You are on page 1of 7

La Fisica dello

squat
Ricevo un messaggio da parte di Federico

Ciao, Vorrei fare un piccolo commento su un estratto dal tuo articolo broscienze1 Ecco: Al ginocchio
accade la stessa cosa, si crea una leva che dipende anche in questo caso dalla distanza orizzontale del
bilanciere dal ginocchio stesso: pi la schiena inclinata, per, pi la leva corta e meno il momento
meccanico che il peso crea sul ginocchio. In altre parole, pi inclino la schiena e meno uso il ginocchio e
viceversa
Dal disegno che avevi fatto, si evince come pi il bilanciere dista dal ginocchio, pi fai leva e quindi pi il
ginocchio deve generare forza e viceversa. Ho per da fare unobiezione, ma dato che non ho molte
competenze pu darsi che mi sbaglio, quindi pi che una vera obiezione pi una obiezione-domanda,
cio obiettare per capire, ed essere magari smentito da una tua ulteriore spiegazione. A parer mio la leva
data dalla distanza del ginocchio dallanca, e non dal bilanciere, in quanto il peso del bilanciere viene
scaricato sullanca.
Purtroppo non posso fare disegnini, ma provo a spiegarmi meglio facendo qualche esempio a parole.
Prendiamo una leva da mettere in orizzontale, come fosse un femore al parallelo. Diciamo che allestremit
destra ci sia il nostro ginocchio (come il tuo disegno insomma). Ora, se io applico un peso direttamente sulla
leva, la forza generata sullestremit destra (il nostro ginocchietto) aumenta allaumentare della distanza dal

peso. Cio pi il peso lo applico vicino allestremit sinistra, pi aumenta la forza che deve generare il
ginocchio per tenere il peso.
Ma se allestremit sinistra applico un altra asticella (che potrebbe essere la nostra schiena) sopra la quale
ci metto il peso (il nostro bilanciere), ecco la forza generata sul ginocchio non varia pi al variare della
posizione del peso, ma sempre determinata dallestremit sinistra del primo segmento (cio lanca) poich
il peso sempre l che viene scaricato mica sospeso in aria Vorrei capirci meglio Grazie e
complimenti per la tua dedizione e competenza.
Federico

Rispondo a Federico molto volentieri, perch ha perso tempo a leggere quello che ho scritto ragionandoci
sopra. In pratica Federico afferma questo:
A sinistra il mio disegno, dove considero il peso del bilanciere che agisce sul ginocchio. Il peso del
bilanciere come se fosse spostato sulla verticale, leffetto di rotazione sul ginocchio dipende dalla distanza
orizzontale fra il centro del bilanciere e il centro di rotazione del ginocchio. Da cui una leva equivalente come
nel disegno.
A sinistra ci che lui afferma: poich il femore si articola sullanca, lunico punto di contatto fra il tronco, che
sostiene il bilanciere, e il ginocchio, lanca, perci la leva non pu che andare dal ginocchio allanca!
La risposta sintetica: se si considera il femore, sul punto che corrisponde allanca che agiscono tutte le
forze che vengono dal tronco. La leva fisicamente esistente come dice lui, cio la leva fisica quella del
disegno di sinistra.
Per agiscono su quella leva non solo delle forze, ma anche dei momenti meccanici che vengono dal tronco.

Il valore del momento che necessario generare al ginocchio per evitare che il femore ruoti cio pari a
quello di una leva equivalente come quella del disegno di destra.
Per capire larcano per necessaria la spiegazione lunga, facendo tutti i passaggi: lesercizio semplice
ma richiede la comprensione di concetti di base i pi complicati. Dico questo non per fare il figo, ma perch
denoto che nellambiente ci si riempie la bocca con paroloni quali rototraslazione, viscoelasticit, abduzione
flessione scapoloomerale quando poi due conti con una leva sfuggono alla comprensione dei sedicenti
esperti di biomeccanica. Che poi mi dicono che non capisco le leve o che ho scritto un libro di Anatomia con i
calcoli. Mah
Si tratta di determinare le condizioni per cui il nostro amico in quella posizione non si muove, intendendo che
non si sposta e non ruota. Per risolvere questi problemi necessario analizzare i segmenti che compongono
il sistema che, in questo caso, sono il tronco e il femore. Ovviamente una semplificazione, ma sufficiente
allo scopo.

Ecco il primo segmento, il tronco. Quello che ho disegnato chiamato diagramma di corpo libero, cio un
disegno dove evidenzio le forze che agiscono sul sistema tronco-bilanciere. In questa semplificazione si
considera solo il peso del bilanciere, sarebbe relativamente semplice aggiungere il peso del tronco ma si
perderebbe di immediatezza con molta algebra in pi. Analogamente, per semplicit, ho evitato tutte le

notazioni vettoriali che di fatto complicherebbero la trattazione senza apportare vantaggi. Il tronco
considerato rigido, si articola intorno allanca che il fulcro di una leva inclinata.
La forza peso del bilanciere, diretta verso il basso, ha una intensit pari a:

Ma non solo: il peso del bilanciere induce una rotazione del tronco intorno allanca, cio crea un momento
meccanico che in questo caso pari alla forza peso per la distanza orizzontale dal centro di rotazione, cio
la distanza dallanca. Questa rotazione avverrebbe in senso orario se la forza peso fosse libera di agire.
Il momento meccanico si indica convenzionalmente con la lettera , tau e facendo riferimento alla notazione
in figura il momento generato dalla forza peso ha una intensit pari a:

Per contrastare la rotazione che farebbe flettere il tronco in avanti necessario applicare allanca un
momento meccanico, cio una contro-rotazione in senso orario, in questo caso, generata da tutti i muscoli
estensori dellanca, il cui effetto globale rappresentato dalla freccia rotante della figura, che rappresenta
perci il momento meccanico muscolare.
Perch il sistema non ruoti intorno allanca necessario che il momento muscolare sia pari al momento della
forza peso del bilanciere, ovviamente nel verso opposto ( una formulazione alternativa dellequilibrio statico
dei momento: la somma di tutti i momenti esterni che agiscono su un sistema meccanico deve essere pari a
zero affinch il sistema non ruoti). Si deve perci verificare che:

necessario che il tronco non solo non ruoti intorno allanca, ma che nemmeno si sposti, che non trasli. La
forza peso del bilanciere farebbe spostare in blocco il tronco verso il basso, necessario che esista unaltra
forza che impedisca questo: la forza di reazione sullanca, indicata con R A nel disegno. Lintensit di questa
forza non pu che essere pari a:

E non pu che avere una direzione opposta. La forza di reazione data dal fatto che il tronco, appoggia
tramite lanca, sul femore: questo non si muove, perci fa da sostegno generando una forza pari alla forza
peso. Se cos non fosse, il tronco andrebbe verso il basso.
Ok, tutte le forze in gioco sono state calcolate e il tronco cos fermo e non ruota. Vediamo che succede al
femore, invece.

Il femore si articola sul ginocchio a formare una leva come quella in figura. Su questa leva, in corrispondenza
dellanca, agisce la forza di reazione precedente, ma in verso opposto. Questo perch se il femore agisce
sul tronco tramite lanca, il tronco agisce sul femore tramite lanca!
Non solo: anche il momento meccanico che agiva sullanca per sostenere il tronco, adesso agisce sul
femore ma in verso opposto. In altre parole, la rotazione antioraria che agiva sul tronco per contrastare
rotazione intorno allanca indotta dalla forza peso del bilanciere, adesso agisce sul femore ma in verso
opposto, orario e non antiorario.
Ecco: questi due passaggi sono difficili da comprendere, ma il principio di azione e reazione, quando due
sistemi fisici interagiscono, ad ogni azione del primo sistema sul secondo ne corrisponde una uguale (della
stessa intensit) e contraria (in verso) del secondo sul primo.
Facendo riferimento al disegno, la forza di reazione RA crea una rotazione antioraria intorno al ginocchio, un
momento meccanico di intensit pari a:

Ma dato che RA ha una intensit pari alla forza peso del bilanciere, si ha:

il momento meccanico A induce invece una rotazione oraria. Complessivamente il momento generato da
questi due elementi pari a:

Si tratta di una differenza e non di una somma perch i due momenti creano rotazioni in senso opposto,
anche questo un concetto non proprio banale, perch sembra semplice ma poi crea dei casini enormi,
tipo ho sbagliato un + con un e mi ha bocciato, che stronzo il prof

Per contrastare leffetto di questi momenti necessario che al ginocchio sia presente il momento meccanico
G generato dagli estensori del ginocchio, cio dal quadricipite. Perch il femore non ruoti, necessario che
questo momento meccanico sia di intensit pari al precedente e sia in senso orario. Lintensit vale:

Esplicitiamo il valore del momento al ginocchio:

Raggruppiamo i termini:

Vediamo la differenza fra parentesi a che corrisponde:

Ecco qua: la differenza pari alla distanza orizzontale fra il bilanciere e il ginocchio. Indichiamo questa
distanza con l. Al ginocchio si ha:

La formula afferma che il quadricipite deve generare una rotazione in senso orario del femore che contrasti
quella antioraria dovuta alla forza peso del bilanciere che agisce a distanza l dal ginocchio stesso. Se
volessimo fare un disegno:

Che il disegno a destra nella figura di inizio articolo. Questa leva non esiste, non una leva fisicamente
presente, ma a fronte di una configurazione fisica fatta in un certo modo, il sistema di fatto si comporta come
se fosse fatto cos.
Capisco che tutto questo sia difficile da digerire, per cos, e questi sono i concetti base della Statica,
manco della Dinamica. La Fisica di base necessita, cio, di essere studiata, approfondita compresa. Il
problema che questo tipo di conoscenza non pu essere bypassato perch il corpo umano agisce
secondo queste leggi, come sistema meccanico.
Invece chi studia Biomeccanica ha un background tipicamente medico, cio di tipo umanistico e questa roba
la mastica male. Questo il motivo per cui si leggono di discussioni finissime e affascinanti su aspetti
anatomici incredibili, per poi cadere fragorosamentequando si affrontano problemi a cui si devono applicare
delle leve.
Le leve, definite macchine elementari, sono invece complicate, se si affrontano con leggerezza.
- See more at: http://smartlifting.org/2015/08/la-fisica-dello-squat/#sthash.5h8oSaw9.dpuf

You might also like