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CORSO DI LAUREA IN MATEMATICA AA 2008/2009

Geometria 1
Esercitazione in aula del 17.12.2008 - Soluzioni
.
.
1) In M22 (R) e definita una operazione binaria prodotto righe per colonne tra matrici per
cui vale la proprieta associativa, non vale in generale la 
commutativa.


x y
2
Si consideri il sottoinnsieme M M22 (R), M =
|(x, y) R \ {(0, 0)} con
sy x
s R+ .
Dimostrare che (M, ) e un gruppo abeliano.
Soluzione

 0

x y
x
y0
,B=
due elementi di M .
sy x
sy 0 x0


Siano A =
Si ottiene

xx0 syy 0
xy 0 + x0 y
s(xy 0 + x0 y) xx0 syy 0


AB =


=


z t
,
st z

quindi e una operazione binaria su M .


Inoltre
 0
 

x x sy 0 y
x0 y + xy 0
z t
BA=
=
,
s(x0 y + xy 0 ) x0 x sy 0 y
st z
per cui vale A B = B A.
Lelemento neutro per il prodotto e la matrice I22



1 0
=
che appartiene ad M poiche
0 1

si ottiene per x = 1, y = 0.
Ogni matrice A M e invertibile poiche detA = x2 + sy 2 R+ essendo somma di quadrati ed e
2
diverso da zero per ogni (x, y)
 R \ {(0, 0)}.
x y
1
quindi A1 M .
Si ha A1 = x2 +sy
2
sy x
La associativa vale in M22 (R) per cui non e necessario provarla.
E quindi dimostrato che (M, ) e un gruppo abeliano.
.
2) Sia {e1 , e2 , e3 e4 } la base canonica di R4 ed {e01 , e02 , e03 } la base canonica di R3 .
Eassegnata la applicazione lineare f : R4 R3 definita, al variare di R, da
f (x, y, z, t) = (x + ( 1)z, ( 1)y, x + z + ( 1)t)
rispetto alle basi fissate.

a) Esprimere la matrice di f .
b) Verificare se esistono valori di R tali che f e rispettivamente:
un epimorfismo, un monomorfismo, oppure un isomorfismo.
c) Per = 0 si determini basi e dimensioni dei sottospazi ker f0 , im f0 .
Soluzione

0
1
0
1
0
.
a) la matrice di f rispetto alle basi fissate e
1
0

0
0
1
b) dal teorema della dimensione si ha dim imf + dim kerf = 4.
Poiche im f R3 si ha la limitazione dim imf 3.
La applicazione f e epimorfismo precisamente quando dim imf = 3 (e dim kerf = 1), che
accade precisamente quando la matrice di f ha rango 3, cioe se e solo se il minore formato,
ad esempio, da tutte le colonne e dalle righe 2, 3, 4 ha determinante non nullo, equivalente ad
affermare ( 1)3 6= 0, quindi per 6= 1.
La applicazione f e monomorfismo precisamente quando dim kerf = 0. Nel qual caso si
avrebbe dim imf + 0 = 4, contraddizione con la limitazione dim imf 3. Quindi per nessun
valore di R f e monomorfismo.

0
0
1
0 1 0
che ha evidentemente rango 3, ma comunque dalla b) si
c) La matrice di f0 e
1 0
0
0
0 1
sa che f0 e un epimorfismo.
Lo spazio imf0 e generato dalle righe della matrice quindi una base per imf0 e data dalle righe
indipendenti della matrice (ad esempio dalle righe 1, 2, 3), oppure, dato che imf0 = R3 , dalla
base canonica di R3 .
Dal teorema della dimensione segue che lo spazio kerf0 deve avere dimensione 1. E lo spazio delle
soluzioni del sistema lineare omogeneo (z, y, x t) = (0, 0, 0) quindi kerf0 =< (1, 0, 0, 1) >.
.
3) Nel piano affine = AG(2, R) e assegnato il fascio r, di rette di equazione
( + )x + ( )y ( + ) = 0.
Determinare:
a) le equazioni delle rette di r, parallele agli assi coordinati;
b) la retta di r, parallela alla retta x y = 0;
c) la retta di r, che passa per il punto A = (1, 0).
Soluzione
a) lasse delle x ha equazione y = 0 quindi nella equazione del fascio e sufficiente porre + = 0
da cui segue = . Lequazione richiesta e 2y = 0 ovvero y = 0.

Lasse delle y ha equazione x = 0 quindi nella equazione del fascio e sufficiente porre = 0
da cui segue = . Lequazione richiesta e 2x 2 = 0 ovvero x 1 = 0.
Dalle risposte si nota che le rette del fascio richieste si intersecano nel punto (1, 0) che e quindi
il centro del fascio (da qui subito si poteva quindi rispondere anche alla domanda c)).
b) La retta di r, parallela alla retta x y = 0 si ottiene dalla equazione del fascio imponendo
le condizioni
(
+=1
= 1 .
Il sistema ha soluzione (, ) = (0, 1) quindi la retta richiesta ha equazione x y 1 = 0.
c) la eventuale retta del fascio richiesta si trova sostituendo alla equazione del fascio le coordinate
del punto A. Si ottiene ( + ) ( + ) = 0 identicamente, cio significa che A appartiene a
tutte le rette del fascio (ne e il centro).
.
4) Discutere al variare del parametro k R il seguente sistema:

kx 2y = k + 1
x + (k + 3)y = 0
.

(k 1)x (k + 5)y = k + 1

k
2
k+1
k+3
0 la matrice completa del sistema.
Sia B = 1
k 1 (k + 5) k + 1
La riga 3 di B e uguale alla differenza delle righe 1, 2, quindi det B = 0 per ogni k R.

k
2
k + 3 , si consideri
Per cercare il rango rank A della matrice dei coefficienti, A = 1
k 1 (k + 5)


k 2
il minore M =
. Si ottiene det M = k 2 + 3k + 2 = (k + 1)(k + 2).
1 k+3
Quindi per k 6= 1 e k 6= 2 e rank A = 2. Poiche M e sottomatrice anche di B si deduce
rank B = 2.
Per k 6= 1 e k 6= 2 e allora rank A = 2, rank B = 2 e, per Rouche-Capelli, il sistema e
compatibile.
Il sistema iniziale e equivalente al seguente

kx 2y = k + 1
x + (k + 3)y = 0
che si ottiene cancellando la terza equazione (poiche dipendente dalle prime due).
, 1 ).
Il sistema e quindi di Cramer, la unica soluzione e ( k+3
k+2 k+2
.
.

1 2
2 , B =
Sia k = 1. Si noti che in questo caso il sistema diventa omogeneo, A = 1
2 4

1 2 0
1
2 0 quindi rank A = 1 = rank B poiche due righe sono multiple di una.
2 4 0
Il sistema si riduce alla unica equazione x + 2y = 0. Lo spazio delle soluzioni e quindi
U =< (2, 1) >.

2 2
2 2 1
1 eB= 1
1
0 . Quindi rank A = 1 (due righe sono
Sia k = 2. Si ha A = 1
3 3
3 3 1
multiple di una) mentre rank B = 2 (ad esempio la prima e la seconda riga sono indipendenti).
Si conclude, per Rouche-Capelli, che il sistema non ammette soluzioni.
.

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