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I MOTI ATMOSFERICI
=
+u
+v
+w
dt
t
x
y
z
2
(1)
`
LEQUAZIONE DI CONTINUITA
dV =
vn
dS
(2)
t V
S
essendo n
il versore normale alla superficie e v il vettore velocit`a. Assumendo che il volume V non vari nel tempo e applicando il teorema della
divergenza si ottiene
Z
+ (
v ) dV = 0
(3)
t
V
che dovendo essere soddisfatta per qualunque volume V implica:
+ (
v) = 0
t
(4)
(7)
(8)
LEQUAZIONE DI STATO
Per un gas lontano dal punto critico vale, con buona approssimazione lequazione di stato
pV = nRu T
(9)
dove p `e la pressione, V il volume, T la temperatura assoluta, Ru `e la costante
m
universale dei gas (8.314 Jmol1 K 1 ), n il numero di moli (n =
: massa
0
divisa per la massa di una mole).
Dividendo per la massa m = n0 , lequazione pu`o essere riscritta in
Ru
altra forma ponendo R =
= 287m2 s2 K 1 , per aria secca e condizioni
0
standard:
p = RT
(10)
m
`e la densit`a. Se latmosfera `e umida bisogna considerare il
dove =
V
vapore dacqua. Il contenuto di vapore dacqua pu`o essere caratterizzato
dallumidit`a specifica:
0
mv
q=
= v
(11)
m
cio`e il rapporto tra la massa del vapor dacqua mv e la massa dellaria umida
m = mv + md dove md `e la massa dellaria secca. Inoltre 0v = v1v = mVv e
0d = v1d = mVd , dove vv e vd sono i volumi specifici, per cui = 0v + 0d . Si
ricordi che il vapore `e pi`
u leggero dellaria umida che a sua volta `e molto pi`
u
leggera dellaria secca v < < d . Dove v e d sono le effettive densit`a del
vapor dacqua e dellaria secca.
La pressione atmosferica `e la somma delle pressioni parziali dellaria secca
pd e del vapore dacqua e (legge di Dalton). Supponendo che entrambi siano
gas ideali si ottiene:
0
d
0v
0
0
p = pd +e = d RT +v Rv T = RT
+ 1.61
= RT (1 + 0.61q) (12)
essendo
Rv
R
28.96
18
(13)
Tv = T (1 + 0.61q)
(14)
dove,
`e la temperatura virtuale, ovvero la temperatura che deve avere una particella
daria secca per avere la stessa densit`a di una particella di aria con umidit`a
specifica q a parit`a di pressione. Inoltre Rv = 1.61R.
Nel caso in cui sia presente sia vapore sia liquido si ha,
= 0v + 0L + 0d
(15)
Tv = T (1 + 0.61q qL )
(16)
e
essendo qL = 0L / per il liquido.
(17)
p1
p2
cR
(18)
1000
p
cR
(19)
T
cp p
(20)
, il primo principio (per unit`a di massa) pu`o essere riscritto come segue
dU = Q d (pV ) + V dp = Q RdT + V dp
(21)
= S
dt
T
(24)
che rappresenta la variazione (in coordinate Lagrangiane, cio`e seguendo il moto della massa daria) della temperatura potenziale in funzione del tempo. Si
noti che essa dipende solo dalla presenza di sorgenti e pozzi di calore. In particolare se questi sono nulli la temperatura potenziale si conserva seguendo
il moto.
dV =
Ti dS +
Gi dV
(25)
dt
V
S
V
per la i-esima componente, con i = 1, 2, 3, della velocit`a ui , dove
6
(26)
si ottiene:
dui
= Ti + Gi
(27)
dt
Le forze di volume corrispondono essenzialmente alle forze di gravit`a. Le
forze di superficie sono rappresentate dal tensore degli stress (sforzi) che pu`o
essere rappresentato come segue:
11 12 13
21 22 23
31 32 33
(28)
e quindi
11 + 22 + 33
= p
(29)
3
La pressione e invariate per rotazioni (isotropia). Nel caso di fluido viscoso
si ha, per lipotesi di Newton:
ij = aij + bSij
dove
1
Sij =
2
ui uj
+
xj
xi
(30)
(31)
ij =
ui uj
+
xj
xi
2 u
ij
3 x
(35)
= 0)
(se il fluido e incomprimibile, dallequazione di continuit`a, si ha: u
x
Sostituendo lespressione di ij nellequazione del moto 27 si ottiene:
dui
2 ui 1 2 u
p
+ 2 +
+ Gi
=
dt
xi
x
3 xi x
(36)
(37)
(38)
10
(41)
1 p
2 ui
dui
=
+ 2 + gi3 2i u
dt
xi
x
Considerando il sistema di riferimento della terra (figure 8):
11
(42)
1 = 0
2 = cos
3 = sin
(43)
12
(44)
(45)
1 p0
f 0 x2
(46)
1 p0
f 0 x1
(47)
1 p0
= g
0 x3
(48)
p0 = 0 RT0
(49)
Ug2 =
equazione idrostatica:
equazione di stato:
dove con f si `e indicato il parametro di Coriolis f = 2 sin() (con
latitudine).
Utilizzando la (49) lequazione di stato per le variabili complete (p, e
T) diventa:
p00 = 0 RT 00 + 00 RT0 + 00 RT 00 ' 0 RT 00 + 00 RT0
(50)
p00
p0
(51)
' 0 si ottiene:
T 00
00
'
T0
0
13
(52)
'
0
T0
cp p 0
T0
(53)
00
00
'
0
0
(54)
e quindi
(56)
1 p00 00
f Ug i3 +
gi3
0 xi
0
(57)
f Ug i3 +
e introducendo la relazione (54),
(58)
Si noti che lapprossimazione di Boussinesq `e valida per flussi atmosferici con scala verticale delle lunghezze inferiore a 1km. Da essa deriva
lincompressibilit`a del fluido e la soppressione delle onde acustiche. Nello
scrivere i termini di Coriolis si `e trascurato il termine 2 cos u3 per i=1 e
il termine 2 cos u1 per i=3, perche piccoli rispetto agli altri termini delle
rispettive equazioni.
E generalmente accettato che i flussi atmosferici e oceanici siano descritti
da queste equazioni. Non si conoscono soluzioni analitiche (se non in casi
semplificati), ma possono essere risolte numericamente. La complessit`a e
14
introdotta dai termini non lineari che derivano dalla relazione tra derivata
totale (Lagrangiana) e derivata parziale (Euleriana):
dui
ui
ui
=
+ u
dt
t
x
(59)
(60)
le medie possono essere spaziali, temporali o dinsieme. Sostituendo e mediando le equazioni si ottiene:
Ui
1 P
2 ui u0 u0
Ui
+ U
= f (U Ug ) i3
+ gi3 + 2 i (61)
t
x
0 xi 0
x
x
essendo u0 = p0 = 0 = 0, dove la barra indica loperazione di media. Si
osservi che `e stata utilizzata la relazione:
u
ui
ui u
u
=
ui
x
x
x
(62)
15
(64)
(65)
nelloceano:
dove si sono considerati valori diversi per la direzione verticale (v) e orizzontale (h) per tener conto dellanisotropia dei flussi atmosferici e oceanici. Per
confronto riportiamo i valori molecolari:
= 1.5105 m2 s1 per l0 aria; = 106 m2 s1 per l0 acqua.
(66)
Lo stesso procedimento pu`o essere applicato allequazione per la temperatura potenziale, che riscriviamo introducendo il termine di conduttivit`a
termica :
00
2 00
00
+ u
= 2 + S
(67)
t
x
x
introducendo lipotesi di Reynolds 00 = + 0 e mediando lequazione si
ottiene:
u0 0
+ U
= + S
(68)
t
x
x
dove i termini u0 0 sono i flussi turbolenti di calore che possono essere espressi
come:
u0 0 = H
(69)
x
avendo introdotto la diffusivit`a termica turbolenta H
Inoltre si `e trascurato il termine di conduttivit`a termica perche piccolo
rispetto a quello turbolento.
16
10ms1
1cms1
106 m
104 m
103 m2 s2
105 s
Tabella 2:
ANALISI DI SCALA DELLEQUAZIONE PER LA
COMPONENTE ORIZZONTALE
Eq. -x
Eq. -y
Scale
ms2
du
dt
dv
dt
U2
L
4
10
p
1 x
p
1 y
2 sin v
2 sin u
f0 U
103
P
L
3
10
2 cos w
f0 W
106
u
x
2
2v
x2
HU2
1012
IL FLUSSO GEOSTROFICO
= fu
y
(70)
Tabella 3:
ANALISI DI SCALA DELLEQUAZIONE PER LA
COMPONENTE VERTICALE
Eq. -z
Scale
ms2
dw
dt
WU
L
7
10
1 p
z
P0
H
10
-g 2 cos u xw2
g
f0 U
HW2
10
103
1015
U
fL
(71)
e molto minore di 1 (Ro << 1). Si noti che Ro e una quantit`a adimensionale e quindi indipendente dal sistema di misura utilizzato. Quando questa
condizione non e pi`
u valida, si debbono includere anche i termini inerziali,
cio`e utilizzare le equazioni quasi-geostrofiche:
du
1 p
=
+ fv
dt
x
1 p
dv
=
fu
dt
y
(72)
(73)
Questa equazione pu`o essere considerata una buona approssimazione dellequazione del moto verticale, in un gran numero di casi ed di scale di moto,
infatti i termini che la compongono sono di diversi ordini di grandezza maggiori degli altri. Tuttavia equazioni pi`
u complesse devono essere considerate
in casi in cui non sia possibile trascurare laccelerazione verticale (equazioni
non-idrostatiche).
Quindi per le scale qui considerate o, pi`
u in generale, quando le scale
del moto siano tale da dare un numero di Rossby minore di 1, la soluzione
18
19
1
U 5p =
f
p
p
p
p
j
i+
j =0
i+
y
x
x
y
(74)
(75)
IL VENTO TERMICO
21
(76)
e introducendo lequazione idrostatica si ottiene la variazione delle componenti del vento geostrofico con la quota in funzione del gradiente orizzontale
di densita:
g
ug
=
z
0 x
(77)
vg
g
=
z
0 y
Si noti che si e utilizzata lapprossimazione di Boussinesq, considerando
le variazioni di densit`a rispetto allo stato base solo nel termine di gravita.
Introducendo le coordinate isobariche, cio`e il sistema che utilizza come
coordinata verticale la pressione si ha:
p
p
z
=
(78)
x z=cost.
z x=cost. x p=cost.
il segno - tiene conto del fatto che p diminuisce con la quota (figura 14).
Utilizzando questa relazione e lequazione idrostatica si ha:
1 p
z
= g
=
(79)
x z=cost.
x p=cost.
x p=cost.
22
(80)
gdz
(81)
analogamente si ottiene:
1
p
y
=
z=cost.
(82)
p=cost.
(83)
diventa:
1
RT
= =
(84)
p
p
Derivando logaritmicamente rispetto a p e utilizzando lequazione idrostatica si ha:
vg
R T
vg
=
=
p
p
ln p
f x p=cost.
(85)
ug
ug
R T
p
=
=
p
ln p
f y p=cost.
o, in forma vettoriale:
R
Vg
= k p T
(86)
ln p
f
Si definisce vento termico la differenza del vento geostrofico tra due
livelli isobarici:
Z
R p1
VT = Vg (p1 ) Vg (p0 ) =
(k p T ) d ln p
(87)
f p0
Se < T > e la temperatura media nello strato compreso tra i due livelli
isobarici, si ha:
R hT i
p0
vT =
ln
f
x p=cost. p1
(88)
R hT i
p0
uT =
ln
f
y p=cost. p1
23
(89)
1
k p
f
(91)
25
TEOREMA DI TAYLOR-PROUDMAN
U
<1
fL
(92)
< f U Ek
<1
2
L
f L2
(93)
dove si `e definito il numero di Ekman (Ek) come rapporto tra le forze viscose
e le forze di Coriolis. Lequazioni del moto sono quelle del moto geostrofico
per lorizzontale e lequazione idrostatica per la direzione verticale:
1 p
0 x
1 p
fu =
0 y
p
= g
z
fv =
(94)
(95)
(96)
10
= g
x
x
p
= g
y
y
27
(101)
I gradienti orizzontali di pressione sono quindi indipendenti dalla quota ((x, y)),
perci`o lo sono anche le componenti orizzontali della velocit`a e i loro gradienti
orizzontali; dallequazione di continuit`a risulta:
w
u v
=
+
=0
(102)
z
x y
da cui risulta che la velocit`a verticale varia linearmente con z. Integrando lequazione di continuit`a tra z=0 e z=H+h si ottiene, essendo u e v indipendenti
da z,:
v
u
+ (H + )
+ w() w(0) = 0
(103)
(H + )
x
y
dove w(0) = 0 e w() =
(H + )
d
dt
+ u x
+ v
; sostituendo si ottiene:
y
u
+ (H + )
+
+u
+v
=0
x
y
t
x
y
(104)
+
[(H + ) u] +
[(H + ) v] = 0
t x
y
(105)
Questa equazione mostra che il livello del fluido `e variato dal trasporto orizzontale. Essendo h <<
piccola ampiezza) si possono trascurare i
H (onde di
+H
+
=0
(106)
t
x y
Infine, utilizzando lespressioni (101) per i gradienti orizzontali di pressione si possono scrivere lequazioni prognostiche del moto orizzontale come
segue:
du
f u = g
dt
x
dv
+ f u = g
dt
y
(107)
29
f u = g
t
x
v
+ f u = g
t
y
u v
+H
+
=0
t
x y
(108)
11
`
CONSERVAZIONE DELLA VORTICITA
POTENZIALE
Lequazioni del moto per uno strato sottile (non linearizzate) sono:
u
u
u
+u
+v
f u = g
t
x
y
x
v
v
v
+u
+v
+ f u = g
t
x
y
y
+
(uh) +
(vh) = 0
t x
y
(109)
u v
+u
+v
+ ( + f0 )
+
+ v = 0
(110)
t
x
y
x y
in cui si `e usata lapprossimazione di b-plane per la variazione del parametro
di Coriolis con la latitudine:
f = f0 + y
(111)
v u
x y
30
(113)
Figura 21: Effetto della conservazione della vorticit`a potenziale nel passaggio
di un flusso sopra un ostacolo
La vorticit`a indica la curvatura del flusso, curvatura di tipo ciclonico
`e associato a vorticit`a positiva, curvatura di tipo anticiclonico `e associato
a vorticit`a negativa (nellemisfero Nord, viceversa nellemisfero Sud). La
componente verticale indica la curvatura del flusso su un piano orizzontale.
Utilizzando lequazione di continuit`a si ha:
inoltre essendo
1 dh
d
( + f0 )
+ v = 0
dt
h dt
(114)
f
f
f
df
=
+u
+v
= v
dt
t
x
y
(115)
si ottiene:
d ( + f ) ( + f0 ) dh
=0
dt
h
dt
oppure, essendo y << f0 e quindi f ' f0 ,
d +f
=0
dt
h
(116)
(117)
+f
h
(118)
(119)
P = ( + f ) g
p
dove `e la componente verticale della vorticit`a relativa calcolata su superfici
isoentropiche ( = cost.).
Si pu`o dimostrare che per flussi adiabatici e non viscosi questa quantit`a
si conserva lungo il moto.
La vorticit`a potenziale, in generale, rappresenta sempre il rapporto tra la
vorticit`a assoluta, somma di quella relativa e quella planetaria, e leffettivo
spessore dei vortici.
In questo caso leffettivo spessore `e la distanza tra superfici di temperatura potenziale misurate in unit`a di pressione. Un interessante esempio `e
costituito dal flusso su un rilievo orografico.
Si noti il diverso comportamento del flusso da ovest rispetto a quello da
est, a causa del termine di vorticit`a planetaria f che varia quando il flusso si
dirige a causa della curvatura, verso nord o verso sud. Infatti, per esempio,
una curvatura di tipo anticiclonico in un flusso da ovest lo devia verso sud
con conseguente diminuzione di f , mentre in un flusso da est lo devia verso
nord con conseguente aumento di f .
32
33