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A. ASPETTI INTRODUTTIVI...........................................................................................................3
IL PROGETTO IMPRENDITORIALE E LE ESPRESSIONI STRATEGICHE ...............................3
PREMESSA METODOLOGICA ......................................................................................................5
LORIZZONTE TEMPORALE.........................................................................................................6
B. IL PIANO DAZIONE....................................................................................................................7
LA STRUTTURA AZIENDALE.......................................................................................................7
Cenni storici sulla societ e sullattivit svolta.............................................................................7
Compagine Societaria e Management aziendale ..........................................................................9
LATTIVITA OPERATIVA...........................................................................................................10
IL MERCATO DI RIFERIMENTO E LA CONCORRENZA .........................................................12
Il mercato di riferimento .............................................................................................................12
Analisi e stime tendenziali del mercato .......................................................................................12
Autotrasporto: il contesto di riferimento nazionale...................................................................13
Grado di competitivit del settore...............................................................................................15
Evoluzione del contesto di riferimento ........................................................................................16
La catena del valore dellautotrasporto......................................................................................18
Strategie emergenti degli operatori nel mercato dellautotrasporto...........................................19
Attivit ausiliarie al trasporto.....................................................................................................21
LE IPOTESI DI SVILUPPO ............................................................................................................23
IL PIANO PREVISIONALE DI VENDITA ....................................................................................25
La stagionalit ............................................................................................................................25
Modalit di incasso dei corrispettivi...........................................................................................26
I COSTI DI COMPETENZA ...........................................................................................................27
I costi esterni variabili ................................................................................................................27
Modalit di pagamento dei debiti di fornitura ............................................................................29
Levoluzione del margine di contribuzione .................................................................................30
Costi Interni ................................................................................................................................31
Costi di struttura .........................................................................................................................32
Canoni di leasing ........................................................................................................................34
IL CAPITALE IMMOBILIZZATO .................................................................................................35
LE FONTI DI FINANZIAMENTO .................................................................................................36
Debiti bancari a breve termine ...................................................................................................36
I finanziamenti di terzi.................................................................................................................36
LE FONTI INTERNE ......................................................................................................................37
LA GESTIONE FISCALE ...............................................................................................................37
C. RIFLESSI ECONOMICI PATRIMONIALI E FINANZIARI..................................................38
LE SIMULAZIONI PREVISIONALI ECONOMICHE ..................................................................38
I RIFLESSI PATRIMONIALI .........................................................................................................42
I FLUSSI FINANZIARI...................................................................................................................43
pagina n. 1
D. CONCLUSIONI.............................................................................................................................44
E. ALLEGATI.....................................................................................................................................46
DESCRIZIONE DEL PROGETTO IMPRENDITORIALE: IPOTESI 2 .........................................47
ANDAMENTO DEI RICAVI........................................................................................................47
ANDAMENTO DEI COSTI .........................................................................................................48
INVESTIMENTI ..........................................................................................................................49
FONTI DI FINANZIAMENTO ....................................................................................................50
RIFLESSI ECONOMICI .............................................................................................................51
RIFLESSI FINANZIARI ..............................................................................................................53
pagina n. 2
A. ASPETTI INTRODUTTIVI
IL PROGETTO IMPRENDITORIALE E LE ESPRESSIONI STRATEGICHE
La T.M.J. TRASPORTI S.A.S. DI PITARI MANCUSO (FRANCESCA) & C. (dora in poi T.M.J.
TRASPORTI S.a.s.) ha iniziato la sua attivit a fine 2004 con il conferimento dellazienda
T.M.J. d.i. del titolare Mancuso Joseph, e continua a svolgere lattivit di trasporti per conto
terzi.
La societ ha visto crescere il proprio fatturato in maniera costante fino a superare il milione
di euro circa. La composizione delle vendite frazionata tra diversi clienti rappresentati da
aziende nazionali ed internazionali.
Lattivit richiede la massima flessibilit a fronte delle consegne urgenti da realizzarsi su
tutto il territorio Europeo; lazienda quindi legata ad una rete di autisti esterni che, con i
mezzi aziendali, effettuano le varie consegne.
Lesercizio 2008 si chiuder con una crescita notevole rispetto agli anni passati. Al fine
quindi di non perdere le opportunit che il mercato offre (ordini in costante crescita) la
societ ha pianificato il perseguimento dei seguenti obiettivi strategici:
pagina n. 3
La societ identifica nella pianificazione strategica e nella simulazione dinamica delle variabili
oggetto di analisi un utile strumento per valutare la fattibilit finanziaria delle proprie scelte e
limpatto delle stesse sulla struttura economica e finanziaria di bilancio. Inoltre il
monitoraggio dei principali indicatori di bilancio, inteso come strumento di consapevole
diagnosi e valorizzazione aziendale, costituisce anche un importante avvicinamento alle
tecniche che il sistema finanziario adotta per censire, valutare ed affidare le aziende nella
propria opera di gestione del credito alle imprese - sistemi di rating interni.
Nel presente elaborato verr esaminato e valutato il progetto dimpresa nei due scenari
alternativi relativi a:
1) Continuazione della ordinaria attivit (trasporti urgenti conto terzi) in ipotesi di
mercato costante;
2) Affiancamento allattivit di core business della LOGISTICA TRASPORTI per nuovi
clienti. Tale sviluppo aziendale richiederebbe lo spostamento dellattivit in ununica
sede (ipotesi acquisto immobile).
pagina n. 4
PREMESSA METODOLOGICA
Il presente elaborato ha la funzione di riassumere ed esporre la rappresentazione dinamica e
previsiva dello sviluppo del piano dimpresa della T.M.J. TRASPORTI S.a.s.
Riepilogare il progetto imprenditoriale significa:
o
Al fine di leggere la dinamica di questa iniziativa dimpresa sar quindi necessario coordinare
ed esporre determinati aspetti:
o
Per questo il documento articolato in diverse sezioni nelle quali sono esposti gli elementi
essenziali e qualificanti del progetto imprenditoriale.
Il tutto con la chiara evidenza ai fini delle valutazioni del lettore delle ipotesi assunte a
base delle elaborazioni qui presentate.
Lesplicitazione delle ipotesi consente al lettore della presente relazione di conoscere, e
quindi valutare, anche i presupposti e le riflessioni di contorno allo specifico sviluppo dei
calcoli dei flussi.
Tale approccio rispecchia in modo rigoroso il richiamo ai principi della Chiarezza Sostanziale
e Trasparenza , facenti parte dei Principi generali per la Redazione del Business Plan emanati
dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti nel marzo 2001 e rivisti nel 2003.
Come del pari il riferimento a quei principi a caratterizzare lintero processo di selezione,
elaborazione e valutazione di tutti gli elementi che compongono il presente lavoro.
pagina n. 5
LORIZZONTE TEMPORALE
Lorizzonte temporale scelto al fine della simulazione in oggetto (2008-2011) stato definito
considerando:
o
che previsioni troppo lontane nel tempo non possono essere fondate su riscontri
qualitativi e quantitativi affidabili, ma comunque importante espandere le
simulazioni dinamiche fondandole sullipotesi di trend.
pagina n. 6
B. IL PIANO DAZIONE
LA STRUTTURA AZIENDALE
La T.M.J. TRASPORTI S.A.S. ha iniziato la sua attivit a fine 2004 con il conferimento
dellazienda T.M.J. d.i. (nata nel 1997) del titolare Mancuso Joseph, e continua a svolgere
lattivit di trasporti urgenti per conto terzi.
Il servizio riguarda il trasporto di ogni genere di
prodotto merceologico utilizzando i veicoli specifici per
svolgere lincarico affidato. Lazienda ha un parco
mezzi composto da 22 veicoli aventi varie portate e
tutti muniti di rilevatore di posizione satellitare.
Nello specifico le caratteristiche del servizio offerto dalla T.M.J TRASPORTI S.a.s. possono
essere cos riepilogate:
pagina n. 7
Per i clienti esigenti doppio autista con controllo satellitare del mezzo;
Le sedi legale ed operativa sono site in via della Speranza a Beinasco (TO), dove sono
ubicati gli uffici (in affitto); immobile strumentale di propriet dellazienda sito a Cumiana e
porzione di capannone a Bruino adibita a deposito mezzi.
pagina n. 8
Compagine societaria
51,00%
49,00%
Mancuso Joseph
Pitari Francesca
pagina n. 9
LATTIVITA OPERATIVA
La T.M.J. TRASPORTI S.a.s. si
occupa di trasporti urgenti. Il
servizio riguarda il trasporto di
ogni
genere
di
merceologico
prodotto
utilizzando
di
posizione
satellitare.
E molto importante per lazienda la flessibilit e lorganizzazione del servizio per poter
soddisfare le esigenze delle aziende clienti. Negli uffici siti a Beinasco vengono raccolte le
telefonate in entrata (richiesta di preventivi o del servizio di trasporto) e successivamente
vengono organizzati i viaggi in base ai mezzi e agli autisti disponibili.
Gli autisti, detti padroncini, sono tutti esterni; una volta contattati questi recuperano il
mezzo al deposito sito a Bruino, il rapporto del viaggio (committente, bene, destinatario e
localit) ed iniziano il
loro
servizio,
la
cui
destinazione la maggior
parte delle volte in
Europa.
pagina n. 10
pagina n. 11
IL MERCATO DI RIFERIMENTO
Appare opportuno descrivere sinteticamente il contesto e levoluzione che condizione lintera
attivit della T.M.J. TRASPORTI S.a.s. per supportare le scelte strategiche effettuate dal
management aziendale.
Tale analisi qui condotta procedendo secondo il seguente iter logico:
1. Analisi e stime tendenziali del mercato;
2. Autotrasporto: il contesto di riferimento nazionale;
3. La catena del lavoro dellautotrasporto;
4. Grado di competitivit del settore;
5. Evoluzione del mercato di riferimento;
6. Strategie emergenti degli operatori nel mercato dellautotrasporto;
7. Attivit ausiliarie al trasporto.
Nel 2007 il trasporto di merci su strada ha beneficiato del positivo andamento delleconomia
nel primo semestre dellanno ed stato solo parzialmente condizionato dal rallentamento
delleconomia nazionale dellultimo trimestre. La crescita delle esportazioni hanno favorito il
trasporto internazionale (+7%), per anche quello nazionale mostra una crescita sebbene
pi contenuta (+5,4%). Il panorama competitivo del settore conferma il lento processo di
modernizzazione che vede da un lato la crescita delle imprese di medie e grandi dimensioni
e dallaltro la riduzione del numero delle piccole imprese, penalizzate dalle pi stringenti
normative di sicurezza e dalla difficolt ad offrire servizi a valore aggiunto che consentano di
sfuggire alla competizione tariffaria. La competizione tra le imprese legata, oltre agli
aspetti tariffari, alla qualit del servizio (organizzazione, tempi di resa, tracciabilit e cura del
carico e flessibilit rispetto alle esigenze del cliente) e al controllo di spezzoni crescenti della
filiera logistica. Le previsioni di crescita del settore non vanno oltre il 5% rispetto al 2007,
tenendo conto anche degli adeguamenti di prezzo resi necessari dallaumento dei costi del
carburante. Il trasporto nazionale subisce gli effetti della difficile congiuntura economica, che
pagina n. 12
km autostrade;
20.000 km di ferrovie.
quale
costituisce
un
aspetto
pagina n. 13
rappresenta il 3,3% del Prodotto interno lordo (l'intero settore dei trasporti,
incluso il trasporto delle persone, la logistica, ecc. pesa sul Pil il 10% circa);
caratterizzato da un elevato livello professionale e da un elevato livello di
produttivit delle aziende di trasporto" conto terzi";
elevata frammentazione delle imprese italiane.
La normativa che regola il settore dei trasporti si caratterizza innanzitutto per un elevato
livello di complessit, superiore a quella di molti altri settori, dovuta alla necessit di
salvaguardare non solo i rapporti di lavoro, la concorrenza
e gli equilibri tra domanda e offerta di servizio, ma anche
altri elementi di utilit sociale, relativi ad esempio alla
sicurezza del trasporto e al rispetto dell'ambiente e della
sicurezza dei cittadini.
Tuttavia, il settore dellautotrasporto (e leconomia del
paese) appare fortemente condizionato da una rete di infrastrutture insufficienti a garantire
una efficiente movimentazioni di cose e persone.
Gli interventi richiesti dallassociazione di categoria alle Istituzione sono:
pagina n. 14
Il 66,5% delle imprese del settore possiede da 1 a 3 veicoli. Il 4,4% delle imprese del
settore possiede oltre 25 veicoli, considerando anche i rimorchi e i semirimorchi.
Considerando solo i propulsori, il 71,2% delle imprese possiede 1/3 unit di traino. Per
quanto il parco veicolare si stia rinnovando (sia pure lentamente), il 18% delle imprese
possiede ancora veicoli con oltre 10 anni. Nel complesso l'et media dei veicoli pari a 7
anni. Il 38% circa delle imprese percorre oltre 100.000 Km/anno per veicolo.
Il 40% circa delle imprese trasporta merci prevalentemente
nella propria provincia, il 27,4% circa a livello regionale, il
28,3% circa a livello nazionale, il 2,2% a livello U.E.
Per un maggior approfondimento si faccia riferimento agli
allegati.
Fonte: Lauto trasportatore alle soglie di nuove sfide promosso da F.A.I., in collaborazione con
TRADE.LAB.
pagina n. 15
Il fatto che i grandi operatori riescano quindi a competere meglio mette in ulteriore
difficolt le imprese di piccole dimensioni.
Per le imprese italiane di autotrasporto non costituisce un motivo di preoccupazione
labolizione delle tariffe fisse, in quanto gi scarsamente utilizzate. Pi temuto appare invece
lincremento della competizione derivante dallingresso sul
mercato
di
imprese
estere,
in
grado
di
ridurre
percorrenze pi lunghe.
tutte
le
altre,
quella
investimenti
concentrando
nazionale
5
sulle
livello
altre
che
si
vanno
comunitario
modalit,
sulle
Fonte: Lauto trasportatore alle soglie di nuove sfide promosso da F.A.I., in collaborazione con
TRADE.LAB.
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ferrovie, sui porti, sugli interporti e, non ultima, sulle cosiddette autostrade viaggianti
(cabotaggio marittimo), la realt che le aziende italiane esigono attributi di servizio che
oggi solo il trasporto stradale pu offrire:
prezzo,
Le caratteristiche delle attivit di trasporto, e quindi dei servizi offerti dagli autotrasportatori,
continueranno dunque a essere guidate da questa evoluzione della domanda, oltre che dalle
altre variabili strutturali. La domanda si decliner naturalmente in modo diverso a seconda
della fase del processo logistico complessivo in cui l'autotrasporto si inserisce (navettaggio,
logistica inbound, logistica outbound o distribuzione ai punti vendita/consegna consumatori
finali), influenzando quindi la quantit e la qualit dei servizi accessori da associare a quelli
di puro trasporto.
La dinamica dei ricavi nel settore strettamente connessa allevoluzione della
congiuntura economica, trovando piena corrispondenza nel tasso di crescita del PIL.
Sul fronte dei costi nel recente passato la congiuntura ha registrato un forte aumento dei
prezzi delle materie prime (dovuto al concorrere di fattori strutturali, come la crescita
della domanda dai paesi in via di sviluppo, e speculativi di breve termine), e in particolare di
quelle
petrolifere.
aumento,
presenza
Questo
unito
di
una
imposizione
fiscale
combustibili
di
alla
forte
sui
una
della
loro
distribuzione, ha contribuito
a far crescere notevolmente una delle principali voci di costo delle imprese, quella dei
carburanti.
Sul fronte delle altre voci di costo che impattano sui bilanci degli autotrasportatori, non si
sono aperti particolari spiragli di riduzione, ad esempio per il costo del personale, che anzi
nel prossimo futuro potrebbe andare incontro a una sostanziale perdita di produttivit,
dovuta all'entrata in vigore di nuove norme che riducono gli orari di lavoro. Non sono ancora
stati raggiunti, inoltre, particolari guadagni di efficienza in altre aree aziendali, come ad
pagina n. 17
esempio l'incremento della saturazione media degli automezzi o la riduzione del numero di
viaggi effettuati a vuoto dagli automezzi sulle tratte di ritorno.
Le imprese hanno in generale limitate possibilit di trasferire ai clienti eventuali aumenti dei
costi, in particolare per quelli indiretti, derivanti ad esempio dalla congestione del traffico o
dai limiti e vincoli di legge a quest'ultimo. Su questo fronte, inoltre, si va incontro al rischio di
un inasprimento delle tariffe sulle infrastrutture di comunicazione, volte alla riduzione dei
livelli di congestione e inquinamento.
Dal
punto
di
vista
su
gomma.
Questo
difesa
competitivo,
del
da
proprio
ambito
considerazioni
relative:
alla mancanza di chiarezza sulle prospettive di sviluppo che aiuti a creare massa
critica su questo fronte;
alla maggiore convenienza nelle attuali condizioni di volumi e distanze servite, del
trasporto su gomma.
pagina n. 18
trasporto), mentre i servizi di pre e post vendita alla clientela possono essere considerati un
Carico
Trasporto
Scarico
Margine
Attivit primarie
Attivit di supporto
Per quanto riguarda invece le attivit di supporto, trattandosi di imprese di servizi, nel
caso degli autotrasportatori l'approvvigionamento pu essere considerato insieme
all'amministrazione, controllo di gestione e finanza, ed essere invece sostituito, come attivit
a s stante, dalle vendite e marketing. A queste ultime si aggiungono la Gestione e sviluppo
delle risorse umane e Sistemi informativi.
Fonte: Lauto trasportatore alle soglie di nuove sfide promosso da F.A.I., in collaborazione con
TRADE.LAB.
pagina n. 19
valore aggiunto (carico, trasporto, scarico, eventuale gestione del magazzino e servizi di pre
e post vendita), il recupero di efficienza passa per l'implementazione di nuove tecnologie,
modalit di organizzazione dell'attivit e scelte strategiche in grado di garantire una migliore
programmazione dei viaggi sia in andata, sia in ritorno, al fine di limitare l'incidenza di viaggi
non a pieno carico. Un esempio di tecnologia utile da questo punto di vista quella dei
cosiddetti noli on-line, ossia di sistemi via Internet per la gestione dei viaggi di ritorno
condivisa tra imprese diverse operanti su mercati locali differenti. Scelte strategiche che
vadano nella stessa direzione sono quelle relative ad alleanze o accordi, magari anche solo
temporanei per partecipare a specifiche gare, tra imprese diverse, meglio se operanti in
ambiti geografici non sovrapposti e, anzi, complementari.
Sul fronte delle attivit di supporto, che generano un
minor
valore
dell'efficienza
diretto
per
il
cliente,
il
recupero
passa
per
l'industrializzazione
dei
Fonte: Lauto trasportatore alle soglie di nuove sfide promosso da F.A.I., in collaborazione con
TRADE.LAB.
pagina n. 20
processi, l'investimento in strumenti informatici per lo snellimento delle attivit di back office,
la specializzazione delle risorse umane a loro dedicate e lo sviluppo delle competenze in
questa direzione.
L'aumento dei volumi di traffico gestiti, che di per s favorisce il recupero di efficienza
nelle attivit sia primarie, sia di supporto, difficilmente sembra poter derivare dalla
costituzione di accordi o consorzi tra le imprese operative nello stesso ambito locale
(prodromi di potenziali fusioni tra operatori), a causa della forte individualit che caratterizza
le aziende, e che quindi ne limita fortemente le possibilit di successo. Nonostante questo,
in atto un processo, sia pure lento, di concentrazione del settore, che anch'esso costituisce
una sfida per le aziende e che dovrebbe spingere verso una situazione pi simile a quella di
altri paesi europei. Questa nuova sfida competitiva relativa allo sviluppo dimensionale si
associa, dal punto di vista dell'evoluzione delle imprese, a quella del ricambio generazionale
e del progressivo, anche se difficile, abbandono di strutture organizzative basate
esclusivamente sui componenti famigliari come asse portante.
L'aumento dei livelli di capitalizzazione costituisce un argomento che difficilmente si
pu rimandare, vista la scarsa solidit patrimoniale delle imprese e le conseguenze che,
come si gi visto, questo pu avere alla luce degli accordi di Basilea Il che entreranno in
vigore dal 2008. Questi, dunque, costituiscono da un certo punto di vista un'occasione per il
riassetto patrimoniale del settore, anche se ci significher ridurre i ritorni medi sul capitale
investito.
In base a tali parametri lofferta ha disegnato un sistema logistico di supporto i cui tratti
caratteristici fondamentali possono essere riassunti nei seguenti punti:
pagina n. 21
I vincoli imposti dai clienti hanno costretto i fornitori di servizi logistici a costruire reti di
connessioni temporanee in grado di estendersi e ritirarsi in breve tempo e con costi di
investimento e disinvestimento marginali. Ma soprattutto hanno stimolato la formazione di
reti circoscritte alla dimensione locale/nazionale prive, nella gran parte dei casi, di una pur
minima propensione alla dimensione internazionale. I nodi di questi network, non sempre
formalizzati, sono spesso aziende di servizi ausiliari al trasporto o medie aziende di
autotrasporto che presidiano porzioni di territorio garantendo in tali aree la copertura dei
servizi logistici (magazzini e piattaforme) e di trasporto grazie ad una rete pi o meno vasta
di soggetti fornitori (manodopera organizzata o autonoma, autotrasportatori, ma soprattutto
padroncini). Non essendo tali network molto spesso formalizzati, nei territori in cui si
concentra la domanda, il lavoro di intermediazione e di presidio viene svolto da una pluralit
di soggetti in forte concorrenza tra loro, mentre risultano molto meno servite le aree dove la
domanda pi debole. Il network si modella pertanto in relazione alle esigenze e alle
caratteristiche della clientela pi complesso il processo logistico, pi articolato sar il
network - divenendo pi conveniente, dal punto di vista dei costi, nelle aree dove si registra
una maggiore concentrazione della domanda e pi svantaggioso nelle zone di bassa
domanda. Tutto ci determina un fenomeno di concentrazione logistica nelle aree a forte
domanda e di rarefazione del servizio nelle aree a domanda contenuta. In questo contesto il
ruolo del fornitore logistico sempre pi prossimo a quello dellintermediario che si occupa,
per conto del proprio cliente, della gestione esecutiva della movimentazione della merce,
dellorganizzazione dei magazzini e anche delle pratiche doganali. Un intermediario che:
nelle aree direttamente presidiate utilizza una serie di fornitori diretti di trasporto e
di servizio;
mentre nelle aree non direttamente presidiate, fa ricorso ad altri intermediari ed alla
loro rete di fornitori locali.
Guardando allandamento del fatturato delle piccole e medie imprese manifatturiere e degli
spedizionieri, cos come rilevato dalle indagini campionarie condotte dallOsservatorio in
questi anni, sembrerebbe che ladozione di questo modello organizzativo abbia prodotto
effetti positivi sui ricavi, anche se i costi di questo successo non sono stati, forse, equamente
ridistribuiti allinterno del network.
pagina n. 22
LE IPOTESI DI SVILUPPO
Lo sviluppo del piano (redatto in Euro UE) - al fine di realizzare scenari di riferimento non
alterati dallesogena ed endogena dinamica di variabili economiche - ha visto lutilizzo di
alcuni parametri il cui andamento ha interagito nella determinazione dei flussi previsionali
ottenuti, quali:
Linflazione,
I tassi debitori e creditori a breve termine applicati sui saldi risultanti di tesoreria
(misurati
operativamente
intervalli
mensili),
direttamente
influenti
nella
Anno
Inflazione
Costo Lavoro
Tasso Creditore
Breve
Tasso
Debitore
Breve
2008
2009
2010
2011
pagina n. 23
PASSIVO
IMMOBILIZZAZIONI
MATERIALI
29.720
IMMOBILIZZAZIONI
FINANZIARIE
CREDITI COMMERCIALI
CREDITI TRIBUTARI
ALTRI CREDITI
TESORERIA A CREDITO
TOTALE
712.096
16.046
12.202,
5.779
775.843
333.244
PATRIMONIO NETTO
DEBITI FINANZIARI A
MEDIO TERMINE
19.528,62
10.658
TFR
111.370
DEBITI COMMERCIALI
163
ALTRI DEBITI
TESORERIA A DEBITO
300.879,38
775.843
TOTALE
Le voci che compongono tale situazione iniziale considerano i dati dal bilancio forniti
dallazienda al 31 dicembre 2007.
Con riferimento a tali posizioni si precisa che:
I crediti commerciali si suppongono incassati per 412 mila Euro nei primi cinque
mesi del 2008 e per 300 mila Euro si suppongono non incassabili nel corso del
periodo di simulazione a fronte delle indicazioni del management.
Gli altri crediti comprendono depositi cauzionali per 5.900 Euro il cui incasso non
stato ipotizzato nel periodo simulato, per la natura di tale voce. La restante parte di
crediti diversi si ipotizza incassabile nel primo trimestre del 2008.
I debiti commerciali si suppongono pagati nei primi due mesi del 2008.
pagina n. 24
2006
Fatturato
Crescita ripetto l'es. precedente
TOT. RICAVI
2007
2008
2009
2010
2011
648.108
1.079.298
66,53%
1.500.000
38,98%
1.560.000
4,00%
1.622.400
4,00%
1.687.296
4,00%
648.108
1.079.299
1.500.000
1.560.000
1.622.400
1.687.296
Per gli scenari futuri, landamento dei ricavi stato stimato partendo da dati certi, sulla base
di valutazioni di sviluppo assolutamente prudenziali. Per quanto riguarda il 2008 si sono
considerati i risultati certi fino al 31 agosto, dopodich sono stati stimati ricavi fino a fine
anno pari a 100.000,00 Euro al mese. Negli esercizi 2009 e 2010 la previstone prudenziale
quella di una crescita annua del 4%, dovuta allinfluenza inflazionistica. Questa scelta,
volutamente cauta, vuole evidenziare la capacit di sviluppo della societ in situazioni di
mercato pressoch costanti.
LA STAGIONALIT
Nel simulare lo sviluppo temporale dei ricavi di vendita opportuno delineare la dinamica
infrannuale degli stessi. In base al fatturato mensile del 2008 si segnalano alcuni momenti di
intensit lavorativa, (Marzo, Giugno e Dicembre), che vengono ribaltati al triennio
successivo.
ANDAMENTO FATTURATO 2008
2008
gennaio
febbraio
marzo
aprile
maggio
giugno
luglio
agosto
114.550,00 118.968,00 180.833,00 124.293,00 122.926,00 154.252,00 109.848,00 91.458,00
pagina n. 25
ap
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o
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di
ce
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br
e
ge
nn
aio
fe
bb
r io
m
ar
zo
0,00
Esercizio 2005
Esercizio 2006
80,32
Esercizio 2007
88,38
129,89
Esercizio 2008
Esercizio 2009
164,49
160,16
Esercizio 2010
Esercizio 2011
163,75
167,20
9
Modalit dincasso espresse in GIORNI. Dilazione media dei crediti commerciali: n di giorni mediamente
intercorrenti tra il sorgere e lincasso del crediti commerciali;
pagina n. 26
Il calcolo dellindicatore presenta nel conteggio al 31/12 un valore superiore alle previsioni
fatte, a fronte dellandamento infrannuale delle vendite e dei crediti insoluti pregressi
precedentemente descritti.
I COSTI DI COMPETENZA
ACQUISTI
MATERIE
RICAVI
COSTI PER
LAVORAZIONI
Sugli scenari degli sviluppi futuri si sono presi a riferimento i dati degli ultimi esercizi e si
sono fatte le seguenti considerazioni:
pagina n. 27
ACQUISTO BENI
2006
Carburante
120.196 18,55%
2007
262.370 17,49%
Situazione previsionale
ACQUISTO BENI
2008
Carburante
2009
375.000 25,00%
2010
390.000 25,00%
2011
405.600 25,00%
421.824 25,00%
la spesa costi per lavorazione fa riferimento al costo degli autisti che effettuano il
servizio; infatti trattasi di padroncini, che fatturano alla TMJ TRASPORTI S.a.s. il
servizio di trasporto effettuato di mese in mese, secondo gli accordi presi. Sulla base
delle indicazioni dei soci si stima unincidenza prudenziale annua del 30% sui ricavi.
Situazione storica
Lavorazioni esterne (padroncini)
2006
2007
194.009
29,93%
284.281
18,95%
Situazione previsionale
2008
Lavorazioni esterne (padroncini)
450.000
2009
30,00%
468.000 30,00%
2010
2011
486.720 30,00%
506.189 30,00%
In sintesi possibile verificare levoluzione prevista dei costi variabili diretti nel corso del
periodo oggetto di simulazione dinamica, una volta definite le ipotesi sottostanti alla loro
valorizzazione:
2008
Ricavi
VALORE DELLA PRODUZIONE
2009
2010
2011
1.500.000
100,00%
1.560.000
100,00%
1.622.400
100,00%
1.687.296
100,00%
100,00%
1.500.000
100,00%
1.560.000
100,00%
1.622.400
100,00%
1.687.296
-375.000
-25,00%
-390.000
-25,00%
-405.600
-25,00%
-421.824
-25,00%
-450.000
-30,00%
-468.000
-30,00%
-486.720
-30,00%
-506.189
-30,00%
-825.000
-55,00%
-858.000
-55,00%
-892.320
-55,00%
-928.013
-55,00%
pagina n. 28
CARBURANTE: 30 giorni;
Esercizio 2005
Indice di rotazione
Dilazione media dei debiti commerciali
10
Esercizio 2006
21,18
Esercizio 2008
16,26
Esercizio 2009
24,42
Esercizio 2007
23,99
22,23
Esercizio 2010
Esercizio 2011
24,09
24,01
Dilazione media dei debiti commerciali: debiti verso fornitori/(costi per acquisto beni, prestazioni di servizi,
pagina n. 29
Nella seguente tabella vengono riassunti i dati relativi ai ricavi caratteristici aziendali e alle
varie tipologie di costi esterni variabili sopra individuate, se ne pu analizzare un primo
margine netto:
2008
Ricavi
VALORE DELLA PRODUZIONE
2009
2010
2011
1.500.000
100,00%
1.560.000
100,00%
1.622.400
100,00%
1.687.296
100,00%
100,00%
1.500.000
100,00%
1.560.000
100,00%
1.622.400
100,00%
1.687.296
-375.000
-25,00%
-390.000
-25,00%
-405.600
-25,00%
-421.824
-25,00%
-450.000
-30,00%
-468.000
-30,00%
-486.720
-30,00%
-506.189
-30,00%
MARGINE DI CONTRIBUZIONE
675.000
45,00%
702.000
45,00%
730.080
45,00%
759.283
45,00%
Margine di Contribuzione
1.800.000
1.600.000
1.400.000
1.200.000
1.000.000
800.000
600.000
400.000
200.000
0
1
VALORE DELLA PRODUZIONE
Acquisto materie
MARGINE DI CONTRIBUZIONE
pagina n. 30
COSTI INTERNI
La societ conta al mese di settembre 2008 un numero di 3 impiegati (di cui 2 part-time
assunti rispettivamente a giugno e settembre c.a.). Per il triennio successivo non si
prevedono assunzioni.
Gli obblighi relativi ai dipendenti sono quelli indicati dal contratto nazionale ARTIGIANI con
14 mensilit.
Le condizioni retributive medie sono state fornite dal management per ciascuna categoria e
vengono qui riportate:
NUMERO
1.800,00
IMPIEGATO PART-TIME
2.000,00
totale
Le aliquote medie contributive a carico del datore di lavoro sono pari al 28% e laliquota TFR
al 7%. In merito alla dinamica attesa del costo del lavoro per effetto dei rinnovi
contrattuali, dellinflazione o dalla politica retributiva adottata si scelto di ipotizzare
sinteticamente un incremento annuo del 3%.
Sulla base delle previsioni pre-dette i costi interni cos registrati dallazienda saranno quelli
riportati nella tabella seguente:
ESERCIZI
Salari e stipendi
2006
2007
2008
2009
2010
2011
10.612
9.276
39.200
54.796
56.440
58.133
2.981
2.920
10.976
15.343
15.803
16277
732
3.901
2.744
3.836
3.951
4069
14.325
16.097
52.920
73.975
76.194
78.479
Contributi
Previdenziali
Quota TFR
TOTALE
pagina n. 31
COSTI DI STRUTTURA
I costi indiretti comprendono tutte quelle componenti di costo il cui andamento non risulta
direttamente connesso ai volumi produttivi.
Lo sviluppo degli scenari futuri considera la dinamica storica desumibile dai bilanci analitici
della societ.
Le principali voci di spesa di struttura fanno riferimento a:
2008
Ricavi
VALORE DELLA PRODUZIONE
2009
2010
1.500.000
100,00%
1.560.000
100,00%
1.622.400
2011
100,00%
1.687.296
100,00%
100,00% 1.687.296
100,00%
1.500.000
100,00%
1.560.000
100,00%
1.622.400
-375.000
-25,00%
-390.000
-25,00%
-405.600
-25,00%
-421.824
-450.000
-30,00%
-468.000
-30,00%
-486.720
-30,00%
-506.189
-30,00%
MARGINE DI CONTRIBUZIONE
675.000
45,00%
702.000
45,00%
730.080
45,00%
759.283
45,00%
-28.000
-1,87%
-29.120
-1,87%
-30.284
-1,87%
-31.496
-1,87%
-5.000
-0,33%
-5.200
-0,33%
-5.408
-0,33%
-5.624
-0,33%
-23.000
-1,53%
-23.920
-1,53%
-24.877
-1,53%
-25.875
-1,53%
-4.000
-0,27%
-4.160
-0,27%
-4.326
-0,27%
-4.500
-0,27%
Utenze telefoniche
Consulenze professionali
Altri servizi
Viaggi e trasferte
Spese esercizio automezzi
-25,00%
-120.000
-8,00%
-124.800
-8,00%
-129.792
-8,00%
-134.984
-8,00%
Locazioni immobiliari
-18.000
-1,20%
-18.000
-1,15%
-18.000
-1,11%
-18.000
-1,07%
Canoni leasing
-52.210
-3,48%
-52.175
-3,34%
-49.078
-3,03%
-55.840
-3,31%
-8.000
-0,53%
-8.320
-0,53%
-8.653
-0,53%
-9.000
-0,53%
-150.000
-10,00%
-156.000
-10,00%
-162.240
-10,00%
-168.730
-10,00%
-30.000
-2,00%
-31.200
-2,00%
-32.448
-2,00%
-33.745
-2,00%
-6.000
-0,40%
-6.240
-0,40%
-6.490
-0,40%
-6.750
-0,40%
-2.000
-0,13%
-2.500
-0,16%
-3.000
-0,18%
-3.500
-0,21%
Elaborazione dati
-3.000
-0,20%
-3.120
-0,20%
-3.244
-0,20%
-3.374
-0,20%
Noleggi
Manutenzioni e riparazioni
Assicurazioni
(28.000
Euro)
Altri servizi (oneri diversi di gestione, postali e bollati, cancelleria, multe e sanzioni,
servizi vari, rifiuti, omaggi ed energia): si ipotizza un andamento in crescita secondo
la dinamica dellinflazione;
pagina n. 32
pagina n. 33
CANONI DI LEASING
La T.M.J. TRASPORTI S.a.s. ad oggi controparte di 8 contratti di leasing finanziario le cui
caratteristiche sono di seguito evidenziate.
CONTRATTI
SCADENZA
IMPORTO
RATA
MENSILE
GE MONEY
OTT 2011
39.124
636
MAGGIO 2012
54.635
969,15
GE MONEY
OTT 2013
38.500
578,69
GE CAPITAL
OTT 2010
27.475
548,98
GE MONEY
MAGGIO 2013
36.000
464,4
GE MONEY
FEBB 2011
41.199
686,65
GE MONEY
NOV 2013
38.500
578,69
GE CAPITAL
OTT 2008
12.867
826,67
LOCAT
Si ipotizza poi la stipula, a marzo 2011, di 2 nuovi contratti di leasing pari a 40.000
annui (ipotesi di tasso del 6% annuo, rata mensile, durata 48 mesi) a fronte di investimenti
ordinari relativi ad automezzi nuovi.
pagina n. 34
IL CAPITALE IMMOBILIZZATO
Lipotesi qui sviluppata tiene conto di una struttura aziendale che si basa sulla composizione
e movimentazione degli impieghi immobilizzati.
Non si pu certamente prescindere dai beni gi esistenti a gennaio 2008 data di inizio della
simulazione ma necessario verificare anche gli ulteriori investimenti e disinvestimenti che
si siano resi necessari per supportare loperativit aziendale.
In relazione agli investimenti esistenti al 01.01.2008, si fatto riferimento puntuale ai dati
storici disponibili, alla natura dei beni acquisiti, alla modalit di finanziamento a copertura
degli investimenti e alla politica di ammortamento adottata.
Le aliquote medie di ammortamento applicate sugli investimenti gi esistenti a gennaio 2008
sono state cos determinate per gli esercizi 2008-2011:
2005
2006
2007
IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI
costo storico
fondo
valore netto contabile
ammortamento dell'esercizio
% ammortamento
44.604
27.193
17.411
52.102
22.247
29.855
61.539
31.819
29.720
5.829
9.165
9.573
13,07%
17,59%
15,56%
2008-2010
20,00%
Oggetto
Importo
Data
Riscatto automezzo
7.927,83
Novembre
Aliquota
ammortamento
Pagamento
50%
Novembre 2008
33%
Conferimento
25%
Gennaio 2010
2008
N 2 automezzi
25.000
Dicembre
2008
Attrezzature
20.000
Gennaio 2010
pagina n. 35
Entro la fine del 2008 allinterno della T.M.J. TRASPORTI S.a.s. verr conferita la MANCUSO
FRANCESCO D.I. e di conseguenza ci sar il conferimento dei due automezzi sopra elencati
per un valore di 25.000 Euro.
LE FONTI DI FINANZIAMENTO
La societ al 01/09/2008 risulta disporre delle seguenti linee di affidamento a breve termine:
Istituto di credito
Linee di cassa
Linee commerciali
Unicredit Banca
300.000,00
Totale
300.000,00
I FINANZIAMENTI DI TERZI
Al momento della redazione del business plan la societ controparte contrattuale delle seguenti
operazioni di finanziamento a medio termine:
Istituto
UNICREDIT BANCA
Importo
Data
Durata
erogazione
mesi
33.000,00
Giugno
60
2006
Periodicit
Scadenza
mensile
Febbraio
2010
pagina n. 36
LE FONTI INTERNE
Con riferimento al Patrimonio Netto si sono ipotizzati accantonamenti annui degli utili (come
storicamente avviene) ad eccezione di Prelievi soci pari a 25 mila Euro annui e laumento del
capitale sociale a 50.000 Euro attraverso lapporto di denaro fresco da parte dei soci pari a
24 mila Euro a fine 2008.
Entro la fine del 2008, infatti, con la modifica della compagine societaria, si avr il
conferimento della MANCUSO FRANCESCO D.I. (con lapporto di due automezzi).
LA GESTIONE FISCALE
pagina n. 37
2009
2010
2011
1.500.000
100,00%
1.560.000
100,00%
1.622.400
100,00%
1.687.296
100,00%
100,00%
1.500.000
100,00%
1.560.000
100,00%
1.622.400
100,00%
1.687.296
-375.000
-25,00%
-390.000
-25,00%
-405.600
-25,00%
-421.824
-25,00%
-450.000
-30,00%
-468.000
-30,00%
-486.720
-30,00%
-506.189
-30,00%
MARGINE DI CONTRIBUZIONE
675.000
45,00%
702.000
45,00%
730.080
45,00%
759.283
45,00%
-28.000
-1,87%
-29.120
-1,87%
-30.284
-1,87%
-31.496
-1,87%
-5.000
-0,33%
-5.200
-0,33%
-5.408
-0,33%
-5.624
-0,33%
-23.000
-1,53%
-23.920
-1,53%
-24.877
-1,53%
-25.875
-1,53%
-4.000
-0,27%
-4.160
-0,27%
-4.326
-0,27%
-4.500
-0,27%
-120.000
-8,00%
-124.800
-8,00%
-129.792
-8,00%
-134.984
-8,00%
Locazioni immobiliari
-18.000
-1,20%
-18.000
-1,15%
-18.000
-1,11%
-18.000
-1,07%
Canoni leasing
-52.210
-3,48%
-52.175
-3,34%
-49.078
-3,03%
-55.840
-3,31%
-8.000
-0,53%
-8.320
-0,53%
-8.653
-0,53%
-9.000
-0,53%
-150.000
-10,00%
-156.000
-10,00%
-162.240
-10,00%
-168.730
-10,00%
-2,00%
Utenze telefoniche
Consulenze professionali
Altri servizi
Viaggi e trasferte
Spese esercizio automezzi
Noleggi
Manutenzioni e riparazioni
Assicurazioni
-30.000
-2,00%
-31.200
-2,00%
-32.448
-2,00%
-33.745
-6.000
-0,40%
-6.240
-0,40%
-6.490
-0,40%
-6.750
-0,40%
-2.000
-0,13%
-2.500
-0,16%
-3.000
-0,18%
-3.500
-0,21%
Elaborazione dati
-3.000
-0,20%
-3.120
-0,20%
-3.244
-0,20%
-3.374
-0,20%
225.790
15,05%
237.245
15,21%
252.240
15,55%
257.865
15,28%
Salari e stipendi
-39.200
-2,61%
-54.796
-3,51%
-56.440
-3,48%
-58.133
-3,45%
-10.976
-0,73%
-15.343
-0,98%
-15.803
-0,97%
-16.277
-0,96%
-2.744
-0,18%
-3.836
-0,25%
-3.951
-0,24%
-4.069
-0,24%
172.870
11,52%
163.270
10,47%
176.046
10,85%
179.386
10,63%
-13.603
-0,91%
-24.206
-1,55%
-21.395
-1,32%
-12.813
-0,76%
159.267
10,62%
139.064
8,91%
154.651
9,53%
166.573
9,87%
-22.509
-1,50%
-18.053
-1,16%
-17.497
-1,08%
-12.625
-0,75%
-944
-0,06%
-429
-0,03%
-23
0,00%
0,00%
VALORE AGGIUNTO
135.813
9,05%
120.582
7,73%
137.131
8,45%
153.947
9,12%
Imposte Dirette
-35.438
-2,36%
-32.425
-2,08%
-36.429
-2,25%
-40.347
-2,39%
Reddito netto
100.375
6,69%
88.157
5,65%
100.702
6,21%
113.601
6,73%
pagina n. 38
REDDITO NETTO
Imposte correnti
REDDITO DI COMPETENZA
REDDITO OPERATIVO
AZIENDALE
Ammortamenti
Amm.ti immob materiali
4.939
-26
1
-25.058
5.829
140.338
-3.150
143.488
4.913
138.575
-25.057
163.632
5.829
169.461
17.219
449.004
267.443
147.255
32.065
866
1.375
635.684
635.362
322
186.680
267.443
635.362
Valori
Esercizio 2005
VALORE AGGIUNTO
Acquisto di beni
Prestazioni di servizi
Godimento beni di terzi
Accantonamenti
Oneri di gestione
Costi esterni
VOCI
22,08%
-0,50%
22,57%
0,77%
0,78%
0,00%
21,80%
-3,94%
0,00%
-3,94%
25,74%
0,92%
0,92%
26,66%
2,71%
29,37%
70,63%
42,07%
23,16%
5,04%
0,14%
0,22%
100,00%
99,95%
0,05%
7.000
0
0
-30.861
9.165
201.393
649.538
112.450
-6.366
118.816
7.000
111.816
-30.861
142.677
9.165
151.842
16.580
168.422
489.015
201.393
225.757
59.811
729
1.325
657.437
649.538
7.899
Valori
Esercizio 2006
17,10%
-0,97%
18,07%
1,06%
1,06%
0,00%
17,01%
-4,69%
0,00%
-4,69%
21,70%
1,39%
1,39%
23,10%
2,52%
25,62%
74,38%
30,63%
34,34%
9,10%
0,11%
0,20%
100,00%
98,80%
1,20%
0
-478
3
-20.092
9.573
293.911
1.079.298
115.724
-6.381
122.105
-478
122.583
-20.089
142.672
9.573
152.245
16.835
169.080
910.229
293.911
538.423
72.872
3.578
1.445
1.079.309
1.079.298
11
Valori
Esercizio 2007
10,72%
-0,59%
11,31%
-0,04%
0,00%
-0,04%
11,36%
-1,86%
0,00%
-1,86%
13,22%
0,89%
0,89%
14,11%
1,56%
15,67%
84,33%
27,23%
49,89%
6,75%
0,33%
0,13%
100,00%
100,00%
0,00%
pagina n. 39
REDDITO NETTO
Imposte correnti
100.375
-35.438
135.813
-23.453
135.813
-23.453
159.266
REDDITO DI COMPETENZA
REDDITO OPERATIVO
AZIENDALE
13.604
Ammortamenti
Amm.ti immob immateriali
Amm.ti immob materiali
0
13.604
172.870
52.920
1.274.210
375.000
798.000
78.210
23.000
1.500.000
1.500.000
225.790
375.000
1.500.000
Valori
Esercizio 2008
VALORE AGGIUNTO
Acquisto di beni
Prestazioni di servizi
Godimento beni di terzi
Oneri di gestione
Costi esterni
VOCI
6,69%
-2,36%
9,05%
9,05%
-1,56%
-1,56%
10,62%
0,91%
0,00%
0,91%
11,52%
3,53%
15,05%
84,95%
25,00%
53,20%
5,21%
1,53%
100,00%
100,00%
-18.482
0
24.206
390.000
1.560.000
88.157
-32.425
120.582
120.582
-18.482
139.064
24.206
163.270
73.975
237.245
1.322.755
390.000
830.340
78.495
23.920
1.560.000
1.560.000
Valori
Esercizio 2009
5,65%
-2,08%
7,73%
7,73%
-1,18%
-1,18%
8,91%
1,55%
0,00%
1,55%
10,47%
4,74%
15,21%
84,79%
25,00%
53,23%
5,03%
1,53%
100,00%
100,00%
-17.520
0
21.395
405.600
1.622.400
100.702
-36.429
137.131
137.131
-17.520
154.651
21.395
176.046
76.194
252.240
1.370.160
405.600
863.952
75.731
24.877
1.622.400
1.622.400
Valori
Esercizio 2010
6,21%
-2,25%
8,45%
8,45%
-1,08%
-1,08%
9,53%
1,32%
0,00%
1,32%
10,85%
4,70%
15,55%
84,45%
25,00%
53,25%
4,67%
1,53%
100,00%
100,00%
-12.625
0
12.813
421.824
1.687.296
113.601
-40.347
153.948
153.948
-12.625
166.573
12.813
179.386
78.479
257.865
1.429.431
421.824
898.892
82.840
25.875
1.687.296
1.687.296
Valori
Esercizio 2011
6,73%
-2,39%
9,12%
9,12%
-0,75%
-0,75%
9,87%
0,76%
0,00%
0,76%
10,63%
4,65%
15,28%
84,72%
25,00%
53,27%
4,91%
1,53%
100,00%
100,00%
pagina n. 40
Lanalisi economica stata gi sviscerata in tutte le ipotesi che sottendono la definizione dei
costi e dei ricavi che la compongono.
Si ribadiscono alcune considerazioni:
o
Le previsioni sul valore della produzione sono prudenziali e si basano, per quanto
concerne il 2008 su quanto gi stato fatturato al 31 agosto c.a. con previsioni sugli
ultimi esercizi; per gli esercizi successivi (2009 2011) la crescita ipotizzata (4%
annuo) legata allandamento inflazionistico.
Il costo del personale registra un incremento rispetto al 2007 a fronte delle nuove
assunzioni nel 2008 che per vanno a supportare laumento del fatturato; Il Margine
Operativo Lordo si attesta all11% circa registrando valori leggermente inferiori agli
anni passati.
Il saldo della gestione finanziaria si mostra in linea con gli anni precedenti e su
percentuali al di sotto del 2%.
pagina n. 41
I RIFLESSI PATRIMONIALI
IMPIEGHI
Crediti verso clienti
Crediti verso l'erario
Altri crediti
Esercizio 2008
Valori in
811.200
3.742
5.900
Esercizio 2009
Valori in
93,32%
0,43%
0,68%
831.648
7.428
5.900
Esercizio 2010
Valori in
95,68%
0,85%
0,68%
915.214
10.853
5.900
Esercizio 2011
Valori in
95,86%
1,14%
0,62%
939.823
13.322
5.900
%
96,98%
1,37%
0,61%
LIQUIDITA' DIFFERITE
820.842
94,43%
844.976
97,21%
931.967
97,61%
959.045
98,97%
CAPITALE CIRCOLANTE
820.842
94,43%
844.976
97,21%
931.967
97,61%
959.045
98,97%
48.414
5,57%
24.207
2,79%
22.812
2,39%
10.000
1,03%
Immobilizzazioni materiali
IMMOBILIZZAZIONI
TOTALE IMPIEGHI
FONTI
48.414
5,57%
24.207
2,79%
22.812
2,39%
10.000
1,03%
869.256
100,00%
869.183
100,00%
954.779
100,00%
969.045
100,00%
Esercizio 2008
Valori in
Esercizio 2009
Valori in
Esercizio 2010
Valori in
Esercizio 2011
Valori in
270.645
102.280
14.137
31,14%
11,77%
1,63%
207.743
106.371
14.753
23,90%
12,24%
1,70%
211.051
110.626
15.436
22,10%
11,59%
1,62%
127.751
115.051
15.906
13,18%
11,87%
1,64%
PASSIVITA' CORRENTI
387.062
44,53%
328.867
37,84%
337.113
35,31%
258.708
26,70%
11.173
2.744
10.658
1,29%
0,32%
1,23%
2.302
6.580
10.658
0,26%
0,76%
1,23%
0
10.530
10.658
0,00%
1,10%
1,12%
0
14.600
10.658
0,00%
1,51%
1,10%
24.575
2,83%
19.540
2,25%
21.188
2,22%
25.258
2,61%
411.637
47,36%
348.407
40,08%
358.301
37,53%
283.966
29,30%
50.000
307.244
0
100.375
5,75%
35,35%
0,00%
11,55%
50.000
282.244
100.375
88.157
5,75%
32,47%
11,55%
10,14%
50.000
257.244
188.532
100.702
5,24%
26,94%
19,75%
10,55%
50.000
232.244
289.234
113.601
5,16%
23,97%
29,85%
11,72%
PATRIMONIO NETTO
457.619
52,64%
520.776
59,92%
596.478
62,47%
685.079
70,70%
TOTALE FONTI
869.256
100,00%
869.183
100,00%
954.779
100,00%
969.045
100,00%
pagina n. 42
quello finanziario.
La struttura patrimoniale si mantiene equilibrata negli anni:
o
I FLUSSI FINANZIARI
2008
Incasso crediti commerciali
Incasso altri crediti
Pagamento debiti commerciali
2009
2010
2011
1.700.896
1.851.552
1.863.314
6.302
2.000.147
0
-1.109.987
Pagamento stipendi
-23.912
-33.426
-34.428
-21.172
-36.561
-37.657
-38.787
-489.452
-524.522
-538.897
-565.810
-35.461
-163
-49.807
-79.434
-79.668
-86.362
-39.181
-36.110
-39.855
-42.816
66.021
115.255
65.514
120.925
Apporto capitale
24.000
-9.300
-9.300
-2.325
Dividendi
-25.000
-25.000
-25.000
-25.000
-22.509
-18.053
-17.497
-12.625
-32.809
-52.353
-44.822
-37.625
-8.756
-24.000
-8.756
-24.000
-295.100
-270.645
-207.743
-211.051
-270.645
-207.743
-211.051
-127.751
pagina n. 43
D. CONCLUSIONI
Il presente lavoro ha esplicitato, in tutte le sue ipotesi, il piano di impresa della TMJ
TRASPORTI S.a.s. per quanto concerne il periodo 2008-2011.
Lintenzione di analizzare nel dettaglio le componenti economiche ed i riflessi finanziari delle
stesse stata manifestata dal management al fine di valutare limpatto sulla gestione di
scenari alternativi quali:
o
pagina n. 44
Di
ce
m
br
e
em
br
e
No
v
br
e
tto
O
te
m
br
e
Se
t
Ag
os
to
Lu
gl
io
Gi
ug
no
ag
gi
o
M
e
Ap
ril
o
ar
z
M
bb
ra
io
-50.000
Fe
Ge
nn
ai
-100.000
-150.000
-200.000
-250.000
-300.000
-350.000
Anno 2008
Anno 2009
Anno 2010
Anno 2011
Concesso
Tali azioni consentono inoltre di beneficiare non solo di una contrazione dellonerosit
finanziaria unitaria, ma anche di un miglior posizionamento degli indicatori e dei margini
patrimoniali, economici e finanziari.
Landamento di tali indicatori, specchio della realt aziendale, rappresentano inoltre a tutti gli
effetti valori di riferimento per i giudizi di rating che misureranno la valutazione creditizia e di
merito aziendale e che su questa baseranno il costo dellacquisto di denaro.
Lanalisi dinamica condotta e qui esposta evidenzia quindi leconomicit e la sostenibilit
finanziaria del piano aziendale, nonch la sua fattibilit e coerenza complessiva, sulla base
delle ipotesi indicate.
Analogamente, come possono evidenziare i dati presenti negli allegati, il miglioramento nel
quadriennio dei flussi finanziari della gestione operativa pu costituire uno strumento di
garanzia a rimborso degli impegni intrapresi.
pagina n. 45
E. ALLEGATI
pagina n. 46
2007
2008
2009
2010
2011
648.108
1.079.298
66,53%
1.500.000
38,98%
2.000.000
33,33%
2.500.000
25,00%
3.000.000
20,00%
648.108
1.079.299
1.500.000
2.000.000
2.500.000
3.000.000
Landamento dei ricavi stato stimato partendo da dati certi, sulla base di valutazioni di
sviluppo assolutamente prudenziali. Per quanto riguarda il 2008 si mantengono le
caratteristiche descritte nellipotesi 1. Negli esercizi successivi si ipotizzata una crescita
annua in valori assoluti pari a 500 mila Euro, a fronte dellampliamento dellattivit. Inoltre le
modalit di incasso dei corrispettivi sono state mantenute identiche a quanto ipotizzato
precedentemente.
pagina n. 47
1.500.000
100,00%
2010
100,00%
2.500.000
100,00%
2.000.000 100,00%
2011
3.000.000
100,00%
2.500.000
100,00%
-375.000
-25,00%
-500.000
-25,00%
-625.000
-25,00%
-750.000
-450.000
-30,00%
-600.000
-30,00%
-750.000
-30,00%
-900.000
-30,00%
-825.000
-55,00%
-1.100.000
-55,00%
-1.375.000
-55,00%
-1.650.000
-55,00%
675.000
45,00%
900.000
45,00%
1.125.000
45,00%
1.350.000
45,00%
-28.000
-1,87%
-30.184
-1,51%
-32.599
-1,30%
-35.207
-1,17%
-5.000
-0,33%
-5.200
-0,26%
-5.408
-0,22%
-5.624
-0,19%
-23.000
-1,53%
-23.920
-1,20%
-24.877
-1,00%
-25.875
-0,86%
-4.000
-0,27%
-4.320
-0,22%
-4.666
-0,19%
-5.039
-0,17%
-120.000
-8,00%
-160.000
-8,00%
-200.000
-8,00%
-240.000
-8,00%
Locazioni immobiliari
-18.000
-1,20%
-12.000
-0,60%
0,00%
0,00%
Canoni leasing
-52.210
-3,48%
-55.933
-2,80%
-79.139
-3,17%
-89.659
-2,99%
-0,30%
Noleggi
1.500.000 100,00%
2009
2.000.000
3.000.000 100,00%
-25,00%
-8.000
-0,53%
-8.320
-0,42%
-8.653
-0,35%
-9.000
-150.000
-10,00%
-170.000
-8,50%
-175.000
-7,00%
-225.000
-7,50%
-30.000
-2,00%
-35.000
-1,75%
-40.000
-1,60%
-45.000
-1,50%
-6.000
-0,40%
-6.480
-0,32%
-6.998
-0,28%
-7.558
-0,25%
0,00%
-20.000
-1,00%
-50.000
-2,00%
-60.000
-2,00%
-2.000
-0,13%
-2.500
-0,13%
-3.000
-0,12%
-3.500
-0,12%
Elaborazione dati
-3.000
-0,20%
-5.000
-0,25%
-10.000
-0,40%
-12.000
-0,40%
225.790
15,05%
361.143
18,06%
484.660
19,39%
586.538
19,55%
Manutenzioni e riparazioni
Assicurazioni
Spese e commissioni bancarie
Costi di logistica
VALORE AGGIUNTO
Salari e stipendi
-39.200
-2,61%
-67.296
-3,36%
-140.490
-5,62%
-152.945
-5,10%
-10.976
-0,73%
-18.843
-0,94%
-39.337
-1,57%
-42.824
-1,43%
-2.744
-0,18%
-4.711
-0,24%
-9.834
-0,39%
-10.706
-0,36%
172.870
11,52%
270.293
13,51%
294.999
11,80%
380.063
12,67%
Manutenzioni e riparazioni: nel corso del 2009 verr assunta una persona per
svolgere internamente la manutenzione dei vari automezzi, quindi, partendo dai
valori dellipotesi 1, tale voce stata ridotta dellimporto imputabile a tale servizio
esternalizzato (75.000 Euro annui circa) a partire dal 2010 in poi, il 2009 ne risente
solo in parte;
pagina n. 48
Costi di logistica: costi prudenzialmente stimati pari a 20.000 Euro a partire dal
2009 a fronte di eventuali spese concernenti la nuova attivit ad oggi difficilmente
stimabili;
Elaborazione dati: costi prudenzialmente stimati pari a 5.000 Euro a partire dal
2009 a fronte di eventuali spese concernenti la nuovo attivit ad oggi difficilmente
stimabili;
Costo del personale: oltre ai costi gi descritti nella precedente ipotesi, si prevede
lassunzione a tempo pieno di n. 1 persona da settembre 2009 e di n. 2 persone da
marzo 2010, le caratteristiche contrattuali sono identiche a quelle gi illustrate
precedentemente.
INVESTIMENTI
Partendo dai beni gi esistenti a gennaio 2008 data di inizio della simulazione e dagli
investimenti in automezzi ed attrezzature gi stimati nellipotesi 1 si prevedono:
o
Aliquota
Oggetto
Importo
Data
Capannone
300.000,00
Febbraio 2009
3%
Giugno 2009
Impianti
50.000
Aprile 2009
20%
Luglio 2009
Muletto e arredi
50.000
Giugno 2009
20%
Settembre 2010
ammortamento
Pagamento
pagina n. 49
FONTI DI FINANZIAMENTO
A fronte degli investimenti sopra descritti si prevede laccensione di 2 nuovi finanziamenti
bancari con le seguenti caratteristiche:
Investimento
CAPANNONE
Importo
Data
Durata
erogazione
mesi
300.000
Luglio 2009
180 con
Tasso
Periodicit
variabile
annuo
mensile
6%
mensile
6%
ipoteca
IMPIANTI E
100.000
Luglio 2009
60
ARREDI
pagina n. 50
REDDITO NETTO
Imposte correnti
100.375
-35.439
135.814
-23.453
135.814
-23.453
159.267
REDDITO DI COMPETENZA
REDDITO OPERATIVO
AZIENDALE
13.603
Ammortamenti
Amm.ti immob materiali
13.603
172.870
52.920
1.274.210
375.000
821.000
78.210
1.500.000
1.500.000
225.790
375.000
1.500.000
Valori
Esercizio 2008
VALORE AGGIUNTO
Acquisto di beni
Prestazioni di servizi
Godimento beni di terzi
Costi esterni
VOCI
6,69%
-2,36%
9,05%
9,05%
-1,56%
-1,56%
10,62%
0,91%
0,91%
11,52%
3,53%
15,05%
84,95%
25,00%
54,73%
5,21%
100,00%
100,00%
-34.900
33.873
500.000
2.000.000
148.453
-53.067
201.520
201.520
-34.900
236.420
33.873
270.293
90.850
361.143
1.638.857
500.000
1.062.604
76.253
2.000.000
2.000.000
Valori
Esercizio 2009
7,42%
-2,65%
10,08%
10,08%
-1,75%
-1,75%
11,82%
1,69%
1,69%
13,51%
4,54%
18,06%
81,94%
25,00%
53,13%
3,81%
100,00%
100,00%
-51.830
50.395
625.000
2.500.000
137.283
-55.491
192.774
192.774
-51.830
244.604
50.395
294.999
189.661
484.660
2.015.340
625.000
1.302.548
87.792
2.500.000
2.500.000
Valori
Esercizio 2010
5,49%
-2,22%
7,71%
7,71%
-2,07%
-2,07%
9,78%
2,02%
2,02%
11,80%
7,59%
19,39%
80,61%
25,00%
52,10%
3,51%
100,00%
100,00%
-52.515
41.812
750.000
3.000.000
207.344
-78.392
285.736
285.736
-52.515
338.251
41.812
380.063
206.475
586.538
2.413.462
750.000
1.564.803
98.659
3.000.000
3.000.000
Valori
Esercizio 2011
6,91%
-2,61%
9,52%
9,52%
-1,75%
-1,75%
11,28%
1,39%
1,39%
12,67%
6,88%
19,55%
80,45%
25,00%
52,16%
3,29%
100,00%
100,00%
RIFLESSI ECONOMICI
pagina n. 51
RIFLESSI PATRIMONIALI
IMPIEGHI
Esercizio 2008
Valori in
Esercizio 2009
Valori in
Esercizio 2010
Valori in
Esercizio 2011
Valori in
811.200
3.742
5.900
93,32%
0,43%
0,68%
981.600
7.643
5.900
69,63%
0,54%
0,42%
1.248.000
13.431
5.900
75,57%
0,81%
0,36%
1.437.600
19.322
5.900
79,64%
1,07%
0,33%
LIQUIDITA' DIFFERITE
820.842
94,43%
995.143
70,59%
1.267.331
76,74%
1.462.822
81,04%
RIMANENZE
CAPITALE CIRCOLANTE
Immobilizzazioni materiali
IMMOBILIZZAZIONI
TOTALE IMPIEGHI
FONTI
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
820.842
94,43%
995.143
70,59%
1.267.331
76,74%
1.462.822
81,04%
48.414
5,57%
414.541
29,41%
384.146
23,26%
342.333
18,96%
48.414
5,57%
414.541
29,41%
384.146
23,26%
342.333
18,96%
869.256
100,00%
1.409.684
100,00%
1.651.477
100,00%
1.805.155
100,00%
Esercizio 2008
Valori in
270.645
102.280
14.137
31,14%
11,77%
1,63%
PASSIVITA' CORRENTI
Esercizio 2009
Valori in
263.714
136.564
21.241
Esercizio 2010
Valori in
18,71%
9,69%
1,51%
397.638
166.653
30.717
%
24,08%
10,09%
1,86%
Esercizio 2011
Valori in
373.395
200.948
34.440
%
20,68%
11,13%
1,91%
387.062
44,53%
421.519
29,90%
595.008
36,03%
608.783
33,72%
11.173
2.744
10.658
1,29%
0,32%
1,23%
388.980
7.455
10.658
27,59%
0,53%
0,76%
360.167
17.289
10.658
21,81%
1,05%
0,65%
332.020
27.995
10.658
18,39%
1,55%
0,59%
PASSIVITA' CONSOLIDATE
24.575
2,83%
407.093
28,88%
388.114
23,50%
370.673
20,53%
411.637
47,36%
828.612
58,78%
983.122
59,53%
979.456
54,26%
50.000
307.244
0
100.375
5,75%
35,35%
0,00%
11,55%
50.000
282.244
100.375
148.453
3,55%
20,02%
7,12%
10,53%
50.000
232.244
248.828
137.283
3,03%
14,06%
15,07%
8,31%
50.000
182.244
386.111
207.344
2,77%
10,10%
21,39%
11,49%
PATRIMONIO NETTO
457.619
52,64%
581.072
41,22%
668.355
40,47%
825.699
45,74%
TOTALE FONTI
869.256
100,00%
1.409.684
100,00%
1.651.477
100,00%
1.805.155
100,00%
CAPITALE DI TERZI
Capitale Sociale
Riserve
Risultati esercizi precedenti
Risultato dell'esercizio
pagina n. 52
RIFLESSI FINANZIARI
2008
Incasso crediti commerciali
2010
2011
2.229.600
2.733.600
3.410.400
6.302
2009
1.700.896
Pagamento stipendi
-23.912
-41.051
-85.699
-93.296
-21.172
-41.586
-88.510
-102.046
-489.452
-600.008
-716.880
-851.308
-163
-49.807
-88.923
-138.473
-172.522
-39.181
-56.967
-61.279
-84.282
66.021
109.025
20.718
154.906
24.000
400.000
Apporto capitale
Erogazione finanziamenti
Rimborso rate finanziamenti
-9.300
-35.945
-51.316
-48.991
Dividendi
-25.000
-25.000
-50.000
-50.000
-22.509
-21.148
-29.327
-31.671
-32.809
317.907
-130.643
-130.662
-8.756
-420.000
-24.000
-8.756
-420.000
-24.000
-295.100
-270.645
-263.714
-397.638
-270.645
-263.714
-397.638
-373.395
em
br
e
Di
c
br
e
em
br
e
No
v
tto
O
to
os
te
m
br
e
Se
t
Ag
Lu
gl
io
Gi
ug
no
ag
gi
o
M
Ap
ril
e
o
ar
z
M
bb
ra
io
-100.000
Fe
Ge
nn
ai
-200.000
-300.000
-400.000
-500.000
-600.000
Anno 2008
Anno 2009
Anno 2010
Anno 2011
concesso
pagina n. 53