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ROLANDO, 2015
In particolare, i vettori i = (1, 0, 0), j = (0, 1, 0) e k = (0, 0, 1) sono versori con la stessa
direzione e lo stesso verso degli assi coordinati e vengono detti versori fondamentali del riferimento R. Assegnare un riferimento R equivale ad assegnare lorigine O ed i versori fondamentali
i, j, k, per cui si scrive anche R = (O; i, j, k).
Osserviamo che, mentre lidentificazione u = (x, y, z) tra vettori e coordinate stata realizzata
applicando tutti i vettori in O, la decomposizione u = xi + yj + zk prescinde dai punti di
applicazione dei vettori considerati.
Somma e prodotto per scalari in componenti. Fissato un riferimento cartesiano R nello
spazio, per ogni u = (x, y, z), u = (x , y , z ) e 5 R si ha
u + u = (x + x , y + y , z + z )
Di conseguenza, due vettori risultano paralleli se e solo se le loro componenti omologhe sono
nulle o proporzionali.
$
Inoltre, le componenti del vettore P1 P2 si ottengono dalle coordinate dei punti P1 = (x1 , y1 , z1 )
e P2 = (x2 , y2 , z2 ) per dierenza, cio
$
P1 P2 = (x2 x1 , y2 y1 , z2 z1 )
$
$ $
(infatti, per definizione di somma, risulta P1 P2 = OP2 OP1 ). Per questo motivo, il vettore
$
P1 P2 si indica spesso anche con P2 P1 .
3. ALTRE OPERAZIONI
Altre operazioni di notevole importanza sui vettori sono il prodotto scalare (che opera su due
vettori del piano o dello spazio e produce uno scalare), il prodotto vettoriale (che opera su due
vettori dello spazio e produce un vettore) e il prodotto misto (che opera su tre vettori dello spazio
e produce uno scalare).
3.1. PRODOTTO SCALARE (O INTERNO). Dati due vettori non nulli u, v (del piano
o dello spazio), si chiama prodotto scalare (o prodotto interno) di u e v il numero reale
f
u v := nun nvn cos uv.
Per ogni u e v, risulta u v = 0 / u B v (si ricordi che il vettore nullo ortogonale ad ogni
altro); inoltre u u = nun2 e, se v non nullo, allora
|u v|
= lunghezza della proiezione ortogonale di u
nvn
sulla retta parallela a v e passante per la coda di u.
nun =
s
s
u u = x2 + y2 + z 2 .
ed diretto in modo che la terna ordinata (u, v, u v) sia destrorsa (= applicando tutti i vettori
nello stesso punto e disponendo indice e medio di una mano destra rispettivamente sul primo
e secondo vettore in modo che tra le due dita sia compreso langolo dei due, il terzo vettore
orientato come il pollice). Si conviene inoltre che u v = 0 se u e v sono paralleli.
Per ogni u, v nello spazio, risulta u v = 0 / u n v (si ricordi che il vettore nullo parallelo
ad ogni altro). Se u v 9= 0, allora
nu vn = area del parallelogramma di lati u, v
= 2 volte larea del triangolo di lati u, v.
u e v sono paralleli;
almeno uno tra u e v multiplo dellaltro;
le componenti omologhe di u e v sono nulle o proporzionali;
u v = 0;
5. PROIEZIONI ORTOGONALI
1 Dati u 9= 0 e v qualsiasi (nel piano o nello spazio), si chiama proiezione ortogonale di v
e) u
e .
sulla retta di u il vettore vu := (v u
Il vettore vu pu essere caratterizzato come:
i) lunico vettore parallelo ad u tale che v vu B u
ii) lunico vettore tale che nv vu n = min nv wn .
wML(u)
min
wML(u1 ,u2 )
nv wn .