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Centro Vitivinicolo Provinciale di Brescia

Viale Bornata 110 25123 BRESCIA Tel 030362285 assistenzatecnica@centrovitivinicoloprovinciale.it

M ANUALE

DI VITICOLTURA

A. Il Vigneto
A.3. Gestione della Vigna
A.3.7.

LA POTENZIALIT DEL VIGNETO E IL CONTROLLO DELLA PRODUZIONE

La capacit produttiva di un vigneto dipende da molti fattori, probabilmente da tutti. Genetica, fertilit del suolo e disponibilit idrica, clima, gestione agronomica... tutti incidono sulla produzione e tutti vanno controllati al fine di gestire il
livello di produttivit del vigneto.
Prima di intervenire con un diradamento dell'uva (operazione generalmente invisa e sempre costosa) in un determinato
vigneto, ci si deve chiedere se questa operazione pu essere in futuro evitata, modificando altri fattori dello sviluppo
della pianta e soprattutto se, in base alle potenzialit qualitative del vigneto in questione ed al tipo di vino che rappresenta il nostro obbiettivo, togliere uva pu servire allo scopo enologico o se invece sia inutile pretendere di pi da
quel vigneto (perch non qualitativo) e non sia quindi meglio cercare il massimo della qualit altrove.
ombra sono parassiti per la pianta, conad es. per alcune basi bolliA.3.7.1.
LA POTENZIALIT QUALITAsumano senza produrre.
cine), ma dobbiamo altres
TIVA DEL VIGNETO
ricordare che in quei casi Utilizzare le Tabelle per la valutazione
Vi sono elementi di giudizio che ci
ci che probabilmente con- potenziale vigneto
permettono di valutare oggettivata di pi non la forma di
A.3.7.2.
LA PRODUTTIVIT POTENZIALE
mente le potenzialit del vigneto:
allevamento ma l'et della
L'et del vigneto: tutti sanno
Stabilita la qualit del vigneto, valutiapianta. Le migliori forme
che il miglior vino si fa con le vimone la produzione potenziale con il seper le nostre zone presengne vecchie, ma molti dimentiguente procedimento.
tano pareti fogliari non
cano di aggiungere "ben tenutroppo spesse n sottili, con
te". E' bene parlare di et media
Conta dei grappoli su 30 piante distrialmeno 10-12 foglie sul
di un vigneto ben gestito. Ogni
buite a caso nel vigneto)/30
germoglio dopo l'ultimo
vigneto ben gestito fatto da vi= Numero medio grappoli per pianta
grappolo.
gne di tutte le et, perch ogni
X
Equilibrio vegetativo: la
anno si operano le rimesse. Un
Peso
Medio
Grappolo
all'invaiatura
vegetazione dovrebbe crevigneto vecchio e mal tenuto (falX
scere velocemente nella
lanze, malattie, debolezza) non
npiante ad ettaro
prima parte della stagione
produce qualit, mentre quando i
X
per formare superficie fovigneti hanno oltre 30 anni e sono
1,20
gliare fotosintetizzante (foin ordine, difficilmente vengono
= produzione ad ha alla raccolta
tosintesi=maturazione delle
surclassati dai giovani. (Per queuve), poi rallentare fino a Note:
sto bene evitare portinnesti gefermarsi dall'invaiatura il coefficiente di crescita normale da inneticamente poco longevi, es.
vaiatura a vendemmia di circa 1,2 ma varia
in poi (tutti gli zuccheri coSO4, vd. Cap. A.1.3)
molto a seconda della variet, dellambiente,
s vanno ai grappoli anzich
Il materiale genetico: se un
della stagione. Per questo indispensabile revenire catturati dalle nuove
vigneto ben tenuto ed in et agistrare, per ogni vigneto e variet, uno stofoglie in crescita). Pochi avanzata pu sopperire con let a
rico
dei
dati
di
diradamento
pici in crescita molto limitaallinvaiatura, in modo da confrontare ogni
una carente qualit genetica della
ta all'invaiatura sono sintoanno con i precedenti e predire meglio la provariet-clone piantato, un vigneto
mo di vite giustamente
duzione.
non vecchio (meno di 20-25 anni)
vigorosa.
quindi importante registrare il peso del
non vi riesce. In tal caso, molto
Grappoli sani e giustagrappolo allinvaiatura ed alla vendemmeglio un vigneto giovane ma di
mia: i dati di pi anni permetteranno di fare
mente esposti al sole (non
materiale qualitativo.
stime sempre pi precise della produzione
troppo)
La forma di allevamento e la
prevista.
Rapporto SFE/P: una
disposizione
spaziale
della

La
valutazione del potenziale produttivo deve
delle "formule magiche" del
chioma. Forme di allevamento
tenere conto della estrema variabilit di
vigneto. Si esprime in mq di
produzione esistente tra piante dello
espanse sono generalmente meno
Superficie Fogliare Esposta
stesso vigneto: per ogni macchia di terra
qualitative
(Casarsa,
Sylvoz,
per Kg di Produzione. Ogni
diversa, variano disponibilit idriche, vigoria,
GDC), sia per le produzioni elevavite deve avere una adatta
fertilit e carichi di uva. Tutto ci va attentate che generalmente le accompaproporzione tra foglie e umente considerato durante il campionamento,
gnano, che per il tipo di disposialtrimenti si rischia di sbagliare di molto le
va, per garantire ai grappoli
zione della vegetazione. Chiome
stime.
una idonea SFE dedicata
"in volume" sono pi ombreggiate
alla produzione delle so- proprio perch allinterno di ogni vigneto vi
e trattengono di pi l'umidit ausono sempre zone caratterizzate da carichi
stanze necessarie per la
mentando la suscettibilit del
produttivi molto diversi, lobbiettivo del diramaturazione. Ma non solo:
damento deve essere prima di tutto la regolagrappolo ai patogeni. Raramente
le foglie devono anche esrizzazione dei carichi tra le piante del vigneto.
possono essere considerate adatsere esposte al sole, in
te per produzioni di qualit (capita
quanto foglie in eccessiva
A37 POTENZIALITA DEL VIGNETO E CONTROLLO PRODUZIONE

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DI VITICOLTURA

Tabelle per la valutazione del potenziale del vigneto


La scheda elaborata dai Tecnici del CVP-BS per vigneti ad uve rosse, riportata di seguito, prende in considerazione
ciascuna delle voci che si ritengono influenti sulla qualit finale delle uve e le attribuisce un punteggio.
Essa divisa in caratteristiche fisse del vigneto (valide in particolare per uve rosse) e in caratteristiche variabili
con la gestione (valide in linea di massima anche per uve bianche). Il voto per ogni parametro di valutazione (da -1 a 2)
tiene conto del peso delle operazioni colturali ai fini della qualit dell'uva.
Caratteristiche fisse del vigneto epunteggio attribuito:
Giacitura:
Pendenza ed esposizione
Viti/ha
Fallanze e piante non sane

se fondovalle= 0; se crinale o versante= 2


solo se pendenza >5% ; Nord=-1; Est, Ovest=1; S/SE=2
-1 se < 4000; 0 se 4000 5000; 1 se < >5000 6000; 2 se > 6000 e distanza tra file = o < h parete
-1 se >15%; 0 se < > 5 - 15%; 1 se < 5%

Operazioni colturali (fare riferimento alle specifiche schede del manuale per la descrizione delle operazioni):
Epoca di controllo
dicembre-febbraio
febbraio-marzo

Obbiettivo e punteggio (il metro di giudizio pu essere modificato)


Ob.: (8)-10-12 gemme per metro lineare di banchina
-1 se non corretta; 0 se migliorabile; 1 se corretta
Ob.: Ripartizione ottimale delle gemme
-1 non corretta; 0 se migliorabile; 1 se corretta
Ob:eliminazione germogli doppi, sulla curva, soprannumerari, polloni
-1 se non eseguita o non corretta; 0 se migliorabile; 1 se corretta
Ob: evitare affastellamenti
-1 se oltre 14/m; 0 se da 10 a 14/m; 1 se fino a 10/m
Ob: proporzionale al rischio Botrite e in fz. del vino: -1 se non eseguita o non corretta; 0 se rimosse poche o troppe foglie; 1 se corretta
Ob: giusta lunghezza dei germogli e sviluppo vegetaz.: -1 se non eseguita o non corr.; 0 se fatta in ritardo o in anticipo; 1 se corretta
-1 se < 80 cm (non corretta); 0 se 80-100 cm (migliorabile); 1 se
>100 cm (corretta)
Apici in crescita >10% < 30% del totale degli apici. Voto da 2 a 1
-1 se non presente; 0 se migliorabile; 1 se presente; 2 se permanente
e ben fatto.
Botrite, Marciume acido, Peronospora, Oidio, Grandine, ecc.
-1 se >5%; 0 se 1 5%; 1 se <1%

Entro fine giugno

Scacchiatura (tempestivit e correttezza


dellintervento)
N germogli allallegagione

Allegagione

Sfogliatura zona grappoli

Post allegagione

Cimatura

Entro fine luglio

Altezza parete fogliare

Agosto
aprile-ottobre

Invaiatura
Inerbimento (deve essere presente almeno da aprile ad ottobre)
Presenza di patogeni o danni su foglie o
grappoli durante la stagione e alla raccolta
Rapporto vegeto-produttivo SFE/kg uva -1 se <1,0 mq/kg; 0 se 1,0 1,4 mq/kg; 1 se >1,4 mq/kg

aprile-ottobre
agosto-settembre

Qualit del vino

A.3.7.3.
IL CONTROLLO DELLA PRODUZIONE
Come riportato in Fig. A37.1, su variet di uve rosse la
curva di incremento qualitativo molto legata alla riduzione
della produzione e ci si nota passando da produzioni esagerate a produzioni accettabili, meno quando le produzioni
sono gi abbastanza basse; sulle bianche vi un legame
meno vincolante tra quantit e qualit, o meglio la qualit
cala in modo meno drastico con laumento di produzione,
ma comunque vi sono effetti notevoli quando la produzione
diviene eccessiva.
Non comunque detto che serva sempre diminuire la
produzione per aumentare la qualit. Ad esempio, non
detto che per un base bollicine sia utile ridurre molto la re-

Bianco
Rosso

Zona del massimo vantaggio con la regolazione


della resa

sa magari meglio aumentare let del vigneto scelto


E impossibile dire a priori quale sia il quantitativo di uva
da lasciare per ottenere qualit. Di certo fondamentale
avere un monitoraggio aziendale che garantisca la medesima qualit del lavoro in campo ed in cantina, tenga
traccia delle azioni intraprese e dei risultati ottenuti e
in base a ci permetta di stabilire per i nostri obbiettivi
quale il giusto equilibrio tra qualit e quantit.
Ma, come sopra ricordato, NON SOLO IL CARICO
PRODUTTIVO CHE DETERMINA LA QUALIT
DELLUVA, ma un insieme di elementi della gestione del
vigneto che rendono IL VIGNETO qualitativo nel suo
insieme.

Qualit del vino

Entro fine maggio

Operazione o caratteristica control.


Potatura secca: n gemme lasciate in
base alla distanza tra le piante
Legatura e distanza omogenea gemme

Bianco
Rosso

Zona del massimo


vantaggio con la regolazione della resa

Quantit di uva

SFE/P = mq di Superficie
fogliare esposta/Kg di uva

Fig. A37.1: Relazione tra carico di uva e qualit del vino.

Fig. A37.2: Relazione tra rapporto SFE/P e qualit del vino.

A37 POTENZIALITA DEL VIGNETO E CONTROLLO PRODUZIONE

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