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UNIVERSITA
D I P A R T I M E N T O
D I
S T A T I S T I C A
SERIE DIDATTICA
VENEZIA
1. G ENERALIT A`
SUGLI INSIEMI
FRANCESCA PARPINEL
1.1. Definizioni e simbologia. In genere gli insiemi numerici vengono indicati con la
notazione
A
x : x IR
0
che significa che A e` composto da tutti i numeri reali escluso lo zero.
Oppure
A
x:x 0 1
Se vogliamo indicare linsieme degli studenti in questaula che provengono dal comune
di Treviso
A
studenti dal comune di TV in aula
1.2. Sottoinsiemi. Siano A e B due insiemi. Si parla di inclusione fra questi due
insiemi nei seguenti casi:
A e` incluso in B, cio`e A B, che indica una situazione in cui tutti gli elementi di
A appartengono anche a B;
A contiene B, cio`e A B che indica una situazione in cui tra gli elementi di A ci
sono anche tutti quelli di B.
Queste sono inclusioni in senso stretto ma ci sono anche inclusioni in senso lato cio`e
quando gli insiemi possono coincidere, in questo caso si indica
A B
A B
Se A B e contemporaneamente A B allora si parla di uguaglianza fra A e B che
viene indicata con
A B
Altro simbolo utilizzato e` il simbolo di implicazione, che rappresenta la conseguenza di una affermazione
Nel caso in questione
A
BeA
1.3. Insieme universale e insieme vuoto. Nel seguito parleremo di alcuni insiemi
particolari che qui specificheremo;
insieme universale: U e` linsieme di partenza sul quale si considerano i vari sottoinsiemi (in altri termini, linsieme che contiene la totalit`a degli elementi che
sono di interesse e` detto spazio degli eventi elementari);
insiemi elementari: quei sottoinsiemi formati da un solo elemento dellinsieme
universale;
insieme vuoto: 0/ indica lassenza completa di elementi di un qualsiasi insieme
universale (in altre parole, e` un insieme che non ha elementi);
ed alcuni insiemi numerici notevoli quali
IN
x : x numero naturale cio`e IN indica linsieme dei numeri naturali;
ZZ
x : x numero intero cio`e ZZ indica linsieme dei numeri interi;
Q
I
x : x numero razionale cio`e Q
I indica linsieme dei numeri razionali;
IR
x : x numero reale cio`e IR indica linsieme dei numeri reali.
1.3.1. Esercizi.
1. Verificare che
10
IR : 2
3x
2. Verificare che
05
IR : 6x4
35x3
62x2
35x
1.4. Diagrammi di Venn. Spesso pu`o essere utile rappresentare gli insiemi graficamente: la teoria pu`o essere supportata quindi da strumenti quali i diagrammi di
Eulero-Venn che sono per`o solo dei comodi strumenti visivi.
2. O PERAZIONI
FRA INSIEMI
F IGURA 1. Unione di A e B
(Possiamo anche pensare allinsieme unione come a quellinsieme che si forma
togliendo dal tutto nessun elemento di A e di B).
2.1.1. Esempio. Sia A linsieme formato dai numeri interi che vanno da 1 a 100 divisibili per 10,
A
10 20 30 40 50 60 70 80 90 100
e sia B linsieme dei numeri interi da 1 a 100 multipli di 25,
B
25 50 75 100
10 20 25 30 40 50 60 70 75 80 90 100
FRANCESCA PARPINEL
Si noti che in base alla definizione di unione (o somma logica) gli elementi 50 e 100,
che compaiono in entrambi gli insiemi A e B, compaiono una volta sola nellinsieme
A B.
2.1.2. Esempio. Sia
Ak
allora
x:
k 1
Ak
1
k
A1 A2 A3
123
x:0
IR : x
2.2. Esercizi.
1. Determinare linsieme A B quando
A
B
x
x
IR :
x
x
IR : x2
1
2
4x
2. Verificare che
x
3. Sia A1
x:x
lare A1 A2 .
IR :
x
01
x2
x2
5x
5x
6
4
IR : 2 x 3
x IR : x 4
10 e A2
x : x 8 9 10 11 o 11
[ x:x
4. Sia A1
x:0
1 e A2
x: 1
01
12 . Calco-
9 10 o 11
12 ]
3 . Calcolare A1 A2 .
[A2 ]
e:e
Aee
Si parla anche di prodotto logico di insiemi e in alcuni casi viene indicato con A B
oppure A B.
F IGURA 2. Intersezione di A e B
2.3.1. Esempio. Sia A linsieme formato dai numeri interi che vanno da 1 a 100 multipli di 7,
A
7 14 21 28 35 42 49 56 63 70 77 84 91 98
e sia B linsieme dei numeri interi divisori del numero 126,
B
1 2 3 6 7 9 14 18 21 42 63 126
7 14 21 42 63
x:0
allora
k 1
1
k
Ak
123
A1 A2 A3
0/
0/
x
x
IR :
IR : x2
x
x
1
2
4x
0
5
2. Verificare che
x
IR : 1
IR : 0
x IR : 0 x 3
3. Se A e` un sottoinsieme di U mostrare che
(a) A A A A A 0/ A
(b) A 0/ 0/
4. Sia A1
0 0 0 1 1 1 e A2
11 12
2 1 . Calcolare A1 A2 .
[ 11
5. A1
x y :0
1 e A2
x y :1
y . Calcolare A1 A2 .
/
[0]
2.5. Complementazione. Si definisce insieme complementare di A e B e viene indicato con A (oppure anche Ac ) linsieme degli elementi di U che non appartengono
allinsieme di partenza
A
e:e A
FRANCESCA PARPINEL
1 2 3 4 eA
2. Verificare che
(a) 0/ U
(b) A
A
(c) se A B allora A
(d) A A 0/
(e) A A U
234 ]
2.7. Differenza fra insiemi. Si definisce insieme differenza tra A e B e viene indicato
con A B linsieme degli elementi di U che appartengono contemporaneamente al
primo dei due insiemi e al complementare del secondo
e:e
A Bc .
Aee
1 2 3 5 7 11 13 17 19 23 29 31 37
12357
e la differenza
A
11 13 17 19 23 29 31 37
2.8. Esercizi.
1. Verificare che
A B
A B
A B
A B
x2
e
0
gxy
h x1 x2
xn
x1 x2
0
x y
xn
0 x
altrove
0 xi 1, i
altrove
12
Tali funzioni consentono di fornire per ciascun punto del dominio il corrispondente
valore funzionale; ad esempio f x al punto x
2, f 2
4; il valore di g x y al
punto 4 1 , g 4 1
0 e il valore di h x1 x2
xn al punto 1 1
1 e` 1.
Analogamente si possono definire funzioni valutabili non necessariamente su punti
ma su interi insiemi di punti, sono le cosiddette funzioni dinsieme .
2.9.1. Esempio. Sia A un insieme in uno spazio unidimensionale a sia Q A il numero
di punti in A che corrispondono agli interi positivi. Allora Q A e` una funzione dellinsieme A. Se A
x : 0 x 5 allora Q A
4; se A
2 1 allora Q A
0; e
A
x : x 7 allora Q A
6.
FRANCESCA PARPINEL
f x
Se A
x:0
x 123
altrove
3 , allora
1
2
QA
1
2
1
2
7
8
e x dx
Allora
se A
x:0
QA
Se A
x:1
2
2
QA
Se A1
x:0
e x dx
1 e A2
e x dx
x:1
e
x
3
Q A1 A2
1
0
Se A
x:1
e x dx
3
e x dx
e x dx
Q A1
e x dx
x:0
Q A2
2
QA
Se A1
2 e A2
x:1
x
3
Q A1 A2
2
0
e x dx
Q A1
0
3
3
e x dx
e x dx
Q A2
2
1
e x dx
Q A1 A2
A f x ,
f x dx
dove f x
6x 1 x , 0 x 1 e zero altrove; altrimenti Q A e` indefinito.
Calcolare Q per
A1
x : 41 x 34
1
A2
2
A3
x : 0 x 10
2. Per ogni insieme unidimensionale A, sia
QA
2 1 x
dove f x
0123
e zero altrove. Calcolare Q per
3 3 ,x
A1
x:x 0 1 2 3
A2
x:x 0 1 2 3
Dimostrare che valgono le seguenti propriet`a
1. A B A A B
2. A B A A B
A B B (da cui A B B
A B A ).
3. A B A B A
4. A B C
A B
A C
5. A B C
A B
A C
6. A B C
A B
A C
7. Propriet`a commutativa
A B B A
A B
B A
8. Propriet`a associativa
A
B C
A B
B C
A B
9. Propriet`a distributiva
A
B C
A B
A C
A
10. Formule di De Morgan
B C
A B
A C
A B
A B
A B
A B
(da cui
A B
A B
A B
A B
A B
Ai
n
i 1
Ai
n
i 1
Ai
n
i 1
Ai
10
FRANCESCA PARPINEL
x y ordinate : x
Aey
Aey
B
A
x1
x2
x3
..
.
y1
x1 y1
x2 y1
x3 y1
..
.
y2
x1 y2
x2 y2
x3 y2
..
.
y3
x1 y3
x2 y3
x3 y3
..
.
xh
xh y1
xh y2
xh y3
..
yk
x1 yk
x2 yk
x3 yk
..
.
xh yk
2.11.1. Importante. Il prodotto cartesiano non gode della propriet`a commutativa, cio`e
A
Questo deriva dal fatto che le coppie di valori x y che si ricavano da tale operazione
sono ordinate, cio`e in ordine stabilito: prima x e poi y.
2.11.2. Esempi.
1. Le coordinate cartesiane dei punti del piano danno un esempio tipico del prodotto
cartesiano IR IR.
2. Supponiamo di suddividere il gruppo di spettatori che ha visto un film nei seguenti insiemi
A1
A2
U DRF
Il prodotto cartesiano A1
A1
U
D
R
F
s sd d
2.11.3. In generale. La definizione vista riguarda il caso di prodotto cartesiano fra due
soli insiemi. Dobbiamo per`o ricordare che il prodotto cartesiano pu`o essere effettuato
su n insiemi qualsiasi A1
An (detti fattori)
A1
A2
An
xn , dove xi
Ai , per i
n,
3. FAMIGLIE
11
DI INSIEMI
Si definisce famiglia di insiemi un insieme i cui elementi sono a loro volta degli
insiemi. In genere si considerano famiglie di insiemi riferite ad un particolare insieme
A.
Se M1 M2
Mi
Mn sono tutti sottoinsiemi (propri o impropri) di A, questi
insiemi costituiscono una famiglia di insiemi di A.
3.1. Partizione di un insieme. Dato un insieme A si definisce partizione di A una
famiglia di insiemi
M1
M n : Mi
Ai
Mi
i 1
3.2. Insieme delle parti di un insieme. Dato un insieme A si definisce insieme delle
parti di A la famiglia di insiemi costituita da tutti i possibili sottoinsiemi (propri e
impropri) di A, e viene indicata generalmente con A .
3.2.1. Esempio. Sia A
0/ a b c a b
ac
bc A
3.3. Algebra di parti di un insieme. Poich`e a partire da una data collezione di insiemi si possono costruire nuovi insiemi attraverso le operazioni fra insiemi viste in
precedenza, allora pu`o essere interessante considerare alcune famiglie di insiemi che
contengano anche i possibili risultati di operazioni fra insiemi.
La famiglia di sottoinsiemi di A che contiene anche tali nuovi insiemi e` detta algebra
(o altrimenti detta classe additiva).
Definizione 3.1. Sia una famiglia di sottoinsiemi dellinsieme A. Allora e` detta
algebra di parti di A se e solo se e` chiusa rispetto alle operazioni di unione finita e
complementazione e se A
, cio`e
1. A
2. Se A1
allora A1
n
3. Se A1 A2
An
allora
Ai
i 1
Ai
n
i 1
Ai
12
FRANCESCA PARPINEL
3.3.1. Algebra banale. La pi`u piccola algebra riferita ad un insieme A e` quella formata
dai due insiemi
0/ A
3.3.2. Esempi.
1. Sia A
3. Se e` unalgebra di A e B
allora la minima algebra di A contenente B e`
contenuta in .
4. Sia A linsieme dei numeri reali IR. E sia la famiglia di tutte le unioni finite
disgiunte degli intervalli semichiusi a destra (cio`e della forma a b
x:a x
b
a b ). Allora si pu`o dimostrare che e` unalgebra di A (mentre
non e` una -algebra). In questo caso, per convenzione, poniamo la semiretta
a come semichiuso a destra per a
3.4. -algebra di parti di A. Unalgebra e` detta -algebra di parti di A quando e`
chiusa anche rispetto allunione numerabile, cio`e anche
Se A1 A2
An
allora
i 1
Ai
3.4.1. Problemi.
1. Sia U un insieme e A B C
insiemi.
4. C ENNI
DI CALCOLO COMBINATORIO
4.1. Esempi. In genere il calcolo combinatorio tratta di tecniche di conteggio di insiemi, in pratica viene utilizzato in problemi di enumerazione.
4.1.1. Enumerazione. Nel caso di un insieme A di cardinalit`a finita ci si chiede quanti sono i possibili sottoinsiemi non vuoti che si possono comporre con gli elementi
dellinsieme A. La soluzione sta nel teorema che segue
Teorema 4.1. Sia A un insieme di cardinalit`a finita n, e indichiamo con sn il numero
di sottoinsiemi non vuoti di A. Allora
sn
2n
13
4.1.2. Regioni di piano. Una linea divide un piano in due regioni. Due linee che si
intersecano dividono il piano in quattro regioni.
Portando avanti tale ragionamento ci si pu`o chiedere di considerare il problema di
determinare il numero di regioni f n in cui un piano e` separato da n linee in posizioni
del tutto generali, cio`e non considerando il caso in cui ci siano tre linee che passano
per uno stesso punto. In questo caso si ha che
f n
nn
1
2
4.1.3. Esempi.
1. Consideriamo un problema con le carte da bridge, in cui si deve contare il numero
dei possibili insiemi formati con una particolare combinazione dei 4 semi e delle
13 carte.
2. Un problema di classificazione multipla. Supponiamo che le persone siano classificate secondo genere, stato civile e professione. In questo caso le varie categorie
giocano il ruolo di elementi.
Prendendo il caso in cui ci siano 17 tipi di professioni diverse allora in tutto le
classi sono
2 2 17
68
14
FRANCESCA PARPINEL
4.2. Notazioni. Per indicare la somma di pi`u termini si pu`o usare usare il simbolo di
sommatoria
n
x1
x2
xi
xn
i 1
Analogamente per il prodotto di pi`u termini si pu`o usare usare il simbolo di produttoria
n
x1 x2
xi
xn
i 1
0, e si indica con n! il
n 1
n!
j 0
Nel caso di n
1.
n
1
2
Tale teorema risulta utile per approssimare il fattoriale con una funzione esponen1
ziale (cio`e n!
2nn 2 e n ).
4.3. Regole principali di calcolo combinatorio. Consideriamo il caso in cui un esperimento sia complesso cio`e composto da pi`u fasi. Il calcolo del numero di tutti i
possibili risultati viene dato seguendo le regole della somma e del prodotto:
4.3.1. Regola della Somma. Se levento X pu`o verificarsi in x modi diversi e un evento
Y pu`o verificarsi in y modi diversi allora X o Y pu`o verificarsi in x y modi diversi.
4.3.2. Regola del Prodotto. Se levento X pu`o verificarsi in x modi diversi e un evento
distinto Y pu`o verificarsi in y modi diversi allora X e Y pu`o verificarsi in x y modi
diversi.
Questa seconda regola pu`o essere espressa come:
4.3.3. Regola fondamentale del calcolo combinatorio. Se lo svolgimento di una prima
operazione porta ad r risultati differenti e, per ognuno di questi, lo svolgimento di una
seconda operazione porta ad s risultati differenti, allora lo svolgimento della prima
prova e, successivamente ad ogni risultato della prima, della seconda operazione porta
ad rs risultati differenti.
15
4.4. Composizione delle k-uple. Ci preoccupiamo ora di contare quante siano, a partire da un insieme di n elementi, le possibili composizioni di un certo numero k di
elementi. Il numero di tali composizioni dipende da diversi elementi, qui ricordiamo
quelli di interesse per noi.
Innanzitutto distinguiamo i casi in cui sia possibile ripetere un elemento nella k-upla
oppure no. Per esemplificare facciamo riferimento ad un urna di n oggetti, dalla quale
possiamo estrarre ed osservare k oggetti in due modi diversi
1. con ripetizione (cio`e dopo aver osservato loggetto questo viene reinserito nellurna affinche questa sia ricomposta, quindi e` possibile osservarlo nuovamente
nella k-upla)
2. senza ripetizione (cio`e losservazione delloggetto modifica lassetto dellurna e
non si pu`o osservarlo pi`u di una volta).
Laltra caratteristica di cui teniamo conto nella formazione, e poi nel conteggio, delle
k-uple e` lordine, cio`e bisogna capire se per il problema in questione sono distinguibili
le k-uple che hanno gli stessi elementi ma in posizioni diverse, ad esempio
x1 x2 x3 x4
xk
x1 x3 x2 x4
xk
Se riduciamo il problema a quello del conteggio delle possibili k-uple diverse formate da elementi tratti da unurna di n elementi, le due caratteristiche appena ricordate
differenziano quattro tipi di estrazione
Metodo 1: estrazione bernoulliana (si considera sia lordine di estrazione che il
reinserimento nellurna dellelemento osservato);
Metodo 2: estrazione ordinata senza reinserimento;
Metodo 3: estrazione non ordinata con reinserimento;
Metodo 4: estrazione in blocco (non si considera lordine e non c`e reinserimento).
A seconda del tipo di estrazione le k-uple vengono dette
disposizioni (come sottocaso, si parla di permutazioni)
combinazioni
Nella tabella che segue abbiamo riportato le terminologie usate nei diversi tipi di
campionamento e le simbologie che indicano la cardinalit`a degli insiemi di k elementi
tratti da unurna di n.
campioni
estrazioni
CON RIPETIZIONE
SEMPLICI
nk
n!
n k!
Cn k
Cn k
n k 1
k
n
k
16
FRANCESCA PARPINEL
10
10
10
10
100000
nk
Non sempre per`o ha senso considerare problemi in cui e` possibile ricomporre lurna
e quindi si considerano estrazioni senza ripetizione.
Definizione 4.5. Si definisce disposizione senza ripetizione di n oggetti a gruppi di k
quando da unipotetica urna di n oggetti distinti si selezionano ordinatamente k oggetti
da unurna di n oggetti distinti.
4.5.2. Esempio. In quanti modi diversi si possono scegliere un Presidente, un segretario e un tesoriere da un comitato di 6 persone?
Si conta esattamente il numero delle possibili terne (ordinate e senza reinserimento)
6 5 4
120
n!
n k !
nn
1 n
2 n
17
4.5.3. Esercizi.
1. Quanti possibili codici numerici (in base 10) di cinque cifre e` possibile formare
se
(a) la prima cifra non pu`o essere zero e non sono permesse ripetizioni?
[9
D9 4 ]
(b) la prima cifra non pu`o essere zero ma sono ammesse ripetizioni?
[9
D10 4 ]
D9 3
4536]
(b) quanti fra questi sono numeri pari (sono tutti i numeri pari meno quelli che
cominciano per zero)
[5
D9 3
D8 2
2296]
(c) quanti, fra quelli del punto (a), sono composti solo da cifre dispari
[D5 4
120]
[D3 5
D4 4
3 44 ]
4. Quanti zeri consecutivi si verificano nella parte finale destra del numero in forma
decimale che sta per 30!?
5. In quanti modi e` possibile sedere 6 persone ad un tavolo rotondo se
(a) non ci sono restrizioni sui posti a sedere
[ 6!
6
5!]
[ 6 3 46 3 2
72]
2880]
18
FRANCESCA PARPINEL
Quando tra gli n elementi ve ne sono di indistinguibili fra di loro allora si parla di
permutazioni con ripetizione di alcuni oggetti
Definizione 4.8. Una permutazione con ripetizione di un insieme ordinato di n oggetti in cui 1 sono di tipo 1, 2 sono di tipo 2, e cos` via fino a s di tipo s, e` una
applicazione su se stesso.
Teorema 4.9. In questo caso il numero delle permutazioni distinte e`
Pn
n!
1 !2 ! s !
ABC DE F
A partire da E contare
1. tutte le terne ordinate con ripetizione
[6 6 6]
4 1]
4.7. Combinazioni. Contrapposto al concetto di disposizione, vi e` quello di combinazione nel quale lordine non ha pi`u importanza. Partiremo dal caso senza ripetizione
in quanto pi`u intuitivo.
4.7.1. Combinazioni semplici.
Definizione 4.10. Assegnati n elementi distinti a due a due
a1 a2
an
si chiamano combinazioni semplici di k elementi degli n di partenza, i gruppi non ordinati di numerosit`a k formati con elementi dellinsieme di partenza senza ripetizione.
Dalla definizione abbiamo che due combinazioni (gruppi) differiscono solo se differiscono almeno per un elemento.
19
n
k
Dn k
k!
nn
k!
n!
n k !k!
n!
k! n k !
10
3
120
an
k
k
La dimostrazione del numero di combinazioni con ripetizione viene fatta considerando una corrispondenza biunivoca tra linsieme delle combinazioni di k elementi con
ripetizione dallinsieme di interi 1 2
n e linsieme di combinazioni senza ripetizione di k elementi da un insieme di interi 1 2
n k 1 . (Lestensione al caso
generale e` immediata).
20
FRANCESCA PARPINEL
1, i
1
a1
a2
ak
k, otteniamo cos`
0
a2
ak
in questo modo ho aumentato linsieme degli elementi da n a n k 1 e le combinazioni della nuova kupla sono senza ripetizione. Si pu`o dimostrare che la relazione fra i due tipi di combinazione e` biunivoca
e quindi il numero delle combinazioni con ripetizione e` pari a
Cn k
k
k
4.7.4. Esempio. Il numero di modi in cui n palloni uguali possono essere posti in
m scatole etichettate (e tra queste qualcuna pu`o essere vuota) e` dato dal numero di
combinazioni con ripetizione
m 1
n
Per determinare tale risultato e` necessario vedere il problema coma problema di
assegnazione, cio`e considerare di formare un campione di n elementi (le scatole) da un
urna di m scatole distinte fra loro.
Cm n
4.8. Esercizi.
1. In quanti modi si possono estrarre da un mazzo di 52 carte 13 carte
(a) se tutte le carte sono riposte nel mazzo
13
[C52
13 1 ]
2. Trovare il numero dei possibili modi in cui 15 reclute possono essere assegnate a
tre diversi reggimenti.
[315 ]
15
5
10
5
3!
5
5
m n
m
21
[1440]
(b) Se fra questi esperti vi sono 3 donne, contare quante commissioni conterranno
esattamente 1 donna?
[252]
8. Quante targhe si possono comporre se ogni targa e` formata da due distinte lettere
(su 26) e da tre distinte cifre?
[468000]
i 0
n i
t
i
n
1
n
n
i 0
n n i i
1 1
i
A e`
1
2n
Il valore dei coefficienti binomiali pu`o essere ricavato sviluppando in serie di Mac
Laurin il binomio 1 t n ed uguagliando i coefficienti dei termini di ugual grado:
n
nn 1
i
Nei calcoli e` pi`u utile la definizione
(4.2)
(4.3)
n
i
n!
i
i! n i !
i!
4.9.2. Propriet`a. Dalle relazioni (4.2) deriva che (per il principio di conservazione
delle propriet`a formali)
1. 0! 1;
n
2. n0
1;
n
n
n
3. k
n k ;
n
4. i
0 per i 0 e per i n 0;
0
5. 0
1;
n
6. i e` priva di significato se i o n non sono interi;
22
FRANCESCA PARPINEL
n
i
(4.4)
i 0
(4.5)
i 0
2n ;
n
i
n
1
0;
1 si ricava che
n
i
(4.6)
n
2
n 1
i 1
i 1
n2n
(4.7)
i i
i 1
n
i
nn
i 2
1 si ricava che
n 2
i 2
1 2n 2 ;
nn
n
i
(4.9)
h 1
n i 1
n h
i 1
h
i
h 1
2
1
da questultima relazione si pu`o ricavare, dopo k iterazioni della medesima regola, che
n i k
n
i
(4.10)
h k
h
k
1
1
n 1
i k
Inoltre a partire dalla relazione (4.8) si pu`o costruire il triangolo aritmetico di Pascal
4
0
3
0
..
.
2
0
4
1
1
0
3
1
0
0
2
1
4
2
1
1
3
2
2
2
4
3
3
3
4
4
..
..
..
..
.
.
.
.
TRIANGOLO DI PASCAL
Per questo triangolo valgono le seguenti relazioni
il primo e lultimo elemento di ogni riga rappresenta lunit`a
i simboli simmetrici rispetto allaltezza verticale del triangolo hanno uguale valore
23
1
1
3
4
..
.
1
3
..
.
..
.
1
4
1
..
.
..
.
n
h
n k
otteniamo
(4.12)
k
i
n
h
k
i
in cui h e` chiaro che varia sugli interi che non annullano gli addendi, cio`e max 0; i
k
h min n; i .
n
Ponendo nella (4.12) i k n e notando che nh
n h , otteniamo che
n
(4.13)
h 0
Sviluppando
relazioni
n
i
n
h
2n
n
(4.14)
h 0
n
h
n h
n i
n
h
n h
n i
2i
e
n
(4.15)
h 0
n
i
4.9.5. Coefficienti polinomiali. Si definiscono, analogamente ai coefficienti binomiali, anche i coefficienti polinomiali,
n
n1 n2
nr
n!
n1 !n2 ! nr !
a1
a2
ar
n
n1 n2
n
nr n
n1 n2
nr
an11 an22
anr r
24
FRANCESCA PARPINEL
4.10. Conteggio degli alberi etichettati. I diagrammi ad albero sono uno strumento
grafico usato per enumerare tutti i possibili esiti di una serie di esperimenti, in cui
ciascun esperimento pu`o avere un numero di esiti finiti.
La costruzione di un albero avviene nel modo che segue
1. Si inizia con un punto arbitrario P1 .
2. Si aggiunge un nuovo punto P2 collegato da una linea a P1 .
3. Si aggiunge un nuovo punto P3 collegato da una linea a uno fra P1 e P2 .
4. Si aggiunge un nuovo punto Pi collegato da una linea a uno fra P1 P2 ,
,Pi .
In pratica lalbero e` costruito procedendo da sinistra a destra e in corrispondenza ad
ogni nodo il numero dei rami rappresenta il numero dei possibili esiti dellesperimento
successivo.
Il conteggio dei nodi terminali mi fornisce il numero dei possibili esiti dellesperimento globale.
4.10.1. Esempio. Trovare linsieme prodotto A
eC
34
B dove A
1 2 ,B
abc
25
I NDICE
1. Generalit`a sugli insiemi
1.1. Definizioni e simbologia
1.2. Sottoinsiemi
1.3. Insieme universale e insieme vuoto
1.4. Diagrammi di Venn
2. Operazioni fra insiemi
2.1. Unione
2.2. Esercizi
2.3. Intersezione
2.4. Esercizi
2.5. Complementazione
2.6. Esercizi
2.7. Differenza fra insiemi
2.8. Esercizi
2.9. Funzioni di punto e dinsieme
2.10. Esercizi di ricapitolazione
2.11. Prodotto Cartesiano
3. Famiglie di insiemi
3.1. Partizione di un insieme
3.2. Insieme delle parti di un insieme
3.3. Algebra di parti di un insieme
3.4. -algebra di parti di A
4. Cenni di calcolo combinatorio
4.1. Esempi
4.2. Notazioni
4.3. Regole principali di calcolo combinatorio
4.4. Composizione delle k-uple
4.5. Disposizioni
4.6. Permutazioni
4.7. Combinazioni
1
2
2
2
3
3
3
4
4
5
5
6
6
7
7
9
10
11
11
11
11
12
12
12
14
14
15
16
17
18
26
FRANCESCA PARPINEL
4.8. Esercizi
4.9. Propriet`a del coefficiente binomiale
4.10. Conteggio degli alberi etichettati
20
21
24