" , @" , j# , @# , ..., j. , @. A
un cammino di lunghezza . con estremi @ e A . Se @ @3! per qualche 3! compreso tra ! e
. si ha un circuito
@ @3! , j, @ @! , j" , @" , j# , @# , ..., j3! , @3!
assurdo per definizione di albero. Se invece @ @3 per 3 !, ..., . , @ e A sono due
vertici dellalbero aventi distanza . ": infatti
@, j, @ @! , j" , @" , j# , @# , ..., j. , @. A
un cammino di lunghezza . " con estremi @ e A (ed necessariamente lunico
cammino di estremi @ e A, per la (33) del teorema 3.2.1) . Ma ci assurdo, perch
avevamo scelto @ e A in modo che avessero distanza massima.
In ogni caso si raggiunge un assurdo, dunque @ ha grado " ; ed esattamente allo
stesso modo si dimostra che A ha grado " .
Esempio 3.2.3
Sia Z (, _, id_ ) il grafo (infinito) che ha per vertici i numeri interi relativi e per lati le
coppie {8, 8 "} con lidentit come funzione di incidenza. Z un albero (infinito)
senza foglie.
Teorema 3.2.4
M. Barlotti - appunti di Teoria dei Grafi per il corso di laurea in Informatica - vers. 2.# - Pag. 32
Teorema 3.2.5
In una foresta con 8 vertici, - lati e 5 componenti connesse, si ha
8 -5.
Dimostrazione Siano T" , T# , ..., T5 le componenti connesse della foresta data.
Per 3 ", #, ..., 5 siano 83 e -3 rispettivamente il numero di vertici e il numero di lati di
T3 . Ricordando losservazione 3.1.1 e applicando lequivalenza tra (3) e (33) del teorema
3.2.4, si ha
8" -" " ;
8# -# " ;
...
85 -5 " .
8 ! 83
5
3"
- ! - 3 , si ha
5
3"
lasserto.
Teorema 3.2.6
Sia T un albero con 8 vertici. Qualunque grafo Z semplice e senza cappi in cui ogni
vertice ha grado almeno 8 " ha un sottografo isomorfo ad T .
Dimostrazione Procediamo per induzione su 8. Se 8 ", T consiste di un
vertice isolato e certamente (isomorfo a un) sottografo di qualsiasi grafo dato.
M. Barlotti - appunti di Teoria dei Grafi per il corso di laurea in Informatica - vers. 2.# - Pag. 33
Supponiamo dunque che lasserto sia vero per 8 ". Sia @ un vertice di grado "
(una foglia) di T, sia j il lato (lunico lato!) incidente con @, e sia A laltro vertice
incidente con j; sia T" lalbero ottenuto da T sopprimendo @ e j . Poich T" un albero
con 8 " vertici, per lipotesi di induzione c un isomorfismo : tra T" e un sottografo
di Z . Sia A! :(A): A! un vertice di Z e quindi, per ipotesi, ha grado almeno 8 " ;
poich Z un grafo semplice e senza cappi, per losservazione 1.1.1 ci sono in Z almeno
8 " vertici adiacenti a A! , dunque in : uno almeno di essi non corrisponde a nessun
vertice di T" : dunque possibile estendere : a tutto T , e il teorema cos dimostrato.
M. Barlotti - appunti di Teoria dei Grafi per il corso di laurea in Informatica - vers. 2.# - Pag. 34
M. Barlotti - appunti di Teoria dei Grafi per il corso di laurea in Informatica - vers. 2.# - Pag. 35
Teorema 4.1.1
Un grafo piano se e soltanto il suo sostegno (cfr. sez. 1.2) piano.
Dimostrazione Sia Z un grafo piano, e sia Z! un disegno di Z nel piano senza
sovrapposizione di lati. Un disegno nel piano del sostegno di Z si ottiene in modo ovvio
da Z! eliminando alcuni lati, e quindi tale disegno ancora senza sovrapposizione di lati.
Viceversa, sia Z un grafo il cui sostegno Z piano; allora esiste un disegno Z ! di
Z nel piano senza sovrapposizione di lati. Un disegno di Z nel piano si pu ottenere da Z !
aggiungendo eventualmente lati paralleli a lati gi esistenti e/o cappi e/o assegnando un
orientamento a tutti i lati co disegnati: poich le linee non hanno spessore, ciascuna di
queste aggiunte pu avvenire senza creare sovrapposizione di lati. Dunque anche Z un
grafo piano.
M. Barlotti - appunti di Teoria dei Grafi per il corso di laurea in Informatica - vers. 2.# - Pag. 36
Teorema 4.1.2
Ogni albero un grafo piano.
Dimostrazione Dimostriamo il teorema per gli alberi finiti, procedendo per
induzione sul numero 8 dei vertici. Se 8 ", lasserto ovvio. Supposto vero il teorema
per tutti gli alberi con 8 " vertici, sia T un albero con 8 ( ") vertici. Per il teorema
3.2.2, T ha almeno due foglie: sia T lalbero ottenuto da T sopprimendo una foglia; per
lipotesi di induzione esiste un grafo Z disegnato nel piano senza sovrapposizione di lati
isomorfo ad T , e Z pu certamente essere completato (aggiungendo un segmento
opportunamente piccolo) in modo da ottenere un grafo Z disegnato nel piano senza
sovrapposizione di lati isomorfo ad T.
Sia Z un grafo disegnato nel piano, e sia j linsieme dei punti del piano che non
sono vertici di Z e non appartengono ad alcun lato di Z . Le componenti connesse di j
(nel senso considerato nella sez. 1.6) si dicono facce di Z . In generale, il numero delle
facce di un grafo dipende dal particolare disegno nel piano che stiamo considerando;
ecco due disegni nel piano di ^% che hanno rispettivamente & e % facce (non si dimentichi
la faccia illimitata, detta esterna!):
8 - 0 #.
M. Barlotti - appunti di Teoria dei Grafi per il corso di laurea in Informatica - vers. 2.# - Pag. 37
Corollario 4.1.4
4.1.F2
(*)
3"
Si ha
! 83 8
5
3"
mentre
! -3 5
3"
! 03 0 (5 ")
5
3"
perch la faccia esterna viene conteggiata 5 volte anzich una sola. Dalla (*) si ricava
dunque che
#5 ! (83 -3 03 ) ! 83 ! -3 ! 03 8 - 0 5 " .
5
3"
3"
3"
3"
M. Barlotti - appunti di Teoria dei Grafi per il corso di laurea in Informatica - vers. 2.# - Pag. 38
Teorema 4.2.1
-# (8
#).
Corollario 4.2.2
Se 8 &, il grafo completo O8 non piano.
Dimostrazione Per 8 $, il grafo completo O8 ha calibro $, 8 vertici e
lati. Se un grafo piano, per il teorema 4.2.1 deve essere
8a8"b
#
$( 8 # )
ossia
8# (8 "# !
cio
(8 $)(8 %) !
e questa condizione, se 8 &, non verificata.
8a8"b
#
M. Barlotti - appunti di Teoria dei Grafi per il corso di laurea in Informatica - vers. 2.# - Pag. 39
Corollario 4.2.3
Se 8 e 7 sono numeri interi positivi entrambi maggiori di #, il grafo completo bipartito
O8,7 non piano. In particolare, il grafo completo bipartito O$,$ non piano.
Dimostrazione Il grafo completo bipartito O8,7 ha calibro %, 8 7 vertici e
87 lati. Se piano, per il teorema 4.2.1 deve essere
87 #(8 7 #) .
Poich O8,7 O7,8 , possiamo supporre che sia 8 7 . Se fosse 8 %, si avrebbe
%7 87 #(#7 #) %(7 "),
assurdo. Se fosse invece 8 $, si avrebbe
87 $7 #7 " #7 #
da cui 7 #, assurdo perch abbiamo supposto $ 8 7 .
Corollario 4.2.4
Il grafo di Petersen non piano.
Dimostrazione Il grafo di Petersen ha calibro &, "! vertici e "& lati. Se fosse un
grafo piano, per il teorema 4.2.1 dovrebbe essere
"&
&
$
Corollario 4.2.5
In un grafo piano semplice e senza cappi c almeno un vertice di grado non superiore a
&.
assurdo.
M. Barlotti - appunti di Teoria dei Grafi per il corso di laurea in Informatica - vers. 2.# - Pag. 40
M. Barlotti - appunti di Teoria dei Grafi per il corso di laurea in Informatica - vers. 2.# - Pag. 41
5.1 - Definizione.
Sia Z (i , _, +) un grafo. Un cammino di Z (eventualmente chiuso, cio
eventualmente un circuito)
@! , j" , @" , j# , ..., @3" , j3 , @3 , ..., @=" , j= , @=
si dice euleriano se _ j" , j# , ...,j3 , ..., j= (cio se vi compaiono tutti i lati di Z ).
Poich in un cammino i lati sono tutti diversi fra loro, in un cammino euleriano di Z ogni
lato di Z compare esattamente una volta. Se Z non ha vertici isolati, in un cammino
euleriano di Z compare ogni vertice di Z (eventualmente pi volte); in particolare, tranne
il caso che Z abbia infiniti vertici isolati, se esiste in Z un cammino euleriano allora Z
un grafo finito.
Un grafo si dice euleriano se in esso esiste un circuito euleriano.
M. Barlotti - appunti di Teoria dei Grafi per il corso di laurea in Informatica - vers. 2.# - Pag. 42
Corollario 5.2.2
Sia Z un grafo senza orientamento privo di vertici isolati, e siano @, A due vertici di Z .
Sono fatti equivalenti:
( 3)
(33) Z connesso, @ e A hanno grado dispari e ogni altro vertice di Z ha grado pari.
M. Barlotti - appunti di Teoria dei Grafi per il corso di laurea in Informatica - vers. 2.# - Pag. 43
M. Barlotti - appunti di Teoria dei Grafi per il corso di laurea in Informatica - vers. 2.# - Pag. 44
Nelle giornate non troppo fredde (siamo a &% di latitudine nord...) gli abitanti di
Knigsberg passeggiavano tra gli isolotti, e a poco a poco si diffuse questa domanda: sar
possibile trovare un percorso che attraversi una e una sola volta ciascuno dei sette ponti?
La risposta (negativa) fu data da Leonhard Euler in una nota del "($' (Solutio
Problematis ad geometriam situs pertinentis, in Commentarii Academiae Scientiarium
Imperialis Petropolitanae ), pagg. "#)-"%!) considerata il primo lavoro che precorre la
teoria dei grafi (tant vero che ad Eulero vengono accreditati il teorema 5.2.1 e il
corollario 5.2.2) . Per noi naturalmente oggi banale osservare che il (multi)grafo che
schematizza la situazione dei ponti di Knigsberg (vedi sotto) ha quattro vertici tutti di
grado dispari, cosicch non possibile percorrere i sette ponti una e una sola volta
nemmeno se si accetta di terminare il percorso in una regione territoriale diversa da
quella dalla quale si partiti.
Esempio 5.2.5
Un classico (quanto facile) rompicapo chiede di disegnare la busta qui sotto
riprodotta senza mai staccare la penna dal foglio e senza mai ripassare su uno stesso
tratto ( lecito per ritornare su singoli punti gi tracciati):
Interpretando il disegno come un grafo disegnato sul piano che ha per lati i
segmenti tracciati e per vertici i punti comuni ad almeno due di tali segmenti, il problema
si traduce nel cercare un cammino euleriano: per il corollario 5.2.2 tale cammino esiste,
parte da uno dei due vertici di grado dispari e termina sullaltro vertice di grado dispari.
M. Barlotti - appunti di Teoria dei Grafi per il corso di laurea in Informatica - vers. 2.# - Pag. 45
Teorema 5.3.1
Sia Z un grafo con orientamento privo di vertici isolati. Sono fatti equivalenti:
( 3)
Corollario 5.3.2
Sia Z un grafo con orientamento privo di vertici isolati, e siano @" , @# due vertici di Z .
Sono fatti equivalenti:
( 3)
(33) Z connesso, gr(?) (@" ) gr(/) (@" ) ", gr(/) (@# ) gr(?) (@# ) " e per ogni altro
vertice @ di Z si ha gr(/) (@) gr(?) (@).
Dimostrazione analoga a quella del corollario 5.2.2 (utilizzando il teorema
5.3.1 in luogo del teorema 5.2.1), e si lascia al lettore quale utile esercizio.
M. Barlotti - appunti di Teoria dei Grafi per il corso di laurea in Informatica - vers. 2.# - Pag. 46
M. Barlotti - appunti di Teoria dei Grafi per il corso di laurea in Informatica - vers. 2.# - Pag. 47
Osservazione 6.1.1
Un grafo senza orientamento con 8 ( $) vertici hamiltoniano se e soltanto se
indotto da un suo sottografo isomorfo al ciclo G8 .
Osservazione 6.1.2
Un grafo senza orientamento (con almeno tre vertici) hamiltoniano se e soltanto se il
suo sostegno hamiltoniano.
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Nel seguito di questo capitolo (esclusa la sez. 6.4) considereremo sempre grafi
senza orientamento. Per losservazione 6.1.2, potremo supporli semplici e senza cappi.
Osservazione 6.1.4
Per ogni numero naturale 8 ( $) il grafo completo O8 hamiltoniano.
Dimostrazione Siano @" , @# , ..., @8 i lati del grafo. Comunque presi @3 e @4 , per
definizione di O8 esiste un lato j34 incidente con essi, e tali lati sono a due a due distinti
perch hanno estremi distinti. Dunque
@" , j"# , @# , j#$ , ..., @8" , j8"8 , @8 , j"8 , @"
un ciclo hamiltoniano di O8 .
Lemma 6.2.1
Sia Z un grafo senza orientamento semplice e senza cappi, e sia
@" , j# , @# , j$ , ..., @3" , j3 , @3 , j3" , @3" , ..., @=" , j= , @=
un cammino semplice di estremi @" e @= in Z . Se
(+ )
(, )
(- )
e
allora in Z esiste un ciclo i cui vertici sono esattamente @" , @# , ..., @=" , @= .
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kAk grZ (@" ) (per la (+) , essendo Z semplice e senza cappi: si noti che lunico
vertice del cammino che non della forma @3" @" , che non adiacente a se stesso
poich non ci sono cappi);
kBk grZ (@= ) (per la (,) , essendo Z semplice e senza cappi);
kA Bk = (perch @= non appartiene n ad A n a B).
Pertanto
come si voleva.
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Corollario 6.2.2
Sia Z un grafo senza orientamento semplice e senza cappi con 8 ( $) vertici, e siano
siano @, A due vertici di Z tali che
grZ (@) grZ (A) 8 .
Se in Z esiste un cammino hamiltoniano di estremi @ e A, allora in Z esiste un ciclo
hamiltoniano (ossia Z hamiltoniano).
Dimostrazione Sia
@ @" , j# , @# , j$ , ..., @3" , j3 , @3 , ..., @=" , j= , @= A
un ciclo hamiltoniano di estremi @ e A in Z . Poich @" , @# , ..., @3" , @3 , ..., @=" , @= sono
tutti e soli i vertici di Z , si ha 8 = . Valgono dunque le ipotesi del lemma 6.2.1, dal
quale segue immediatamente lasserto.
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Teorema 6.2.4
8@ 8 A 8
cosicch
grZ (@) grZ (A) (8@ ") (8A ") 8@ 8A # 8 #
contro la nostra ipotesi.
Ora prendiamo in Z un cammino semplice T!
@" , j# , @# , j$ , ..., @3" , j3 , @3 , j3" , @3" , ..., @=" , j= , @=
di lunghezza massima, e supponiamo per assurdo che esista in i un @ non appartenente
a T! (cosicch in particolare = 8 e quindi = 8 ") .
Osserviamo ora che in Z esiste un ciclo G! i cui vertici sono esattamente @" , @# , ...,
@= (anche se non necessariamente in questordine). Se @" e @= sono adiacenti, ci ovvio;
in caso contrario possiamo applicare il lemma 6.2.1 perch @" e @= ne verificano le
ipotesi: se infatti (ad esempio) @= fosse adiacente a un vertice @=" non appartenente a T! ,
si potrebbe prolungare T! fino a @=" contro lipotesi che T! abbia lunghezza massima in
Z ; inoltre, per ipotesi,
grZ (@! ) grZ (@= ) 8 " = .
Dunque in Z esiste un ciclo G! i cui vertici sono esattamente @" , @# , ..., @= (anche
se non necessariamente in questordine). Poich Z connesso, ogni vertice di G!
connesso a @ . Sia @0 il vertice di G! che ha distanza minima da @ : allora al cammino di
minima lunghezza che ha per estremi @ e @0 non appartengono altri vertici di G! . Questo
fatto ci fornisce la desiderata contraddizione: infatti andando da @ a @0 e poi percorrendo
tutto G! fino a tornare a @0 si ottiene un cammino semplice di lunghezza maggiore di =,
contro lipotesi che questa fosse la lunghezza massima di un cammino semplice in Z .
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+ + ; + (j ) @, A .
_
Teorema 6.2.5
Sia Z un grafo senza orientamento semplice e senza cappi con 8 ( $) vertici.
Comunque presi due vertici @, A di Z (non adiacenti) tali che
grZ (@) grZ (A) 8
Z hamiltoniano se e soltanto se Z @A hamiltoniano.
Dimostrazione Se Z hamiltoniano, aggiungendo un lato si ottiene ancora un
grafo hamiltoniano. Per dimostrare limplicazione opposta, vale il ragionamento che
abbiamo usato nella dimostrazione del teorema 6.2.3: supponiamo che Z @A sia
hamiltoniano, e sia G! un ciclo hamiltoniano di Z @A ; se fra i lati di G! non c il lato
j cha abbiamo aggiunto per passare da Z a Z @A, G! un ciclo hamiltoniano di Z e
non c altro da dimostrare; altrimenti, togliendo j si ottiene da G! un cammino
hamiltoniano di estremi @ e A; per il lemma 6.2.1, si conclude comunque che Z
hamiltoniano.
Osservazione 6.2.6
La chiusura di un grafo come sopra introdotta ben definita, cio non dipende dalla
scelta delle coppie @3 , A3 di vertici non adiacenti in Z3 tali che grZ3 (@) grZ3 (A) 8.
Dimostrazione Omettiamo questa dimostrazione.
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Esempio 6.2.7
Determiniamo la chiusura del grafo Z disegnato qui di seguito:
Poich 8 &, grZ (@# ) $ e grZ (@& ) #, aggiungiamo un lato di estremi @# e @& :
Si noti che avremmo anche potuto aggiungere un lato di estremi @$ e @% : non per un lato
di estremi @% e @& (perch grZ (@% ) grZ (@& ) # # % & 8). Adesso per, nel
nuovo grafo, @& ha grado $; ora possiamo dunque aggiungere un lato di estremi @% e @& :
In questo grafo non ci sono vertici non adiacenti per i quali la somma dei gradi sia
almeno 8: il procedimento perci termina, e il grafo a cui siamo arivati la chiusura di
quello da cui siamo partiti. Si noti che abbiamo ottenuto il grafo completo O& sui cinque
vertici del grafo iniziale.
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Teorema 6.2.8
Un grafo senza orientamento (semplice e senza cappi, con almeno $ vertici)
hamiltoniano se e soltanto se la sua chiusura hamiltoniana.
Dimostrazione Ovvio per il teorema 6.2.5 .
Corollario 6.2.9
Condizione sufficiente affinch un grafo senza orientamento semplice e senza cappi con
8 ( $) vertici sia hamiltoniano che la sua chiusura sia il grafo completo O8 .
Dimostrazione Ovvio per il teorema 6.2.8 e losservazione 6.1.4 .
Esempio 6.2.10
Il grafo Z considerato nellesempio 6.2.7 hamiltoniano, perch la sua chiusura il grafo
completo O& . Un ciclo hamiltoniano di Z incontra, nellordine, i vertici @" , @% , @# , @$ , @&
e infine di nuovo @" .
Teorema 6.3.1
Ogni grafo hamiltoniano # connesso
Dimostrazione Per losservazione 6.1.1, questo teorema semplicemente una
riformulazione del teorema 2.2.9.
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Possiamo ora ripetere lo stesso conteggio ragionando sulle facce esterne a G! , sui
loro lati e sulle diagonali esterne a G! . Si ottiene che
/$ #/% ... (= #)/= 8 #
e infine, sottraendo membro a membro, si ha lasserto.
Esempio 6.3.3
In questo grafo tutti gli 34 e tutti gli /4 sono nulli tranne per 4 $ e 4 ( ; inoltre,
certamente 3( ! e /( ".
Se nel grafo ci fosse un circuito hamiltoniano, per il teorema di Grinberg dovrebbe essere
( 3 $ /$ ) & ( " ) !
ossia
3 & /& &
assurdo perch la coppia (3$ , /$ ) pu assumere soltanto i valori (#, !), (", ") e (!, #).
Possiamo dunque concludere che il grafo non hamiltoniano; ma allo stesso risultato
saremmo potuti giungere ancor pi facilmente usando il teorema 6.3.1 anzoch il teorema
6.3.2 e osservando che il grafo non # connesso (perch il grafo ottenuto
sopprimendo, ad esempio, @$ , non connesso).
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Esempio 6.3.4
In questo grafo tutti gli 34 e tutti gli /4 sono nulli tranne per 4 & e 4 ( ; inoltre,
certamente 3( ! e /( ".
Se nel grafo ci fosse un circuito hamiltoniano, per il teorema di Grinberg dovrebbe essere
$(3& /& ) &( ") !
ossia
$(3& /& ) &
assurdo perch $ non divide &. Possiamo dunque concludere che il grafo non
hamiltoniano. Osserviamo che questa volta il teorema 6.3.1 non sarebbe stato di alcun
aiuto perch il grafo proposto # connesso.
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7.- COLORAZIONI
Teorema 7.1.1
Sia V una carta geografica che si possa disegnare tracciando, in una zona delimitata da
una curva semplice chiusa, tratti di curve semplici che
sono chiuse, oppure
uniscono due punti del confine della zona.
Allora V pu essere colorata (usando colori diversi per regioni confinanti) con due colori.
Dimostrazione Diamo il semplice algoritmo di colorazione con due colori (< e
,). Allinizio coloriamo in < lintera zona che ospita la carta geografica. Per ogni linea
che si traccia per disegnare la carta geografica, operiamo come segue:
se una linea chiusa, cambiamo colore a tutte le regioni interne a tale linea
chiusa;
se una linea che unisce due punti del confine della zona (e quindi la divide in
due parti), cambiamo colore a tutte le regioni di una delle due parti (a nostra scelta).
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Esempio 7.1.2
Per colorare questa carta geografica (usando colori diversi per regioni confinanti) sono
sufficienti due colori:
Esempio 7.1.3
Per colorare questa carta geografica (usando colori diversi per regioni confinanti) due
colori non bastano:
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Esempio 7.1.4
La carta geografica dellesempio 7.1.2 colorata in bianco e rosso:
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Esempio 7.2.1
Il grafo rosso (di vertici ", #, $, %) duale del grafo nero (di vertici +, ,, - ). Il grafo nero
(di vertici +, ,, - ) duale del grafo rosso (di vertici ", #, $, %).
La situazione vista nellesempio 7.2.1 del tutto generale. Vale infatti il seguente
Teorema 7.2.2
Sia Z un grafo senza orientamento disegnato nel piano. Ogni grafo duale di qualsiasi
grafo duale di Z isomorfo a Z .
Dimostrazione Omettiamo la dimostrazione di questo teorema.
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Osservazione 7.2.3
Due duali di uno stesso grafo sono senzaltro isomorfi. Tuttavia, abbastanza
sorprendentemente, grafi isomorfi possono avere duali non isomorfi. Sia Z" il seguente
grafo (in nero)
Nel duale di Z" (in rosso) ogni vertice ha grado al pi $ (per la precisione: i
vertici corrispondenti alle facce ", # e $ hanno grado $ mentre il vertice corrispondente
alla faccia % ha grado "). Invece, nel duale di Z# (sempre in rosso) il vertice
corrispondente alla faccia $ ha grado % (mentre i vertici corrispondenti alle facce %, # e "
hanno grado rispettivamente ", # e $). Dunque il duale di Z" e il duale di Z# non sono
isomorfi!
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Teorema 7.3.1
Sia 8 un numero intero positivo. Sono fatti equivalenti:
(+) ogni grafo piano ammette una buona colorazione dei vertici con al pi 8 colori;
(,) ogni carta geografica nel piano si pu colorare con al pi 8 colori in modo che a
regioni confinanti restino assegnati colori diversi.
Dimostrazione Supponiamo che valga la (+). Sia V una carta geografica nel
piano, e sia Z! il grafo associato a V: allora Z! un grafo disegnato nel piano senza
sovrapposizione di lati, e tale anche un suo qualsiasi duale W, nel quale vertici adiacenti
corrispondono a regioni confinanti di V. Per la (,), esiste una buona colorazione dei
vertici di W con 7 8 colori che pu essere interpretata come una colorazione di V con
gli stessi 7 colori, nella quale a regioni confinanti restano assegnati colori diversi.
Viceversa, supponiamo che valga la (,). Sia Z un grafo piano, che possiamo
supporre disegnato nel piano senza sovrapposizione di lati, e sia W un suo duale: come si
osservato nella sez. 7.2, anche W un grafo disegnato nel piano senza sovrapposizione
di lati, quindi possiamo considerare la carta geografica V le cui regioni sono le facce di
W: per la (,), tali regioni possono essere colorate con 7 8 colori in modo che a regioni
confinanti restino associati colori diversi. Ma tale colorazione delle regioni di V, cio
della facce di W, d luogo ad una buona colorazione dei vertici di ogni duale di W; e
poich qualsiasi duale di W isomorfo a Z (per il teorema 7.2.2) si provato che Z
ammette una buona colorazione dei vertici con 7 8 colori.
Il prossimo risultato prova, in base al teorema 7.3.1, che ogni carta geografica nel
piano si pu colorare con & colori in modo che a regioni confinanti restino assegnati
colori diversi. In realt, i matematici sono ormai convinti che % colori bastino: nel "*('
infatti lo statunitense Kenneth Appel ("*$# vivente) e il tedesco Wolfgang Haken
("*#) vivente) hanno ricondotto la dimostrazione di questo fatto a un grandissimo, ma
finito, elenco di casi che sono stati poi uno a uno verificati con un elaboratore elettronico.
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Teorema 7.3.2
Sia Z un grafo senza orientamento disegnato nel piano. Esiste una buona colorazione dei
vertici di Z con al pi & colori.
Dimostrazione Procediamo per induzione sul numero dei vertici di Z .
Possiamo supporre che Z sia semplice e senza cappi; dunque, per il corollario 4.2.5 esiste
un vertice @! di Z di grado al pi & .
Sia Z! il grafo ottenuto da Z sopprimendo @! e tutti i lati (al pi &) incidenti @! .
Per lipotesi di induzione, esiste una buona colorazione dei vertici di Z! con al pi &
colori. Siano @" , @# , , @= i vertici adiacenti a Z! in Z : se = & o se comunque la buona
colorazione dei vertici di Z! assegna a @" , @# , , @= meno di & colori, possiamo assegnare
il quinto colore a @! e ottenere cos dalla buona colorazione dei vertici di Z! una buona
colorazione dei vertici di Z : in questo caso non c altro da dimostrare.
Resta da considerare il caso in cui = & e la buona colorazione dei vertici di Z!
assegna a @" , @# , , @& cinque colori distinti -" , -# , , -& . Supponiamo che i cinque lati
di Z che hanno primo estremo in @! e secondo estremo in @" , @# , , @& si susseguano
proprio in questordine in senso orario.
Sia Z",$ il sottografo di Z indotto dai vertici colorati con -" e -$ , e sia Z",$ la
componente connessa di Z",$ a cui appartiene @" . Se @$ non un vertice di Z",$ ,
scambiando fra loro i colori -" e -$ in tutti i vertici di Z",$ si ottiene ancora una buona
colorazione di Z! nella quale per questa volta per i vertici @" , @# , , @& si usano soltanto
i colori -# , -$ , -% e -& (infatti dopo lo scambio dei colori -" e -$ al vertice @" resta
assegnato il colore -$ ); assegnando a @! il colore -" si ottiene dunque una buona
colorazione dei vertici di Z con i colori -" , -# , , -& .
Resta da considerare il caso in cui @$ un vertice di Z",$ . In questo caso (per il
teorema 2.1.2) c in Z",$ (e quindi in Z! ) un cammino semplice di estremi @" e @$ i cui
vertici sono colorati soltanto con -" e -$ ; considerando anche i lati di estremi @! , @" e
@! , @$ si trova in Z un ciclo i cui vertici (a parte @! ) sono colorati soltanto con -" e -$ : il
vertice @# interno a tale ciclo, mentre il vertice @% esterno a tale ciclo.
Sia allora Z#,% il sottografo di Z indotto dai vertici colorati con -# e -% , e sia Z#,% la
componente connessa di Z#,% a cui appartiene @# . Il vertice @% non pu essere un vertice di
Z#,% , perch non ci pu essere un cammino semplice di estremi @# , @% i cui vertici sono
colorati soltanto con -# e -% : infatti, come si osservato nel paragrafo precedente, @#
interno e @% esterno a un ciclo i cui vertici (a parte @! ) sono colorati soltanto con -" e -$ .
Poich @% non pu essere un vertice di Z#,% , scambiando fra loro i colori -# e -% in
tutti i vertici di Z#,% si ottiene ancora una buona colorazione di Z! nella quale per questa
volta per i vertici @" , @# , , @& si usano soltanto i colori -" , -$ , -% e -& (infatti dopo lo
scambio dei colori -# e -% al vertice @# resta assegnato il colore -% ); assegnando a @! il
colore -# si ottiene dunque una buona colorazione dei vertici di Z con i colori -" , -# , ,
-& , come si voleva dimostrare.
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Esercizio 7.3.3
Qual il minimo numero di colori con i quali si possono colorare le regioni della
seguente carta geografica in modo che a regioni confinanti restino assegnati colori
diversi?