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Il pendolo

Matteo Caffini
Dipartimento di Fisica
Politecnico di Milano
E-mail: matteo.caffini@mail.polimi.it
10 dicembre 2008

Il pendolo semplice

Si chiama pendolo semplice un punto materiale di massa m appeso tramite


un filo inestensibile, di lunghezza l e massa trascurabile, ad un punto O.
Dal momento in cui il pendolo viene spostato dalla sua verticale e quindi lasciato, esso inizier`
a un moto oscillatorio che, in caso di smorzamento
trascurabile, proseguir`
a identico fino ad una nuova interazione con lambiente.
Volendo ricavare il periodo delle oscillazioni possiamo scrivere le equazioni
di Newton per la massa in direzione centripeta e tangenziale:

mac = T mg cos
(1)
mat = mg sin
Notando che il moto `e circolare, per laccelerazione centripeta (ac = l2 ) e
si ottiene:
laccelerazione tangenziale (at = l)

ml2 = T mg cos
(2)
ml = mg sin
Per angoli piccoli (piccole oscillazioni) si ha sin e la seconda equazione
fornisce lequazione del moto del pendolo:
g
l = g + = 0
(3)
l
formalmente identica allequazione di un moto armonico.
Lintegrale generale `e:
r

g
(t) = max cos
t + 0 = max cos (t + 0 )
(4)
l
q
dove = gl `e detta pulsazione del moto.
Le costanti di integrazione (ampiezza massima e fase iniziale) si ottengono
1

Figura 1: Il pendolo semplice

imponendo posizione e velocit`a iniziali.


Il periodo T delle (piccole) oscillazioni si ricava facilmente dalla pulsazione:
s
l
2
T =
= 2
(5)

g
e come si vede non dipende dalla massa m appesa, ma solamente dal campo
gravitazionale g e dalla lunghezza del filo l (isocronismo delle oscillazioni).

Il pendolo fisico

Il pendolo semplice non `e che un caso ideale di un oggetto fisico chiamato pendolo fisico e costituito da un corpo rigido vincolato ad un punto di
sospensione O tramite una cerniera.
Siano M la massa del corpo rigido, I il momento dinerzia rispetto al centro di rotazione O e d la distanza tra il centro di massa cm ed il centro di
rotazione O.
Scegliendo come polo il cento di rotazione O, lunica forza da considerare1
`e il peso Mg, il momento della quale `e la coppia z che tende a riportare il
pendolo in posizione verticale:
z = Mgd sin
1

(6)

Le forze che non consideriamo sono le reazioni vincolari della cerniera che hanno
momento nullo rispetto al polo O

Figura 2: Il pendolo fisico

Scrivendo lequazione di Newton per la dinamica rotazionale (


ottiene:
Mgd sin = I

= I) si
(7)

Lequazione
che assumendo piccole oscillazioni si semplifica in Mgd = I .
del moto `e perci`
o:
Mdg
+
=0
(8)
I
che ha integrale generale:
!
r
Mdg
(t) = max cos
t + 0
(9)
I
Il periodo delle oscillazioni `e quindi:
2
= 2
T =

I
Mdg

(10)

Si nota quindi che un pendolo fisico di massa M , momento dinerzia I e


centro di massa a distanza d dalla cerniera ha periodo delle oscillazioni
I
identico ad un pendolo semplice di lunghezza l = Md
.

Oltre le piccole oscillazioni

Ricaviamo ora brevemente alcuni risultati non considerando lapprossimazione


di piccole oscillazioni.
Imponendo la conservazione dellenergia meccanica (Ek = Eel )
1 2
ml
2

d
dt

2
0 = mgl (cos cos max )

(11)

avendo scelto lo zero del potenziale alla quota di O.


Dopo semplici passaggi si ottiene
r
d
2g
2 p
=
(cos cos max ) =
2 (cos cos max )
dt
l
T0

(12)

indicando con T0 il periodo delle piccole oscillazioni.


Separando le variabili, lequazione diventa
dt =

T0
2

2 (cos cos max )

ed integrando (si osservi che per spostarsi tra 0 e max si compie


si giunge a
Z
0

T
4

T0
dt =
2

Z
0

max

d
T0
p
=
I
2
2 (cos cos max )

(13)
1
4

di periodo)

(14)

Il periodo delle oscillazioni `e dunque T = 2T0 I.


Si trova infine che I `e un integrale ellittico di prima specie e perci`o non
calcolabile in forma chiusa, ma approssimabile numericamente o tramite
sviluppo in serie.

Una buona approssimazione `e T = T0 1 + max
che ammette un errore
16
relativo massimo di una parte su 300.000 per angoli di ampiezza massima
pari a 10 .

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