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1 03:18
2. Recinto da Ingrasso 03:11
3. Buniva 04:06
4. Black Winter Sunday Intro (Mattino)
5. The Flight of Pica 03:06
6. Night Market
7. Black Winter Sunday (Tardo Pomeriggio) 03:42
8. Valis pt.2 (Radio Libera Interstellare) 03:18
9. Lim Boogie Band 02:35
10. The Faceless Revolution 02:36
11. Rumble in the Jungle 03:44
1. Valis pt. 1
In un presente alternativo (ma non troppo), il Paese in balia del proprio Presidente. Paranoico,
anticomunista, ossessionato dalle trame ordite dalle associazioni sovversive, governa su una
massa informe e stordita. Un giovane inizia a ricevere messaggi e visioni da una misteriosa entit
che trasmette da un satellite, in un lontano sistema stellare. Questa entit altamente evoluta
sembra guidare tutta la sua esistenza attraverso informazioni confuse e criptiche, che solo a poco
a poco sembrano assumere una forma coerente. Si tratta di un piano per far cadere il regime
totalitario del Presidente attraverso la forza subliminale della musica, oppure sono soltanto i deliri
di un o squilibrato? Un omaggio al grande intramontabile Philip K.Dick, le cui visioni e incubi
diventano di giorno in giorno pi attuali.
Domenica cupa dinizio dicembre nel Nord Italia. Piccola apocalisse di cintura. Cielo di cemento e
foschie regolamentari. Capannoni dismessi. La mummia ha annunciato che ritorner. Atmosfera
da mondo senza domani... (CONTINUA)
92 SECONDS OF GENUINE CLANKING TELECASTER
3. Recinto da ingrasso
RECINTO D INGRASSO : postazione di lavoro piccola e angusta costruita con pannelli smontabili
rivestiti in stoffa, abitata in genere da un membro del personale impiegatizio. Cos denominata a
ricordo dei cubicoli usati per il bestiame prima della macellazione.
Douglas Coupland, Generazione X
4. Buniva
Inizio anni Novanta. Torino, Via Buniva. Un vecchio stabile abbandonato viene occupato da
immigrati clandestini provenienti da latitudini, atmosfere e continenti diversi. Una realt come
tante altre in citt. E in altre citt della penisola. Primi difficoltosi esperimenti di metropoli
multietnica. Primi mix eterogenei di colori, idiomi, sapori profumi. Il brano veniva suonato in
versione elettrica tra il 1991 e il 1992 dagli Arigret, quartetto dell'estrema periferia torinese, che
riuniva musicisti di provenienza diversa: Federico Marchesano (basso), Massimo Rossi (sax), Dario
Bruna (batteria), Luigi Bairo (chitarra e voce). Muovendosi con una libert espressiva tipica degli
anni Settanta, gli Arigret mescolavano con estrema disinvoltura jazz, metal, rap, progressive,
richiami alla musica etnica di un vasto, impreciso Oriente. La nuova versione del 2012 reinterpreta
il brano come lo suonerebbe oggi unipotetica, un tantino appesantita, forse poco probabile,
Ochestrina Elettroacustica della Barriera.
6. Valis pt.2
(Radio Libera Interstellare)
Luigi Bairo: voice, electric guitar, precision bass, djemb, subliminal voices.
7. Night market
Mercati notturni, verso il Sud delle cose, dove, come scriverebbe e forse ha scritto Pessoa, soffrire
certamente pi dolce e vivere costa meno al pensiero.
...Luci multicolori lampeggianti del centro commerciale emergono dalla foschia, come una
colossale nave madre adagiata sulla pianura. All'interno: fra le geometrie essenziali postindustriali
dello store, gregge multigenerazionale che pensa all'unisono di pensare differente. Adorano
minuscoli monoliti bippeggianti, ultimo prodotto di un'ulteriore, asettica schiavizzazione del Terzo
Mondo.
Ribelli senza volto, entit collettive che si alimentano grazie alla linfa vitale di tutti coloro che vi si
identificano. Luther Blisset, coindividuo primo nel tempo, un'opera aperta, lhanno definito.
Graziano Predielis, anonimo ciclista morto investito da unauto il primo giorno di giugno del 2002
nei pressi di Este. E diventato nome e identit collettiva dei ciclisti urbani italiani. Steve Workers,
agli antipodi di Steve Jobs, icona senza volto e senza et di tutti i lavoratori sfruttati. Capitan
Non soltanto il rombo dellepico incontro fra Al e Foreman nel cuore dello Zaire,
nellottobre 1974.
Il Jungle Train, che attraversa la giungla malese, portando le donne che arrivano dai
mercati, stracariche di sacchetti. Scendono a fermate invisibili e si disperdono come
ombre nella foresta.