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rappresentante delledonismo. Egli vede spesso nei bambini, oltre che negli
di, il modello del vero piacere e considera la filosofia una ricerca del piacere
secondo la ragione. Il piacere che il filosofo deve ricercare lassenza di
dolore (aponia) e assenza di turbamento (atarassia).
Il piacere tutto ci che esclude un male; il filosofo sopprime tutto ci che in
lui potrebbe portare al male, allontana tutto quello che potrebbe nuocerlo,
farlo soffrire e impensierire. Per Epicuro il piacere tale solo se in riposo; i
piaceri in movimento provocano, infatti, uneccitazione violenta negli uomini.
Vero piacere quello stabile: esso accessibile a tutti poich sorge quando
sono soddisfatti i bisogni naturali e necessari legati alla salute del corpo e alla
tranquillit dellanima. Anche i bisogni naturali ma non necessari vanno
tenuti sotto controllo perch possono privare gli uomini dellequilibrio
interiore ed essere causa di affanno. I desideri ed i bisogni non naturali e non
necessari sono effimeri e dannosi perch causa di comportamenti insensati,
di aspirazioni impossibili. Epicuro distinse tre parti della filosofia: la canonica,
la fisica e letica. Epicuro chiam canonica la logica o teoria della conoscenza,
in quanto la consider diretta a dare il criterio della verit e quindi un canone,
cio una regola per orientare luomo verso la felicit.
Michelangelo riesce a trasmettere tutta la forza del terrore per questo istante
supremo, quando il destino si compie inesorabilmente e non c pi tempo o
possibilit di riparare ai propri errori. Listante rappresentato da Michelangelo
finisce per avere un significato universale, perch come se rappresentasse
lattimo in cui la vita finisce e non c pi speranza alcuna.In questa
inesorabile fine, destino di tutti gli uomini, Michelangelo coinvolge tutto,
anche ci che luomo ha creato: nellaffresco non c infatti traccia alcuna di
architetture, o di altre opere delluomo, a significare che alla fine non rester
pi nulla. Una visione tragica del destino dellumanit, che in questo affresco
ha una rappresentazione insieme monumentale e commovente.Lintero
affresco dominato dalla figura umana, presentata quasi sempre totalmente
nuda. I corpi sono quelli tipici dello stile michelangiolesco, rappresentati con
grande espressivit e potenza. Lenorme quantit di nudi, presenti in questa
immagine, suscit non poche perplessit tanto che, gi alla morte di
Michelangelo, nel 1564, la chiesa intervenne per coprire alcune delle nudit
pi manifeste. Venne dato incarico al pittore Daniele da Volterra di apportare
alcune modifiche allaffresco di Michelangelo, proprio per realizzare panneggi
su alcune parti intime delle figure. Nonostante ci, laffresco non ha perso la
sua forte potenza espressiva che oggi, dopo i recenti restauri di ripulitura, si
presenta ancora come una delle opere pittoriche pi intense della storia
dellarte.