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Ascesa e caduta del fascismo viste da Voghera.

Dalla parte dei vinti


Il titolo, Fascisti!, sembra provocatorio ma nel nuovo romanzo di Armanda Capeder (Enrico
Damiani Editore, pagine 238, euro 18,00) non c' provocazione alcuna, bens un riuscito tentativo di
onest storica, letterariamente consistente.
Ascesa e caduta del fascismo viste da una citt di provincia, Voghera, attraverso le vicende di Luigi
Armani, di sua moglie Angela e della loro figlia Giovanna. Luigi un giovane reduce della Grande
Guerra (ci ha rimesso anche una mano) e, come tanti altri ex-commilitoni, vede nel nascente
fascismo un riscatto dalla condizione in cui lui e gli altri si trovano, delusi e umiliati dopo tante
promesse governative non mantenute. Finalmente ottiene un impiego al Comune, lavora
scrupolosamente, aiuta il prossimo, sposa Angela e, dopo un aborto procurato che viene ricordato
senza soprassalti morali, nasce Giovanna. Pi tardi arriver un maschietto che morir dopo pochi
mesi.
Luigi una brava persona, non ha un curriculum scolastico ma legge Pirandello, acquista la
Treccani, da tutti benvoluto, diventa capufficio senza che la famiglia abbia vantaggi economici,
anzi, con disappunto di Angela, gli Armani sono sempre a corto di denaro. Giovanna cresce come
una ragazza non bella ma studiosissima, con certi rancori per le ristrettezze familiari e un desiderio
di riscatto sociale. Luigi un fascista che vede solo i lati positivi del regime che ha risanato l'Agro
Pontino e rilanciato l'orgoglio nazionale. Non condivide le discriminazioni razziali e l'entrata in
guerra dell'Italia, ma un senso di lealt anima la sua buonafede.
Alla caduta di Mussolini avviene il rovesciamento sociale. Sembra che nessuno sia mai stato
fascista e si vuol far pagare a capetti come Luigi, fino a quel momento benvoluti, colpe di cui non
sono direttamente responsabili. Per esempio, un galantuomo come Mario, il lattaio, che salutava con
il braccio alzato, ma non aveva mai avallato le spedizioni punitive contro i partigiani della Valle
Staffora, viene strattonato fuori dal negozio e fatto a pezzi, non solo dai quattro armati che
l'avevano apostrofato come fucilatore di partigiani, ma anche dai suoi coinquilini e clienti, ai figli
dei quali aveva spesso regalato i suoi gelati.
Anche Luigi viene arrestato: conosce il carcere di Voghera e quello di Pavia, patisce la fame,
l'umiliazione della ginnastica sotto il sole per il divertimento dei giovani aguzzini. Per Angela e
Giovanna, ormai diciassettenne, un calvario per ottenere un permesso per incontrare Luigi, e la
ragazza deve difendersi dalle avances di vecchi e nuovi capi. Finch, un giorno, a casa Armani
giunge una lettera in cui si dice che Luigi stato raggiunto da un colpo di arma da fuoco quando,
insieme con altri, tent la fuga dal Castello di Pavia. Accusa manifestamente infondata perch
Luigi, non solo per coerenza, ma anche per le condizioni fisiche in cui si trovava, non avrebbe mai
cercato di evadere.
A questo punto in Giovanna, di fronte a tanto odio, a tanta slealt e invidia sociale, scatta la
decisione vocazionale di diventare scrittrice. Far sapere al mondo l'altra faccia di una verit che si
cercato di denigrare e soffocare, avendo oltretutto trovato tra le carte del padre anche certi appunti
sul tentativo, con alcuni gerarchi della Repubblica sociale, di convincere Mussolini a mettersi nelle
mani del cardinal Schuster.
Armanda Capeder ha scritto un romanzo forte, con intuibili risvolti autobiografici, che rende
giustizia a tanti italiani che hanno pagato troppo duramente l'adesione a un'ideologia o, meglio, a un
sogno svanito tra le macerie di un Paese che, comunque, avevano cercato di servire.

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