You are on page 1of 4

QUESTIONI SULLA PRATICA DELLA FEDE TEOLOGIA 2

Lucio scopre nella musica lincontro con Dio: la bellezza dellarte il volto di Dio. Merton
scrisse Diario di un testimone colpevole: Barth sogna Mozart che non risponde alle
domande sulle Messe da lui fatte; il sogno era sulla salvezza personale e cap che cercava
di risvegliare il Mozart che in lui, ovvero la sapienza centrale che si intona con la musica
divina, salvata dallamore in Dio. Cristo in Barth un bambino come lo era sempre stato
Mozart. Esiste la pratica quotidiana del credere: la fede cristiana un modo di vivere la
vita ed cultura legata allimpegno delluomo, fornisce mete alla vita quotidiana e
direttive oneste. La Chiesa esercita influssi culturali.
E importante che Dio cerchi luomo per non farlo allontanare da Lui; c necessita del
cercarlo, lo si deve lasciar entrare e capire come Dio ci cerchi. Oggi luomo schiavo di
piaceri, come era schiavo un tempo di tiranni (come spiega Manzoni, mancava una morale
chiara: il C.V.II lascia visioni legate alle riflessioni di Manzoni). Nel mondo dellopinione c
il dubbio moltiplicante, non si pensa alla propria coscienza e si prova emozioni forti (causa
noia) come se la realt fosse una favola virtuale (FB). Moderno non sempre progresso:
illusione di libert assoluta.
Nella Genesi (basata su linguaggio scarno, mitico) si parla della Creazione, molto discussa.
Dio non si limitato a produrre oggetti ma li salda a qualit morali buone. Crea il mondo
dellordine e beatitudine, dove la fantasia estromessa ma piena moralit basata sullidea
di Dio, con ragione svincolata dal dubbio. Con lingresso dell opinione (del serpente) nasce
il disordine: luomo ha preferito lopinione alla verit certa di Dio, un cambiamento di
coscienza che provoca caduta e morte. Mirabeau vede la pericolosit della tirannia
dellopinione, che per Morin fu il secolo Novecento. C edonismo, nichilismo come verit
universale e lopinione rende luomo schiavo dell inutilit del male. Manzoni diceva che le
passioni (cio opinioni perverse) sono dannose, come, spiega, nella Riv. Francese dove ci fu
demonizzazione degli oppositori: opinione ragione senza ragionamento, ovvero
imposizione.
Lopinione sostenuta da gente dello spettacolo, conformista, polemica: lopinione antipensiero. San Paolo in una lettera ai Romani parla dellopinione: la deviazione morale
anche di coscienza e porta paralisi spirituale; si attua il male che non si vuole fare causa
peccato, il male accanto al bene e solo il Vangelo e Ges ci liberano. Dio si manifesta col
Segno Supremo della sua presenza, ovvero Ges. Gli increduli non afferrano i segni (es. luce
nella ripresa nella casa dei Moribondi a Calcutta nonostante lo fosse scarsamente): per
vederli bisogna lasciarsi andare a Dio, solo cos si riconosce il suo Amore, ci si impiega
unesistenza. La pratica della fede nasce dalla percezione della presenza salvante di Dio. Il
reale in frantumazione e luomo ha una schizofrenia morale a seconda dell ambiente: con
Ges torna lunit. La frantumazione collegata al peccato mentre in Ges la diversit
ricchezza. Si deve avere la pazienza di attendere Dio: bisogna confidare in lui nel dolore (lo
insegna il racconto del Talmud babilonese con Rabbi Eliezer ammalato). Dio aiuta luomo a
trovare la via di salvezza contro la morte. Il servo di Dio non vuole primati (dal testo di Isaia
gli uomini sono nelle tenebre), dipende da Lui e non da idoli. Nel canto del Servo si parla
della morte sofferente per Dio. Il patire positivo ed vocazione con cui Dio assegna un
compito supremo deciso autonomamente da lui. Dio nella Rivelazione ha dato tutto ma
nessuno lo trova pienamente subito: la pratica della fede si basa sulla fiducia. Il cristiano ha
il principio etico del good enough, un modesto senso di se stessi. Catari e Francescani
spiegano che o si sceglie la via dello sfarzo o umilt. Per i Catari c Dio e Satana in scontro
e la salvezza nel rifiuto dogni umana fisicit, mentre i Francescani fanno dellumilt un
principio.
La chiesa doggi manca di profeti e quindi ci siamo noi scrutatori della Parola ma rischioso
cos dire una parola cristiana: per Ges i diavoli abitano nel vuoto della nostra generazione;
devono essere cacciati con lo spirito ma prima vanno smascherati. Sono gli spiriti immondi
dellomicidio, della guerra (palestinese), della menzogna. La parabola dei cattivi vignaioli
ripropone la storia di Israele e invita a vigilare. I farisei si accorgono che i cattivi vignaioli
sono loro, la minaccia viene da chi ha il potere. Nella parabola non si vuole dare i frutti
attesi (riferimento alla chiesa che ha vuoto morale. Non serve uno Stato forte, ma un
cambiamento con la Parola. Bisogna stare attenti a perdere lanima, mentre chi uccide il
corpo non uccide lanima. Ci vuole coraggio della resistenza, dando il corpo come

testimonianza. Ges invita a temere Dio, cos si supera il timore della morte. La Sapienza
viene solo da Dio non dallistruzione. Cultura non sapienza. Il timore di Dio segnala la sua
presenza ( va presa sul serio), chi teme Dio non teme il resto. Chi non teme Dio teme la
verit. Lalternativa sta tra Dio e gli idoli che stanno muti, ma Dio parla. Lidolatria si evolve
e non scompare, va combattuta con la fede. Gli idoli sono i valori-bene bramati. Per essere
idolatri bisogna credere, senza fede non c idolatria. Luomo moderno non idolatra: la
secolarizzazione ha colpito anche lidolatria, che ora incredulit. O si sceglie Mammona, o
Dio. Lidolatria nasce anche dalla paura del nuovo (Dio) e dalle leggi. La croce si erge a linea
di demarcazione tra Dio e idoli: il crocifisso si spoglia di ogni divinit. Per i cristiani Ges
unico, viene prima di tutto: non si parla di grandezza (legata allestetica). Chi ha a che fare
con Ges prova una sensazione strana, con le sue parole distingue linizio dal caos.
I cristiani non comparano la fede con le altre, ma per loro unica, cio Ges salva tutti
indistintamente: la sua mediazione universale, come afferma il NT. Gli scrittori del NT
volevano de-ellenizzare il pensiero poich i Greci
prendevano la filiazione divina di Ges metaforicamente (e non avevano conosciuto Dio
nella sua universalit). La Tradizione invece lo intende in senso letterale. San Paolo invita ad
avere fedelt assoluta per Dio. Ges unico poich in lui centralit, finalit e inizio unica
cosa ed entra in concreto rapporto con tutti. Ges abbraccia tutta lumanit mentre
appeso alla croce (negli anni della patristica), con i Padri greci c la dottrina della
redenzione fisica (Ges assume natura umana). Ora i valori della vita sociale e c senso
della solitudine. Pure larte sembra passata al servizio di qualcosa di negativo, come la
scienza. Lepicureismo si ferma allo stadio della ricerca della felicit, il cristianesimo
introduce il proprio credente in un possesso concreto della felicit. Non solo la preghiera a
svelare il mistero di Cristo, ma la comprensione teologica della preghiera dellApocalisse
importante: qui Cristo scelto come verit ultima (Vieni, Signor Ges); per Agostino la
Chiesa deve diventare questa preghiera con Dio oggetto del desiderio. La preghiera
dellApocalisse rivive in 3 dimensioni: il bisogno, il desiderio, la fede. Si realizza il lato
universale di quel concretum che Ges nella sua vita e nella sua morte, nel suo essere per
gli altri. In Ges, universale concretum personale, tutta la rivelazione salvifica data e
compiuta nel frammento.
Marco e Giovanni propongono Ges adulto, Luca e Matteo anche bambino: ci per
sottolineare che Ges era umano; nascere bambino segno del destino umano. Dio vicino
anche a chi impotente. Nella normalit si scopre il meglio di se stessi, ma ora sembra
regnare lo squilibrio. E difficile trovare Dio a prima vista perch viene al mondo nascosto: la
verit non mai apparenza. Nel 900 ci fu la secolarizzazione: luomo secolare per Weber
vuole sviluppare il progresso economico-tecnico, provocando benessere razionalizzato
(disincanto), eliminando la religione che verr poi ripresa per colmare il suo senso di vuoto
per le scelte politiche sbagliate. Sia Tocqueville che Hegel affermano che gli uomini sono
simili in quanto uomini, e ci permesso da Dio secondo Paolo. Per uscire dallalienazione
dei rapporti si effettua una riconciliazione (dono di Dio): per arrivarci bisogna confrontarsi
con Dio (es. Esa e Giacobbe) sui propri dubbi, disponendosi ad essere cambiati
radicalmente da Dio. Non bisogna aspettare un segno decisivo che serve solo a rimandare
la decisione, i segni sono ovunque nella vita. Ges non d segni ma offre un contro segno: il
segno di Giona, ovvero la croce simbolo della sua morte.
Nella vita non si eliminano i problemi ma si rimandano: Dio invece elimina il male
incarnandosi in uomo. Isaia predice che Israele avrebbe subito linvasione babilonese e
declino in schiavit perch si stava allontanando dallAlleanza rendendola inesistente nella
vita quotidiana: sallenta la pratica morale. Ora luomo smette di porre questioni sulla
coscienza, in cui crescono comportamenti contro la norma, adorando se stesso. Ges agisce
con fenomeni di trasformazione radicale della struttura intima del reale (mistero del
contatto); la Genesi parla di trasformazione del Caos (il mangiare la mela ha provocato un
dramma) con due contatti primordiali: quello con Dio e col serpente, e non c alternativa.
Se si ha contatto col serpente, non ci si separer mai, non prova paura nel disubbidire. Nei
Salmi 13 si parla della fiducia in Dio e nel 14 degli uomini corrotti, si schiavi del peccato.
In passato la schiavit non scandalizzava, era normale. La schiavit il problema da cui
nascono gli altri problemi, la stessa natura soggetta a schiavit. La risposta la
liberazione da essa, attraverso Dio. A Roma gli schiavi erano assoggettati alla famiglia, per

Aristotele erano strumenti umani, Paolo non ne d peso. Eppure essi ridussero linflazione a
Roma calmierando il costo del lavoro, alcuni ebbero sommi ingenti di denaro. In Paolo la
schiavit metafora teologica basata su tre concetti religiosi: redenzione (liberazione
schiavo: Ges ha liberato dal peccato), giustificazione (non colpevole in un processo;
liberazione schiavo per manomissione: Ges dona libert completa), riconciliazione (acquisti
diritti per lo schiavo liberato: luomo salvato e libero). Per Paolo solo chi schiavo del
Signore esce dalla schiavit e diventa libero. Luomo pu prevalere sulla donna ma
basandosi sullamore di Cristo, per non arrivare alla prevaricazione. Lanima del servire il
rapporto che lega il credente a Dio e lo rende libero. I Greci avevano spregio per gli schiavi,
mentre gli stoici introducono il concetto di servizio agli dei. NellAT si parla dello schiavo che
dal padrone solo per il lavoro, ma la persona resta intoccabile; inoltre la parola servo
vista in senso positivo (es. Mos servo di Dio). Nel giudaismo ellenistico schiavo un
termine negativo, viene ridotto nelluso. Nel NT tutti indistintamente sono nellAlleanza e
Ges riscatta luomo dalla schiavit del peccato.
Nel Deuteronomio, lettura quotidiana dellebreo, ci sono i capisaldi della vita del popolo di
Dio spiegati da Mos, uomo dazione. Per Matteo, con Ges (il vero, nuovo Mos) si realizza
il mistero di Mos. Se oltre ad ascoltare la Parola la si pratica, si entra nei Cieli, altrimenti no
(da Matteo, 7). Dal Discorso della Montagna, Ges parla delle 8 beatitudini, dice il Padre
Nostro, d comportamenti pratici (non fare adulterio, uccidere, adirarsi, pregare facendosi
vedere, giudicare, credere ai falsi profeti; s porgere la guancia, ama il nemico, accumula
tesori in cielo).
Metz vede la Rivelazione dalla Teodicea (presenza del male): in una guerra scampa a un
attacco (deve attraversare per ordine le linee nemiche senza difese ma i suoi colleghi
intanto che lui via vengono uccisi). E stato salvato da un nulla (per chi non crede), cio
Dio (per chi crede). Il non conoscere tutto di Dio rende schiavo luomo. In Marco, 7 Dio dice
che la tradizione degli antichi a volte annulla la Parola: le cose che escono dalluomo (il
male) lo contaminano. Pace in Dio Giustizia. Dio vuole cambiare lorigine della
disumanizzazione delluomo.
Gli ebrei sono convinti di dover vivere la benedizione datagli da Dio dentro quella terra, la
Terra Promessa, definita
terra dove scorre latte e miele nellAT tante volte (nel NT non pi usata perch la vita l era
stentata). Lo stare bene che si realizza in quella terra richiama, nel Deuteronomio, alla
dolcezza del vivere lAlleanza: non bisogna pensare solo ai frutti della terra o alle feste per
praticare il culto. Ecco il vero disastro: quando lAlleanza viene stravolta Dio stravolge la
Terra Promessa ( scritto in Amos). C un passaggio teologico in atto da qualche secolo. In
Isaia Dio torner e benedir tutti nella Terra Promessa, cos ci sar pace terrena senza pi
conflitti, con un banchetto celeste. Ges lega il banchetto al suo sacrificio: il corpo
sacrificato, messianico e per la liberazione delluomo. Ignazio, vescovo di Antiochia, scrive
ai cristiani di Roma di lasciare che sia immacolato a Dio senza benevolenze inopportune,
che le fiere vengano a lui, che brama di morire, se soffre la gente lo ha amato.
Mondo in ebraico significa anche storia, non solo spazio. Gregorio Magno colloca il vertice
della societ con la vita monastica, dove si rinuncia alle cose del mondo, idem gli eremiti
che praticano una fuga dal mondo (es. Certosa di Padula). I Gesuiti costruirono una citt
nuova, senza schiavit, in Paraguay guidati da Ges. Azione e contempla-zione si fondono
nellesperienza della fede. E la crisi spirituale che porta la crisi morale. La Teologia deve
ricordare che la storia lineare e il cristiano quindi non guarda avanti ma sopra, verso Dio,
colmando il cuore di fede.
Il coraggio pu essere controproducente: Ges parte dal sacrificio. Tutti gli evangelisti
vogliono far capire che Ges era umano, terreno, credibile, vero uomo senza maschere.
Luomo non comprende il vero coraggio e fa altro, lascia da parte il buon senso che porta a
cose semplici (come il piano di Dio) per cose complicate: qui si cerca il profitto e c
cinismo. Il buon senso trovare Dio con fede profonda. Narciso, luomo falso, un io che
non diventa un noi. La ricerca del senso buono, della Verit per Paolo fatta di 4 fattori: il
progetto (lasciate stare ci che appartiene alla terra, perdonate, i padroni trattino bene gli
schiavi), il desiderio (di Dio, speranza della resurrezione, sforzarsi di arrivare alla meta), la
certezza (della Venuta, fiducia), la gioia (attesa con amore).

Agostino scopre che la mamma Monica sorgente del suo cristianesimo, si preoccupa per
lui, si sostituisce a lui quando non ascoltava, pregando e piangendo. Agostino poi capisce il
suo sacrificio. Il buon senso (capacit di distinguere lillogico dal logico comportandosi in
modo giusto) pu animare la psicologia delle scelte quotidiane. Dio si serve di pochissime
parole, troppe confondono: il buon senso semplifica, alla portata di tutti. Il buon senso
rende la pratica della fede virtuosa e libera: Dio non contrasta la libert delluomo ma la
converte e la fa vivere.
Ges evoca sicurezza e entusiasmo per il futuro, non ha messo a repentaglio la sua vita per
un nulla. La morte come un ladro che arriva allimprovviso per Ges. La morte non la
fine di tutto. Ges ci va deliberatamente verso. Ges dice che non sar subito la fine di tutto
dopo le guerre, ma ci saranno tradimenti tra familiari, perse-cuzioni, segni grandiosi dal
cielo. La fine vicina quando ci saranno gli eserciti circondanti Gerusalemme, dice. Alluomo
spetta la vigilanza, non deve essere passivo alla azione di Dio. Nella Genesi Dio dice che il
serpente una creatura, non divinit e cerca di allontanarlo dalluomo. Ges arriver
nellora della confusione e la combatter. In Isaia la confusione va vissuta fino allultimo
secondo; la bestemmia contro lo Spirito Santo non sar perdonata. Ges ha iniziato a
predicare dichiarando che il serpente stava per morire. Ogni gruppo religioso di Israele va
contro Ges e lo condannano a morte. Pure Pietro lo tradisce: per luomo il sacrificio di Ges
incomprensibile. Ges fa suo il destino di attaccare lestensione infinita del potere del
male e attua uno scambio di vita con gli uomini, li salva donandosi. Lazione di Ges
rigenera la vita delluomo nel culto. Ges scardina il Tempio, luogo dove lebreo trova la
casa di Dio e pratica il culto dei sacrifici rituali. Dio fedele al patto stipulato con Mos.
Erode riporta il Tempio al primitivo splendore. Ges lo frequenta ma dentro fa discorsi strani.
In Giovanni 10 Ges dice che bisogna entrare nel recinto delle pecore dalla porta (che
Ges stesso) e non entrare da unaltra parte, altrimenti si un ladro. Ges il buon pastore.
In Giovanni 2 c la cacciata dal Tempio dei mercanti, come in Matteo 21 dove il Tempio un
covo di ladri. Ha distrutto il Tempio ma ne ha costruito un altro sul Calvario. Ges spiega a
Nicodemo che la vita sulla terra non va migliorata ma fatta rinascere. Fare comunione con
Ges raggiungerlo sulla cima del Calvario. Il culto la nuda scelta di entrare nel destino di
Ges. Chi va a Messa, non detto che riesca ad avvertire la chiamata di Dio a seguirlo per
diventare un uomo nuovo.
La resurrezione di Ges sia terrena che celeste. I Farisei rifiutano il Vangelo e credono che
il perdono divino va anticipato da opere congrue di riparazione dei peccati commessi
dimostrando la bont dei propri sentimenti, ma un peccatore che converte se stesso, non
da Dio. Ges infatti ammonisce dicendo di non sostituire lopera di Dio con quella delluomo.
Ges fa parte del tempo del compimento delle promesse divine. Nessuno pu servire due
padroni inoltre, o Dio o la ricchezza. La Chiesa deve insistere sulla centralit del sacrificio
sulla croce. La regalit di Ges diventa scherno per Pilato (INRI), anche se costretto a
condannarlo dal popolo. Il cristiano rivive la vittoria del Cristo e il suo sacrificio, gi
sperimentato con lui da un gruppetto di ebrei che ebbero forte emergenza sociale per
oppressione e sconvolgimenti territoriali. Lorizzonte per si fa dischiuso dalla luce di Dio. A
quel gruppo di uomini comparve Cristo risorto: la malvagit in loro sparita. La
Gerusalemme Nuova scende dal cielo, quadrata, con basamenti di pietre preziose. Non c
alcun Tempio: Dio e lAgnello sono il Tempio. Un fiume, un albero di vita che d frutta, mai
pi notte: ecco le caratteristiche. Dio verr presto, ci assicura Giovanni autore
dellApocalisse.

You might also like