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In quarta la scelta del percorso linguistico è indirizzata alla ricerca e comprensione di testi
regolativi. “Questo tipo di testi, che riveste una particolare portata culturale, offre difatti
l’occasione di riflettere (…..) sugli obblighi e sui modelli generali di condotta, diffusamente
praticati e proposti dalla famiglia e dalla società civile.” (2007, Napoli, M. Piscitelli, I. Casaglia,
B. Piochi, Proposte per il curricolo verticale, Tecnodid)
Tralasciamo la parte dedicata alla ricerca di comandi e divieti nell’ambito familiare, alla
ricostruzione della situazione comunicativa in cui sono inseriti, alla riscrittura con aggiunta di
informazioni, alle ipotesi degli alunni sulle cause e sugli scopi di tali messaggi e zummiamo sul
versante della discussione e della testimonianza.
Intervistiamo i genitori dopo aver preparato in classe questionario:
Leggiamo ed analizziamo tutte le risposte per conoscere il punto di vista dei genitori, quindi
schematizziamo (scriviamo sulla lavagna le risposte: una sola volta quelle con lo stesso significato
e aggiungiamo via via quelle con concetti diversi; riscriviamole in forma sintetica. Scegliamo la
forma verbale dove occorre, o decidiamo di utilizzare frasi nominali.)
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La presentazione salta obbligatoriamente tanti passaggi necessari a conferire organicità e gradualità al percorso didattico
sperimentato; per la sua comprensione globale si consiglia la consultazione della documentazione specifica. Vedi
http://curricoloitalianovinci.wetpaint.com/page/Dai+comandi+e+divieti+alle+regole+%28classe+4a%29
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B. Risposte alla seconda domanda COME?
vengono imposti
♦ in modo convincente, spiegando per far capire la motivazione del divieto
♦ (se non basta) imponendolo immediatamente e con autorità
♦ (proprio alla fine) con uno scapaccione
♦ senza troppi giri di parole
♦ con l’esempio
♦ spiegando la propria motivazione, ascoltando quella del figlio, cercando un
possibile compromesso (una mediazione)
riguardano
♦ il rispetto delle norme di comportamento
♦ il rispetto per le cose, le persone, per il lavoro altrui, per l’ambiente
♦ l’insegnamento a rinunciare e ad avere pazienza
♦ il rispetto della propria incolumità
♦ l’acquisizione di responsabilità
♦ la minaccia delle conseguenze se il divieto non è rispettato
Confrontiamo i punti di vista di genitori e figli e discutiamo: i bambini si rendono conto che non
sono molto diversi. I divieti riguardano le stesse cose…..
(dal verbale di classe) “la nostra salute, l’educazione, l’insegnare ad avere rispetto delle persone,
a responsabilizzarci. Per i genitori i divieti servono anche ad altre cose a cui noi non avevamo
pensato: a capire che non si può avere tutto (e noi lo vorremmo sempre!); ad insegnarci a crescere;
ad evitarci esperienze negative (….). Per farci rispettare i divieti ci devono dare l’esempio, a volte
qualche punizione, altre devono scendere ad un compromesso: un patto o una via di mezzo che
vada bene a tutti.”
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In precedenza abbiamo giocato a “i pro e i contro” per avviare i bambini ad una argomentazione
orale (esprimere il proprio parere e sostenerlo almeno con un motivo), ora continuiamo a giocare.
“Mi metto nei piedi di…”!
5 o 6 alunni, che si calano nel ruolo di genitori, si schierano da una parte, altrettanti dall’altra
impersonano i figli. Diciamo a voce alta un divieto
genitori figli
Non andare a letto tardi perché……..
In molte situazioni comunicative, sia orali che scritte, ritroviamo la parola regola. Ricerchiamo
regole in altri contesti. Nell’ambiente circostante e nella scuola: divieti, comandi, indicazioni; nel
gioco: istruzioni; ed ancora. Scopriamo il testo regolativo e indaghiamo come funziona a livello
linguistico, quindi pratichiamo la produzione di questo tipo di testo, anche ironico ed altre forme di
scrittura breve. Il percorso continua con l’apertura ad altri ambiti ed offre l’opportunità di
sviluppare ulteriormente tutte le abilità linguistiche.